IN UNA GROTTA O DAL MARE? - Parrocchia
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www.parrocchiamaddalena.it oblo.nove@yahoo.it Notiziario della Parrocchia di S. Maria Maddalena al Forte Procolo - anno XLIII - n.4 - Dicembre 2022 IN UNA GROTTA O DAL MARE? «Un piccolo borgo marinaro si prepara a festeggiare il periodo dell’anno con temperature ben diverse, più il Natale. Nel silenzio della notte una barca sbanda in miti e calde – noi continuiamo a collegare il Bambino balia delle onde, ma nessuno è perduto. Mentre tutti Gesù al freddo. vengono accolti, sotto una tenda nasce un bambino. Ma, purtroppo, negli ultimi decenni, i racconti della Soccorritori e naufraghi, che si muovono nella tenda di nascita di Gesù (così come gli evangelisti Matteo e, emergenza allestita sulla banchina del porto, diventano soprattutto, Luca ce li consegnano) diventano quanto le figure di un moderno presepe vivente, che rievoca i mai attuali a causa degli innumerevoli sbarchi di pastori e i Magi di duemila anni fa». [da un’intervista a immigrati sulle coste italiane, e non solo. Ne parlano Mariella Panzeri, autrice di “Gesù Bambino venuto dal mare”] prevalentemente i responsabili religiosi – in prevalenza cristiani - delle nostre città, denunciando la poca Tutti noi conosciamo bene dov’è geograficamente umanità che li accompagna. Non da ultimo, ne parla collocata la nostra città. Verona si trova nel nordest spesso papa Francesco. Anch’egli, più e più volte, dell’Italia, quasi nel cuore dell’Europa ed é crocevia ha sottolineato questo triste legame tra gli sbarchi e di tante strade. Proprio perché, a questa latitudine, la l’episodio evangelico di Betlemme. stagione è abbastanza fredda e pungente, noi europei Ad esempio, in occasione della Veglia del Santo associamo facilmente la nascita di Gesù alla bassa Natale del 2017, il papa aveva detto: «Per decreto temperatura dell’inverno: infatti il periodo del Natale dell’imperatore, Maria e Giuseppe si videro obbligati a coincide perfettamente col periodo dell’anno più partire. Dovettero lasciare la loro gente, la loro casa, la freddo. Ci aiutano, in questa associazione, le parole loro terra e mettersi in cammino per essere censiti. Un memorabili: “e vieni in una grotta al freddo e al gelo” tragitto per niente comodo né facile per una giovane della nota canzone cristiana “Tu scendi dalle stelle”, coppia che stava per avere un bambino: si trovavano composta nel Natale 1754 da San Alfonso Maria de’ costretti a lasciare la loro terra. Nel cuore erano pieni Liguori. Questa canzone, pienamente entrata nella di speranza e di futuro a causa del bambino che stava nostra cultura e capace di segnarla in profondità, per venire; i loro passi, invece, erano carichi delle sottolinea bene questo intreccio tra il Bambino e il incertezze e dei pericoli propri di chi deve lasciare la gelo. Anche se sappiamo che il periodo della nascita propria casa. E poi si trovarono ad affrontare la cosa del Salvatore era probabilmente la primavera - cioè forse più difficile: arrivare a Betlemme e sperimentare
2 oblò9 che era una terra che non li aspettava, una terra dove per loro non c’era posto». UN UOMO Papa Francesco continua: «Nei passi di Giuseppe e Maria si nascondono tanti passi. Vediamo le orme di intere famiglie che oggi si vedono obbligate a partire. Vediamo le orme di milioni di persone che non scelgono di andarsene, ma che sono obbligate a separarsi dai loro cari, sono espulse dalla loro terra. In molti casi questa partenza è carica di speranza, carica di futuro». Lo slogan della giornata dei migranti è stato ispirato proprio dalle parole del papa: “Come Gesù Cristo, costretti a fuggire”. E Mariella Panzeri, nel suo libro intitolato: “Gesù bambino venuto dal mare”, ha voluto rappresentare la stessa situazione che quotidianamente si verifica in Italia e nel mondo. Dal 3 al 6 novembre scorso il Santo Padre si è recato nelle regioni dell’Asia orientale, in particolare nello stato arabo del Bahrain. E’ la prima volta che un papa si reca in questo piccolissimo stato-isola, prevalentemente islamico, che si trova nel Golfo Persico (Golfo Arabico), vicinissimo all’Arabia Saudita e al Qatar. In questo Da tutto questo è scaturito un pensiero: probabilmente viaggio il papa ha incontrato prima di tutto il re del – mi sono chiesto - il freddo e il gelo, di cui parliamo Bahrain, sua maestà Hamad bin Isa Al Khalifa, il quale spesso, possono essere associati non tanto alla lo ha accolto con una calorosa cerimonia di benvenuto temperatura esterna, ma ai nostri cuori, oramai resi nella città di Awali. In seguito, papa Francesco ha insensibili ai fatti di cronaca che ci tempestano ogni incontrato le autorità civili e religiose del paese giorno. Altroché “stelle”, “panni”, e “fuoco”… Oggi più (soprattutto il Grande Imam di Al-Azhar) e i partecipanti che mai, siamo quasi totalmente immersi nella cultura alla conferenza "Bahrain Forum for Dialogue: East and dell’individualismo e poco ci importa che il nostro West for Human Coexistence" conclusasi proprio in fratello o la nostra sorella, che ci stanno accanto, stiano quei giorni. Un forum di dialogo voluto dal re stesso. chiedendo un aiuto. É un tema non va semplificato In questa occasione il papa ha paragonato il paese a due e generalizzare questi atteggiamenti non è certo un sponde di mare che si incrociano: «Tale Paese trae il modo corretto di raccontare la realtà. Ma possiamo proprio nome dalle sue acque: la parola Bahrain evoca essere d’accordo nell’affermare che questa mentalità, infatti “due mari”. Pensiamo alle acque del mare, che che stiamo pian piano assumendo, ci allontana gli uni mettono in contatto le terre e in comunicazione le genti, dagli altri. E se, come cristiani, non siamo capaci di collegando popoli distanti. “Ciò che la terra divide il spezzare questa “catena dell’indifferenza”, allora vuol mare unisce”, recita un antico detto. E il nostro pianeta dire che stiamo perdendo la strada del Vangelo. Terra, guardato dall’alto, si presenta come un vasto Per questo, insieme a tutta la