Il solare fotovoltaico: una guida per scegliere
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Il solare fotovoltaico: una guida per scegliere Stai pensando di comprare un impianto fotovoltaico per la tua abitazione? Lo scopo di questa guida è quello di fornirti delle indicazioni per una consulenza indipendente al fine di supportarti nella decisione di acquisto di un impianto fotovoltaico e per rispondere alle tue principali domande. Version 1.0 – giugno 2014
Quali incentivi ci sono? Il motivo fondamentale per comprare un impianto fotovoltaico è che La vendita dell’energia elettrica in eccesso immessa in rete l’investimento si ripaga da solo, grazie a tre forme principali di incentivo: L’energia elettrica che non viene contemporaneamente autoprodotta e La detrazione fiscale del 50% dell’investimento autoconsumata viene immessa in rete e soggetta allo Scambio Sul Posto (SSP) http://www.gse.it/it/Ritiro%20e%20scambio/Scambio%20sul%20posto/Pages/ Con la legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014), si è fatta chiarezza ed è default.aspx. Per un impianto da 3 kW il beneficio economico supera i 200 € stato definito un orizzonte di medio termine. Fino al 31 dicembre 2014 si ha la all’anno possibilità di usufruire della detrazione IRPEF del 50%, con il limite massimo di spesa di 96.000 € per unità immobiliare. Nel 2015 scenderà al 40%. Dal 1° gennaio Considerando che un impianto da 3 kW si trova sul mercato a circa 6.500 € - 7.500 2016, la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 € € (IVA inclusa) e considerando anche un costo di gestione dell’impianto di 100 € per unità immobiliare. all’anno, l’investimento si ripaga in circa 8 anni (senza finanziamento). Un sistema alternativo a quello connesso in rete è l’impianto “a isola” che produce energia Il costo sostenuto per l’impianto si potrà quindi recuperare, per la quota prevista, solo all’interno di un edificio, e che di solito viene associato a gruppi di batterie in 10 anni. per immagazzinare e rendere disponibile l’energia prodotta e non autoconsumata. Il risparmio in bolletta L’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico, quando direttamente utilizzata in casa, riduce la bolletta elettrica e genera un immediato e tangibile risparmio. Un cliente residenziale medio paga l’energia elettrica circa 0,25 €/kWh. Su un impianto fotovoltaico da 3 kW con un autoconsumo del 40% (tipico per un cliente residenziale), il risparmio può arrivare fino a 500 € all’anno. Altro aspetto importante da tenere in considerazione è che, storicamente, il costo dell’elettricità è sempre solo aumentato e non ci sono motivi plausibili per pensare che non continuerà ad aumentare (tra il 2 e il 3% all’anno). Pertanto, il risparmio in bolletta è ogni anno maggiore.
Come funziona il solare fotovoltaico? Un impianto fotovoltaico produce energia elettrica che può essere usata a casa 3. Rete elettrica tua senza generare inquinamento, poiché l’energia solare è totalmente pulita. I sistemi fotovoltaici sono comunemente connessi alla rete elettrica, in modo che Un impianto fotovoltaico è generalmente costituito da: l’elettricità prodotta e non autoconsumata possa essere immessa in rete attraverso il contatore e utilizzata da altri. Di notte, quando l’impianto è spento, prelevi 1. Moduli energia dalla rete normalmente. I moduli, o pannelli, sono l’elemento principale del sistema. Quando i fotoni della luce solare colpiscono le celle dei moduli, vengono trasformati in elettroni e generano un flusso di corrente continua. I moduli sono solitamente abbinati a un sistema di fissaggio con cui vengono agganciati alla copertura che li ospita. 2. Inverter l’inverter converte la corrente continua prodotta dai moduli in corrente alternata, utilizzabile nelle nostre case. Nei pressi dell’inverter, sarà installato un piccolo quadro elettrico di controllo. 3 1 2
