Il settore immobiliare in Italia. Andamento e prospettive
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RAPPORTO FEDERLEGNOARREDO 2020 Gli investimenti in Costruzioni Gli investimenti in costruzioni nel 2019 ammon- Gli investimenti in costruzioni nel 2019 tavano a 129.853 milioni di euro, ripartiti in egual INVESTIMENTI IN misura tra settore residenziale (sia per nuove COSTRUZIONI abitazioni sia manutenzione straordinaria) e 100% non residenziale pubblico e privato. NON RESIDENZIALE RESIDENZIALE 50% 50% NUOVO PRIVATO 14% 32% MANUTENZIONE PUBBLICO STRAORDINARIA 36% 18% Fonte: Elaborazione Centro Studi FederlegnoArredo su dati ANCE Complessivamente la variazione degli investimen- da ANCE prima della crisi innescata dall’emergen- ti in costruzioni nel 2019 è stata positiva sia in va- za Coronavirus - ipotizzava ancora per il 2020 una lore (+4,2%) sia, con minore intensità, in quantità variazione positiva (+3,3% in valore, +1,7% in quan- (ovvero a prezzi costanti 2015), +2,3%. tità), anche se in rallentamento rispetto al 2019. Lontani tuttavia i livelli pre-crisi. Positive, sia in L’avvento della pandemia e del conseguente valore sia in quantità, tutte le componenti. In parti- lockdown ha reso necessario rivedere le proie- colare positive le nuove abitazioni (+7,4% in valore, zioni 2020 che indicano per il settore Costruzioni +5,4% in quantità) e il non residenziale (+4,6% in una variazione negativa, con un range da – 10% valore, +2,6% in quantità). nello scenario più soft a – 28% dello scenario più hard ( per maggiori dettagli vedi Box “Evoluzione Per quanto riguarda gli investimenti in Costruzioni dell’emergenza Covid-19: tendenze in atto e pre- nella loro totalità, lo scenario di base - realizzato visioni” a pag. 26). Investimenti in costruzioni Anni 2011-2020**. Valori in milioni di euro. 180.000 160.000 156.115 143.684 +4,2% +3,3% 140.000 132.351 134.075 129.853 122.971 124.587 120.502 119.521 121.418 COVID-19 120.000 Scenario soft -10% 100.000 Scenario hard -28% 80.000 60.000 40.000 20.000 *Stime ANCE ** Stima ANCE pre emergenza Covid-19 e scenari ANCE Covid-19 - Fonte: Elaborazione Centro Studi 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018* 2019* 2020** FederlegnoArredo su dati ANCE 18
RAPPORTO FEDERLEGNOARREDO 2020 Nel settore residenziale gli investimenti in ma- cessita di interventi di rinnovo. nutenzione straordinaria rappresentano nel Nello scenario pre-Covid-19, le previsioni 2019 quasi tre quarti (73%) degli investimenti ANCE ipotizzavano che il settore residen- totali, per un valore complessivo pari a 47,4 mi- ziale nel 2020 avrebbe avuto un andamento liardi di euro, contro i 17,5 destinati al nuovo (27% positivo rispetto all’anno precedente, sia per del totale residenziale). Il prevalere delle manu- il nuovo che per le manutenzioni (+3,3% in tenzioni dello stock esistente rispetto alla nuova valore complessivamente). Le previsioni non edilizia rappresenta una tendenza avviatasi da sono state ancora aggiornate in dettaglio ma un decennio con sempre maggior evidenza anno si stima che il rallentamento dei cantieri por- dopo anno e destinata a consolidarsi, in presen- terà soprattutto nel residenziale una notevole za di un patrimonio immobiliare obsoleto che ne- flessione nel valore di produzione. Il comparto Abitazioni. Anni 2011-2020**. Investimenti in nuove abitazioni e manutenzione straordinaria abitazioni. Valori in milioni di euro. Nuovo Manutenzione straordinaria 80.000 74.267 70.837 67.972 67.081 70.000 62.499 62.523 64.940 60.485 59.942 61.041 60.000 41.323 50.000 42.256 43.592 40.000 44.275 47.395 48.827 44.746 45.553 45.548 46.188 30.000 20.000 32.943 28.581 10.000 24.380 18.224 18.253 15.739 14.389 15.493 16.336 17.545 - 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018* 