Digital Video Broadcasting-Terrestrial - Ing. Marco Petracca Università di Roma Tor Vergata

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Università di Roma Tor Vergata

                 Radiolabs – Consorzio Università Industria
                    Laboratori di Radiocomunicazione

         Digital Video Broadcasting-Terrestrial
                                  (DVB-T)

                              Ing. Marco Petracca
                       Università di Roma Tor Vergata
                        (marco.petracca@uniroma2.it)

24 Giugno 2010
Outline
TV Digitale vs TV Analogica
Il sistema DVB-T
MPEG Transport Stream
Architettura di rete
Aspetti di pianificazione
Regolazione dello spettro in Europa
Scenario regolatorio in Italia
Processo di transizione
Evoluzione dello standard: il DVB-T2
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TV Digitale vs TV Analogica

 I segnali televisivi digitali possono sfruttare potenti metodi di correzione degli errori introdotti dal
  canale di trasmissione
      Il segnale ricevuto può risultare anche della stessa qualità del segnale all’uscita del
        codificatore in trasmissione!
 Questo non è possibile con la trasmissione analogica poiché il disturbo non è distinguibile dal
  segnale informativo in ricezione
      Il rumore aggiunto in trasmissione non può essere corretto!
 La trasmissione televisiva analogica è soggetta a disturbo delle immagini (picture ghosting) per
  diverse cause:
      riflessioni da palazzi e ostruzioni (ambiente urbano/suburbano) o da monti e colline (aree
        rurali)
      effetti delle maree, che provocano graduali cambiamenti delle condizioni di riflessione da
        multipath
      interferenza co-canale (CCI)
 Un ricevitore DVB-T è in grado di riconoscere e separare il segnale utile dal rumore e dai
  disturbi delle immagini.
 Un flusso digitale può trasportare qualsiasi tipo di segnale, inclusi audio, video e dati.
      Con l’informazione in formato analogico non si riesce ad integrare facilmente questi
        diversi segnali!

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TV Digitale vs TV Analogica

 I principali vantaggi del DVB-T rispetto alla televisione analogica terrestre
  (TAT) sono:
       miglioramento dell'efficienza spettrale
       flessibilità nell'uso della banda disponibile
       migliore qualità immagine/audio
       minore inquinamento elettromagnetico
       abilitazione di programmi interattivi
       possibilità di trasmettere in isofrequenza
       abilitazione di trasmissione in audio multiplo(e.g., multilingua).
       capacità di trasmissione di programmi in alta definizione.

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Il sistema DVB-T

 Il sistema DVB-T è basato sull’adozione degli standard MPEG-2 per la
  codifica del segnale audio/video di sorgente e per la multiplazione.
 È stato sviluppato per la trasmissione di segnali televisivi multi-programma
  a definizione convenzionale nel formato MPEG-2, ma è aperto
  all’evoluzione verso l’alta definizione (HDTV) mediante l’uso di livelli e
  profili MPEG-2 più elevati.
 Il DVB-T sfrutta le potenzialità dell’MHP (Multimedia Home Platform),
  standard di formattazione e trattamento degli elementi di multimedialità e
  interattività dei programmi, cioè “piattaforma multimediale domestica”, al
  quale devono conformarsi sia i centri di emissione che i decoder a casa
  dell’utente.

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Il sistema DVB-T

                                                                               Trasmettitore
                                                                                  DVB-T

 Il segnale radio ricevuto passa per blocchi che realizzano operazioni duali rispetto
  ai blocchi della catena di trasmissione (demodulazione, decodifica di Viterbi, de-
  interleaving, decodifica Reed Solomon, de-scrambling)

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Il sistema DVB-T

 Adattamento di MUX: il flusso MPEG-2 viene organizzato in pacchetti della lunghezza fissa di
  188 bytes inserendo in testa una sequenza di sincronizzazione utile in fase di decodifica.

