TELEFONIA MOBILE E SALUTE
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Rapporto all’Agenzia Francese per la Sicurezza Sanitaria dell’Ambientale e del Lavoro TELEFONIA MOBILE E SALUTE Martine Hours, Jean-Marie Aran, Alain Azoulay, Pierre Buser, Frédéric Couturier, Jean-Claude Debouzy, Isabelle Lagroye, Michel Terre, Paolo Vecchia, Bernard Veyret Febbraio 2005 1 INTRODUZIONE Conformemente alle missioni ad essa conferite dalla legge e al piano d’azione delle autorità pubbliche presentato al Comitato nazionale per la sicurezza sanitaria il 17 dicembre 2003 in materia di telefonia mobile, l’Agenzia Francese per la Sicurezza Sanitaria dell’Ambiente (AFSSE) deve regolarmente pubblicare un documento di aggiornamento delle conoscenze scientifiche, nel campo specifico delle radiazioni non ionizzanti ad alta frequenza (radiofrequenze) utilizzate per i sistemi di telefonia mobile. Non essendo ancora stato creato il comitato di esperti specialisti nel settore degli agenti fisici, delle nuove tecnologie e dei grandi impianti, l’AFSSE ha creato un gruppo di esperti ad hoc, le cui missioni sono definite da una lettera di incarico della Direttrice Generale dell’AFSSE, riportata in appendice al presente rapporto. Tali missioni consistono nell’analizzare tutte le pubblicazioni scientifiche e i rapporti ufficiali apparsi dopo la redazione e la pubblicazione del rapporto precedente (aprile 2003), affinché l’Agenzia possa: • redigere un nuovo parere, fondato sullo stato delle conoscenze, in merito alla plausibilità che vi sia un impatto sanitario delle radiazioni non ionizzanti della telefonia mobile, • valutare lo stato di avanzamento del programmi internazionali in quest’area, • individuare le aree non sufficientemente studiate, • proporre raccomandazioni per l’effettuazione (o non) di studi scientifici. L’AFSSE ha inoltre domandato al gruppo di esperti di fornire un parere debitamente motivato sullo studio condotto dall’Istituto di Ricerca Tecnologica dei Paesi Bassi (cosiddetto studio TNO) relativo ad alcuni possibili effetti delle stazioni radio base di telefonia mobile, soprattutto quelle della rete UMTS. Questa richiesta si basa su un incarico assegnato in data 3 febbraio 2004 dal direttore generale della sanità e dal direttore degli studi economici e della valutazione ambientale (copia in appendice). Il presente rapporto del gruppo di esperti si inserisce in un contesto internazionale e nazionale molto ricco di attività di ricerca e di forte domanda da parte della società soprattutto per ciò che riguarda la telefonia mobile. Il rapporto fa il punto sui lavori scientifici apparsi dopo il 2003, non considerati nel rapporto precedente e riguardanti ogni ricerca nel settore degli effetti biologici e sanitari delle radiazioni non ionizzanti utilizzate nella telefonia mobile e in quello delle nuove modalità di radiocomunicazione (escludendo radio e telediffusione). Questi lavori riguardano l’epidemiologia, gli studi sperimentali sull’uomo, gli studi in vitro e in vivo e la sperimentazione animale. Un capitolo particolare fa il punto sui progressi tecnologici delle reti e su quelli della dosimetria. Il primo capitolo riassume i diversi rapporti ufficiali apparsi nel mondo su questi argomenti, nonché per grandi linee le comunicazioni presentate in occasione di colloqui e congressi che si sono svolti dopo il marzo 2003. 2 METODO DI LAVORO DEL GRUPPO DI ESPERTI Per essere presi in considerazione in questo rapporto, i lavori scientifici devono essere stati oggetto di pubblicazione scritta in una rivista internazionale previo vaglio di un comitato scientifico (peer review), anche se non tutte le riviste sono di equivalente qualità. La ricerca bibliografica è stata realizzata (i) consultando la bibliografia dei rapporti internazionali sul tema; (ii) consultando sistematicamente la rivista Bioelectromagnetics dall’aprile 2003 all’ottobre 2004, (iii) consultando per gli anni 2003 e 2004 alcune basi di dati bibliografici abitualmente utilizzate dagli scienziati (lista a) con l’aiuto di parole chiave (lista b). L’assenza di incrocio delle parole chiave aumenta la lista dei riferimenti bibliografici (evita cioè che si escludano dei
