Il mio incontro con perso- ne/credenti di religione tradizionale - Comboni.org

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Il mio incontro con perso- ne/credenti di religione tradizionale - Comboni.org
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 Il mio incontro con perso-
   ne/credenti di religione
         tradizionale
  Sono sr. Albertina originaria di
 Nampula-Mozambico. Circa il
 mio incontro con le religioni
 tradizionali, posso parlarne con-
 siderando anche in generale le               Gathering - Youth Celebration
 religioni presenti nel paese e nel
 luogo da cui provengo.                      in cielo e avere una degna
  Il Mozambico è uno stato laico,            sepoltura il giorno della propria
 ogni cittadino è libero di praticare        morte. Invece venerano gli ante-
 o no una religione. Anche se ci             nati attraverso la religione
 sono diverse religioni: cristianesi-        tradizionale      per    assicurarsi
 mo, Islam, Buddismo, ecc. le per-           protezione, prosperità e buona
 sone che praticano le religioni             salute qui ed ora sulla terra.
 tradizionali sono le stesse che si             C’e’ la credenza che gli antenati
 identificano come cristiani o               siano forti intercessori che pos-
                                             sono portare fortuna o male-
 musulmani. Dalla mia esperienza             dizione se non vengono venerati.
 posso dire che cio’ dipende dal             Poiché le persone da me incon-
 fatto che le persone sentono il             trate, praticanti la religione
 dovere di venerare i loro antenati          tradizionale, sono le stesse che ho
 come si venerano i santi in                 incontrato in chiesa o nel
 chiesa. È difficile capire perché le        quartiere, da sempre ho imparato
 persone mescolino la loro fede              a rispettare le credenze degli altri.
 adorando Dio in chiesa o in                 Nel contempo ho avuto oppor-
 moschea e allo stesso tempo lo              tunità per evangelizzare e raffor-
 venerino attraverso i loro ante-
 nati. Dalle mie conoscenze, con-
 stato che la gente va in chiesa e in
                                             zare la fede e la fiducia nel Dio
                                             che adoriamo come cristiani. Mi
                                             rendo conto che ci rivolgiamo
                                                                                                       Bollettino
 moschea per assicurarsi un posto            allo stesso Dio degli antenati.
                                             Dalla mia esperienza di dialogo
                                                                                                         N. 6
                                             ritengo che non sia bene temere
                                             gli antenati come se fossero di-                        Febbraio 2021
                                             vinità che decidono la nostra for-
                                             tuna, piuttosto incoraggerei il
                                             rispetto di questi considerandoli                                    SMC
                                             come nostri intercessori.
                                                   (sr Albertina Marcelino
                                                                                                                 GIP AO
                                                       Provincia Sudan)
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 Cari lettori/trici,                                                           (casa di preghiera) e aprire ogni
 nell’eco del cammino congregazionale che ci pone in ascolto del              mattina le finestre e le porte delle
 nostro carisma e del dinamismo che esso immette nella vita della             loro case per ricevere le bene-
 Chiesa e dei popoli, il presente numero di "In Dialogo, ci porta a           dizioni di Ñanderú (Dio).
 riflettere insieme sul nostro incontro e annuncio in dialogo con le            In Amazzonia, la Mboatava, un
 Religioni tradizionali, sulla risorsa spirituale e culturale che esse rap-   rituale Tenharim, era uno spazio
 presentano nell’incontro interreligioso ed interculturale. .                 per l’iniziazione di ragazze e ra-
    Nella prima sezione: Dialogo della Conoscenza, consider ando              gazzi al matrimonio, per crescere
 le diverse religioni presenti in Etiopia, vengono sottolineati i valori,     come comunità e ricevere le be-
 le pratiche religiose di queste e l’incontro del cristianesimo che ar-       nedizioni di Dio. Andare nella
 monizzandosi con le diversità crea coesione all’interno della stessa         giungla con gli indigeni diventaa              Festa dei Mbotava
 cultura e società.                                                           per me un'esperienza spirituale;
     Nella seconda sezione: il dialogo Teologico nell’incontro con le         infatti prima di entrarvi, chiedono      territorio "Tekoa", che significa
 Religioni tradizionali, ci lascer emo interpellare dal significato del       il permesso alla foresta per cac-       luogo con le necessarie condizio-
 dialogo teologico con le Religioni Tradizionali e le inevitabili im-         ciare, pescare o camminare. Nu-         ni per realizzare l’essere Guara-
 plicazioni per il ministero dell’evangelizzazione a noi affidato.            trono la certezza che Dio li            ni; luogo in cui c'è foresta, ac-
     La terza sezione: Dialogo della Vita, le testimoniaze comboni-           protegge mentre sono nella fore-        qua, caccia, pesca e terra per tut-
 ane dall’America Latina e dal Monzambico, ci permettono di arric-            sta. Nei pericolo, Dio manda i          ti. Questa credenza fa parte del
 chirci dell’incontro interreligioso con gruppi indigeni, o popolazioni       suoi messaggeri per avvertirli.         "Yvy Marã e'I" (terra senza
 cristiane che hanno radici culturali comuni a coloro che professano          Condividere la Buona Novella è          male), una visione del cosmo
