IN UNA GROTTA O DAL MARE? - Parrocchia

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IN UNA GROTTA O DAL MARE? - Parrocchia
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Notiziario della Parrocchia di S. Maria Maddalena al Forte Procolo - anno XLIII - n.4 - Dicembre 2022

           IN UNA GROTTA O DAL MARE?

«Un piccolo borgo marinaro si prepara a festeggiare            il periodo dell’anno con temperature ben diverse, più
il Natale. Nel silenzio della notte una barca sbanda in        miti e calde – noi continuiamo a collegare il Bambino
balia delle onde, ma nessuno è perduto. Mentre tutti           Gesù al freddo.
vengono accolti, sotto una tenda nasce un bambino.             Ma, purtroppo, negli ultimi decenni, i racconti della
Soccorritori e naufraghi, che si muovono nella tenda di        nascita di Gesù (così come gli evangelisti Matteo e,
emergenza allestita sulla banchina del porto, diventano        soprattutto, Luca ce li consegnano) diventano quanto
le figure di un moderno presepe vivente, che rievoca i         mai attuali a causa degli innumerevoli sbarchi di
pastori e i Magi di duemila anni fa». [da un’intervista a      immigrati sulle coste italiane, e non solo. Ne parlano
Mariella Panzeri, autrice di “Gesù Bambino venuto dal mare”]   prevalentemente i responsabili religiosi – in prevalenza
                                                               cristiani - delle nostre città, denunciando la poca
Tutti noi conosciamo bene dov’è geograficamente                umanità che li accompagna. Non da ultimo, ne parla
collocata la nostra città. Verona si trova nel nordest         spesso papa Francesco. Anch’egli, più e più volte,
dell’Italia, quasi nel cuore dell’Europa ed é crocevia         ha sottolineato questo triste legame tra gli sbarchi e
di tante strade. Proprio perché, a questa latitudine, la       l’episodio evangelico di Betlemme.
stagione è abbastanza fredda e pungente, noi europei           Ad esempio, in occasione della Veglia del Santo
associamo facilmente la nascita di Gesù alla bassa             Natale del 2017, il papa aveva detto: «Per decreto
temperatura dell’inverno: infatti il periodo del Natale        dell’imperatore, Maria e Giuseppe si videro obbligati a
coincide perfettamente col periodo dell’anno più               partire. Dovettero lasciare la loro gente, la loro casa, la
freddo. Ci aiutano, in questa associazione, le parole          loro terra e mettersi in cammino per essere censiti. Un
memorabili: “e vieni in una grotta al freddo e al gelo”        tragitto per niente comodo né facile per una giovane
della nota canzone cristiana “Tu scendi dalle stelle”,         coppia che stava per avere un bambino: si trovavano
composta nel Natale 1754 da San Alfonso Maria de’              costretti a lasciare la loro terra. Nel cuore erano pieni
Liguori. Questa canzone, pienamente entrata nella              di speranza e di futuro a causa del bambino che stava
nostra cultura e capace di segnarla in profondità,             per venire; i loro passi, invece, erano carichi delle
sottolinea bene questo intreccio tra il Bambino e il           incertezze e dei pericoli propri di chi deve lasciare la
gelo. Anche se sappiamo che il periodo della nascita           propria casa. E poi si trovarono ad affrontare la cosa
del Salvatore era probabilmente la primavera - cioè            forse più difficile: arrivare a Betlemme e sperimentare
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che era una terra che non li aspettava, una terra dove
per loro non c’era posto».                                                                               UN UOMO
Papa Francesco continua: «Nei passi di Giuseppe e
Maria si nascondono tanti passi. Vediamo le orme di
intere famiglie che oggi si vedono obbligate a partire.
Vediamo le orme di milioni di persone che non scelgono
di andarsene, ma che sono obbligate a separarsi dai
loro cari, sono espulse dalla loro terra. In molti casi
questa partenza è carica di speranza, carica di futuro».
Lo slogan della giornata dei migranti è stato ispirato
proprio dalle parole del papa: “Come Gesù Cristo,
costretti a fuggire”. E Mariella Panzeri, nel suo libro
intitolato: “Gesù bambino venuto dal mare”, ha voluto
rappresentare la stessa situazione che quotidianamente
si verifica in Italia e nel mondo.