riferimenti a causa di criteri di selezione troppo stringenti). I riferimenti bibliografici sono stati confrontati con quelli del precedente rapporto dell’AFSSE per evitare duplicazioni. Si sono anche analizzati i rapporti, resi pubblici, di studi importanti. Le comunicazioni presentate in occasione di congressi e colloqui, che non abbiano dato luogo a pubblicazione e di cui è disponibile solo un riassunto non sono state prese in considerazione. Ogni articolo è stato esaminato in base a criteri di qualità specifici del settore di competenza: per esempio, in epidemiologia i criteri di qualità si fondano sulla rappresentatività dei soggetti studiati, sul trattamento delle distorsioni, sulla qualità della raccolta di informazioni, sulla scelta degli indicatori di esposizione e sulla considerazione dei fattori di confondimento, sulla qualità dell’analisi statistica e sulla potenza dello studio soprattutto in dipendenza del numero di soggetti studiati…; in biologia, questi criteri riguardano la dosimetria(qualità del sistema di esposizione, misura e calcolo del SAR), la concezione dell’esperimento, il trattamento statistico dei dati e la pertinenza dei modelli biologici studiati). Il gruppo di lavoro si è riunito il 2 luglio, il 4 ottobre, il 10 novembre 2004 e il 24 gennaio 2005; le prime due riunioni hanno permesso di discutere e precisare gli obiettivi generali del gruppo e le modalità pratiche del suo funzionamento. Ogni esperto è stato incaricato di analizzare le pubblicazioni che sembravano rientrare nel suo campo: alcuni settori sono stati affidati a due o tre esperti che hanno in tal caso lavorato di concerto. I testi redatti da ciascuno sono stati sottoposti all’approvazione del gruppo nel corso di diverse riunioni di rilettura: le conclusioni e raccomandazioni sono state redatte collettivamente dal gruppo. Le conclusioni sono basate sul peso delle prove, come definito da Repacholi nell’ambito dell’OMS: qualità scientifica degli studi, riproducibilità, coerenza degli studi tra loro, plausibilità biologica. Quando un esperto ha ritenuto necessario consultare una persona esterna nota per la sua competenza, l’eventuale presa in considerazione delle informazioni e dei pareri forniti da quest’ultima è a discrezione del solo esperto: queste informazioni non sono specificamente riportate nel rapporto. Lista a: Basi di dati consultate Lista b: Parole chiave NCBI (Pubmed) Mobile phone 2.45 GHz Medine (Wingpirs) Phone GSM Psychinfo Microwaves Cdma Servile UMTS Tdma Sciencedirect WiFi Fdma Nioshtic Bluetooth Analogic Embase Radiofrequency EMF Toxlime RF Femu […] 12 RACCOMANDAZIONI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO Tenuto conto dei risultati degli studi epidemiologici, ancora molto parziali per quel che riguarda lo studio INTERPHONE, e dell’attesa dei risultati di studi sperimentali sulla barriera ematoencefalica, a tutt’oggi non ancora pubblicati, il gruppo stima che non si possa ancora giungere a delle conclusioni sugli effetti sanitari dei campi elettromagnetici connessi alle onde della telefonia mobile. Il gruppo di esperti riconosce perciò come appropriata la raccomandazione dell’AFSSE che, nel 2003, aveva consigliato un approccio di precauzione per i telefoni mobili ed il principio di attenzione per le stazioni radio base. Inoltre, il gruppo di lavoro raccomanda di rendere obbligatoria l’applicazione delle disposizioni contenute nella circolare dell’ottobre 2001 e dei suoi futuri sviluppi (sotto forma di una guida tecnica resa obbligatoria per via regolamentare). 12.1 Approccio dell’OMS L’OMS, al fine di risolvere la problematica del principio di precauzione, ha concepito una nuova struttura degli approcci precauzionali proponendo un testo sul “quadro di precauzione”. Tale quadro propone un approccio sistematico mettere in atto delle opzioni di precauzione a fronte di effetti conosciuti o incerti. L’unità “campi elettromagnetici” dell’OMS ha preparato dei casi di studio per le due principali gamme di 2