comunità parrocchiale, mare blu, che congiunge rive diverse. Dal cielo sembra vorrei porgere una preghiera al Dio Altissimo: ricordarci che siamo un’unica famiglia: non isole, ma un solo grande arcipelago. È così che l’Altissimo ci Signore Gesù, piccolo Bambino di Betlemme, vuole e questo Paese, un arcipelago di oltre trenta isole, Ti chiediamo di illuminare le nostre vite può ben simboleggiarne il desiderio». e riscaldare i nostri cuori. Nei giorni successivi, papa Francesco ha incontrato i Abbiamo bisogno di incontrarTi, rappresentanti della religione islamica, i giovani del debole e povero, per poter così essere disarmati anche noi. paese e infine i religiosi e le religiose, le comunità Abbiamo bisogno di sostare cristiane che abitano nel paese asiatico. Il vescovo del per qualche istante davanti alla mangiatoia, luogo li ha chiamati: «un piccolo gregge composto da dove Tu ti fai Pane per tutti. migranti». Abbiamo bisogno di punti di riferimento Non potendo raccontare tutto il viaggio in maniera belli e luminosi come la Stella, dettagliata, riportiamo qui di seguito alcuni spezzoni cioè della Tua Parola, per poter annunciare del discorso che il papa ha pronunciato all’arrivo in al mondo che Tu sei il Salvatore. Bahrain. Un discorso che riteniamo molto evangelico e Signore Gesù, Bambino venuto dal mare, abbiamo utile anche per noi. bisogno di Te. Vieni, Signore Gesù. Maranathà! don Elvis
3 PELLEGRINO DI PACE IN BAHRAIN Maestà, Altezze Reali, illustri Membri del Governo e del Corpo Diplomatico, distinte Autorità religiose e civili, Qui, dove le acque del mare circondano le sabbie del deserto e imponenti grattacieli affiancano i tradizionali mercati orientali, realtà lontane s’incontrano: antichità e modernità convergono, storia e progresso si fondono; soprattutto, genti di varie provenienze formano un originale mosaico di vita. […] Preparandomi a questo viaggio, sono venuto a conoscenza di un “emblema di vitalità” che caratterizza il vostro Paese. Mi riferisco al cosiddetto “albero della vita” (Shajarat-al-Hayat), al quale vorrei ispirarmi per condividere alcuni pensieri. Si tratta di una maestosa acacia, che sopravvive da secoli in un’area desertica, dove le piogge sono molto scarse. Sembra impossibile che un albero tanto longevo resista e prosperi in tali condizioni. Secondo molti, il segreto sta nelle radici, che si estendono per decine di metri sotto il suolo, attingendo a depositi sotterranei d’acqua.[…] Le radici, dunque, potrebbero rappresentare il Regno del Bahrain com’è ora: impegnato nella ricerca e nella valorizzazione del suo passato, delle tradizioni, degli antichi costumi. Non dimentichiamo, poi, che questa terra è sempre stata luogo di incontro tra popolazioni diverse. Ecco l’acqua vitale alla quale ancora oggi attingono le radici del Bahrain, la cui più grande ricchezza risplende nella sua varietà etnica e culturale, nella convivenza pacifica e nella tradizionale accoglienza della popolazione. Una diversità non omologante, ma includente, rappresenta il tesoro di ogni Paese veramente evoluto.[…] Non lasciamo evaporare la possibilità dell’incontro tra civiltà, religioni e culture, non permettiamo che secchino le radici dell’umano! In questo Paese è stato proprio il contributo di tante persone di popoli differenti a consentire un notevole sviluppo produttivo. Ciò è stato reso possibile dall’immigrazione, di cui il Regno del Bahrain vanta uno dei tassi più elevati al mondo: circa la metà della popolazione residente è straniera e lavora in modo cospicuo per lo sviluppo di un Paese nel quale, pur avendo lasciato la propria patria, ognuno si sente a casa. E’ questo albero della vita - con le sue radici che dal sottosuolo comunicano l’acqua vitale al tronco, e da questo ai rami e quindi alle foglie, che donano ossigeno alle creature – che mi fa pensare alla vocazione dell’uomo, di ogni uomo che sta sulla terra: far prosperare la vita. Ovviamente, anche in questo paese non é tutto oro quel che luccica. Ci sono ancora tanti passi da fare per mettere al centro il valore della vita, di ogni vita (nel Bahrain vige ancora la pena di morte) e per lavorare ad una vera inclusione tra chi professa religioni o culture diverse che non siano quelle locali. Il viaggio del papa infatti è stato anche un motivo per richiamare il valore della pace. Il papa, parlando l’ultimo giorno ai cristiani, ha ribadito quanto sia importante darsi da fare per costruire la pace, in ogni parte del mondo. Anche agli 800 giovani che ha incontrato nello 4 novembre. Papa Francesco incontra stadio di Manama ha detto con parole forti: il Grande Imam di Al-Azhar Al Tayyebb, "Fate rumore! Abbiamo bisogno del vostro massima autorità spirituale dell'islam sunnita pizzico di follia". don Elvis Oblò dell’eternità In questi mesi abbiamo affidato all’abbraccio eterno del Padre: Maria Teresa Naletto Elda Venturi Vincenza Virginia Rossiello Angela Zelottin
4 VITA DI COMUNITÀ oblò9 PRIMA RICONCILIAZIONE UN SACRAMENTO CON IL PROFUMO DELL’ABBRACCIO DEL PADRE Sabato 19 novembre i nostri bambini di IV elementare per la prima volta si sono accostati al sacramento della Riconciliazione. Tanta emozione, qualche titubanza, ma soprattutto tanta gioia, nei bambini e nei familiari, di sperimentare che sempre Gesù ci aspetta e viene a trovarci anche quando ci nascondiamo. Al termine della celebrazione, abbiamo condiviso un momento di festa con le “cose buone” portate dai genitori. Grazie, Gesù! Una settimana prima, domenica 13 Novembre, durante la messa delle ore 11, i bambini sono stati presentati alla comunità.
VITA DI COMUNITÀ 5 8 OTTOBRE - APERTURA ANNO CATECHISTICO Santa Messa ore 11.00, iniziamo il nuovo anno! ADOLESCENTI IN VIAGGIO Quest’anno i nostri adolescenti hanno iniziato con un viaggio speciale: si sono ritrovati “per una selva oscura”, e accompagnati da Dante e Virgilio andranno alla scoperta dei tre Regni, affrontando tematiche, stati d’animo e imprevisti molto attuali e presenti nella loro nuova fase di crescita e scoperta. E prima di metterci in viaggio, una cena in compagnia!
