ILVA: una storia italiana - Cinzia Altomare - Gen Re Milano
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ILVA, Taranto > Fondata nel 1905 > Con la nascita dell’IRI diviene azienda pubblica, col nome di Italsider > Diventa parte del Gruppo Riva nel 1995 > Sede principale a Taranto (12.000 dipendenti) > Altre sedi a: – Genova (1.600 dipendenti) – Novi Ligure, AL (800 dipendenti) – Racconigi, CN (80 dipendenti) – Marghera, VE (120 dipendenti) – Patrica, FR (90 dipendenti) Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Qualche numero sull’impianto di Taranto > E’ il più grande impianto siderurgico d’Europa (15.450.000 mq di superficie) > Produce laminati a caldo, laminati zincati, tondo per cemento armato, barre, tubi etc. > 5 altiforni e 12 cokerie, oltre a laminatoi etc.. > 12.000 dipendenti > 188 fornitori/clienti operanti nell’area lavorano direttamente con l’Ilva, per un fatturato totale di oltre 310 milioni di euro > 18.000 persone vivono nel Quartiere Tamburi che circonda l’area (per lo più dipendenti dell’Ilva stessa) Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Diossina > Composto organico a base di carbonio, ossigeno e idrogeno, molto tossico per l’uomo > 2002: Le emissioni di Diossina dell’impianto di Taranto sono pari al 30,6% del totale in Italia (fonte: INES – Inventario Nazionale Emissioni e loro Sorgenti) > 2006: La Diossina prodotta dall’Ilva di Taranto raggiunge il 92% delle emissioni totali Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Perché? > Uno studio epidemiologico dell’Università di Genova (*), evidenzia una relazione tra le polveri respirabili (diametro inferiore od uguale a 10 micron o PM10) emesse dagli impianti siderurgici ed effetti sulla salute > Negli anni compresi tra il 1988 ed il 2001 il tasso di mortalità nell’area di Cornigliano (che circonda l’impianto di Genova) risulta costantemente superiore alla media riscontrata nel resto della provincia > A causa del loro impatto sulla salute pubblica, nel luglio del 2005 vengono chiuse le lavorazioni a caldo (altoforno e cokerie) dell’impianto, con considerevole riduzione del tasso di inquinamento ed aumento del tasso di disoccupazione nell’area: è la fine dell’era siderurgica a Genova. > Le lavorazioni a caldo vengono trasferite a Taranto * Gennaro V., Casella C., Garrone E., Orengo M.A., Puppo A., Stagnaro E., Viarengo P., Vercelli M. "Incidenza dei tumori maligni in un quartiere di Genova, sede di un impianto siderurgico (1986-1998)” Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Gli effetti della Diossina > La quantità di diossina rilasciata nell’ambiete dall’Ilva ha reso le aree intorno allo stabilimento non pascolabili. > Un’ordinanza della Regione Puglia ha quindi proibito il pascolo nel raggio di 20 km dall’area industriale. > La zona era precedentementa adibita al pascolo di animali, per la produzione di latte e prodotti caseari. > Quantità di diossina e PCB sono state rinvenute anche negli allevamenti di cozze, un tempo molto fiorenti nelle coste vicine allo stabilimento. Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Il primo rapporto Peacelink > Periodo di osservazione: 2003–2008 > Area: Taranto e Statte: – Aumento di decessi per tumore 12% – 24% per tumori a fegato e polmoni – 38% per linfomi – 306% per mesoteliomi – 35% per decessi di bambini entro il primo anno di età – 71% per decessi di bambini nel periodo perinatale Numeri statisticamente significativi e direttamente collegati all’inquinamento, secondo le principali associazioni ambientaliste Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Stime attuali di Peacelink > 8.916 le persone con esenzione dal ticket per malattie tumorali nella città di Taranto (dati forniti delle ASL locali) > Nel distretto sanitario 3, (quartieri più vicini all'Ilva come Tamburi, Paolo VI, Citta' vecchia e parte del Borgo), c'e' un malato di cancro ogni 18 abitanti, ovvero sono 4.328 malati su 78mila abitanti. > Nei quartieri più lontani dalle industrie, c’è un malato di cancro ogni 26, ovvero 4.588 malati di tumore su 120mila abitanti. > Questi dati non tengono conto di coloro che potrebbero avere un tumore latente o non diagnosticato. (fonte: ANSA – 2 Settembre 2013 - Ilva: Peacelink, a Taranto 8.916 malati di cancro) Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Perizia epidemiologica anni 2005-2012 Risultati della perizia epidemiologica ordinata dalla Procura di Taranto e relativa agli anni compresi tra il 