 credenze delle “religioni tradizionali”. Alcune preghiere espressione        per me ascoltare e accogliere il        che permea lo loro stile di vita
 della fede di questi credenti, ci pongono in comunione con ogni crea-        Vangelo già scritto nella diversità     Guarani. Credo che Dio voglia
 ture che eleva lo sguardo e apre il cuore a Dio.                             culturale degli indigeni; loro mi       questa terra senza male qui e ora
    Ringraziamo le sorelle che con diversi approcci ci offrono una ri-        hanno insegnato a vedere la Ma-         per tutti. Così ho fatto della lotta
 flessione sul valore del dialogo con le “Religioni Tradizionali” men-        dre Terra come la nostra casa co-       degli indigeni per loro terra la
 tre, secondo l’esportazione della Chiesa, siamo chiamate a nutrire il        mune e il nostro territorio, uno        mia lotta. Gli indigeni hanno
 nostro concetto di missione vivendo sempre più l’annuncio nelle di-          spazio di cui prendersi cura e          permeato la mia spiritualità e il
 verse forme di Dialogo. In questo desiderio di riflessione e di cam-         vivere come Sua figlia prediletta.      mio modo di vedere il mondo.
 mino, vi auguriamo: Buona lettura! La Commissione:                           I Guarani chiamano il loro                Il dialogo si costruisce attraver-
             Sister             Province                 Email                                                        so la condivisione di credenze,
 Anna Maria Sgaramella          ME          annamsgara@hotmail.com                                                    speranze e sogni. Ho cercato di
                                                                                                                      annunciare il Vangelo, ma mi
 Beatriz Galán                  ME          b.galan.domingo@gmail.com
                                                                                                                      sono resa conto del loro “dar
 Giuseppina Barbato             Sudan       giusbarby507@virgilio.it                                                  carne del Verbo” nelle loro cul-
 Haregheweini Haile             Eritrea     haregu_haile@yahoo.co.uk                                                  ture. Che Dio ci aiuti a “dare
 Hélène Israël Soloumta         Egypt       isralvi@yahoo.fr                                                          corpo” al Verbo nelle nostre vite
 Laura Díaz                     Ethiopia hannahenoch2@gmail.com                                                       e a costruire il "buon vivere" per
                                                                                                                      tutti i popoli e la Creazione.
 Rita Romany                    S.Sudan ritarocms77@gmail.com                                                             Sr. Olga Estela Sanchez Caro
 Weynshet Tadesse               Sudan       weynit@hotmail.com                     Sr. Olga in Amazzonia                       (Delegazione USA)
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   LA PRESENZA DI DIO NELLA VITA DEI POPOLI INDIGENI                               Gruppi etnici, valori e credenze:
    Prima di entrare tra le Suore                                                   Il cristianesimo e l’incontro
 Comboniane, ho vissuto e lavo-                                                     con le religioni tradizionali
   . con i Raramuri, un gruppo
 rato                                                                                         in Etiopia
 indigeno di Chihuahua, in
 Messico. Ho imparato da loro                                                          L'Etiopia è una patria formata da
 che Dio ascolta ogni popolo in-                                                   una moltitudine di etnie, religioni,
 dipendentemente dalla sua reli-                                                   pratiche religiose e culture.
 gione e dal suo credo. Un                                                             Nel corso della storia, i leaders
 pomeriggio, tornando a casa mia                                                   delle varie religioni: cristiana, islami-
 dopo aver partecipato alla ceri-                                                  ca e religioni tradizionali, hanno auto
 monia della pioggia, ho chiesto                                                   un ruolo significativo nel protrarsi
 a Dio se avesse ascoltato il mo-                                                  dei conflitti tra le diverse identità del
                                               Collaborazione con gli insegnanti
 do di pregare dei Raramuri, mol-                         Tenharim                 paese, che è stato messo alla prova
 to diverso dal mio. Poi, ha                                                       con diverse formazioni politiche af-
 cominciato a piovere. Quella fu          Tutti gli indigeni che ho incontra-      frontando la grande sfida della ges-
 la risposta di Dio alla mia e alla       to, con cui ho lavorato sono inter-      tione della diversità tra le religioni e
 loro preghiera.                          connessi attraverso la lingua e le       le etnie. Il recente conflitto ha mostrato le crescenti tensioni tra le
    Dopo essere diventata Com-            relazioni; si chiamano l'un l'altro      diverse religioni, soprattutto tra Islam e Cristianesimo. Tuttavia, le
 boniana, sono stata inviata in           "parenti". La loro molteplici con-       istituzioni religiose etiopiche sono state, individualmente e col-
 Brasile per annunciare il Vange-         nessioni li rende capaci di pensare      lettivamente, coinvolte nella promozione dell'integrazione sociale
 lo agli indigeni. Ho lavorato con        olisticamente e di avere un forte        e spirituale del popolo etiope e delle sue numerose diversità, per
 i Guarani Mbya e Tupinikim nel           senso di comunità, che include i         creare i presupposti e vivere in armonia gli uni con gli altri.
