Il Sogno dell'Integrazione
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GIUGNO 2020 VATION G NO IN RO T HE UP R NE W TE SLET Il Sogno dell’Integrazione QUESTO MESE ABBIAMO LA VISIONE DEI LEADER FATTO COLAZIONE CON... Cosa abbiamo imparato Fabio Macera dal coronavirus Digital Manager, Bolton Group FOCUS PA in primo piano Come la PA affronta la pandemia: Uscire dal limbo più forti i problemi strutturali e la necessità di ripartire cambiando
Sommario L’EDITORIALE Il Sogno dell’Integrazione.............................................................. 2 Roberto Masiero LA VISIONE DEI LEADER Cosa abbiamo imparato dal coronavirus........................................ 5 Alfonso Fuggetta in primo piano Uscire dal limbo più forti................................................................ 9 Ezio Viola Numeri e mercati Effetto pandemia sul mercato digitale: le stime di TIG................ 11 Carmen Camarca FOCUS PA Come la PA affronta la pandemia: i problemi strutturali e la necessità di ripartire cambiando............................................ 14 Carmen Camarca LA TRASFORMAZIONE DIGITALE PMI: Sviluppo Ecosistemi Territoriali per la Ripartenza.................... 16 Vincenzo D’Appollonio Promuovere la trasformazione digitale non vuol dire soltanto investirvi.......................................................................... 18 Carmen Camarca banche e fintech Sfide e opportunità per Asset e Wealth Manager ai tempi del Covid-19........................................................................................21 QUESTO MESE ABBIAMO Carmen Camarca FATTO COLAZIONE CON... CYBERSEC E DINTORNI AI in Cybersecurity. I benefici, i punti di attenzione........................ 23 Elena Vaciago CONNECTED MOBILITY Covid-19 e ripartenza della Smart Mobility.................................... 25 Elena Vaciago Fabio Macera DIRITTO ICT IN PILLOLE Digital Manager Che incidenza ha la Pandemia sui contratti in ambito tecnologico?... 28 Bolton Group Valentina Frediani VOCI DAL MERCATO Le lezioni apprese nei giorni del covid-19 dagli operatori dei trasporti...............................................................................30 Elena Vaciago Pag. 7 1
L’EDITORIALE Il Sogno dell’Integrazione Roberto Masiero | Presidente, The Innovation Group Agenda digitale, infrastrutture e piattaforme pubbliche alla prova dell’emergenza V orrei che nella PA ci di Romano Prodi fino alle ponessimo l’obiettivo ultime teorizzazioni di Mariana di uno Smart Working a Mazzuccato. regime del 30/40% – Altri propendono per uno Stato Fabiana Dadone, Ministro per distributore di “helicopter la Pubblica Amministrazione money”, un ruolo certamente utile per sopravvivere nell’emergenza ma inadatto L’arrivo di Covid-19 ha sconvolto a rilanciare l’economia. Altri qualunque agenda politica pensano che torneremo o economica sviluppata nei semplicemente all’equilibrio mesi scorsi. E fondamentale è precedente – ipotesi assai stato il ruolo delle tecnologie improbabile dopo “i cento digitali per garantire la giorni che sconvolsero il continuità dei servizi essenziali, mondo”. il funzionamento degli ospedali, Rimandiamo la riflessione delle scuole, di molte imprese, sulle politiche industriali per della Pubblica Amministrazione, l’innovazione digitale del Paese dello stesso Governo. al percorso che ci porterà Allo stesso tempo, la crisi ha al “DIGITAL ITALY SUMMIT messo in evidenza il ruolo dello 2020” di Roma del prossimo Stato e delle amministrazioni 19/20 Ottobre. In questo locali e regionali per una serie articolo vorremmo focalizzarci di temi di importanza cruciale: invece su come la Pubblica dalla gestione dell’emergenza Amministrazione ha reagito sanitaria al presidio del territorio alla crisi e su ciò che abbiamo e dei servizi essenziali, dalla imparato. tutela della salute dei lavoratori Nel suo recente intervento alla alla gestione dell’emergenza Web Conference organizzata sociale e al sostegno da The Innovation Group, all’economia e alle imprese. il Ministro per la Pubblica Ma quale sarà il ruolo dello Amministrazione si è soffermata Stato ora che stiamo uscendo su tre punti: dall’emergenza? Alcuni 1. Il bilancio sullo Smart pensano al ritorno di uno “Stato Working nella PA nella fase Imprenditore”, rievocando un dell’emergenza. filo rosso che parte dall’IRI 2
Si è trattato di un passaggio finchè non si saranno fatti rapidissimo da uno smart gli accordi di fruizione sulle working assai limitato banche dati per permettere in via ordinaria al 90 % che queste si colleghino del personale al lavoro fra loro e per garantirne da remoto: che non è l’interoperabilità. ancora “lavoro agile”, Che cosa dunque abbiamo ma che ha consentito imparato dall’emergenza? comunque di passare Per la verità, alcune cose le da una sperimentazione sapevamo già – ma hanno avuto un po’ titubante alla schiacciante conferma – altre gestione dell’emergenza, invece sono nuove acquisizioni. su cui si è intervenuti con Per reagire all’emergenza (oggi norme di semplificazione, il Covid-19, domani qualsiasi accelerazione dell’acquisto altra emergenza , economica, di beni e servizi informatici sociale, ambientale) occorre attraverso procedure innanzitutto mettere in campo semplificate per consentire processi e sistemi informatici di acquistare soprattutto che permettano di avere il polso servizi cloud dell’organizzazione in tempo 2. Come traghettare la PA alla reale. È così che si costruiscono fase successiva? Il Ministro cruscotti per la gestione del ha affermato: “Vorrei che territorio e delle emergenze. nella PA ci ponessimo E per questo occorre tenere l’obiettivo di uno Smart presente tre principi: Working a regime del 30/40%”. • Il valore dei dati è “ fondamentale, ma non Occorre dunque operare ci si può improvvisare (e sulla formazione e sul in quest’area il nostro capitale di conoscenze del Paese si è fatto trovare personale della PA, e un impreparato, e deve primo passo importante è recuperare rapidamente). E stato fatto con l’abolizione lo stesso può dirsi rispetto dei vetusti limiti alle spese alle infrastrutture: “abbiamo per la formazione per il imparato che non si può La sfida più dura personale degli enti locali. stendere il filo on demand” sarà quella del La sfida più dura sarà però (Alfonso Fuggetta) cambiamento quella del cambiamento • Qualsiasi sistema di dati culturale dei Dirigenti culturale dei Dirigenti deve rapportarsi a una che devono imparare a struttura organizzativa in che devono imparare riorganizzare il lavoro per grado di utilizzarli e di a riorganizzare il obiettivi e a passare dalla valorizzarli logica dell’adempimento alla “ lavoro per obiettivi e a passare dalla logica dell’adempimento alla logica del risultato logica del risultato – e del corrispondente cambiamento nella valutazione delle loro performance. 3. Come si semplifica la Pubblica Amministrazione? Secondo il Ministro, • La fase di design delle modalità in cui utilizzare i dati deve essere sviluppata in una logica multidisciplinare, creando gruppi ristretti con dall’interno diverse competenze. innanzitutto occorre vincere Inoltre, l’emergenza e la la sfida della banda larga, drammatica crisi che l’ha che è ancora a macchia di caratterizzata hanno messo in leopardo e che deve essere luce all’interno della Pubblica portata a termine. Amministrazione capacità di E infine si tratta di dare iniziativa spesso inaspettate. attivazione al principio Spesso l’urgenza della crisi dello “Once only” (do you ha portato operatori pubblici remember Bassanini?), responsabili e appassionati a che rimarrà lettera morta rompere le pastoie burocratiche, 3
