Il cielo di Brera: 250 anni di rilevamenti meteo - 14 novembre 2012 INAF-Osservatorio Astronomico di Brera
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Il cielo di Brera: 250 anni di rilevamenti meteo Maurizio Maugeri Dipartimento di Fisica – Università degli Studi di Milano INAF- Osservatorio Astronomico di Brera 14 novembre 2012
Premessa Viviamo un momento storico in cui vi è un forte interesse verso lo studio dei cambiamenti climatici. Ciò è sostanzialmente dovuto al fatto che le emissioni antropiche determinano un incremento delle concentrazioni atmosferiche di alcuni gas potenzialmente in grado di alterare il bilancio radiativo del sistema terra-atmosfera
…. ma poi cosa accade?.... …. quanto siamo effettivamente in grado di legare le forzanti con gli effetti?...
Il Global warming A partire dall’inizio del XX secolo, la temperatura media globale dell’aria in prossimità della superficie terrestre è significativamente aumentata. Il trend di riscaldamento per gli ultimi 50 anni (0.20 °C per decennio dal 1962 al 2011 [intervallo di confidenza al 95%: 0.17 - 0.23 °C per decennio]) è quasi il doppio di quello per gli ultimi 100 anni (0.09 °C per decennio dal 1912 al 2011 [intervallo di confidenza al 95%: 0.08 - 0.10°C per decennio]). University of East Anglia, www.cru.uea.ac.uk A partire dagli anni ’90 il fenomeno si è fatto ancor più evidente: 24 degli ultimi venticinque anni (1987-2011) si classificano fra i 25 più caldi mai registrati da quando si hanno misure globali di temperatura alla superficie (dal 1850).
Il Global warming 1875 2004 Pasterze is the longest glacier in Austria and in the Eastern Alps. It lies in the Hohe Tauern mountain range of the Alps directly beneath Austria's highest mountain, the Großglockner.
La complessità del sistema Il legame tra gas-serra e cambiamenti climatici è in realtà estremamente complesso e, anche se disponessimo di stime affidabili dei contributi di tutti i fattori in grado di influire sul bilancio energetico della Terra, le nostre valutazioni sarebbero comunque affette da significative incertezze in quanto non esiste ancora un completo sistema di modelli matematici in grado di descrivere efficacemente tutte le conseguenze di un eventuale disequilibrio tra radiazione entrante ed uscente. Il comportamento dell’atmosfera è profondamente influenzato da ciò che la “circonda” e da ciò che “vive” in essa atmosfera idrosfera criosfera litosfera biosfera Esigenza di modellizzare l’intero sistema climatico
Il sistema climatico presenta purtroppo grande complessità e attualmente la nostra capacità di modellizzarlo è ancora molto limitata Ruolo cruciale delle osservazioni migliore comprensione/modellizzazione del sistema;
Ruolo delle serie storiche di dati meteorologici Una fonte molto importante di dati osservativi è costituita dalle serie storiche di osservazioni meteorologiche. Esse sono state raccolte grazie alla passione ed all’impegno di generazioni di osservatori, la cui opera ha reso disponibili dati per migliaia di stazioni, con serie spesso lunghe più di 100 anni. Peraltro, in questo settore il nostro Paese si trova in una posizione molto privilegiata, in quanto ha avuto un ruolo di primissimo piano nello sviluppo delle osservazioni meteorologiche e può disporre oggi di un patrimonio di dati osservativi d’enorme valore.
Il nostro Paese vanta un ruolo di primissimo piano nello sviluppo delle osservazioni meteorologiche • “Invenzione” di strumenti meteorologici • Istituzione della prima rete di osservatori • Esistenza di ben 6 serie settecentesche: (Bologna, Milano, Roma, Padova, Palermo e Torino)
Questa forte “presenza” ha fatto sì che in Italia nel corso degli ultimi tre secoli si accumulasse un patrimonio di dati osservativi di enorme valore
L’esistenza di questo patrimonio è nota da molto tempo Cantù V. and Narducci P. (1967) Lunghe serie di osservazioni meteorologiche. Rivista di Meteorologia Aeronautica, Anno XXVII, n. 2, 71-79. Eredia F. (1908) Le precipitazioni atmosferiche in Italia dal 1880 al 1905. In: Annali dell'Ufficio Centrale di Meteorologia. Serie II, Vol. XXVII, anno 1905, Rome. Eredia F. (1919) Osservazioni pluviometriche raccolate a tutto l'anno 1915 dal R. Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica. Ministero dei Lavori Pubblici, Rome. Eredia F. (1925) Osservazioni pluviometriche raccolate nel quinquennio 1916-1920 dal R. Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica. Ministero dei Lavori Pubblici, Rome. Mennella C. 1967. Il Clima d'Italia. Napoli: Fratelli Conti Editori, 724 pp. Millosevich (1882) Sulla distribuzione della pioggia in Italia. In: Annali dell'Ufficio Centrale di Meteorologia. Serie II, Vol. III, anno 1881, Rome. Millosevich (1885) Appendice alla memoria sulla pioggia in Italia. In: Annali dell'Ufficio Centrale di Meteorologia. Serie II, Vol. V, anno 1883, Rome. Narducci, P., 1991: Bibliografia Climatologica Italiana, Consiglio Nazionale dei Geometri, Roma.
