IL MUTAMENTO AMBIENTALE GLOBALE ASPETTI SOCIALI E GEOPOLITICI - Laboratorio di Ricerca e Intervento Sociale Università Cattolica del Sacro Cuore ...

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IL MUTAMENTO AMBIENTALE GLOBALE ASPETTI SOCIALI E GEOPOLITICI - Laboratorio di Ricerca e Intervento Sociale Università Cattolica del Sacro Cuore ...
IL MUTAMENTO AMBIENTALE GLOBALE
  ASPETTI SOCIALI E GEOPOLITICI
                     di

               Valerio Corradi

 Laboratorio di Ricerca e Intervento Sociale
    Università Cattolica del Sacro Cuore

                                  Brescia, 07.05.2019
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Definire la crisi ambientale

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Come le società scelgono
  di vivere e di morire
Il caso della civiltà dell’Isola di Pasqua

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Isola di Pasqua

Sup. 163 kmq Dista 2.100 km dalle prime isole polinesiane e
3.700 dalle coste del Cile (ancora oggi via mare servono più5 di
                 2 settimane per raggiungerla)
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Sull’Isola ci sono circa 600 statue (moai) alte 4.5
 – 6 m (una supera i 21 m, come un palazzo di 5
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 piani!) che pesano fino a 270 tonnellate
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L’Isola dei misteri (?)

I primi visitatori europei dell’Isola tra ‘700 e ‘800 si
     stupirono per alcune cose apparentemente
                       inspiegabili.

   Si posero almeno 3 fondamentali domande

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1. Come potevano essere giunti all’isola gli
  abitanti visto che avevano imbarcazioni
  inadeguate alle traversate oceaniche
  (leggere, lunghe 3m, solo per 2
  persone)?

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2. Come sono state costruite, trasportate
  ed erette le statue visto che sull’isola
  sono presenti solo arbusti (non
  alberi!)?

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3. Il n. di statue faceva presagire
  l’esistenza in passato di una civiltà più
  evoluta e numerosa (gli isolani erano
  solo 2.500), ma come avrebbero potuto
  sopravvivere visto che l’isola era priva
  di risorse (c’erano solo insetti e qualche
  gallina), che fine avevano fatto i più?

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I principali studi sulla storia dell’Isola
   giungono ad alcune conclusioni
  1. Gli isolani non sono extraterrestri ma
     immigrati dalla Polinesia
  2. Il carotaggio dei sedimenti di polline
     rivela che un tempo l’isola era coperta
     da una fitta foresta di palme
  3. Lo studio delle abitazioni abbandonate e
     delle statue (erette dai 12 clan che
     vivevano sull’isola) porta a stimare
     l’esistenza, un tempo, di una
     popolazione superiore alle 25.000
     persone                                11
Ma perché la civiltà dell’Isola di
        Pasqua è crollata?
Tra il ‘400 e il ‘500 l’Isola di Pasqua tocca il
  picco del suo sviluppo. Aumenta la
  popolazione e si intensificano i rituali
  religiosi per l’edificazione delle statue
  (aumento rivalità tra clan e ricerca del
  prestigio e del favore degli dei)
ciò determina  crescente deforestazione
  con innesco di una irreversibile crisi
  ecologica che porta al collasso

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La scomparsa di una civiltà

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Vivere sull’Isola di Pasqua
               senza legname
La progressiva scarsità di legname determinò:
- Abbandono delle abitazioni di legno e trasferimento
  degli abitanti nelle caverne
- Impossibilità di costruire imbarcazioni robuste per
  fuggire dall’Isola o reperire mediante la pesca generi
  alimentari più vari
- Assenza di combustibile (sull’isola ci sono inverni
  freddi)
- Alterazione del microclima con impoverimento dei
  terreni (alternazioni prodotte da pioggia e vento,
  assenza di concime) e perdita della biodiversità
- Cronica assenza di cibo e crollo demografico
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Alcuni resoconti di esploratori del ‘700 descrivono
  gli isolani coma “pallidi, tristi, e deboli”. Alcuni
  navigatori che avevano attraccato al largo
  dell’isola affermano di essere stati raggiunti da
  canoe con isolani che gridavano nel loro idioma
  «legna, legna!»                                      15
Spunti di riflessione
- Com’è possibile che un popolo prenda una
  decisione cosi folle da abbattere tutti gli
  alberi da cui dipende la propria
  sopravvivenza? Cosa avrà pensato l’uomo
  che tagliò l’ultimo albero dell’Isola?
- Quali sono le analogie tra l’Isola di Pasqua
  e l’attuale situazione del pianeta Terra?