frequenza. L’allegato C di questo documento riguarda i campi a radiofrequenza (documento consultabile sul sito dell’OMS http://www.who.int/peh-emf/en/) 1. 12.2 Considerazione dell’esposizione 12.2.1 Dichiarazione del SAR ed efficacia dei terminali Le autorità pubbliche devono sorvegliare l’applicazione delle norme, in particolare per ciò che concerne l’obbligo di dichiarazione del SAR dei telefoni cellulari. Gli esperti raccomandano che i valori di SAR siano esposti nei luoghi di vendita e che gli auricolari siano forniti con tutti i telefoni. E’ stato ricordato che la qualità di un cellulare non dipende solo dal SAR, ma anche dalla capacità dell’apparecchio di collegarsi alla rete (sensibilità e potenza totale irradiata) consentendo una comunicazione di buona qualità. Sarebbe interessante che nelle norme di misura NF-EN-50360/50361 si tenessero in conto entrambi questi elementi e non il solo SAR. 12.2.2 Esposizione dovuta al telefono mobile Nel quadro del previsto approccio precauzionale, il gruppo di esperti raccomanda che si cerchi di ridurre l’esposizione durante l’uso dei telefoni mobili. Si possono ricordare alcune misure di buon senso: limitare i tempi di comunicazione, privilegiare le zone con una buona ricezione, allontanare il terminale mobile dalla testa. Su quest’ultimo punto, nel rapporto 2003 era stato proposto di diffondere l’uso dell’auricolare. Si deve constatare attualmente il suo scarso utilizzo, in particolare da parte dei bambini. Si dovrebbero mettere in atto misure più incisive per un loro uso. 12.2.3 Esposizione dovuta alle stazioni radio base: Nella telefonia mobile, il livello medio di esposizione potrebbe crescere con l’aumento del traffico GSM, con l’introduzione dell’UMTS e con la sovrapposizione, in un primo tempo, dei due sistemi. Si avrà necessariamente una continua evoluzione, in particolare nelle zone di intenso traffico. Lo sviluppo delle reti deve continuare in stretta concertazione con le popolazioni e con le autorità, e con una continua attenzione all’integrazione. Panorama radioelettrico: Le autorità pubbliche dovranno attuare un piano globale di misure a campione (tutte le frequenze, tutte le configurazioni), che completi le misure effettuate su richiesta di privati o di comuni, al fine di garantire una corretta rappresentatività delle misure effettuate per valutare l’esposizione della popolazione francese. Emittenti di debole potenza: Le autorità pubbliche devono vigilare sull’applicazione alle microcelle e alle picocelle della circolare dell’ottobre 2001 (e, in seguito, sul documento che la sostituirà), 12.3 Bambini Il gruppo di esperti concorda con quanto consigliato dall’NRPB (paragrafi 59-61 del rapporto NRPB del 2004). Per quanto riguarda l’esposizione della testa dei bambini al telefono cellulare, in assenza di nuovi dati e tenuto conto delle incertezze che permangono, il gruppo di esperti mantiene la raccomandazione del rapporto 2003. Il gruppo consiglia di ricercare tutti i modi per ridurre l’esposizione dei bambini al più basso livello possibile (auricolari, campagne d’informazione dei genitori o dei giovani, apparecchi a livelli di SAR minimizzati, raccomandazioni sulle modalità d’uso del cellulare…). I corsi scolastici di sicurezza stradale devono includere nozioni sui rischi che comporta l’uso di un telefono mobile durante la guida di un veicolo. 1 Il documento in questione, pubblicato sul sito come bozza aperta alla consultazione pubblica, è stato successivamente ritirato e nessuna versione definitiva è stata prodotta fino ad oggi (N.d.T.). 3
Sarebbe bene che norme precise regolassero la commercializzazione dei telefoni cellulari nei confronti di gruppi ricettivi della popolazioni, come ad esempio i bambini: gli industriali non devono incitare i bambini a un maggior uso del telefono cellulare mediante pubblicità o concependo modelli particolarmente ludici ed attraenti per i bambini. 12.4 Lavoratori Il gruppo di esperti è consapevole che un numero sempre crescente di lavoratori può dover usare intensivamente il telefono mobile nell’ambito del loro lavoro. Si deve applicare anche a questa categoria di persone un approccio di precauzione, che si traduce in un’esortazione a ridurre l’esposizione al telefono mobile per ragioni di lavoro, specialmente al volante. 