IL GIORNALINO di Crocetta - N.49 - Korian
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IL GIORNALINO di Crocetta N.49 |settembre 2020 a cura di: Elisabetta Enrieù Mariastella Larizza Pag. 1 IN PRIMO PIANO RACCONTAMI UNA STORIA Pag. 3 ANIMAZIONE I COMPLEANNI DEL MESE I COMPLEANNI DEI FAMOSI D’ITALIA Pag. 10 APPUNTAMENTI DEL MESE
In primo piano I CONSIGLI KORIAN 1. Il caldo estivo può rappresentare un rischio per gli anziani e le per- sone più fragili, in particolare durante le “ondate di calore”, quan- do le alte temperature sono accompagnate da un elevato livello di umidità. In casa si raccomanda di bere una quantità adeguata di acqua, evitando alcolici e bevande ricche di zuccheri, teina o caffeina, e bagnarsi con acqua fresca il volto, la testa e le braccia, anche più 1
volte durante la giornata. All’esterno è importante evitare di uscire nelle ore più calde e vestirsi con colori chiari, meglio se realizzati in fibre naturali (come cotone e lino), leggeri e non aderenti. 2. Per garantire un’adeguata assistenza agli anziani, bisogna prestare particolare attenzione alle attività ricreative in cui coinvolgerli. Sono interessanti gli incontri culturali a tema, oppure corsi su diverse tematiche che possono ampliare gli interessi della persona e coinvol- gerla anche dal punto di vista sociale. È essenziale che l’anziano si senta parte integrante della società e che eviti di nutrire la percezione che ormai questa stia andando avanti senza di lui. Alcuni esempi? Organizzare delle serate di ballo o coinvolgerli in at- tività ludiche. 2
3. Il ballo è un’attività divertente, che può essere praticata in tutte le fasce di età. In particolare esistono scuole di ballo che organizzano corsi appositamente per la terza età. Ballare è utile e benefico sotto molteplici aspetti: si allena il corpo con il movimento, si mantiene sveglia ed attiva la memoria perché bisogna ricordare passi e coreografie ed infine è un’occasione per socializzare con i compagni di corso. Inoltre la musica, la danza, la compagnia e il passare del tempo fuori casa avranno risvolti positivi anche sul buon umore. 3
Animazione 2020 I compleanni del mese di Settembre 6 settembre Vi aspettiamo Sig.ra Amalia Basso mercoledì 30 settembre 7 settembre alle ore 15.30 sui Piani Sig. Vittorio Cartella per festeggiare insieme 8 settembre i compleanni! Sig.ra Loredana Cantini Sig.ra Elda Moretto Fatuma Sig.ra Tunkadi 10 settembre Sig.ra Margherita Cravero 16 settembre Sig.ra Teresina Rossino 17 settembre Sig.ra Marisa Cerinotti 18 settembre Sig.ra Leonilda Andreasi 23 settembre Sig. Giovanni Dalla Costa 29 settembre Sig.ra Michelina Saltari
I compleanni compiono gli anni nel mese di Settembre… dei “Famosi” in Italia! RENATO ZERO Roma - 30 settembre 1950 Renato Zero, il cui vero nome è Renato Fiacchini, nasce a Roma il giorno 30 settembre 1950. UN IMPERO DI SORCINI Renato Zero, il cui vero nome è Renato Fiacchini, nasce a Roma il giorno 30 settembre 1950. Figlio di Ada Pica, di professione infermiera, e di Domenico, poliziotto di origine marchigiana, Renato vive la sua adolescenza nella borgata della Montagnola. Frequenta le scuole fino alla terza media, poi l’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione Roberto Rossellini, che lascia al terzo anno per dedicarsi completamente alla musica, alla danza, il canto e la recitazione. Giovanissimo, inizia a travestirsi e ad esibirsi in piccoli locali romani: come sfida verso i tanti denigratori delle sue performance - “Sei uno zero” è una delle frasi che più si sente ripetere - assume il nome d’arte di Renato Zero. A 14 anni ottiene il suo primo contratto, al Ciak di Roma, per 500 lire al giorno. Viene notato da Don Lurio, in una delle tante serate trascorse al Piper, famoso locale notturno di Roma. Da qui, la scrittura per il gruppo di ballo I Collettoni, che fa da supporto a una giovanissima Rita Pavone nel suo show serale. Registra poi alcuni caroselli per una nota marca di gelato. In questi anni instaura un’amicizia con Loredana Berté e Mia Martini. Nel 1965 Renato Zero incide i suoi primi brani - “Tu”, “Sì”, “Il deserto”, “La solitudine” - che non verranno mai pubblicati. La pubblicazione del suo primo 45 giri, arriva nel
