MARTEDÌ 23 LUGLIO ABBAZIA DI SAN GALGANO (CHIUSDINO) ORE 22 ORCHESTRA GIOVANILE ITALIANA - BORIS BELKIN violino LUCIANO ACOCELLA direttore
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MARTEDÌ 23 LUGLIO ABBAZIA DI SAN GALGANO (CHIUSDINO) ORE 22 ORCHESTRA GIOVANILE ITALIANA BORIS BELKIN violino LUCIANO ACOCELLA direttore
Scelsi. Scritto nel 1967, Natura Renovatur ri- prende l’organico per 11 archi di Anâgâmin, risalente a due anni prima. Rispetto a questo brano, le infusioni di micro-cluster sono anco- ra più profonde. È una tensione ininterrotta. Gli incastri diventano più agitati, le trame più dense e la sottolineatura impressa dalle tes- siture inferiori degli archi trasforma la gravità verso l’interno. Brahms. Pörtschach, un ridente villaggio af- facciato sul più grande lago della Carinzia, accoglieva spesso Brahms nei suoi soggiorni estivi. Come per la nascita di pagine quali la Seconda Sinfonia e la Sonata per violino e pianoforte op. 78, nel 1878 gli fu propizio per la composizione del Concerto per violi- no e orchestra op. 77. Poche righe a Joseph Joachim del 21 agosto 78 rivelano in Brahms il desiderio di cointeressare l’illustre violinista alla prima nascita del Concerto: «Caro ami- co, vorrei mandarti un certo numero di pas- saggi per violino [...] mi domando se non sei tanto sprofondato in Mozart e forse in Joa- chim stesso, da poter disporre di un’oretta per guardarli»; e il giorno dopo, inviando la parte copiata in bella: «mi basta che tu dica una parola o ne scriva qualcuna sopra la parte: difficile, scomodo, impossibile e così via». Tanta cautela, avanzata poi in altre let- tere ancora alla vigilia della prima esecuzio- ne pubblica (il 1° gennaio 1879 a Lipsia, soli- sta naturalmente Joachim stesso), forse non cercava solo il parere del grande tecnico, ma una solidarietà profonda da autore a in- terprete. Nel primitivo disegno l’opera doveva essere in quattro movimenti; poi, uno “scherzo” in seconda posizione si distaccherà dal proget- to e troverà posto nel Secondo Concerto per pianoforte, lasciando quindi il Concerto per violino austeramente fissato nella più classica delle strutture, Allegro - Adagio – Allegro.
Giacinto Scelsi Arcola, La Spezia 1905 - Roma 1988 Natura Renovatur Johannes Brahms Amburgo 1833 - Vienna 1897 Concerto per violino e orchestra in re magg. op. 77 Allegro ma non troppo Adagio Allegro giocoso *** Robert Schumann Zwickau, Sassonia 1810 - Endenich, Bonn 1856 Sinfonia n. 3 in mi bem. magg. op. 97 “Renana” Vivace Scherzo. Molto moderato Non presto Solenne Vivace
Schumann. Nel settembre del 1849 Schu- mann si era trasferito con la famiglia a Düs- seldorf provenendo da Dresda, dopo anni tormenti e faticosi per la composizione di Genoveva, delle Scene dal Faust, del Man- fred, per il turbamento causato dalla morte di Mendelssohn, per l’inquietudine causata dalla rivoluzione del 1848-49. Il compositore aveva quasi quarant’anni, ve- niva a Düsseldorf con la carica di Direttore dei concerti, accolto con calore dall’élite culturale della città: il posto di Musikdirektor con una orchestra a sua disposizione, le aspettative degli abbonati, il prestigio della nuova sede, dovettero naturalmente spin- gere il compositore nel solenne campo sinfo- nico, non più frequentato dopo la Seconda Sinfonia del 1846; nasce così in un clima di fiducioso rinnovamento, ignaro del prossimo e definitivo crollo mentale, la Terza Sinfonia in mi bemolle, nota fin dai primi tempi con l’ap- pellativo di “Renana”. La prima esecuzione, con l’opera ancora manoscritta, avvenne nel concerto del 6 febbraio 1851 e suscitò accoglienze trionfali, ripetute poco dopo a Colonia. *** L’Orchestra Giovanile Italiana, ideata da Pie- ro Farulli all’interno della Scuola di Musica di Fiesole, in trent’anni anni di attività formativa ha contributo in maniera determinante alla vita musicale del Paese con oltre mille mu- sicisti occupati stabilmente nelle orchestre sinfoniche italiane e straniere. Tenuta a bat- tesimo da Riccardo Muti, l’Orchestra è stata invitata in alcuni fra i più prestigiosi luoghi in- ternazionali della musica. L’hanno diretta fra gli altri: C. Abbado, R. Abbado, S. Accardo, Y. Ahronovitch, P. Bellugi, L. Berio, G. Ferro, D. Gatti, C.M. Giulini, E. Inbal, Z. Mehta, R. Muti, G. Noseda, K. Penderecki, G. Sinopoli, J. Tate, L. Acocella.
