Il nuovo insegnamento di Cittadinanza e costituzione - Proposta di un piano di lavoro per l'a.s. 2010-11 a cura della Commissione attività ...
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Il nuovo insegnamento di Cittadinanza e costituzione Proposta di un piano di lavoro per l'a.s. 2010-11 a cura della Commissione attività culturali e di ricerca del Liceo Sigonio dicembre 2009
Parte I Le indicazioni del ministero La normativa di riferimento − Disegno di legge 1.8.2008, art.1 − Decreto legge 137 1.9.2008,art.1, convertito in − Legge n.169, 30 ottobre 2008, art.1 − “Documento di indirizzo” 4 marzo 2009 Per il ministero questo è un anno di sperimentazione (finanziata, su progetto delle scuole) e di attività di formazione per i docenti. Il prossimo anno? Primo problema Mancano i decreti attuativi L'insegnamento è − presente in tutti gli ordini e gradi di scuola − riguardante le “aree storico-geografica e storico-sociale” − di 33 ore annuali − valutato “con voto distinto” cioè specifico, influente sul voto di condotta Secondo problema Questo è quanto si trova scritto nel documento di indirizzo, che è il documento più articolato (tutte le informazioni seguenti vengono da questo testo). Tuttavia il decreto legge e la legge in cui il decreto era stato convertito non parlano né di un preciso numero di ore annuale, pur riferendosi al “monte ore complessivo” previsto per le aree disciplinari coinvolte, né di una valutazione distinta; solo nel disegno di legge si dice che “la disciplina” di “Cittadinanza e costituzione è “oggetto di specifica valutazione” e avrà un “monte ore annuale di 33 ore” (precisando che “in sede di revisione degli ordinamenti” dovrà cercarsi un raccordo tra questa disciplina e le altre, dato il carattere trasversale delle sue tematiche). Quale valore assegnare dunque a queste indicazioni quando le ritroviamo nel “Documento di indirizzo”, un documento che non è, come recita il titolo, una legge? Il Documento di indirizzo Indicazioni di contenuto − conoscenze: prevalentemente di carattere storico-giuridico, con riferimenti alla Costituzione innanzitutto come ad una “mappa valoriale”, “utile alla costruzione della propria identità personale, locale, nazionale e umana”; − competenze/comportamenti: relativi alla promozione di una “cittadinanza agita” (vedi la “Raccomandazione” europea del 18-12-2006); Attenzione: le conoscenze sono prevalentemente storico-giuridiche quanto al loro carattere, non al loro ambito; se si guarda infatti alle competenze e ai comportamenti che da esse derivano, lo spettro è ampissimo e tocca tutte le materie. Si legge infatti che promuovere una “cittadinanza agita” vuol dire formare “nelle giovani generazioni l'impegno in prima persona per il benessere proprio e altrui attraverso ad
esempio attività di volontariato, la tutela dell'ambiente quale bene comune, la promozione del fair play e dei valori positivi insiti nello sport, l'educazione alla salute come assunzione del rispetto di se stessi e degli altri e l'educazione stradale come educazione alla responsabilità nelle proprie scelte e nelle proprie azioni”. Il Documento di indirizzo indica alla fine per ogni ordine di scuola una serie di “obiettivi di apprendimento” e di “situazioni di compito” da valutare al termine del ciclo di studi. Per la scuola secondaria: − gli “obiettivi di apprendimento” a parte il primo, generalissimo, riguardante i concetti di uomo, persona, ecc., gli altri, ben 13, sono tutti relativi a conoscenze normative, dunque afferenti principalmente alla materia di Diritto − le “situazioni di compito” per la certificazione al termine degli studi secondari riallargano il quadro dell'insegnamento e prevedono una valutazione su: 1. conoscenze (processi storici, norme, istituzioni) 2. competenze (identificazione di diritti/problemi sociali; riconoscimento di valori democratici/diritti e doveri del cittadino e dello studente) 3. comportamenti (rispetto degli altri e delle regole, partecipazione, impegno) Indicazioni di metodo Si