Ci becchiamo su Facebook: social network ed educazione, si può fare? - Elena Pacetti Università di Bologna

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Ci becchiamo su Facebook: social network ed educazione, si può fare? - Elena Pacetti Università di Bologna
Ci becchiamo su Facebook:
social network ed educazione, si
                      può fare?

                         Elena Pacetti
                 Università di Bologna
                elena.pacetti@unibo.it
“Ciascuno di noi ha oggi a disposizione uno spazio potenzialmente illimitato
per raccontare sé e ciò che gli appartiene, condividendo tutto ciò con chiunque
sia interessato e al di là di ogni precedente limite. Un nodo, una persona: il suo
punto di vista, i suoi pensieri, la sua visione del mondo, i suoi hobby, il suo
lavoro, i suoi studi, il tutto stratificato nel tempo a formare un’autobiografia
intellettuale a disposizione di chiunque sia interessato alla conoscenza e al
confronto reciproci”
                                                (Maistrello, La parte abitata della rete)
passioni                            I nodi
                                                        rappresentano
                                                        le persone

                                       Interessi vari
                                              I collegamenti (link)
                                              rappresentano le
                                              relazioni tra le
                                              persone

                                                studio
lavoro

                                            amicizia
                     “The Web is us… The Machine is us… The Web is
         famiglia    no longer just linking information…The Web is
                     linking people… Web 2.0 is linking people…”
comunicazione
collegare le persone significa farle
comunicare: per questo c’è
bisogno di un’interfaccia =
connessione tra uomo e organismo
tecnico consente l’azione e la
ricezione di un “messaggio” in
senso ampio
Lo schermo diventa una nuova
porta di confine tra mondi in cui è
possibile co-abitare, l’interfaccia è il
punto di mediazione in una
relazione complessa a più
dimensioni
La cittadinanza virtuale
Siamo gli abitanti della Rete, uno spazio che è un non
luogo (perché non è uno spazio fisico) ma che nello stesso
tempo è ovunque (perché in Rete possiamo trovare/fare
tutto e incontrare tutti, almeno potenzialmente). Siamo
compagni di viaggio, nomadi contemporanei che per tempi
più o meno lunghi possono diventare vicini di casa (di
tenda), abitanti dello stesso luogo, secondo forme di
socialità nuove, diverse da quelle sperimentate nella vita
reale che però stranamente ci consentono di comunicare
anche con sconosciuti, di condividere avventure cognitive,
di sentirci parte della stessa collettività.
   iperpersone (Hyperpeople – def. di Mark Pesce)
Che tipo di cittadinanza?

Nell’era del web 2.0 il ruolo di “consumatore” e
anche quello di utente finale e la distinzione tra
produttore e utilizzatore di contenuti tendono a non
avere più significato: è una comunità in cui tutti
collaborano per la creazione, la modifica e lo
sviluppo della conoscenza e in cui tutti possono
essere nel contempo produttori o utilizzatori di
contenuti (produser, termine che coniuga insieme le
parole producer –produttore- e user –utilizzatore).
Diritto alla cittadinanza digitale?

come nell’alfabetizzazione tradizionale si
considera alfabetizzato chi sa leggere e
scrivere, così nell’alfabetizzazione ai nuovi
media si deve considerare alfabetizzato chi
non solo è consumatore, ma anche chi sa
esprimersi attraverso i media stessi.
                                (Jenkins 2006)
Il web 2.0 ha potenzialmente questa capacità di
riportare gli individui verso una partecipazione
attiva nella costruzione della cultura, della società,
della politica: chi ha accesso alla rete e sa come
utilizzarla è molto più avvantaggiato rispetto a chi
non ha questa possibilità, così come negli anni ’50
era privilegiato chi aveva la TV e poteva leggere i
giornali rispetto a chi non poteva.
                                    (G.Granieri, 2005).
Social software

tutti quei programmi utilizzabili tramite il web
che permettono la collaborazione,
l’interazione e la condivisione di contenuti
tra utenti.
Social network: integrazione di diversi tool in
un’unica piattaforma (chat, mail,
pubblicazione contenuti, tag …)
Fine/mezzo

I social software sono solo degli strumenti, i
contenuti vanno creati da chi li utilizza: creano un
equo ambiente collaborativo facendo superare i
limiti che spesso i comportamenti sociali possono
generare (limiti spazio-temporali, di lingua, di stato
sociale, di genere, etc.), permettendo una
personalizzazione del sistema stesso per meglio
raggiungere gli scopi che la comunità si prefigge e
dando così vita a delle reti sociali online, i social
network.
Uno, due, tanti
Il social network rende possibile un nuovo modo di
organizzare la produzione: decentralizzato, collaborativo,
non proprietario, basato sulla condivisione di risorse e di
informazioni equamente distribuite e connette gli individui
che liberamente collaborano senza che ci sia un comando
dall’alto, una gerarchia. La “verità” diventa
necessariamente non l’opinione (limitante) del singolo, ma
la molteplicità dei punti di vista, delle prospettive, degli
sguardi della collettività. Lo scopo non è tanto di
raggiungere un’opinione comune, ma di tenere conto delle
diverse rappresentazioni della conoscenza, della
complessità della conoscenza e di formulare poi la propria
interpretazione (della realtà, di un concetto, di una teoria).
Che tipo di contenuti?