2019* 2020** *Stime ANCE ** Stima ANCE pre Covid-19 Fonte: Elaborazione Centro Studi FederlegnoArredo su dati ANCE Anche nel 2019 gli investimenti non residenziali Segnale che Ance aveva confermato anche nelle hanno fatto registrare una variazione positiva previsioni per il 2020 formulate prima dell’emer- (+2,6% in quantità) grazie sia alla componente genza Covid-19, sia per il non residenziale privato privata (+2,5%) sia a quella pubblica, che torna nel (+1,9% in valore; +0,4% in quantità) sia soprattut- quadrante positivo (+2,9%). to per quello pubblico (+5,6% in valore, +4,0% in quantità). Il comparto Non residenziale. Anni 2011-2020**. Investimenti in edilizia privata e pubblica. Valori in milioni di euro. 90.000 81.848 Privato Pubblico 80.000 72.847 70.000 64.379 64.914 66.994 31.698 60.472 60.017 59.580 60.377 62.064 60.000 28.466 23.083 24.366 50.000 25.752 24.399 24.832 23.691 22.539 22.014 40.000 30.000 50.150 20.000 44.381 40.050 41.831 42.628 38.627 36.073 35.184 35.889 37.839 10.000 - 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018* 2019* 2020** *Stime ANCE ** Stima ANCE pre Covid-19 Fonte: Elaborazione Centro Studi FederlegnoArredo su dati ANCE 19
RAPPORTO FEDERLEGNOARREDO 2020 Le stime sul 2020 tenevano conto della proro- sicurezza determineranno sicuramente una ga, nella Legge di Bilancio, degli incentivi pre- flessione importante anche nelle costruzioni visti per per le ristrutturazione edilizie e per la non residenziali, ma potrebbe generarsi un re- riqualicazione energetica degli edifici, ma non cupero per il 2021 per gli auspicati interventi potevano considerare l’emergenza sanitaria pubblici di rilancio del settore e dell’economia in arrivo e la crisi economica da essa innesca- in generale attraverso gli investimenti in in- ta. L’arresto dei cantieri e la lenta ripresa in frastrutture. Investimenti in costruzioni – Tipo di intervento Anni 2014-2020**. Variazione % in quantità sull’anno precedente. TOTALE COSTRUZIONI Totale residenziale Nuove abitazioni Manutenzione straordinaria TOTALE COSTRUZIONI Totale non residenziale Privato Pubblico 30,0% 30,0% 20,0% 20,0% 10,0% 10,0% 0,0% 0,0% -10,0% -10,0% -20,0% -20,0% -30,0% -30,0% 2014 2015 2016 2017 2018* 2019* 2020** 2014 2015 2016 2017 2018* 2019* 2020** *Stime ANCE ** Stime ANCE pre Covid-19 Fonte: Elaborazione Centro Studi FederlegnoArredo su dati ANCE Investimenti in Costruzioni – Tipo di intervento Anni 2018*-2020**. Variazione % in quantità sull’anno precedente. 2018* 1,7% 1,5% 4,5% 0,5% 1,9% 4,9% -3,2% 2019* 2,3% 1,9% 5,4% 0,7% 2,6% 2,5% 2,9% 2020** 1,7% 1,8% 2,5% 1,5% 1,7% 0,4% 4,0% TOTALE Manutenzione COSTRUZIONI Abitazioni Nuove abitazioni straordinaria Non residenziali Private Pubbliche *Stime ANCE ** Stime ANCE pre Covid-19 Fonte: Elaborazione Centro Studi FederlegnoArredo su dati ANCE 20
RAPPORTO FEDERLEGNOARREDO 2020 Permessi di costruire 2019 Il dato stimato da ANCE sulle nuove abitazioni costruite nel 2019 e la previsione per il 2020 (prima dello scoppio dell’emergenza legata al Covid-19) hanno un segno positivo (+5,4% e + 2,5% rispettivamente). Esso riflette la crescita dei permessi di costruire che da alcuni anni si è manifestata invertendo la tendenza di quasi un decennio. Il 2016 ha rappresentato l’anno dell’inversione di tendenza per i permessi di costruire residenziali, con il primo dato positivo (+4%) dopo la lunga successione di contrazioni avviatasi con la crisi economica. L’incremento del numero di nuove abitazioni è continuato nel 2017 e nel 2018, con un valore asso- luto a consuntivo superiore alle 60.200 unità: il miglior dato dell’ultimo quinquennio che ha superato anche le stime elaborate in precedenza. La serie positiva si è interrotta già dal primo trimestre del 2019, con un ulteriore inasprimento nel