 Dispersione dell’energia: trattamento del segnale con sequenza pseudocasuale in modo da
  ottenere un sufficiente numero di transizioni binarie per uniformare la distribuzione spettrale
  all’interno del canale a radiofrequenza.
       In sostanza il flusso di bit viene randomizzato per evitare sequenze troppo lunghe di bit dello stesso
        valore.

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Il sistema DVB-T

 Codificatore esterno: protezione contro gli errori introdotti sul canale di trasmissione.
            realizzato mediante codice di Reed Solomon accorciato RS (204, 188);

 Interleaver esterno: è basato sul processo di interlacciamento convoluzionale di
  Forney (profondità 12).
 Codificatore esterno: applica una codifica convoluzionale punturata a tasso di
  codifica variabile (1/2, 2/3, 3/4, 5/6 o 7/8) in base al livello di protezione d’errore
  richiesto.
 Interleaver interno: ricombinazione del bit-stream prima della mappatura a due livelli
  distinti, onde evitare burst di errori all’ingresso del decodificatore Viterbi.
 Mappatore: trasforma pacchetti di M bit in simboli complessi mediante codifica di
  Gray.
            M={4,16,64} Æ costellazioni QPSK, 16-QAM, 64-QAM.

 Adattamento di trama: effettua la multiplazione delle sequenze di dati (data stream)
  con le sequenze ausiliari per formare il simbolo OFDM.

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Segnali pilota & TPS

 Il segnale digitale trasmesso è organizzato in trame da 68 simboli OFDM;
 4 trame costituiscono una super-trama;
 La trama OFDM, oltre alle portanti utili che trasportano l’informazione, contiene
  altre portanti destinate a informazioni ausiliarie:
       Portanti pilota diffuse (scattered pilot cells, SPC), inserite nello spettro con una densità
        di 1/12 nel dominio della frequenza e di 1/4 nel dominio del tempo.
       Portanti pilota continue (continual pilot carriers, CPC), che occupano la stessa
        posizione in ogni simbolo OFDM.
       Portanti TPS (Transmission Parameter Signalling) in posizione fissa nello spettro
        OFDM, che trasportano informazioni sulla modulazione, gerarchia, durata dell’intervallo
        di guardia, tasso di codifica interno, modalità di trasmissione, numero di trama nella
        super-trama.

                                  Disposizione delle portanti all’interno della trama

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Modulazione gerarchica

 Tale modulazione costituisce un uso alternativo delle costellazioni base
  16-QAM e 64-QAM.
 In generale consente di differenziare la protezione assicurata a due flussi
  informativi, trasmessi contemporaneamente con lo stesso trasmettitore e
  sullo stesso canale.
       Un primo flusso, definito di alta priorità (High Priority - HP), sarà trasmesso
        con maggiore protezione con modulazione QPSK, ma naturalmente avrà
        minore contenuto informativo ed una qualità inferiore.
       L'altro flusso, il Low Priority (LP), sarà trasmesso con minore protezione e con
        modulazione 16-QAM o 64-QAM e avrà maggiore contenuto informativo, cioè
        migliore qualità.

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Modalità operativa

 Il sistema DVB-T prevede due modalità per l'OFDM:
      2K mode: FFT su 1705 portanti;
      8K mode: FFT su 6817 portanti.
 Il 2K mode ha una durata di simbolo più corta ed è perciò adatto per una
  rete che usa solo una frequenza (SFN) con limitata distanza tra i
  trasmettitori.
 L'8K mode è adatto per una rete SFN in cui la distanza tra i trasmettitori
  può essere di 90 km.

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Il sistema DVB-T: parametri principali

 Il DVB-T è ottimizzato per canali a 8 MHz (larghezza di banda di un
  canale in UHF)
 Modificando opportunamente la frequenza di campionamento nel
  ricevitore può essere adattato anche su canali da 7 MHz (utilizzati in molti
  paesi, tra cui l'Italia) e da 6 MHz (adottata in USA e Giappone).

