IL DOMANI È ROSA - Sviluppumbria
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BIT RIPARTE Il verbo «ripartire» implica che si vuole raggiungere un nuovo livello, migliorare un panorama esistente, prendere quanto di buono c’è stato in un’avventura e accompagnarlo nel futuro. Aprire, insomma, un altro capitolo. Siamo una squadra di giornalisti, collaboratori, grafici, tecnici audio e video, e ovviamente dipendenti di Svi- luppumbria, che hanno raccolto con entusiasmo l’ere- dità di una rivista attiva da ventotto anni, per riprende- re il cammino con una nuova energia. Vogliamo raccontare gli aspetti meno noti della nostra regione: il profondo mutamento che sta coinvolgendo le imprese nell’ambito dell’innovazione digitale, del trasferimento tecnologico e della transizione ecologi- ca, i sempre più stretti legami con la programmazione europea, le sfide che ogni giorno affrontano aziende e startup per ritagliarsi uno spazio in mercati ad alta competizione. La nostra regione nasconde eccellenze che spesso non immaginiamo. È nostro preciso inten- to raccontarle a tutti, non soltanto agli addetti ai lavori, utilizzando un linguaggio chiaro e semplice. BIT riparte innanzitutto dal punto di vista grafico. Nuo- vo logo, nuova vita. Un’impaginazione moderna, una decisa attenzione all’aspetto visuale, con infografiche e fotogallery in ogni numero. La rivista è divisa in cinque sezioni per poter essere sfogliata in modo gradevole. E poi ci sono i contenuti: spazio alle storie, alla viva voce dei protagonisti, ma anche ad analisi di esperti – temi complessi, linguaggio semplice – e interviste al mondo istituzionale, accademico, scientifico. Vorremmo farci canale di una sperimentazione cros- smediale. Ogni numero conterrà almeno un video e un podcast, facilmente riproducibili via QR Code nella versione cartacea, oppure cliccando il link nella ver- sione digitale. Un altro scopo che ci siamo prefissati è di allargare il pubblico dei lettori. Crediamo che i nostri contenu- ti possano interessare anche ai tanti giovani, umbri e fuorisede, che riempiono di energia il nostro terri- torio. Proprio per questo, BIT sarà reperibile anche presso biblioteche e università. Un ringraziamento speciale a tutti i collaboratori, ai lettori, a chi ha creduto in questa rivista. E, poiché sia- mo in tema di motti latini, augurateci un graditissimo ad maiora.
Cambiare un proverbio Il domani è rosa L'EDITORIALE IL PUNTO. Giovanni Maria Gambini Michela Sciurpa / A.U. Sviluppumbria a saggezza popolare ci ricorda che «non Nell’analisi del professor Andrea Alunni, dell’Universi- lungo, nella storia, le donne sono state donna al vertice dell’Agenzia di Sviluppo Economico A tutto ciò che luccica è oro». Vero. Ma i tà di Oxford, scopriremo che il diritto internazionale relegate ad una posizione subalterna. Regionale e di aver fondato UMBRE, una rete di imprese termini della frase possono anche essere ci fornisce uno strumento decisivo per proteggere la Fino a pochi decenni fa, il loro posto al femminile. Proprio in virtù della mia storia personale, invertiti, rimanendo altrettanto corretti: nostra conoscenza tradizionale e le nostre risorse ge- era confinato al focolare domestico, nessuno più di me crede nella leadership delle donne per «Non tutto l’oro luccica». Ci sono ric- netiche, con risvolti importanti anche per l’economia. all’accudimento della prole, al lavoro costruire un futuro più giusto. Sogno, anzi, un giorno chezze nascoste che non risplendono. Per scoprirle, C’è poi l’accoppiata vincente fra transizione ecologica e casalingo e alla custodia del nucleo familiare. Non certo in cui queste notizie non faranno neanche scalpore, bisogna allenare l’occhio a guardare il verde che cre- transizione digitale: un’opportunità decisiva per la no- dei disvalori. Ma perché siano veri valori, devono essere perché saremo tutti abituati a considerarle la normalità. sce, non il singolo albero che tonfa sonoramente a ter- stra rete produttiva. La nostra Regione è anche sede di liberamente scelti, senza costrizioni o sovrastrutture. Posso dire di conoscere abbastanza bene la regione ra. Di questo concetto parla anche J.R.R. Tolkien ne Il eccellenze