 sud-est e con i Tenharim,                loro antenati e le generazioni fu-       In questo articolo si intende mostrare l'importanza del dialogo in-
 Parintintim e Djahoi nella re-           ture, gli altri popoli, la Madre Ter-    terreligioso tra le diverse religioni, l’incontro del cristianesimo
 gione amazzonica. Ho letto che i         ra, l'universo e Dio. Anche Gesù         con le varie diversità presenti nel paese e come la coesione sociale
 semi del Verbo sono già nelle            comprese queste connessioni e            sia migliorata e promossa attraverso gli sforzi di collaborazione di
 loro culture, e ho capito che sta-       pregò per i suoi discepoli di speri-     tutte le religioni espressi con un regolare impegno di dialogo.
 vano già incarnando il Verbo             mentare l'unità con il Padre (Gv
 nella loro vita, sperimentano il                                                      È importante ricordare che gli studi fatti sul contesto religioso
                                          17,21). C’e’ una preghiera simile
 Verbo di Dio nella loro intercon-                                                 etiopico rientrano non tra lo studio riguardante il contesto Africa-
                                          tra i popoli indigeni. Lavorando
 nessione con la Creazione. Con           con loro, ho capito che hanno una        no, bensì come studi generali inerenti l’oriente. Un tale approccio
 loro, ho imparato che Dio ci par-        profonda spiritualità e relazione        ha reso difficile la connessione dell’aspetto religioso etiopico con
 la in molti modi. Non ho visto           con Dio nella vita quotidiana e          altre caratteristiche della vita e della cultura in Etiopia, così come
 differenze tra noi nella vita quo-       nelle celebrazioni speciali. Mi ha       la loro collocazione nel più ampio contesto dell'Africa.
 tidiana, e la Madre Terra è la           stupito vedere i Guarani pregare,            L'unità culturale dell'Etiopia ha origine da visioni più ampie
 nostra casa comune da amare.             cantare e danzare nell'Opy Guaçu         del mondo africano.
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                   Valori e Pratiche Spirituali                                     SPIRITUALITÀ nell'INTERFEDE
     In generale, valore è considerato ciò                                                      DIALOGO
 che è buono, desiderabile, causa degna                                             Preghiere delle religioni tradizionali
 di essere perseguita, per la quale ha
 senso vivere e morire. "Un valore può                                            Il dialogo spirituale interreligioso, ci porta a con-
 essere individuale o sociale"(1).                                             siderare le preghiere di alcuni gruppi africani nel
 Lo studio dell'arte e delle pratiche del-                                     loro legame con la divinità. Per i Nilotes setten-
 la natura nei rituali e nelle feste cristi-                                   trionali del Sudan infatti, la natura del divino è sia
 ane così come nelle pratiche della reli-                                      personale che impersonale. Lo 'Spirito' è una quali-
 gione tradizionale ha varie implicazio-                                       tà oltre che una persona, una potenza immanente trascendente. Alcune
 ni per i valori e l'etica sociale. La mag-                                    volte ci si rivolge direttamente allo 'Spirito' come 'Padre' o 'Dio' o
 gior parte dei valori fondamentali sono                                       'Amico', altre volte, come aria e pioggia. Tutte sono manifestazioni
 legati alla vita fisica stessa. In questa                                     della divina vicinanza e nessuna può esaurire in tutto la realtà divina.