                        Parametri del sistema DVB-T per canalizzazione 8 MHz.

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Il sistema DVB-T

 Il DVB-T è uno standard flessibile in cui un operatore può scegliere varie
  soluzioni tra i parametri di sistema
      rate del codice convoluzionale (1/2, 2/3, 3/4, 5/6 o 7/8),
      transmission mode (8K o 2K),
      l'intervallo di guardia (1/4, 1/8, 1/16 o 1/32 dell'Active Symbol Period)
      la modulazione (64-QAM, 16-QAM o QPSK).
 Le varie combinazioni possibili danno luogo a 120 modi con modulazione
  non gerarchica e 1200 in quella gerarchica
      bit-rate utile compreso tra 4.98 Mbit/s e 31.67 Mbit/s.

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Il sistema DVB-T
 Stima del massimo numero di programmi TV allocati in un canale a 8 MHz assumendo una
  ricezione fissa con antenna direttiva:

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                                                                      è il 64-QAM a tasso 2/3
                                                                            capacità di flusso binario
                                                                             di    circa    24    Mb/s
                                                                             (Tg/TU=1/32)
                                                                            trasmissione     di       4
                                                                             programmi    a      qualità
                                                                             convenzionale (SDTV a 6
                                                                             Mb/s ciascuno) o 6
                                                                             programmi a qualità News
                                                                             (LDTV a 4 Mb/s ciascuno).

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MPEG Transport Stream
 Lo stream MPEG-2 è costituito da più componenti, chiamati Elementary Stream (ES)
 Un programma contiene tipicamente:
       un ES per il video
       uno o più ES per l’audio
       dati di controllo
       dati con valore informativo come i sottotitoli.
 Ciascun ES viene suddiviso in pacchetti PES (Packetised Elementary Stream), di
  dimensione fissa o variabile.

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MPEG Transport Stream
 I PES vengono multiplati in un unico flusso secondo la forma di
  multiplazione MPEG Transport Stream (TS)
            sequenza di Transport Packets (TPs) di 188 byte (184 + 4 Header).
            Ciascun PES è spezzato in TPs di dimensione fissa
 Il TS può contenere pacchetti provenienti da PES indipendenti
 Service Information (SI): insieme di dati di controllo per gestire le
  associazioni fra gli ES e descriverli.

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MPEG Transport Stream

 Esistono due possibili configurazioni per il TS:

      1.     Single Program Transport Stream (SPTS):                                 un   singolo
             programma viene trasportato all’interno del TS.
                    Può contenere semplicemente i PES di audio e video.
                    Configurazione tipica nel contesto IPTV.

      2.     Multiple Program Transport Stream (MPTS): il TS trasporta una
             combinazione di più programmi.
                    È necessario includere le informazioni di controllo comprese nelle SI per
                     identificare i singoli programmi.
                    Configurazione tipica delle trasmissioni DVB.

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Architettura di rete

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Aspetti di pianificazione
 Differenti architetture per la gestione della pianificazione delle frequenze:
   ƒ    Single Frequency Network (SFN):
          •   Sfrutta la stessa frequenza in tutti i siti di trasmissione
          •   COFDM (Coded Orthogonal Frequency Division
              Multiplexing): gli echi alla stessa frequenza che
              arrivano entro un certo tempo di guardia vengono
              costruttivamente ricombinati al ricevitore
   ƒ    Multiple Frequency Network (MFN):
          •   Richiede più frequenze (non prevede la composizione
              costruttiva degli echi iso-frequenza)
          •   I segnali che giungono al ricevitore alla stessa                         Modello architetturale per SFN
              frequenza interferiscono all’interno dell’intervallo di
              guardia
   ƒ    k-SFN:
          •   Reti ibride MFN-SFN con k>1 sotto-reti che usano la
              stessa frequenza (SFNs locali).
          •   Ogni sotto-rete sfrutta la combinazione degli echi alla
              stessa frequenza all’interno del tempo di guardia
          •   La copertura totale di una rete k-SFN nella specifica
              area geografica è data dalla somma delle coperture
              delle k sotto-reti.