secondo e, soprattutto, nel terzo trimestre. Secondo la proiezione elaborata a partire dai dati relativi ai permessi di nuovi edifici residenziali ad oggi disponibili (relativi al periodo gennaio-settembre 2019), si stima che il 2019 si sia chiuso con un dato negativo (-2,5% il numero di permessi, a fronte di un dato stabile per la super- ficie di nuova costruzione). Il dato relativo ai permessi fornisce una indicazione per quanto verrà in realtà costruito nei 12-24 mesi successivi e pertanto tale dato fornisce una indicazione , purtroppo destinata a peggiorare per effetto dell’emergenza Covid-19 e della conseguente crisi economica, sull’andamento del settore negli anni successivi. La serie positiva si è interrotta già dal primo trimestre del 2019, con un ulterio- re inasprimento nel secondo e, soprattutto, nel terzo trimestre. Secondo la proiezione elaborata a partire dai dati relativi ai permessi di nuovi edifici residenziali ad oggi disponibili (relativi al periodo gennaio-set- tembre 2019), si stima che il 2019 si sia chiuso con un dato negativo (-2,5% il numero di permessi, a fronte di un dato stabile per la superficie di nuova costruzione). Il dato relativo ai permessi fornisce una indicazione per quanto verrà in realtà costruito nei 12-24 mesi successivi e pertanto tale dato fornisce una indicazione , purtroppo destinata a peggiorare per effetto dell’emergenza Covid-19 e della conseguente crisi economi- ca, sull’andamento del settore negli anni successivi. Permessi di costruire: numero nuove abitazioni (fabbricati residenziali nuovi e ampliamenti) Anni 2010-2019*. 140.000 128.707 121.299 120.000 100.000 90.817 80.000 61.000 60.216 58.711 57.755 60.000 53.801 48.584 50.520 40.000 20.000 0 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019* * Stima Centro Studi Federlegno Arredo Eventi SpA su dati Istat Fonte: Elaborazione FederlegnoArredo su dati Istat e ANCE 21
RAPPORTO FEDERLEGNOARREDO 2020 La Filiera nell’edilizia Secondo l’indagine svolta da FederlegnoArredo nel “Quarto Rapporto case ed edifici in legno (2019)”, il settore della bioedilizia in legno valeva nel 2018 724 milioni di euro, con un incremento del +5% sul 2017. Il dato contempla la produzione di 203 imprese produttrici di edifici in legno (a cui sono attribuiti il 52% degli edifici costruiti e il 54% del fatturato realizzato) esaminate nel Rapporto a cui si aggiunge la stima della produzione degli altri operatori, prevalentemente appartenenti al settore dell’edilizia tradizionale che stanno diversificando l’attività. A contribuire al valore complessivo è in particolare il comparto residenziale, con circa 571 milioni di euro (+1,4%), mentre quello non residenziale si attesta a 153 milioni, ma cresce a doppia cifra (+23%). Le abitazioni in legno, 3.200 nel 2018, rappresentano circa il 7% delle nuove abitazioni realizzate complessivamente in Italia, in sostanziale continuità con l’anno precedente. Agli edifici residenziali, stimati in 3.147, si aggiungono 276 edifici non residenziali. Degli edifici residenziali il 60% (circa 1.900) si stima siano stati realizzati dagli produttori analizzati (corrispondente al 63% del valore realizzato); altri 1.247 sono attribuiti agli operatori che assemblano le pareti e completano l’edificio, mentre 965 agli edili e agli importatori di case in legno (spesso piccole società di servizi o studi di architettura). Per il non residenziale invece la quota attribuita agli operatori specializzati è maggiore, pari al 75% del valore totale, in considerazione della maggiore complessità e varietà delle realizzazioni; il residuo si distribuisce pressoché equamente tra gli altri operatori con una lieve prevalenza delle imprese edili. Bioedilizia in legno in Italia: 724 milioni di euro (+5%) L’Italia è al 4° posto in Europa per la produzione di edifici prefabbricati in legno 22