Mai definiti e mai finiti, in continua
evoluzione, perché il processo è continuo, in
divenire e produce interpretazioni differenti,
date dai molteplici punti di vista di una
comunità che esplora, interpreta, discute,
valuta, ricerca. La proprietà intellettuale
diventa comune, ma la reputazione sociale e
il merito rimane del singolo responsabilità
Generazione C

C significa content (ma anche collaborazione,
creatività, comunicazione, connessione) ed indica
tutta quella parte della popolazione giovanissima (di
solito nata a partire dagli anni ’90) che abitualmente
utilizza la rete per creare contenuti di qualunque
tipo (audio, video, di testo)
Produzione di contenuti per esprimere la propria
creatività e perché le nuove tecnologie consentono
non solo di guardare, ascoltare e utilizzare
passivamente i contenuti ma anche di creare,
produrre e partecipare.
Dove?

•   Wiki
•   Blog
•   Forum
•   Social network
Wiki

Wiki è un qualunque software che gestisce
contenuti in modo gerarchico, editabile
potenzialmente da tutti (salvo restrizioni
stabilite dall’amministratore), un contenitore
da riempire con i contenuti dei suoi utenti,
Spesso un wiki è utilizzato come bozza per
la redazioni di documenti da parte di una
comunità (universitaria, di pratica, di studi,
etc.).
Wikipedia
Wikipedia è un social software, la prima enciclopedia
collaborativa nel cyberspazio il cui cuore risiede nel modo di
vedere il sapere: un sapere fatto di continui aggiornamenti e
revisioni, di prospettive alternative che possono essere
aggiunte da chiunque e che lasciano traccia nella pagina con
la “cronologia”.
Wikipedia non è un prodotto fatto di tanti contenuti
organizzati insieme, ma è un processo continuo e chi la
utilizza dovrebbe tenerne conto: suo scopo non è (ancora
una volta) il fornire un’informazione di tipo tradizionale come
altre enciclopedie, ma documentare una varietà di
rappresentazioni della conoscenza.
Mettere ordine

Ma nello sterminato mondo virtuale in cui ora
abitiamo come possiamo trovare ciò che stiamo
cercando? Come possiamo incontrare persone con
i nostri stessi gusti, con cui poter discutere dei
medesimi argomenti, o semplicemente come
possiamo dare visibilità ai nostri contenuti in modi
che siano accessibili anche agli altri?
  è necessario acquisire visibilità etichettando ciò
che pubblichiamo in rete, in modo da creare degli
scaffali ben ordinati in cui trovare ciò che cerchiamo
e ugualmente dare modo agli altri di trovare ciò che
interessa.
Folksonomie

folksonomia: deriva dal termine inglese
folksonomy, unione delle due parole folks
(gente) e (taxo)nomy (tassonomia).
L’espressione, quindi, significa “tassonomia
popolare”, creata da chi la utilizza, una
classificazione personale da condividere in
una comunità virtuale.
Tag, etichette, metadati

Questa classificazione avviene tramite parole
chiave (tag o etichette o metadati) scelte
liberamente dall’utente in modo da organizzarsi le
informazioni presenti in rete e condividerle con altri
utenti.
L’utente che utilizza i tag lo fa per mettere ordine
tra i suoi contenuti e per poterli ritrovare sempre
quando si connette, per creare degli spazi virtuali in
cui raggruppare ordinatamente le proprie
informazioni e anche per agevolare altri utenti a
trovare i medesimi contenuti.
Etichette personali

nel processo di classificazione (con le sue
etichette) ogni utente diventa anche
produttore (e produser, dunque) in quanto
contribuisce anche a creare delle
connessioni tra diverse informazioni
secondo la sua tassonomia
Dove usare tag?
social bookmarking
Del.icio.us
Technorati
condivisione immagini e video
Flickr
YouTube
condivisione di musica
Last.fm

blog
articoli
Google Maps
Quali social network?
le reti sociali (i social network) sono la nostra piazza
virtuale dove possiamo incontrarci, conoscerci, scambiare
chiacchiere e informazioni utili, studiare, cercare anche
lavoro, condividere esperienze.
Facebook, MySpace, LinkedIn, Twitter
Per i più piccoli
 • http://www.netpupils.it/
 • http://togetherville.com/
 • http://www.trool.it/
• http://www.mypage.it/
• http://www.kidswirl.com/home.php
• http://www2.shidonni.com/v2/LandingPage.aspx
Social network in famiglia