                                                                                       Modello architetturale per MFN

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Aspetti di pianificazione
                          Confronto
               MFN vs SFN vs k-SFN
                                                                                         “Assignment approach”:
                   MFN                       SFN                    k-SFN                    ƒ   Viene specificato ogni
            • Non serve                                    • Poche frequenze                     trasmettitore pianificato e
            sincronizzazione        • Solo 1 frequenza per (e.g. k=3) per                        le sue caratteristiche.
            temporale e di          sviluppo nazionale     dispiegamento
                                                           nazionale
            contenuti.              • Non richiede
                                                           • Guadagno SFN
                                                                                         “Allotment approach”:
            • Contenuti nazionali   pianificazione di
Vantaggi    e locali                frequenza              entro la sotto-rete               ƒ   Vengono specificate le aree
            • Inizio deployment     • “SFN gain”: numero (numero ridotto di TX                   di servizio pianificate,
            immediato senza         ridotto di TX in       in confronto al puro
            aspettare               confronto al caso      MFN)                                  insieme ad una serie di
            l’assegnazione delle    MFN                    • Contenuti nazionali                 regole generali di             Assignments planning
                                                           e locali
            frequenze DVB-H.                                                                     implementazione della rete
                                                              • Richiesto il
                                                              frequency planning         Confronto:
                                                              (introdotto il concetto        ƒ   I due approcci descrivono
            • Richiede parecchi     • La frequenza deve       di riuso di frequenza)
            canali/frequenze per    essere libera su tutto il •Le frequenze (e.g.                in modi diversi gli stessi
            deployment              territorio nazionale      k=3) devono essere                 oggetti di pianificazione, e
            nazionale               • Necessità di            libere su tutto il                 possono essere trasformati
            • Necessità di          sincronizzare tutti I     territorio
Svantaggi   pianificazione delle    TX sia nel tempo che •Occorre                                l’uno nell’altro
            frequenze               nei contenuti             sincronizzare tutti I          ƒ   La pianificazione ad
            • Non c’è guadagno      • Solo rete nazionale     TX all’interno di una
            SFN, cioè servono       • La dimensione della sotto-rete SFN nel                     assegnazione è legata
            più TX di una rete      rete SFN è limitata       tempo e nei contenuti              principalmente a reti MFN;
            SFN.                    dal tempo di guardia      •Dimensione delle                  l’approccio a territorio si
                                                              sotto-reti SFN limitata
                                                              dagli intervalli di                presta a soluzioni SFN
                                                              guardia                                                           Allotments planning

   •24 Giugno 2010                                                                                                                           •19
Spectrum Regulation in Europe
 ITU Regional Radio Conference (RRC-04/06) to regulate digital terrestrial broadcasting
  systems (DVB-T, DVB-H and T-DAB): RRC-06 new frequency agreement adopted, replacing
  analogue broadcasting plan
 ITU Geneva 2006 frequency plan (GE-06) defines an “all-digital plan” for use, after the
  analogue TV services have been closed, of bands III (VHF, 174-230 MHz) and IV/V (UHF, 470-
  862 MHz) for T-DAB and DVB-T services over a large area (118 countries)
 UHF Bands IV & V analogue TV services not protected vs. interference after 17.06.2015
 On 24 May 2005 EC recommends 2012 as the deadline for the switch-off and expects by the
  end of 2010 the process to be well advanced in EU as a whole
 World Radiocommunication Conference, Geneva, November 2007 (WRC07), focused on
  issues related to regulation of new spectrum uses in the EU and spectrum reallocation to
  open new opportunities for market growth