                                                              Dal 3 al 6 novembre scorso il Santo Padre si è recato
                                                              nelle regioni dell’Asia orientale, in particolare nello
                                                              stato arabo del Bahrain. E’ la prima volta che un papa si
                                                              reca in questo piccolissimo stato-isola, prevalentemente
                                                              islamico, che si trova nel Golfo Persico (Golfo Arabico),
                                                              vicinissimo all’Arabia Saudita e al Qatar. In questo
Da tutto questo è scaturito un pensiero: probabilmente        viaggio il papa ha incontrato prima di tutto il re del
– mi sono chiesto - il freddo e il gelo, di cui parliamo      Bahrain, sua maestà Hamad bin Isa Al Khalifa, il quale
spesso, possono essere associati non tanto alla               lo ha accolto con una calorosa cerimonia di benvenuto
temperatura esterna, ma ai nostri cuori, oramai resi          nella città di Awali. In seguito, papa Francesco ha
insensibili ai fatti di cronaca che ci tempestano ogni        incontrato le autorità civili e religiose del paese
giorno. Altroché “stelle”, “panni”, e “fuoco”… Oggi più       (soprattutto il Grande Imam di Al-Azhar) e i partecipanti
che mai, siamo quasi totalmente immersi nella cultura         alla conferenza "Bahrain Forum for Dialogue: East and
dell’individualismo e poco ci importa che il nostro           West for Human Coexistence" conclusasi proprio in
fratello o la nostra sorella, che ci stanno accanto, stiano   quei giorni. Un forum di dialogo voluto dal re stesso.
chiedendo un aiuto. É un tema non va semplificato             In questa occasione il papa ha paragonato il paese a due
e generalizzare questi atteggiamenti non è certo un           sponde di mare che si incrociano: «Tale Paese trae il
modo corretto di raccontare la realtà. Ma possiamo            proprio nome dalle sue acque: la parola Bahrain evoca
essere d’accordo nell’affermare che questa mentalità,         infatti “due mari”. Pensiamo alle acque del mare, che
che stiamo pian piano assumendo, ci allontana gli uni         mettono in contatto le terre e in comunicazione le genti,
dagli altri. E se, come cristiani, non siamo capaci di        collegando popoli distanti. “Ciò che la terra divide il
spezzare questa “catena dell’indifferenza”, allora vuol       mare unisce”, recita un antico detto. E il nostro pianeta
dire che stiamo perdendo la strada del Vangelo.               Terra, guardato dall’alto, si presenta come un vasto
Per questo, insieme a tutta la comunità parrocchiale,         mare blu, che congiunge rive diverse. Dal cielo sembra
vorrei porgere una preghiera al Dio Altissimo:                ricordarci che siamo un’unica famiglia: non isole, ma
                                                              un solo grande arcipelago. È così che l’Altissimo ci
     Signore Gesù, piccolo Bambino di Betlemme,               vuole e questo Paese, un arcipelago di oltre trenta isole,
        Ti chiediamo di illuminare le nostre vite             può ben simboleggiarne il desiderio».
                 e riscaldare i nostri cuori.                 Nei giorni successivi, papa Francesco ha incontrato i
             Abbiamo bisogno di incontrarTi,                  rappresentanti della religione islamica, i giovani del
              debole e povero, per poter così
                essere disarmati anche noi.                   paese e infine i religiosi e le religiose, le comunità
                Abbiamo bisogno di sostare                    cristiane che abitano nel paese asiatico. Il vescovo del
      per qualche istante davanti alla mangiatoia,            luogo li ha chiamati: «un piccolo gregge composto da
                dove Tu ti fai Pane per tutti.                migranti».
        Abbiamo bisogno di punti di riferimento               Non potendo raccontare tutto il viaggio in maniera
              belli e luminosi come la Stella,                dettagliata, riportiamo qui di seguito alcuni spezzoni
      cioè della Tua Parola, per poter annunciare             del discorso che il papa ha pronunciato all’arrivo in
             al mondo che Tu sei il Salvatore.                Bahrain. Un discorso che riteniamo molto evangelico e
  Signore Gesù, Bambino venuto dal mare, abbiamo              utile anche per noi.
    bisogno di Te. Vieni, Signore Gesù. Maranathà!
                                                 don Elvis
IN UNA GROTTA O DAL MARE? - Parrocchia
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PELLEGRINO DI PACE IN BAHRAIN
  Maestà,
  Altezze Reali,
  illustri Membri del Governo e del Corpo Diplomatico,
  distinte Autorità religiose e civili,
  Qui, dove le acque del mare circondano le sabbie del deserto e imponenti grattacieli
  affiancano i tradizionali mercati orientali, realtà lontane s’incontrano: antichità
  e modernità convergono, storia e progresso si fondono; soprattutto, genti di varie
  provenienze formano un originale mosaico di vita.
  […] Preparandomi a questo viaggio, sono venuto a conoscenza di un “emblema
 di vitalità” che caratterizza il vostro Paese. Mi riferisco al cosiddetto “albero
 della vita” (Shajarat-al-Hayat), al quale vorrei ispirarmi per condividere alcuni
 pensieri. Si tratta di una maestosa acacia, che sopravvive da secoli in un’area
 desertica, dove le piogge sono molto scarse. Sembra impossibile che un albero
 tanto longevo resista e prosperi in tali condizioni. Secondo molti, il segreto sta
 nelle radici, che si estendono per decine di metri sotto il suolo, attingendo a
 depositi sotterranei d’acqua.[…] Le radici, dunque, potrebbero rappresentare il
 Regno del Bahrain com’è ora: impegnato nella ricerca e nella valorizzazione del suo passato, delle tradizioni,
 degli antichi costumi.
 Non dimentichiamo, poi, che questa terra è sempre stata luogo di incontro tra popolazioni diverse. Ecco l’acqua
 vitale alla quale ancora oggi attingono le radici del Bahrain, la cui più grande ricchezza risplende nella sua
 varietà etnica e culturale, nella convivenza pacifica e nella tradizionale accoglienza della popolazione. Una
 diversità non omologante, ma includente, rappresenta il tesoro di ogni Paese veramente evoluto.[…] Non
 lasciamo evaporare la possibilità dell’incontro tra civiltà, religioni e culture, non permettiamo che secchino le
 radici dell’umano! In questo Paese è stato proprio il contributo di tante persone di popoli differenti a consentire
 un notevole sviluppo produttivo. Ciò è stato reso possibile dall’immigrazione, di cui il Regno del Bahrain vanta
 uno dei tassi più elevati al mondo: circa la metà della popolazione residente è straniera e lavora in modo
 cospicuo per lo sviluppo di un Paese nel quale, pur avendo lasciato la propria patria, ognuno si sente a casa.
                                                                     E’ questo albero della vita - con le sue radici
                                                                     che dal sottosuolo comunicano l’acqua vitale
                                                                     al tronco, e da questo ai rami e quindi alle
                                                                     foglie, che donano ossigeno alle creature – che
                                                                     mi fa pensare alla vocazione dell’uomo, di ogni
                                                                     uomo che sta sulla terra: far prosperare la vita.
                                                                     Ovviamente, anche in questo paese non é tutto
                                                                     oro quel che luccica. Ci sono ancora tanti passi
                                                                     da fare per mettere al centro il valore della vita,
                                                                     di ogni vita (nel Bahrain vige ancora la pena di
                                                                     morte) e per lavorare ad una vera inclusione tra
                                                                     chi professa religioni o culture diverse che non
                                                                     siano quelle locali.
                                                                     Il viaggio del papa infatti è stato anche un
                                                                     motivo per richiamare il valore della pace. Il
                                                                     papa, parlando l’ultimo giorno ai cristiani, ha
                                                                     ribadito quanto sia importante darsi da fare
                                                                     per costruire la pace, in ogni parte del mondo.
                                                                     Anche agli 800 giovani che ha incontrato nello
            4 novembre. Papa Francesco incontra                      stadio di Manama ha detto con parole forti:
         il Grande Imam di Al-Azhar Al Tayyebb,                      "Fate rumore! Abbiamo bisogno del vostro
     massima autorità spirituale dell'islam sunnita                  pizzico di follia".
                                                                                                             don Elvis
                                              Oblò dell’eternità
   In questi mesi abbiamo affidato all’abbraccio eterno del Padre:
   Maria Teresa Naletto                                     Elda Venturi
   Vincenza Virginia Rossiello                              Angela Zelottin
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PRIMA RICONCILIAZIONE
                      UN SACRAMENTO CON IL PROFUMO
                         DELL’ABBRACCIO DEL PADRE
Sabato 19 novembre i nostri bambini di IV elementare per la prima volta si sono accostati al sacramento della
Riconciliazione. Tanta emozione, qualche titubanza, ma soprattutto tanta gioia, nei bambini e nei familiari,
di sperimentare che sempre Gesù ci aspetta e viene a trovarci anche quando ci nascondiamo. Al termine della
celebrazione, abbiamo condiviso un momento di festa con le “cose buone” portate dai genitori.
Grazie, Gesù!

                Una settimana prima, domenica 13 Novembre, durante la messa delle ore 11,
                               i bambini sono stati presentati alla comunità.
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VITA DI COMUNITÀ                             5

            8 OTTOBRE - APERTURA ANNO CATECHISTICO

                                                  Santa
                                                 Messa
                                               ore 11.00,
                                                iniziamo
                                                il nuovo
                                                  anno!

                                ADOLESCENTI IN VIAGGIO
Quest’anno i nostri adolescenti hanno iniziato con un viaggio speciale: si sono ritrovati “per una selva oscura”,
e accompagnati da Dante e Virgilio andranno alla scoperta dei tre Regni, affrontando tematiche, stati d’animo e
imprevisti molto attuali e presenti nella loro nuova fase di crescita e scoperta.

                                            E prima di metterci
                                                 in viaggio,
                                                  una cena
                                               in compagnia!
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                                                  DAI VECCHI OBLO9...

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               1993
                1                                                       ...UN ANNO DOPO

                                  Chierichetti
                                  avanti tutta!

                                                         Iolanda e Mirella, due figure storiche della nostra
                                                         parrocchia che hanno accompagnato nel loro
                                                         servizio generazioni di chierichetti, seguendoli
                                                         con cura, dolcezza, coccole e tante caramelle.

