Tribuna Mound, stadio del cricket dei Lord, Londra

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Tribuna Mound, stadio del cricket dei Lord, Londra
Tecnologia                                                  Cristina Donati

                                                            michael hopkins & partners
                                                            Tribuna Mound, stadio
                                                            del cricket dei Lord,
                                                            Londra

             Innovazione e continuità caratterizzano la Tribuna Mound
             dove un ingegnoso sistema di equilibrio delle forze risolve
             il primo progetto urbano di Sir Michael Hopkins che,
             con elegante sintesi, racconta, nel susseguirsi delle fasce
             del prospetto lungo St. John’s Wood Road, la storia
             della tecnologia dal vittorianesimo alla modernità

             T
                     echnology comes to town è il ti-       componenti sviluppati in ambiti estra-
                     tolo di una tra le più significative   nei a quello dell’edilizia, come il settore
                     conferenze di Sir Michael              dei trasporti o quello aerospaziale, che
             Hopkins tenuta alla Royal Society of           sembrano poter fornire prestazioni e          Sezione trasversale.
             Arts di Londra, nel 1991, nel corso della      strategie di intervento applicabili al
                                                                                                          Nella pagina a fianco:
             quale l’architetto racconta l’evoluzione       mondo delle costruzioni.
                                                                                                          prospetto lungo St. John’s Wood Road.
             dell’High-Tech da laboratorio di tecno-        In questo clima culturale, la produzione
             logie a know-how per aggiornare la tra-        architettonica di Hopkins, tra gli anni
             dizione funzionalista inglese ed interve-      ’70 ed ’80, investiga le possibilità di       tecnica dell’assemblaggio a secco con
             nire per modificare la città, intesa come      realizzare le utopie del guru americano       largo uso di componenti prefabbricati e
             forte e fragile espressione della memo-        Richard Buckminster Fuller e cerca di ri-     di materiali ad alta percentuale di rici-
             ria, della storia.                             spondere a domande quali: “perché gli         clabilità, impiegati con logiche di messa
             Gli anni universitari passati all’ Architec-   edifici non possono adottare tecniche e       in opera in cantiere capaci di garantire
             tural Association di Londra, l’interesse       materiali della produzione industriale?       la massima flessibilità e manutenzione
             per la Californian Schools Building Sy-        Perché non è possibile costruirli e pro-      in caso di smontaggio di parti o dell’in-
             stem di Charles e Ray Eames, il tirocinio      durli come frigoriferi, aeroplani, ya-        tero fabbricato. Edifici-involucri, com-
             progettuale presso lo studio di Foster,        chts?” Nel tentativo di rispondere a          posti di scheletro e pelle, da ‘parcheg-
             suscitano, negli anni ’70, un inevitabile      questi interrogativi, Hopkins ‘produce’       giare’ come macchine di lusso in spazi
             desiderio di rinnovamento dei processi         quelli che lui stesso definisce i suoi pro-   senza identità, che Marc Augé ha poi
             e dei metodi delle tradizionali prassi co-     getti della prima generazione e cioè, tra     battezzato con l’emblematico termine
             struttive. Così, l’approccio progettuale       i più noti: Casa Hopkins, il sistema Pa-      non-luoghi.
             del primo fenomeno High-Tech acquista          tera, il deposito per la Greene King, il      Questa prima fase sperimentale di ap-
             una connotazione ‘radicale’ che mira al        centro ricerche Schlumberger a Cam-           profondimento su tecniche e metodi
             trasferimento tecnologico di sistemi e         bridge. Tutti questi edifici sfruttano la     della costruzione amplia i suoi orizzonti