imprenditoriali solide e riconosciute. Pen- E, soprattutto, allo Stato spetta il compito di realizzare che amo. La mia Umbria non è una terra di pregiudizi e Signore degli Anelli, aggiungendo che «gli erranti non siamo all’Umbria Aerospace Cluster, che vanta commit- ogni tipo di aiuto concreto per permettere alle donne qualunquismo. E se è vero che in Italia esistono ancora sono perduti» e «le radici profonde non gelano». tenze di prestigio internazionale ed è un fulgido esem- di sprigionare il proprio talento senza venir meno, se lo delle sacche retrograde, credo che il modo migliore Certo, ci sono tante ragioni per nutrire sfiducia nel futuro. pio di innovazione, legame con il territorio e voglia di desiderano, al loro ruolo di madri e mogli. di combatterle sia con la gentilezza, senza cedere alla Negli ultimi tre anni, abbiamo sentito tremare ogni cer- futuro. Invece, fino a poco tempo fa, le scarse possibilità di tentazione dello scontro o scadere nel fanatismo, tezza sotto le nostre scarpe. E se facciamo uno zoom sulla Un altro panorama da attenzionare è quello delle star- istruzione, una cultura tendenzialmente contraria sapendo che la nostra forza risiede nelle nostre ragioni. nostra Regione, il discorso non cambia. Anche sull’Um- tup. Alcune di esse, opportunamente formate dal pro- all’emancipazione femminile e una perenne dipendenza Che, nonostante le numerose difficoltà, il futuro faccia bria si riflettono i terrorizzanti problemi che coinvolgono getto SmartUp, stanno dando vita a molte esperienze economica – e dunque umana – rispetto al coniuge, ben sperare, lo dimostrano alcuni dati: la presenza di l’Italia, l’Europa e il mondo intero. A ciò, si aggiungono di livello, già pronte per la prova del mercato. Le loro mettevano la donna in chiara condizione di svantaggio donne imprenditrici in Umbria – anche io lo sono – è quelli legati più strettamente al nostro territorio. storie sono spesso fatte di sogni, divenuti realtà grazie rispetto alle opportunità offerte dalle trasformazioni più alta della media italiana, così come sta aumentando Ma la nostra prospettiva su questi problemi può essere alla tenacia dei fondatori. socioeconomiche. Non parliamo di secoli orsono, ma il numero di donne ai vertici delle aziende. Cosa dire decisiva. La trasformazione non è mai soltanto in peg- Di questo e altri temi parla la video-chiacchierata con della generazione dei nostri nonni. In alcuni casi, anche delle figure politiche? Quotidianamente mi confronto gio. L’altra faccia della medaglia, la più oscura, è quella l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Michele dei nostri genitori. con la Governatrice Tesei e con l’Assessore regionale che luccica. Fioroni, che ricorda come «è importantissimo cambia- Poi, il vento è cambiato. Almeno formalmente. La legge Paola Agabiti, riscontrando professionalità, gentilezza e In questo numero, dati alla mano, scopriremo che tanti re metodo, indirizzando i fondi con una chiara visione ha equiparato uomini e donne, il benessere economico sincero spirito di servizio. luoghi comuni sull’economia regionale sono solo par- di politica industriale economica». Last, but not least, e il sistema di welfare hanno permesso un vasto accesso È per raccontare questi bei traguardi – di tutti, non solo zialmente veri. Se c’è una caratteristica propria degli abbiamo fatto un tuffo nel marketing, parlando con l’e- all’istruzione, e anche la morale sociale è profondamente femminili – che continueremo a dare la massima visibilità umbri, è senz’altro la resilienza nell’affrontare con sperto Giacomo Melani dei «segreti del successo»: una mutata. Siamo ancora lontani da una vera uguaglianza, ai risultati delle donne che ci credono, si mettono in caparbietà e un certo acume imprenditoriale anche le serie di pillole formative su temi che possono risultare eppure ci sono molte ragioni per nutrire ottimismo nel gioco, fanno innovazione. La rivista che stringete fra le sfide più complesse. Ne è dimostrazione anche la vita- utili a chiunque abbia il sogno di fare impresa. futuro. La cronaca ci consegna quotidianamente esempi mani ne parlerà, oltre ad affrontare tantissimi altri temi lità delle imprese