A fronte dell’esistenza di questa grande risorsa, ogni ricercatore che abbia tentato di analizzare le più lunghe serie disponibili ha sicuramente incontrato numerosi problemi in quanto….. …. è estremamente improbabile che osservazioni raccolte nell’arco di più secoli, con strumenti e metodi notevolmente diversi, siano tra loro direttamente confrontabili….
Omogeneità delle serie osservative Variazioni climatiche Problemi legati alla misura Segnali presenti nelle serie di dati Problemi legati alla misura Rilocalizzazioni Errori strumentali (cambiamenti o ricalibrazioni degli strumenti) Metodologie di osservazione (orari, etc...) Caratteristiche delle schermature Modificazioni ambientali (microscala – intera città)
Il Progetto di recupero delle serie osservative di Milano-Brera Collaborazione tra Osservatorio Astronomico di Milano – Brera e Università degli Studi di Milano (Dipartimento di Fisica); Oltre 15 anni di attività; Diversi libri, articoli scientifici su riviste internazionali, conferenze e congressi in molti paesi….. …. e come risultato, non solo i dati, ma anche e forse soprattutto un significativo contributo metodologico alla complessa tematica del recupero delle osservazioni meteorologiche del passato……..
Naturalmente i problemi crescono via via che si considerano dati più antichi. In genere, dal punto di vista delle loro “problematicità”, le osservazioni possono essere classificate in quattro grandi periodi: i) Un primo periodo "pioneristico", ovvero dalle prime osservazio- ni all'inizio dell'800; ii) un successivo periodo caratterizzato dalla progressiva standar- dizzazione degli strumenti e delle metodologie di osservazione; iii) un periodo caratterizzato dalla creazione dei grandi servizi me- teorologici nazionali; iv) un ultimo periodo caratterizzato dalle attuali regole WMO.
Per le serie più antiche è necessario porre molta attenzione alla ricostruzione storica delle modalità con cui si sono svolte le osservazioni senza un dettagliato studio di carattere storico che permetta di valutare criticamente ciò che è stato osservato, le serie più antiche vanno considerate più come insiemi di numeri che di dati…!!!
L'affidabilità dei dati migliora naturalmente in modo sensibile nel periodo successivo in quanto nella seconda metà dell'800 si ha una notevole standardizzazione di strumenti e metodi di osservazione. Tuttavia molti problemi rimangono aperti... per esempio le finestre o balconi meteorologici possono dare luogo a molti problemi
Un altro problema di grande rilievo è costituito dallo sviluppo urbano: infatti molti osservatori, anticamente collocati in zone periferiche, si trovano oggi, a causa della forte crescita delle città in zone praticamente centrali
…ma torniamo al periodo più antico… Relativamente a questo periodo, il gruppo di ricerca di cui faccio parte si è occupato soprattutto della serie storica di Milano-Brera Essa è una delle più lunghe serie italiane (le osservazioni iniziano nel 1763 e presentano una eccezionale completezza). Un altro aspetto di grande interesse è che l’Osservatorio Astronomi- co occupa ancora oggi la stessa sede del ’700. Ciò ha fortemente fa- vorito la conservazione delle informazioni sulla storia delle osserva- zioni…. permettendo di recuparare, non solo i dati, ma anche molte notizie relative alle metodologie con cui venivano condotte le osser- vazioni.
Le precedenti notizie sono state assolutamente fondamentali per l’omogeneizzazione dei dati
…ma torniamo alle storia delle osservazioni…
1765 1770 1775 1780 1785 1790 1795 1800 1805 1810 1815 1820 1825 1830 1835 1840 1845 1850 1855 1860 1865 1870 1875 1880 1885 1890 1895 1900 1905 1910 1915 1920 1925 1930 1935 1940 1945 1950 1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 1 I 2 I I I 3 I 4 5 I I I I I 6 7 I I I I I I 8 9 I I I II I I I 10 1: Carlini's 1835 reorganisation; 2: Other displacements of the instruments; 3: Changes in the meteorological screen and in its management; 4: Improvements introduced by Cesaris; 5: Substitutions of the barometer and changes in instrumental correction; 6: Effects of standardisation due to development of national and international meteorological networks; 7: Changes in the observer; they are included only until 1880 as later on standardisation causes the measures to be less dependent from the observer; 8: Interruption of Brera observatory series; 9: Changes in observation hours; 10: Urban heat island development.