E oggi Mirella, ricordando quegli anni, ci racconta:
"All'inizio i bambini e le bambine che aiutavano nel servizio all'altare erano poco più di una decina. Ci tenevo
molto ad insegnar loro a fare correttamente il segno della croce, a comportarsi bene sull'altare, e a rispetta-
re l'ambiente della chiesa. Ognuno aveva la propria veste bianca e tutti si preparavano con attenzione prima
della santa messa. dividendosi i servizi da fare.
Ancora adesso, se incontro per strada questi ragazzini, ormai adulti e ben cresciuti, mi salutano e mi ringra-
ziano. Tante belle soddisfazioni nel ricordare quei momenti e quelle persone"
IN UNA GROTTA O DAL MARE? - Parrocchia
VITA DI COMUNITÀ                       7

... E DOPO TRENT’ANNI ECCO I NOSTRI CHIERICHETTI
                                                          Chi sono? Conosciamoli!!!
                                                Abbiamo deciso di conoscere un po' meglio uno dei gruppi
                                                    più numerosi e affiatati nell'animazione della liturgia:
                                                i nostri chierichetti. Siamo riusciti a intervistarne una buona
                                                         rappresentanza. Siete pronti? Cominciamo!

                                                                      Come vi chiamate e
                                                         da quanti anni siete nel gruppo chierichetti?
                                                Sara (1 anno e mezzo), Immacolata (4 mesi), Giovanni (2 anni),
                                                  Charles (3 anni), Mattia (9 anni), Emanuele (circa 2 anni),
                                                          Caterina (2 anni e mezzo), Maichel (5 anni).

 Qual è il compito da svolgere sull’altare che ti        Come mai hai iniziato a fare il chierichetto?
                  piace di più?                              Te lo hanno proposto o hai iniziato
                  Sara: il ritorno                                di tua spontanea volontà?
             Immacolata: la candela                               Sara: per entrambi i motivi,
              Giovanni: la candela                        ma in particolare me lo ha proposto il don!!!
          Charles: la campanella piccola                         Immacolata: l'ho voluto io!!!
                 Mattia: la croce                             Giovanni: me lo ha proposto il don!
          Emanuele: la campana grande                               Charles: l'ho voluto io!!!
         Caterina: la campanella piccola                            Mattia: l'ho voluto io!!!
                Maichel: la croce                        Emanuele: me lo hanno consigliato degli amici
                                                            che sono chierichetti in un'altra parrocchia.
         Ti piace di più fare il chierichetto
                                                                      Caterina: l'ho voluto io!!!
                 a Natale o a Pasqua?
                                                                      Maichel: l'ho voluto io!!!
        In 6 rispondono: Natale, in 2 Pasqua

                Avete mai fatto attività extra, rispetto al servizio durante la Messa?
 Abbiamo giocato a calcio assieme in un torneo, qualche messa tutti assieme, qualche cena o pizza, qualche
                       incontro dedicato ai chierichetti della diocesi. Bellissimo!!!
                               Durante la messa siete attenti o vi distraete?
Più o meno siamo attenti, per la maggior parte seguiamo. Certo è che il pubblico un po' ci distrae, la gente fa
cose strane, i bambini giocano e piangono, c'è chi sbadiglia... Insomma ci proviamo, ma siamo comunque in
         una posizione da cui si vede tutto e quindi, a volte involontariamente, un po' ci distraiamo.

     Consigliereste al vostro                  Cosa pensate               Quando vi trovate solitamente?
         migliore amico/a                      di don Elvis?                La domenica prima di messa,
     di fare il chierichetto?              È buono ed è bravo            a volte la domenica nel pomeriggio.
All'unisono rispondono tutti "SI"!         a insegnarci le cose.           Sempre prima delle festività più
                                              Ha pazienza!!!                importanti per fare le prove!!!

                   Vuoi conoscere meglio Gesù?
           Allora vieni e prova a fare il chierichetto!!!!!!!
                     È un’esperienza bellissima
                      perché potrai divertirti                         Ti aspettiamo:
                 nel servizio all’altare del Signore       un quarto d'ora prima alla Santa Messa
                        con tanti nuovi amici!                   del sabato sera (ore 18.15)
                                                               o della Domenica (ore 8.45, oppure 10.45)
                                                                               Don Elvis
IN UNA GROTTA O DAL MARE? - Parrocchia
8     VITA DI COMUNITÀ                                                   oblò9

                  AL SERVIZIO DELL’ EUCARISTIA
                              La nostra comunità accoglie
                              con gioia la nomina da parte del
                              vescovo di due nuovi Ministri
                              Straordinari dell’ Eucaristia,
                              Francesca e Gianfranco.
                              Dal 13 novembre si sono
                              uniti a quanti, già da tempo,
                              prestano con amore e cura il
                              loro servizio nelle celebrazioni
                              liturgiche in chiesa, e alle
                              persone anziane e ammalate
                              nelle loro case.

                                   Un g razie
                                  a tutti loro!

    ECCO IL NUOVO CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
MEMBRI DI DIRITTO
PARROCO					Don Elvis Molinarolo
MEMBRI NOMINATI DAI GRUPPI
ADOLESCENTI e GIOVANI			    Paolo Venturini
C.P. AFFARI ECONOMICI			    Giovambattista Bossio
U.S. SAVAL MADDALENA			     Michele Cecchin
OBLO’ 9					Andrea Frisini
MARTA MARIA				Paola Franchini
GRUPPO SPOSI				            Linda Tricol e Costantino Dai Pre
COOPERATIVA FALIERO			      Gianfranco Frisini
BAZAR					Rosa Di Serio
PIASTRA 					Daniela Tommasi
BIBLIOTECA					Costantino Biroli
CATECHISMO ELEMENTARI MEDIE Marcella Maroldi
CORO                        Giovanni Franceschetti
SCOUT                       Marianna Vaona
MEMBRI NOMINATI DAL PARROCO
						Elena Triberti
						Giovanni Sartori
                                                                 Buon cammino!!
						Alessandra Rossi
IN UNA GROTTA O DAL MARE? - Parrocchia
9

                          QUALCHE NOTIZIA DAGLI SCOUT
Che dire… non vi liberate di noi! Il gruppo scout, sempre forte e
pieno di entusiasmo, ha ripreso in ottobre le sue attività. Come di
consueto, per dare il via a questo anno, ci siamo ritrovati per due
giorni all’insegna di giochi, compagnia e tanto tanto divertimento. Il
15 ottobre sono arrivati a Selva di Progno, ad aiutarci nelle attività,
Andy e i suoi giocattoli, personaggi dei film di animazione “Toy
Story”. Con il loro aiuto abbiamo imparato che ciascuno ha delle
doti, che possono essere utili a tutta la comunità, e che non importa
se sei un “giocattolo vecchio” o un “giocattolo rotto”, anche tu hai
un bambino che ti ama e desidera giocare con te. E quando due
pupazzi si sono persi, abbiamo scoperto che solo mettendo insieme
i nostri talenti potevamo aiutarli a tornare a casa sani e salvi dalla
loro famiglia.
                                                                                 Apertura anno scout
Qualcuno ha dovuto salutare gli amici con cui ha condiviso negli ultimi
anni tante splendide esperienze di vita per passare con i ragazzi più grandi e scoprire altri modi, più adatti alla sua
età, per vivere i valori dello scoutismo. È un momento sempre ricco di emozioni, di lacrime (di gioia) e di discorsi
pieni di affetto e ricordi. Chiunque sia stato scout ricorda con il cuore colmo questi momenti, che rimangono
impressi in modo indelebile nelle memorie dei giovani ragazzi.
Che esperienza magnifica!