a guida femminile. I presupposti per una ripartenza dell’Umbria ci sono di donne che raggiungono il vertice in ogni ambito: che, da Amministratore Unico, ritengo particolarmente Per vincere la partita del futuro, dobbiamo innanzitut- tutti. Samantha Cristoforetti è la prima europea a capo della preziosi per l’avvenire della nostra bellissima regione. to uscire da una narrazione preconfezionata che me- Il dato più importante è, probabilmente, una nuova Stazione Spaziale Internazionale, Maria Sole Ferrieri Il domani è rosa. O forse l’oggi? scola dati di realtà a logori cliché da bar, guardando a mentalità dei soggetti in gioco, sempre più consci che Caputi ha arbitrato con successo una partita di calcio Auguro a tutti una buona lettura. quanto di buono il futuro ci riserva in termini di sti- solo facendo squadra si può vincere la sfida del futu- di serie A, Beatrice Venezi dimostra costantemente moli positivi. ro. E magari, se una folata di vento spazza via queste la sua eccellenza nella direzione d’orchestra e, con nuvole fosche, tutto l’oro che ancora non luccica potrà ogni probabilità, il prossimo presidente del Consiglio finalmente brillare alla luce del sole. dei ministri sarà una donna. A prescindere dal colore politico, ritengo che questa «prima volta» sia particolarmente rilevante, perché lancia un messaggio “ ” chiaro. I tempi sono maturi: una donna può rivestire il Mi piace ragionare in un’ottica di unione: È la nostra prospettiva sui problemi ad essere ruolo più importante di tutta Italia. decisiva. La trasformazione non è mai soltanto Tuttavia, l’equiparazione fra generi non deve, a mio insieme, uomini e donne, dotati di pari in peggio. L’altra faccia della medaglia, la più avviso, passare per una esacerbazione della divisione opportunità e giudicati in base al merito, oscura, è proprio quella che luccica. fra donne e uomini. Non vogliamo costruire un futuro possiamo contribuire a edificare una società fatto di rivalità e competizioni, di nuovi privilegi che migliore di quella che ci è stata lasciata. sostituiscono i vecchi. Non c’è nessuna inimicizia fra noi. Anche io, nel mio piccolo, sono fiera di essere la prima Insight/ 4 Insight/ 5
Donne, giovani e impresa L'Umbria c'è: ora serve TUTTI GLI STRUMENTI GESTITI DA SVILUPPUMBRIA una rivoluzione culturale Marina Cecilia Sereni UNA PANORAMICA SULLE PRINCIPALI SFIDE l sostegno all’imprenditoria femminile • Sviluppumbria partecipa anche al Comitato per (E LUOGHI COMUNI) DELL’ECONOMIA REGIONALE è uno degli assi portanti e trasversali a l’imprenditorialità della Camera di Commercio tutta l’attività dell’Agenzia. Tante le ti- dell’Umbria. Tale comitato, fa parte della rete pologie di servizi e collaborazioni atti- territoriale di Comitati per l’imprenditorialità Nicola Papi vate con particolare attenzione all’inno- femminile di cui fanno parte donne imprenditri- vazione e alle startup «rosa». ci rappresentanti di associazioni di categoria, il centro pari opportunità, agenzie di sviluppo con l’obiettivo di sviluppare e rafforzare la presenza • Sviluppumbria, insieme alla Regione Umbria, ha delle donne nel mondo dell’imprenditoria. progettato e gestito MYSELF, uno strumento fi- nanziario per sostenere la creazione di impresa, a breve uscirà un nuovo avviso di pari portata. Il bando 2021 prevedeva una riserva del 40% dei fondi per le imprese a prevalente composizio- ne femminile e un 25% di riserva per le imprese a prevalente composizione di giovani sotto i 35 anni. Lo strumento è complementare alle misure gestite a livello nazionale da Invitalia. Le imprese femminili finanziate corrispondono a più del 30% delle imprese che hanno presentato domanda. • Un altro strumento diretto a donne e giovani che intendono cimentarsi con l’imprenditoriali- tà è SMARTup, un programma di accelerazione definito da più esperti un unicum nel panorama © Freepik nazionale, che ha consentito, a livello regionale, di testare quanto l'accompagnamento all'impren- ditorialità, soprattutto in una regione a vocazione PMI, sia un modello funzionale e vincente. Il pro- arebbe più corretto intitolare questo gressivo della popolazione, l’esodo dei giovani, le len- gramma SMARTup spinge