Il tuo impianto fotovoltaico: ulteriori considerazioni Inclinazione della copertura Il ciclo giornaliero Il secondo ciclo è quello giornaliero. Appena il sole inizia ad irraggiare al mattino, Per garantire la massima produzione, un impianto ideale andrebbe installato sulle l’impianto inizia a produrre con un picco massimo nelle ore centrali, per poi andare falde del tetto, inclinato a 30 gradi. L’impianto fotovoltaico può anche essere a degradare nel pomeriggio fino a spegnersi la sera. Se durante il giorno passano installato su un tetto piano, utilizzando appositi sistemi di fissaggio e avendo cura delle nuvole o il cielo è grigio, l’irraggiamento si riduce; tuttavia, persino quando di evitare i possibili ombreggiamenti delle balaustre. piove, è improbabile che l’impianto si spenga. Orientamento del tetto Latitudine Per garantire la producibilità, il tetto dovrebbe essere il più possibile esposto La produzione annuale si riduce con l’aumentare della latitudine. In Sicilia, un a Sud. Le produzioni maggiori si hanno con i moduli fotovoltaici inclinati a 30 impianto può produrre fino a 1.600 kWh all’anno per kW installato, mentre nella gradi e rivolti a Sud. Mano a mano che ci si allontana da questa situazione ideale, pianura Lombarda ne produce circa 1.200. Nel Regno Unito, dove comunque la produzione attesa annuale si riduce. Ad esempio, un impianto con pannelli si realizzano molti impianti fotovoltaici, la produzione annuale per kW è di circa orientati a ovest e inclinati a 10 gradi produce in Lombardia circa 1.000 kWh 850 kWh. all’anno per kW installato. È molto facile simulare la produzione attesa del proprio impianto fotovoltaico, in Ombreggiamenti ed ostacoli quanto esistono molti dati storici sull’irraggiamento in Italia ed è quindi possibile La falda dovrebbe essere il più possibile esposta a Sud ed essere il più libera stimare con precisione quale sarà la produzione attesa media. Potete provare, possibile da ostruzioni quali camini, antenne, lucernai e altre eventuali fonti di ad esempio, questo strumento diffusissimo e gratuito (http://re.jrc.ec.europa. ombreggiamento. Analogamente, lo spazio rivolto a Sud circostante l’edificio deve eu/pvgis/apps4/pvest.php?lang=it&map=europe). Ovviamente ci sono anni essere libero da fonti di ombreggiamento quali alberi, pali, edifici. più piovosi nei quali l’impianto produrrà di meno e altri più soleggiati nei quali l’impianto produrrà di più. Superficie necessaria È importante poter disporre di una superficie adeguata sulla falda in cui si intende installare i moduli. Per installare 3 kW, devono essere disponibili circa 25 m2. Il ciclo annuale L’energia prodotta dall’impianto è direttamente proporzionale all’intensità dell’irraggiamento e segue, quindi, due cicli principali. In inverno, l’angolo di incidenza del sole rispetto al piano terrestre è minore che in estate. La produzione massima si ha, dunque, nei mesi della bella stagione, da aprile a settembre (in questi 6 mesi viene generata circa il 65% della produzione annuale).