sollecita l'adozione di metodologie diverse, utili a: − promuovere attività in classe − sollecitare la riflessione critica personale e collettiva − offrire occasioni di esperienza personale e collettiva (“saper essere”) − collegare l'attività e i saperi scolastici con situazioni della vita extrascolastica (“saper fare”) Si sottolinea la necessità di una collaborazione tra scuola e risorse del territorio (“enti, istituzioni, forze dell'ordine, magistratura, sportivi e associazioni del terzo settore”), e si precisa che il Ministero stesso si farà cura di promuovere queste collaborazioni. Raccomandazione importante: “l'autonomia delle scuole e, soprattutto, l'autonomia professionale e scientifica che deve essere riconosciuta ai docenti consiglia di non irrigidire le scelte ministeriali con un impianto metodologico didattico che potrebbe caratterizzare l'insegnamento di Cittadinanza e costituzione”; a tal fine è compito delle scuole 1) distribuire nell'arco dei diversi anni i contenuti proposti 2) valutare la fruibilità didattica delle indicazioni proposte. La programmazione Deve essere: − collegiale: “compito comune ai docenti e ai dirigenti scolastici” − del consiglio di classe in particolare, in cui “si tratta di trovare intese per accordarsi sugli obiettivi di apprendimento relativi a questa area di concetti e di competenze” − estesa a tutti i soggetti, anche esterni alla scuola, che possano utilmente contribuire: “compito comune ai docenti e ai dirigenti scolastici nel dialogo allargato con forze potenzialmente educative” Un problema, o forse un falso problema Con quali materie dobbiamo fare i conti? E domani, con la riforma?
Nel nuovo Liceo delle scienze umane scompare Diritto, a cui si riferiscono quasi tutti gli “obiettivi di apprendimento” elencati nel “Documento di indirizzo”. Né, nel biennio, sono presenti le Scienze umane, a cui potrebbe alternativamente essere affidato questo insegnamento. Storia, si può dire, è una certezza: c'è per tutti e cinque gli anni, nel vecchio come nel nuovo ordinamento: ma 33 ore annuali di Cittadinanza e costituzione vorrebbe dire in sostanza dimezzare il suo monte ore.
Parte II La proposta per il liceo Sigonio Non possiamo cercare la materia o le materie “capro espiatorio”: sia perché ci troveremmo davanti solo a dei problemi, sia perché, come è evidente a seguito di tutte le indicazioni analizzate, daremmo una lettura fortemente riduttiva e sbagliata del “Documento d'indirizzo” Sulla base di una lettura accurata del testo ministeriale, sembra obbligata la strada di: − un progetto di carattere multi-interdisciplinare − con un monte ore distribuito tra varie materie, a seconda delle tematiche e delle attività − pacchetti orari relativi definiti da concrete esigenze didattiche al posto di 1 ora settimanale burocraticamente sancita (per esempio, 4 ore di visita in un parco naturale, per un'attività di educazione ambientale pertinente a scienze, 2 ore di lezione sul diritto alla salute tenute nell'ambito dei rispettivi programmi dall'insegnante di sociologia e da quello di educazione fisica ecc.) − proposto, in linea di massima, dall'insegnante di storia e deliberato, come progetto comune, dal consiglio di classe L'insegnante di storia e “gli altri”. L'insegnante di storia (o chi per lui, comunque un singolo insegnante responsabile del progetto di classe) avrà il compito di: − in sede di consiglio di classe, proporre le proprie idee in merito al progetto annuale di “Cittadinanza e costituzione” per la classe; raccogliere i contributi dai colleghi, concretamente definiti per temi/ attività e ore; accertarsi che la proposta non ripeta contenuti già svolti dalla classe in precedenza − redigere successivamente il progetto annuale di “Cittadinanza e costituzione” − tenere i contatti con i docenti che collaborano al progetto durante l'anno − prima dello scrutinio finale raccogliere le valutazioni dai vari docenti coinvolti, per le parti svolte da ognuno, e fare la media da proporre come voto finale per “Cittadinanza