     Vi ricordiamo che VENERDÌ 16 dalle ore 18 alle ore 20 e sabato 17 dalle ore 15 alle ore
     19.30, passeremo nei vostri condomini portando un caloroso augurio di buon Natale,
 accompagnato dai canti allegri che ci contraddistinguono. Speriamo di non disturbarvi e
 ci auguriamo di vedervi tutti, per portarvi un sorriso e lo spirito di festa del Natale.
IN UNA GROTTA O DAL MARE? - Parrocchia
10           VITA DI COMUNITÀ                                                                           oblò9

                                                                                 VITE CHE PARLANO,
Notizie dalla Guinea Bissau
                  UN GRAZIE “A DISTANZA”
Negli scorsi mesi, gazie all’invito lanciato da Padre Admir Cristiano Barreiro, sacerdote nella parrocchia di
Tite, in Guinea-Bissau, parecchie famiglie si sono impegnate a sostenere le spese per gli studi di una classe
di 30 bambini di prima elementare (primo anno) del suddetto paese africano. Questo progetto è stato chiamato
“ADOZIONE A DISTANZA”.
Un ringraziamento particolare a tutti, anche da parte della diocesi di Bafatà, di Padre Admir, e dei parrocchiani
della sua comunità.

27 Novembre,
GIORNATA MISSIONARIA
COMBONIANA
Ringraziamo per aver animato con la loro testi-
monianza la giornata dedicata alle missioni com-
boniane nel mondo, padre Bruno, cinquant’anni
di missione in Togo e padre Elio, trent’anni in
Uganda.

Notizie dal Perù
Cari amici di Verona,
cari tutti che aiutate la mia parrocchia e missione di Huacrachuco, per prima
cosa volevo ringraziarvi per l’aiuto economico che, attraverso Beatrice, mi
avete fatto arrivare. Vi scrivo per aggiornarvi sulle mie attività sociali ed
educative che proviamo a portare avanti per aiutare chi ha più bisogno. In
questi mesi diverse persone sono venute a chiedere aiuto, soprattutto per la
costruzione e ristrutturazione della loro casa, che purtroppo con la stagione
delle piogge viene gravemente danneggiata. Con Maria, la volontaria
                                italiana che ora vive con noi, continuiamo
                                le visite domiciliari agli ammalati e agli
                                anziani. Proseguono anche l’oratorio e le diverse attività per i giovani, sia qui a
                                Huacrachuco, che in altre tre comunità. Adesso che si sta avvicinando il Natale,
                                proviamo a fare un percorso nelle quattro domeniche di Avvento per aiutare i
                                bambini ad aspettare ed accogliere bene il Bambin Gesù. Il 24 dicembre daremo a
                                tutti loro, saranno circa 500, un piccolo regalo con pasta, olio, riso e un panettone.
                                Resta, purtroppo, ancora tanto da fare per aiutare la gente.
                                Grazie nuovamente per il vostro aiuto.
                                                   Auguro a tutti un Santo Natale!
                              Huacrachuco, 21 novembre 2022          			                            Padre Damiano
VITA DI COMUNITÀ                 11

VOCI DALLE MISSIONI
          LA TESTIMONIANZA DI UN GIOVANE VOLONTARIO
 Cari parrocchiani,
 sono tornato a fine agosto dopo un anno nella missione di Vilcabamba (Perù).
 Non vi nascondo la nostalgia e la difficoltà nel ritornare e ambientarmi qui
 in Italia. Ho fatto tanta fatica a salutare Vilca, tante le lacrime per la gente,
 le tante persone conosciute e il loro affetto, soprattutto il Padre Lino, gli
 operai della parrocchia, i ragazzi dell’internato (collegio), gli educatori
 del collegio, i bambini dell’oratorio, i catechisti, le famiglie, i vecchietti, i
 professori, i vari italiani delle missioni vicine. Ho ricevuto tanto bene, tengo
 tutto nel cuore. Mi chiedo che senso abbia conoscere tutta questa gente,
 creare legami e relazioni, per poi doverci salutare.
 In un anno mi sono innamorato anche delle tante “costumbres”, credenze,
 tradizioni, leggende, costumi, tipiche di quella gente povera e contadina:
 una fede in Dio semplice, ma autentica, fatta non tanto di parole, ma di
 gesti, segni, tanta devozione e una quantità infinita di fiori e candele.
 La povertà materiale nelle abitazioni, nel lavoro, nell’alimentazione,
 nell’igiene, nei vestiti, mi ha impressionato e fatto soffrire: tante
 contraddizioni e divergenze rispetto a noi. La povertà morale, più nascosta
 ma ben radicata, mi ha spaventato, soprattutto quella intima nelle case:
 alcolismo, violenza, maltrattamento e abbandono. I giovani sono sempre
 quelli che ci rimettono. Mi hanno colpito le gravi condizioni della sanità
 e dell’istruzione: torno in Italia con la raccomandazione per i giovani di
 essere sempre grati della buona educazione ricevuta e di non lamentarsi.
 La missione continua a fare un grande lavoro con le tante attività parrocchiali,
 educative, sociali. Torno sofferente nel dover accettare che concretamente
 la situazione generale di povertà a Vilcabamba non è cambiata rispetto a
 un anno fa. Mi sembra scontato dire quanto invece abbia arricchito me
 questo anno e quanto mi abbiano regalato le persone incontrate. È difficile
 da esprimere a parole. Torno quindi io con lo zaino pieno - “frase fatta”
 ma assolutamente vera – di tutti gli incontri, i sorrisi, l’amicizia, l’affetto,
 l’ospitalità, con la speranza che quello che ho vissuto possa dare frutto qui,
 nella mia comunità. Ciò che più mi è piaciuto a Vilcabamba, e già mi manca,
 è il non avere mai avuto tempo per me, farmi programmare le giornate dalle
 necessità della gente, della parrocchia, dei ragazzi. Giornate intense, le ore
 del giorno non bastavano mai per tutto e per tutti. Mi è costato lasciare
 un ritmo diverso da quello che avrei trovato in Italia. Vorrei impegnarmi
 nel tenere sempre viva l’attenzione verso gli altri anche qui dove, molto
 spesso, il pensiero è sempre rivolto a noi stessi. Le giornate sono sempre
 più piene di impegni, orari, scadenze. Vorrei che tra tutto questo frastuono
 potessimo dedicare del tempo anche agli altri, inventando attività di carità
 per il nostro quartiere e per questa missione di Vilcabamba.
 Si sta avvicinando il periodo dell’Avvento: ricordo la maniera semplice e
 essenziale con la quale l’ho vissuto un anno fa a Vilcabamba. È stato un
 periodo molto bello e prezioso, aspettando la nascita di Gesù con la gente
 del paese e i bambini, con piccoli gesti, senza tanti regali, lucine, alberi o
 babbi natale. Auguro a tutti un Felice Natale, più essenziale e familiare.
 						                                                        		          Giulio
 Siete tutti invitati alla cena per la missione di Vilcabamba che si terrà VENERDÌ 16 DICEMBRE presso la
 mensa parrocchiale. Per prenotazione: Giulio 3452762821