Ha inciso per Nuova Era, Aulos, Fonit Cetra, Stradivarius; ha registrato per la RAI, Radio France e l’Unione Europea delle Radio. È or- chestra in residence per il corso di direzione d’orchestra tenuto da Daniele Gatti e Lucia- no Acocella presso l’Accademia Chigiana di Siena. Boris Belkin ha iniziato lo studio del violino all’età di sei anni e ha fatto la sua prima apparizione pubblica a sette anni con Ki- rill Kondrašin. Studia alla Scuola Centrale di Musica del Conservatorio di Mosca con i Pro- fessori Yankelevitz e Andrievskij. Ancora stu- dente dà concerti in tutta l’Unione Sovietica con le più importanti orchestre nazionali e nel 1973 vince il primo premio al Concorso Nazionale Sovietico per violinisti. Nel 1974 è emigrato in Occidente e da allora si è esibito in tutto il mondo con le maggio- ri orchestre, incluse la Boston Symphony, la Cleveland, la Filarmonica di Berlino, la Filar- monica di Israele, la Filarmonica di Los Ange- les, di Philadelphia, la Sinfonica di Pittsburgh, di Montreal, la Bayerischer Rundfunk, la Con- certgebouw e le maggiori orchestre britan- niche. Boris Belkin è apparso in molte produzioni tele- visive: un film biografico di Jean Sibelius dove esegue il Concerto di Sibelius con l’Orche- stra della Radio Svedese e Ashkenazy, con Bernstein e la New York Philharmonic nell’e- secuzione del Concerto di Čajkovskij, con Bernstein e l’Orchestre National de France nell’esecuzione della Tzigane di Ravel, e con Haitink e l’Orchestra del Concertgebouw in Mozart e nel Concerto n. 1 di Paganini. Tra i direttori con cui ha collaborato si ricor- dano Bernstein, Ashkenazy, Mehta, Maazel, Muti, Ozawa, Kurt Sanderling, Temirkanov, Dohnanyi, Dutoit, Gelmetti, Herbig, Tenn- stedt, Rattle, Haitink, Berglund, Mata, Chung, Hirokami, Fedoseyev, Welser-Most, Ahrono-
vich e molti altri. La sua prima registrazione, il Concerto n. 1 di Paganini con la Israel Philhar- monic e Zubin Mehta, fu molto elogiata. Altre sue incisioni per la Decca includono i Con- certi di Čajkovskij e Sibelius con la Philharmo- nia e Ashkenazy, il Concerto di Strauss con la Radio di Berlino e Ashkenazy, i Concerti n. 1 e n. 2 con la London Symphony e Kondrašin, il Concerto di Brahms con la London Sympho- ny Orchestra e Fischer. Per la Denon ha inci- so i Concerti di Prokof’ev con la Tonhalle di Zurigo e Michael Stern; i Concerti di Sibelius e di Bruch e il n. 1 di Šostakovič e quello di Glazunov con la Royal Philharmonic e Juni- chi Hirokami; il Concerto di Čajkovskij con la London Philharmonic e Stern; il Concerto in la magg. K. 219 di Mozart e la Sinfonia con- certante con i Salzburg Chamber Soloists e le Sonate di Brahms con Michel Dalberto. Nel 1997 Isaac Stern lo ha invitato a suonare con lui al Festival di Miazaki. Boris Belkin si dedica