 riflessione, considereremo quattro                                            In questa preghiera con toni di intimità, i Nuer del Sudan si rivolgono
 pratiche e valori spirituali dominanti:                                       a Dio come amico in un sacrificio di riconciliazione dopo un combatti-
 l'uso del fuoco/luce, dell'acqua,                 Sr. Weynshet riceve una     mento con la lancia in cui un giovane è stato ferito:
 dell'olio santo e della croce che sono           benedizione  con la croce
 simboli e pratiche religiose profonda-                                              Amico, Dio, che sei in questo villaggio, poiche’ sei molto grande,
 mente significative del cristianesimo etiope.                                      noi ti portiamo questa ferita, perché tu sei il Dio-Verita’ della no-
 Luce/fuoco: la luce nel culto è una tradizione cr istiana molto an-                stra casa. Ti parliamo della lotta di questo ragazzo, fa' che la ferita
 tica, praticata dai cristiani etiopi, che usano candele di cera (twaf)             guarisca, fa' che sia riscattato (1)
 durante la liturgia, specialmente nella lettura del Vangelo. La luce               Segue un’invocazione fatta prima di un sacrificio per ottenere una
 incarna la vita. Secondo Aymro e Joachim, “la luce simboleggia la             guarigione. I Dinka del Sudan si rivolgono a Dio (la 'Divinità’) come
 purezza, la penetrazione delle tenebre, la velocità, il nutrimento del-       alla terra, alla carne, all'erba, al fico e persino alla malattia stessa. Il
 la vita, l'illuminazione di tutto ciò che rappresenta il salvatore e la       credente vede Dio entrare nei conflitti e nei problemi umani, per con-
 sua missione di illuminare il mondo”(2).                                      solare e guarire. Questa la sua preghiera:
 Acqua: l'acqua simboleggia la vita e la r igenerazione. In tutta la              Tu Terra, invocate dalle mie parole, e tu, Divinità, invocata dalle
 Valle del Nilo, ci sono varie espressioni simboliche religiose, rituali         mie parole, Tu che ti prendi cura di tutti gli uomini, e sei più grande
 e preghiere legate all’acqua. Secondo Ephraim Issac "Nella terra                di tutti. Se il male colpisce, allora ti chiamiamo ad unirti a a noi an-
 dove non c'era quasi nessuna pioggia, il Nilo - che portava l'acqua             che in questo. Vieni, o tu Carne, divinità di Pagong, Se ti invoco, al-
 per la vita agricola- il popolo dipendeva da esso, giocando un ruolo            lora mi ascolterai davvero, E tu anche erba Awar, ascolterai. E tu
 dominante nelle pratiche religiose degli egiziani"(3).                          Carne di mio padre e Fico di mio padre, e Anello porta-testa di mio
  La situazione in Etiopia è simile. La liturgia ortodossa etiope ha una         padre, tu ascolterai. O Potenza (malattia), ti abbiamo separato da noi
 preghiera che riguarda i fiumi:                                                 stessi, Liberalo ... Liberalo davvero! (2)
    O benevolo, tu solo porti la pioggia. Tu versi la pioggia sulla terra
                                                                                  Uniti nell'esperienza di fiducia nel potere di vita che è in Dio, proce-
    per gli alberi, i fiori e tutte le altre piante. Poiché tu sei colui che
                                                                               diamo ora col lasciarci arricchire dalla testimonianza comboniana
    nutre coloro che sono carne e sangue, è opportuno offrirti la lode
                                                                               dell'incontro con i credenti appartenenti alle Religioni Tradizionali.
    con il tuo amato Figlio, Gesù Cristo. Con lui e con lo Spirito San-
    to la lode, la potenza e il regno sono tuoi ora e per sempre (2).          1.    Evans-Pritchard, E. E. Y.: Nuer religion (Oxford, 1956), p 112.
                                                                               2.    Lienhardt, R. G.: Divinity and experience (Oxford, 1961), p 230.
                                     -4-                                                                            - 13 -
Il mio incontro con perso- ne/credenti di religione tradizionale - Comboni.org
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 nel perseguire il bene e allontanare il male (fisico e morale), ponendo             Per le società agricole è fondamentale ricevere una quantità
 l'accento sugli effetti e sulle cause del male. I sacrifici, che implicano      adeguata di pioggia per produrre cibo, i rituali che si riferiscono
 lo spargimento di sangue di esseri umani o di animali, sono le pratiche         all'acqua esprimono questa richiesta (4).
 principali per evitare gli effetti del male nella propria vita. Poiché la       Olio santo: La salute è un altro valore essenziale, strettamente le-
 vita è strettamente associata al sangue, l'atto di spargere il sangue si-       gato al cibo e alla cura. Quasi tutte le confessioni cristiane in Etiopia
 gnifica restituire la vita a Dio, fonte principale della vita.                  usano l’olio (meron) per la consacrazione, nella preghiera per i battez-
    La motivazione centrale è la ricerca della vita e la sua conserva-           zati e nella guarigione dei malati. L'olio è anche usato per purificare e
 zione. La vita è un continuum che segue il dinamismo di nascita,                preparare i morti ed è parte del rituale di morte. L’olio dell’unzione è
 morte e rinascita. In questo contesto, i riti di passaggio: iniziazione,        usato per la consacrazione dei vasi che devono essere usati dal clero,
 matrimonio e funeral, celebrano ogni fase di questo processo ciclico.           in particolare nella celebrazione dell'Eucaristia. Attraverso le
    L'aspirazione finale è quella di raggiungere lo status di antenato e         preghiere liturgiche, evocando il nome della Trinità e usando l'olio,
 usare i propri poteri potenziati a beneficio della propria famiglia e del       cio che è mondano e il materiale diventano sacri.
 proprio clan (Oborji 2002:16-23).