12.5 Guida dell’automobile Anche se il rischio di incidenti stradali associato all’uso del telefono mobile al volante sembra minore di quanto evocato, tal rischio esiste comunque, anche se si usa l’auricolare, a causa del calo di attenzione dovuto a una comunicazione a distanza. Il gruppo di esperti raccomanda dunque la massima vigilanza per ciò che concerne le apparechiature installate dai costruttori di automobili: i kit a mano libera non possono in alcun caso essere utilizzati come argomento per vendere i loro veicoli e tanto meno come un argomento di sicurezza. Dal canto loro, le autorità pubbliche devono vigilare sull’applicazione delle norme che proibiscono di usare gli apparecchi in mano durante la guida dell’automobile. 13 COMUNICAZIONE DEL RISCHIO 13.1 Iniziative, risultati Sono state recentemente intraprese diverse iniziative per informare il pubblico: • è disponibile un sito Internet che indica la posizione di tutte le stazioni radio base e i risultati delle misure dei campi, • un’esposizione alla Città della Scienza della Villette, patrocinata dall’operatore Orange e dedicata alla telefonia mobile, durerà fino all’estate 2005. Essa tratta anche argomenti che riguardano la salute. • Si dovrebbero intraprendere azioni nuove, in particolare grazie alla Fondazione Salute e Radiofrequenze: • l’OMS ha tradotto in francese un manuale di comunicazione dei rischi associati ai campi elettromagnetici. Sarebbe auspicabile che questo documento venisse ampiamente diffuso in Francia2. • sul suo sito Internet, l’AFSSE dovrebbe fornire informazioni, mediante un aggiornamento scientifico trimestrale che faccia il punto sui progressi della ricerca e sulle interpretazioni dei risultati in termini di salute pubblica. 13.2 Introduzione obbligatoria di una formazione salute-ambiente Al gruppo di esperti sembra indispensabile e urgente integrare, anche nei corsi di studio per alcune professioni (medicina, farmacia, veterinaria..), una formazione sulle relazioni tra ambiente e salute; in effetti, questo campo suscita interrogativi sempre più frequenti e numerosi e le professioni sanitarie rappresentano l’interfaccia naturale tra il pubblico e il governo o gli scienziati. L’attuale mancanza di una formazione in questo settore non consente di assicurare correttamente il loro ruolo di consulenza e vigilanza. Una formazione continua post-universitaria deve essere proposta anche ai professionisti della salute attualmente in servizio. 2 Lo stesso documento è stato tradotto in italiano a cura del Consorzio Elettra 2000 ed è disponibile al sito dell’OMS (www.who.int/emf), a quello del Consorzio Elettra 2000 (www.elettra2000.it) e a quello del Progetto CAMELET (www.iss.it/elet). N.d.T. 4
14 RIASSUNTO Il gruppo di esperti sottolinea l’incredibile rapidità con cui si è sviluppato l’uso di tecnologie radioelettriche nel corso degli ultimi anni, e il gran numero di persone che utilizzano questi apparecchi. Il gruppo ha raccolto e interpretato i nuovi risultati prodotti dalla ricerca mondiale e ha formulato delle raccomandazioni per la ricerca, in accordo con quelle dell’OMS. Il gruppo fornisce anche alcuni orientamenti per la gestione del rischio. 14.1 Valutazione del rischio 14.1.1 Telefoni mobili Il gruppo di esperti ritiene di non potere attualmente arrivare a una conclusione definitiva sull’esistenza di effetti sanitari dovuti ai campi elettromagnetici dei telefoni mobili. Tale giudizio scientifico è basato su: • la mancanza di sufficiente tempo indietro e potenza statistica negli studi epidemiologici pubblicati finora sui tumori, che non permette di stabilire con precisione le relazioni dose-effetto, • la recente pubblicazione svedese che indica un possibile aumento di neurinomi del nervo vestibolare- acustico dal lato dell’orecchio esposto al telefono cellulare e che si aggiunge ai risultati positivi di un precedente studio svedese ed ai risultati negativi danesi in termini di incidenza, • i nuovi risultati epidemiologici negativi forniti dalla Svezia per altri tumori della testa, • l’insufficienza di dati sugli altri tipi di patologie o su popolazioni specifiche (ad esempio, i bambini), • i risultati sperimentali