6 oblò9 DAI VECCHI OBLO9... 8 1993 1 ...UN ANNO DOPO Chierichetti avanti tutta! Iolanda e Mirella, due figure storiche della nostra parrocchia che hanno accompagnato nel loro servizio generazioni di chierichetti, seguendoli con cura, dolcezza, coccole e tante caramelle. E oggi Mirella, ricordando quegli anni, ci racconta: "All'inizio i bambini e le bambine che aiutavano nel servizio all'altare erano poco più di una decina. Ci tenevo molto ad insegnar loro a fare correttamente il segno della croce, a comportarsi bene sull'altare, e a rispetta- re l'ambiente della chiesa. Ognuno aveva la propria veste bianca e tutti si preparavano con attenzione prima della santa messa. dividendosi i servizi da fare. Ancora adesso, se incontro per strada questi ragazzini, ormai adulti e ben cresciuti, mi salutano e mi ringra- ziano. Tante belle soddisfazioni nel ricordare quei momenti e quelle persone"
VITA DI COMUNITÀ 7 ... E DOPO TRENT’ANNI ECCO I NOSTRI CHIERICHETTI Chi sono? Conosciamoli!!! Abbiamo deciso di conoscere un po' meglio uno dei gruppi più numerosi e affiatati nell'animazione della liturgia: i nostri chierichetti. Siamo riusciti a intervistarne una buona rappresentanza. Siete pronti? Cominciamo! Come vi chiamate e da quanti anni siete nel gruppo chierichetti? Sara (1 anno e mezzo), Immacolata (4 mesi), Giovanni (2 anni), Charles (3 anni), Mattia (9 anni), Emanuele (circa 2 anni), Caterina (2 anni e mezzo), Maichel (5 anni). Qual è il compito da svolgere sull’altare che ti Come mai hai iniziato a fare il chierichetto? piace di più? Te lo hanno proposto o hai iniziato Sara: il ritorno di tua spontanea volontà? Immacolata: la candela Sara: per entrambi i motivi, Giovanni: la candela ma in particolare me lo ha proposto il don!!! Charles: la campanella piccola Immacolata: l'ho voluto io!!! Mattia: la croce Giovanni: me lo ha proposto il don! Emanuele: la campana grande Charles: l'ho voluto io!!! Caterina: la campanella piccola Mattia: l'ho voluto io!!! Maichel: la croce Emanuele: me lo hanno consigliato degli amici che sono chierichetti in un'altra parrocchia. Ti piace di più fare il chierichetto Caterina: l'ho voluto io!!! a Natale o a Pasqua? Maichel: l'ho voluto io!!! In 6 rispondono: Natale, in 2 Pasqua Avete mai fatto attività extra, rispetto al servizio durante la Messa? Abbiamo giocato a calcio assieme in un torneo, qualche messa tutti assieme, qualche cena o pizza, qualche incontro dedicato ai chierichetti della diocesi. Bellissimo!!! Durante la messa siete attenti o vi distraete? Più o meno siamo attenti, per la maggior parte seguiamo. Certo è che il pubblico un po' ci distrae, la gente fa cose strane, i bambini giocano e piangono, c'è chi sbadiglia... Insomma ci proviamo, ma siamo comunque in una posizione da cui si vede tutto e quindi, a volte involontariamente, un po' ci distraiamo. Consigliereste al vostro Cosa pensate Quando vi trovate solitamente? migliore amico/a di don Elvis? La domenica prima di messa, di fare il chierichetto? È buono ed è bravo a volte la domenica nel pomeriggio. All'unisono rispondono tutti "SI"! a insegnarci le cose. Sempre prima delle festività più Ha pazienza!!! importanti per fare le prove!!! Vuoi conoscere meglio Gesù? Allora vieni e prova a fare il chierichetto!!!!!!! È un’esperienza bellissima perché potrai divertirti Ti aspettiamo: nel servizio all’altare del Signore un quarto d'ora prima alla Santa Messa con tanti nuovi amici! del sabato sera (ore 18.15) o della Domenica (ore 8.45, oppure 10.45) Don Elvis
8 VITA DI COMUNITÀ oblò9 AL SERVIZIO DELL’ EUCARISTIA La nostra comunità accoglie con gioia la nomina da parte del vescovo di due nuovi Ministri Straordinari dell’ Eucaristia, Francesca e Gianfranco. Dal 13 novembre si sono uniti a quanti, già da tempo, prestano con amore e cura il loro servizio nelle celebrazioni liturgiche in chiesa, e alle persone anziane e ammalate nelle loro case. Un g razie a tutti loro! ECCO IL NUOVO CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE MEMBRI DI DIRITTO PARROCO Don Elvis Molinarolo MEMBRI NOMINATI DAI GRUPPI ADOLESCENTI e GIOVANI Paolo Venturini C.P. AFFARI ECONOMICI Giovambattista Bossio U.S. SAVAL MADDALENA Michele Cecchin OBLO’ 9 Andrea Frisini MARTA MARIA Paola Franchini GRUPPO SPOSI Linda Tricol e Costantino Dai Pre COOPERATIVA FALIERO Gianfranco Frisini BAZAR Rosa Di Serio PIASTRA Daniela Tommasi BIBLIOTECA Costantino Biroli CATECHISMO ELEMENTARI MEDIE Marcella Maroldi CORO Giovanni Franceschetti SCOUT Marianna Vaona MEMBRI NOMINATI DAL PARROCO Elena Triberti Giovanni Sartori Buon cammino!! Alessandra Rossi
9 QUALCHE NOTIZIA DAGLI SCOUT Che dire… non vi liberate di noi! Il gruppo scout, sempre forte e pieno di entusiasmo, ha ripreso in ottobre le sue attività. Come di consueto, per dare il via a questo anno, ci siamo ritrovati per due giorni all’insegna di giochi, compagnia e tanto tanto divertimento. Il 15 ottobre sono arrivati a Selva di Progno, ad aiutarci nelle attività, Andy e i suoi giocattoli, personaggi dei film di animazione “Toy Story”. Con il loro aiuto abbiamo imparato che ciascuno ha delle doti, che possono essere utili a tutta la comunità, e che non importa se sei un “giocattolo vecchio” o un “giocattolo rotto”, anche tu hai un bambino che ti ama e desidera giocare con te. E quando due pupazzi si sono persi, abbiamo scoperto che solo mettendo insieme i nostri talenti potevamo aiutarli a tornare a casa sani e salvi dalla loro famiglia. Apertura anno scout Qualcuno ha dovuto salutare gli amici con cui ha condiviso negli ultimi anni tante splendide esperienze di vita per passare con i ragazzi più grandi e scoprire altri modi, più adatti alla sua età, per vivere i valori dello scoutismo. È un momento sempre ricco di emozioni, di lacrime (di gioia) e di discorsi pieni di affetto e ricordi. Chiunque sia stato scout ricorda con il cuore colmo questi momenti, che rimangono impressi in modo indelebile nelle memorie dei giovani ragazzi. Che esperienza magnifica! Vi ricordiamo che VENERDÌ 16 dalle ore 18 alle ore 20 e sabato 17 dalle ore 15 alle ore 19.30, passeremo nei vostri condomini portando un caloroso augurio di buon Natale, accompagnato dai canti allegri che ci contraddistinguono. Speriamo di non disturbarvi e ci auguriamo di vedervi tutti, per portarvi un sorriso e lo spirito di festa del Natale.
