ZETA ACADEMY PRODUTTIVITÀ E WELFARE AZIENDALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE - IV EDIZIONE
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AGENDA 1. Presentazione di Zeta Consulting Srl (a cura di Francesco Tomaselli) 2. Presentazione del tema oggetto dell’evento – Welfare aziendale (a cura di Enzo De Vincenzis) 3. Presentazione operativa di un Case History (a cura di Enzo De Vincenzis) 4. Apertura discussione 5. Chiusura lavori 6. Presentazione New Co 2
ALLINEAMO GLI OBIETTIVI Se si vogliono raggiungere nuovi obiettivi, bisogna mettere in atto comportamenti diversi. 7
Per affrontare le nuove e continue sfide l’importante è: rimanere calmi, captare i segnali, essere concentrati e creare condivisione. 9
Per convincere i Nostri Collaboratori a seguirci è necessario assumere atteggiamenti NUOVI e favorire il dialogo, poiché siamo noi, per primi, a dover essere coerenti con i nostri principi. 10
Monty Roberts sussurratore Domatore di cavalli di cavalli • La tecnica si basa sul principio che convincere un cavallo a fare spontaneamente ciò che gli si chiede è meglio che costringerlo. • "Join-up" ("unisciti") il momento in cui l'uomo guadagna la fiducia del cavallo e tra i due si instaura un rapporto di comprensione e di rispetto reciproco 11
VIDEO 12
Capire cosa vogliono i Nostri Collaboratori ed ALLINEARLI ai nuovi obiettivi prefissati: per influenzare l’altro occorre vedere il mondo con i suoi occhi, parlare il suo linguaggio, è così che si genera fiducia, che si diventa credibili ed è a quel punto che si accetta la guida. 13
agire allineare anticipare 14
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Le organizzazioni che guardano al futuro puntano l’attenzione sulla persona in quanto risorsa preziosa e cercano di capire come poter migliorare la collaborazione e accrescere motivazione e soddisfazione 16
Tanto più una persona sente di appartenere all’organizzazione, perché ne condivide i valori, le pratiche, i linguaggi, tanto più trova motivazione e senso al lavoro svolto, raggiungendo qualità nel proprio ruolo e aumentando produttività. 17
Le Organizzazioni con dipendenti più soddisfatti ed un clima interno sereno e partecipativo sono quelle più efficienti e nelle quali c’è un aumento della soddisfazione del Cliente e della produttività. IMPORTANTE occorre tenere conto dell’ambiente e del clima 18
Una vita completamente dedicata al lavoro rende i lavoratori inefficaci, stressati e demotivati. 19
Dunque le aziende all’avanguardia puntano da tempo sulla creazione di un clima interno positivo attraverso una serie di benefit da dare ai dipendenti, utili per conciliare le esigenze legate alle attività di lavoro con le responsabilità legate alla vita familiare. 20
CHE COS’E’ IL WELFARE AZIENDALE È l’insieme degli interventi messi in atto dalle stesse organizzazioni aziendali, non tanto in denaro quanto sotto forma di beni e servizi. 21
GLI OBIETTIVI DEL WELFARE AZIENDALE 22
LE PRINCIPALI AREE DI INTERVENTO 23
I SERVIZI WELFARE 24
NORMATIVA DI RIFERIMENTO 25
Art.51 TUIR comma 2 lettera F) – art. 100 NOVITÀ LEGGI DI STABILITÀ 2016 26
Art. 51 TUIR Comma 2 Lett. F bis - ISTRUZIONE NOVITÀ CIRCOLARE 28/E 27
Art. 51 TUIR Comma 2 Lett. F ter - ASSISTENZA NOVITÀ LEGGI DI STABILITÀ 2016 28
Confronto tra FRINGE BENEFIT e ART. 100 29
Art. 51 TUIR Comma 3 bis - VOUCHER NOVITÀ LEGGI DI STABILITÀ 2016 30
Art. 51 TUIR Comma 3 bis - VOUCHER 31
Art. 51 TUIR Comma 3 bis - VOUCHER 32
I Beneficiari del Welfare – Categoria Omogenea 33
I Beneficiari del Welfare – Familiari 34
Legge di Stabilità 2016 e Decreto 26/03/2016 35
Forme di Finanziamento di un Piano di Welfare 36
Conversione del Premio di Risultato (1/4) 37
Conversione del Premio di Risultato (2/4) 38
Conversione del Premio di Risultato (3/4) 39
Conversione del Premio di Risultato (4/4) 40
Circolare 28/E – Principali chiarimenti 41
Finanziamento del Welfare – Principali Criticità 42
LA PROGETTAZIONE DEL WELFARE IN AZIENDA 43