 Mentre ormai stiamo andando in stampa, ci giungono anche gli auguri da Lima del carissimo Lorenzo, con
 un’ampia documentazione sul Puericultorio:
 Un fortissimo abbraccio e una piccola preghiera al caro Saval e a tutti voi amici. Buon Natale! Con molto affetto
 						                                       Padre Lorenzo Cupperi
12          VITA DI COMUNITÀ                                                                         oblò9

                                  ATRIO = ACCOGLIENZA
Atrio: il locale di un edificio, pubblico o privato, adibito all’accoglienza di chi entra.
Ecco ACCOGLIENZA è proprio la parola giusta per questo locale, l’atrio delle Opere Parrocchiali, il
locale adibito ad “Accogliere” chi vi entra. È stato rinnovato con quadri che dell’accoglienza sono il simbolo.
Quale argomento, quale parabola meglio del “Padre Misericordioso” è in grado di esprimere il concetto di
Accoglienza?
Come non sentirsi “accolti” davanti ad un simile abbraccio? Avvolgente, silenzioso, pieno di amore.
Come non sentirsi accolti se per noi c’è chi fa festa e “ammazza il vitello grasso”?

                                              GRAZIE
                                    a chi ha saputo scegliere,
                                      a chi si è dato da fare,
                                   ha pulito, dipinto le pareti,
                                      incorniciato ed appeso
                                     questi quadri bellissimi,
                                       scritto le didascalie,
                                     studiato la disposizione.

                                                                   GRAZIE
                                                 per aver reso ACCOGLIENTE questo locale,
                                                che appartiene a tutta la comunità, a tutti noi,
                                                  con quadri che esprimono un tema antico,
                                                        ma sempre moderno e attuale

     Seguiteci sul sito della parrocchia www.parrocchiamaddalena.it. Trovate, tra l’altro: Oblò 9,
     gli avvisi parrocchiali e altre attività.
     Per accedere direttamente alla pagina puoi inquadrare il QR code con il tuo cellulare.
VITA DI COMUNITÀ   13

CASTAGNATA ALLA PIASTRA DEL SAVAL

       La piastra del Saval è uno spazio gestito dalla
       parrocchia di Santa Maria Maddalena, in cui i
       ragazzi di diverse età vanno per poter giocare con
       i loro amici, sfruttando un campo da basket, uno
       da volley e uno da calcetto.
       Un gruppo di volontari adulti con don Elvis si sono
       organizzati con l’obiettivo di far sì che questo
       spazio venga utilizzato da una platea di persone
       sempre più vasta, che possa usufruire anche di
       altri servizi. E’ importante cercare di creare uno
       spazio aggregativo all’interno del quartiere, dove
       famiglie con bambini piccoli, giovani ed adulti
       possano ritrovarsi e condividere dei momenti di
       divertimento nel rispetto delle regole.
       Per questi motivi è stata organizzata la “Castagnata”
       alla Piastra del Saval, il 5 novembre scorso, dove
       i giochi per bambini e altri intrattenimenti si sono
       mescolati alle castagne e al vin brulè.
       L’evento è stato un successo! Grazie al supporto
       del gruppo di volontari che ha gestito il pomeriggio
       e al tempo meraviglioso, in molti hanno trascorso
       qualche ora al centro del nostro quartiere.
       Questa volta siamo stati onorati anche dalla
       presenza di alcune autorità istituzionali. L’incasso
       del bel pomeriggio è andato ad incrementare il
       fondo cassa della Piastra, destinato ad interventi
       migliorativi.
       Un GRAZIE va a tutte quelle persone
       che, a diverso titolo hanno contribuito alla
       realizzazione dell’evento, con la speranza
       di ripetere quanto prima un successo come
       questo, magari a carnevale.
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                                   A... CACCIA DI GIUSTIZIA E VERITA'
                     L’hanno ammazzato con 14 colpi di         a procurare al bravo magistrato tanta stima ma anche
                     pistola e poi, non contenti, ne hanno     tanti nemici. Quando fu assegnato alla procura di
                     aggiunti altri tre, per essere certi di   Torino, molti colleghi chiesero di poter lavorare con
                     aver portato a termine il compito.        lui, ma molti altri chiesero il trasferimento, tanta era la
                     Nel luogo in cui si è consumato           sua fama di uomo integerrimo.
questo crudele assassinio, don Ciotti, il sacerdote            Quel giorno, il 26 Giugno 1983, Bruno Caccia aveva
che da sempre combatte contro                                                       lasciato libera la sua scorta, come era
la mafia, ha detto parlando ad un                                                   solito fare, ed era uscito con il cane.
gruppo di ragazzi: “Qui si sta in                                                   La famiglia è stata bruscamente
silenzio, perché qui è stato ucciso                                                 portata alla nuova realtà dalla
un uomo onesto, un magistrato di                                                    chiamata del portiere: a loro e a noi
grande valore, un uomo di coraggio                                                  non rimane che aggiungere il suo
e di responsabilità, un uomo                                                        nome a quello dei tanti che hanno
impegnato per la ricerca della                                                      dato la vita per il bene di tutti. Un
verità e della giustizia”. Bruno                                                    sacrificio compiuto nell’indifferenza
Caccia, un magistrato severo,                                                       dei più. Ancora dopo 39 anni le
integerrimo,            preparatissimo,                                             indagini che si sono svolte in
ha iniziato giovanissimo la sua                                                     seguito all’omicidio non sono
carriera in ambito giuridico dopo                                                   riuscite a fare piena luce su quanto
essersi brillantemente laureato                                                     accaduto, nonostante l’arresto e la
in Giurisprudenza e in Scienze                                                      relativa condanna all’ergastolo di
Politiche a soli 24 anni. Nel corso                                                 due mafiosi, uno siciliano e uno
dei primi anni della sua carriera,                                                  calabrese. La figlia di Caccia fa
Bruno Caccia ha collezionato                                                        una constatazione molto amara: la
apprezzamenti da colleghi e                                                         mafia ha messo le radici in questa
superiori, che lo hanno portano                                                     indifferenza. Se nessuno si interessa
a bruciare le tappe. Ecco uno dei                                                   o richiede verità, difficilmente le
tanti giudizi espressi da chi doveva                                                cose potranno cambiare.
giudicarne l’operato ai fini di un                                                  Proprio questo ha raccomandato
avanzamento: “È magistrato di intelligenza molto               don Ciotti durante la sua visita al luogo del delitto: di
acuta, dotato di eccellente preparazione giuridica,            stare in silenzio nel luogo della morte ma di parlare,
diligente e solerte nella istruzione dei processi, accurato    di continuare a parlare per stimolare tutte le persone
e profondo nelle requisitorie scritte, combattivo e            a riflettere su quanto accaduto, ma anche su quanto
molto efficace nel dibattimento. Ha un temperamento            accade ogni giorno intorno a noi.
inflessibile ma nella valutazione della materia
contenziosa si dimostra equilibrato e obbiettivo”.             Perché la scelta di raccontare questa storia? Perché
Sempre convinto che la legge è e deve essere uguale            siamo troppo abituati a separare nella nostra vita il
per tutti, ha esercitato la sua professione presso le                                  mondo della religione da quello
procure di Aosta e Torino, indagando a fondo sia sulle                 s a p u ò       della nostra quotidianità; il mondo
                                                                   Co          r c i
Brigate Rosse, che al tempo tenevano sotto scacco lo                      g na         degli affari, del lavoro, dello studio
                                                                    inse        e s to
Stato, sia sulle infiltrazioni mafiose nel Nord Italia e in                   u
                                                                     oggi q ne? e degli amici da quello della Messa
particolare a Torino. Sono state proprio queste indagini             testimo           e dell’impegno parrocchiale.
                                                                                       Perché spesso ci basta chiudere
                                                                                       una porta per cambiare il nostro
                                                                                       modo di comportarci, i nostri
                                                               principi, la nostra morale. Bruno Caccia può insegnarci
                                                               che noi siamo chiamati alla coerenza in ogni momento,
                                                               pur con i nostri limiti: la ferma convinzione di essere
                                                               chiamato al proprio dovere in ogni istante della
                                                               sua vita, testimoniata dalla sua ferrea preparazione,
                                                               dalle sue indagini a 360° che cercano LA giustizia e
                                                               non UNA parziale verità; il coraggio di affrontare
                                                               consapevolmente la concreta possibilità di essere
                                                               ammazzato ci portano a farci tante domande. Come ci
                                                               comporteremmo noi, se ci trovassimo al suo posto?
15