                                                                                 La croce è un onnipresente simbolo di
    In definitiva, il senso di sacralità che permea la vita dei popoli con       vita. Nel cristianesimo, la croce, origina-
 cui viviamo, chiama noi missionari a un impegno più profondo della              riamente mezzo di punizione capitale e di
 loro comprensione del mistero di Dio a livello teologico. I margini,
                                                                                 morte, si trasforma in un simbolo di vita.
 descritti da Bell Hooks come "un sito di resistenza" che "è parte del
                                                                                 In tal senso capiamo la presenza della cro-
 tutto ma fuori dal corpo principale" (1989:206-207), sono uno spazio
                                                                                 ce ovunque in Etiopia. Ci sono croci da
 privilegiato per fare teologia. La teologia dei margini è necessaria per
                                                                                 portare nella mano, al collo, croci proces-
 parlare di Dio in modi più familiari e relazionali, per resistere al
                                                                                 sionali, croci nelle icone e nei libri, croci
 dogmatismo e alla mentalità tabula rasa e infine per rigenerare le nos-
                                                                                 dentro e fuori le chiese. Le persone sono
 tre presenze e i nostri ministeri. Nei margini teologici, potremmo
                                                                                 tatuate, con l'immagine della croce, sulla
 scoprire come Paolo il Dio in cui “viviamo, ci muoviamo ed esistia-
                                                                                 fronte, sul collo e sulle mani. I vestiti
 mo” (Atti 17,28).
                                                                                 tradizionali sono decorati con croci. Le
 BIBLIOGRAPHY                                                                    croci sono visibili sulle recinzioni, in am-
 Boff, L., 1986. Church: Charism and Power.                                      bienti sia religiosi che laici, così come
 Dube, M., 1988. ‘Savior of the World but not of this World: A Post-Colonial
 Read ing of Spatial Construction in John’.                                      sugli edifici e scolpite nelle rocce, che in-     Croce Processionale
 Hillman, E., 1989. Many Paths.                                                  vitano e offrono occasioni per vedere la
 hooks, b., 1990. Y earning: Race, Gender and Cultural Politics.                 realtà da una prospettiva cristiana.
 Maluleke, T.S., 1998. ‘African Traditional Religions in Christian Mission and
 Christian Scholarship: Reopening a Debate That Never Started’.                    Gli spazi culturali pieni di croci sostengono una visione del mondo
 Mbiti, J.S., 1970. African Religions and Philosophy.                            che interpreta la vita e la morte, il passato, il presente e il futuro, e
 Muck, T.C., 2011.‘Interreligious Dialogue: Conversations that Enable Criti-     tutte le situazioni sociali, alla luce del cristianesimo. Simboli, rituali e
 cism’.                                                                          feste includono spesso invocazioni trinitarie, con preghiere completate
 Oborji, F.A., 2002. ‘In Dialogue with African Traditional Religion’.            dal segno della croce.
 Okure, T., 2013. Reading the Plan and the Rules of 1871 of the Comboni Mis-         Dare grande importanza alla croce in Etiopia ha varie ragioni, tra
 sionary Sisters.                                                                queste il ritrovamento della Vera Croce; la venuta del frammento della
 Togarasei, L. ‘Paul and Interreligious Dialogue’.
                                                                                 Vera Croce in Etiopia, e soprattutto la celebrazione di ciò che Cristo
 Sanneh, L., 1983. W est African Christianity.
 Shenk, E.C., 1988.‘The Ethiopian Orthodox Church: A Study in Indigeniza-        ha fatto sulla croce per la redenzione dell'umanità. La solenne ceri-
 tion’.                       Sr. Laura Diaz Barco (Ethiopian Province)          monia dell'Eucaristia include le parole. "La croce brilla tra le stelle".