I bisogni più sentiti dalle HR risultano in genere: • assistenza sanitaria, cure odontoiatriche, pediatriche etc. ; • istruzione scolastica dei figli, borse di studio e orientamento; • permessi di paternità (sostegno genitoriale); • permessi retribuiti per malattie dei figli; • centri estivi ed invernali • smart working; • convenzioni e agevolazioni al consumo; • voucher (sostegno al reddito); • aiuti per l’uso dei mezzi di trasporto; • assistenza sociale di sostegno per famiglie; • servizi time saver. 44
I vantaggi nell’introdurre Piani di welfare, sono: • miglioramento delle relazioni • incremento della motivazione dei lavoratori, (WLB e orari flessibili) • miglioramento del potere d’acquisto • aumento della produttività e dell’efficienza economica • miglioramento dell’immagine e della reputazione aziendale • attrazione delle professionalità migliori • miglioramento dei costi delle politiche di incentivazione (total reward) • coinvolgimento delle HR, costruire fiducia e rafforzare il legame/azienda • riduzione della conflittualità, del turnover e dell’assenteismo. 45
Perché adottare un Piano di WA • I dipendenti sono consci dei benefici e l’azienda di ottimizzare le azioni intraprese, cioè l’indice ROI (return on investment). • E’ fondamentale che le HR si sentano parte attiva nella definizione del Piano: attribuirgli una “voce”. • Agevolazioni fiscali riconosciute dalla normativa vigente. • Adottare una politica di total reward, cioè affiancare strumenti di tipo monetario (salario e retribuzione variabile) a strumenti non monetari (benefit e facilities). • La contrattazione gioca un ruolo fondamentale. • La sfida è far prendere coscienza che il miglioramento del clima aziendale genera il raggiungimento di maggiore qualità del lavoro e quindi una maggiore produttività. • Incoraggiare una nuova cultura aziendale. • Aumenta la retribuzione reale senza intaccare il costo del lavoro. ALLINEAMO GLI OBIETTIVI 46
L’importanza della comunicazione Ha un ruolo chiave nel far comprendere ai dipendenti le caratteristiche principali del piano, al fine di stimolarne il coinvolgimento e l’adesione. E’ fondamentale che il dipendente percepisca che l’Azienda lo ascolta e considera le sue esigenze, proponendo un pacchetto retributivo adatto: ciò determina fiducia da parte del dipendente nelle scelte che l’Azienda fa e gli consente di trarre la massima utilità dall’offerta proposta. Un’offerta definita in modo unilaterale dal datore di lavoro viene percepita come necessità dettata dal modello lavorativo in atto o dall’adempimento di obblighi derivanti dalla contrattazione collettiva. 47
COFFEE BREAK 48
3. CASE HISTORY 49
Un’importante Azienda Alimentari, per esigenze di mercato, ha dovuto introdurre, solamente per le linee di produzione dei contenitori rigidi, nuove turnazioni che prevedono l’organizzazione di nuovi turni su 6 giorni settimanali (includendo il sabato) con riposo a scorrimento, al fine di combinare i diversi fattori produttivi. 50
Tale nuovo orario di lavoro a turni ha avuto carattere sperimentale e l’Azienda ha dato disponibilità ad ascoltare costantemente le esigenze e le problematiche che si sono presentare in capo ai lavoratori coinvolti, grazie anche alla costituzione di un gruppo di lavoro di carattere tecnico composto dai n. 4 membri della produzione (1 per ogni squadra interessata dalla nuova turnazione), Responsabile di Produzione, Consulenti, RSU e OO.SS. 51
Il Gruppo di Lavoro ha contribuito a: Far cambiare abitudine di lavoro come lavorare di sabato e di notte; Gestire la turnazione in base alle esigenze familiari di alcuni lavoratori; Fare un’analisi dei punti di forza e di criticità; Verificare il tasso di assenteismo e proposte per un suo miglioramento; Organizzare una flessibilità delle HR attraverso lo scambio turno autogestito per esigenze personali o famigliari o altre modalità (nel rispetto della garanzia della copertura totale dei turni); Verificare se ci sono volontari per il turno di notte, etc. 52
Caratteristiche Piano Welfare Aziendale Sono state coinvolte tutte le HR presenti in azienda mediante la partecipazione alla compilazione di un questionario anonimo che ha permesso di rilevare le condizioni di vita, i bisogni e le necessità della famiglia e nell’ambiente lavorativo. Su 117 questionari distribuiti, né sono stati compilati n. 111 (95 % di adesione all’iniziativa). 53