2005 ed il 2012: – 11.550 decessi (una media di 1.650/anno) causati dall’inquinamento provocato dall’ILVA di Taranto, principalmente per malattie cardiovascolari e dell’apparato respiratorio, indotte dalla diossina e dalle polveri (incluso l’amianto) prodotte dallo stabilimento; – 26.999 ricoveri ospedalieri (una media di 3.857/anno), per malattie cardiovascolari, respiratorie e cerebrovascolari – Di questi, considerando solo i quartieri Tamburi e Borgo: • 637 morti, in media 91 morti all'anno, attribuiti ai superamenti dei limiti di PM10 di 20 microgrammi a metro cubo • 4.536 ricoveri, una media di 648 ricoveri all'anno, per malattie cardiache e malattie respiratorie, sempre attribuibili ai suddetti superamenti. Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Conclusioni della perizia epidemiologica "L'esposizione continuata agli inquinanti dell'atmosfera emessi dall'impianto siderurgico ha causato e causa nella popolazione fenomeni degenerativi di apparati diversi dell'organismo umano che si traducono in eventi di malattia e di morte“…. “Gli inquinanti sono in concentrazioni più elevate nei quartieri in prossimità dell'impianto. Le stesse concentrazioni variano nel tempo e dipendono dalla direzione del vento”… “ Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Gli studi del Progetto Sentieri dell'ISS Nell'autunno 2012 il ministero della Salute ha presentato due studi nell'ambito del Progetto Sentieri dell'Istituto superiore di sanità. – Il primo raffronta i dati di mortalità e delle principali malattie nei principali siti contaminati italiani (i cosiddetti SIN, Siti di interesse nazionale) nel periodo 1995-2002; – il secondo affronta nel dettaglio il solo SIN di Taranto per il periodo 2003-2009. NB: I risultati epidemiologici successivi alla riduzione delle emissioni di diossina e agli interventi attuati in seguito alle prescrizioni dell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) del 2011 e della successiva nuova Aia 2012 non sono ancora disponibili. Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Gli studi del Progetto Sentieri dell'ISS > Nel primo studio Taranto risulta fra i SIN con evidenze epidemiologiche, in particolare per le patologie riconducibili all'uso di amianto nei cantieri dell'Arsenale della Marina militare, ed alle emissioni della raffineria e del polo siderurgico Ilva. Nell'insieme, "un ambiente di vita insalubre". > Il secondo studio osserva come il calo di mortalità in corso dal 1980 a Taranto sia coincidente al miglioramento delle condizioni di vita e di salute della media italiana, ma inferiore alla media della Puglia, e rileva dati preoccupanti per alcune patologie correlabili con le attività inquinanti nella città. In particolare, i casi di tumore alla pleura risultano in eccesso addirittura del 350% per i maschi e del 200% per le femmine. Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Interventi del Governo > In previsione delle nuove procedure europee, che entreranno in vigore nel 2016, il Ministro Clini riapre con urgenza l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) rilasciata nell’Agosto precedente con l’intenzione di risanare l’impianto. > Si tratta di un progetto per la salvaguardia della salute di cittadini e dipendenti, sviluppato con la collaborazione della Regione Puglia, del SSN e dell’OMS. > Il costo stimato totale per gli interventi è valutato in 10 miliardi di Euro, ma si ritiene che sia il solo modo per risanare l’ILVA. La proprietà dell’ILVA annuncia di non disporre di fondi sufficienti Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Giugno 2012: si apre un altro fronte > Emilio Riva ed altri 28 dirigenti dell’azienda sono accusati di aver causato la morte di 15 operai, per mesotelioma o tumori ai polmoni, in seguito all’esposizione all’amianto negli stabilimenti. > L’accusa è di disastro doloso ed omissione di cautele sul luogo di lavoro. > Secondo la Procura, i dirigenti dell’ILVA “non presero alcuna precauzione per proteggere l’integrità fisica e la salute dei lavoratori dello stabilimento“. > L’accusa è anche di omicidio colposo per tutti coloro che rivestivano ruoli di responsabilità, nel periodo in cui le vittime prestavano servizio nello stabilimento. Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