10 VITA DI COMUNITÀ oblò9 VITE CHE PARLANO, Notizie dalla Guinea Bissau UN GRAZIE “A DISTANZA” Negli scorsi mesi, gazie all’invito lanciato da Padre Admir Cristiano Barreiro, sacerdote nella parrocchia di Tite, in Guinea-Bissau, parecchie famiglie si sono impegnate a sostenere le spese per gli studi di una classe di 30 bambini di prima elementare (primo anno) del suddetto paese africano. Questo progetto è stato chiamato “ADOZIONE A DISTANZA”. Un ringraziamento particolare a tutti, anche da parte della diocesi di Bafatà, di Padre Admir, e dei parrocchiani della sua comunità. 27 Novembre, GIORNATA MISSIONARIA COMBONIANA Ringraziamo per aver animato con la loro testi- monianza la giornata dedicata alle missioni com- boniane nel mondo, padre Bruno, cinquant’anni di missione in Togo e padre Elio, trent’anni in Uganda. Notizie dal Perù Cari amici di Verona, cari tutti che aiutate la mia parrocchia e missione di Huacrachuco, per prima cosa volevo ringraziarvi per l’aiuto economico che, attraverso Beatrice, mi avete fatto arrivare. Vi scrivo per aggiornarvi sulle mie attività sociali ed educative che proviamo a portare avanti per aiutare chi ha più bisogno. In questi mesi diverse persone sono venute a chiedere aiuto, soprattutto per la costruzione e ristrutturazione della loro casa, che purtroppo con la stagione delle piogge viene gravemente danneggiata. Con Maria, la volontaria italiana che ora vive con noi, continuiamo le visite domiciliari agli ammalati e agli anziani. Proseguono anche l’oratorio e le diverse attività per i giovani, sia qui a Huacrachuco, che in altre tre comunità. Adesso che si sta avvicinando il Natale, proviamo a fare un percorso nelle quattro domeniche di Avvento per aiutare i bambini ad aspettare ed accogliere bene il Bambin Gesù. Il 24 dicembre daremo a tutti loro, saranno circa 500, un piccolo regalo con pasta, olio, riso e un panettone. Resta, purtroppo, ancora tanto da fare per aiutare la gente. Grazie nuovamente per il vostro aiuto. Auguro a tutti un Santo Natale! Huacrachuco, 21 novembre 2022 Padre Damiano
VITA DI COMUNITÀ 11 VOCI DALLE MISSIONI LA TESTIMONIANZA DI UN GIOVANE VOLONTARIO Cari parrocchiani, sono tornato a fine agosto dopo un anno nella missione di Vilcabamba (Perù). Non vi nascondo la nostalgia e la difficoltà nel ritornare e ambientarmi qui in Italia. Ho fatto tanta fatica a salutare Vilca, tante le lacrime per la gente, le tante persone conosciute e il loro affetto, soprattutto il Padre Lino, gli operai della parrocchia, i ragazzi dell’internato (collegio), gli educatori del collegio, i bambini dell’oratorio, i catechisti, le famiglie, i vecchietti, i professori, i vari italiani delle missioni vicine. Ho ricevuto tanto bene, tengo tutto nel cuore. Mi chiedo che senso abbia conoscere tutta questa gente, creare legami e relazioni, per poi doverci salutare. In un anno mi sono innamorato anche delle tante “costumbres”, credenze, tradizioni, leggende, costumi, tipiche di quella gente povera e contadina: una fede in Dio semplice, ma autentica, fatta non tanto di parole, ma di gesti, segni, tanta devozione e una quantità infinita di fiori e candele. La povertà materiale nelle abitazioni, nel lavoro, nell’alimentazione, nell’igiene, nei vestiti, mi ha impressionato e fatto soffrire: tante contraddizioni e divergenze rispetto a noi. La povertà morale, più nascosta ma ben radicata, mi ha spaventato, soprattutto quella intima nelle case: alcolismo, violenza, maltrattamento e abbandono. I giovani sono sempre quelli che ci rimettono. Mi hanno colpito le gravi condizioni della sanità e dell’istruzione: torno in Italia con la raccomandazione per i giovani di essere sempre grati della buona educazione ricevuta e di non lamentarsi. La missione continua a fare un grande lavoro con le tante attività parrocchiali, educative, sociali. Torno sofferente nel dover accettare che concretamente la situazione generale di povertà a Vilcabamba non è cambiata rispetto a un anno fa. Mi sembra scontato dire quanto invece abbia arricchito me questo anno e quanto mi abbiano regalato le persone incontrate. È difficile da esprimere a parole. Torno quindi io con lo zaino pieno - “frase fatta” ma assolutamente vera – di tutti gli incontri, i sorrisi, l’amicizia, l’affetto, l’ospitalità, con la speranza che quello che ho vissuto possa dare frutto qui, nella mia comunità. Ciò che più mi è piaciuto a Vilcabamba, e già mi manca, è il non avere mai avuto tempo per me, farmi programmare le giornate dalle necessità della gente, della parrocchia, dei ragazzi. Giornate intense, le ore del giorno non bastavano mai per tutto e per tutti. Mi è costato lasciare un ritmo diverso da quello che avrei trovato in Italia. Vorrei impegnarmi nel tenere sempre viva l’attenzione verso gli altri anche qui dove, molto spesso, il pensiero è sempre rivolto a noi stessi. Le giornate sono sempre più piene di impegni, orari, scadenze. Vorrei che tra tutto questo frastuono potessimo dedicare del tempo anche agli altri, inventando attività di carità per il nostro quartiere e per questa missione di Vilcabamba. Si sta avvicinando il periodo dell’Avvento: ricordo la maniera semplice e essenziale con la quale l’ho vissuto un anno fa a Vilcabamba. È stato un periodo molto bello e prezioso, aspettando la nascita di Gesù con la gente del paese e i bambini, con piccoli gesti, senza tanti regali, lucine, alberi o babbi natale. Auguro a tutti un Felice Natale, più essenziale e familiare. Giulio Siete tutti invitati alla cena per la missione di Vilcabamba che si terrà VENERDÌ 16 DICEMBRE presso la mensa parrocchiale. Per prenotazione: Giulio 3452762821 Mentre ormai stiamo andando in stampa, ci giungono anche gli auguri da Lima del carissimo Lorenzo, con un’ampia documentazione sul Puericultorio: Un fortissimo abbraccio e una piccola preghiera al caro Saval e a tutti voi amici. Buon Natale! Con molto affetto Padre Lorenzo Cupperi
12 VITA DI COMUNITÀ oblò9 ATRIO = ACCOGLIENZA Atrio: il locale di un edificio, pubblico o privato, adibito all’accoglienza di chi entra. Ecco ACCOGLIENZA è proprio la parola giusta per questo locale, l’atrio delle Opere Parrocchiali, il locale adibito ad “Accogliere” chi vi entra. È stato rinnovato con quadri che dell’accoglienza sono il simbolo. Quale argomento, quale parabola meglio del “Padre Misericordioso” è in grado di esprimere il concetto di Accoglienza? Come non sentirsi “accolti” davanti ad un simile abbraccio? Avvolgente, silenzioso, pieno di amore. Come non sentirsi accolti se per noi c’è chi fa festa e “ammazza il vitello grasso”? GRAZIE a chi ha saputo scegliere, a chi si è dato da fare, ha pulito, dipinto le pareti, incorniciato ed appeso questi quadri bellissimi, scritto le didascalie, studiato la disposizione. GRAZIE per aver reso ACCOGLIENTE questo locale, che appartiene a tutta la comunità, a tutti noi, con quadri che esprimono un tema antico, ma sempre moderno e attuale Seguiteci sul sito della parrocchia www.parrocchiamaddalena.it. Trovate, tra l’altro: Oblò 9, gli avvisi parrocchiali e altre attività. Per accedere direttamente alla pagina puoi inquadrare il QR code con il tuo cellulare.