anche al repertorio di musica da camera esi- bendosi con artisti quali Jurij Bashmet, Mischa Maisky e molti altri. Nelle ultime stagioni è ap- parso con la Filarmonica di San Pietroburgo diretta da Temirkanov, e regolarmente in tour in Giappone. Nella stagione 2019-2020 è tornato in Europa con la Filarmonica di Mo- sca e in Sud America con la Filarmonica di San Pietroburgo e Ashkenazy. La stagione 2020-21 lo vedrà in Spagna e ancora in altri paesi europei in concerto con ben tre diver- se orchestre di Mosca. Dal 2000 Boris Belkin suona un violino costruito dal liutaio bologne- se Roberto Regazzi. Ogni anno dal 1986 tiene uno dei corsi di violino all’Accademia Musicale Chigiana di Siena. Dopo gli studi al Conservatorio Santa Ceci- lia e alla Royal Academy of Music di Copen- hagen, Luciano Acocella si è perfezionato all’Accademia Musicale Chigiana, all’ Ac-
cademia Nazionale di S. Cecilia, alla Kon- drashin Masterclass a Hilversum, all’Acca- demia Musicale Pescarese. Nel 1996 è pre- miato ai Concorsi Prokof’ev e Mitropoulos, data che segna l’inizio della sua attività che lo vedrà in seguito dirigere in Italia, Francia, Spagna, Belgio, Polonia, Grecia, Danimarca, Stati Uniti, Giappone, Cina, Corea e Russia. Nel 2000 fa il suo debutto operistico a Copen- hagen con The Rape of Lucretia di Britten. Da allora, oltre a Madame Butterfly e Adria- na Lecouvreur nel Circuito Lirico Lombardo, segnaliamo, a Seoul, Rigoletto e Tosca nel- la storica produzione dell’Opera di Roma, Il Barbiere di Siviglia a Tokyo, Manon Lescaut a Bologna e il debutto all’Opéra di Avignone avvenuto nel 2006. Da allora è ospite rego- larmente in Francia e in Belgio in vari teatri tra i quali Marsiglia, Tolosa, Nancy, Bordeaux, Tour, Rouen, Liegi, fino ad arrivare a Parigi al Théâtre des Champs Elysées nel 2014. In que- sto periodo, oltre a opere come Bohème, Carmen, Il viaggio a Reims, Traviata, Maria Stuarda, Don Pasquale, ha avuto modo di esplorare il repertorio sinfonico con progetti dedicati a Brahms, Beethoven, Mahler, Niel- sen e Stravinskij e dedicando buona parte dei suoi programmi alla musica contempo- ranea e del Novecento, con autori come Xe- nakis, Fedele, Lindberg, Adams, Tabachnik, Rota e altri, dirigendo compagini orchestrali , tra le quali si ricordano l’Orchestra Filarmoni- ca di San Pietroburgo, la Tokyo Philharmonic Orchestra, l’Orchestre National de France, l’Orchestre Philharmonique de Marseille, l’Or- chestra Filarmonica di Mosca, la Danish Ra- dio Symphony Orchestra, l’Orchestra dell’Ac- cademia Nazionale di Santa Cecilia, la Seoul Philharmonic Orchestra, l’Orchestre National de Montpellier, l’Orquestra Sinfonica de Ga- licia, l’Orchestre National d’Ile de France, The Hong Kong Phylh. Orchestra, l’Orchestre Philharmonique de Montecarlo.