26 Luglio 2012 > Il GIP di Taranto, Patrizia Todisco, dispone il sequestro senza facoltà d'uso dell'intera area a caldo dello stabilimento siderurgico. > Nell'ordinanza il GIP conclude che "Chi gestiva e gestisce l'Ilva ha continuato nell'attività inquinante con coscienza e volontà per la logica del profitto, calpestando le più elementari regole di sicurezza". > Oltre al sequestro degli impianti, il GIP dispone gli arresti di Emilio Riva, presidente dell'Ilva e di 7 dirigenti della Società > Sono accusati, a vario titolo, di disastro ambientale colposo e doloso, avvelenamento di sostanze alimentari, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, danneggiamento aggravato di beni pubblici, getto e sversamento di sostanze pericolose. Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Autunno 2012: AIA – Autorizzazione Integrata Ambientale La nuova AIA del novembre 2012 obbliga l’Ilva a: – Fermare 2 altiforni e 2 batterie di cokefazione, – avviare le procedure di fermata di altre 2 cockerie e di chiusura dei nastri trasportatori dai parchi minerali esterni, per impedire la dispersione di polveri nell'ambiente. – avviare la progettazione della copertura dei parchi minerali, estesi per oltre 70 ettari – potenziare la spruzzatura di acqua e fissanti sui depositi dei materiali, che sono stati drasticamente abbassati e arretrati di 80 metri dalle zone abitate. > Nel dicembre del 2012 l'Arpa Puglia pubblica un documento da cui risulta che Taranto è ora fra le città meno inquinate d'Italia per quanto riguarda la polveri sottili. L’intervento delle Autorità e della magistratura sembra dunque aver sortito un effetto positivo > Proseguono tuttavia le emissioni diffuse non controllate, in particolare il fenomeno di riversamento di fumi rossi denominato "slopping". Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
24 Maggio 2013 > Il GIP, accogliendo l'istanza avanzata dal pool dei PM guidato dal procuratore capo Franco Sebastio, dispone il sequestro preventivo per 8,1 miliardi di euro sui beni della Riva Fire spa, che controlla l'Ilva spa > 16 gli indagati per reati ambientali, tra cui Emilio Riva, i figli Nicola e Fabio, gli ex direttori Luigi Capogrosso e Adolfo Buffo, il presidente Bruno Ferrante. > Il sequestro preventivo è fatto per equivalente, poiché i periti incaricati dall'autorità giudiziaria stimano in circa 8 miliardi il costo necessario a risanare le aree dell'Ilva contaminate. > La Magistratura ha applicato il Dlgs 231 del 2001 sulla responsabilità giuridica dell’impresa, che dal 2011 è stata estesa anche ai reati ambientali. Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Modifica del Dlgs 231/2001 > La Direttiva 2008/99/CE del 19.11.2008, sulla tutela penale dell’ambiente, ha introdotto all’art. 6, la corporate liability, vincolando gli Stati membri a prevedere sanzioni «efficaci, proporzionate e dissuasive” in capo alle persone giuridiche, per le ipotesi di realizzazione (nonchè di agevolazione o istigazione) …di reati ambientali > Il recepimento della direttiva in Italia è avvenuto nel 2011, cioè ben oltre il termine consentito (dicembre 2010), tanto da attivare un procedimento di infrazione per questo inadempimento, da parte della Commissione Europea Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
“Ingentissimo vantaggio economico” > Ai Riva il GIP ha contestato "un ingentissimo vantaggio economico derivante dalla mancata effettuazione del complesso di opere strutturali necessarie alla completa ambientalizzazione dello stabilimento siderurgico di Taranto". Gli indagati avrebbero commesso "gli illeciti penali non nel solo interesse della persona giuridica Ilva spa ma anche del superiore interesse della controllante Riva Fire spa". "La mancata attuazione di un modello organizzativo e gestionale adeguato alla complessità aziendale... ha rappresentato concausa non trascurabile agli infortuni occorsi negli ultimi mesi, che hanno comportato lesioni gravissime di un lavoratore e il decesso di altri tre operatori". Una "situazione critica per la tutela della salute dei lavoratori aggravata dall'assente definizione di ruoli, compiti e responsabilità delle figure aziendali nell'ambito dell'organizzazione aziendale risultata del tutto carente” > 12.000 dipendenti dello stabilimento rischiano il posto di lavoro : operai e cittadini protestano vibratamente. La stampa titola: morire per l’inquinamento o morire di fame? Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