le imprese sul terreno contributo «L’Umbria che non si è mai tezze della burocrazia, la mancanza di capitale e inve- dell’innovazione, un driver di rilancio della no- fermata», perché in Natura, ma anche in stimenti, lo spopolamento delle aree interne, il declino stra economia. economia e nella vita, nulla si ferma mai della grande industria, l’eccesso di impiego pubblico». del tutto. Natura non facit saltus, diceva- Allora, verrebbe da chiedere, come mai la nostra regio- no Linneo e Leibniz. Ogni cosa avviene secondo leggi ne è ricca di imprese eccellenti in molteplici settori, • Ad ottobre 2021 è stato firmato l’accordo tra Svi- fisse e per gradi. Dipende dagli uomini indirizzare i dalla meccatronica al tessile, dalla siderurgia all’agro- luppumbria e Centro per le Pari Opportunità processi in un verso o nell’altro, a seconda del proprio alimentare, dall’elettronica al biomedicale, fino al le- della Regione Umbria con cui si è avviata la colla- credo e della propria sensibilità. gno-arredo, alla ceramica, all’automotive? Come mai borazione tra le due istituzioni per promuovere in Un’analisi dell’andamento dell’economia della nostra ci sono aziende presenti da tempo sui mercati inter- maniera congiunta le pari opportunità nell’attivi- regione non può prescindere dal fatto che nulla deve nazionali, in settori – pensiamo all’aerospaziale – alta- tà di impresa. Il principale strumento operativo essere dato per scontato, soprattutto i luoghi comuni. mente specializzati e tecnologicamente avanzatissimi? previsto dall’accordo è l’attivazione dello sportello E di luoghi comuni, molto spesso mascherati da opi- È importante riflettere che tutto ciò resiste nonostan- «Point Donna Umbria» localizzato presso la sede nioni autorevoli, sono piene le pagine dei giornali, dei te la tremenda crisi del 2008, il terremoto del 2016, la legale del CPO a Perugia in via Giuseppe Mazzini saggi e le registrazioni televisive. C’è da concordare pandemia del 2020 e l’esplosione della guerra in Ucrai- 21. Il servizio di orientamento e accompagnamen- con quanto affermato dal prof. Campi nel saggio intro- na. Covid e guerra stanno producendo un cortocircu- to, interamente gratuito, viene fornito da perso- duttivo al fascicolo della rivista Aur 2020, dove lamenta ito durissimo sull’economia mondiale: strozzature nale qualificato messo a disposizione dall’Agenzia l’eccessivo appiattimento su un tempo presente inde- nella catena delle forniture, rincaro violento del prez- per lo sviluppo Economico di Sviluppumbria. Lo finito e statico in cui si snocciolano, come in un rosario zo dell’energia, inflazione. Secondo i dati dell’Agenzia sportello è aperto fisicamente una volta alla setti- consumato dall’uso, le criticità della nostra regione. Umbria Ricerche, l’Umbria ha retto agli shock recen- mana ed è prevista anche l’erogazione dei servizi Da qui, la giaculatoria sulle «carenze infrastrutturali, ti sopra citati, anche se ovviamente non senza danni, © Freepik on line. l’isolamento fisico-geografico, l’invecchiamento pro- dopo essersi ripresa dalla grande crisi del 2008. 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può significare solo che il sistema economico-pro- ruota. Tutto facile? Assolutamente no. Ancora si deve Terni-Narni, che faceva seguito a quelli del 2018 e 2019, interconnessi, pena un calo complessivo dell’efficienza duttivo regionale, pur con tutte le problematiche ad lavorare per costruire un vero Ecosistema dell’in- ha comportato investimenti ammessi a contributo per delle filiere stesse e della qualità del prodotto finale. esso connaturate e gli effetti negativi delle differenti novazione, e su questo la Regione, insieme a Svilup- 15 milioni di euro, con un volume di contributi concessi crisi, non solo ha tenuto ma, come vedremo, ha rispo- pumbria, sta lavorando molto per mettere insieme pari a € 4.315.844,23. Nel complesso, dai dati del Bilan- sto brillantemente agli incentivi messi in campo dalla Università, Centri di ricerca, imprese e organizzazioni cio Sociale 2021 di Sviluppumbria, emerge che nei ban- POTENZIALITÀ INESPRESSE Regione e dallo Stato nella fase di ripresa post Covid, datoriali, con l’obiettivo di