IN CONCERTO LAFIL FILARMONICA DI MILANO MARCO SECO DIRETTORE - SOCIETÀ DEI CONCERTI TRIESTE
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assessorato alla cultura e al turismo LaFil Filarmonica di Milano Marco Seco Direttore IN CONCERTO Castello di San Giusto Piazzale delle Milizie, Trieste Venerdì 9 luglio 202�, ore 2�:00
PROGRAMMA Tipo strano, Beethoven: si affanna ad statunitense Owen Jander che ha espresso aggiungere, direttamente sul manoscritto una sua interpretazione dell’episodio degli del suo sesto esperimento nel campo uccellini in coda al secondo movimento della sinfonia, il manoscritto utilizzato come profetici dell’imminente sordità) o alla per la prima esecuzione a Vienna, il 22 pittura di maniera espressa da ruscelli che dicembre 1808, “Sinfonia pastorella – mehr scorrono, da tuoni che rombano e fulmini Ausdruck der Empfìndung als Malerey” che imperversano. E possiamo anche (Sinfonia pastorella – più espressione prescindere dall’opposizione fra la logica Felix Mendelssohn-Bartholdy del sentimento che pittura) e crea un astratta della forma e la finzione irreale (Amburgo 1809 – Lipsia 1847) lavoro che si sporge pericolosamente sul del mondo pastorale, con buona pace dei Die Hebriden «Fingals Höhle», didascalico più impertinente. Se poi si va parrucconi che si deliziano della struttura Ouverture da Concerto a dare una sbirciata al quaderno d’appunti sonatistica. Mondo ben più duro e spietato, in si minore, op. 26 (1830) di questo lavoro si trova, sulla prima quello pastorale, degli idilli poetici che pagina, scribacchiato in margine, sinfonia tendevano a dipingerlo come un ameno Allegro moderato. Animato a tempo caracteristica. Che per l’epoca storica nella e biodinamico vagabondar tra prati e quale Beethoven vive significa una ed una boschetti. Ludwig van Beethoven sola cosa: un brano musicale fortemente A noi può rimanere, in fin dei conti, a 213 (Bonn, 1770 – Vienna 1827) influenzato dall’estetica settecentesca che anni di distanza dalla sua creazione, il suono Sinfonia n. 6 in fa maggiore, esprime, nell’arco di un’intera composizione, che si struttura, si scompone, si articola in op. 68 «Pastorale» (1808) un unico sentimento o affetto. Una specie melodie, contrappunti, colonne di accordi, I. Piacevoli sentimenti che si destano di “musica a programma”, utile ad evocare come se tutto quest’insieme intendesse nell’uomo all’arrivo in campagna: immagini, battaglie o paesaggi, attraverso alla fine narrare una storia con al centro noi, metafore musicali scelte nell’ambito visivo, esseri umani, che con lui, essere umano ma Allegro ma non troppo a differenza di quel che il Romanticismo superiore (tale si considerava Beethoven, II. Scena al ruscello: avrebbe poi fatto, favorendo un’ispirazione in maniera spesso sfrontata, non è un Andante molto mosso soprattutto letteraria. Ciò cui tende segreto), viaggiamo in un tempo circolare III. Allegra riunione di campagnoli: Allegro Beethoven è l’ardita ed inedita, per il tempo, dal quale vengono aboliti, a differenza delle IV. Tuono e tempesta: Allegro combinazione tra antico e moderno, precedenti sinfonie, gli elementi fortemente V. Sentimenti di benevolenza qualcosa che sfugga al luogo comune direzionali della forma-sonata, con quel suo e ringraziamento alla Divinità del Settecento musicale per diventare reiterato desiderio di infrangere tempo e dopo la tempesta: Allegretto linguaggio dei sentimenti. spazio in un agone in cui l’Eroe deve sempre Ma a noi, in fin dei conti, che importa prevalere. Qui si assiste invece ad un tempo tutto ciò? La bellezza di questa pagina è che torna su sé stesso e che, come il ciclo tale che possiamo soprassedere ai vari delle stagioni, vive d’un costante ed eterno destini che bussano alla porta (evocati ritorno: c’è nelle melodie di questo lavoro un anche per questa sinfonia, dal musicologo ampio utilizzo di forme ripetitive e ripetute,
una singolare assenza di forti contrasti contrasto vivace fra la tonalità di fa minore il paesaggio: “Ci avvicinammo alla finestra, Nata come Ouverture col doppio nome di tematici ed una sostanziale uniformità in cui viene redatta questa pagina e il resto tuonava ancora lontano, una magnifica Le Ebridi o La grotta di Fingal la partitura armonica. della Sinfonia, interamente avvolta nella pioggia cadeva scrosciando leggera e soave ebbe però una complessa fase elaborativa Anche la struttura stessa della Sinfonia distesa tonalità di fa maggiore. Tutto questo sui campi e un profumo vivificante saliva che passò per tre stesure, la prima delle viene alterata: articolata in cinque esplodere e rimbombare