1967: “Non basta sai/In mezzo ai guai”, prodotto da Gianni Boncompagni, anche autore del testo (le musiche sono invece di Jimmy Fontana), che vende soltanto 20 copie (verrà poi inserito come omaggio nel VHS “La notte di Icaro”, circa 20 anni dopo). A teatro interpreta la parte del venditore di felicità nel musical “Orfeo 9” di Tito Schipa Jr. Al cinema lavora come comparsa in alcuni film di Federico Fellini (Satyricon e Casanova) e fa parte del cast della versione italiana del musical Hair, insieme, tra gli altri, a Loredana Berté e Teo Teocoli. Nei primi anni Settanta, con l’avvento del glam-rock, caratterizzato da cipria, lustrini e paillettes, i tempi sono maturi perché Renato Zero possa proporre il suo personaggio, provocatorio ed alternativo. Zero racconta questa figura in brani come “Mi vendo” (serio e volutamente sfrontato grido di un “prostituto felice”) e, in genere, l’intero album Zerofobia, da “Morire qui” a “La trappola”, da “L’ambulanza” al brano-emblema della filosofia zeriana, “Il cielo”. Nel disco, è presente anche una cover in lingua italiana, di “Dreamer” dei Supertramp, qui divenuta “Sgualdrina”. Al periodo successivo (Zerolandia, la terra promessa dell’amore e dell’amicizia, senza distinzioni sessuali) si ascrivono pezzi come “Triangolo”, “Fermo posta” e la fin troppo esplicita “Sbattiamoci”, che si fondono e si completano con accorati messaggi anti-aborto, già presenti nei primi album (“Sogni nel buio”), nonché anti-droga (“La tua idea”, interamente scritta da Renato Zero, parole e musica, “Non passerà”, “Uomo no” e “L’altra bianca”) e contro il sesso troppo facile (“Sesso o esse”). E proprio questa personalità unica che cattura negli anni un pubblico numeroso, al limite dell’idolatria: i cosiddetti “sorcini”, termine che ha poi sostituito quello originario di “zerofolli”. Il termine sarebbe nato nel 1980, quando trovandosi a Viareggio, mentre si spostava in auto, assediato dai fans che con i motorini sfrecciavano da tutti i lati, disse: “Sembrano tanti sorci”. Nel 1981, ai suoi fan l’artista dedica il brano “I figli della topa”, inserito all’interno di “Artide Antartide” e tenendo fede a ciò che aveva scritto nel brano, l’anno successivo, organizzò le “Sorciadi” presso lo Stadio Eucalipti nei pressi di Viale Marconi a Roma, partecipando di persona alla premiazione dei vincitori, con grande entusiasmo da parte dei giovani fans. Nelle composizioni più recenti dell’artista, e ad esempio nell’album “Il dono” si alternano temi sociali (“Stai bene lì”, “Radio o non radio”, “Dal mare”) e spirituali-esistenziali (“Immi ruah”, “La vita è un dono”). La lunga carriera artistica di Renato Zero conta oltre 30 album in studio, conosce anni d’oro (i primi anni Ottanta) come periodi di crisi (fino al 1990). Per celebrare i suoi 60 anni, alla fine del mese di settembre del 2010 inizia il tour “Sei Zero”, una serie di otto concerti in undici giorni. 6