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La storia dell’Isola di Pasqua come metafora
 dei possibili esiti dell’attuale crisi ecologica
Anche le società come gli individui fanno scelte
     sbagliate. Ecco come le società “scelgono” di morire:
a) Il gruppo non riesce a prevedere il sopraggiungere del
     problema (assenza di memoria o di previsione)
b) Il gruppo non si accorge che il problema esiste
     (impercettibilità, distanza geografica, ampie
     fluttuazioni)
c) Il gruppo si accorge del problema ma non prova a
     risolverlo (mantenimento dello status quo)
d) Il gruppo cerca di risolvere il problema ma non ci
     riesce (ci si concentra solo su parti del problema o
     su problemi secondari)                             17
Cos’è la crisi ambientale
«Quando l'equilibrio tra gli esseri umani e il loro ambiente cambia o si
rompe, sorge la crisi ambientale. Tale situazione di squilibrio si manifesta in
vari modi: esaurimento e inquinamento delle risorse di acqua dolce, degrado e
perdita di buona terra agricola, degrado e rimozione delle foreste, esaurimento
delle attività di pesca. In altre parole, se c’è una modifica o la rottura
dell'equilibrio dinamico tra gli esseri umani e il loro ambiente,
probabilmente causata da azioni umane, percepita come tale da alcune
persone come una minaccia alle loro attività economiche, sociali e
culturali, alla salute, al benessere psicologico, sorge la crisi ambientale.
Non ci sarebbe alcuna crisi ambientale se non producesse effetti negativi sugli
esseri umani. In altre parole, la crisi ambientale non si verifica se un
cambiamento nell'ambiente non viene percepito dalle persone come una
minaccia per la loro vita, gli habitat e i mezzi di sussistenza»

 (Sarfaraz Alam, Environmental Conflict. A Geographical Perspective, Brown
                 Book Publications, New Delhi, p. 12, 2014)

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Siamo tutti convinti che sia in
  atto una crisi ambientale?
Secondo i «negazionisti» come Lomborg
- Il cambiamento climatico non esiste
- Il cambiamento climatico esiste, ma è naturale, fa
parte di cicli temporali molto lunghi
- Non c’è consenso scientifico sulle cause
- C’è, siamo la causa, ma non è un problema, anzi
- Anche se fosse un problema, non possiamo
risolverlo
- È troppo tardi, lavoriamo per adattarci
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Notizie dall’Antropocene
- I segni del cambiamento in atto sono innegabili
  e abbiamo la percezione che qualcosa stia
  mutando se pensiamo alla situazione
  ambientale di alcun decenni fa (frequenza e
  intensità di situazioni metereologiche estreme
  caldo, siccità, intensità delle precipitazioni)
- Il 99,9% degli scienziati ha portato prove che
  dimostrano che il mutamento ambientale è in
  atto. Gli studi scientifici sono un numero
  impressionante
- file:///C:/Users/user/Downloads/256602_ec20
Le dimensioni
1. C.A. come insostenibilità

2. C.A. come ingiustizia sociale

3. C.A. come decadimento della qualità della
vita

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1. Crisi ambientale come insostenibilità
     COMPETITION AMONG THE FUNCTIONS
     Carrying capacity at the beginning of XX Century

                          Living
                           space

                 Supply          Waste
                 depot         repository

                                                        22
COMPETITION AMONG THE FUNCTIONS
Carrying capacity at the beginning of XXI Century

                     Living
                      space

          Supply                Waste
          depot               repository

                                                    23
L’insostenibilità si manifesta
 nell’esaurimento delle risorse
 nel superamento della capacità di carico
degli ecosistemi

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25
Mutamento ambientale
                           e trends demografici

                                                        «Tra oggi e il 2036 la
                                                        popolazione dei Paesi dell’Africa
                                                        Sub-sahariana aumenterà di 400
                                                        mln (+166 mln giovani adulti 20-
                                                        44enni)» (Blangiardo 2016)

Nei colori grigio-scuri la popolazione che più cresce, in rosa-rosso quella in diminuzione

Fonte: Business Insider                                                                      26
Fattori di spinta delle migrazioni:
scarsità d’acqua e desertificazione

27
                Fonte: UN 2016
Lago Ciad: un inferno di sabbia (2 min)

http://www.occhidellaguerra.it/wp-
content/uploads/reportage/ciad_desertificazione.htm
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Variazioni meteo-climatiche e migrazioni

Le variazioni meteo-climatiche svolgono un ruolo primario
nell’influenza dei flussi migratori dalla fascia africana del Sahel
all’Italia

L’agricoltura rappresenta un collegamento tra cambiamenti
climatici e migrazioni: Raccolti poveri ed eventuali carestie,
congiuntamente alle ondate di calore durante la stagione di
crescita, amplificano il fenomeno migratorio