preludia al ritorno fino a noi come un soffio di vento pieno di quali tra settembre e dicembre 1830, tra movimenti (sulla carta) è evidentemente della forma-sonata nell’ultima sezione, tepore. [Lotte] stava appoggiata sui gomiti Venezia e Roma, che portava il titolo poi divisa in due sezioni, la prima delle quali irrelata di “sentimenti di benevolenza e e contemplava la campagna; alzò gli occhi scomparso di Die einsame Insel (L’isola costituita dai due movimenti iniziali, ringraziamento alla Divinità”; come se un al cielo, poi li rivolse verso di me e vidi che solitaria), e l’ultima, definitiva, che conobbe l’arrivo in campagna e la scena al ruscello, antico culto panico venisse ripristinato dopo erano pieni di lacrime. Posò la mano sulla l’entusiasta reazione del pubblico della indipendenti l’uno dall’altro, mentre la la molesta, sgraziata interruzione portata mia e disse: – Klopstock! – e mi ricordai prima esecuzione a Londra nel maggio 1832. seconda è basata su una sequenza dagli esseri umani (e che Beethoven fosse subito della splendida ode”. Con un suo contenuto programmatico che ininterrotta di tre movimenti. I due vagamente misantropo non è di certo un L’ode evocata è Frühlingsfeier (Festa di anticipa per certi versi il più tardo “poema movimenti d’apertura sono composti segreto) e da forze estranee alla natura, primavera), un testo cardine dell’estetica sinfonico”, l’op. 26 unisce impressioni in forma-sonata, secondo tradizione; quella elettrica dei fulmini e quella entropica kantiana del sublime, e termina con una paesaggistiche all’epica gaelica in un gli ultimi tre movimenti sono narrazione delle perturbazioni estive. grande preghiera alla divinità (Jehova) dopo movimento unico, in forma-sonata, che d’una serie di avvenimenti. Come se venisse riacquistato il valore un violento temporale, così come l’Allegretto evoca un primo tempo di sinfonia costruito, L’elegiaca dimensione dello scorrere del quasi religioso, da culto antico, del mondo. finale esprime la gratitudine commossa in maniera assai simile proceduralmente tempo della prima parte rispecchia una Dell’universo. Dell’universo sottratto verso il Creatore benevolo con accenti e alla Sinfonia di Beethoven, su un breve visione apollinea, sicura e ben ordinata, agli esseri umani. Che non per niente modi (la forma ripetitiva del tema, la sua tema principale fortemente caratterizzato immutabile nello scorrere dei secoli, della torneranno ad esser presenti, in ambito trasformazione in un corale) pervasi da un che si trasforma e viene irrelato da idee natura. L’Eroe ci accompagna con sé in sinfonico, solo nell’ultima Sinfonia, sotto potente e nuovo afflato religioso. secondarie contrastanti, a loro volta questo ambiente – forse l’Helenenthal, forma di voci. Per il momento l’agone si costituite da brevi cellule melodico-ritmiche, il boschetto nei pressi di Vienna – in cui divide fra lui, Beethoven, l’incorruttibile Medesime emozioni, ma più umane, in un gioco che disvela coerenza nulla muta se non la densità delle melodie, Eroe, e la deità cui si rivolge: an die Gottheit, radicate in quella sorta di “timor panico” e spontaneità d’eloquio. il loro intreccio mai conflittuale, la loro quella divinità cui tutto ritorna sotto forma che pervadeva spesso gli artisti romantici, La coerenza d’assieme viene garantita trasparente, visionaria mitezza. d’un tema ripetitivo, ciclico, compiuto che si lo vive nel 1829, all’età di vent’anni, Felix dall’intercambiabilità dei motivi principali Questo ruotare quasi divino del tempo trasforma gradualmente in un corale. Mendelssohn-Bartholdy che parte da che ricamano un arabesco musicale viene spezzato dall’irrompere greve e Difficile staccare questo finale dalla lettura Berlino per un lungo viaggio che l’avrebbe quanto mai efficace e che si presentano, grezzo del mondo contadino, con la grana d’una pagina de I dolori del giovane Werther portato in Austria, Italia e Svizzera. Ma come protagonisti alla ribalta, alla fine del musicale della danza che si fa grossolana (di quel Goethe che Beethoven conosceva prima di vagare nel continente passa la lavoro, poco prima degli accordi conclusivi, nei suoi errori e frettolosa, incongruente nel bene) quando, avvenuto l’incontro fra Manica e raggiunge la Scozia e, ai primi sovrapposti l’uno all’altro, in una nudezza sovrapporsi dei balli, altamente turbativa Werther e Lotte nel corso d’un ballo in d’agosto, raggiunse le isole Ebridi, in una espressiva che rende palpabile non solo la della primigenia purezza esibita nei due campagna, scoppia un temporale che delle quali, Staffa, visita la grotta di Fingal, lucente coesione del componimento movimenti iniziali. spaventa le fanciulle e turba un po’ tutti. Ma antro irreale, dai riflessi e dagli echi profondi ma che evocano contemporaneamente uno E poi il temporale: l’accelerare improvviso non i nostri due innamorati che si ritrovano, che susciteranno nel giovane Felix emozioni spazio ampio, esteso, colmo di risonanze che della densità materica del suono, il passata la buriana, ad osservare assieme altrettanto profonde. il Fingals Höhle suscita in chiunque lo visiti. Pierpaolo Zurlo