a inventare modi nuovi e Allo stesso tempo, come più efficienti per risolvere i è accaduto nel caso della problemi dei cittadini nella Sanità, si sta delineando una Sanità, nell’Istruzione, nel modo importante dialettica tra Centro stesso di organizzare il lavoro. e Periferia, con molte decisioni Secondo l’espressione, cruda che oscillano e rispetto a cui ma efficace, coniata da uno dei non sono chiari gli esiti finali. nostri speaker “L’emergenza Poiché, il punto chiave del Piano ha consentito alle menti Triennale, da cui dipende lo più brillanti della Pubblica sviluppo integrato dei Sistemi Amministrazione di liberarsi, centrali e locali della PA, è dato come diamanti incastrati nel dalla integrazione dei Back-end, carbone”. ci sembra importante che ad alcune domande sia data chiara Il futuro della PA risposta: Secondo Alfonso Fuggetta, “La • A che punto siamo con la Pa deve sparire e apparire solo Strategia dei Poli Strategici quando serve.” Il problema non Nazionali? è digitalizzare i procedimenti esistenti, quanto semplificarli • A che punto sono gli accordi e, quando possibile, evitare tra l’AGID e le Regioni, che il cittadino sia costretto punto di snodo essenziale a farsi carico dei problemi di qualunque strategia di dell’amministrazione. integrazione? I certificati e le dichiarazioni, • In che modo ad esempio la in particolare, non servono APP IO andrà a correlarsi al cittadino: servono alle con le APP similari che amministrazioni. varie Regioni stanno già rilasciando, e come La digitalizzazione non deve e quando potranno servire a creare sportelli digitali convergervi i servizi forniti per richiedere certificati, quanto da tutti quei Comuni che non a far sì che le amministrazioni offrono i loro servizi in forma parlino tra loro e non chiedano di APP? nulla al cittadino. Per questi e molti altri Al contrario, le amministrazioni problemi similari la soluzione è devono essere visibili quando ancora incerta; non sembrano il cittadino ha un bisogno suo, tempi adatti a una riforma proprio, come nel caso di sanità, costituzionale che affronti il scuola, lavoro. nodo irrisolto delle competenze Allora sì che le amministrazioni e dei rapporti tra Stato e devono essere presenti per Regioni, e si ha l’impressione “servire” il cittadino e risolverne che certi temi vengano a volte i problemi (non quelli delle affrontati con una logica di amministrazioni)”. affermazione di potere tra Per fare questo cambio radicale Centro e Periferia piuttosto che di paradigma è necessario– e di ricerca del bene comune. la Ministra Dadone è parsa In questa situazione si evidenzia esserne acutamente cosciente sempre più l’esigenza di una – superare l’incapacità delle forte leadership centrale con nostre Amministrazioni di la responsabilità e l’autorità comunicare tra loro in forma di pianificare, coordinare digitale. e monitorare l’esecuzione È solo riuscendo ad integrare i della strategia. Senza questa back-end che i servizi applicativi leadership, senza un vero e per l’utente acquistano proprio “Czar Digitale”, il sogno contenuti e significato. dell’integrazione rischia di Se non si fa questo, i front-end disperdersi tra infiniti tavoli e sono destinati a pendere nel task force trasversali. vuoto, come ponti spezzati. 4
la visione DEI LEADER Cosa abbiamo imparato dal coronavirus Alfonso Fuggetta CEO, Cefriel Il Programma “DIGITAL ITALY”, promosso da The Innovation Group, si caratterizza per mettere a disposizione una piattaforma su cui molte tra le più brillanti intelligenze digitali del nostro Paese si confrontano e collaborano nel produrre materiali, idee e proposte per accelerare l’innovazione digitale del nostro Paese. E’ venuto quindi naturale chiamare questa rubrica della nostra Newsletter “La visione dei Leader” dove saranno disponibili alcuni dei materiali più interessanti prodotti dai membri del nostro Advisory Board, dai nostri Partner e dai Relatori dei nostri eventi. Roberto Masiero, Presidente, The Innovation Group Q uali indicazioni trarre da questa crisi succederebbe se alla fine il sistema non riuscisse per il futuro? Su cosa investire? Quali a reggere? Come affrontare la questione sono le priorità da stabilire? nelle cosiddette aree bianche e grigie in cui Affrontare una crisi richiede una non si riesce a rispondere istantaneamente ai lunga preparazione che si acquisisce con anni bisogni della domanda? I fenomeni verificatesi di politiche e investimenti adeguati. Si pensi, durante la pandemia dimostrano, oltre che la ad esempio, allo smart working: il lavoro necessità di pianificare investimenti a lungo flessibile è stato adottato soltanto dalle realtà termine (anche in mancanza di effetti positivi che erano pronte a farlo; si tratta del resto di nell’immediato), la rilevanza del concetto di un ridisegno organizzativo che non richiede “back to basics”, ovvero del ritorno a ciò che soltanto l’utilizzo di specifici strumenti, ma è realmente essenziale. Ecco, dunque, che comporta anche l’individuazione di nuove essere “preparati” ad affrontare una pandemia modalità di organizzare il lavoro, attività la cui vuol dire definire in anticipo le priorità su cui implementazione richiede tempi lunghi. investire e non limitarsi a mettere pezze e affrontare la crisi nel momento stesso in cui si Un simile discorso può essere affrontato in verifica (come invece è avvenuto). relazione alle reti di connettività. A lungo si è ritenuto che per investire in infrastrutture Una situazione di crisi richiede, inoltre, fosse necessaria la manifestazione di un una maggiore attenzione agli investimenti bisogno che, invece, adesso è stato avvertito effettuati e alle modalità con cui si erogano le da tutti nello stesso momento e che ha messo risorse. L’Italia ha investito troppo in iniziative a rischio la tenuta del sistema. Ma cosa demagogiche, di comunicazione ed immagine: 5