                                                                            44     CIL 90
Tribuna Mound, stadio del cricket dei Lord, Londra
45   TECNOLOGIA
Tribuna Mound, stadio del cricket dei Lord, Londra
culturali e progettuali con l’incarico per     ficazione metropolitana. Non a caso          progettata nel 1898 da Frank Verity, di
la tribuna Mound, dove ‘la tecnologia          Hopkins si riferisce a questo progetto       cui rimaneva un incompleto loggiato di
scende in città’ e l’idea di architettura      con la simbolica espressione: “la mia ri-    sei archi in laterizio, che proseguivano
come prodotto evolve in impegno di             conciliazione con la storia”. Storia vis-    con travi e pilastri in ferro, su cui pog-
continuità teso ad aggiornare la tradi-        suta nelle preesistenze e nella tradi-       giava la gradonata in calcestruzzo: una
zione funzionalista del secolo prece-          zione di uno sport, il cricket, che è il     struttura interessante ma oramai in
dente. La tribuna Mound è infatti il           simbolo stesso della nazione. Ed è pro-      stato di avanzato degrado.
primo progetto ‘urbano’ inserito in una        prio in occasione del bicentenario che,      Vince il progetto di Hopkins che è l’u-
conservation area nel borough di Mary-         nel 1984, il Marylebone Cricket Club de-     nico a proporre il recupero della strut-
lebone a Londra dove è inevitabile con-        cide di lanciare un concorso ad inviti per   tura in laterizio e la costruzione di
frontarsi con la complessità della strati-     la ricostruzione della vecchia tribuna,      nuove gradonate, sospese sopra la
                                                                                            struttura preesistente, da realizzarsi
Nella pagina a fianco: veduta della tribuna.                                                con il massimo impiego di componenti
                                                                                            prefabbricati: questa soluzione offre il
                                                                                            grande vantaggio della velocità di ese-
                                                                                            cuzione e del minimo disturbo alla sta-
                                                                                            gione sportiva che può così, completata
                                                                                            la prima fase di restauro, usufruire della
                                                                                            vecchia gradonata.
                                                                                            L’architettura di Hopkins e l’ingegneria
                                                                                            degli Arup realizzano una coerente
Pianta piano copertura.
                                                                                            struttura ‘a fasce’ che, con grande abi-
                                                                                            lità costruttiva, racconta la storia della
                                                                                            tecnica dal ‘vittorianesimo’ alla ‘moder-
                                                                                            nità’: dalla solidità della costruzione in
                                                                                            laterizio alla dematerializzazione del
                                                                                            progetto contemporaneo. In una pro-
                                                                                            gressione verso l’immateriale, il pro-
                                                                                            getto instaura un massivo contatto ‘a
                                                                                            terra’ con la parte basamentale in mat-
                                                                                            toni pieni; prosegue con una struttura
Pianta piano secondo (livello servizi).
                                                                                            in ferro tamponata in blocchi in calce-
                                                                                            struzzo e vetrocemento; passa ad una
                                                                                            ‘scatola’ strutturale in acciaio e si con-
                                                                                            clude con la leggerezza del vetro e lo
                                                                                            slancio della tensostruttura in fibra che
                                                                                            culmina con l’ancoraggio dei cavi sul
                                                                                            nodo terminale del pilastro in ferro che
                                                                                            si proietta verso il cielo, verso l’infinito.
                                                                                            Gli elementi che scandiscono il susse-
                                                                                            guirsi dei layers del prospetto lungo St.
Pianta piano primo (livello tribuna).
                                                                                            John’s Wood Road esprimono con chia-
                                                                                            rezza la leggibilità della costruzione che
                                                                                            lega materiali diversi in una unica strut-
                                                                                            tura collaborante, il cui leit-motiv è la
                                                                                            sincerità strutturale dei suoi ‘compo-
                                                                                            nenti’ e cioè:
                                                                                            • loggiato di 27 arcate in mattoni pieni
                                                                                            • pannelli in vetro cemento (blocchetti
                                                                                            19x19x8 cm)
                                                                                            • trave di bordo (h 2,60 m) in carpente-
Pianta piano terra.                                                                         ria metallica nervata

                                                               46    CIL 91
• pannelli in vetro rinforzato fissati ad   impedito a Verity di terminare il pro-        sto ha reso possibile inglobare i pilastri
una struttura in ferro                      spetto principale e così i sei archi della    nella nuova struttura in laterizio, ta-
• tensostruttura in fibra poliestere.       struttura portante della gradonata del        gliandone via via la base e lasciando
L’onestà del costruire che Ruskin inse-     primo livello si interrompevano per pro-      che il nuovo loggiato costituisse l’unico
gna a Verity rimane nell’etica della mo-    seguire in una maglia casuale di travi e      sistema portante della prima grado-
dernità di Hopkins, per il quale il re-     pilastri in ferro. Hopkins restaura e com-    nata. Così, il restauro dell’opera incom-
stauro del loggiato in laterizio non è      pleta, con altri 21 archi, il ‘frammento’ e   piuta del passato risolve il rapporto con
una operazione di semplice gusto ar-        porta a compimento l’opera di un col-         le preesistenze e con il contesto urbano
cheologico ma rappresenta l’espres-         lega architetto, con il quale, a distanza     della città a cui si aggiunge un elegante
sione di una scuola di pensiero.            di un secolo, scopre di condividere la        dialogo materico con l’intorno: risolto il
Una improvvisa mancanza di fondi aveva      stessa passione e filosofia costruttiva.      contatto a terra, la nuova tribuna ‘de-
                                            Il nuovo loggiato prosegue quindi a           colla’ con una composizione in dina-
                                            mattoni pieni dopo una lunga e metico-        mico equilibrio sulla fascia in laterizio.
                                            losa ricerca per recuperare laterizi dello    La pianta si sviluppa lungo una curva
                                            stesso colore e dimensioni, che proven-       consentendo alla tribuna di ‘guardarsi’
                                            gono in parte dalla demolizione di una        alle estremità, creando scorci e rapporti
                                            fabbrica del 1857 in Camberwel. I mat-        tra il pubblico che alimentano il tifo e la
                                            toni rastremati che compongono gli ar-        partecipazione sportiva al gioco. I sei
                                            chi sono stati, invece, dimensionati sin-     pilastri in ferro della struttura primaria
                                            golarmente con limatura a mano.               sono eccentrici rispetto al peso che ri-
                                            La struttura in ferro che proseguiva ol-      sulta, ovviamente, maggiore nella por-
                                            tre i sei archi aveva il loro stesso mo-      zione verso il campo da gioco. Questo
Planimetria.                                dulo strutturale della luce (3,6 m): que-     stratagemma è fondamentale per lo svi-