       Decision during WRC 2007
                                                             Common spectrum sub-bands (clusters)

  24 Giugno 2010                Sistemi di Radiocomunicazioni - Seminario DVB-T              20
Italian Regulatory Framework
                    Recent legislative evolution in Italy
Law 6.06.2008 n. 101 - art. 8 novies
  ƒ General authorization regime confirmed
  ƒ Definition of a switch off schedule
  ƒ AGCOM to define frequency assignment criteria and procedures, ensuring
        proportionality, transparency and non discrimination (can change Del.
        603/07/CONS with provisional schedule for experimental planning)
MSE Decree 10.09.2008 (on G.U. n.238/2008)
  ƒ Final switch-off calendar (detailed timing for all national areas defined)
 MSE Decree 13.11.2008 (on G.U. n.273/2008)
   ƒ New national frequency repartition plan (PNRF) approved
   ƒ TV broadcasting service bands: VHF-III, UHF-IV, UHF-V
   ƒ Channels: 8 in VHF-III, 48 in UHF-IV and UHF–V (Total: 56 channels)
   24 Giugno 2010              Sistemi di Radiocomunicazioni - Seminario DVB-T   21
Italian Regulatory Framework

         AGCOM “Delibera” n. 181/09/CONS (7 April 2009)
States critera for the complete digitization of the Italian TV terrestrial networks:
 Extensive use of SFN technology (Single Frequency Network)
       ƒ Succesfully experimented in Sardinia (started Oct. 2008)
 21 DVB-T national networks + 4 DVB-H national networks
       ƒ 80% coverage (DVB-T)
 Conversion rule for existing analog programs:
       ƒ enough capacity to transmit the same program both in SDTV and in HDTV
       ƒ at least 1 multiplex per operator
       ƒ 8 multiplexes to fulfill this need
 All operators to give back the State the analogue frequencies
       ƒ 1 single frequency (SFN) for each network
 Similar conversion rules for local broadcasters
       ƒ by the law, have right to access 1/3 of available spectrum resources
 5 DVB-T national networks (+1 DVB-H) available as digital dividend for new entrants
       ƒ Could be foreseen beauty contest mechanisms
24 Giugno 2010             Sistemi di Radiocomunicazioni - Seminario DVB-T      22
Transition Process
                 Current Italian Transition Scenario:
                                          Statistics:
                                          Households: 22 million (Source: ISTAT, 2001)
                                          Homes: 27,3 million (Source: ISTAT, 2001)
                                          Households with at least 1 DTT decoder:
                                           more than 15,5 million (∼ 70 %)
                                          Number of DTT decoders in the homes: more
                                           than 24 million (∼ 88 %)

                                         Percentage of monthly TV auditel by means of
                                         digital platforms (DVB-T, DVB-S, IPTV, WebTV)
                                         Digital TV platforms already overcome
                                          analog TV:
                                                ƒ    More than 50% of the total TV services
                                                     consumption
                                                ƒ    DTT is the 69% of the digital audience

24 Giugno 2010        Sistemi di Radiocomunicazioni - Seminario DVB-T                         23
Transition Process
      The steps towards the Italian switch-off:

      GENEVA ’06 PLAN

   LEGACY 2008                    AREAS SCHEDULE
                                                       FULL DIGITAL BC
                                         &
EXISTING SITUATION                                          2012
                               INTERNAL COORDINATION

          TECHNICAL                BILATERAL
           ASPECTS               INTERNATIONAL
                                 COORDINATION

        Resources assigned to Italy (Geneva ’06)
          ƒ   2376 ALLOTMENTS
          ƒ   1567 ASSIGNMENTS
        The legacy (beginning 2008)
          ƒ   670 BROADCASTERS (national and local)
          ƒ   23329 TRANSMITTERS (analog + digital)