                  IN FAMIGLIA: GUARDIAMOCI NEGLI OCCHI
                                            CI VUOLE UN FIORE!

Per fare una famiglia…                                        rimanere senza radici, senza nutrimento, di seccarsi e
ci vuole un fiore! O meglio: tanti fiori, tanti quanti ne     cadere. Eppure, sono i fiori recisi il regalo più bello
servono per ornare un altare e comporre un bouquet.           che si possa fare. Trapiantarsi in un vaso nuovo costa
Sono i fiori del matrimonio cristiano, un sacramento          la fatica di mettere nuove radici, ma dona al mondo una
di quelli ormai purtroppo sempre più rari a vedersi,          nuova pianta e, da lì, nuovi semi. Come il vino nuovo
anche se nella nostra parrocchia negli ultimi anni            negli otri nuovi di cui parla proprio Gesù (Lc 5,36-39),
abbiamo avuto la grazia di godere di questa gioia in          così gli sposi possono immettere ossigeno nell’aria di
più occasioni.                                                una comunità: fiori nuovi nel campo della Chiesa di
I fiori sono una bella immagine per raccontare una            Cristo.
famiglia cristiana che nasce. Un fiore si nutre nell’acqua:                			                    Una Famiglia
l’acqua, per una coppia cristiana, è la famiglia, è la
comunità, è la linfa vitale data dall’amicizia con Gesù,
coltivata (per l’appunto) da soli e insieme. Ma è solo
uscendo da quest’acqua che i fiori possono essere posti
sull’altare, a formare quella composizione così speciale
che tanto fa piacere a sposi e invitati. L’acqua da cui
nasce la vita, e nasce la coppia, va poi abbandonata,
perché anche un fiore che rimane troppo in ammollo
può morire: quando ne esce, carico di tutta la forza che
proprio lì è riuscito a prendere, diventa così bello da
potersi donare egli stesso con il suo profumo, i suoi
colori, le sue sfumature diverse ma armoniose, poggiate
proprio accanto all’Eucaristia.
Ci vuole coraggio per lasciare la propria acqua e
affrontare la vita insieme: si ha sempre paura di

                    Lettera agli sposi del Santo Padre
                                               (26 - 12 - 2021)
     Cari sposi e spose di tutto il mondo! [...]
     Le diverse situazioni della vita – il passare
     dei giorni, l’arrivo dei figli, il lavoro, le
     malattie – sono circostanze nelle quali
     l’impegno assunto vicendevolmente
     suppone che ciascuno abbandoni le
     proprie inerzie, le proprie certezze,
     gli spazi di tranquillità e vada verso la
     terra che Dio promette: essere due in Cristo, due in uno. Un’unica vita, un “noi”
     nella comunione d’amore con Gesù, vivo e presente in ogni momento della vostra
     esistenza. Dio vi accompagna, vi ama incondizionatamente. Non siete soli![...]
     Vivete intensamente la vostra vocazione. Non lasciate che la tristezza trasformi
     i vostri volti. Il vostro coniuge ha bisogno del vostro sorriso. I vostri figli hanno
     bisogno dei vostri sguardi che li incoraggino. I pastori e le altre famiglie hanno
     bisogno della vostra presenza e della vostra gioia: la gioia che viene dal Signore!
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                  Cari lettori di Oblò, eccovi le notizie della società di calcio del quartiere e del vostro cuore.
                  Come già sapete, l'attività delle squadre di calcio dell'Associazione Sportiva Saval Maddalena sono
                  iniziate da circa tre mesi e, prima della pausa natalizia, ci sembra giusto aggiornarvi sull'andamento
delle squadre e della società sportiva.
Per questa stagione calcistica, 2022/2023, abbiamo iscritto otto squadre ai vari campionati di appartenenza per le
categorie che vanno dai Piccoli Amici alla Terza categoria. I gironi attualmente interessati dalle nostre squadre
riguardano i Piccoli Amici, i Primi Calci (2 squadre), Pulcini 1° e 2° anno, gli "Esordienti Misti", gli "Under 15"
e la nostra prima squadra che gareggia in "Terza Categoria".
Come vedete, anche quest'anno si è cercato di dare una risposta concreta ed esauriente alle varie richieste di
partecipazione sportiva pervenuteci dagli abitanti del Saval e zone limitrofe.
Tante associazioni sportive stanno attraversando momenti difficili sia economicamente, sia per effetto della ridotta
natalità, che non sempre consentono di formare squadre che possano partecipare a tutte le categorie che giocano
sotto l'egida della FIGC. Anche la nostra società, per alcune categorie, ha collaborato con associazioni sportive del
comprensorio per la formazione di squadre che, altrimenti, non avrebbero avuto i numeri sufficienti a consentire
un sereno e proficuo campionato calcistico. Come sempre, si è messa in cima agli interessi l'aspettativa degli
aspiranti calciatori a partecipare ai vari campionati, "prestandoli" in alcuni casi a società che, a loro volta, non
avevano una disponibilità di atleti tale da poter formare compiutamente una squadra. Altra decisione presa per
favorire al massimo la preparazione di tutti i calciatori, a cominciare dai Piccoli Amici, è stata quella di dotare
ogni squadra di un allenatore e almeno di un aiuto-allenatore, in modo tale da poter seguire l'attività sportiva di
ognuno con molta più attenzione. Soprattutto per i piccoli atleti, ma non solo, c'è bisogno di molta attenzione non
soltanto per l'apprendimento del gioco, ma anche (si potrebbe dire principalmente) per il corretto comportamento
da tenere, sia in campo che fuori.
E' ormai noto, crediamo, che a noi interessa molto "educare" i piccoli, o grandi che siano, a tenere un comportamento
che tenga conto delle regole di vita in comune, utili ad avere sempre un adeguato atteggiamento di rispetto per gli
altri. Ribadiamo sempre che avversari, o compagni di gioco, meritano un uguale rispetto, sia fuori che dentro il
campo da calcio. Così come devono essere rispettati i locali e gli ambienti messi a loro disposizione per praticare
lo sport, oltre a tenere in buon ordine e pulizia l'abbigliamento fornito ad ognuno dalla società. Sembrerà strano,
ma, vi assicuriamo, che non è facile "far entrare" nelle teste di tutti questi pratici e semplici comportamenti di
civile convivenza.
Dal punto di vista dei risultati sportivi, molte soddisfazioni cominciano ad arrivare dalle varie squadre, con buone
posizioni nelle classifiche dei gironi di appartenenza, con l'unica eccezione della squadra di Terza Categoria che,
quest'anno, paga lo scotto iniziale di essere di nuova e completa formazione, per cui sta pian piano cercando di
trovare la migliore forma ed intesa di gioco. Lo sapevamo in partenza e siamo, perciò, molto fiduciosi e convinti
che si tratterà solo di poco tempo ancora, prima di trovare sul campo le soddisfazioni che meritano tutti, giocatori
ed allenatore.
Vi invitiamo, comunque, a visitare il nostro sito internet, dove troverete, oltre ai calendari delle partite che di volta
in volta vengono giocate, anche molte altre utili notizie e curiosità.
Ricordiamo a tutti, infine, che ci fa sempre piacere la vostra partecipazione alle partite che vengono giocate da
tutti gli atleti nei vari gironi di categoria, per fare il tifo per la squadra del quartiere...
Ci contiamo e FORZA SAVAL MADDALENA!!
                                                                            E visto che siamo
     RICORDA CHE, SE HAI PIACERE                                              in prossimità
      E VOGLIA DI COLLABORARE,                                              del Santo Natale...
              TI ASPETTIAMO                                         Tanti AUGURI A TUTTI!!!
              PIÙ CHE FELICI:
      tanti i servizi da poter fare e,
      di certo, c’è spazio e modo per
       tutti di poter dare una mano!!!