si pensi, ad esempio, ai diversi incentivi dedicati ed organizzata la pianificazione del futuro. al supporto dell’innovazione (che alla fine si Iniziare a comprendere sin da ora di cosa si ha sono rivelati solo spese propagandistiche) realmente bisogno, investirvi tempo e risorse e anziché dedicarsi allo sviluppo di progetti adottare piani strategici a partire da pochi punti volti a valorizzare l’eccellenza. Per fare un essenziali: è questa la grande lezione che l’Italia esempio più vicino alla vita delle imprese, deve imparare dal coronavirus. è necessario ridurre i tempi di controllo dell’azienda (normalmente mensili o trimestrali) trasformandoli in monitoraggi in real time da effettuarsi tramite strumenti e funzionalità di analytics e Big Data. Tutto questo non si improvvisa solo perché c’è un’emergenza. Se quindi quest’emergenza insegna la rilevanza del “back to basics” e dell’utilizzo responsabile delle risorse a disposizione, bisogna chiedersi, tuttavia, quali saranno gli elementi indispensabili su cui realmente poter contare in tempi di crisi: per l’Italia è necessario innanzitutto possedere infrastrutture funzionanti e aziende che sappiano rispondere tempestivamente ad eventuali criticità e sviluppare una formazione lungimirante che veda nel digitale uno strumento essenziale. Gestire l’emergenza vuol dire anche imparare dagli errori: in Italia sarà necessario modificare le modalità con cui finora è stato gestito il Paese, con cui sono state individuate le priorità e in cui è stata declinata Gestire l’emergenza vuol dire anche imparare dagli errori: in Italia sarà necessario modificare le modalità con cui finora è stato gestito il Paese 6
QUESTO MESE ABBIAMO FATTO COLAZIONE CON Le strategie digitali di Bolton Group Intervista di Roberto Bonino a Fabio Macera Digital Manager di Bolton Group R ioMare, Simmenthal, Omino Bianco, marche producono business attraverso l’e- Smac, Neutro Roberts, Bilboa, commerce, mentre per il resto puntiamo Somatoline Cosmetic, Collistar. Sono solo soprattutto all’interazione con il pubblico, alcune delle marche più note presenti alla ricerca di informazioni utili per orientare nel portafoglio di Bolton Group, gruppo i processi d’acquisto oppure per realizzare multinazionale che produce e commercializza campagne specifiche. A seconda delle linee oltre 50 linee di prodotto nelle categorie degli di prodotto, l’investimento nella componente alimentari, della cura della casa, dei prodotti digital media pesa fra il 13% e il 25% del totale adesivi, della cura del corpo e per ogni marca. della cosmetica. In che modo sta evolvendo la Pur mantenendo una presenza relazione con la clientela e in commerciale costruita in quale misura avete attivato modo prevalente sulla grande processi che traggono input distribuzione, oltre che sui dall’incrocio fra dati e identità negozi e le farmacie, l’azienda dei consumatori per generare ha costruito da tempo una iniziative personalizzate o parallela strategia digitale, creare applicazioni di digital perlopiù indirizzata a rafforzare la marketing? relazione diretta con la clientela. Certamente abbiamo avviato Per comprendere meglio come progetti che si basano si struttura questa componente sull’incrocio fra i dati raccolti e come sta evolvendo la in vario modo su identità e componente di innovazione comportamento dei clienti, in indirizzata al miglioramento della customer modo da creare iniziative personalizzate su experience, abbiamo incontrato Fabio Macera, gruppi o categorie. Possiamo sfruttare una Digital Manager di Bolton Group. Data Management Platform proprietaria per Come si può misurare oggi la componente categorizzare le azioni online compiute dai digitale della vostra proposizione? consumatori e poi lavorare su cluster di soggetti ai quali indirizzare campagne o comunicazioni Stanno certamente crescendo gli investimenti basate sulle loro attitudini. Non siamo per orientati a diversificare i touch point di contatto il momento ancora nelle condizioni di poter con la nostra clientela. Solo due delle nostre 7
definire una vera e propria strategia omnicanale, attraverso le smart Tv, per sfruttare un mezzo dove il cliente abbia un’esperienza unica a sempre più diffuso nelle case degli italiani. prescindere dal suo punto di contatto con noi, La piattaforma proprietaria di gestione dei ma stiamo lavorando intensamente anche in tal dati è un’implementazione piuttosto recente senso. e, quindi, abbiamo intenzione di lavorare con questo strumento per poter effettuare Come stanno cambiando il ruolo e le analisi di business approfondite e generare competenze di chi si occupa di marketing insight derivati dal comportamento online dei digitale? consumatori che possano offrire benefici anche Il mio ruolo sta certamente evolvendo e al marketing tradizionale. ampliando le conoscenze in diverse direzioni. Anche il numero di persone che lavorano in quest’area sta crescendo. Dobbiamo dotarci anche di competenze un po’ più specifiche dal punto di vista tecnologico, per poter operare con una certa autonomia in un ambito che richiede velocità di decisione e reazione. L’entrata in vigore del GDPR ha generato particolari complicazioni per il vostro lavoro? Per allinearci ai dettami della normativa, abbiamo scelto di adattare alle nostre esigenze la soluzione che già avevamo per la marketing automation. In questo modo, siamo in grado di tenere traccia delle interazioni avute con i clienti e anche di automatizzare la gestione dei consensi. La soluzione prevede che ogni utente possa eventualmente decidere di cambiare il livello di profondità dei dati sensibili forniti e aderire a un differente livello di Policy fra quelle che abbiamo in essere. Come evolverà la vostra strategia digitale? In questa fase, stiamo valutando l’ipotesi di introdurre strumenti di maggior interazione e con la clientela, in particolare attraverso le chatbot automatiche. Stiamo anche considerando la possibilità di diffondere pubblicità digitali 8