Quanto dev’essere potente il mio impianto? L’installatore dovrà effettuare un sopralluogo a casa tua e fornirti una quotazione Con buona approssimazione, si può dire che un impianto fotovoltaico può per un impianto che si adatti alla tua copertura, in base a: andare a coprire il 70% dei consumi in F1, il 20% in F2 e il 15% in F3. Se, ad esempio, i consumi sono di 4.000 kWh in F1, 1.000 kWh in F2 e 1.000 kWh in • consumi elettrici (ricavabili dalle bollette del fornitore) F3, l’autoconsumo può essere di 3.150 kWh, per produrre i quali, in base alla • località (latitudine) producibilità, servono circa 3 kW. Un ragionamento analogo può essere fatto per consumi diversi, cercando sempre di massimizzare l’autoconsumo. • orientamento Si possono poi fare altri ragionamenti per cercare di spostare al massimo i propri • inclinazione del tetto consumi durante le fasce di funzionamento dell’impianto. L’ideale, ad esempio, In funzione di tali parametri, per prima cosa è fondamentale avere un’idea è accoppiarlo alla produzione di aria condizionata, il cui consumo massimo è della producibilità del proprio impianto solare. Uno strumento molto utile e contemporaneo alla produzione massima dell’impianto. Tuttavia, si può anche semplice per calcolarla si trova qui: http://re.jrc.ec.europa.eu/pvgis/apps4/pvest. cercare di spostare il funzionamento di lavatrici e lavastoviglie nelle ore di massima php?lang=it&map=europe produzione dell’impianto fotovoltaico. Bisogna, pertanto, cercare di capire quanta energia elettrica viene consumata Altro abbinamento che funziona molto bene consiste nell’associare l’impianto nelle fasce tipiche di produzione dell’impianto fotovoltaico, ovvero le ore centrali fotovoltaico alla produzione di acqua calda sanitaria tramite pompa di calore. In di tutte le giornate. alcuni casi potrebbe, inoltre, essere utile associare all’impianto fotovoltaico un sistema di accumulo dell’energia elettrica per utilizzare di notte l’energia prodotta Qui sotto la definizione oraria delle fasce di consumo dell’energia elettrica, che si di giorno dall’impianto fotovoltaico (batterie collegate all’inverter). trova anche nelle bollette. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 lunedi - venerdi F3 F2 F1 F2 F3 sabato F3 F2 F3 domenica F3
Come scelgo l’installatore che fa per me? Valutare la serietà aziendale degli installatori ai quali si è Produzione moduli FV 2013 chiesta una offerta 3.5 GW In molti paesi esteri, per poter installare impianti fotovoltaici è necessario che 3 GW un’azienda abbia alcuni certificati che attestino la propria competenza, ad esempio 2.5 GW MCS nel Regno Unito e QualiPV in Francia. Purtroppo in Italia non esiste niente di simile e consigliamo, quindi, di valutare la serietà e la professionalità aziendale 2 GW attentamente chiedendo, ad esempio, informazioni sugli impianti già realizzati e 1.5 GW magari chiedendo di poter parlare con qualche cliente. Qualora desideri essere indirizzato a installatori seri, puoi contattare Solarcentury, che ha un network 1 GW di installatori selezionati in tutta Italia e vanta oltre 15 anni di esperienza nel 0.5 GW fotovoltaico. 1 GW Qualità dei materiali: moduli fotovoltaici i a p ls gl in r p o ar la a r r er h h u el la la la er n ec ec nk ar ro So Tr ol w -C Yi So So So oc Sh G nt nt Ji po tS ne Q Ky Su Su an JA ha C m rs Re a RE w di w Fi Su an an na Il mercato dei produttori di moduli fotovoltaici è molto frammentato e ce ne sono H H Ca moltissimi. Negli ultimi anni ne sono nati molti, ma altrettanti sono falliti. Scegliere Fonte: IHS Technology, Aprile 2014 i moduli fotovoltaici prodotti da un’azienda che non sia sana economicamente può portare il grosso problema di avere una garanzia sulla produzione senza poterla Qualità dei materiali: inverter discutere con nessuno, perché nel frattempo il produttore è fallito. In questo caso la scelta è molto più semplice, in quanto il mercato degli inverter Consigliamo, quindi, di scegliere moduli prodotti da grandi aziende che abbiano è molto meno frammentato e oltre il 60% della produzione è in mano ad ABB maturato tanta esperienza e che possano rimanere sul mercato globale per anni. (precedentemente Power One) e SMA, entrambe aziende europee. Il resto del Il secondo aspetto da considerare è legato alle garanzie: in particolare, le garanzia mercato è frammentato con alcuni produttori cinesi e di microinverter che stanno contro i difetti di fabbricazione (normalmente di 10 anni, ma può arrivare anche a emergendo. Come per i moduli, è preferibile scegliere inverter con garanzie 30) e la garanzia sulla producibilità (generalmente, 90% a 10 anni e 80% a 25 anni), lunghe che possono arrivare anche a 20 anni (in alcuni casi acquistabili con un ma anche garanzie di producibilità annuale con pochissimo degrado. sovraprezzo). Qui a fianco la lista dei primi 15 produttori al mondo. Il mercato della produzione Capire cosa è compreso nell’offerta di moduli è dominato dai produttori cinesi, i quali producono moduli di ottima qualità. Ben pochi sono i produttori non cinesi presenti nella lista dei primi 15 L’ultimo aspetto da valutare consiste nel capire bene cosa è incluso nell’acquisto (Sharp, Sunpower, Kyocera, First Solar e Q-Cells). di un generico impianto “chiavi in mano”. In particolare, bisogna chiarire se nel prezzo sono comprese tutte le pratiche autorizzative, la sicurezza (ex D.Lgs 81/2008), l’accatastamento e la connessione alla rete.