RAPPORTO FEDERLEGNOARREDO 2020 Le compravendite immobiliari 2019 Nel 2019 è continuata la tendenza positiva in atto già dal 2014 del numero di compravendite residen- ziali in Italia. Andamento del NTN2 residenziale. Anni 1997-2020*. Valori in migliaia. 900 834 845 805 786 800 740 742 700 671 662 665 624 592 595 581 604 604 600 562 579 COVID-19 542 510 517 Scenario soft 500 529 428 436 390 406 Scenario hard 400 463 300 200 100 0 2015 2012 2020* 2007 2001 2010 2016 2019 2014 2018 1999 1998 2003 2005 2002 2017 2011 2000 2006 2009 1997 2004 2008 2013 * stima ANCE pre emergenza Covid-19 e scenari Nomisma Covid-19 Fonte: Elaborazione Centro Studi FederlegnoArredo su dati Agenzia Entarte, Ance e Nomisma I dati relativi al 2019 emessi dall’Agenzia del- totali; in Lombardia, in particolare, ha luogo ol- le Entrate indicano 603.541 compravendite tre una compravendita su cinque (22%). Tra le residenziali, contro le circa 579mila del 2018 regioni più grandi, positivi anche Lazio (+3,1%) (+4,2%). Sopra la media nazionale Nord Ovest e Piemonte (+3,2%). (+5,1%) e Nord Est (+5,4%). Comunque in cre- scita anche il Centro-Sud. Tuttavia, l’andamento nel corso del 2019 è stato variabile e l’ultimo trimestre dell’anno ha visto A trainare la crescita sono soprattutto le com- un rallentamento del lungo trend positivo, con pravendite di Lombardia (+5,9% sul 2019), Ve- un +0,6% rispetto a un anno prima e una diver- neto (+5,4%) ed Emilia Romagna (+4,9%), che sificazione territoriale più netta con il Centro insieme costituiscono il 40% delle transazioni e le Isole che presentano andamento negativo. 2 Per NTN si definisce il numero di transazioni di unità immobiliari “normalizzate”. Le compravendite dei diritti di proprietà sono “contate” relativamente a ciascuna unità immobiliare tenendo conto della quota di proprietà oggetto di transazione; ciò significa che se di un’unità immobiliare è compravenduta una frazione di quota di proprietà, per esempio il 50%, essa non è contata come una transazione, ma come 0,5 transazioni. NTN dal 1985 al 1999 stima su dati Ministero degli Interni, dal 2000 dati Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. Questi ultimi non comprendono i valori del NTN relativi ai comuni delle province autonome di Trento (n. 221 comuni) e Bolzano (n. 116 comuni), del Veneto (n. 2 comuni) e della Lombardia (n. 2 comuni) dove vige il sistema dei libri fondiari (o sistema tavolare) per la pubblicità immobiliare. I dati relativi al volume delle compravendite nei comuni del Friuli Venezia Giulia (n. 44 comuni), dove vige il sistema tavolare, sono disponibili a partire dal 2008; dal 2000 al 2007, per questi comuni, i dati sono stati stimati sulla base della quota percentuale media, rispetto al dato nazionale, rilevata tra il 2008 e il 2012. 23
RAPPORTO FEDERLEGNOARREDO 2020 Nello scenario previsivo antecedente all’emergen- una riduzione di oltre il 20% rispetto a quanto pre- za Covid-19, ANCE ipotizzava per il 2020 un anda- cedentemente previsto per il 2020, in ogni caso si mento in linea con il 2019. Le nuove proiezioni per prevede almeno una riduzione del 10% delle com- il 2020 mostrano diversi scenari ipotizzando evo- pravendite rispetto al 2019 (per approfondimenti luzioni differenti dell’emergenza Covid-19: la pro- vedi Box “Evoluzione dell’emergenza Covid-19: iezione più pessimistica (scenario hard) prevede tendenze in atto e previsioni” a pag. 26). Il credito alle famiglie Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, il ricorso al mutuo ipotecario interessa poco meno della metà delle compravendite residenziali realizzate da persone fisiche (dato 2019), con una variazione del +1,5% rispetto al 2018 che sale a +2,9% nel Nord Est. A differenza di quanto