La logica del Piano previsto per l’Azienda è stata la seguente: 1. convenzioni per tutti i dipendenti (convenzioni utili per favorire la conciliazione dei tempi famiglia/lavoro, migliorare il potere d’acquisto dei dipendenti, più tempo libero, etc.); 2. creazione di un menù di benefit a disposizione della categoria omogenea “produzione contenitori rigidi”, dove possono trovare quello che meglio risponde ai propri bisogni. 54
Vediamo qui di seguito il menù di benefit proposto: AREE BENI e SERVIZI Art.TUIR LIMITE SPESA Beni e servizi in senso stretto, € 258,64 Fringe Benefit esempio: 51 base annua buoni carburante/spesa «Carta Ora» Rimborso spese scolastiche, Scuola e Istruzione esempio: (per i propri familiari) libri di testo, 51 Nessun Limite rette scolastiche, centri estivi Ricreativo Biglietti gratis per spettacoli: Culturale cinematografici, teatrali, sportivi; 100 5 °/°° sul Sanitario MiniAbbonamenti Centro Fitness costo del personale (dipendenti e familiari) Check-up Fisiatra–Nutrizionista; Orientamento al Lavoro x i figli. E’ necessario valutare, in fase «Realizzazione», il rispetto dei limiti. 55
Le misure di accompagnamento (esempio: introdotte attività formative di supporto al work-life balance: informare i lavoratori, sensibilizzare i dirigenti), hanno avuto un ruolo chiave nel far comprendere ai dipendenti le caratteristiche principali del Piano, stimolando la partecipazione. Dunque il Piano di Welfare Aziendale va personalizzato ed è essenziale renderne consapevoli i destinatari, progettandolo sia in termini di prestazioni e soprattutto di comunicazione. 56
CREARE UNA NUOVA CULTURA AZIENDALE È stato interessante coinvolgere i dipendenti nel proporre attività di miglioramento del processo e il risparmio che ne è scaturito ha finanziato e finanzierà i futuri Piani di Welfare Aziendale. ALLINEAMO GLI OBIETTIVI 57
PUNTI di FORZA PUNTI di DEBOLEZZA Welfare OPPORTUNITÀ Aziendale RISCHI 58
CONCLUSIONI Per la soddisfazione del Piano di Welfare Aziendale è necessario mettere le risorse umane al centro, tenendone conto come diretti fruitori (clienti interni) dell’azienda e volgendo l’interesse alla progettualità, alla realizzazione del Piano di Welfare Aziendale e ancor più alla fase di comunicazione ai dipendenti. Tale flessibilità va comunque gestita in funzione dell’effettiva disomogeneità della popolazione aziendale in termini di bisogni e desideri e può essere circoscritta ad alcuni servizi: non si tratta di destinare ai benefit più risorse, ma di spenderle in modo più ponderato e più efficiente. 59
Ulteriore fattore da considerare operando con PMI, in assenza di rappresentanza sindacale interna è l’introduzione di piani di welfare aziendali finanziati attraverso premi di produttività che devono necessariamente ottenere l’avallo di una rappresentanza sindacale. Va a tal riguardo considerato che in assenza di accordo sindacale ci si scontra con un limite di deducibilità pari al 5x mille del totale del costo del lavoro per i servizi riconducibili all’art.100 del TUIR. 60
L’azienda vivendo tale cambiamento, dovrà necessariamente passare attraverso una fase riorganizzativa dell’area HR e dovrà favorire la creazione di un gruppo di lavoro, che abbia un continuo aggiornamento professionale, che sia predisposto al passaggio delle conoscenze e coinvolto nell’attività svolta, grazie ad un maggior senso di responsabilità. 61
Oltre al vantaggio economico finalizzato a migliorare il potere d’acquisto dei dipendenti e a favorire la conciliazione dei tempi vita personale/lavoro, è importante il legame dipendente/azienda che si rafforza grazie all’effetto emozionale che si instaura. Dunque oggi le organizzazioni che vanno incontro ai dipendenti incentivano l’appartenenza degli stessi al proprio lavoro, motivandoli e favorendo una reazione positiva alle richieste di maggior sacrificio da parte dell’azienda. 62
REALIZZIAMO INSIEME I PIANI DI WA ALLINEAMO GLI OBIETTIVI 63
4. APERTURA DISCUSSIONE 64
5. CHIUSURA DEI LAVORI 65
6. PRESENTAZIONE NEW CO 66
GRAZIE PER L’ATTENZIONE 67
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