IN PRIMO PIANO Uscire dal limbo più forti Ezio Viola Co-Fondatore, The Innovation Group L a pandemia ci ha colti impreparati, tutti. Ciò è questa lunga transizione in attesa del dopo, comprensibile, ma non lo sarebbe, così come senza pianificare come arrivarci e senza prepararci neanche sarebbe giustificabile se la transizione sarebbe esiziale come aziende, società e Paese. per uscire dall’emergenza ci cogliesse Ora siamo come in un “limbo”, ecco dove di nuovo impreparati per gestire il dopo. La esattamente siamo: un limbo in cui non sappiamo transizione non sarà breve ma sarà necessariamente se le vite delle persone stanno esattamente graduale: dobbiamo convivere, o come ha detto tornando come quelle di prima, dopo questi tre qualcuno, essere mesi di surreale capaci di “ballare” sospensione, oppure con il virus come individui e cittadini, Ora siamo come in un “limbo”, se invece verrà tutto spazzato via come aziende, in cui non sappiamo se le vite da quella che molti come pubblica chiamano la “nuova amministrazione. delle persone stanno esattamente normalità”. Viviamo per ora tornando come quelle di prima, Siamo per ora nel in tempi molto interessanti in cui è dopo questi tre mesi di surreale limbo della curva epidemica e quello in corso quasi una sospensione, oppure se invece che succederà dopo guerra ideologica la fine del lockdown tra le “forze” verrà tutto spazzato via sembra troppo dell’apertura e quelle della da quella che molti chiamano aggrappato al buon senso civico delle “chiusura” ed è la “nuova normalità” persone e un po’ difficile provare a alla fortuna che descrivere la mappa non succeda nulla di questo conflitto. Occorre incominciare a definire di grave che ci faccia tornare indietro. Dai media e capire i cambiamenti di ciò che sta accadendo o sembra che stiamo vivendo l’inizio di una festa già è accaduto. di liberazione o forse stiamo muovendoci verso Il mondo “nuovo” che si aprirà dopo sarà diverso un nuovo punto di rottura? Dobbiamo fare uno da quello di prima? Sì forse, non completamente sforzo di razionalità e cercare di mettere in fila cosa e non per tutti: navigare solo a vista, durante sicuramente cambierà totalmente o parzialmente 9
del comportamento e del modo di agire delle processi e delle catene distributive di fabbriche organizzazioni e delle aziende che è stato e del commercio all’ingrosso e al dettaglio. Le sperimentato durante l’emergenza. piattaforme di videocomunicazione hanno Alcune cose ragionevolmente potranno subire una permesso di mantenere il contatto e la relazione accelerazione e diventare parte del nuovo modo di con le persone siano esse clienti, fornitori o lavorare, di vivere e di consumare con un impatto colleghi. significativo su risorse, competenze, modelli Nuovi segmenti di utenti che prima erano restii operativi e di funzionamento delle organizzazioni e ad usarle ne hanno apprezzato la convenienza e delle aziende. l’efficacia e hanno messo le basi per un modo di interagire più collaborativo, anche se a distanza, ma anche hanno messo alla prova la capacità di gestire una conversazione senza sfruttare l’empatia del contatto fisico. Questo comporterà per le aziende di rivedere la customer/ employee/citizen experience tra digitale-fisico in modo continuo, l’integrazione di processi in modalità end-to-end, l’utilizzo più pervasivo di automazione intelligente attraverso la capacità di raccogliere ed analizzare dati reali e di contesto, per poter prendere decisioni real-time con o senza l’intervento dell’uomo. L’automazione intelligente dei processi sarà il motore alla base dei modelli operativi delle aziende in futuro. Sarà alla base della revisione delle supply chain globali attuali che si sono mostrate fragili allo shock della pandemia. Riuscire a raggiungere una scalabilità digitale permetterà anche di utilizzare modelli operativi che permettano l’edging delle catene di produzione, garantire alle aziende, in particolare quelle manifatturiere, la resilienza e la flessibilità necessarie per supportare la ripresa e la crescita I due mesi di lockdown sono stati quasi un economica in futuro. esperimento pilota forzato, ma reale, per lo smart- La competitività dell’industria del nostro Paese si working (o meglio in molti casi è stato forse un giocherà soprattutto nell’accelerare il processo di remote working). Essi hanno fatto capire a molte trasformazione digitale utilizzando pienamente le aziende che non si potrà tornare indietro con tutto capabilities che Industria 4.0 aveva appena iniziato quello che ciò comporta sulla capacità di gestire a portare nelle aziende più avanzate. Se si fermasse la flessibilità degli orari, la mobilità e i trasporti, la sarebbe esiziale, ecco perché dovrà ritornare ad logistica degli spazi esterni ed interni degli uffici essere in tempi brevi una delle priorità di intervento e le facilities, la sicurezza e la salute del lavoro, anche della politica industriale del dopo Covid-19. la possibilità/necessità di utilizzo di tecnologie di contact tracing anche all’interno delle aziende, Salute, ambiente, digitale, educazione, competenze le minacce e i nuovi rischi cyber, la necessità di dovranno ritornare al centro di politiche pubbliche di avere una infrastruttura di rete digitale estesa e investimento e saranno le sfide per evitare il declino. performante. Ci sarà quindi tanto bisogno di innovare, la creatività sarà fondamentale ma ci vuole una progettazione L’utilizzo dei canali e delle piattaforme digitali e una execution efficace e con tempi certi per non per comprare e vendere ha fatto esplodere perdere l’opportunità di uscire dalla crisi più forti di l’ecommerce, ha messo alla prova le capacità dei prima. 10
NUMERI E MERCATI Effetto pandemia sul mercato digitale: le stime di TIG Carmen Camarca Analyst, The Innovation Group S i è più volte discusso degli impatti che la crescita significativa nei segmenti dei Servizi e crisi pandemica sta avendo sul mercato del Wearable, Home and Accessories. Allo stes- digitale. Lo scenario, pur essendo rite- so modo Microsoft nel secondo trimestre fiscale nuto nel complesso positivo, merita in del 2020 ha superato le attese del mercato realtà un’analisi più approfondita. grazie a Teams ed Azure mentre le trimestrali I cambiamenti nel lifestyle delle persone, nel di Alphabet, la casa di madre di Google, hanno loro modo di lavorare, imparare, acquistare, riportato un segno negativo nell’advertising più in generale di vivere, hanno, infatti, causato (core business dell’azienda) ma numeri in cresci- un forte aumento della domanda di alcuni beni ta per Google Cloud e Google Classroom. e servizi che compongono questo mercato, a Sarebbe sbagliato parlare di inversione di discapito, però, di altri. trend: in alcuni casi, infatti, la crisi ha accelerato Tali fenome- dei feno- ni emergono meni già anche dagli in atto (il ultimi dati calo delle trimestrali vendite di pubblicati di iPhone, recente dal- l’impennata le principali dei servi- tech com- zi), in altri, pany: Apple però, si è ha disatteso trattato di le stime conseguen- degli analisti ze del tutto a causa della inaspetta- forte contra- te. zione della Nelle sue domanda stime relati- di iPhone ve all’anda- (da sempre mento del prodotto di punta dell’azienda), una perdita mercato digitale, The Innovation Group aveva compensata (anche se soltanto in parte) da una previsto, prima della diffusione della pandemia, 11