VITA DI COMUNITÀ 13 CASTAGNATA ALLA PIASTRA DEL SAVAL La piastra del Saval è uno spazio gestito dalla parrocchia di Santa Maria Maddalena, in cui i ragazzi di diverse età vanno per poter giocare con i loro amici, sfruttando un campo da basket, uno da volley e uno da calcetto. Un gruppo di volontari adulti con don Elvis si sono organizzati con l’obiettivo di far sì che questo spazio venga utilizzato da una platea di persone sempre più vasta, che possa usufruire anche di altri servizi. E’ importante cercare di creare uno spazio aggregativo all’interno del quartiere, dove famiglie con bambini piccoli, giovani ed adulti possano ritrovarsi e condividere dei momenti di divertimento nel rispetto delle regole. Per questi motivi è stata organizzata la “Castagnata” alla Piastra del Saval, il 5 novembre scorso, dove i giochi per bambini e altri intrattenimenti si sono mescolati alle castagne e al vin brulè. L’evento è stato un successo! Grazie al supporto del gruppo di volontari che ha gestito il pomeriggio e al tempo meraviglioso, in molti hanno trascorso qualche ora al centro del nostro quartiere. Questa volta siamo stati onorati anche dalla presenza di alcune autorità istituzionali. L’incasso del bel pomeriggio è andato ad incrementare il fondo cassa della Piastra, destinato ad interventi migliorativi. Un GRAZIE va a tutte quelle persone che, a diverso titolo hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, con la speranza di ripetere quanto prima un successo come questo, magari a carnevale.
14 oblò9 A... CACCIA DI GIUSTIZIA E VERITA' L’hanno ammazzato con 14 colpi di a procurare al bravo magistrato tanta stima ma anche pistola e poi, non contenti, ne hanno tanti nemici. Quando fu assegnato alla procura di aggiunti altri tre, per essere certi di Torino, molti colleghi chiesero di poter lavorare con aver portato a termine il compito. lui, ma molti altri chiesero il trasferimento, tanta era la Nel luogo in cui si è consumato sua fama di uomo integerrimo. questo crudele assassinio, don Ciotti, il sacerdote Quel giorno, il 26 Giugno 1983, Bruno Caccia aveva che da sempre combatte contro lasciato libera la sua scorta, come era la mafia, ha detto parlando ad un solito fare, ed era uscito con il cane. gruppo di ragazzi: “Qui si sta in La famiglia è stata bruscamente silenzio, perché qui è stato ucciso portata alla nuova realtà dalla un uomo onesto, un magistrato di chiamata del portiere: a loro e a noi grande valore, un uomo di coraggio non rimane che aggiungere il suo e di responsabilità, un uomo nome a quello dei tanti che hanno impegnato per la ricerca della dato la vita per il bene di tutti. Un verità e della giustizia”. Bruno sacrificio compiuto nell’indifferenza Caccia, un magistrato severo, dei più. Ancora dopo 39 anni le integerrimo, preparatissimo, indagini che si sono svolte in ha iniziato giovanissimo la sua seguito all’omicidio non sono carriera in ambito giuridico dopo riuscite a fare piena luce su quanto essersi brillantemente laureato accaduto, nonostante l’arresto e la in Giurisprudenza e in Scienze relativa condanna all’ergastolo di Politiche a soli 24 anni. Nel corso due mafiosi, uno siciliano e uno dei primi anni della sua carriera, calabrese. La figlia di Caccia fa Bruno Caccia ha collezionato una constatazione molto amara: la apprezzamenti da colleghi e mafia ha messo le radici in questa superiori, che lo hanno portano indifferenza. Se nessuno si interessa a bruciare le tappe. Ecco uno dei o richiede verità, difficilmente le tanti giudizi espressi da chi doveva cose potranno cambiare. giudicarne l’operato ai fini di un Proprio questo ha raccomandato avanzamento: “È magistrato di intelligenza molto don Ciotti durante la sua visita al luogo del delitto: di acuta, dotato di eccellente preparazione giuridica, stare in silenzio nel luogo della morte ma di parlare, diligente e solerte nella istruzione dei processi, accurato di continuare a parlare per stimolare tutte le persone e profondo nelle requisitorie scritte, combattivo e a riflettere su quanto accaduto, ma anche su quanto molto efficace nel dibattimento. Ha un temperamento accade ogni giorno intorno a noi. inflessibile ma nella valutazione della materia contenziosa si dimostra equilibrato e obbiettivo”. Perché la scelta di raccontare questa storia? Perché Sempre convinto che la legge è e deve essere uguale siamo troppo abituati a separare nella nostra vita il per tutti, ha esercitato la sua professione presso le mondo della religione da quello procure di Aosta e Torino, indagando a fondo sia sulle s a p u ò della nostra quotidianità; il mondo Co r c i Brigate Rosse, che al tempo tenevano sotto scacco lo g na degli affari, del lavoro, dello studio inse e s to Stato, sia sulle infiltrazioni mafiose nel Nord Italia e in u oggi q ne? e degli amici da quello della Messa particolare a Torino. Sono state proprio queste indagini testimo e dell’impegno parrocchiale. Perché spesso ci basta chiudere una porta per cambiare il nostro modo di comportarci, i nostri principi, la nostra morale. Bruno Caccia può insegnarci che noi siamo chiamati alla coerenza in ogni momento, pur con i nostri limiti: la ferma convinzione di essere chiamato al proprio dovere in ogni istante della sua vita, testimoniata dalla sua ferrea preparazione, dalle sue indagini a 360° che cercano LA giustizia e non UNA parziale verità; il coraggio di affrontare consapevolmente la concreta possibilità di essere ammazzato ci portano a farci tante domande. Come ci comporteremmo noi, se ci trovassimo al suo posto?