Particolarmente intensa ė la sua attività in Russia, a S. Pietroburgo e Mosca, dove ha diretto varie opere e concerti sinfonici, Tra- viata, Werther, La fille du regiment, La don- na del Lago, I Capuleti e i Montecchi. È stato presente nei cartelloni dela Fenice di Vene- zia, del Filarmonico di Verona, del Comuna- le di Bologna ed ha diretto concerti sinfonici con la Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra della Toscana, l’Orchestra di Padova e del Vene- to, l’Orchestra Toscanini, l’Orchestra Giova- nile Italiana. Nel 2011 è stato nominato Direttore Musica- le dell’Opera de Rouen-Haute Normandie, incarico che ha tenuto fino al 2014. È stato ospite al Festival della Valle d’Itria di Marti- na Franca, al Festival de Radio France de Montpellier, al Choregies d’Orange, al Mur- ten Festival, all’Amiata Piano Festival, a le Flaneries Musical de Reims, al Festival de Mu- sique Sacre de Marseille, Normandie Impres- sionniste, al Festival de l’Opera di La Coruña. Per l’ottavo anno consecutivo ha diretto, dal Théâtre Antique di Orange, Musique ef fête, trasmessa in diretta su France 3 Television, di cui è consulente artistico. A luglio 2014 ha fatto il suo debutto in Germania dirigendo Adelaide di Borgogna di Rossini al Festival Rossini di Wildbad ed è ritornato nel 2016 con Demetrio e Polibio e Le Comte Ory, nello stes- so anno anno ha diretto Elisir d’amore all‘O- pera di Düsseldorf e Duisburg. Nell’autunno del 2015 ha diretto Otello di Verdi a Parigi e dopo una felice esperienza con Tosca al The- atre du Casino de Beirut nel 2015, tornerà in fine anno per un importante concerto con la Philharmonique du Liban. Nel 2017 è stato ospite all’Opera de Wallonie dove ha diretto La Favorite di Donizetti e a Roma Don Gio- vanni di Mozart. Recentemente ha tenuto concerti sinfonici a Mosca, a Siena con l’OGI, Le Comte Ory a Rouen, L’Italiana in Algeri a Budapest. Nel 2019 è a Parigi per Macbeth, al Festival Ros-
sini in Wildbad in Germania con Romilda e Costanza di Meyerbeer in prima esecuzione moderna, della quale ha curato l’edizione moderna, e Norma ancora a Mosca. Dirige- rà per la nona volta al Choregies d’Orange, Musiques en fete per France 3 TV. Dirigerà in ottobre l’Orchestra Sinfonica di Bari, e in seguito, una serie di concerti a Mosca con programmi dedicati a Wagner, Beethoven e Mozart. Tra le sue registrazioni ricordiamo un DVD/CD de I Capuleti e i Montecchi, un album pucciniano con Melanie Diener, Ade- laide di Borgogna e Demetrio e Polibio di Rossini. PROSSIMO CONCERTO 24 LUGLIO, ORE 21.15, CHIESA DI S. AGOSTINO Jardin Secret ANTON GERZENBERG/BERARDO DI MATTIA ALESSIO CAVALIERE/ALVISE VIDOLIN/NICOLA BERNARDINI Musiche di Xenakis, Haas, Scelsi, Saunders, Saariaho
Orchestra Giovanile Italiana Violini Alessia Arnetta*° Matteo Baldoni*° Pierattilio Bazzana Matilde Berto° Maggiorino Buonocore Roberta Caternuolo** Sofia Ceci Laura Clemente Lorenzo D’Orazi Anna De Leo Claudio Favaretto Giulio Franchi Federica Gatti Lucia Lago Shaady Mucciolo Gennaro Papa Michele Pierattelli** Leonardo Rossi Laura Sabella Artemis Skarmoutsos Tommaso Troisi° Fabiana Ulivo Viole Aurora Arcudi Cecilia Adele Bonato Claudio Carrabino Leonardo Cester Daniele Greco* Martina Iori° Alice Romano Eva Maria Zaninotto Violoncelli Valentina Bionda° Claudio Casolino Roberta Di Giacomo* Jacopo Gaudenzi Leonardo Notarangelo* Luigi Visco
Contrabbassi Michele Bondesan Khadim Marcon Ndiaye* Francesco Sanarico Michele Pio Schiavone* Flauti Francesco Checchini Tommaso Gaeta Oboi Luca Di Manso Francesca Mattioli Clarinetti Fabrizio Fadda Sebastian Hayn Fagotti Francesco Quarata Michele Ruggeri Corni Federico Fantozzi Luigi Ferrara Giacomo Giromella Nicola Scaramuzza Trombe Tobia Guerri Maria Rossi Tromboni Antonio Coppolina Erik Pignotti Alessandro Sestini Timpani Tommaso Salvadori ** Primo violino di spalla * Prima parte ° Concertino
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