Alimentazione e sostenibilità Quale relazione e quali sfide per i prossimi anni - Sipotra

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Alimentazione e sostenibilità Quale relazione e quali sfide per i prossimi anni - Sipotra
POSITION PAPER
                         Alimentazione e sostenibilità
                Quale relazione e quali sfide per i prossimi anni
                 Dialoghi Italo-Francesi per l’Europa, 20 giugno 2019, Sciences Po – Parigi

La sostenibilità ha impatto a 360˚ sull'industria, le imprese e la vita di tutti i giorni ed è diventata una
priorità strategica per le aziende. Nel settembre 2015, l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha varato
l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, introducendo 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) che
riguardano tutte le dimensioni della vita umana e del pianeta.
Una sana e corretta alimentazione ha un impatto diretto su 7 dei 17 SDGs e può contribuire allo sviluppo
sostenibile attraverso due leve fondamentali: salute e benessere individuale e collettivo e
sostenibilità ambientale. Abitudini alimentari sane ed equilibrate contribuiscono a ridurre il rischio di
contrarre alcune patologie (tra le quali diabete, tumori, malattie cardiovascolari), con impatti positivi anche
sulla sostenibilità economica dei sistemi sanitari nazionali. In aggiunta, una dieta equilibrata è associata
anche ad un minor impatto sull’ecosistema ambientale, con effetti positivi sulla sostenibilità del pianeta.
In questo contesto, una solida partnership tra Italia e Francia può dare un contributo significativo
allo sviluppo sostenibile. I due Paesi, caratterizzati da una tradizione alimentare consolidata, potrebbero
farsi ambasciatori dei benefici della dieta mediterranea nel mondo e promuovere un dibattito sui benefici
associati a stili alimentari sani e sostenibili anche nelle sedi europee di riferimento.

   Perché oggi è importante parlare di                           quella della sostenibilità. Ciò implica che
   sostenibilità                                                 i processi di cambiamento devono essere
                                                                 tali per cui lo sfruttamento delle risorse, la
   1.   Il Position Paper ha l’obiettivo di                      direzione degli investimenti, lo sviluppo
        sostanziare      la   crescente    rilevanza             tecnologico e i processi decisionali delle
        dell’alimentazione     per     lo   sviluppo             Istituzioni siano orientati a garantire i
        sostenibile. Verranno declinati gli impatti              bisogni delle generazioni future, oltre che
        dell’adozione di abitudini alimentari sane e             di quelle attuali.
        sostenibili sul benessere individuale e
        collettivo (salute e qualità della vita e            3. La sfida dello sviluppo sostenibile deve fare
        sostenibilità economica per i sistemi                   i conti con una popolazione mondiale in
        sanitari nazionali) e sull’ambiente. Il                 rapida crescita: secondo le Nazioni Unite,
        Position Paper rientra nell’ambito                      la popolazione globale raggiungerà i 9,8
        dell’iniziativa “Dialoghi Italo-Francesi per            miliardi entro il 2050 (+27% rispetto ad
        l’Europa”: la relazione tra alimentazione e             oggi). In aggiunta, l’attuale regime di
        sostenibilità e i relativi impatti saranno              sfruttamento delle risorse ambientali sta
        quindi contestualizzati per l’Italia e la               compromettendo la capacità naturale di
        Francia, all’interno dello scenario europeo.            rigenerazione necessaria dell’ecosistema:
                                                                basti pensare che nel 2018 l’Earth
   2. Il contesto socio-economico attuale è                     Overshoot Day, il giorno in cui la
      caratterizzato da grande velocità e                       popolazione mondiale ha consumato tutte
      accelerazione del cambiamento. Per poter                  le risorse terrestri disponibili per l’anno, è
      perseguire un continuo miglioramento in                   stato raggiunto il 1° agosto, oltre 150 giorni
      termini di competitività economica,                       prima di quanto accadeva 40 anni fa.1
      innovazione e prestazioni ambientali, i
      sistemi-Paese devono affiancare ai propri
      percorsi di crescita una nuova dimensione,

   1Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti
   su dati Global Footprint Network, 2019.
Alimentazione e sostenibilità Quale relazione e quali sfide per i prossimi anni - Sipotra
4. Il benchmark su cui governi, imprese e
   società civile devono fondarsi per costruire
   processi decisionali attuativi aperti e
   partecipati     verso   un    sentiero    di
   sostenibilità    sono    i   Sustainable
   Development Goals. Il 25 settembre
   2015 l’Assemblea Generale delle Nazioni
   Unite ha adottato l’Agenda 2030 per lo
   Sviluppo Sostenibile, introducendo 17
   Obiettivi     di    Sviluppo     Sostenibile
   (Sustainable Development Goals – SDGs),
   declinati in 169 target che riguardano a
   360° tutte le dimensioni della vita umana e
   del pianeta.
5.   Riconoscendo l’importanza della titolarità
     nazionale degli SDGs, le Nazioni Unite
     incoraggiano i Paesi a sviluppare una
     propria strategia basata sui 17 indicatori di
     riferimento.
6. In Italia, il progresso verso lo sviluppo
   sostenibile viene monitorato attraverso gli
   indicatori BES (Indicatori di Benessere
   Equo e Sostenibile): l’Istat ha sviluppato
   un approccio multidimensionale per
   misurare le fondamentali dimensioni del
   benessere del Paese, corredando dati di
   attività economiche con misure relative a
   diseguaglianze,      aspetti   sociali, di
   innovazione e di sostenibilità. Sono stati
   individuati 130 indicatori, raggruppati in
   12 domini del benessere considerati di
   maggior rilievo per il sistema-Paese. Dal
   2016, il Governo italiano ha posto questi                 Figura 1. I 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile
                                                             dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e quelli
   temi al centro della propria politica di                  direttamente influenzati da un’alimentazione sostenibile
   programmazione economica, includendo                      (riquadrati in rosso). Fonte: elaborazione The European
   un set di indicatori del BES nel Documento                House – Ambrosetti su dati Nazioni Unite, 2019.
   di Economia e Finanza, in cui annualmente
   viene elaborata un’analisi sul loro                       9. Ad oggi esistono ancora grandi paradossi
   andamento e una valutazione d’impatto                        che ostacolano il raggiungimento di
   delle politiche proposte sulle dimensioni                    modelli sostenibili e che legano cibo, salute
   chiave dello sviluppo sostenibile.                           e sostenibilità ambientale. Tra principali:
7.   La Francia ha deciso di intraprendere un                    — la denutrizione colpisce 821 milioni
     percorso analogo, definendo una serie di                      di persone e allo stesso tempo quasi
     indicatori che consentono di monitorare le                    2 miliardi di persone sono in
     politiche       pubbliche     nazionali      che              condizioni di sovrappeso o obesità;
     contribuiscono          alla       sostenibilità.
     Nell’ambito del Conseil National de                         — i decessi causati da obesità, 30 milioni
     l’Information Statistique (CNIS), sono                        ogni anno, stanno gradualmente
     stati istituiti 98 indicatori di sostenibilità al             raggiungendo quelli causati da
     2030 che entreranno a far parte della                         denutrizione (35 milioni);2
     programmazione economica del Governo                        — denutrizione e obesità sono spesso
     entro giugno 2019, insieme alla definizione                   strettamente correlate, soprattutto nei
     di una “tabella di marcia verso la                            Paesi in via di sviluppo. Alcune
     sostenibilità”.                                               ricerche in campo medico hanno
8. L’alimentazione può dare un contributo                          messo      in    evidenza     come      la
   significativo allo sviluppo sostenibile, in                     denutrizione infantile possa essere uno
   quanto trasversale ad una pluralità di                          dei fattori predittivi dell’obesità da
   dimensioni fondamentali per il benessere                        adulti e dei disturbi ad essa correlati;3
   delle persone, degli ecosistemi ambientali
   e dei sistemi economici.

2Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti         3Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti
su dati FAO, OMS e Nazioni Unite, 2019.                      su dati The Lancet, 2019.