4 Giugno 2013 – Decreto di commissariamento > Il Presidente Napolitano firma il provvedimento - presto noto come “Salva ILVA” - che consentirà di gestire l'azienda attuando "tutti i piani di risanamento e di ambientalizzazione, compresa l'Aia". > Commissariamento temporaneo - della durata di 12 mesi rinnovabili fino a 3 anni – affidato a Enrico Bondi. > Non un esproprio, ma un "commissariamento con obiettivi precisi al termine del quale i soci proprietari resteranno proprietari“ (il ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato). > La chiusura della fabbrica costerebbe circa 8 miliardi all'anno“, tra crescita delle importazioni, sostegno al reddito e minori introiti per l'amministrazione pubblica. > L'obiettivo rimane quello di risanare la fabbrica e continuare a produrre milioni di tonnellate di acciaio a cui il nostro paese non può rinunciare. > Il tutto nel segno delle prescrizioni dettate dall'autorizzazione integrata ambientale, che la gestione della società avrebbe disatteso. Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
26 Settembre 2013 – Infrazione UE > La Commissione Europea ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia, concedendo due mesi per rispondere > L'ipotesi è che il Governo italiano non abbia garantito il rispetto delle direttive UE da parte dell'Ilva di Taranto, con gravi conseguenze per salute e ambiente, e in particolare per "mancata riduzione degli elevati livelli di emissioni non controllate generate durante il processo di produzione dell'acciaio". > Il commissario all’Ambiente Janez Potočnik ha dichiarato che le autorità italiane "hanno avuto molto tempo per garantire che le disposizioni ambientali fossero rispettate, questo è un chiaro esempio del fallimento nell’adottare misure adeguate per proteggere salute umana e ambiente” > La procedura di infrazione nasce da un dossier di denuncia presentato a Bruxelles dalle associazioni Peacelink e Fondo Antidiossina. Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Class Action ? > Richiesta per una Class Action contro l’ILVA è stata presentata dall’Avv. Giuseppe Lecce > L’Accusa è Omicidio aggravato > Molte similitudini vengono riscontrate con il caso della Thyssen: “Come accadde per il management della Thyssenkrupp, chi dirigeva l’ILVA era al corrente dei danni causati dall’impianto". Funzionamento delle Class Actions in Italia: Opt-in Tramite associazione Casi “omogenei” (in precedenza, “identici”) Retroattività fissata al 15 Agosto 2009 Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Quanti casi come l’ILVA in Italia? > Territorio ad altissima antropizzazione > Presenza storica di insediamenti industriali altamente inquinanti Fragilità del sistema > Caratteristiche fisiche ed idrogeologiche > Necessità di proteggere il territorio per garantire salute pubblica e sicurezza sociale > Regole sempre più stringenti ed a livello sovranazionale > Giurisprudenza in continua evoluzione > Grande visibilità mediatica > Maggiore consapevolezza da parte della magistratura e delle vittime > Possibilità di Class Actions Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Quante ILVA in Italia? ETERNIT: > Su 2.336 operai nella sola fabbrica di Bagnoli, 1.045 i deceduti: 134 di tumore ai polmoni 9 di cancro alla laringe 258 di asbestosi 65 di mesotelioma 145 casi di asbestosi e 3 mesoteliomi tra i sopravvissuti. > Il Tribunale di Torino condannò a 16 anni di detenzione i 2 top managers di Eternit, Stephan Schmidheiny e Louis De Cartier De Marchienne, per deliberata omissione di cautele e misure di prevenzione nei luoghi di lavoro Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Eternit > 16 anni in prima istanza.. > Così il Collegio di difesa decise di procedere in appello… > …ed hanno avuto 18 anni in appello. Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Olivetti… Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
Inquinamento in Campania… > Studio realizzato dal comando dell’Us Navy di Napoli > Oltre due anni di esami, costo 30 milioni $, per capire quanto sia pericoloso vivere in Campania per i militari americani > Esce acqua pericolosa dal 57% dei rubinetti esaminati nel centro di Napoli e dal 16% a Bagnoli. > L’acqua dei pozzi clandestini penetra nelle condotte urbane, soprattutto in provincia. > In oltre la metà dei pozzi, rinvenuta una sostanza usata come solvente industriale - il Pce o tetracloroetene - considerato cancerogeno > La diossina invece è concentrata nel territorio tra Casal di Principe e Villa Literno. Seminario Gen Re - Studio Legale MRV - 21 Novembre 2013 © General Reinsurance AG
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