                                     - 12 -                                                                          -5-
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  Oltre alla proclamazione verbale                                               cercare
                                                                                 .        di capirle. Dice: "con i Giudei sono diventato come un Giudeo
  della comunità cristiana, il                                                  [...], a quelli fuori della legge sono diventato come uno fuori della leg-
  valore della croce è anche ap-                                                ge" (1Cor 9,20-21). Nonostante i fondamenti biblici, la paura del sin-
  prezzato e glorificato nel fuoco e                                            cretismo sembra creare una certa riluttanza verso il dialogo interreligi-
  nell'acqua. La natura è apprezzata                                            oso. Lo scopo di Paolo non era quello di compromettere l'integrità teo-
  nel suo ciclo quando si celebra il                                            logica del suo messaggio, quanto di trasformare i falsi valori e le cre-
  passaggio dalla stagione delle                                                denze dei suoi ascoltatori. Inoltre, nell'approccio contemporaneo al
  piogge, del buio e della nebbia al                                            sincretismo si cerca di spogliarlo dalle connotazioni negative attribui-
  tempo del sole, dei fiori e della                                             tegli. Il sincretismo, nell'incrocio tra cultura e fede cristiana, appare
  nuova vita. L'emergere della luce                                             una tappa necessaria nel processo di inculturazione. Eugene Hillman
  simboleggiata dal fuoco, riflette                                             (1989) e Leonardo Boff (1986) vedono il sincretismo come un segno
  la commemorazione della croce                                                 della 'cattolicizzazione' del cristianesimo; una delle religioni più sin-
  che dà la vita.                                                               cretistiche, secondo Lamin Sanneh (1983:245).

  Religioni Tradizionali                                                         Esempio notevole di "sincretismo
                                                                                 positivo" è la spiritualità etiopica,
      In ambito culturale-religioso, tra gli etiopici sia cristiani che          spesso fraintesa e mal giudicata
  musulmani, c'è una credenza tradizionale comune nel malocchio                  dai missionari occidentali e occi-
  (Buda). La credenza sostiene che la sfortuna di una persona sia                dentalizzati, tuttavia descritta
  causata dall’invidia di un'altra persona, che talvolta diventa male-           come “la più completamente afri-
  dizione. Per esempio, la gente può credere che troppa ammirazione              canizzata” e “l'esempio più com-
  per un bambino può farsì che il “malocchio” diventi geloso e lo mal-           pleto dell'assimilazione della cul-
  edica, facendo ammalare il bambino. Un certo numero di cristiani               tura africana da parte del cristia-
  etiopici, come coloro che praticano le religioni tradizionali, credono         nesimo” (Shenk 1988:260). Nel
  anche nelle guarigioni divine, esorcismi e rivelazioni dirette di Dio.         cristianesimo etiopico, conver-
      Si pensa spesso che i demoni siano la causa di malattie o disturbi;        gono elementi siriani, bizantini,
  perciò la guarigione spirituale è un trattamento importante per molti                                                       Attesa del funerale tra i Gumuz
                                                                                 copti, ebrei e tradizionali.                           in Ethiopia
  etiopi. Questo può comportare cerimonie di acqua santa, medita-
  zione e riflessione durante un periodo di digiuno.
                                                                                 Attraverso un lento processo di evangelizzazione, portato avanti per lo
      Nel 2010, uno studio del Pew Research Center ha rilevato che il
                                                                                più da monaci orientali, le credenze e le pratiche tradizionali non sono
  74% dei cristiani etiopici afferma di aver sperimentato o assistito ad
                                                                                state eliminate, ma piuttosto cristianizzate o tollerate. Di conseguenza,
  un esorcismo. Ci sono anche molti sistemi di credenze animiste
                                                                                il cristianesimo è penetrato in tutti gli aspetti della vita sociale e non è
  tradizionali che sono specifici dei gruppi tribali. Per esempio, la reli-
                                                                                mai stato considerato una religione straniera. Per impegnarsi in un
  gione tradizionale del popolo Oromo è chiamata Waaqeffanna. La
                                                                                dialogo genuino con le religioni tradizionali è necessario studiare e
  maggior parte degli etiopici che praticano la religione tradizionale
                                                                                comprendere i loro parametri culturali e religiosi. Fondamentalmente,
  credono nella connessione spirituale di Ayanna e un creatore gene-
                                                                                i seguaci delle religioni tradizionali credono in un solo Dio, creatore
  rale, noto come Waqa. Nel sondaggio del 2010, l'11% degli etiopici
                                                                                del cosmo e dell'umanità. Tuttavia, c'è un'estraneità, tra Dio e il mondo
  ha riferito di credere che i sacrifici agli spiriti o agli antenati possano
                                                                                creato, causata dagli esseri umani. Percio’ gli esseri umani aspirano a
  proteggerli dagli eventi negativi. Oggi anche molti Oromo praticano
                                                                                ripristinare la loro relazione primordiale con Dio attraverso la media-
  la Waaqeffnna insieme al cristianesimo, considerandola più una pra-
                                                                                zione delle divinità e dei loro antenati. C'è una grande preoccupazione
  tica culturale che religiosa.