prevalentemente negativi e l’attesa di quelli di grandi progetti in corso (in particolare, sulla permeabilità della membrana emato-encefalica e sulla co-promozione di tumori). Il gruppo di esperti raccomanda dunque di mantenere un atteggiamento di vigilanza scientifica, nell’attesa in particolare dei risultati dello studio Interphone che dovrebbe chiarire un certo numero di questioni grazie alla sua ampiezza e alla sua potenza statistica, nonché dei risultati di grandi studi di replicazione sperimentale ancora in corso. Inoltre, il gruppo di esperti raccomanda di avviare ricerche su popolazioni potenzialmente più sensibili (come i bambini) e di proseguire gli studi su eventuali effetti sanitari dei nuovi segnali. 14.1.2 Stazioni radio base Per quanto riguarda gli eventuali effetti sanitari delle stazioni radio base, il gruppo di esperti ritiene che nessun nuovo studio apporti elementi che li indichino. Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, tali effetti non sono accertati. Il gruppo di esperti considera però necessario valutare i nuovi apparecchi di dosimetria individuale (esposimetri), che soli permetteranno di conoscere i livelli reali di esposizione ai campi, in vista dell’eventuale realizzazione di studi epidemiologici di grande ampiezza sulla popolazione generale. 14.1.3 Studio “TNO” Il gruppo di esperti ritiene che, a causa delle troppe lacune del protocollo del cosiddetto studio “TNO”, si debbano attendere gli studi di replicazione in corso, prima di prendere in considerazione la realizzazione di nuovi. 14.2 Gestione del rischio In materia di gestione del rischio, il gruppo di esperti riconosce la correttezza delle raccomandazioni dell’AFSSE e raccomanda di rendere obbligatoria l’applicazione delle disposizioni contenute nella circolare dell’ottobre 2001 e successive modifiche. 14.2.1 Telefoni cellulari L’approccio di precauzione raccomandato dall’AFSSE si traduce in una tendenza a diminuire l’esposizione ai telefoni cellulari, che deve riguardare tutta la popolazione, compresi i bambini, le persone che usano il telefono cellulare nell’ambito del loro lavoro, ecc. In particolare, si devono studiare tutti i mezzi per limitare l’esposizione, come: 5
• iniziative che facilitino il massimo uso di sistemi “ a mani libere” o di sistemi “conviviali” che permettono un utilizzo di massa, • apparecchi con livelli di SAR ridotti al minimo, • campagne d’informazione per genitori e giovani, • raccomandazioni sul modo di usare il telefono mobile, • impiego di pubblicità, ecc. Si dovrebbe arrivare a sistemi che riducano il SAR assoluto dell’insieme “telefono mobile più auricolare”, sapendo che valori di SAR inferiori a 0,01 W/kg non sono più misurabili. 14.2.2 Stazioni radio base Malgrado l’assenza di effetti delle stazioni radio base sulla salute, bisogna attuare il principio d’attenzione raccomandato dall’AFSSE, prestando attenzione lagnanze che possono servire come eventi sentinella. Si devono per questo creare mezzi idonei. All’atto dell’installazione di reti, un atteggiamento di concertazione permanente con le collettività locali e con il pubblico deve essere di regola. Le autorità dovrebbero attuare un piano globale di misure a campione (tutte le frequenze, tutte le configurazioni), che garantisca una corretta rappresentatività delle misure stesse, per valutare valutazione l’esposizione della popolazione francese. (Traduzione italiana di Valeria Lorenzini e Paolo Vecchia) Questo documento, pubblicato a cura del progetto “Salute e campi elettromagnetici” dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute – Centro Controllo Malattie (www.ccm-network.it), è la traduzione italiana di parti selezionate del documento originale in Francese “Téléphonie mobile et santé”, pubblicato dall’Agenzia Francese per la Sicurezza Sanitaria dell’Ambiente e del Lavoro (AFSSET). La responsabilità del testo italiano è interamente dei traduttori. In caso di difformità rispetto all’originale, fa fede il testo francese. Il testo originale in francese è disponibile all’indirizzo: http://www.afsset.fr (ultimo accesso 28.01.2009). 6
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