                                                         2
Alimentazione e sostenibilità Quale relazione e quali sfide per i prossimi anni - Sipotra
— nonostante la produzione mondiale di                                                                   Il ruolo dell’alimentazione verso lo
             cibo sia in costante aumento, le                                                                       sviluppo sostenibile
             persone denutrite hanno ripreso ad
             aumentare dal 2015, evidenziando                                                                       12. Come illustrato nel capitolo precedente,
             quanto sia rilevante il fenomeno dello                                                                     sono diverse le dimensioni della
             spreco alimentare;                                                                                         sostenibilità correlate direttamente o
                                                                                                                        indirettamente all’alimentazione.
    14,5
                                                                                                                    13. Una corretta alimentazione contribuisce
            13,8
                                                                                                         13,4           allo sviluppo sostenibile (e alla resilienza
                   13,1                                                                           13,1
                            12,6                                                  12,5
                                                                                           12,8                         degli ambienti urbani ed ecosistemi
                                     12,2
                                              11,8              11,8
                                                                         12,1                                           ambientali)     attraverso     due       leve
                                              11,2
                                                       11,5
                                                               11,3                                                     fondamentali:
                                     10,9                                11,0                            10,9
                            10,7                                                  10,7            10,8
                                                                                           10,6
            10,1
                   10,4                                                                                                     —        salute e benessere individuale e
    9,9
                                                                                                                                     collettivo;

    2005   2006    2007     2008     2009    2010      2011     2012     2013     2014    2015    2016   2017
                                                                                                                            —        sostenibilità ambientale.
                          Persone affette da obesità          Persone affette da malnutrizione

Figura 2. Persone affette da obesità e malnutrizione nel                                                            Il contributo dell’alimentazione alla
mondo (% sul totale della popolazione), 2005-2017. Fonte:
elaborazione The European House – Ambrosetti su dati
                                                                                                                    salute e al benessere individuale e
OMS e FAO, 2019.                                                                                                    collettivo
           — il 60% della popolazione vive in aree                                                                  14. Diversi studi medico-scientifici pubblicati
             con elevato stress idrico e 1 miliardo                                                                     negli ultimi anni hanno dimostrato come
             di persone non ha ancora accesso ad                                                                        esista una forte correlazione tra una dieta
             acqua potabile;                                                                                            sana ed equilibrata e il mantenimento di un
                                                                                                                        buono stato di salute. Secondo i dati del
           — ogni anno, 8 milioni di tonnellate
             di plastica finiscono negli oceani. A                                                                      Global     Burden        of   Disease,    la
             questo ritmo, la quantità di plastica in                                                                   malnutrizione è stata la 1° causa di
             mare supererà quella dei pesci entro i                                                                     morte a livello mondiale nel 2017 (161
             prossimi 30 anni.4                                                                                         morti ogni 100.000 abitanti). Allo stesso
                                                                                                                        modo, la malnutrizione si posiziona come
10. Questi aspetti sono un importante fattore                                                                           2° fattore di rischio correlato al
    di rischio per la sostenibilità e la                                                                                DALY6 (nel 1990 era il 5°).
    resilienza             del           settore
    agroalimentare. I cambiamenti climatici                                                                         15. Il modello alimentare indicato come
    determinano        crescente      insicurezza                                                                       fondamento delle principali diete è la
    alimentare e rischio di denutrizione nelle                                                                          piramide alimentare, intesa come
    fasce più vulnerabili della popolazione,                                                                            l’insieme di regole nutrizionali volte a
    soprattutto nei Paesi a reddito medio-                                                                              gestire l’alimentazione nel suo insieme.
    basso: si pensi alla perdita delle colture, ad                                                                                                                  BASSO
    eventi     metereologici      estremi     che                                                                                                           Dolci
    producono siccità o alluvioni, ad epidemie                                                                                                     Carne bovina

    legate a patogeni nel cibo.5                                                                                                               Formaggio
                                                                                                                                                    Uova
                                                                                                                                          Carne avicola
11. Diventa fondamentale garantire la                                                                                                            Pesce
                                                                                                                                              Biscotti
    resilienza a 360° a livello di sistema
    economico, energetico, infrastrutturale,                                                                                               Latte
    tecnologico, ma anche di ecosistema                                                                                                 Yogurt

    ecologico e di ambiente urbano. È proprio                                                                                          Olio
                                                                                                                             Frutta secca
    in questi ultimi due ambiti che la resilienza                                                                         Pane, Pasta
    può essere assicurata e rafforzata da                                                                                Patate, Riso
                                                                                                                            Legumi
    modelli di alimentazione sostenibili, in                                                                               Frutta
    grado di contribuire positivamente alla                                                                              Ortaggi

    capacità degli ambienti e degli ecosistemi                                                                              ALTO
    di resistere a shock esogeni, di ridurre la
    dipendenza da altri territori e di rispondere                                                                       Figura 3. La piramide alimentare. Fonte: elaborazione
    ai cambiamenti climatici e all’esaurimento                                                                          The European House – Ambrosetti per Barilla Center for
                                                                                                                        Food and Nutrition, 2019.
    delle risorse.

4 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti                                                               6 Disability-Adjusted Life Years: misura della gravità
su dati OMS, IPCC, World Bank e ONU, 2019.                                                                          globale di una patologia, espressa come il numero di anni
5 Basti pensare che, nel solo 2018, il settore agroalimentare                                                       persi a causa della malattia in virtù di un cattivo stato di
italiano ha perso 1,5 miliardi di Euro a causa degli effetti                                                        salute, di disabilità o di morte prematura.
del cambiamento climatico. Fonte: elaborazione The
European House – Ambrosetti su dati Coldiretti, 2019.

                                                                                                                3
Alimentazione e sostenibilità Quale relazione e quali sfide per i prossimi anni - Sipotra
16. Il valore della piramide alimentare è                                 e la sostenibilità economica dei sistemi
    duplice: oltre a rappresentare una sintesi                            sanitari.
    delle principali conoscenze acquisite dalla
                                                                      20. Tra i grandi cambiamenti che stanno
    scienza nutrizionale, è uno strumento
                                                                          mutando gli scenari di riferimento per la
    efficace per l’educazione ai consumi
                                                                          business community e le Istituzioni non si
    alimentari.
                                                                          possono non considerare i trend
17. È importante sottolineare il concetto di                              demografici che stanno sostanzialmente
    dieta come assunto sottostante alle analisi                           modificando la struttura della popolazione
    del presente capitolo. Il dibattito odierno in                        dei Paesi sviluppati e, di conseguenza, le
    sedi tecniche quali organismi di controllo e                          esigenze da considerare prioritarie per lo
    regolatori     internazionali     è    spesso                         sviluppo sostenibile.
    incentrato sul singolo alimento e
                                                                      21. Analizzando il caso italiano, il Paese sta
    sull’analisi del suo contenuto per la salute
                                                                          assistendo       ad     un      progressivo
    delle persone. Per quanto gli standard di
                                                                          invecchiamento della popolazione, un
    alcuni alimenti siano essenziali in termini
                                                                          trend destinato ad acuirsi nei prossimi
    di apporto di ingredienti più o meno
                                                                          anni a fronte dell’innalzamento della
    salutari, un’analisi focalizzata sul tipo di
                                                                          speranza di vita (82,7 anni nel 2017, vs.
    dieta da seguire risulta l’approccio più
                                                                          69,1 nel 1960) e dei bassi tassi di natalità
    indicato per ottenere una visione d’insieme
                                                                          (1,35 figli per donna nel 2017, vs. 2,37 nel
    sulla sana e corretta alimentazione, anche
                                                                          1960). Nel 2018, per la prima volta nella
    per evitare di demonizzare singole
                                                                          storia italiana, la popolazione over-60
    categorie di alimenti.7
                                                                          (28,7% vs. 21,2% nel 1990) ha superato
18. Il modello di dieta basato sui dettami della                          quella dei giovani under-30 (28,4% vs.
    piramide alimentare e considerato come il                             39,6% nel 1990).8
    benchmark di riferimento per la salute                                                 9,9%                          0-9                 8,6%
    degli individui è quello mediterraneo. La                                  13,5%                                   10-19                  9,5%
    dieta mediterranea si distingue per il                                 16,2%                                       20-29                   10,3%
    suo equilibrio nutrizionale, sia in termini di                                                                     30-40                        11,9%
                                                                              14,0%
    quantità consumate sia di proporzioni                                                                              40-49
                                                                                   13,0%                                                                     15,5%
    degli alimenti assunti. La rigorosa
                                                                                    12,4%                              50-59                                 15,2%
    aderenza alle raccomandazioni medico-
                                                                                      11,1%                            60-69                         12,1%
    scientifiche e l’elevata conformità con i
                                                                                                  6,6%                 70-79                  9,7%
    requisiti nutrizionali del modello della
                                                                                                         3,1%          80-89          5,7%
    piramide alimentare fa di questa dieta la
                                                                                                                0,3%    90+    1,2%
    più efficace in termini di prevenzione di
    alcune importanti malattie croniche                                Figura 4. Popolazione italiana per fascia d’età (% sul
    e di mantenimento di uno stato di                                  totale), 1990 (a sinistra) e 2018 (a destra). Fonte:
    benessere.       Il   modello        dietetico                     elaborazione The European House – Ambrosetti su dati
                                                                       Istat, 2019.
    mediterraneo, attraverso un sano profilo di
    assunzione dei grassi, una bassa                                  22. La ragione per cui è importante guardare a
    percentuale di carboidrati, un basso indice                           questo tipo di trend demografici in uno
    glicemico, un elevato contenuto di fibre                              studio sull’alimentazione e la salute delle
    alimentari, di composti antiossidanti ed                              persone risiede nelle differenti esigenze
    effetti antinfiammatori, riduce il rischio di                         nutrizionali che gli individui detengono al
    contrarre alcune patologie, come verrà                                variare delle fasce d’età di appartenenza,
    analizzato nei paragrafi successivi.                                  soprattutto guardando alle categorie più
                                                                          vulnerabili, a partire da bambini ed anziani.
19. Lungo il bacino mediterraneo europeo,
                                                                          L’invecchiamento        della   popolazione
    Italia e Francia rappresentano i Paesi in
                                                                          italiana è quindi un aspetto da tenere in
    cui le tradizioni alimentari nazionali hanno
                                                                          considerazione, in quanto le persone
    maggiore aderenza con la dieta
                                                                          anziane necessitano di un fabbisogno
    mediterranea, insieme a Spagna e Grecia.
                                                                          calorico – e di conseguenza di un modello
    Prima di entrare nel dettaglio dell’impatto
                                                                          dietetico – diverso e più limitato.
    generato dall’alimentazione sui sistemi
    sanitari nazionali, è essenziale sviluppare                       23. In Francia si riscontrano trend demografici
    due ulteriori premesse, che riguardano                                simili, anche se meno marcati rispetto al
    l’evoluzione demografica della popolazione                            caso italiano. La piramide demografica di