coordinare e massimizzare di diretti allo sviluppo e al rafforzamento delle imprese Un riferimento va fatto infine, in termini di potenziali- dimostrando una forte propensione all’investimento. gli sforzi, orientandoli verso un potenziamento dell’in- manifatturiere sono state ammesse spese per quasi tà inespresse di sviluppo, alle possibilità di crescita di novazione e un’intensificazione del trasferimento tec- 100 milioni di euro (97.831.161) e contributi erogati per parti consistenti della nostra regione, classificate tecni- nologico alle imprese dei risultati della ricerca. oltre 25 milioni (25.303.528). Il dato complessivo esteso camente come aree interne, ossia aree territoriali dove CONCENTRARSI SUL FUTURO La retorica consumata delle storiche debolezze del si- a tutti gli ambiti di intervento dell’Agenzia, compresi la lontananza dai poli di attrazione e la carenza di servi- Seguendo il ragionamento del prof. Campi, questo si- stema economico umbro elenca una serie di criticità i ristori diretti alle aziende post Covid 19, vedono un zi base come, ad esempio quelli sanitari e dei trasporti, gnifica che, sulla questione del futuro dell’Umbria, bi- che da tempo ne limiterebbero la capacità di crescita, volume di contributi concessi che supera i 50 milioni rappresentano un fattore determinante nel creare con- sogna operare un deciso cambiamento del modo usua- ma che di fatto, dati alla mano, non ne hanno meno- di euro a fronte di spese ammesse per oltre 130 mi- dizioni critiche di spopolamento, esodo di giovani e crisi le di ragionare, cercando di scrollarci di dosso sia i mato la capacità di resilienza e le possibilità di ripresa. lioni. Ma soprattutto sono state supportate quasi 5000 delle attività produttive. Anche in questo caso, come la luoghi comuni sulle debolezze strutturali della regione Una di queste, ossia la scarsa o limitata capacità di in- imprese. A queste cifre vanno aggiunte quelle relative dottrina economica e la strategia nazionale delle aree che l’eterno schiacciamento sul presente. vestimento – in questi ultimi due anni in particolare, ai bandi gestiti dalla Finanziaria Regionale Gepafin, interne ci insegnano, i fattori di crisi potenziale di al- Il presente è il tempo più comodo. Ci permette di evi- ma anche in precedenza – è stata smentita dall’enorme e le risorse del Piano di Sviluppo rurale per il settore cuni territori come la lontananza dai centri principali e tare in un’unica mossa la nostalgia del passato e l’in- successo delle risorse messe a bando, in particolare agricolo e del Fondo Sociale Europeo, che conferma- il deficit infrastrutturale possono, attraverso un’azione certezza sul futuro. Invece, lo sforzo da fare è proprio nel 2021, per sostenere la ripartenza post Covid. no l’assunto che il sistema economico regionale, pur di seria e strutturata programmazione dello sviluppo, quello di concentrarsi sul futuro, per almeno due otti- avendo subito, come del resto l’intero paese, un trau- divenire fattori potenti di crescita. La limitata antropiz- me ragioni: la prima è che non si può restare fermi, la ma fortissimo, ha reagito alla grande agli stimoli messi zazione, la bellezza del paesaggio, la ricchezza delle tra- seconda è che abbiamo una fortissima responsabilità DATI ALLA MANO in campo dal governo regionale, dimostrando tenacia e dizioni enogastronomiche, le eccellenze artistiche e ar- verso le nuove generazioni. Quest’ultima è forse la più Il sistema economico e produttivo umbro ha risposto grande capacità di resilienza. chitettoniche possono costituire potenti fattori attrattivi seria e impegnativa, anche perché stiamo lasciando alla grande, con richieste da parte delle imprese molto di sviluppo, in grado di bloccare il declino demografico ai nostri eredi un mondo splendido, comodo, veloce, superiori alle risorse disponibili. E non solo la quanti- e favorire una rinascita economica e produttiva. smart, integrato, ma pieno di problemi legati alle sfide tà, ma anche la qualità degli investimenti è stata estre- GAP DI PRODUTTIVITÀ ambientali ed alla costruzione di un futuro che ci ri- mamente elevata, anche perché i vari bandi prevedeva- Questo risponde, in parte, all’altra