• http://www.socialtimes.com/2008/08/10-
  family-friendly-social-networking-sites-for-
  you/
• http://www.hellotipi.com/?pp=271_19
• http://www.genoom.com/
• http://www.myheritage.it/
Ruolo della scuola/educazione

non creare ulteriori divari digitali tra chi già
vive la rete e si sente motivato a partecipare
ai processi collaborativi del web 2.0 e chi,
invece, non trova stimoli, motivazioni, o
semplicemente non si sente adeguato
Social network per …
• Informazione (sapere)
  o   alfabetizzazione di base: utilizzo critico delle
      informazioni e dei contenuti presenti nei nuovi media
      (lettura, analisi …)
• Costruzione (saper fare)
  o   costruzione della cultura e costruzione sociale delle
      conoscenze: educare a diventare produttori di contenuti
        partecipazione attiva
• Espressione (saper essere)
  o   valorizzazione ed espressione del soggetto che
      apprende: stimolare una produzione e un uso dei
      contenuti e degli strumenti dei social network di tipo
      creativo e soggettivo
L’informazione (il sapere)
 • educare a saper leggere nel modo corretto: es. i wiki, i
   blog
 • saper tener conto delle diverse rappresentazioni della
   conoscenza, della molteplicità dei punti di vista, della
   complessità della conoscenza e a formulare poi la
   propria interpretazione (della realtà, di un concetto, di
   una teoria)
 • educare a saper valutare e comparare i diversi contenuti
 • educare a saper ricercare in modo critico, consapevoli
   della necessità di filtrare le informazioni, di selezionarle
   È l’uso consapevole dei social network che consente di
comprenderne ed utilizzarne le informazioni e i contenuti
fino ad arrivare a una forma più produttiva di impegno nel
loro utilizzo.
La costruzione (il saper fare) (1)
• educare a a saper descrivere e saper esprimere le
  proprie idee
• educare a saper organizzare/riorganizzare i contenuti
  (testuali, di immagini, di video), a saper utilizzare i tag
• educare a saper comunicare in modo comprensibile ed
  efficace (e, a volte, anche sintetico)
• educare ad utilizzare mappe concettuali
• significa allenare all’uso della ragione, al pensiero
  critico, a ragionare per obiettivi, a saper anche ri-
  utilizzare e rimaneggiare contenuti esposti da altri alla
  ricerca di nuovi significati a patto, però, di saper
  utilizzare e citare correttamente le fonti
La costruzione (il saper fare) (2)

Una didattica metacognitiva, attenta al
processo di costruzione della conoscenza,
dovrà anche formare all’ascolto attivo
dell’altro, a saper negoziare ruoli e
metodologie nel processo di produzione
della cultura e nell’ambiente collaborativo
del social network, a saper porre e porsi
domande sollecitando una partecipazione
attiva e una collaborazione che sia
rispettosa del singolo e della comunità.
La costruzione (il saper fare) (3)

sostenere un processo di comprensione dei
possibili modelli per la creazione di contenuti
innovativi (che possono variare secondo gli
obiettivi che vogliamo raggiungere) e
nell’assunzione forte di responsabilità di
quanto prodotto (poiché divento autore)
L’espressione (saper essere)

• educare alla flessibilità sia come utilizzatore, sia
  come produttore (produser)
• educare a saper dosare l’alternanza di questo
  duplice ruolo senza mai assumere il ruolo
  gerarchico di chi vuole imporre le proprie idee,
  ma, al contrario, di saper indossare l’abito
  creativo di chi sa collaborare, di chi mantiene
  alta la propria curiosità intellettuale ed è capace
  di mettersi in gioco con gli altri pur mantenendo
  una sua singolarità e unicità
• educare alla condivisione con gli altri (di cultura,
  competenze, conoscenze, abilità) e all’utilizzo di
  propri modelli di produzione collaborativa
Cooperative learning

chi è abituato a lavorare in gruppo è capace di
comprendere come la differenza arricchisce e
genera un valore aggiunto perché si abitua a
negoziare e a mediare la propria opinione in mezza
a quella di altre persone.
La Rete ci consente di sviluppare queste capacità
di lavorare in gruppo e di considerare la diversità
come un valore aggiunto e l’incontro/la
connessione con l’altro come un’opportunità di
crescita.
Buone pratiche, idee, riflessioni

• http://www.ragazzidelfiume.it
• http://www.youtube.com/user/duepuntozer
  ovinci
• http://vimeo.com/13737410
• http://www.facebook.com/pages/Classifica
  -scienza-di-Wikio/165918643420174
• http://www.jumo.com/
• Tutti a scuola!
Chi ha paura della rete?

•   http://www.easy4.it/
•   http://www.tiseiconnesso.it/
•   http://navigaresicuri.telecomitalia.it/
•   http://www.wildwebwoods.org/popup.php?
    lang=it
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