ORNELLA VANONI Milano - 22 settembre 1934 cantante italiana Il 22 settembre 1934 era un sabato: il sole era sorto alle 6.16. Qualche ora dopo a Milano nella famiglia Vanoni vide la luce (col forcipe) una bimba. Tre chili, scura di capelli. Pianse e la grande boccuccia le andò da un orecchio all’altro. Pare abbia pianto anche mamma Mariuccia, la immaginava differente. Giusto. Ornella è sempre stata “differente”, fuori dal coro, curiosa (anche se timida), anticonformista (ma disciplinata) nella vita come nelle professioni: teatro e musica leggera. Una lunga sfi- da, a volte involontaria. Giovanissima, qualcuno le disse che con quella voce avrebbe dovuto fare l’attrice: si iscrisse alla scuola del Piccolo Te- atro di Milano, allora diretta da Giorgio Strehler. Il Maestro, che divenne presto suo compagno, decise di farla anche cantare. Brecht, certo, ma per lei “inventò” le canzoni della mala, in buona parte scritte da lui per Ornella con Fiorenzo Carpi, Gino Negri e Dario Fo. E con quelle Ornella Vanoni arriva al Festival dei Due Mondi, a Spoleto nel 1959. In teatro, Ornella aveva già debuttato nel 1957 ne “I Giacobini” di Federico Zardi. La musica leggera viveva allora momenti di boom e di fermenti creativi invitanti. Nasceva la canzone d’autore. L’incontro con Gino Paoli avven- ne nel 1960. Ne scaturì un amore importante e parecchie canzoni tra cui un capolavoro: “Senza fine”, primo posto in classifica e immediato successo popolare. Del 1987 sono un disco e una tournée di altissimo stile e livello, il progetto “O” è firmato da Ivano Fossati e Gregg Walsh. Il cerchio musica-teatro si salda, nella tournée con l’impianto scenico innovativo e inimitabile dell’amico Arnaldo Pomodoro. L’altro importante produttore artistico di Ornella è Mario Lavezzi, che lungo gli anni ‘90 e all’inizio del nuovo mille- nio è riuscito a connotare con successo un nuovo stile di Ornella. “Stella 7
nascente” (1992), disco d’oro, il bellissimo Sheerazade, le fantastiche cover di “Un panino, una birra e poi” (2001, disco di platino) e di “La tua bocca da baciare” (2001) sono i lavori principali. Degli anni ‘90 è anche Argilla (1998), frutto della collaborazione con ar- tisti sperimentali, come il produttore-arrangiatore Beppe Quirici (Ivano Fossati) e il jazzista Paolo Fresu. Il 22 settembre 2004 è un giovedì di un compleanno importante. Due giorni dopo esce il nuovo disco con l’ami- co Gino Paoli, “Ti ricordi? No, non mi ricordo”: tutti brani nuovi, che guar- dano avanti. Partecipa al Festival di Sanremo 2009 come madrina della giovane cantante Simona Molinari, con cui duetta nel brano “Egocen- trica”. Durante la serata interpreta anche “Vedrai vedrai” di Luigi Tenco, e ricorda Mino Reitano cantando “Una ragione di più”. Il 13 novembre 2009 esce il nuovo album “Più di te” contenente cover di brani di cantautori tra cui Zucchero, Pino Daniele e Antonello Venditti. L’album è anticipato dal singolo “Quanto tempo e ancora”, cover di Biagio Antonacci. Nel settembre del 2013 pubblica un disco dal titolo “Meticci”: Ornella Vanoni dichiara che sarà il suo ultimo album di inediti. Torna sul palco dell’Ariston, al Festival di Sanremo 2018, cantando insie- me a Bungaro e Pacifico il brano “Imparare ad amarsi”. 8
Appuntamenti del mese LUNEDÌ GRAZIE, PREGO, SCUSI, CANTERÒ o GIOCHI INSIEME ore 15.30-17.00 | Blocco 2 VIDEOCHIAMATE CON I PARENTI| ore 10.00-11.30 | ai Piani MARTEDÌ RIFLESSOLOGIA PLANTARE | ore 15.00-17.30 | Blocco 2 VIDEOCHIAMATE CON I PARENTI| ore 10.00-11.30 | ai Piani MERCOLEDÌ LA MATTINA: COLAZIONE SFIZIOSA VIDEOCHIAMATE CON I PARENTI| ore 10.00-11.30 ai Piani GRAZIE, PREGO, SCUSI, CANTERÒ o GIOCHI INSIEME ore 15.30 -17.00 |Blocco 1, ai Piani 29 SETTEMBRE FESTA DEI COMPLEANNI ore 15.30 ai piani GIOVEDÌ VIDEOCHIAMATE CON I PARENTI| ore 10.00-11.30 | ai Piani MUSICOTERAPIA | ore 15.00-16.00 | Blocco 1 SEDUTE INDIVIDUALI ore 16.15-17.15 | Blocco 2 SEDUTE INDIVIDUALI VENERDÌ VIDEOCHIAMATE CON I PARENTI| ore 10.00-11.30 | ai Piani BOCCIABILI | ore 14.00-16.30 | Salone Biblioteca in piccoli gruppi IL POMERIGGIO: MERENDA SFIZIOSA!
Residenza Crocetta | Via Cassini, 14 | Torino T 011 56 82 360 | info@residenzacrocetta.com www.korian.it Settembre 2020 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 10
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