7Il tipico esempio in questo senso è la carne. La filiera della       consumo – se equilibrato – è presente e caldamente
carne rischia troppo spesso di essere danneggiata da                  consigliato nella piramide alimentare.
campagne che ne condannano l’assunzione, mentre il suo                8 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti

                                                                      su dati Istat e World Bank, 2019.

                                                                  4
Alimentazione e sostenibilità Quale relazione e quali sfide per i prossimi anni - Sipotra
Figura 5 mostra come la quota di under-30                                           150
                                                                                                                                                                          146,8
       sul totale della popolazione sia diminuita                                          140
       dal 42,5% del 1990 al 35,4% del 2018; gli                                           130                                                                            129,6
       over-60, invece, costituivano il 19,1% della
                                                                                           120
       popolazione nel 1990, mentre ad oggi                                                                                                                               117,3

       pesano per il 26,2%.                                                                110
                                                                                                                                                                          106,4
                                                                                                                                                                          105,5
                                                                                           100
         13,3%                              0-9                        11,7%
                                                                                            90
        13,9%                             10-19                         12,4%                        2010     2011    2012   2013   2014      2015        2016      2017
     15,3%                                20-29                        11,3%                            Regno Unito     Germania    Francia      Italia          Spagna

      15,0%                               30-40                         12,4%          Figura 6. Spesa sanitaria pubblica e privata nei Paesi “Big
          12,8%                           40-49                          12,9%         Five” dell’UE (2010 = 100), 2010-2017. Fonte:
                                                                                       elaborazione The European House – Ambrosetti su dati
                 10,5%                    50-59                           13,2%        OECD, 2019.
                 10,1%                    60-69                         12,0%
                                                                                      27. La cattiva alimentazione si posiziona tra i
                         5,3%             70-79                 8,1%
                                                                                          primi cinque fattori di rischio nella
                            3,2%          80-89          4,8%
                                                                                          contrazione delle tre malattie croniche non
                                   0,5%    90+    1,3%
                                                                                          trasmissibili più impattanti per i sistemi
    Figura 5. Popolazione francese per fascia d’età (% sul                                nazionali in quanto responsabili del 94%
    totale), 1990 (a sinistra) e 2018 (a destra). Fonte:
    elaborazione The European House – Ambrosetti su dati
                                                                                          dei decessi globali:
    Insee, 2019.
                                                                                                 —          i tumori, per i quali la malnutrizione
24. Questa        tendenza,      comunemente                                                                è la 2° causa di morte a livello globale,
    conosciuta come Ageing Society, è                                                                       la 4° in Italia e in Francia, e la 1° causa
    destinata a continuare nel prossimo futuro,                                                             di DALY nel mondo, 2° in Italia e in
    incrementando la pressione per la                                                                       Francia;
    sostenibilità economica dei sistemi                                                          —          le malattie cardiovascolari, per le
    sanitari nazionali. È indubbio che una                                                                  quali è la 2° causa di morte a livello
    popolazione       sempre    più     anziana                                                             globale, così come in Italia e in Francia,
    rappresenti già oggi una sfida molto                                                                    e la 2° causa di DALY al mondo, la 4°
    significativa in ambito sanitario (oltre che                                                            in Italia e in Francia;
    in quello previdenziale), considerando che
    l’allungamento della vita media sta                                                          —          il diabete, dove è la 5° causa di morte
    modificando la natura epidemiologica                                                                    a livello mondiale, così come in Italia
    della popolazione. Nella maggior parte dei                                                              e in Francia, e la 4° causa di DALY
    Paesi OCSE, oltre il 50% degli over-65 è                                                                globalmente, terza in Italia e in
    affetto da una malattia cronica e l’età                                                                 Francia.10
    media dalla quale si manifestano le prime                                         28. Si tratta di malattie ad altissimo impatto
    patologie è in costante calo. Questo                                                  per il sistema sanitario, sia per il numero di
    influisce profondamente sulla qualità della                                           persone che ne sono affette, sia per i costi
    vita media di una popolazione: in Italia, da                                          sanitari e sociali associati.11
    inizio secolo, sono stati persi 2,5 anni
    vissuti in buona salute, che ad oggi sono                                         29. Alla base di queste tre malattie croniche ci
    circa 62.9                                                                            sono due tipi di fattori di rischio:
25. L’insieme di questi fattori rappresenta un                                                   —          non modificabili (età e predisposizione
    serio rischio per i sistemi sanitari nazionali,                                                         ereditaria);
    gravati negli ultimi anni da costi crescenti.                                                —          modificabili (tra i quali rientrano
    In Italia e in Francia la spesa sanitaria                                                               dieta scorretta e ipercalorica,
    (pubblica e privata) ha registrato un                                                                   insufficiente attività fisica e consumo
    aumento rispettivamente del 6,4% e del                                                                  di tabacco).
    17,3% dal 2010 al 2017, un trend
    confermato anche negli altri “Big Five”                                           30. All’interno dei fattori modificabili, le
    dell’Unione Europea (Figura 6).                                                       abitudini che incorporano una dieta
                                                                                          scorretta e ipercalorica – talvolta unite ad
26. L’alimentazione gioca un ruolo chiave in                                              un’insufficiente attività fisica – aumentano
    questo contesto, poiché strettamente                                                  le probabilità dell’insorgere di condizioni
    correlata allo stato di salute delle persone e                                        fisiche di sovrappeso o obesità.
    ai costi ad esso associati.

9Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti                                  10 Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti
su dati OECD e XIII Rapporto Meridiano Sanità di The                                  su dati Global Burden on Disease, 2019.
European House – Ambrosetti, 2019.                                                    11 In Italia, ad esempio, le tre patologie rientrano tra le

                                                                                      prime cinque voci di costo per il sistema sanitario nazionale.

                                                                                  5
Alimentazione e sostenibilità Quale relazione e quali sfide per i prossimi anni - Sipotra
15,3% della popolazione adulta (+4,6
                      Diabete                                   44%                        punti percentuali al di sopra della media
                                                                                           UE).
                      Tumori                                  7-41%               35. Oltre alle conseguenze negative sulla salute,
                                                                                      le condizioni di obesità/sovrappeso
              Malattie                                                                conducono a numerose problematiche in
                                              23%                                     termini economici a diversi livelli, a partire
          cardiocircolatorie
                                                                                      da quello del singolo individuo affetto dalla
 Figura 7. Malattie croniche attribuibili a condizioni di                             patologia (e del suo nucleo familiare), fino
 obesità/sovrappeso (% sul totale), 2015. Fonte:                                      alle imprese e ai governi, che si ritrovano
 elaborazione The European House – Ambrosetti su dati
 OMS e XIII Rapporto Meridiano Sanità di The European                                 ad affrontare ingenti spese sanitarie. È
 House - Ambrosetti, 2019.                                                            stato stimato infatti come una persona
                                                                                      affetta da obesità con un BMI compreso tra
 31. L’Organizzazione Mondiale della Sanità
                                                                                      35-40 kg/m2 costi annualmente in media il
     definisce l’obesità e il sovrappeso
                                                                                      50% in più al sistema sanitario rispetto a
     attraverso il Body Mass Index – BMI, un
                                                                                      una     persona     normopesa,       fino    a
     dato biometrico che mette a confronto peso
                                                                                      raggiungere il 100% in più per le persone
     e altezza: sono considerati affetti da obesità
                                                                                      con un BMI maggiore di 40 kg/m2.12
     i soggetti con un BMI maggiore di 30 kg/m2,
     mentre gli individui con un BMI compreso                                     36. I bambini e gli adolescenti sono le categorie
     tra 25 e 30 kg/m2 sono ritenuti in                                               di popolazione maggiormente esposte ai
     condizioni di sovrappeso.                                                        rischi derivanti da un’alimentazione
                                                                                      scorretta poiché facilmente influenzabili
 32. L’eccesso di peso può portare effetti
                                                                                      dalle cattive abitudini delle persone vicine
     negativi sulla salute e sull’aspettativa di
                                                                                      a loro: i bambini con almeno uno dei due
     vita degli individui: l’OCSE ha stimato
                                                                                      genitori affetti da obesità, infatti,
     come una persona gravemente obesa perda
                                                                                      presentano probabilità 3-4 volte superiori
     in media dagli 8 ai 10 anni di vita e come
                                                                                      di essere affetti da obesità rispetto ai
     per ogni 15 kg in eccesso, il rischio di
                                                                                      bambini con genitori normopeso. Circa il
     decesso incrementi del 30%.
                                                                                      70% dei bambini obesi rimarrà in questa
 33. L’Italia è uno dei Paesi dell’Unione                                             condizione anche da adulto.13
     Europea con la più bassa incidenza di
                                                                                  37. L’obesità infantile in Italia è un fenomeno
     persone sovrappeso/obese, anche se la
                                                                                      di assoluta rilevanza: nel 2016, il 14% delle
     quota rimane elevata: il 31,7% della
                                                                                      bambine e il 21% dei bambini tra i 6-9 anni
     popolazione italiana adulta (età uguale o
                                                                                      risulta essere in sovrappeso o obeso,
     superiore a 15 anni) è in sovrappeso, contro
                                                                                      rispettivamente 4 e 8 punti percentuali
     il 46,1% della media UE, mentre il 10,7% è
                                                                                      sopra la media dell’Unione Europea.
     affetto da obesità.
                                                                                                        21%