                                                            47     TECNOLOGIA
Spaccato               3.   tribuna                     8. gradonata
assonometrico.         4.   balaustra                   9. servizi
Legenda:               5.   ristorante                 10. corridoio
1. colonnato           6.   corridoio                  11. ristorante
2. uffici              7.   uffici

                                                                                                       Particolare del fronte lungo St. John’s Wood Road.

                                                                                                                                    Nella pagina a fianco:
                                                                                                                              la tribuna vista dal campo.
                                                  11

                                                                  9
                                         10

                                                   5
                                                                        6        7          8

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                                                                            2
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luppo del progetto che deve sottoporre                 Il risultato finale è una esercitazione di     fissi che possono, dunque, essere in
a trazione il fronte stradale di St. John’s            equilibrismo con due livelli di grado-         semplice lamiera faccia a vista, sia al-
Wood Road lungo il quale si stende, con                nate in sospensione nel vuoto su cui si        l’interno che all’esterno. La tensostrut-
magistrale eleganza e semplicità – in                  imposta l’effetto di dinamica tensione         tura in fibra poliestere è costituita da
corrispondenza dei pilastri della strut-               della copertura in fibra che, oltre ad es-     undici coni: sei, in corrispondenza dei
tura primaria e cioè ogni 18,30 m –, una               sere la firma dell’architetto inglese, è, in   pilastri in ferro, del diametro di due ar-
serie di tiranti alla cui sommità è fissata            questo caso, un doveroso riferimento al        chi in laterizio; cinque, del diametro di
la tensostruttura in fibra e che, ancorati             gioco del cricket: sport estivo da sem-        tre archi e quindi di altezza maggiore, in
alla struttura in laterizio, scaricano i               pre associato, nel mondo anglosas-             un progetto dove ogni singolo elemento
pesi a terra. Questo innovativo sistema                sone, all’immagine dei marquee nei vil-        è inseriti tra i coni minori. Ancora una
statico libera la vista del campo da                   lage green. La tribuna Mound è, infatti,       volta, un gioco geometrico che, va-
inopportune mensole e pilastri e rias-                 un ‘edificio per l’estate’ che non neces-      riando il profilo della copertura con un
sume, con creativa abilità tecnica e co-               sita quindi di riscaldamento, di coiben-       roofline insolito, concorre a completare
struttiva, l’intero progetto.                          tazioni, di guarnizioni per porte ed in-       un progetto dove ogni singolo elemento è

                                                                            48   CIL 91
ideato con razionale creatività ed ele-     ster, prodotta interamente dalla British    realizzazioni di Hopkins che, dalla tri-
gante minimalismo estetico e strutturale.   Steel e ‘parcheggiata’ nella metropoli      buna Mound, culminano nella sede del
La tradizione della tecnologia pragma-      asiatica. Questa architettura dell’im-      nuovo Parlamento londinese dove il
tica di matrice vittoriana ha oramai la-    port-export, del sistema della prefabbri-   rapporto con il contesto urbano è ico-
sciato il campo alla tecnologia integrata   cazione chiusa e dell’assemblaggio a        nico e caratterizzante. ¶
alla progettazione. In un mondo così        secco non ha però prodotto, come ci si
detto ‘globalizzato’, questa trasforma-     poteva aspettare, quel temuto appiatti-
                                                                                        Scheda tecnica
zione ha un profondo significato legato     mento ed omologazione del progetto e
sia alla cultura del progetto che all’in-   della sua architettura.                     Progetto:                   Michael Hopkins
                                                                                                                    & Partners
dustrializzazione del processo edilizio.    L’High-Tech, nella sua fase contempora-
                                                                                        Ingegneria e impiantistica: Ove Arup & Partners
Nel ‘villaggio globale’, componenti, tec-   nea matura, ha oggi raggiunto espres-       Premi:                      RIBA National Awards
niche e metodi di costruzione possono       sioni di grande diversità, sia nei lin-                                 for Architecture 1988;
                                                                                                                    Civic Trust Award 1988
sembrare facilmente esportabili. Basti      guaggi formali che nelle logiche co-        Cronologia:                 1984-1987, progetto
pensare alla banca di Hong Kong di Fo-      struttive, come dimostrano le recenti                                   e costruzione

                                                            49    TECNOLOGIA
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