che nel 2020 il mercato sarebbe cresciuto dell’ working/learning che hanno reso necessario 1,6%, raggiungendo un valore totale di circa 79 l’acquisto di nuovi device. Si potrebbe ritenere miliardi di euro. Nel 2021 la crescita sarebbe che per le stesse motivazioni siano diminuiti gli stata del 2,4% arrivando a circa 81 miliardi di acquisti di smartphone, una spesa al momen- euro. Dopo la revisione le stime prevedono una to non considerata prioritaria rispetto ad altri crescita dello 0,5% nel 2020 (per un valore com- ambiti (quali appunto PC, notebook, tablet) plessivo di quasi 78 miliardi) con una ripresa del ma che il prossimo anno potrebbe aumentare +2,5% nel 2021 (a quasi 80 miliardi). (soprattutto in vista dell’arrivo sul mercato del I settori per cui, nel 2020, si stima l’andamento 5G). peggiore sono quelli dell’elettronica di consu- Con riferimento al mercato dei servizi emer- mo (-5,4% con una parziale ripresa al +2% nel ge la forte crescita soprattutto dei servizi di 2021) e dell’IT tradizionale (-4,7% e -1,8% nel Cloud Computing. Per quanto riguarda, inoltre, 2021). ambiti considerati, prima dell’emergenza, in Nel dettaglio, il mercato dell’elettronica di con- forte espansione (quali, ad esempio, i mercati sumo (videogiochi, videocamere/fotocamere dei Servizi e Software di Business Analytics e digitali, riproduzione audio/video, ecc..) dimi- Artificial Intelligence), pur mantenendo una nuisce in quasi tutte le sue voci, ad eccezione performance positiva, potrebbero riportare della componente videogiochi, le cui vendite nel 2020 una crescita più contenuta rispetto a sono aumentate in maniera significativa durante quella stimata nel periodo pre-crisi; un trend da il lockdown. ricondurre anche in questo caso alla necessaria ridefinizione da parte delle aziende dei piani di Con riferimento al mercato IT tradizionale, investimento. l’unica voce ad aver riportato una buona per- formance è stata quella della Collaboration (sia Nel corso del 2020 si prevede, inoltre, una lieve Software sia Servizi): ciò è dovuto principal- flessione nel mercato delle tlc (-0,4%) seguita mente al forte ricorso a tool e piattaforme di da una crescita del 2% nel 2021 (in vista dell’ar- enterprise collaboration utilizzate sia in ambito rivo del 5G). Nonostante la leggera decrescita business sia per l’e-learning. La spinta dei sof- rispetto allo scorso anno, in realtà per il merca- tware collaborativi non compensa la decrescita to viene rilevata una performance migliore ri- o l’andamento sostanzialmente invariato (previ- spetto a quella stimata nel periodo pre-crisi: ad sti sia per quest’anno sia per il prossimo) delle aumentare sono soprattutto i servizi voce e dati altre voci che compongono il mercato totale per quanto riguarda le reti fisse e i servizi dati del software applicativo (ERP/gestionali, CRM, per quelle mobili. Il forte ricorso all’online regi- Internet Application). Per i servizi si rileva, strato negli ultimi mesi potrebbe aver indotto le infine, la diminuzione al ricorso delle attività persone a rivedere i propri abbonamenti (sia di di consulenza/training e dei servizi di gestione rete fissa sia mobile) optando per piani tariffari (outsourcing, BPO, ecc..). più ampi anche se più costosi. Per quanto riguarda il mercato Hardware emer- I risultati vengono in parte confermati anche da gono, inoltre, due trend differenti: la diminuzio- un recente sondaggio svolto da The Innovation ne del mercato hardware tradizionale (mainfra- Group su 99 aziende italiane, volto, appunto, a me, server, router, modem, ecc..) a favore della comprendere come hanno reagito all’emergen- componente hardware più innovativa, legata al za causata dalla diffusione del Covid-19 e quali mercato delle New Digital Technologies (NDT). strategie hanno messo in campo per l’adozione dello smart working. Si tratta, in realtà, di un trend più volte evidenziato, che caratterizza il mercato digitale ormai da qualche anno e che la crisi ha fatto emergere in maniera anco- ra più evidente. È infatti la componente NDT a regi- strare la crescita maggiore nel mercato digitale sia nel 2020 (+4,6%) sia nel 2021 (+5,5%). Nel dettaglio, per quanto riguarda il segmento Har- dware, si rileva un aumento della spesa in tablet e PC, un fenomeno dovuto anche in questo caso al remote 12
L’analisi, seppur già mostrata in un precedente il lockdown e il maggiore tempo a disposizione numero di questa Newsletter, conferma quanto delle persone). riportato finora, evidenziando come l’intro- Per le stesse motivazioni a incidere positiva- duzione dello Smart Working abbia portato le mente sull’andamento del mercato è stato aziende ad investire soprattutto in PC/laptop/ anche l’affermarsi di nuove forme di intratteni- notebook/desktop (67%) e Software/strumenti mento quali la Pay TV e l’editoria elettronica. di collaboration (49%). Per l’advertising si prevedono, invece, crescite di A seguire sono state dedicate risorse in stru- minore intensità rispetto a quelle stimate prima menti e soluzioni di sicurezza informatica (43%), dell’emergenza, un trend dovuto alla già citata nell’acquisto di tablet (42%) e in infrastruttura rivisitazione dei piani di budget nonché delle TLC (41%). strategie di pubblicità dei principali player. Più contenuta è, invece, la percentuale di chi Si presume, infatti, che durante il periodo di dichiara di aver investito in servizi di training e quarantena siano state cancellate molte delle consulenza per l’implementazione delle nuove campagne già pianificate, ciò potrebbe essere soluzioni e in servizi TLC (sia di rete fissa sia verosimile soprattutto per alcuni settori quali mobile) pari in entrambi i casi al 20%. ad esempio quelli del travel e dell’hospitality che potrebbero aver subito perdite significative Tutti pazzi per i contenuti digitali! di impatto per tutto il mercato. Le nuove abitudini degli italiani in quarantena Va, tuttavia, precisato che le stime qui riportate hanno inciso soprattutto sul mercato dei conte- fanno riferimento ad un contesto in costante nuti digitali: l’aumento previsto è del 2,7% nel mutamento. 2020 e del 2,8% nel 2021. Si tratta pertanto di valori provvisori che po- Se prima del coronavirus la crescita del merca- trebbero risultare anche ottimistici se l’attua- to era trainata principalmente dalla pubblicità le scenario economico dovesse peggiorare a digitale, adesso i veri driver del settore sono il causa dell’aggravarsi o del protrarsi della crisi game software e l’online gaming, mercati già in pandemica e che con ogni probabilità, dunque, espansione prima dello scoppio dell’epidemia, verranno revisionati. ma che in questi mesi hanno conosciuto un vero e proprio boom (complice anche in questo caso 13