                                                                                                                    20%

             Italia             10,7%
                                                                                          19%
                                                                                        17%

           Svezia                  12,3%
                                                                                                              14%
                                                                                                  14%

      Paesi Bassi                   12,8%
                                                                                                                                           13%

           Austria                      14,7%
                                                                                                                           12%

                                                                                                                                                                   12%
                                                                                                                          11%

                                                                                                                                                   11%
                                                                                                                                        10%

                                                                                                                                                                              10%

       Danimarca                           14,9%
                                                                                                                                                 9%

                                                                                                                                                                                         9%

                                                                                                                                                                                                    9%

          Francia
                                                                                                                                                                         7%

                                            15,3%
                                                                                                                                                              6%

                                                                                                                                                                                    6%

                                                                                                                                                                                                          5%
                                                                                                                                                                                               5%

           UE-28                             15,9%
                                                                                                                                                                                                          5%

        Portogallo                            16,6%
          Spagna                              16,7%
           Grecia                              17,0%
                                                                                                                                         UE-28
                                                                                                                           Portogallo

                                                                                                                                                                          Svezia

                                                                                                                                                                                                Irlanda
                                                                                                   Italia

                                                                                                               Grecia

                                                                                                                                                               Austria

                                                                                                                                                                                                          Danimarca
                                                                                                                                                  Finlandia

                                                                                                                                                                                     Francia
                                                                                         Spagna

           Belgio                                    18,6%
           Irlanda                                           23,0%
        Germania                                              23,6%                                                                      Femmine              Maschi
        Finlandia                                               24,8%
      Regno Unito                                                     26,9%            Figura 9. Sovrappeso/obesità in età infantile nei
                                                                                       principali Paesi UE e media UE (% sul totale dei bambini
Figura 8. Tasso di obesità nella popolazione adulta in                                 tra i 6-9 anni), 2016. Fonte: elaborazione The European
alcuni Paesi selezionati UE e media UE (% sul totale della                             House – Ambrosetti su dati OMS, 2019.
popolazione), 2017. Fonte: elaborazione The European
House – Ambrosetti su dati Eurostat e OECD, 2019.
                                                                                  38. In Francia, il fenomeno è presente in
 34. In Francia l’incidenza delle persone                                             misura minore, e colpisce il 6% delle
     sovrappeso sale al 48,9% (+2,8 punti                                             bambine e il 9% dei bambini (4 punti
     percentuali rispetto alla media dell’Unione                                      percentuali sotto la media UE).
     Europea), mentre l’obesità colpisce il

 12
   Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti
                                                                                  13Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti
 su dati Università Tor Vergata, 2019.                                            su dati OMS, 2019.

                                                                              6
Alimentazione e sostenibilità Quale relazione e quali sfide per i prossimi anni - Sipotra
39. La     prevenzione,          sottoforma     di                                                                         Spagna, Grecia, Portogallo. Oltre alla
                                           educazione alla sana alimentazione,                                                                                    posizione geografica lungo il bacino
                                           assume un ruolo fondamentale in questo                                                                                 mediterraneo, esiste un dato oggettivo che
                                           ambito. Da analisi di diversi studi in campo                                                                           convalida le abitudini alimentari comuni
                                           medico è stato dimostrato come un                                                                                      tra i Paesi in oggetto: dal 2010 l’Unesco ha
                                           aumento dell’1% del ratio della spesa in                                                                               riconosciuto la dieta mediterranea come
                                           prevenzione – in cui possono rientrare                                                                                 bene protetto e inserito nella lista dei
                                           investimenti per il miglioramento delle                                                                                patrimoni orali e immateriali dell’umanità,
                                           abitudini nutrizionali delle persone – sul                                                                             grazie alla sua unicità nel prevenire
                                           totale della spesa sanitaria pubblica si                                                                               malattie croniche.
                                           correli ad una riduzione del 3% della spesa
                                                                                                                                                              44. Le       raccomandazioni        sull’apporto
                                           in servizi terapeutici e di riabilitazione.
                                                                                                                                                                  giornaliero    di    frutta    e     verdura
                                       40. Una sana e corretta alimentazione ha un                                                                                dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
                                           ruolo fondamentale anche come fattore                                                                                  e dei singoli Ministeri della Salute
                                           di prevenzione. Come illustrato ad                                                                                     nazionali sono di assumerne 5 porzioni al
                                           inizio capitolo, la piramide alimentare                                                                                giorno, equivalenti a circa 400 grammi. La
                                           rappresenta il benchmark su cui basare                                                                                 quota di popolazione che raggiunge i
                                           una dieta salutare ed equilibrata: alla base                                                                           consumi suggeriti è però risibile: in Italia
                                           della piramide – e di conseguenza alla base                                                                            solo il 9,6% della popolazione consuma 5 e
                                           della dieta mediterranea – troviamo                                                                                    più porzioni di frutta e verdura, mentre in
                                           frutta e verdura, il cui consumo                                                                                       Francia la percentuale sale al 14,9%.
                                           quotidiano è il prerequisito fondamentale
                                                                                                                                                              45. I consumi di frutta e verdura sono correlati
                                           per uno stile di vita sano.
                                                                                                                                                                  alle caratteristiche sociodemografiche ed
                                       41. Secondo l’Organizzazione Mondiale della                                                                                economiche della popolazione. Il consumo
                                           Sanità, con un consumo di 600 grammi                                                                                   delle 5 porzioni raccomandate cresce
                                           di frutta e verdura al giorno – equivalente                                                                            solitamente con l’avanzare dell’età, è
                                           a oltre 5 porzioni – si eviterebbero soltanto                                                                          maggiore nelle donne e tra le persone con
                                           in Unione Europea 135.000 decessi, 1/3                                                                                 un maggior livello di istruzione o maggiore
                                           delle malattie coronariche e l’11% degli                                                                               disponibilità economica.14
                                           ictus.
                                                                                                                                                              46. Anche per i Paesi più virtuosi nelle
                                       42. Si registra una correlazione positiva                                                                                  abitudini alimentari, si sta gradualmente
                                           tra aspettativa di vita e consumo di                                                                                   assistendo ad una minor aderenza alla
                                           frutta/verdura nei Paesi dell’Unione                                                                                   dieta mediterranea (persino in Italia) a
                                           Europea.                                                                                                               favore di cibi pronti, più veloci da cucinare
                                84
                                                                                                                         Spagna
                                                                                                                                                                  ma meno salutari e con un alto contenuto
                                83                                                 Malta Francia                                                                  di grassi.
                                                                                Svezia        Cipro                          Italia
                                82                            Paesi Bassi
                                                                                                                                      Portogallo
                                                                           Lussemburgo Irlanda Austria
                                                                      Finlandia                     Grecia
                                                                                                                                           Belgio
                                                                                                                                                              47. La concomitante presenza di questa
                                81                                                                                   Slovenia
                                                                                Danimarca UE-28
                                                                                                                                Regno Unito
                                                                                                                                                                  molteplicità di elementi rappresenta una
Speranza di vita alla nascita

                                                              Germania
                                80
                                                                                                                                                                  significativa fonte di stress per i sistemi
                                                                   Rep. Ceca
                                79
                                                                                       Estonia                                                                    sanitari nazionali, sia a livello gestionale-
                                78
                                                                                                     Polonia       Croazia
                                                                                                                                                                  operativo sia economico.
                                                                  Slovacchia
                                77