Quali permessi sono necessari per installare un impianto e quanto tempo serve per realizzarlo? Per realizzare un impianto fotovoltaico, è necessario seguire anche alcune Accatastamento autorizzazioni e obblighi. Infine, è importante considerare il tema dell’accatastamento. Con una circolare (la circolare 36/1 del 19 Dicembre 2013), l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni Autorizzazione a costruire l’impianto da chiedere al proprio chiarimenti e interpretazioni in proposito: http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/ Comune file/Nsilib/Nsi/Documentazione/Provvedimenti+circolari+e+risoluzioni/Circolari/ Archivio+circolari/Circolari+2013/Dicembre+2013/Circolare+n.+36E+del+19+dice Se l’area in cui si trova l’immobile non è soggetta a vincoli (ambientali, mbre+2013/14290+FOTOVOLTAICO.pdf paesaggistici o di altra natura), l’impianto si può costruire in edilizia libera compilando un semplice modulo (disponibile online per alcune Regioni), senza In sostanza, tutti gli impianti residenziali sopra i 3 kW andrebbero accatastati e, necessità di dover attendere conferma da parte del Comune. Se, invece, l’area è solo nel caso in cui venga incrementato del 15% il valore capitale, deve essere soggetta a vincoli, la procedura potrebbe richiedere un’autorizzazione più lunga incrementata la rendita catastale, senza mutare la classificazione dell’immobile. e il Comune potrebbe imporre dei vincoli per la realizzazione dell’impianto. In L’argomento non è ancora chiaro e molti Comuni non chiedono ancora alcune zone, ad esempio, vengono chiesti pannelli fotovoltaici rossi e sistema di l’accatastamento. integrazione architettonica. Ci auguriamo che la presente guida possa averti fornito delle indicazioni valide Richiesta di connessione dell’impianto alla rete di e un supporto utile per la tua scelta nel fotovoltaico. Qualora tu abbia ulteriori domande o chiarimenti, oppure voglia semplicemente conoscere l’installatore che distribuzione (tipicamente Enel Distribuzione) raccomandiamo nella tua zona, non esitare a contattarci. Alla richiesta di connessione si deve versare un contributo di 122 € e allegare uno schema unifilare firmato dal professionista che segue la pratica. Il distributore invia il preventivo entro 20 giorni lavorativi, il più delle volte confermando il valore della richiesta iniziale, oltre a 122 € aggiuntivi da pagare al distributore per l’allacciamento dell’impianto, il contatore bidirezionale e il contatore di produzione. Una volta installato l’impianto (che si realizza in due o tre giorni), è necessario mandare la comunicazione di fine lavori al distributore, il quale verrà ad Solarcentury Italia allacciare l’impianto alla rete entro altri 20 giorni. Via G. Ceradini 12 20129 Milano In meno di due mesi si realizza quindi un tipico impianto fotovoltaico residenziale. P. IVA 06180330968 Oltre a quanto sopra deve essere richiesto lo Scambio Sul Posto (SSP) al GSE, la qual cosa non impatta, tuttavia, sui tempi di realizzazione di un impianto. T +39 (0)2 9288 7050 www.solarcentury.it
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