FOCUS PA Come la PA affronta la pandemia: i problemi strutturali del Paese e la necessità di ripartire cambiando Carmen Camarca Analyst, The Innovation Group C ome è successo per molti settori, anche Se da un lato le amministrazioni pubbliche hanno nella PA la crisi ha portato all’accelerazione in passato dimostrato «l’incapacità di comunicare di processi già in atto ma che in condizioni valore in forma digitale», dall’altro l’emergenza di normalità avrebbero richiesto tempi più ha permesso ad alcune realtà di «liberarsi come lunghi. Come è avvenuto? Se ne è parlato alla web diamanti incastrati nel carbone». È allora da queste conference di TIG in cui, tra gli altri, è intervenuta la best practice che bisogna partire per creare un Ministra per la PA Fabiana Dadone. cambiamento strutturale nel panorama pubblico Si è tenuta lo scorso 26 maggio la web conference italiano, ponendosi in modo particolare l’obiettivo “Agenda digitale, infrastrutture e piattaforme di: pubbliche alla prova dell’emergenza”, secondo Operare sulla formazione e sul capitale di appuntamento digitale in cui si articola il Digital conoscenza del personale della Pubblica Italy Program 2020. Obiettivo dell’incontro Amministrazione, partendo da un più ampio è stato comprendere come le piattaforme cambiamento culturale; pubbliche abbiano reagito alle diverse sfide poste Promuovere una forte leadership centrale, creando dall’emergenza, come è stata garantita la continuità quello che The Innovation Group ha definito negli delle attività lavorative e soprattutto l’erogazione ultimi anni come lo “Czar Digitale” a cui venga dei servizi pubblici essenziali. attribuita l’autorità di pianificare, coordinare e Come affermato da Roberto Masiero, Presidente monitorare l’esecuzione di una vera e propria di The Innovation Group, «il ruolo della tecnologia strategia per la digitalizzazione del Paese. nella crisi ha evitato il collasso nella società, oltre È, tuttavia, innegabile che l’emergenza abbia che nell’economia del Paese». portato nella PA una spinta senza precedenti La forte componente tecnologica, che in questi nell’ambito della digitalizzazione, un’accelerazione mesi ha caratterizzato il funzionamento della che, però, ha fatto emergere in maniera ancora macchina pubblica, non deve tuttavia essere più evidente l’arretratezza del nostro Paese in considerata come una commodity. Le tecnologie, determinati ambiti, primo fra tutti l’utilizzo dei Big infatti, hanno agito influenzando fortemente Data. Come, infatti, evidenziato da Guido Scorza, le modalità di organizzazione della Pubblica Consigliere Giuridico del Ministro per l’innovazione, Amministrazione, al punto da poter ritenere che «le pubbliche amministrazioni italiane, pur lo Stato assumerà un nuovo ruolo, ma quale? disponendo di molti dati, hanno ancora grandi Ci stiamo muovendo davvero verso un «nuovo difficoltà nel farne un utilizzo strategico e di reale equilibrio statale»? Quale sarà – in altre parole – il supporto alle scelte pubbliche». Il tema è stato “New Normal” per il funzionamento della PA? condiviso anche da Valeria Fascione, Assessore 14
Internazionalizzazione, Start-up – Innovazione di offrire agli utenti finali servizi continuativi con lo Regione Campania che ha ricordato l’importanza, stesso livello di produttività, garantendo l’utilizzo nella fase di rilancio, oltre del «back to work» anche di tecnologie flessibili. Sulla scalabilità ha, infine, e soprattutto del «back to school». discusso Alessandro Rivara, Sales Manager di Per Adriana Agrimi, Dirigente Dipartimento Akamai, secondo cui nella PA è necessaria una Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione, corretta applicazione della digitalizzazione, Formazione e Lavoro di Regione Puglia, «come fondamentale per gestire con efficacia qualunque ogni sfida che implica un cambiamento anche il situazione emergenziale. coronavirus ha portato ad affrontare una questione La PA come driver della ripartenza che è innanzitutto culturale. Per tali ragioni bisogna rendere i territori resilienti ai cambiamenti, non Le PA italiane si caratterizzano per una forte metterli solo nelle condizioni di fronteggiarli differenziazione. Ha esordito così la Ministra per ma renderli soprattutto capaci di costruire una la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone, prospettiva». secondo cui è necessario accompagnare le singole realtà pubbliche locali nella trasformazione dei La questione introduce il più volte affrontato propri processi. problema del digital divide. La carenza di infrastrutture di alcune aree del territorio italiano e «La pandemia – ha proseguito la Ministra di investimenti dedicati ha impedito in questi mesi Dadone – ha messo a dura prova la dirigenza e i l’erogazione e la fruizione universale di determinati funzionari della PA, portandoli a dei cambiamenti servizi. Per tali ragioni – ha affermato Alessandro radicali nel loro modo di lavorare. Un’esperienza Picardi, Vice Presidente Esecutivo di TIM – durante complessa che, però, non bisogna abbandonare: il lockdown l’impegno di TIM è stato rivolto per tali ragioni il Ministero si è posto l’obiettivo principalmente alle aree bianche, in cui sono stati di continuare a far lavorare il 30/40% dei propri aperti oltre 6mila cabinet e connesse circa 20mila dipendenti in smart working anche dopo famiglie. Per Picardi la ripartenza dovrà essere l’emergenza». accompagnata da interventi volti ad eliminare il In questi mesi il Ministero è, inoltre, intervenuto digital divide e a rafforzare servizi e infrastrutture sia con delle norme di rafforzamento sia con già esistenti, «l’auspicio è che si riesca quanto degli investimenti ad hoc (sono stati stanziati 50 prima ad avere un’unica autostrada a doppia corsia milioni di euro) per promuovere la digitalizzazione digitale». dei processi pubblici, riconoscendo appunto la Il tema delle infrastrutture è stato affrontato anche necessità di garantire ai cittadini la continuità di da Stefano Stinchi, Direttore Divisione Pubblica determinati servizi e attività, che in un contesto Amministrazione di Microsoft Italia, secondo cui come quello appena vissuto potevano essere «l’emergenza ha sbloccato processi e attività che erogati soltanto online. In questi mesi c’è stata una prima procedevano a ritmi molto lenti, rendendo forte accelerazione sul digitale, che in condizioni necessario per i provider di tecnologia aiutare il di normalità avrebbe richiesto tempi lunghissimi: la sistema italiano ad essere sempre più competitivo». grande sfida del domani è riuscire a far sì che la PA Anche per Alberto Poli, Account Manager di si ponga come capofila della ripartenza. Nutanix la principale sfida dei prossimi mesi sarà 15