15 IN FAMIGLIA: GUARDIAMOCI NEGLI OCCHI CI VUOLE UN FIORE! Per fare una famiglia… rimanere senza radici, senza nutrimento, di seccarsi e ci vuole un fiore! O meglio: tanti fiori, tanti quanti ne cadere. Eppure, sono i fiori recisi il regalo più bello servono per ornare un altare e comporre un bouquet. che si possa fare. Trapiantarsi in un vaso nuovo costa Sono i fiori del matrimonio cristiano, un sacramento la fatica di mettere nuove radici, ma dona al mondo una di quelli ormai purtroppo sempre più rari a vedersi, nuova pianta e, da lì, nuovi semi. Come il vino nuovo anche se nella nostra parrocchia negli ultimi anni negli otri nuovi di cui parla proprio Gesù (Lc 5,36-39), abbiamo avuto la grazia di godere di questa gioia in così gli sposi possono immettere ossigeno nell’aria di più occasioni. una comunità: fiori nuovi nel campo della Chiesa di I fiori sono una bella immagine per raccontare una Cristo. famiglia cristiana che nasce. Un fiore si nutre nell’acqua: Una Famiglia l’acqua, per una coppia cristiana, è la famiglia, è la comunità, è la linfa vitale data dall’amicizia con Gesù, coltivata (per l’appunto) da soli e insieme. Ma è solo uscendo da quest’acqua che i fiori possono essere posti sull’altare, a formare quella composizione così speciale che tanto fa piacere a sposi e invitati. L’acqua da cui nasce la vita, e nasce la coppia, va poi abbandonata, perché anche un fiore che rimane troppo in ammollo può morire: quando ne esce, carico di tutta la forza che proprio lì è riuscito a prendere, diventa così bello da potersi donare egli stesso con il suo profumo, i suoi colori, le sue sfumature diverse ma armoniose, poggiate proprio accanto all’Eucaristia. Ci vuole coraggio per lasciare la propria acqua e affrontare la vita insieme: si ha sempre paura di Lettera agli sposi del Santo Padre (26 - 12 - 2021) Cari sposi e spose di tutto il mondo! [...] Le diverse situazioni della vita – il passare dei giorni, l’arrivo dei figli, il lavoro, le malattie – sono circostanze nelle quali l’impegno assunto vicendevolmente suppone che ciascuno abbandoni le proprie inerzie, le proprie certezze, gli spazi di tranquillità e vada verso la terra che Dio promette: essere due in Cristo, due in uno. Un’unica vita, un “noi” nella comunione d’amore con Gesù, vivo e presente in ogni momento della vostra esistenza. Dio vi accompagna, vi ama incondizionatamente. Non siete soli![...] Vivete intensamente la vostra vocazione. Non lasciate che la tristezza trasformi i vostri volti. Il vostro coniuge ha bisogno del vostro sorriso. I vostri figli hanno bisogno dei vostri sguardi che li incoraggino. I pastori e le altre famiglie hanno bisogno della vostra presenza e della vostra gioia: la gioia che viene dal Signore!
16 oblò9 Cari lettori di Oblò, eccovi le notizie della società di calcio del quartiere e del vostro cuore. Come già sapete, l'attività delle squadre di calcio dell'Associazione Sportiva Saval Maddalena sono iniziate da circa tre mesi e, prima della pausa natalizia, ci sembra giusto aggiornarvi sull'andamento delle squadre e della società sportiva. Per questa stagione calcistica, 2022/2023, abbiamo iscritto otto squadre ai vari campionati di appartenenza per le categorie che vanno dai Piccoli Amici alla Terza categoria. I gironi attualmente interessati dalle nostre squadre riguardano i Piccoli Amici, i Primi Calci (2 squadre), Pulcini 1° e 2° anno, gli "Esordienti Misti", gli "Under 15" e la nostra prima squadra che gareggia in "Terza Categoria". Come vedete, anche quest'anno si è cercato di dare una risposta concreta ed esauriente alle varie richieste di partecipazione sportiva pervenuteci dagli abitanti del Saval e zone limitrofe. Tante associazioni sportive stanno attraversando momenti difficili sia economicamente, sia per effetto della ridotta natalità, che non sempre consentono di formare squadre che possano partecipare a tutte le categorie che giocano sotto l'egida della FIGC. Anche la nostra società, per alcune categorie, ha collaborato con associazioni sportive del comprensorio per la formazione di squadre che, altrimenti, non avrebbero avuto i numeri sufficienti a consentire un sereno e proficuo campionato calcistico. Come sempre, si è messa in cima agli interessi l'aspettativa degli aspiranti calciatori a partecipare ai vari campionati, "prestandoli" in alcuni casi a società che, a loro volta, non avevano una disponibilità di atleti tale da poter formare compiutamente una squadra. Altra decisione presa per favorire al massimo la preparazione di tutti i calciatori, a cominciare dai Piccoli Amici, è stata quella di dotare ogni squadra di un allenatore e almeno di un aiuto-allenatore, in modo tale da poter seguire l'attività sportiva di ognuno con molta più attenzione. Soprattutto per i piccoli atleti, ma non solo, c'è bisogno di molta attenzione non soltanto per l'apprendimento del gioco, ma anche (si potrebbe dire principalmente) per il corretto comportamento da tenere, sia in campo che fuori. E' ormai noto, crediamo, che a noi interessa molto "educare" i piccoli, o grandi che siano, a tenere un comportamento che tenga conto delle regole di vita in comune, utili ad avere sempre un adeguato atteggiamento di rispetto per gli altri. Ribadiamo sempre che avversari, o compagni di gioco, meritano un uguale rispetto, sia fuori che dentro il campo da calcio. Così come devono essere rispettati i locali e gli ambienti messi a loro disposizione per praticare lo sport, oltre a tenere in buon ordine e pulizia l'abbigliamento fornito ad ognuno dalla società. Sembrerà strano, ma, vi assicuriamo, che non è facile "far