  •24 Giugno 2010                                                  •24
Transition Process
 Switch-over
     ƒ   Only few “TV channels” become digital (“Rai2” and
         “Rete4”)
     ƒ   Maintain same transmission channels (frequencies)
     ƒ   Reasons: a “wake up bell” for citizens to equip
         themselves; a trial phase for broadcasters and
         institutions to fine tune their processes
     ƒ   Switch-over started in October 2008

 Switch-off
     ƒ   All Italian TV channels become digital
     ƒ   Transmission channels may change
     ƒ   No more analogue transmission is allowed
     ƒ   Switch-off to be concluded within 2012

 Defined 12 “technical areas” which are radio-
  electrically separate
 They can be grouped in “macro-areas” including one or more Provinces
     ƒ   In each macro-area easier to plan SFN digital networks under condition of no cross-border
         interference
     ƒ   Faster transition
     ƒ   In some macro-areas more difficult to be separated (e.g. Pianura Padana) transition dates closer

     24 Giugno 2010
                                                  Sistemi di Radiocomunicazioni - Seminario DVB-T           25
Transition Process
The “Sardinia experiment”                       The “SFN solution”
                                           MUX contents:
                                           • MUX 1: Rai 1, Rai 2, Rai 3
                                           • MUX 2: Rai 4 and Rai Gulp (+ 4 Radio channels)
                                           • MUX 3: Rai Sport+
                                           • MUX 4: Rai Educational 1 /2, Rai News
                                           • MUX 5: HDTV test
MFN Network 1          MFN Network 2       • MUX 6: Mobility services

 SFN Mux 1         SFN Mux 2   SFN Mux 3              SFN Mux 4                  SFN Mux 5   SFNMux 6
  24 Giugno 2010
                               Sistemi di Radiocomunicazioni - Seminario DVB-T                   26
Transition Process
                                      Italian switch‐off plan schedule
                                     Technical areas                  Switch off
                                                                                          SWITCH-OFF ACCOMPLISHED AND ONGOING
                                Sardinia                              October 2008
                                                                                                       (2008-2010)
                                Valle d’Aosta                       September 2009
                                Western Piemonte
Current all digital areas                                             October 2009                SWITCH-OFF PLAN SCHEDULE
                                (Torino and Cuneo)                                                        (2011-2012)
 (switch‐off complete)
                                Trentino and Alto Adige          October/November 2009
                                Lazio (no Viterbo)                   November 2009

                                Campania                             December 2009               Technical areas         Switch off
                                Eastern Piemonte,
                                                                                            Marche                       1st half 2011
                                Lombardia (no Mantova),          September/October 2010
                                                                                            Abruzzo and Molise
+ 23 million inhabitants        Piacenza and Parma                                                                       1st half 2011
                                                                                            (+ Foggia )
   (70% of the Italian          Emilia Romagna, Veneto and
                                                                                            Basilicata and Puglia
 population all digital)        Friuli Venezia Giulia            October/November 2010                                   1st half 2011
                                                                                            (+ Cosenza and Crotone )
                                (+ Mantova )
                                Liguria                         November/December 2010      Sicilia and Calabria         1st half 2012
                                                                                            Toscana and Umbria
                                  Technical areas                  Rai 2 and Rete 4                                      1st half 2012
                                                                                            (+ Viterbo and La Spezia )
                        Trentino and Alto Adige                     February-October
                        Western Piemonte
                                                                      May-October
                        (Torino and Cuneo)
                        Lazio                                        June-November           SWITCH-OVER DURATION (2009)