             Sede Sociale: via M. Faliero, 99 - 37138 Verona C.F. e P.I. 02967570231 Campo di Gioco: via M. Faliero, 104 Verona
                    Segreteria e Corrispondenza: via S. Penazzi, 64 - 37139 Verona; Tel. 392/9851489; tel./fax 045/567719
                     E-Mail: calciomaddalena@gmail.com Sito Internet https: //sites.google.com/view/savalmaddalena
                                                           Matricola F.I.G.C. 780416
17

   LETTERE AL PARROCO
           “Carissimo don Elvis,
           mi complimento per questa
           iniziativa che fa onore alla nostra
           chiesa, che cerca di coinvolgere
           tutti per far sempre meglio per lei.
           Anch’io ho qualche suggerimento affinché la
           Santa Messa sia celebrata nel miglior modo
           possibile…”
                                                      (lettera firmata)

Già da qualche numero, nel giornalino Oblò9 è stata lanciata un’idea,
prima da don Giorgio, poi dalla redazione, di dare la possibilità a tutta
la comunità (singoli o gruppi) di fare delle domande, avanzare delle
richieste, condividere un’idea o un pensiero, dare dei suggerimenti
sulla pastorale della parrocchia e non solo. A questo proposito è stata
messa una “cassetta della posta” vicino alla porta d’entrata della
chiesa. Finora non sono stati tanti gli interventi. Soltanto due.
In questo numero cerco di rispondere a un parrocchiano (qui sopra
abbiamo riportato l’inizio della lettera), il quale ha messo per iscritto
un suo pensiero sul modo di celebrare - talvolta più autentico, talvolta
meno - dei parrocchiani e dei sacerdoti. Prima di tutto ringrazio questa
persona per aver condiviso ed essersi fatta coraggio nello scrivere
una sua idea. Non mi soffermerò a rispondere a tutte le sottolineature
di questa lettera. Credo che, come comunità cristiana, potremmo
tutti far meglio. Dal modo di pregare e leggere, all’abbigliamento;
dal tono della voce nel microfono, ad una maggiore attenzione al
Mistero Eucaristico. E’ vero, talvolta alcuni aspetti della liturgia
non sono vissuti bene o con intensità. Probabilmente la nostra vita
frenetica condiziona anche il momento celebrativo, togliendo ad esso
le caratteristiche propriamente spirituali: la calma, la concentrazione,
la preghiera, ecc. Ma, d’altro canto, ritengo che la “comunità perfetta”
non esista (come la famiglia perfetta, la vita perfetta, ecc.), per cui
siamo tutti in cammino. Cerchiamo comunque di fare del nostro
meglio, ma questo richiede tempo, voglia e sensibilità particolari.
Direi che uno dei modi per arricchire aspetti spirituali o meditativi          Chi desidera scrivere
della celebrazione sia quello di invitare qualche “esperto”, un liturgista           a don Elvis,
o un teologo, per farci entrare più consapevolmente nel Mistero che
celebriamo. Proprio questa estate Padre Admir, il sacerdote guineano                può mettere
che è stato ospite qui da noi, - liturgista e pastore - ha fatto un incontro
interessante sui luoghi e sui simboli della chiesa/comunità.
                                                                                      la lettera
L’altra attenzione che tutti possiamo mettere in campo, con discrezione           nella cassettina
e umiltà, è quella della correzione fraterna. Se mi sta a cuore la
liturgia, ma prima di tutto se mi sta a cuore il fratello e la sorella che,           alle porte
accanto a me prega, posso avvicinarmi e insieme con lui/lei cercare                 della chiesa
di migliorarci. Probabilmente mi accorgerò di quanto anch’io sia
bisognoso di confronto e di qualcuno che mi faccia assaporare altri                 o inviarla a:
modi di pregare o celebrare.
Grazie ancora, carissimo amico, del suo scritto: può aiutarci a pensare
a organizzare degli incontri di catechesi sull’argomento liturgico,            oblo.nove@yahoo.it
chiamando qualche persona adatta che ci possa guidare verso una
consapevolezza sempre maggiore di quanto celebriamo.
                                                                  don Elvis
18              Economia...                                                                               oblò9
SITUAZIONE FINANZIARIA
              AL 21 NOVEMBRE 2022
        Entrate                   Uscite
OFFERTE DOMENICALI                                28.344,80   SPESE ORDINARIE DI CULTO                        2.199,00
ALTRE ENTRATE                                     74.293,14   AGSM (luce-riscaldamento-acqua calda-gas)      47.974,59
                                                              ASSICURAZIONI                                   6.649,00
RACCOLTA FINALIZZATA PER LAVORI MA-               14.300,00
                                                              IMPOSTE E TASSE                                 1.247,94
NUTENZIONE TETTO
                                                              ATTIVITÀ CARITATIVE                             4.500,00
ADOZIONI VICINANZA                                 5.120,00
                                                              OPERE PARROCCHIALI E ATT. PASTORALI            15.699,29
RACCOLTA PER MISSIONE IN GEORGIA                   4.000,00   SPESE GENERALI                                  3.554,44
RACCOLTA MISSIONE GUINEA BISSAU PER                3.205,00   RIMBORSO SERVIZI ECCLESIASTICI                  2.300,00
ADOZIONI                                                      MANUTENZIONE IMMOBILI                          37.247,93
RACCOLTA PER CRISTIANI DI TERRASANTA                365,00    A CRISTIANI DI TERRASANTA                         365,00
RACCOLTA PER UCRAINA                               3.345,00   SEMINARIO - VERSAMENTO A CURIA                  1.000,00
                                                              UCRAINA - VERSAMENTO A CURIA                    3.345,00
RACCOLTA PER SEMINARIO                             1.000,00
                                                              MISSIONE GEORGIA                                4.000,00
CONTRIBUTI DA ENTI                                 3.700,00   MISSIONE GUINEA BISSAU - adozioni               3.205,00
INIZIATIVA A FAVORE DELLA PARROCCHIA               4.939,95   RIMBORSO PRESTITI SENZA INTERESSI              16.200,00
OFFERTA PRIMA DOMENICA DEL MESE                   19.033,50   MANUTENZIONE STRAORDINARIE -                   99.471,84
                                                              TETTO E PANNELLI SOLARI
MUTUO CHIROGRAFARIO                             120.000,00                      TOTALE USCITE               248.959,03
             TOTALE ENTRATE                     281.646,39    SALDO CASSA AL 21-11-2022                     106.213,99
        SALDO CASSA AL 31-12-2021                 73.526,63                    TOTALE A PAREGGIO            355.173,02