                                     -6-                                                                             - 11 -
Il mio incontro con perso- ne/credenti di religione tradizionale - Comboni.org
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  In tal senso, noi, Suore Missio-                                                 Conclusione
 narie       Comboniane,       siamo                                                   La gioia e la solidarietà condivise nelle varie celebrazioni e
 chiamate a considerare la nostra                                                  pratiche religiose sono valori significativi. Significano l'unità che
 storia. Teresa Okure nella sua                                                    celebra la diversità, oltre a promuovere la pace e l'armonia. La pace
 lettura del Piano e delle Regole                                                  e la riconciliazione sono prerequisiti per la celebrazione. La fede si
 del 1871, durante il Simposio                                                     esprime quando i leaders di diverse fedi sono impegnati a riconcili-
 (2013), nota la descrizione peg-                                                  are le parti che ostili tra loro. Promuovere il valore del dialogo inter-
 giorativa dell'Africa e il suo feti-                                              religioso aiuta le diverse religioni ad avvicinarsi l’un l’altra, permet-
 cismo, il linguaggio di conquista                                                 tendo lo sviluppo della relazione interpersonale tra i vari leaders re-
 e l’ermeneutica dualistica che                                                    ligiosi, con l'obiettivo primario di conoscere i punti di vista culturali,
                                         Funerale: gli ultimi 3 giorni. La vita
 associa gli europei al progresso e      degll’anziano è celebrata con danze       ideologici e religiosi di ogni fede. Tale comprensione offre un arric-
 all'intelligenza e gli africani alla    e birra locale                            chimento comune a tutte le religioni.
                                                                                       Vivere un dialogo regolare, tra le varie fedi, migliora, ap-
  barbarie e all'ignoranza (pp. 14-22). La questione in gioco qui non è            profondisce e amplia anche la conoscenza e l'apprezzamento della
 la prassi missionaria di Daniele Comboni e dei suoi primi missionari,             propria fede e cultura con i suoi valori e la spiritualità, attraverso la
 figli e figlie del loro tempo, quanto piuttosto la nostra.                        comprensione del credo di ciascuno e la testimonianze di ciascuno .
   Il desiderio di contestualizzare i documenti fondamentali della nostra
 spiritualità richiede una riflessione sul nostro impegno con le religioni        Bibliography
 tradizionali in Africa e negli altri continenti. Queste sono le                    (1) Theophilus Okere, “ Assumption of African values as Christian
 "periferie teologiche" in cui siamo chiamate non solo a vivere, ma                     Values,” in Black Civilization and the Catholic Chruch (Paris:
 anche ad impegnarci, imparare da e sviluppare una teologia dei mar-                    presence Africaine, 1978), 277.
 gini. Quali intuizioni possiamo imparare dall'approccio mis-                       (2) Aymro Wondmagegnhu and Joachim motoru. The Ethiopian
 sionario di Paolo? Le differenze tra i discorsi ad Antiochia di                        Orthodox Church (Addis Ababa: The Ethiopian Orthodox Mis-
 Pisidia (Atti 13,14 e seguenti) e nell'Aeropago (Atti 17,16-34) sot-                   sion,1970),73-74.
 tolineano la "sensibilità dialogica di Paolo verso il background religio-          (3) Ephraim Isaac,“ The significance of Food in Hebraic-
 so del suo pubblico" (p.159).                                                            African Thought and the role of Fasting in Ethiopian
      Da un lato, il discorso alla sinagoga di Antiochia è specificamente                 Church” in Asceticism, ed. Vincent L. Wimbush and Richard
 adattato ad un pubblico ebraico. Paolo riassume la storia di Israele e cita              Valantiasis (Oxford Univ. press, 2002), 330
 ampiamente le Scritture ebraiche per presentare Gesù come il compimen-             (4) International Bulletin of Mission Research, 318 (41).