accaduto l’anno precedente, nel 2019 il trend delle compravendite realizzate da persone fisi- che e attuate con mutuo è meno dinamico di quello delle compravendite totali (+1,5% contro 4,2%), a indicare una maggiore difficoltà di accesso al credito da parte delle famiglie. Il valore delle erogazioni alle famiglie per acquisto di un’abitazione nel 2019 ha fatto registrare una contrazione (-3,2% sull’anno precedente, che diventa un -2,9% se si escludono surroghe e sostituzioni), ritornando poco sopra ai livelli del 2017 dopo il dato positivo del 2018 (+6,1% sul 2017, +11,4% al netto di surroghe e sostituzioni). Nel 2019 si è registrato un aumento del valore erogato nel primo e quarto trimestre (confer- mato anche al netto di surroghe e sostituzioni, rispettivamente con +5,7% e +1,4%) mentre i trimestri centrali hanno subito una contrazione. Ma se le surroghe hanno subito una diminu- zione nel corso dei primi nove mesi, nell’ultimo trimestre sono viceversa aumentate notevol- mente, con una variazione prossima al +90%, favorite dal calo dei tassi di interesse. Erogazioni per acquisto di abitazioni da parte delle famiglie. Italia. Anni 2006-2019. Flusso in milioni di euro. 62.758 56.980 55.592 51.047 49.613 50.508 49.120 48.882 47.599 41.247 24.757 24.183 21.393 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Fonte: Elaborazione Centro Studi FederlegnoArredo su dati Banca d’Italia 3 Fonte: Nomisma, Il mercato immobiliare Italiano - Overview Maggio 2020 24
RAPPORTO FEDERLEGNOARREDO 2020 Incentivi per la casa Dal 1998 al 2019 sono stati circa 19,5 milioni gli interventi veicolati da incentivi fiscali per il recupero edilizio e la riqualificazione energetica: complessivamente il valore degli investimenti ammonta a oltre 321 miliardi di euro, 279,8 per il recupero edilizio e 41,7 per la riqualificazione energetica, pari al 13% circa del totale investito. Secondo le previsioni elaborate dal Cresme, nel 2019 gli investimenti veicolati dagli incentivi ammonterebbero a 25,7 miliardi di euro per il recupero edilizio (+2,2% sul 2018) e 3,25 per la riqualificazione energetica (-2,4%). Focalizzandosi sul solo 2018, gli investimenti incentivati relativi al recupero edilizio ammontavano a 25,2 miliardi di euro (erano 24,4 nel 2017) a cui si aggiungono altri 3,3 miliardi per la riqualificazione energetica (in calo rispetto al 2017 quando erano 3,7 miliardi). L’analisi svolta da Cresme sulla produzione nelle costruzioni 2018 evidenzia un valore relativo al rinnovo (comprensivo, oltre alla manutenzione straordinaria, anche della manutenzione ordinaria e delle opere del Genio Civile) pari a 126,3 miliardi di euro correnti (+2,1% sull’anno precedente); il recupero rappresenta circa tre quarti del valore totale della produzione (74%); il 26% degli investimenti invece concerne nuovo e impianti fer. Valore della produzione nelle Costruzioni. Valori % sul totale Valore della produzione. Anno 2018. Ristrutturazione +2,5 sul 2017 edilizia Edilizia residenziale Lavori incentivati 15% 30% 17% Riqualificazione energetica Edilizia non res. 2% privata Manutenzione 12% straordinaria 52% Edilizia non res. Rinnovo pubblica 74% Manutenzione Valore della 3% produzione ordinaria 100% 21% Nuovo e impianti fer* Opere del Genio Civile 26% 7% *Fonti energetiche rinnovabili. Fonte: Elaborazione Centro Studi FederlegnoArredo su dati Cresme. Anche per i l 2019 e il 2020 è stata prorogata la misura del Bonus Mobili. Dalla sua introduzione, avvenuta a giugno 2013, a fine 2018 i contribuenti che ne hanno beneficiato sono stati poco meno di 1,2 milioni, per una spesa complessiva corrispondente a oltre 7 miliardi di euro (cui si sommano i 139 milioni relativi al Bonus Giovani Coppie attivato per il solo anno 2016). Una spesa totale pari dunque a 7,2 miliardi di euro da cui hanno tratto beneficio sia le famiglie sia la Filiera, ed infine anche lo Stato in termini di occupazione e entrate fiscali. 25