                                76                                                                   Ungheria
                                                                                                                                                              48. Sebbene calcolare il peso economico totale
                                                                               Lituania
                                75
                                                                                                                                                                  del fenomeno sia complesso, diversi studi
                                            Bulgaria          Lettonia
                                74
                                                                                                                                                                  hanno fornito delle stime sui costi associati
                                     40,0       45,0   50,0       55,0         60,0         65,0         70,0         75,0
                                                       Quota di popolazione che consuma frutta e/o verdura quotidianamente
                                                                                                                                      80,0         85,0
                                                                                                                                                                  a condizioni di obesità/sovrappeso:
Figura 10. Correlazione tra speranza di vita alla nascita e
consumo di frutta e verdura nei Paesi UE (età (asse y) e quota %                                                                                                  — in Unione Europea, il costo è stimato
di popolazione che consuma almeno una volta al giorno una                                                                                                           intorno ai 70 miliardi di Euro
porzione di frutta e/o verdura (asse x)), 2018. Fonte:                                                                                                              annui, tra spesa dei sistemi sanitari e
elaborazione The European House – Ambrosetti su dati
Eurostat, 2019.                                                                                                                                                     costi indiretti;
                                                                                                                                                                  — la spesa totale dell’obesità/sovrappeso
                                       43. Da questa elaborazione si evince come la                                                                                 per il sistema di sanità pubblica
                                           quasi totalità dei Paesi UE che adottano la                                                                              italiano si attesta tra i 6 e i 16
                                           dieta    mediterranea     come      modello                                                                              miliardi di Euro all’anno (4-10%
                                           nutrizionale di riferimento risieda nel                                                                                  della spesa sanitaria del Paese), di cui
                                           quadrante in alto a destra: Italia, Francia,                                                                             la metà impiegati direttamente nella

                                       14Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti
                                       su dati Sorveglianza Passi, Istituto Superiore di Sanità e
                                       Eurostat, 2019.

                                                                                                                                                          7
Alimentazione e sostenibilità Quale relazione e quali sfide per i prossimi anni - Sipotra
cura dei problemi di salute correlati a                                             52. In Italia, la prevalenza del diabete è in
                     tali condizioni, cui si sommano                                                         continuo aumento: nel 2002 la patologia
                     ulteriori 3-8 miliardi di Euro per i costi                                              colpiva il 3,9% della popolazione, mentre
                     indiretti non sanitari, quali perdita di                                                nel 2017 il dato è salito al 5,7% (3,4 milioni
                     produttività, assenteismo e mortalità                                                   di    persone),     che      diventa    7,6%
                     precoce;15                                                                              considerando la sola popolazione adulta.
          — in Francia, il dato di costo sociale                                                         53. I casi di diabete in Francia nel 2017 sono
            (diretto + indiretto) è stato stimato dal                                                        invece 3,3 milioni, con una prevalenza del
            Tesoro intorno a 20 miliardi di                                                                  7,3% sul totale della popolazione.
            Euro.
                                                                                                         54. La patologia rappresenta un problema
49. Nei prossimi paragrafi verranno invece                                                                   sanitario molto diffuso in Europa anche
    analizzate le ricadute negative della                                                                    considerati gli elevati costi            di
    malnutrizione     per     la   sostenibilità                                                             trattamento      associati,   solitamente
    economica dei sistemi sanitari nazionali                                                                 sostenuti per ospedalizzazioni, farmaci,
    attraverso un focus sulle principali                                                                     monitoraggio e prestazioni specialistiche.
    malattie croniche ad essa correlate. Il
                                                                                                         55. Tali costi sono soggetti a grandi variazioni
    dettaglio riguarderà gli impatti di diabete,
                                                                                                             da Paese a Paese. Come illustrato in Figura
    malattie cardiovascolari e tumori per i 5
                                                                                                             12, le spese medie per paziente in Unione
    principali Paesi UE (Italia, Francia,
                                                                                                             Europea sono di 2.834 Euro, in Italia il
    Germania, Spagna e Regno Unito) e a
                                                                                                             dato è leggermente superiore (2.934 Euro),
    livello comunitario.
                                                                                                             mentre in Francia le spese sostenute sono
50. Il diabete è una malattia cronica legata al                                                              estremamente al di sopra della media,
    metabolismo,        quindi      strettamente                                                             raggiugendo un importo di 5.342 Euro.
    correlata alle abitudini alimentari degli                                                              Valori
                                                                                                                     €44,1 mld   €17,5 mld   €18,9 mld   €9,6 mld     €170 mld   €8,5 mld
                                                                                                          cumulati
    individui. Obesità/sovrappeso e dieta
                                                                                                                      5.899
    squilibrata, insieme a insufficiente attività                                                                                 5.342       5.107
    fisica e pressione alta, sono condizioni che
    aumentano          esponenzialmente        le
    probabilità di contrarre tale patologia.                                                                                                             2.934        2.834
                                                                                                                                                                                 2.362
    Oltre ad essere una malattia ad alto
    impatto per la salute della persona, la
    presenza del diabete può favorire lo
    sviluppo di altre patologie non trasmissibili,                                                                   Germania Francia        Regno       Italia       UE-28      Spagna
    come le malattie cardiovascolari.                                                                                                        Unito

51. Secondo      l’International      Diabetes                                                           Figura 12. Costi diretti del diabete per paziente e cumulati
                                                                                                         nei Paesi “Big Five” dell’UE e media UE (valori in €), 2016.
    Federation, ad oggi 425 milioni di                                                                   Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su
    adulti (20-79 anni) ne sono affetti nel                                                              dati XIII Rapporto Meridiano Sanità di The European
    mondo,     proporzione     destinata   ad                                                            House – Ambrosetti, International Diabetes Federation e
                                                                                                         London School of Economics, 2019.
    aumentare a quasi 650 milioni entro il
    2050. In Unione Europea, sono circa 60                                                               56. Al fine di quantificare in modo completo gli
    milioni le persone affette da diabete.                                                                   impatti economici derivanti da tale
 14,0%

         7.476.800
                                                                                         8.000. 00
                                                                                                 0

                                                                                                             patologia, è necessario includere anche
                                                                                                             quei costi che non rientrano nel computo
                                                                                         7.000. 00
                                                                                                 0

 12,0%

         12,2%             10,4%
                                                                                                             delle voci direttamente imputabili al
                                                                                         6.000. 00
                                                                                                 0

 10,0%

                                          8,1%
                                                             7,6%              7,3%                          sistema sanitario, ma che producono
                                                                                         5.000. 00
                                                                                                 0

 8,0%

                         3.584.500      3.809.119
                                                          3.402.300
                                                                                                             importanti ricadute sui sistemi nazionali
                                                                                         4.000. 00
                                                                                                 0

 6,0%
                                                                             3.276.400

                                                                                                             dovuti alla perdita di produzione
                                                                                         3.000. 00
                                                                                                 0

 4,0%

                                                                                         2.000. 00
                                                                                                 0

 2,0%

                                                                                         1.000. 00
                                                                                                 0
                                                                                                             causata dalla malattia. La dimensione
 0,0%                                                                                    0
                                                                                                             indiretta, non facilmente identificabile a
         Germania         Spagna       Regno Unito           Italia           Francia                        livello quantitativo poiché include aspetti
                       Numero malati   Prevalenza nella popolazione adulta
                                                                                                             quali perdita di produttività o assenze
Figura 11. Popolazione affetta da diabete e prevalenza                                                       lavorative, detiene un peso ugualmente
nella popolazione adulta nei Paesi “Big Five” dell’UE
                                                                                                             significativo per la sostenibilità economica
(numero persone e % sul totale della popolazione adulta),
2018. Fonte: The European House – Ambrosetti su dati                                                         di un Paese.
International Diabetes Federation e Diabetes UK, 2019.
                                                                                                         57. Prendendo in esame il caso italiano del
                                                                                                             diabete, il cui costo diretto cumulato
                                                                                                             ammonta a 9,6 miliardi di Euro, la

15Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti                                                    Economy, Fondazione Policlinico                            Tor    Vergata          e
su dati European Center for International Political                                                      Sorveglianza Passi, 2019.