                        Campania                                   October-December

     24 Giugno 2010
                                                        Sistemi di Radiocomunicazioni - Seminario DVB-T                                  27
Transition Process
 International interference is an issue as interference from a given station at
  VHF/lowUHF extends well beyond its coverage boundary
 Decisions on spectrum aspects related to switch off require certain degree of
  international coordination to avoid harmful interference among countries
    ƒ Compromises between national priorities are necessary
 International coordination takes place at different levels (1997 Chester agreement):
    ƒ Worldwide Æ the International Telecommunication Union (ITU);
    ƒ Regional Æ Europe – the European Conference of Postal and Telecommunications
        Administration (CEPT, which brings together 48 countries) and the European Commission;
    ƒ National Æ a bilateral country-by-country basis.
 It is necessary to consider
    ƒ   the impact of new digital stations;
    ƒ   the impact of the conversion of an existing analogue station to a digital station;
    ƒ   the impact of introducing new analogue stations which could later be converted to digital
    ƒ   Interference between different services (broadcasting vs. mobile communications)

   24 Giugno 2010
                                     Sistemi di Radiocomunicazioni - Seminario DVB-T                28
Transition Process
Bilateral international coordination with:

 Vatican City
 France
 Monaco
 Switzerland
 Austria
 Slovenia
 Croatia
 Other Adriatic Countries
                                                                                  21       Eint≤ Thrt
 Malta
                                                              Country A
 South Mediterranean area Countries             21
                                                                               Country B

24 Giugno 2010
                             Sistemi di Radiocomunicazioni - Seminario DVB-T                      29
Evoluzione dello standard: DVB-T2
 Diversi paesi europei hanno dimostrato interesse verso lo sviluppo di uno standard
  di trasmissione per la televisione digitale terrestre in grado di assicurare
  prestazioni superiori rispetto all’ormai consolidato DVB-T.
 L’opportunità di definire la nuova piattaforma si è presentata quando la
  diminuzione dei costi dei microcircuiti ha permesso di realizzare, anche per
  ricevitori domestici, tecniche di demodulazione che sfruttano a fondo le
  modulazioni multiportante (COFDM), e di introdurre nuove tecniche fino a ieri
  troppo costose da realizzare.
 Questa seconda generazione di tecnologie offre, rispetto alle precedenti, un
  “guadagno” spendibile in due modi:
       aumento dell’efficienza spettrale, ovvero più bit/s/Hz;
                    a parità di banda, più canali TV/servizi
                    a parità di canali TV, servizi a qualità più alta;
       aumento dell’efficienza energetica,
                    a parità di siti trasmittenti e della loro potenza, maggior copertura del territorio o antenne
                     di ricezione più piccole
                    a parità di copertura e antenne d’utente, diminuzione della potenza dei siti.

24 Giugno 2010                         Sistemi di Radiocomunicazioni - Seminario DVB-T                           30
Evoluzione dello standard: DVB-T2
 Bit-rate maggiori del DVB-T (guadagni superiori al 50%!)
 Elevata flessibilità per adattarsi alle diverse modalità di ricezione (fisso, portabile, mobile)
     ƒ Efficienza spettrale compresa tra 0.5 e 6.6 bit/s/Hz;
     ƒ C/N richiesto tra 1 e 25 dB (AWGN).

                                                                       Confronto delle prestazioni di
                                                                       capacità tra DVB-T e DVB-T2
                                                                             su canale AWGN

                                                                       ‰    Guadagno d’efficienza
                                                                            spettrale del 25% con
                                                                            codici low‐density
                                                                            parity‐check (LDPC)
                                                                       ‰    Guadagno di C/N tra 3 e
                                                                            4 dB

 24 Giugno 2010                                                                                      31
Evoluzione dello standard: DVB-T2
 Primi field trial del DVB-T2 a novembre 2008 (Rai CRIT and Rai Way).
     ƒ Trasmissione con polarizzazione verticale sul canale UHF 29 dal sito di Torino Eremo.
                                                              Fonte: Elettronica e Telecomunicazioni N° 2 Agosto 2009

                   Up to 4 HDTV
                 programmes in a
                 single RF channel

                                                  Confronto tra una tipica realizzazione italiana di rete DVB-T
                                                        SFN ed una configurazione DVB-T2 equivalente

24 Giugno 2010                                                                                                   32
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