E sono spesso cambiate anche le ore di osservazione Period Position of the instruments Observation times 1763-1834 Thermometer: northern side of the Astronomers' Thermometer: sunrise; about 15 home, out of a window hrs Barometer: inside one of the Astronomers' rooms Barometer: sunrise; 12 hrs later at 131.52 meters above sea-level 1835-june 1963 Thermometer: northern side of a building close to 1835/1838: 6-9-12-15-18-21-24 the tower, in a meteorological box out of a window 1839/1843: 5-8-11-14-17-20-23 1844/1859: 6-9-12-15-18-21-24 Since 1835 daily maximum and minimum 1860/1863 (feb.): 6-9-12-15 tempera-tures were measured too 1863 (march)/1877: 6-9-12-15-18- 21 Barometer: corridor next to Starke's Meridian 1878/1880: 9-13.20-15-21 circle room at 147.11 metres 1881/1884: 9-12.45-15-21 1885/1897: 9-12.37-15-21 1898/1924 (may): 9-12-15-21 1924 (june)/1932 (nov.): 9-15-21 1932 (dec.)/1963 (june): 8-14-19 July 1963-july 1987 Thermometer: from ju1y 1963 to ju1y 1968 in the 8-14-19 botanical garden; then the same position as in 1835- 1963 Barometer: entrance of the observatory at 133.05 metres August 1987-june 1993 Thermometer and Barometer: on a terrace next to Hourly data the “cupola a fiore” Height of the barometer: about 144.5 metres. June 1993 - → Thermometer and Barometer: on a terrace Hourly data overhanging the old window Height of the barometer: about 145.5 metres
Le precedenti notizie, unitamente ad un sistematico confronto con le serie di altri osservatori, hanno permesso di omogeneizzare le osservazioni. Per dettagli si rimanda a: Maugeri, M., Buffoni, L., Chlistovsky, F., 2002: Daily Milan temperature and pressure series (1763-1998): history of the observations and data and metadata recovery, Climatic Change, 53, 101-117. Maugeri, M., Buffoni, L., Delmonte, B., Fassina, A., 2002: Daily Milan temperature and pressure series (1763-1998): completing and homogenising the data, Climatic Change, 53, 119-149. Maugeri, M., Brunetti, M., Monti, F., Nanni, T., 2004: Sea-level pressure variability in the Po Plain (1765-2000) from homogenised daily secular records, Int. J. Climatol., 24, 437-455. Brunetti, M., Maugeri, M., Monti, F., Nanni T., 2005: Temperature and precipitation variability in Italy in the last two centuries from homogenised instrumental time series. Int. J. Climatol., 26, 345-381. …qui mostriamo solo un esempio…
l’omogeneità delle medie giornaliere di pressione Period Data sources Data transferred to digital form Thermometer Barometer 1763-1777 Ephemeridis Ephemeridis Mean values between “mane” and “vespere" observations 1778-1834 Ephemeridis (1778-1797); Ephemeridis; handwritten “Mane” and “vespere” observations then handwritten registers registers for the period 1818-1830 1835-1972 Handwritten registers Ephemeridis and other Temperature: daily maximum and minimum published sources (Buffoni values; 3 p.m. and 6 a.m. for the period 1835- et al., 1996) 1837 Pressure: 3 to 7 daily observations 1973-1987 Bulletins of the Istituto Lombardo di Scienze e Lettere 1988- → Automatic station Hourly observations and daily minimum and maximum values
1.5 1.5 Winter Spring 1.0 1.0 Anomalies (hPa) Anomalies (hPa) 0.5 0.5 0.0 0.0 -0.5 -0.5 -1.0 -1.0 -1.5 -1.5 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 Hours Hours 1.5 1.5 Summer Autumn 1.0 1.0 Anomalies (hPa) 0.5 Anomalies (hPa) 0.5 0.0 0.0 -0.5 -0.5 -1.0 -1.0 -1.5 -1.5 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 Hours Hours Fig. 3 - Milan seasonal mean diurnal pressure cycles calculated with data of the period 1987 - 1998 (bold line). The figure displays also the mean cycles calculated by Schiaparelli and Celoria (1867) on the basis of the 25 years period 1835-1859 (black rhombi) and by Carlini (1828) on the basis of high resolved observation taken around winter and summer solstices in the period 1826-1830 (squares). All the data are expressed in anomalies (hPa) with respect to the cycle means.