                                                                                                     8
stima di costi indiretti associati alla                                                                           e la successiva quotidianità del paziente.
             patologia raggiunge un valore di 10,7                                                                             Nella convalescenza post-infarto, ad
             miliardi di Euro, pesando per il 53%                                                                              esempio, è stato dimostrato come una
             dell’intero impatto economico sul sistema-                                                                        regolare e costante aderenza ai principi
             Paese (20,3 miliardi di Euro).                                                                                    della dieta mediterranea riduca del 18% il
                                                                                                                               rischio di decesso correlato all’occorrenza
                                                                                     Costi indiretti                           di tale evento patologico.
                                                                                        53%

                     Costi diretti
                                                                                     € 10,7 mld                          61. Le malattie cardiovascolari sono una
                       47%
                                                 € 20,3 mld                     Voce di costo
                                                                                                                             problematica molto rilevante in termini
                     € 9,6 mld                                                  ▪ Pensionamento
                                                                                   anticipato = €9,1 mld
                                                                                                                             epidemiologici e sociali, che si traduce
 Voce di costo                                                                  ▪ Assenza dal lavoro =                       anche in costi economici per i sistemi
 ▪ Ospedalizzazioni = €5,1 mld                                                     €1,6 mld
 ▪ Farmaci = €2,1 mld                                                                                                        sanitari e previdenziali. Le stime a livello
 ▪ Monitoraggio = €1,3 mld
 ▪ Prestazioni specialistiche = €1,1 mld                                                                                     europeo attestano l’ammontare di tali costi
                                                                                                                             oltre i 200 miliardi di Euro, di cui circa
Figura 13. Dettaglio dei costi diretti e indiretti del diabete                                                               113 miliardi di Euro direttamente associati
in Italia (valori in €), 2017. Fonte: elaborazione The
European House – Ambrosetti su dati XIII Rapporto                                                                            al trattamento patologico e la restante
Meridiano Sanità di The European House – Ambrosetti,                                                                         parte legata alla perdita di produttività e
2019.                                                                                                                        alle spese sostenute dal sistema
58. Come evidenziato, la presenza di diabete                                                                                 previdenziale responsabile di fornire
    può essere un campanello d’allarme per                                                                                   prestazioni assistenziali sottoforma di
    l’insorgere di altre malattie non                                                                                        pensioni di inabilità e assegni di invalidità.
    trasmissibili, ad esempio le malattie                                                                                    Quest’ultima voce di costo è estremamente
    cardiovascolari. A livello UE, le malattie                                                                               onerosa per i sistemi previdenziali
    cardiovascolari rappresentano la 1° causa                                                                                nazionali: a titolo di esempio, secondo
    di morte (37% sul totale dei decessi –                                                                                   un’analisi condotta dall’Università Tor
    oltre 1,8 milioni) e la 2° in Italia (37,1% dei                                                                          Vergata di Roma in collaborazione con
    decessi) e in Francia (24,5% dei decessi).                                                                               l’INPS, l’istituto previdenziale italiano ha
     45,0%                                                                                                 40. 000
                                                                                                           0
                                                                                                                             erogato il 19% delle proprie prestazioni dal
              357.788
     40,0%
                                     37,1%                                                                 30. 000
                                                                                                           5

                                                                                                                             2009 al 2015 per malattie del sistema
             38,6%
                                                                                                                             cardiocircolatorio (seconda voce di costo
     35,0%

                                                                                                29,3%
                                                                                                           30. 000
                                                                                                           0

     30,0%

                                     238.460           26,3%
                                                                        24,5%
                                                                                                                             dopo i tumori), per un totale di 13,7
                                                                                                           20. 000
                                                                                                           5

     25,0%

                                                                                                           20. 000
                                                                                                           0

     20,0%

                                                       157.690           145.291
                                                                                                123.384    10. 000
                                                                                                           5
                                                                                                                             miliardi di Euro ed una spesa annua di
                                                                                                                             oltre 1,9 miliardi di Euro.
     15,0%

                                                                                                           10. 000
                                                                                                           0

     10,0%

                                                                                                           5. 000
                                                                                                           0

     5,0%

     0,0%                                                                                                  -

                                                                                                                            Valori
             Germania                 Italia      Regno Unito            Francia               Spagna                                  €34,2 mld   €20,7 mld   €14,2 mld   €113,3 mld   €13,9 mld    €6,1 mld
                                                                                                                           cumulati
                                      Numero decessi      % sul totale dei decessi

                                                                                                                                        413
 Figura 14. Numero decessi causati da malattie
 cardiovascolari e quota sul totale dei decessi nei Paesi “Big                                                                                      313
 Five” dell’UE (numero e % sul totale), 2015. Fonte:                                                                                                            235         223          207
 elaborazione The European House – Ambrosetti su dati
 Eurostat, 2019.                                                                                                                                                                                     130

59. Oltre al diabete, tra i principali fattori di
    rischio di queste malattie vi sono elevati                                                                                        Germania     Regno       Italia      UE-28        Francia     Spagna
    livelli di colesterolo, condizioni di                                                                                                          Unito
    obesità/sovrappeso 16 e, più in generale,
                                                                                                                          Figura 15. Costo pro-capite e cumulati delle malattie
    stili di vita inadeguati, come elevato                                                                                cardiovascolari nei Paesi “Big Five” dell’UE e media UE
    consumo di alcool e tabacco, dieta                                                                                    (valori in €), 2016. Fonte: elaborazione The European
    squilibrata e ridotta attività fisica. Molti                                                                          House – Ambrosetti su dati OMS, Center for Economic
                                                                                                                          and Business Research e XIII Rapporto Meridiano Sanità
    fattori sono influenzati da un elemento                                                                               di The European House – Ambrosetti, 2019.
    comune, cioè abitudini alimentari
    scorrette. Tra le più diffuse, elevati                                                                               62. Guardando alle spese dirette (Figura 15),
    consumi di sale e zucchero incrementano                                                                                  l’impatto economico delle malattie
    notevolmente le probabilità di contrarre                                                                                 cardiovascolari in Europa ha quindi un
    tali patologie.                                                                                                          peso molto rilevante: in Italia, il costo
                                                                                                                             medio pro-capite per il loro trattamento
60. Una corretta dieta funge sia da strumento                                                                                ammonta a 235 Euro, valore che scende a
    di    prevenzione     per    le   malattie                                                                               207 Euro per il sistema sanitario francese.
    cardiovascolari sia da principale linea
    guida per la convalescenza post-operatoria

16L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima come il
23% delle malattie ischemiche del cuore siano provocate da
eccesso ponderale.

                                                                                                                     9
63. La     terza     patologia      cronica    non                                                    66. Nonostante la mortalità per tumore sia in
    trasmissibile in analisi sono i tumori.                                                               lenta ma graduale diminuzione grazie alla
    Nonostante il tasso di mortalità stia                                                                 scoperta di cure sempre più adeguate
    gradualmente diminuendo, i tumori                                                                     (-0,7% annuo in Italia e -0,3% in Francia),
    restano la seconda causa di morte in UE,                                                              il numero di malati è in costante
    con circa 1,3 milioni di decessi (26,4% sul                                                           aumento:
    totale), e la quarta in Italia e in Francia.
                                                                                                              —        negli ultimi decenni si è registrato in
                                                                                                                       Italia un trend in rialzo della
 30,0%                                                                                 50. 000
                                                                                       2

            226.662

                                               27,4%
                                                                                                                       prevalenza di pazienti con una storia
 28,0%

                                                                27,3%                  00. 000
                                                                                       2

                             169.835           164.411          162.045                                                di cancro, da 2,2 milioni nel 2006 a
 26,0%

                             26,4%                                           25,4%     50. 000
                                                                                       1

                                                                                                                       circa 3,4 milioni nel 2018. Ogni anno
            24,4%                                                            107.083                                   il numero di malati oncologici cresce
                                                                                                                       di oltre 90.000 persone (+3%);
 24,0%                                                                                 00. 000
                                                                                       1

 22,0%                                                                                 0. 000
                                                                                       5

                                                                                                              —        nel periodo 2007-2016, in Francia,
                                                                                                                       sono stati diagnosticati in media oltre
                                                                                                                       356.000 nuovi casi di tumore ogni
 20,0%                                                                                 -

           Germania           Italia      Regno Unito           Francia      Spagna
                              Numero decessi      % sul totale dei decessi                                             anno, ma nel 2016 le nuove diagnosi
Figura 16. Numero decessi causati da tumori e quota sul                                                                sono state 385.000.17
totale dei decessi nei Paesi “Big Five” dell’UE (numero e %
sul totale), 2015. Fonte: elaborazione The European House                                             67. I trend evidenziati sono da un lato dovuti
– Ambrosetti su dati Eurostat, 2019.                                                                      all’intensificazione     di   fattori     quali
                                                                                                          invecchiamento demografico, peggiora-
64. Al contrario di altre patologie per le quali i
                                                                                                          mento negli stili di vita quotidiani e
    fattori di rischio sono più facilmente
                                                                                                          aggravarsi della situazione ambientale e,
    identificabili, non esistono quasi mai
                                                                                                          dall’altro, ai progressi ottenuti nelle terapie,
    singole cause che possono spiegare
                                                                                                          che migliorano la sopravvivenza nei
    l’insorgenza di un particolare tipo di
                                                                                                          pazienti e cronicizzano la malattia. Questi
    tumore, in quanto sono diversi i fattori –
                                                                                                          fattori incrementano lo stress economico
    talvolta sovrapposti – che concorrono al
                                                                                                          dei sistemi sanitari in termini di costi
    suo sviluppo, alcuni dei quali non
                                                                                                          diretti, soprattutto dovuti alla durata delle
    modificabili. Oltre ad età e predisposizione
                                                                                                          terapie e dei successivi controlli periodici.
    ereditaria (“familiarità”), elementi sui
    quali non è possibile intervenire, i fattori                                                      68. I dati di spesa pro-capite diretta sostenuta
    modificabili sono maggiormente legati                                                                 per il trattamento dei tumori in Figura 18
    anche in questo caso agli stili di vita.                                                              restituiscono un valore di 114 Euro per
                                                                                                          l’Italia e di 110 Euro per la Francia,
                               Fattore di rischio                             Valore
                                                                                                          leggermente al di sopra della media UE di
         Tabacco                                                                33%
                                                                                                          102 Euro, il cui costo cumulato diretto
         Dieta                                                                   5%                       ammonta a 51,8 miliardi di Euro.
         Sovrappeso e obesità                                                   20%                     Valori
                                                                                                                              €6,9 mld   €7,4 mld   €51,8 mld   €4,2 mld   €5,6 mld
                                                                                                       cumulati
                                                                                                                  €15,0 mld
         Inattività fisica                                                       5%
                                                                                                                    182
         Abuso di bevande alcoliche                                              3%
         Fattori occupazionali                                                   5%
                                                                                                                               114        110
         Infezioni                                                               8%                                                                   102
                                                                                                                                                                  90         85
         Radiazioni ionizzanti e esposizione a raggi UV                          2%
         Inquinamento ambientale                                                 2%