entrare" nelle teste di tutti questi pratici e semplici comportamenti di civile convivenza. Dal punto di vista dei risultati sportivi, molte soddisfazioni cominciano ad arrivare dalle varie squadre, con buone posizioni nelle classifiche dei gironi di appartenenza, con l'unica eccezione della squadra di Terza Categoria che, quest'anno, paga lo scotto iniziale di essere di nuova e completa formazione, per cui sta pian piano cercando di trovare la migliore forma ed intesa di gioco. Lo sapevamo in partenza e siamo, perciò, molto fiduciosi e convinti che si tratterà solo di poco tempo ancora, prima di trovare sul campo le soddisfazioni che meritano tutti, giocatori ed allenatore. Vi invitiamo, comunque, a visitare il nostro sito internet, dove troverete, oltre ai calendari delle partite che di volta in volta vengono giocate, anche molte altre utili notizie e curiosità. Ricordiamo a tutti, infine, che ci fa sempre piacere la vostra partecipazione alle partite che vengono giocate da tutti gli atleti nei vari gironi di categoria, per fare il tifo per la squadra del quartiere... Ci contiamo e FORZA SAVAL MADDALENA!! E visto che siamo RICORDA CHE, SE HAI PIACERE in prossimità E VOGLIA DI COLLABORARE, del Santo Natale... TI ASPETTIAMO Tanti AUGURI A TUTTI!!! PIÙ CHE FELICI: tanti i servizi da poter fare e, di certo, c’è spazio e modo per tutti di poter dare una mano!!! Sede Sociale: via M. Faliero, 99 - 37138 Verona C.F. e P.I. 02967570231 Campo di Gioco: via M. Faliero, 104 Verona Segreteria e Corrispondenza: via S. Penazzi, 64 - 37139 Verona; Tel. 392/9851489; tel./fax 045/567719 E-Mail: calciomaddalena@gmail.com Sito Internet https: //sites.google.com/view/savalmaddalena Matricola F.I.G.C. 780416
17 LETTERE AL PARROCO “Carissimo don Elvis, mi complimento per questa iniziativa che fa onore alla nostra chiesa, che cerca di coinvolgere tutti per far sempre meglio per lei. Anch’io ho qualche suggerimento affinché la Santa Messa sia celebrata nel miglior modo possibile…” (lettera firmata) Già da qualche numero, nel giornalino Oblò9 è stata lanciata un’idea, prima da don Giorgio, poi dalla redazione, di dare la possibilità a tutta la comunità (singoli o gruppi) di fare delle domande, avanzare delle richieste, condividere un’idea o un pensiero, dare dei suggerimenti sulla pastorale della parrocchia e non solo. A questo proposito è stata messa una “cassetta della posta” vicino alla porta d’entrata della chiesa. Finora non sono stati tanti gli interventi. Soltanto due. In questo numero cerco di rispondere a un parrocchiano (qui sopra abbiamo riportato l’inizio della lettera), il quale ha messo per iscritto un suo pensiero sul modo di celebrare - talvolta più autentico, talvolta meno - dei parrocchiani e dei sacerdoti. Prima di tutto ringrazio questa persona per aver condiviso ed essersi fatta coraggio nello scrivere una sua idea. Non mi soffermerò a rispondere a tutte le sottolineature di questa lettera. Credo che, come comunità cristiana, potremmo tutti far meglio. Dal modo di pregare e leggere, all’abbigliamento; dal tono della voce nel microfono, ad una maggiore attenzione al Mistero Eucaristico. E’ vero, talvolta alcuni aspetti della liturgia non sono vissuti bene o con intensità. Probabilmente la nostra vita frenetica condiziona anche il momento celebrativo, togliendo ad esso le caratteristiche propriamente spirituali: la calma, la concentrazione, la preghiera, ecc. Ma, d’altro canto, ritengo che la “comunità perfetta” non esista (come la famiglia perfetta, la vita perfetta, ecc.), per cui siamo tutti in cammino. Cerchiamo comunque di fare del nostro meglio, ma questo richiede tempo, voglia e sensibilità particolari. Direi che uno dei modi per arricchire aspetti spirituali o meditativi Chi desidera scrivere della celebrazione sia quello di invitare qualche “esperto”, un liturgista a don Elvis, o un teologo, per farci entrare più consapevolmente nel Mistero che celebriamo. Proprio questa estate Padre Admir, il sacerdote guineano può mettere che è stato ospite qui da noi, - liturgista e pastore - ha fatto un incontro interessante sui luoghi e sui simboli della chiesa/comunità. la lettera L’altra attenzione che tutti possiamo mettere in campo, con discrezione nella cassettina e umiltà, è quella della correzione fraterna. Se mi sta a cuore la liturgia, ma prima di tutto se mi sta a cuore il fratello e la sorella che, alle porte accanto a me prega, posso avvicinarmi e insieme con lui/lei cercare della chiesa di migliorarci. Probabilmente mi accorgerò di quanto anch’io sia bisognoso di confronto e di qualcuno che mi faccia assaporare altri o inviarla a: modi di pregare o celebrare. Grazie ancora, carissimo amico, del suo scritto: può aiutarci a pensare a organizzare degli incontri di catechesi sull’argomento liturgico, oblo.nove@yahoo.it chiamando qualche persona adatta che ci possa guidare verso una consapevolezza sempre maggiore di quanto celebriamo. don Elvis