LA TRASFORMAZIONE DIGITALE PMI: Sviluppo Ecosistemi Territoriali per la Ripartenza Vincenzo D’Appollonio Partner, The Innovation Group N elle mie attività di Consulenza stessi clienti con pacchetti di offerta e potenza Direzionale che conduco come commerciale indipendenti. Innovation Manager, sto assistendo La modalità operativa di questi accordi è alcune PMI lombarde nello sviluppo di molto pragmatica, e prevede principalmente nuovi modelli di business, soprattutto in questo tre azioni: la definizione di un accordo di periodo di emergenza sociale determinata dalla “non-disclosure”, per la riservatezza e la epidemia Covid-19, attraverso la definizione di comunicazione trasparente di dati confidenziali; accordi di collaborazione ‘a chilometro zero’ tra la valorizzazione delle offerte/soluzioni su base aziende che lavorano nello stesso territorio sugli costi, sia variabili che la quota parte dei fissi, stessi mercati, che si traducono nel concordare senza margini o ricarichi praticati dalle aziende modalità operative innovative di governance singolarmente, bensì applicando sul totale un collaborativa, per aumentare, agendo insieme, modello di pricing cost-plus; la proposizione e le opportunità di business, affinché le PMI formulazione congiunta dell’offerta e degli possano vincere la sfida della ripartenza post economics al cliente finale, condivisa dalle Covid-19. aziende in contenuti, termini e condizioni, Questo modello di business si sta sviluppando con margine totale e stop-price concordato, sul territorio soprattutto in quei mercati dove generando così flessibilità ed aumentando la è molto alta la complementarietà di offerta capacità negoziale nella trattativa commerciale. praticabile da diverse piccole aziende per Gli accordi prevedono un team inter-aziendale realizzare una soluzione ‘completa’ da portare che governa l’iniziativa, attraverso un business sul cliente finale in modo più efficace, attuando plan che si pone obiettivi condivisi, corredato il principio “l’Unione fa la Forza“. da un action plan operativo dettagliato nei Gli accordi di collaborazione tra queste aziende tempi, e una sezione misurabilità che fornisce si basano dunque sulla definizione e lo sviluppo al team inter-aziendale gli indicatori KPI per di offerte congiunte specifiche/complementari monitorare l’efficacia della collaborazione; un per indirizzare mercati condivisi; tali mercati piano commerciale ed un insieme di iniziative vengono sviluppati in modo sistematico, queste di GoToMarket per sostenere la proposizione aziende sono tutte parte attiva nello sviluppo, e promozione sul mercato delle soluzioni di l’obiettivo è quello di realizzare insieme, in offerta congiunta identificate; un piano di una collaborazione operativa e commerciale, ripartizione degli utili in funzione degli effettivi fatturato altrimenti non ottenibile dalle stesse contributi operativi di ognuna delle parti alla aziende che si muovano singolarmente sugli realizzazione e vendita. 16
Grazie a questi accordi de facto, le imprese Le aziende che sto seguendo, nel settore possono gestire con i propri fornitori e con i dell’impiantistica elettrica industriale e nel propri clienti una pipeline di fornitura basata mercato manifatturiero, grazie a questi accordi su logistica avanzata, con adeguati livelli di di collaborazione commerciale ed operativa stock di materia prima e di prodotto finito stanno già cominciando a cogliere i primi frutti, che consentono di assicurare continuità di acquisendo importanti clienti altrimenti non fornitura per prodotti critici anche in momenti indirizzabili in modo disgiunto, e proponendosi di emergenza. Si genera così un ecosistema oggi al mercato come partner di massima territoriale one stop shop, una vera e propria affidabilità per vincere insieme la sfida della filiera virtuosa che consente a queste aziende ripartenza. continuità produttiva ed operativa, contando anche su una solidità finanziaria messa a fattor comune, e sostenuta dagli istituti di credito sulla base del business plan condiviso. 17
LA TRASFORMAZIONE DIGITALE Promuovere la trasformazione digitale non vuol dire soltanto investirvi Carmen Camarca Analyst, The Innovation Group B isognerebbe domandarsi se il forte Innovation Group, condotta tra dicembre e feb- aumento nella domanda di strumenti e braio 2020 (e quindi prima dello scoppio della soluzioni digitali registrato in questi mesi pandemia) era emerso che i principali progetti sia stato accompagnato dalla definizione portati avanti nel 2020 dalle aziende erano di adeguati piani strategici e di investimento volti, oltre ad aumentare l’efficienza operativa o se si sia trattato piuttosto di un intervento (44%), anche al raggiungimento di obiettivi urgente reso necessario da una situazione di legati alle singole esigenze settoriali (35%) non- emergenza. ché allo sviluppo di una ampia trasformazione Nel già più volte citato sondaggio “Covid-19 digitale del business (30%), un ambito verso cui e Smart Working” [1], condotto da The Inno- vation Group a marzo 2020, la metà delle aziende intervistate ha indicato, tra le princi- pali priorità dell’anno in corso: • efficienza opera- tiva/riduzione dei costi (52%); • maggiore utilizzo di tecnologie e ca- nali digitali (51%); • implementazio- ne di modalità di lavoro agile/smart (47%). Con l’emergenza Co- vid19 la priorità delle aziende è stata senz’altro modificata. Dalla sarebbe aumentato l’interesse il prossimo anno Digital Business Transformation Survey [2] di The (+33%). 18
Veniva, inoltre, stimato un forte incremento su nell’organizzazione a fronte del solo 22% che base annua (+82%) per le attività di business dichiarava di aver definito una Roadmap precisa analytics, progetti per cui, a seguito dell’emer- monitorandone i progressi e del 19% secondo genza, dichiara interesse solo il 7% del campio- cui era stato definito un gruppo di lavoro e pro- ne. cessi di decision making. Se quindi prima della pandemia la trasforma- Il 33% del campione dichiarava, inoltre, che la zione digitale era uno dei principali ambiti di propria azienda fosse dotata di una strategia di interesse per le aziende (sia per il 2020 sia trasformazione digitale a livello di top manage- per il 2021), quello che emerge dal sondaggio ment mentre nel 27% dei casi veniva rilevata la condotto durante il lockdown è soprattutto lo presenza di un leader che si occupasse di tali sviluppo di scelte tattiche legate all’emergenza, progetti. iniziative singole a cui però non viene accom- Le aziende che hanno dichiarato di aver già pagnata la definizione di un percorso strategico individuato una roadmap strategica sono princi- più am- palmente pio dagli di grandi effetti ben dimen- visibili nel sioni (ol- medio- tre 2.500 lungo dipen- termine, denti) ma non apparte- solo nel nenti al breve. settore Si rileva, ICT/Me- quindi, un dia/TLC peggiora- mentre la mento ri- presenza spetto alla di un lea- situazione der viene pre-Covid rilevata che vede- soprat- va la DT tutto sempre nelle più colle- aziende gata a livelli alti della strategia di business. di grandi dimensioni operanti nell’ambito dei La tematica è sempre stata piuttosto controver- Servizi. sa. Si è spesso ritenuto, infatti, che lo sviluppo In particolare, per sviluppare progetti di inno- e l’imple- vazione menta- digitale, zione dei il 28% progetti delle innovati- aziende vi fosse intervi- conside- state di- rato come chiara di una delle disporre diverse principal- attività e mente di strategie un labo- aziendali ratorio al più che proprio come un interno nuovo o di una modo di funzione concepire dedicata il busi- a tali te- ness. matiche Del resto, e di aver anche la DBT Survey di The Innovation Group individuato una strategia di Open Innovation. aveva rilevato come per il 42% delle aziende in- Va, tuttavia, evidenziato che è ancora elevata tervistate le iniziative digitali fossero coordinate la percentuale di chi dichiara di non possedere 19