   Figura 17. Principali fattori di rischio per i tumori (% sul
   totale), 2017. Fonte: elaborazione The European House –
   Ambrosetti su dati American Associations for Cancer                                                            Germania     Italia    Francia     UE-28      Spagna     Regno
   Research, 2019.                                                                                                                                                         Unito

65. Come mostrato in Figura 17, nella lista dei                                                       Figura 18. Costi pro-capite e cumulati dei tumori nei
                                                                                                      Paesi “Big Five” dell’UE e media UE (valori in €), 2016.
    principali fattori di rischio per i tumori,                                                       Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su
    sono tre quelli strettamente correlati                                                            dati XIII Rapporto Meridiano Sanità di The European
    all’alimentazione, ancora una volta                                                               House – Ambrosetti, ministeri nazionali della salute e
                                                                                                      OMS, 2019.
    elemento fondamentale per il benessere
    personale.

17Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti
su dati Associazione Italiana Registri Tumori, Ligue Contre
le Cancer e Cancer Organisation Soutien, 2019.

                                                                                                 10
69. I benefici di un’alimentazione                                    frequenza è preferibile il consumo degli
    corretta in termini di costi evitati                              alimenti caratterizzanti le diete per uno
    sarebbero notevoli: ipotizzando che tutta la                      stile di vita sano. Sulla base delle scoperte
    popolazione europea segua i dettami della                         che correlano alimentazione e ambiente, la
    dieta mediterranea, e che quindi le quote                         stessa piramide può essere rovesciata
    percentuali correlate alla malnutrizione tra                      (Figura 19) per illustrare questo assunto:
    i fattori di rischio si annullino, l’ordine di                    l’impatto ambientale degli alimenti che
    grandezza ammonterebbe a decine di                                fanno bene alla salute (base della piramide
    miliardi di Euro risparmiati, anche a livello                     alimentare) è il più limitato e rappresenta
    di singolo sistema-Paese. Un caveat da                            la punta della piramide alimentare
    considerare nell’interpretazione di questi                        rovesciata, mentre l’impatto del consumo
    risultati è che la correlazione tra                               degli alimenti più dannosi per la salute
    l’abbattimento del fattore di rischio ed un                       (vertice della piramide alimentare) è il più
    eventuale costo non più sostenuto, però,                          elevato, dove troviamo la base della
    non è 1:1.                                                        piramide alimentare rovesciata.

Il contributo dell’alimentazione alla                             73. L’impatto ambientale dei singoli alimenti è
sostenibilità ambientale                                              quantificabile tramite l’analisi del ciclo
                                                                      di vita, utilizzando tre dimensioni:
70. La seconda leva attraverso la quale
    l’alimentazione      ha     un       impatto                      — water footprint, che quantifica i
    considerevole sulla sostenibilità è quella                          consumi e le modalità di utilizzo delle
    ambientale: basti pensare che un                                    risorse idriche, ed è misurato in volumi
    quarto dei gas serra generati ogni anno                             d’acqua (litri);
    dagli esseri umani proviene dal sistema                           — ecological footprint, che calcola la
    alimentare. La filiera agroalimentare                               quantità    di   terra    (o    mare)
    produce numerose esternalità sia a monte,                           biologicamente produttiva necessaria
    con le attività del settore dell’agricoltura,                       per fornire le risorse al sistema ed
    sia a valle, attraverso l’uso alimentare                            assorbire le emissioni associate a un
    domestico o di operatori del settore.                               sistema produttivo;
71. Diverse analisi sulla correlazione tra cibo e                     — carbon footprint, che misura le
    ambiente hanno fatto emergere come gli                              emissioni di gas serra responsabili dei
    alimenti    per     cui    i    nutrizionisti                       cambiamenti climatici in termini di
    suggeriscono un consumo maggiore in una                             massa di CO2 equivalente.
    dieta salutare siano anche quelli che
                                                                              Paesi industrializzati                             95,7
    generano il minor impatto sull’ecosistema
                                                                                    America Latina                        65,3
    ambientale. In altre parole, “ciò che fa
    bene all’uomo fa bene anche al                                                Sud-Est Asiatico                   50
    pianeta”.                                                                               Mondo               41,3

                                                                            Paesi in via di sviluppo          31,6

                                                                         Nord Africa/Medio Oriente        28,6

                                                                             Africa Sub-Sahariana      10,9

                                                                   Figura 20. Consumi di carne annui pro-capite nel
                                                                   mondo per macro-area geografica (kg), 2015. Fonte:
                                                                   elaborazione The European House – Ambrosetti su dati
                                                                   FAO, 2019.

                                                                  74. Gli ecosistemi sono sottoposti ad una forte
                                                                      pressione a causa del costante aumento
                                                                      della popolazione e del reddito pro-capite,
                                                                      soprattutto in quei Paesi dove la carne
                                                                      rappresenta l’elemento portante della dieta
 Figura 19. La piramide alimentare rovesciata. Fonte:                 delle popolazioni residenti. Secondo la
 elaborazione The European House – Ambrosetti per Barilla
 Center for Food and Nutrition, 2019.                                 FAO, le proiezioni sul consumo di carne
                                                                      vedono un incremento del 70% entro il
72. Nel capitolo precedente è stato descritto                         2050 rispetto ai livelli odierni 18 : gli
    come la rappresentazione triangolare su                           allevamenti intensivi – così dannosi per il
    più livelli della piramide alimentare abbia                       benessere degli animali oltre che per le
    la funzione di illustrare con quale                               esternalità negative provocate – nei Paesi

18Le proiezioni delle Nazioni Unite sono ulteriormente al
rialzo, secondo cui il consumo di carne aumenterà del 76%.