Un fattore dominante è il superamento di una soglia di tolleranza
termica, umana ed animale, può avere un ruolo primario sulle
variazioni dei flussi migratori

(Ricerca CNR 2019 sul periodo 1995-2009)
Fattori di spinta delle migrazioni:
innalzamento del livello dei mari e inondazioni

30
L’impronta ecologica
L'impronta ecologica è un indicatore
utilizzato per valutare e rappresentare il
consumo umano di risorse naturali rispetto
alla capacità della Terra di rigenerarle

 misura l'area biologicamente produttiva di
mare e di terra necessaria a rigenerare le
risorse consumate da una popolazione
umana e ad assorbire i rifiuti prodotti
Impronta ecologica delle nazioni
Impronta ecologica alimenti

                              33
Impronta Idrica

                                                              34
                  Impronta Idrica della Piramide Alimentare
36
2. Crisi ambientale come
    ingiustizia sociale

                           37
2. Crisi ambientale come ingiustizia sociale

                                         38
Il caso dei «minerali
             clandestini»
Da dove vengono i minerali rari indispensabili nel
processo produttivo di tecnologie avanzate come
Pc, Smartphone, Tablet, Auto elettriche?

Il cellulare è uno dei simboli della capacità
innovativa della nostra epoca. Ma su cosa si basa
materialmente questo simbolo del progresso?
L’iniziativa dei Missionari Comboniani
http://mineraliclandestini.org

                                                     39
Lo sfruttamento delle riserve del Congo

                                      40
Nelle miniere dove nascono gli Smartphone
(Video 11 min – Nemo Rai due)

     https://youtu.be/WCFKWgu4u1g

                                        41
Cobalto  Il 50% del cobalto estratto finisce
nell’industria delle batterie. In Africa lo
estraggono in Congo, Zambia, Sudafrica e
Madagascar.
Litio  altro materiale cruciale per le batterie
agli ioni di litio. Australia, Sud America e
Zimbabwe
Coltan  viene estratto in Congo e i suoi
due metalli (columbine e tantalio) sono
separati in Cina e Malesia per poi essere
rivenduti all’industria high tech (smartphone),
aerospaziale e militare                      42
40mila bambini lavorano nelle miniere di
cobalto del Congo (Unicef)

                                           43
3. Crisi ambientale come
decadimento della qualità della vita
L’aumento medio della temperatura ha
effetti sulla salute delle persone e in
particolare dei sottogruppi più vulnerabili
delle popolazioni (anziani, soggetti con
malattie cardiovascolari, diabete, malattie
respiratorie croniche e coloro che vivono
nelle aree urbane)

                                              44
Patologie correlate al
            mutamento ambientale
 - Patologie da carenze quantitative e alterazioni qualitative delle acque destinate al
consumo alimentare
- Malattie cardiovascolari e respiratorie da ondate di calore e temperature
estremamente basse
- Incidenti e avvelenamenti a seguito di eventi meteorologici estremi, dissesto
idrogeologico e incendi
- Malattie diffusive virali, batteriche e parassitarie trasmesse da vettori
- Malattie infettive da contaminazione microbica successiva ad eventi alluvionali
- Allergie e asma da pollini
- Patologie da inquinamento atmosferico
- Patologie da malnutrizione, da carenze nutrizionali e da contaminazioni alimentari
- Patologie psichiatriche
- Aumento del numero di suicidi
- Parti prematuri

                               Fonte: OMS e ISDE 2018                               45
Il decadimento
della qualità della vita
Sviluppo sostenibile (o sostenibilità) = “sviluppo che soddisfa i
bisogni delle attuali generazioni senza compromettere la capacità
delle future generazioni di soddisfare i loro” (WCED, 1987)
Le dimensioni dello sviluppo sostenibile:

                                                             47
Da Rio, sei principi
  fondamentali, 6 R:

                  Rivalutare

Riciclare                           Ristrutturare

   Riutilizzare                Ridistribuire

                     Ridurre

                                                    48
Esistono alcuni confini/limiti planetari
 (planetary boundaries) che l'intervento
 umano non può superare, pena effetti
 negativi e drammatici per l'umanità

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Il superamento dei limiti: 9 grandi
   problemi planetari tra loro connessi
1. cambiamento climatico
2. acidificazione degli oceani
3. riduzione della fascia dell'ozono nell'atmosfera
4. modificazione del ciclo biogeochimico dell'azoto e del
   fosforo
5. utilizzo globale dell'acqua
6. cambiamenti nell'utilizzo del suolo
7. perdita di biodiversità
8. diffusione di aerosol atmosferici
9. inquinamento dovuto ai prodotti chimici antropogenici    50
Steffen et al. 2015
                51
Cause socio economiche e conseguenze ambientali
                 (24 indicatori)

                                            52
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