 to delle profezie. D'altra parte, ad Atene, Paolo usa una terminologia                                        (Sr. Weynshet Tadesse Sudan Province)
 piacevole al interlocutore greco. A differenza degli ebrei monoteisti, i
 greci e i romani hanno una grande varietà di divinità che governano e
 proteggono i diversi aspetti della vita. Paolo riconosce rispettosamente
 la religiosità del suo pubblico e mostra una solida conoscenza del
 sistema di credenze greco che usa senza disprezzarlo come
 "trampolino di lancio" per comunicare il Vangelo. In tal modo, Paolo
 mostra abilità retoriche che gli permettono di creare una comprensione
 comune con il suo pubblico e poi passa a questioni più controverse
 come la resurrezione di Gesù. In diverse occasioni, Paolo dimostra di
 saper “mettersi nei panni” delle persone con una religione e diversa
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                                                                                verso persone che credono di-
                                                                                versamente rispetto alle im-
   “IN LUI VIVIAMO, CI MUOVIAMO E SIAMO: "PAOLO E IL                            portanti dimensioni della vita;
    DIALOGO INTERRELIGIOSO                                                      [...] che non solo permette le dif-
              CON LE                                                            ferenze ma le postula e le accetta
    RELIGIONI TRADIZIONALI"                                                     come fatti, ma non come veri-
                                                                                tà" (1997:140-141). La dis-
   In ambienti comboniani, c'è una ten-                                         tinzione tra fatti e verità serve al
 denza ad associare il "dialogo interre-                                        Togaresei per "sposare" il di-
 ligioso" a "qualcosa" che riguarda il                                          alogo con l'evangelizzazione
 GIP arabo-orientale. Questa opinione                                           perché "possono lavorare in-
 generale si basa principalmente su                                                                                          Gumuz: guaritore traditionale
                                                                                sieme". Il dialogo interreligioso
 due presupposti: che ci si impegna
 per lo più nel dialogo interreligioso                                           è “la sensibilità all'esistenza e al rispetto delle religioni altrui", riguar-
 con i seguaci delle grandi religioni                                           da il come "riferirsi alla religione degli evangelizzati nel contesto della
 del mondo, cioè Islam, Giudaismo,          Funerale tradizionale di un anzi-   Missione", cioè il "contestualizzare il Vangelo" (p. 155). Dall'ap-
 Induismo e Buddismo, e che i                ano tra i Gumuz in Ethiopia        proccio togarese al dialogo interreligioso, sorgono domande, ossia:
                                                                                   quanto abbiamo sviluppato la sensibilità e il rispetto, in particolare
  seguaci di tali religioni si trovano normalmente nella parte orientale           verso le religioni tradizionali, nei nostri ministeri? Prendiamo in con-
  del 'mondo comboniano'. Di fatto, entrambe le ipotesi possono essere             siderazione l’altrui senso del sacro? Quanto le abbiamo considerate
  facilmente contestate. La seconda è dimostrata dal fatto che i seguaci           veicoli essenziali per la contestualizzazione del Vangelo? Siamo
  delle principali religioni del mondo si trovano quasi ovunque, mentre            consapevoli dei nostri atteggiamenti e/o emozioni in gioco nei nostri
  la prima è l'oggetto della discussione di questo articolo. Il concetto di        incontri con la visione del mondo dell'Altro?
  dialogo interreligioso con le religioni tradizionali è analizzato seguen-       I diversi autori accademici africani postcoloniali, come il defunto
  do l’argomentazione proposta dal professor Lovemore Togarasei,                keniota John Mbiti (1970) o la femminista del Batswana Musa Dube
  (Università del Botswana), nell’ articolo: "Paolo e il dialogo interre-       (1998), criticano il carattere "monologico" dei primi sforzi missionari
  ligioso". L'approccio dialogico di Paolo porta Togaresei ad affermare         in Africa, il disprezzo verso le religioni tradizionali e l'enfasi sull'
  che il futuro della missione cristiana in Africa richiede impegno nel         “oscurità” del continente africano. Inoltre, la mancanza di un dialogo
  dialogo con le religioni tradizionali africane (p.153). Centrale è il con-    genuino con le religioni e le culture tradizionali ha portato ad una
  cetto di dialogo interreligioso e la sua relazione 'problematica' con l'e-    eangelizzazione superficiale: "molti cristiani africani sono in chiesa al
  vangelizzazione. Togaresei si basa su quattro definizione di Terry C.         ‘mattino’ e si recano nei luoghi per ‘praticanti tradizionali’, il
  Muck del dialogo interreligioso. Il dialogo interreligioso è tradizional-     ‘pomeriggio o la sera’" (p. 157). For Okot p'Bitek, uno dei problemi è
  mente inteso come:                                                            dato dal fatto che le divinità africane sono state "vestite" con abiti met-
   - "una metodologia di comunicazione", attraverso la quale "i conflitti       afisici greci che in realta’ le "soffocano" (Maluleke 1998:124).
  sono risolti quando le persone imparano a parlare tra loro";                     A mio parere, l'argomento di p'Bitek è corretto. L'uso di parametri cul-
 - come "una strategia intellettuale", in cui il dialogo è "l'essenza delle     turali estranei per parlare di Dio, estranei anche al contesto ebraico in cui
 costruzioni sociali umane";                                                    visse il Gesù storico, ha prodotto un'immagine estranea di Dio con cui è
 - come un "argomento teleologico", il dialogo per il bene del dialogo.         difficile relazionarsi. Di conseguenza "il Dio cristiano è diventato una
 Muck, aggiunge un aspetto interessante a queste definizioni:                   divinità in più aggiunta alla lunga lista di divinità in cui credono i popoli
 - dialogo interreligioso "come espressione di un'emozione o di sospetto;       africani" (Maluleke 1998:127).
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