BIOGRAFIE LAFIL – FILARMONICA DI MILANO LaFil – Filarmonica di Milano è una Un progetto in cui l’orchestra diventa nuova orchestra in cui generazioni un incrocio di competenze che creano diverse di artisti si incontrano e si risultati di altissimo livello artistico riconoscono in un progetto innovativo e umano, in un costante scambio di di diffusione della musica. suggestioni e influenze. Un’orchestra a formazione flessibile: le sue Tra i progetti realizzati ad oggi ricordiamo prime parti provengono dalle più importanti l’integrale delle Sinfonie di Schumann al istituzioni musicali italiane e internazionali Palazzo delle Scintille di Milano e “Tutti (Orchestra del Teatro alla Scala, l’Orchestra pazzi per Brahms” alla Sala Verdi del dell’Accademia Nazionale di Santa Conservatorio di Milano, entrambi diretti Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale da Daniele Gatti. LaFil sotto la direzione di Rai, Berliner Philharmoniker, Wiener Marco Seco è stata inoltre protagonista Philharmoniker, MET – Metropolitan di due residenze a Sestri Levante e dei Opera House, Concertgebouw Orkeste, concerti di apertura e chiusura di Bookcity Gewandhaus Orchester, Mahler Chamber Milano 2019 e 2020. Orchestra e formazioni cameristiche Rai Radio 3 ha dedicato uno spazio per nazionali). Ad esse si affiancano giovani l’orchestra intitolato “I venerdì con LaFil”, strumentisti, selezionati tra le eccellenze dove sono stati trasmessi tutti i concerti musicali del futuro. che LaFil ha realizzato a Milano.
MARCO SECO Nasce a Buenos Aires, dove inizia i dell’Accademia di Santa Cecilia, Mario suoi studi musicali. Italiano d’origine Martos Nieto, prima tromba della si trasferisce in Europa e in seguito Münchner Rundfunkorchester e il pianista ad alcune importanti opportunità, Luca Buratto. intraprende la carriera musicale. Nell’ultimo periodo ha collaborato alla Riconosciuto per le sue interpretazioni nascita de LaFil – Filarmonica di Milano dotate di grande e raffinata forza come direttore ospite, eseguendo espressiva, nell’ultimo periodo la sua numerosi concerti e collaborando attività si è intensificata, ricevendo con prime parti di orchestre, tra cui numerosi inviti ad apparire in importanti quella dell’Accademia Nazionale di stagioni europee e americane. Santa Cecilia, del Teatro alla Scala, Tra i suoi recenti impegni figurano tour dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai, europei presso il Gewandhaus di Lipsia, del Teatro Regio di Torino e del Teatro la Musikhalle di Amburgo, la Liederhalle dell’Opera di Roma. a Stuttgart, il Teatro Reale dell’Opera a Ha studiato pianoforte, contrabbasso, Copenhagen, la Tonhalle Maag a Zurigo composizione e direzione d’orchestra a e in America al Festival Spoleto USA. Buenos Aires e al Conservatorio “G. Verdi” Ha condiviso il palco con solisti quali la di Milano, perfezionandosi all’Accademia soprano Carmelo Remigio, il violinista Musicale Pescarese e nei corsi estivi Carlo Maria Parazzoli, spalla dell’orchestra dell’Accademia Chigiana.
LA SOCIETÀ DEI CONCERTI I PROSSIMI CONCERTI RINGRAZIA Coorganizzatore con il contributo di Sabato 24 luglio 202�, ore 2�.00 Musica con Vista 202� Palazzo Lantieri (GO) Trio Rigamonti Giovedì 29 luglio 202�, ore 2�.00 Falesie in Musica 202� main sponsor Portopiccolo – Sistiana (TS) Kevin Hays Mercoledì 25 agosto 202�, ore 2�.00 Concerti al Chiaro di Luna 202� Castello di Miramare (TS) Patrizia Tassini Giorgio Marcossi sponsor Lunedì 30 agosto 202�, ore 2�.00 Trieste Estate 202� Castello di San Giusto (TS) “Un itinerario Dantesco” di Luigi Condidati con Manuela Custer Raffaele Cortesi partner tecnico Quartetto Dafne Lunedì 6 settembre 202�, ore 2�.00 Concerti al Chiaro di Luna 202� Castello di Miramare (TS) Viktor Rud Lumen Harmonicum Per informazioni e biglietti www.societadeiconcerti.it la Società dei Concerti Trieste fa parte di progetto grafico: basiq Società dei Concerti Trieste Piazzetta Santa Lucia � – 34�24 Trieste tel 040 362408 amministrazione@societadeiconcerti.net
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