strutture dedicate a progetti innovativi (30% dei aziende di grandi dimensioni (con più di 2.500 rispondendi, anche se la metà di questi conta di dipendenti) operanti in ambito Finance. Peculia- implementarne nel futuro). rità delle aziende grandi, operanti nell’ambito Ancora debole, infine, la percentuale di chi ICT/Media/TLC e nei Servizi (sia alle imprese sia dichiara di avvalersi di network internazionali professionali), è anche la presenza di persone (10%). con skill necessari alla DT. La capacità di sviluppare reti e accordi con at- Un management con forte commitment carat- tori internazionali sembra caratterizzare soprat- terizza, invece, le aziende di dimensioni più tutto le aziende di grandi dimensioni operanti piccole (meno di 99 dipendenti e tra 100 e 499) soprattutto in ambito ICT/Media/TLC. attive nell’ambito dell’Industria, ICT/Media/TLC e Servizi. Analizzando i dati per settore aziendale emerge che sono principalmente le aziende operanti Quello che emerge, dunque, è il forte sviluppo nell’ambito dell’ICT/Media/TLC a dichiarare di in azienda di strategie di innovazione digitale essersi dotate di un laboratorio interno che si orientate alle persone (siano esse dipendenti occupa dei progetti più innovativi e di aver svi- o clienti), ai loro needs e alle loro capacità e, luppato una strategia di Open Innovation (so- soltanto in secondo luogo, ad aspetti quali la prattutto di piccole dimensioni) mentre per le rivisitazione o la sperimentazione dei processi. organizzazioni della Pubblica Amministrazione Tale fenomeno conferma quanto riportato fino- emerge un’ancora forte presenza della funzione ra, evidenziando, appunto, come l’innovazione IT nel gestire queste tematiche. digitale non rappresenti soltanto lo sviluppo Infine, la mancanza di strutture/funzioni dedica- di progetti e attività ad alta componente inno- te emerge soprattutto nelle aziende dell’Indu- vativa ma indichi soprattutto l’introduzione in stria/Utilities. azienda di un nuovo approccio strategico. I risultati della DBT Survey fanno riferimento Sono le persone che fanno le aziende (digitali) alla situazione di pre-Covid e pure mostrano La Survey mostra, inoltre, come i principali come le aziende italiane avessero iniziato, sep- elementi presenti nella strategia digitale delle pur lentamente, a concepire la digital transfor- aziende siano la forte propensione al cliente, il mation in maniera più strutturata. management con forte committment (in en- Come già riportato, la crisi pandemica ha indot- trambi gli ambiti è stato rilevato un punteggio to le aziende a rivedere le proprie priorità, una medio di 3,3) e la presenza in azienda di capi- scelta che potrebbe anche giovare al merca- tale umano con skill adeguate ad affrontare la to digitale complessivo ma probabilmente la digital transformation (3,1). digital Segue lo trasfor- sviluppo mation di attività in azien- volte a di- da non gitalizzare inizierà gli attuali adesso. processi aziendali e l’indivi- duazione di partner tecnolo- gici cui [1] Il son- affidarsi daggio per la è basato promozio- su un ne delle campio- iniziative ne di 99 digitali rispon- (3,0). denti Ancora bassa, invece, la capacità di testare i appartenenti ad aziende di settore e dimensio- progetti prima della loro adozione e di riallocar- ne differenti. li con flessibilità. [2] La Survey, condotta annualmente da The In particolare, lo sviluppo di una strategia orien- Innovation Group, si basa su un campione di tata al cliente caratterizza principalmente le 181 aziende. 20
BANCHE E FINTECH Sfide e opportunità per Asset e Wealth Manager ai tempi del Covid-19 Carmen Camarca Analyst, The Innovation Group I l Covid-19 è il Cigno Nero del 21esimo secolo, player delle industrie dell’Asset & Wealth in grado di causare una recessione ed una Management, che si sono confrontati sugli scenari crisi globale senza precedenti e di ridisegnare futuri, sul ruolo della trasformazione digitale e completamente le dinamiche dei mercati sugli impatti diretti previsti nel loro core business. finanziari e dell’economia reale sia lato domanda Va innanzitutto chiarito che, per entrambe le sia offerta. industry, il principale effetto causato dal Covid Quello che si prevede è l’affermarsi di un è stato quello di accelerare alcuni trend già in nuovo modello atto prima della di capitalismo, crisi pandemica, che potrebbe I principali player delle industrie i cui tempi, però, essere definito in condizioni “capitalismo dell’Asset & Wealth Management, si di “normalità” liberale regolato”, sono confrontati sugli scenari futuri, sul sarebbero stati molto tornando, dunque, più lunghi. ad un’economia ruolo della trasformazione digitale e In particolare, per maggiormente sugli impatti diretti previsti nel loro core quanto riguarda gli fondata sui valori della sicurezza, business. Per entrambe le industry il Asset Manager sono emersi i seguenti della moderazione principale effetto causato dal Covid è punti. e dell’ordine. stato quello di accelerare alcuni trend già • Maggiore Le sfide poste dalla attenzione sui diffusione del Covid in atto prima della crisi pandemica prodotti alternativi e le conseguenze (strumenti in attese sono state grado di garantire oggetto della diversificazione e rendimento ai clienti) discussione del workshop “Digital Investment ed ESG. In particolare, l’interesse per gli Management”, organizzato da The Innovation investimenti ESG, che già aveva subìto una Group, le cui risultanze sono state riassunte in un forte accelerazione prima della pandemia, Report realizzato in collaborazione con Excellence aumenta adesso alla luce di una maggiore Consulting di cui riportiamo qui i punti principali. consapevolezza sulla loro importanza e del L’evento, giunto alla sua terza edizione, ha loro impatto sulla società. Il trend assume raccolto le esperienze e le opinioni dei principali rilievo soprattutto se si tiene conto del fatto 21
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