           TOTALE A PAREGGIO                     355.173,02

NOTE:
Il debito verso privati è di € 5.200.
Al Gruppo Marta e Maria per "Adozioni Vicinanza" € 14.726,12.
Per i lavori di rifacimento del tetto e posa di pannelli solari abbiamo speso fino ad ora € 99.471,84.
Inoltre, nel corso di quest'anno sono stati fatti lavori di manutenzione ordinaria importanti e sono state posizionate
telecamere come deterrente alle numerose incursioni vandaliche sia all'esterno che all'interno della chiesa,
peraltro regolarmente denunciate alle forze dell'ordine.
Entro fine novembre ci saranno da liquidare le fatture inerenti i lavori fino ad ora eseguiti.
Caldeggiamo comunque l'aiuto di tutte le persone che hanno a cuore la nostra chiesa e che vorranno aderire alla
raccolta straordinaria oppure attraverso prestiti senza interessi che verranno restituiti a semplice richiesta da parte
degli interessati. In ogni caso il rimborso del prestito sarà effettuato allo scadere dei tre anni.
Chi fosse disponibile è invitato a rivolgersi direttamente al Parroco.

Toc toc… e avvisi…
 EMERGENZA FREDDO
                                  È arrivato il freddo e con esso l'appuntamento annuale, per la
                                  nostra comunità, con chi non ha un tetto sotto il quale dormire.
                                  Da molti anni un gruppo di famiglie sempre più numeroso si
                                  è organizzato per accogliere nei locali adiacenti alla chiesa
                                  alcuni ospiti mandati dalla cooperativa sociale Il Samaritano.
                                  Come si prendono cura di questi ospiti? Preparando a turno
                                  ogni sera un pasto caldo che viene portato a questi "nostri
                                  prossimi".
  Se qualcuno avesse voglia di aggiungersi a questa lista di volontari, può contattare direttamente
  don Elvis al telefono (045565079). Grazie!!!
Toc toc… e avvisi…                                                                 19

MARTA MARIA

                          Il gruppo caritativo Marta Maria sta cercando, da diverso tempo,
                          nuovi volontari/ie. Il lavoro da fare é tanto (ascoltare chi ha
                          problemi, fare la spesa, consegnare i viveri, pagare le bollette, ecc) e
                          gli attuali componenti del gruppo hanno una età decisamente elevata.
                          Abbiamo bisogno di persone di buona volontà che si possano impegnare
                          per alcune ore settimanali a servizio dei poveri del nostro quartiere.
                          Siamo presenti ogni venerdì mattina dalle 8,30 alle 11,30 nei locali
                          dietro alla chiesa.
                                   Se ognuno fa qualcosa, insieme possiamo fare molto
                                                    (Beato Pino Puglisi)

                          Anche quest’anno il Gruppo Scout porta la
                            Luce della Pace nel nostro quartiere
                   SABATO 17 e DOMENICA 18 dicembre
                                 durante le messe ricordatevi
                                  una candela o una lanterna
                             per portare nella vostra casa la Luce
                            che proviene dalla Grotta di Betlemme

COOPERATIVA FALIERO
      Sabato 17 e domenica 18 dicembre
                All’uscita dalle messe, come ogni anno,
               sarà possibile acquistare oggetti lavorati
     dai ragazzi della Cooperativa Faliero da porre sotto l'albero.
                             Ti aspettiamo!
         Perché un dono per un
           dono vale di più!
SPRIGIONIAMO LA SOLIDARIETA’
  Continuando una tradizione interrotta a causa del covid,
       domenica 29 gennaio 2023
            sarà dedicata alla realtà del carcere.
          Verranno raccolti prodotti per l’igiene
    personale (saponi, shampoo, dentifrici, ecc.) destinati
  a quei detenuti che non hanno nessun sostegno materiale.
 Saranno fatti pervenire alla Casa Circondariale di Montorio
        dai volontari dell’Associazione La Fraternità.
       Dopo la messa delle 11, siamo invitati in mensa
                 per un momento conviviale.
            Partecipiamo come sempre numerosi!
VERSO IL NATALE...
CELEBRAZIONI DEL PERDONO
E DELLA MISERICORDIA DEL PADRE
Sabato 17 dicembre alle ore 10.00:
Riconciliazione per i ragazzi di IV elementare.
Mercoledì 14 e mercoledì 21 dicembre alle ore 18.15:
Riconciliazione per i ragazzi di V elementare e medie.
Giovedì 22 dicembre alle ore 20.45:
Celebrazione penitenziale per adolescenti, giovani e adulti.
Sabato 24 dicembre dalle ore 9.30 alle ore 11.30 e dalle ore 15.00 alle
ore 19.00: Don Elvis è disponibile per celebrare il sacramento della Riconciliazione
individuale.

CATECHESI DI AVVENTO
Lunedì 28 novembre, 5-12-19 dicembre alle
ore 20.45:
Nell’anfiteatro interno alle opere,
“Io sono venuto perché abbiano la vita in abbondanza”
(Gv 10,10).
Il Vangelo di Giovanni

      CELEBRAZIONI DEL
          NATALE
Sabato 17 dicembre, alle ore 18.30 e
Domenica 18, alle ore 9.00 e 11.00:
Messe animate dagli scout: “Luce della
Pace”.
Sabato 17 dicembre, alle ore 18.30:
Messa dello sportivo animata dall’ U.S.
Saval Maddalena
Sabato 24 dicembre:
Santa Messa della Notte, preceduta dalla
Veglia di Natale. Inizio veglia ore 21.00.
Inizio Santa Messa ore 22.00.
Domenica 25 dicembre, Natale del Signore, Sante Messe alle ore 9.00, 11.00 e
18.30
Lunedì 26 dicembre Santa Messa, ore 9.00
Sabato 31 dicembre, alle ore 18.30:
Santa Messa e canto del Te Deum di ringraziamento.
Domenica 1 gennaio 2023, festa della maternità di Maria e 56° giornata mondiale
della pace, Sante Messe alle ore 9.00, 11.00 e 18.30
Venerdì 6 gennaio 2023, Epifania del Signore, Sante Messe alle ore 9.00, 11.00 e
18.30
Domenica 8 gennaio 2023, Battesimo di Gesù, Sante Messe alle ore 9.00 e 11.00
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