e costituzione”. Il progetto annuale di “Cittadinanza e costituzione” deve esprimere: − il tema − il percorso, relativo ai contributi dei singoli insegnanti − per ogni parte del percorso, gli insegnanti coinvolti, le ore stabilite, le attività e i mezzi Le ore possono coincidere con: − normali lezioni curriculari: per esempio quelle normalmente dedicate alla spiegazione delle rivoluzioni moderne in storia, della Costituzione in diritto, dell'illuminismo politico in filosofia, ecc. − ore di compresenza: anche l'intero programma annuale di compresenza può essere dedicato a “Cittadinanza e costituzione” − attività educativo-didattiche particolari, purché dell'intera classe: allestimento di una mostra, partecipazione a qualche iniziativa della settimana per le biblioteche scolastiche ecc. − “educazioni”: Educazione all'affettività (classi II), Prevenzione all'abuso di sostanze (classi III), Educazione stradale (classi I,II,III). Tra le “situazioni di compito” elencate nel “Documento di di indirizzo”, alla voce “alterità e relazione si legge: “dimostrare piena e matura consapevolezza circa la necessità di comportamenti corretti nel campo della sicurezza per la tutela della incolumità propria ed altrui, del codice della strada e della salute fisica e mentale di ogni cittadino”
− ore dell' “accoglienza” nelle prime classi: queste ore possono essere dedicate in modo particolare al tema del rapporto con gli altri nella scuola, di un corretto comportamento scolastico, ecc. − ore dell'assemblea di classe dei ragazzi: nelle prime classi, soprattutto, la prima assemblea di classe può svolgersi con la partecipazione del docente coordinatore, che può aiutare gli studenti a individuare modi corretti ed efficaci di discussione, di partecipazione ecc. si può pensare anche all'intervento di operatori esperti nella gestione delle relazioni e nell'educazione alla partecipazione (CEIS e altri enti) − incontri a scuola con esperti − uscite didattiche/visite e viaggi di istruzione: per esempio nell'ambito dell'educazione alla legalità o dell'educazione all'ambiente; oppure per conoscere in loco associazioni ed enti impegnati sul terreno dei diritti, della solidarietà sociale, del recupero del disagio giovanile ecc. − attività di stage: ove l'attività si presti ad una riflessione sull'educazione, nella scuola come sul territorio, sul tema della cittadinanza, su problemi sociali come la violenza, l'esclusione, l'handicap ecc. Chiaramente le ore dedicate andranno proposte ai ragazzi in modo che sia per loro chiaro il legame con il piano stabilito dal consiglio di “Cittadinanza e costituzione”. E' importante non ripetere nel corso degli anni le stesse attività, ma anzi costruire un insegnamento che favorisca lo sviluppo e la maturazione dell'alunno nel corso del quinquennio
Parte III Andando sul pratico Materiali disponibili “Cittadinanza e costituzione” coinciderà con una sezione del sito della scuola e con un contenitore di carte in biblioteca: in entrambi si troveranno vari materiali utili. Tutti coloro che vogliono aggiungerne possono rivolgersi alla prof.a Chiara Guidelli. Storia: macroambiti da cui partire diritti/differenze/istituzioni/potere e legge/lavoro/sviluppo e indicatori di sviluppo Possibili esempi di progetti annuali Classi terze Il Comune, ieri e oggi 1. il comune medievale (storia) 2. il comune e l'assistenza all'infanzia (scienze sociali/psicologia/pedagogia; possibili rapporti con lo stage) 3. visita al Comune Classi quarte La nascita dei diritti 1. le rivoluzioni moderne/la tolleranza religiosa/la scoperta degli altri (storia) 2. giusnaturalismo/illuminismo (filosofia) 3. le libertà religiose (religione) 4. diritto alla salute (educazione fisica) 5. diritti relativi all' ambiente (scienze) Classi quinte Democrazia a rischio 1. i totalitarismi/il mondo globale (storia, filosofia) 2. i media (pedagogia, metodologia) 3. la costituzione (diritto) 4. viaggio di istruzione nei territori della mafia
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