RAPPORTO FEDERLEGNOARREDO 2020 Evoluzione dell’emergenza Covid-19: tendenze in atto e previsioni Tutte le previsioni formulate dagli analisti per il 2020 sono state scompaginate dall’arrivo dapprima in Cina e poi nel resto del mondo del virus Covid-19, con un impatto inatteso per il nostro Paese fino a poche settimane prima. La chiusura progressiva, a partire da febbraio e tuttora parzialmente in corso, della maggior parte delle attività economiche e sociali, ha determinato una crisi economica senza precedenti della quale non si conoscono ancora le ricadute sull’economia in generale. Anche la filiera del Legno- Arredo ha subito una repentina e drammatica frenata: una prima stima prevede una perdita di produzione di circa il 20% per il 2020. L’effetto del lockdown e della crisi economica da esso innescata è oggetto di studio da parte degli analisti e tuttora difficile da quantificare data la singolarità della situazione e la forte incertezza che caratterizza i mesi a venire. Per quanto riguarda le famiglie, l’Indice di fiducia delle famiglie Confcommercio-Censis registra il saldo “ottimisti”-“pessimisti” più basso degli ultimi quattordici anni: il 53% degli intervistati si dichiara infatti pessimista, e solo il 22% ottimista. Analogamente, il valore dell’indice Istat del clima di fiducia dei consumatori italiani di aprile è il peggiore da dicembre 2013 (e per le imprese raggiunge il valore minimo dall’inizio della serie storica a marzo 2005): a preoccupare gli italiani sono soprattutto il clima economico e il futuro. COSTRUZIONI Per quanto concerne il settore delle costruzioni, già provato da oltre un decennio di crisi, ANCE ha disegnato due diversi scenari, uno “soft” e uno “hard”, che misurano le conseguenze dell’impatto con livelli di gravità differenti. Quello “soft”, meno negativo, ipotizza la fine del lockdown nel mese di maggio e, dopo una fase intermedia cosiddetta “di convivenza” fino a fine 2020 caratterizzata da una graduale ripresa delle attività, un ritorno alla normalità, con l’inizio del 2021. Una “normalità” sotto il profilo sanitario che si tradurrebbe a breve in una normalità economica: la produzione tornerebbe a regime (100%) nel 2021 perché si assisterebbe a un recupero degli investimenti pubblici, mentre il riavvio degli investimenti privati sarebbe ancora moderato. Tale ipotesi comporterebbe una contrazione degli investimenti in costruzioni del -10% per il 2020 e un +3% per il 2021, che resterà perciò ancora sotto i livelli del 2019. Lo scenario hard, più critico, prevede il protrarsi del lockdown fino a settembre 2020, a cui farebbe seguito un più esteso periodo di convivenza ed un ritorno a condizioni normali solo da ottobre 2021: una lunga fase caratterizzata da una produzione ridotta, investimenti pubblici senza accelerazione e una economia sostanzialmente depressa. Questo scenario prevederebbe una riduzione del -28% della produzione nel 2020 rispetto al 2019 e un ulteriore -19% per il 2021. PERMESSI DI COSTRUIRE Se il trend dei permessi di costruire nuove abitazioni si mostrava già indebolito nel 2019, l’emergenza Covid-19 ha determinato un allungamento dei tempi di realizzazione di quelle stesse abitazioni. Non sono invece ancora disponibili dati sull’andamento dei permessi rilasciati nel primo trimestre 2020. COMPRAVENDITE RESIDENZIALI I primi dati sugli scambi immobiliari resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate evidenziano una contrazione del -15,5% nel primo trimestre 2020 sullo stesso trimestre 2019 senza sostanziali differenze tra le diverse macroaree. La flessione è da attribuire alle restrizioni imposte dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria in atto. L’analisi dei dati mensili da parte dell’Agenzia mostra infatti che prima del cosiddetto lockdown l’andamento delle compravendite metteva in luce un mercato in crescita (seppur in rallentamento). Per quanto riguarda l’intero 2020, alla fine di maggio, Nomisma ha rivisto le proiezioni effettuate durante la fase di lockdown in ottica peggiorativa. Lo scenario più pessimistico ipotizza un crollo delle compravendite a 463.000 scambi (141.000 unità in meno, il 23% in meno rispetto all’anno precedente, con un’ulteriore perdita nel 2021 e solo nel 2022 un parziale recupero a 443.000 scambi. 26
RAPPORTO FEDERLEGNOARREDO 2020 Lo scenario intermedio vede comunque un forte calo delle compravendite (- 110.000 scambi, -18% sul 2019); più contenuta la perdita nello scenario “soft” (-75.000 scambi, con una contrazione del -12% sul 2019), subordinato alla disponibilità da parte delle banche a sostenere una domanda di accesso al mercato. Intanto, i dati sul mese di marzo relativi ai mutui sui fabbricati abitativi4 nei principali capoluoghi italiani mettono in luce una riduzione generalizzata con un diverso grado di intensità fino al -55% di Milano). Anche in ragione del fatto che l’emergenza non si è ancora conclusa e i tempi e le modalità della sua evoluzione non sono prevedibili, la stima degli effetti sul settore residenziale appare molto incerta. PRESTITI ALLE FAMIGLIE PER ACQUISTO DI ABITAZIONI Secondo l’ultima Indagine sul credito bancario5 svolta dalla Banca d’Italia, nel 1° trimestre 2020, la domanda di prestiti per abitazione da parte delle famiglie è diminuita, come conseguenza dell’andamento negativo delle compravendite e del calo della fiducia dei consumatori; previsto un ulteriore indebolimento nel secondo trimestre dell’anno. Si possono tuttavia individuare, all’interno delle tendenze emerse in questi mesi, alcuni fenomeni che possono aprire interessanti opportunità per le imprese della Filiera L-A all’interno di un contesto che resta molto difficile. • Una nuova idea di casa L’acquisto di una nuova abitazione ha subito un fermo durante il lockdown e i tempi della ripresa sono incerti. Tuttavia gli operatori del settore evidenziano come le ricerche non si siano fermate, anzi. Un fenomeno interessante cui si è assistito è la revisione delle priorità tra i criteri di ricerca: hanno acquisito un maggiore interesse il terrazzo e lo spazio esterno e la possibilità di un locale in più per il tempo libero o lo smart working. • Più attenzione per l’abitazione La lunga permanenza delle famiglie nella propria casa ne ha messo in luce tutte le criticità dando loro modo e tempo di pensare a migliorie e ristrutturazioni, peraltro favorite dalle agevolazioni in essere. • Ristrutturazioni e bonus collegati I bonus previsti dal cosiddetto “Decreto Rilancio” e quelli già in essere costituiscono una occasione per effettuare ora una ristrutturazione della propria abitazione o dell’edificio in cui si trova. Gli investimenti in ristrutturazione e quelli per la riqualificazione energetica potrebbero trovare in questo momento maggiore attenzione, soprattutto se il sistema bancario riaprirà anche alle famiglie la possibilità di accedere a forme di finanziamento convenienti grazie alle condizioni di favore concesse dall’UE per l’approvvigionamento di risorse finanziarie. • Investimenti stranieri Nonostante l’impossibilità momentanea a recarsi in Italia, continua l’interesse per le seconde case da parte degli investitori stranieri. 4 Dati Statistici Notarili Marzo 2020 www.notariato.it 5 Indagine sul credito bancario nell’area dell’euro - Principali risultati per le banche italiane 1° trimestre 2020 e prospettive per il 2° trimestre del 2020 27
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