0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 hPa 0.0 -0.1 -0.2 -0.3 -0.4 -0.5 1/1 1/2 1/3 1/4 1/5 1/6 1/7 1/8 1/9 1/10 1/11 1/12 Date Fig. 4 - Corrections of air pressure daily means to eliminate the bias introduced by calculating daily means using observations taken at 8 a.m., 2 p.m. and 7. p.m.. The corrections apply to period December 1st, 1932 - December 31st, 1987. 0.5 0.4 0.3 0.2 hPa 0.1 0.0 -0.1 -0.2 -0.3 -0.4 -0.5 1/1 1/2 1/3 1/4 1/5 1/6 1/7 1/8 1/9 1/10 1/11 1/12 Date Fig. 5 - As in figure 4, but for period 1763-1834. In this case the observation hours change during the year depending them from sunrise time.
Il lavoro ci ha permesso anche di incontrare e conoscere grandi personalità che hanno fatto la storia delle nostre istituzioni scientifiche Dalla commemorazione pubblicata sul bollettino bimensuale della Società Meteorologica Italiana (N.1-2 - Serie III – Vol.XXX 1910-1911): …. Se le orme del grande italiano rimangono vaste e gloriose nel campo della Astronomia, non meno notevoli per gli argomenti e per il metodo sono i suoi lavori che riguardano la meteorologia e la fisica terrestre e i legami di esse con i fenomeni astronomici……
Schiaparelli aveva piena consapevolezza delle problematiche delle osservazioni meteorologiche in contesto urbano Da “Topografia e Clima di Milano” ….. le indicazioni che riferiremo circa la temperatura di Milano possono riguardarsi come esatte soltanto pel luogo e nelle circostanze in cui furono fatte le osservazioni. In un altro luogo della città o fuori di essa, e ad una elevazione diversa dal livello del suolo si sarebbero ottenuti risultamenti alquanto diversi. Egli è certo che cifre sicure sulla meteorologia di Milano non potranno ottenersi fintantoché, in un luogo libero in aperta campagna e a poca distanza dal suolo, non si avrà una stazione meteorologica costrutta e disposta secondo le regole della scienza moderna, non collocata, come l'attuale stazione di Brera, a 26 metri dal livello del suolo e non esposta all'influsso termico di vasti edifizi ed alla radiazione di più miglia quadrate di tetti…
…. e accanto agli aspetti scientifici e organizzativi non possono non colpire il rigore, il senso di responsabilità e la disciplina, soprattutto in questo momento storico in cui le persone sono molto più legate ai propri diritti che ai propri doveri… Ecco alcune “perle” tratte dalle annotazioni presenti sui registri delle Osservazioni Meteorologiche. 10 gennaio 1868 - “alle 6.30 nessuno era comparso ad osservare!” 21 dicembre 1879 – “si è dimenticata l’osservazione delle 5” Gli osservatori a volte si difendono 30 settembre 1882 – “dimenticato di leggere i termometri essendo sopra pensiero” 14 settembre 1874 – “non ho potuto fare l’osservazione delle 6 avendo dimenticato la chiave” … ma sono pochissimi episodi e tutto sembra andare a meraviglia… e tutto questo non solo con Schiaparelli, ma per più di due secoli….
Gabba, Bianchi Oggi dobbiamo tutti dire grazie a persone di questo tipo (piccola e incompleta galleria fotografica) perché è anche merito loro se possiamo cercare di far fronte in Carlini, De Cesaris, modo razionale ad uno dei più Schiaparelli, Celoria gravi problemi del nostro mondo.
… alla fine si arriva ai dati … 17 16 15 14 13 12 11 10 year 9 ye a rs 6 5 4 3 2 1 0 -1 winter -2 ye a rs 27 26 25 24 23 22 21 20 summer 19 ye a rs
… ma una sola serie non basta…
Serie medie regionali: un esempio 14 NATIONAL AVERAGE NORTH ITALY M EAN SERIES Yearly minimum temperature for 2 Italian regions 13 SOUTH ITALY M EAN SERIES 12 Yearly minimum temperature (ºC) 11 10 9 8 7 Gaussian low pass filtered curves (std deviation: 3 years) 6 1865 1890 1915 1940 1965 1990 Year
Serie Italia: le temperature ANDAMENTI: ANNO E STAGIONI +1.7: 2003 W S -2.2: 1816 Brunetti M, Maugeri M, Monti F, Nanni T. 2005. Temperature Sp A and precipitation variability in Italy in the last two centuries from homogenised instrumental time series. Int. J. Climatol.
Serie Italia: le precipitazioni ANDAMENTI ANNUALE E STAGIONALE W S Brunetti M, Maugeri M, Monti F, Nanni T. 2005. Temperature Sp A and precipitation variability in Italy in the last two centuries from homogenised instrumental time series. Int. J. Climatol.
… e per il futuro…?
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