                                                             11
in via di sviluppo risultano cruciali per                                                        alla base della piramide alimentare (o alla
           sfamare una popolazione in continua                                                              punta      della    piramide      alimentare
           espansione.                                                                                      rovesciata) siano quelli che necessitano di
                                                                                                            ridotti volumi di risorse idriche.
75. Non solo le popolazioni in via di sviluppo
    stanno aumentando in numeri e                                                                      78. L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha
    potere d’acquisto, ma stanno anche                                                                     stimato un range tra 20 e 50 litri d’acqua
    evolvendo la loro dieta verso abitudini                                                                quale fabbisogno minimo giornaliero pro-
    “occidentalizzate”. Ad oggi, però, il                                                                  capite necessario ad assicurare i bisogni
    consumo pro-capite di carne dei Paesi                                                                  primari legati all’alimentazione e all’igiene.
    industrializzati è estremamente superiore                                                              Dai dati sull’impronta idrica degli alimenti,
    a quello delle altre macro-regioni (Figura                                                             emerge come l’acqua necessaria per
    20), e non sarebbe quindi da utilizzare                                                                produrre solamente un kg di carne di
    come benchmark per una dieta corretta.                                                                 manzo sarebbe sufficiente a garantire il
                                                                                                           fabbisogno idrico medio di una persona per
76. I trend futuri accendono un forte
                                                                                                           310 giorni.
    campanello d’allarme per i sistemi
    produttivi, in quanto per produrre proteine                                                        79. Oltre ad ingenti volumi d’acqua, la
    animali è necessario un ammontare di                                                                   produzione di un kg di carne bovina
    risorse    notevolmente     superiore    se                                                            necessita anche di 7-8 kg di grano: in media,
    raffrontato alla produzione della stessa                                                               per ogni caloria di origine animale
    quantità       di    proteine      vegetali:                                                           prodotta, ci vogliono ben 7 calorie di cereali.
    appezzamenti di terreno più grandi, più                                                                Di conseguenza, un aumento dei consumi
    energia e più acqua.                                                                                   di     carne    sta   contemporaneamente
                                                                                          673,6            richiedendo un incremento del fabbisogno
     650
     550
                                                                                                           di terreni agricoli destinati esclusivamente
     450                                                                                                   agli allevamenti di bestiame. Il paradosso è
                                                                                          359,8
     350
                                                                                          294,1
                                                                                                           che se la quantità di cereali destinata
     250                                                                                  241,6            all’allevamento di bestiame venisse
           100                                                                            187,2
     150                                                                                  162,8
                                                                                          135,4
                                                                                                           impiegata     nell’alimentazione      umana,
      50
        1965         1975          1985           1995         2005    2015           2030                 teoricamente si potrebbero nutrire 2,5
       Sud-Est Asiatico                   Paesi in via di sviluppo    Nord Africa/Medio Oriente            miliardi di persone.19
       America Latina                     Mondo                       Paesi industrializzati
                                                                                                       80. Il settore dell’allevamento rappresenta il
       Africa Sub-Sahariana
                                                                                                           maggiore fattore di uso antropico
 Figura 21. Trend dei consumi di carne nel mondo per                                                       delle terre a livello mondiale. Secondo le
 macro-area geografica (1965 = 100), 1965-2030E. Fonte:                                                    ultime stime, il 71% dei terreni agricoli in
 elaborazione The European House – Ambrosetti su dati                                                      UE è utilizzato per gli allevamenti di
 FAO, 2019.
                                                                                                           bestiame, di cui solo l’8% destinato alle
77. Guardando alle risorse idriche necessarie                                                              aree di pascolo e agli stabilimenti; la
    alla produzione degli alimenti – il water                                                              restante parte diventa terra arabile
    footprint – in Figura 22 si evince come la                                                             destinata alla coltivazione di mangime per
    produzione di carne abbia un impatto di                                                                gli animali. 20 Allo stesso modo, la
    gran lunga maggiore rispetto ad ogni altro                                                             considerevole crescita dell’allevamento in
    tipo di alimento e come invece i prodotti                                                              atto dagli anni ’80 ha determinato un
                                                                                                           significativo fenomeno di deforestazione e
                    1kg di carne bovina                                       15.500
                                                                                                           di perdita di ettari di aree incontaminate,
                     1kg di carne suina                       6.000
                                                                                                           soprattutto in America Latina.
                              1kg di pollo               3.900
               1kg di zucchero di canna              1.800
                                                                                                       81. Ne consegue che l’ecological footprint di
                                                                                                           queste attività in termini di consumi di
                             1kg di pane           1.300
                                                                                                           suolo ed erosione degli habitat assume un
                                1l di latte        1.000
                                                                                                           valore significativo in un contesto in cui la
                             1kg di mele          700                                                      capacità di rigenerazione degli ecosistemi
                            1kg di arance         460                                                      ambientali è sempre più messa a rischio.
                        1kg di pomodori           180
                          1kg di insalata        130                                                   82. La tutela degli ecosistemi può essere
                                                                                                           garantita dalla tracciabilità in ogni fase del
Figura 22. Water footprint per tipologia di alimento                                                       ciclo di vita dei prodotti. Oltre ad
(valori in litri), 2019. Fonte: elaborazione The European
House – Ambrosetti su dati Water Footprint Network,                                                        assicurare maggiore food security, le
2019.                                                                                                      certificazioni ambientali possono

19Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti                                                  20Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti
su dati FAO, Barilla Center for Food and Nutrition e The                                               su dati Eurostat e Commissione Europea, 2019.
European House – Ambrosetti, 2019.

                                                                                                  12
sostenere      pratiche   agricole   e    di                            persone affette da denutrizione.
         allevamento efficienti e sostenibili, in
                                                                        86. Ogni anno, in Unione Europea, vengono
         grado di tutelare la salvaguardia e il
                                                                            gettate 88 milioni di tonnellate di cibo a
         benessere degli animali e degli ecosistemi
                                                                            livello domestico, 98 kg per nucleo
         ambientali in terra e in mare (si pensi non
                                                                            familiare. In Italia, il dato per nucleo
         solo all’allevamento di bestiame, ma anche
                                                                            familiare ammonta a 85kg, mentre in
         all’importanza delle acquacolture per la
                                                                            Francia a 99kg.22
         tutela dell’ecosistema marino).
                                                                        87. Lo spreco provoca inoltre specifiche
83. L’ultimo impatto rilevante del settore
                                                                            emissioni    di    gas    inquinanti     che
    agroalimentare sull’ambiente è quello
                                                                            incrementano ulteriormente il carbon
    relativo alle emissioni di gas inquinanti.
                                                                            footprint del settore: il gas metano
    Anche in questo caso, l’impronta più
                                                                            generato dal cibo che finisce in discarica è
    elevata è data dalla produzione di carne
                                                                            circa 21 volte più dannoso della CO2.
    rossa, come presentato in Figura 23. Il
    bestiame è infatti responsabile del 14,5%
    dei gas serra generati ogni anno a livello                          Il contributo dell’alimentazione ad una
    globale.21                                                          terza dimensione di sviluppo sostenibile,
                                                                        la riduzione delle disuguaglianze
             1kg di agnello                                 39,2
                                                                        88. Le food inequalities rappresentano uno
       1 kg di carne bovina                          27,0
                                                                            dei principali gap di accessibilità
         1kg di carne suina                   12,1                          nell’odierna società. Un’alimentazione
                1kg di pollo            6,9                                 sana è spesso associata a costi più elevati,
               1kg di tonno            6,1                                  con il rischio di accentuare le
               1kg di uova            4,8
                                                                            diseguaglianze nell’accesso a cibi sani e con
                                                                            il corretto apporto nutrizionale. Abitudini
                 1kg di riso     2,7
                                                                            alimentari sane e sostenibili (e accessibili)
     1kg di verdura (media)     2,0
                                                                            sono in grado di ridurre tali diseguaglianze,
                  1l di latte   1,9                                         spezzando quella che può essere definita la
       1kg di frutta (media)    1,1                                         “spirale socio-ecologica” entro la quale
                                                                            rischiano di essere confinate le fasce di
 Figura 23. Carbon footprint per tipologia di alimento (kg                  popolazione a basso potere di spesa.
 di CO2 equivalenti), 2019. Fonte: elaborazione The
 European House – Ambrosetti su dati EPA e                                   SITUAZIONE DI   ABITUDINI ALIMENTARI   EFFETTI NEGATIVI SU     AGGRAVARSI
 Environmental Working Group, 2019.                                          VULNERABILITÀ       SCORRETTE          SALUTE, AMBIENTE E    DELLA SITUAZIONE
                                                                                SOCIO-                              SISTEMA SANITARIO     DI VULNERABILITÀ

84. Anche con riferimento alla relazione tra                                  ECONOMICA

    sana      alimentazione    e    sostenibilità
                                                                             SITUAZIONE DI   ABITUDINI ALIMENTARI   EFFETTI POSITIVI SU     ATTENUARSI
    ambientale, occorre considerare la                                       VULNERABILITÀ    SANE E SOSTENIBILI    SALUTE, AMBIENTE E    DELLA SITUAZIONE
                                                                                                                                          DI VULNERABILITÀ
    dieta nel suo insieme e non l’impatto                                       SOCIO-
                                                                              ECONOMICA
                                                                                                                     SISTEMA SANITARIO

    del singolo alimento. Come le proteine
    animali possiedono il loro apporto proteico                          Figura 24. La spirale socio-ecologica dell’alimentazione.
                                                                         Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti,
    utile per un maggior equilibrio nutrizionale                         2019.
    all’interno di una dieta, così dal punto di
    vista ambientale gli allevamenti di                                 89. Uno studio dell’Università di Cambridge
    bestiame sono in grado di fornire un                                    ha dimostrato come 1.000 calorie derivanti
    contributo      positivo,    ad     esempio                             da alimenti sani costino oggi intorno ai 9
    eliminando gli sprechi di residui colturali e                           Euro, contro i 3 Euro necessari per
    producendo concime da usare come                                        ottenere l’equivalente apporto calorico dal
    fertilizzante naturale.                                                 cosiddetto “cibo spazzatura”, influenzando
                                                                            automaticamente le scelte dei consumatori
85. Nella filiera agroalimentare a valle un                                 più vulnerabili dal punto di vista
    paradosso legato alle ricadute ambientali è                             economico e sociale.
    legato allo spreco alimentare. La FAO
    stima che un terzo della produzione
    annuale mondiale di cibo, equivalente a 1,3
    miliardi di tonnellate, finisca nella
    spazzatura, pari a quattro volte la quantità
    necessaria per nutrire gli 821 milioni di

21Per fornire un ordine di grandezza comparabile, la stessa             22Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti
quota delle emissioni totali di auto, camion, aeroplani e               su dati Coldiretti, FAO e altre fonti, 2019.
navi. Fonte: elaborazione The European House –
Ambrosetti su dati FAO, 2019.

                                                                   13
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