18 Economia... oblò9 SITUAZIONE FINANZIARIA AL 21 NOVEMBRE 2022 Entrate Uscite OFFERTE DOMENICALI 28.344,80 SPESE ORDINARIE DI CULTO 2.199,00 ALTRE ENTRATE 74.293,14 AGSM (luce-riscaldamento-acqua calda-gas) 47.974,59 ASSICURAZIONI 6.649,00 RACCOLTA FINALIZZATA PER LAVORI MA- 14.300,00 IMPOSTE E TASSE 1.247,94 NUTENZIONE TETTO ATTIVITÀ CARITATIVE 4.500,00 ADOZIONI VICINANZA 5.120,00 OPERE PARROCCHIALI E ATT. PASTORALI 15.699,29 RACCOLTA PER MISSIONE IN GEORGIA 4.000,00 SPESE GENERALI 3.554,44 RACCOLTA MISSIONE GUINEA BISSAU PER 3.205,00 RIMBORSO SERVIZI ECCLESIASTICI 2.300,00 ADOZIONI MANUTENZIONE IMMOBILI 37.247,93 RACCOLTA PER CRISTIANI DI TERRASANTA 365,00 A CRISTIANI DI TERRASANTA 365,00 RACCOLTA PER UCRAINA 3.345,00 SEMINARIO - VERSAMENTO A CURIA 1.000,00 UCRAINA - VERSAMENTO A CURIA 3.345,00 RACCOLTA PER SEMINARIO 1.000,00 MISSIONE GEORGIA 4.000,00 CONTRIBUTI DA ENTI 3.700,00 MISSIONE GUINEA BISSAU - adozioni 3.205,00 INIZIATIVA A FAVORE DELLA PARROCCHIA 4.939,95 RIMBORSO PRESTITI SENZA INTERESSI 16.200,00 OFFERTA PRIMA DOMENICA DEL MESE 19.033,50 MANUTENZIONE STRAORDINARIE - 99.471,84 TETTO E PANNELLI SOLARI MUTUO CHIROGRAFARIO 120.000,00 TOTALE USCITE 248.959,03 TOTALE ENTRATE 281.646,39 SALDO CASSA AL 21-11-2022 106.213,99 SALDO CASSA AL 31-12-2021 73.526,63 TOTALE A PAREGGIO 355.173,02 TOTALE A PAREGGIO 355.173,02 NOTE: Il debito verso privati è di € 5.200. Al Gruppo Marta e Maria per "Adozioni Vicinanza" € 14.726,12. Per i lavori di rifacimento del tetto e posa di pannelli solari abbiamo speso fino ad ora € 99.471,84. Inoltre, nel corso di quest'anno sono stati fatti lavori di manutenzione ordinaria importanti e sono state posizionate telecamere come deterrente alle numerose incursioni vandaliche sia all'esterno che all'interno della chiesa, peraltro regolarmente denunciate alle forze dell'ordine. Entro fine novembre ci saranno da liquidare le fatture inerenti i lavori fino ad ora eseguiti. Caldeggiamo comunque l'aiuto di tutte le persone che hanno a cuore la nostra chiesa e che vorranno aderire alla raccolta straordinaria oppure attraverso prestiti senza interessi che verranno restituiti a semplice richiesta da parte degli interessati. In ogni caso il rimborso del prestito sarà effettuato allo scadere dei tre anni. Chi fosse disponibile è invitato a rivolgersi direttamente al Parroco. Toc toc… e avvisi… EMERGENZA FREDDO È arrivato il freddo e con esso l'appuntamento annuale, per la nostra comunità, con chi non ha un tetto sotto il quale dormire. Da molti anni un gruppo di famiglie sempre più numeroso si è organizzato per accogliere nei locali adiacenti alla chiesa alcuni ospiti mandati dalla cooperativa sociale Il Samaritano. Come si prendono cura di questi ospiti? Preparando a turno ogni sera un pasto caldo che viene portato a questi "nostri prossimi". Se qualcuno avesse voglia di aggiungersi a questa lista di volontari, può contattare direttamente don Elvis al telefono (045565079). Grazie!!!
Toc toc… e avvisi… 19 MARTA MARIA Il gruppo caritativo Marta Maria sta cercando, da diverso tempo, nuovi volontari/ie. Il lavoro da fare é tanto (ascoltare chi ha problemi, fare la spesa, consegnare i viveri, pagare le bollette, ecc) e gli attuali componenti del gruppo hanno una età decisamente elevata. Abbiamo bisogno di persone di buona volontà che si possano impegnare per alcune ore settimanali a servizio dei poveri del nostro quartiere. Siamo presenti ogni venerdì mattina dalle 8,30 alle 11,30 nei locali dietro alla chiesa. Se ognuno fa qualcosa, insieme possiamo fare molto (Beato Pino Puglisi) Anche quest’anno il Gruppo Scout porta la Luce della Pace nel nostro quartiere SABATO 17 e DOMENICA 18 dicembre durante le messe ricordatevi una candela o una lanterna per portare nella vostra casa la Luce che proviene dalla Grotta di Betlemme COOPERATIVA FALIERO Sabato 17 e domenica 18 dicembre All’uscita dalle messe, come ogni anno, sarà possibile acquistare oggetti lavorati dai ragazzi della Cooperativa Faliero da porre sotto l'albero. Ti aspettiamo! Perché un dono per un dono vale di più! SPRIGIONIAMO LA SOLIDARIETA’ Continuando una tradizione interrotta a causa del covid, domenica 29 gennaio 2023 sarà dedicata alla realtà del carcere. Verranno raccolti prodotti per l’igiene personale (saponi, shampoo, dentifrici, ecc.) destinati a quei detenuti che non hanno nessun sostegno materiale. Saranno fatti pervenire alla Casa Circondariale di Montorio dai volontari dell’Associazione La Fraternità. Dopo la messa delle 11, siamo invitati in mensa per un momento conviviale. Partecipiamo come sempre numerosi!
VERSO IL NATALE... CELEBRAZIONI DEL PERDONO E DELLA MISERICORDIA DEL PADRE Sabato 17 dicembre alle ore 10.00: Riconciliazione per i ragazzi di IV elementare. Mercoledì 14 e mercoledì 21 dicembre alle ore 18.15: Riconciliazione per i ragazzi di V elementare e medie. Giovedì 22 dicembre alle ore 20.45: Celebrazione penitenziale per adolescenti, giovani e adulti. Sabato 24 dicembre dalle ore 9.30 alle ore 11.30 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00: Don Elvis è disponibile per celebrare il sacramento della Riconciliazione individuale. CATECHESI DI AVVENTO Lunedì 28 novembre, 5-12-19 dicembre alle ore 20.45: Nell’anfiteatro interno alle opere, “Io sono venuto perché abbiano la vita in abbondanza” (Gv 10,10). Il Vangelo di Giovanni CELEBRAZIONI DEL NATALE Sabato 17 dicembre, alle ore 18.30 e Domenica 18, alle ore 9.00 e 11.00: Messe animate dagli scout: “Luce della Pace”. Sabato 17 dicembre, alle ore 18.30: Messa dello sportivo animata dall’ U.S. Saval Maddalena Sabato 24 dicembre: Santa Messa della Notte, preceduta dalla Veglia di Natale. Inizio veglia ore 21.00. Inizio Santa Messa ore 22.00. Domenica 25 dicembre, Natale del Signore, Sante Messe alle ore 9.00, 11.00 e 18.30 Lunedì 26 dicembre Santa Messa, ore 9.00 Sabato 31 dicembre, alle ore 18.30: Santa Messa e canto del Te Deum di ringraziamento. Domenica 1 gennaio 2023, festa della maternità di Maria e 56° giornata mondiale della pace, Sante Messe alle ore 9.00, 11.00 e 18.30 Venerdì 6 gennaio 2023, Epifania del Signore, Sante Messe alle ore 9.00, 11.00 e 18.30 Domenica 8 gennaio 2023, Battesimo di Gesù, Sante Messe alle ore 9.00 e 11.00
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