criticità sollevata concili con il nostro pianeta. no una premialità per gli investimenti in Industria 4.0, dalle indagini economiche: il gap di produttività delle PNRR E FONDI COMUNITARI Dobbiamo quindi fare lo sforzo di avere, come dice ossia quelli più prossimi alla frontiera dell’innovazio- imprese della nostra regione, che in generale permane, La possibilità di avere contemporaneamente a disposi- Campi, «visione e progettualità», e dobbiamo averle ne. Molti bandi sono andati in overbooking, con richie- essendo un tratto distintivo dell’economia umbra. An- zione le risorse del Pnrr, che prevede anche una linea con «un’attitudine collettiva», fondamentale più che ste largamente superiori alle risorse messe a disposi- che nei settori di punta – come la meccanica e il tessile specifica – il Fondo Complementare – che concentra mai, in un momento in cui sono presenti insieme mi- zione, dimostrando che, in un periodo così difficile e – il nostro sistema produttivo è essenzialmente basato l’intervento sui crateri dei terremoti 2009 e 2016, insie- nacce e opportunità enormi. Le minacce le conoscia- complicato, il sistema produttivo umbro si è dimostra- sulla subfornitura, scontando uno storico problema di me ai fondi della Programmazione 2021-27, operativi a mo e le viviamo ogni giorno. Le opportunità le abbiamo to pronto a mettersi in gioco per innovare e rimane- deficit di produttività. Probabilmente, questa tendenza partire dall’autunno 2022, rappresenta un’opportunità create proprio nel momento in cui abbiamo dovuto af- re sul mercato. Tra i bandi gestiti da Sviluppumbria, tenderà nel tempo ad attenuarsi, grazie alla progressio- storica per esercitare una potente azione di sviluppo lo- frontare le minacce, come la pandemia da Covid. L’uo- il solo Bando Large 2021, comprese le estensioni del- ne del passaggio alla digitalizzazione dei sistemi produt- cale. Il tutto, guidato sempre dal faro delle potenzialità mo è homini lupus, ma può anche essere homini ami- la dotazione iniziale nel corso dell’anno in corso, ha tivi. Quest’ultima dovrebbe spontaneamente condurre offerte dalla transizione digitale ed ecologica, che per- cus. Tutte le azioni intraprese sia dall’Onu con l’Agenda raggiunto la cifra di 13 milioni di euro di dotazione, e ad un notevole progresso in termini di efficienza pro- mette di legare strettamente le politiche di innovazione 2030, che dall’Unione europea con la strategia sull’eco- consente il finanziamento di 99 iniziative per un inve- duttiva e di produttività, anche laddove questa è bassa. e di sviluppo territoriale in settori come l’agricoltura, nomia circolare e la scadenza del 2050 per la decarbo- stimento complessivo superiore a 65,5 milioni di euro. La transizione dovrà coinvolgere necessariamente tutti l’artigianato ed il turismo, avendo le esigenze ambien- nizzazione dell’economia, testimoniano la sensibilità Sempre nel 2021, l’avviso dell’area di Crisi Complessa gli anelli delle filiere produttive, che saranno sempre più tali in un connubio unico, anche dal punto di vista etico. verso la messa in sicurezza del nostro futuro e di quello dei nostri figli. TIRANDO LE SOMME In buona sostanza, preso atto che l’Umbria, pur in un CAMBIARE MODELLO quadro di luci ed ombre, ha tenuto botta di fronte a cri- Il cambio di paradigma nell’economia verso la circo- si economiche e calamità naturali, ora è opportuno un larità è, probabilmente, la vera rivoluzione economi- grande sforzo: pensare al futuro della nostra Regione, e ca degli ultimi duecento anni, perché va ad agire sulle anche dell’Italia, in modo serio e deciso, guidati da un fondamenta dei modi di produzione e di gestione dei sano «realismo visionario» in grado di condurci su una rifiuti, con questi ultimi che, incredibile dictu, non ven- strada complessa, fatta di scelte importanti, difficili, ma gono più considerati tali, ma materie prime seconde. irrinunciabili. La principale sfida del futuro risiede nel Consumiamo, sì, ma ricicliamo quanto consumato per realizzare una rivoluzione culturale, prima che digitale reimmetterlo nel ciclo produttivo: un autentico scon- ed ecologica. Senza un deciso convincimento persona- volgimento dei tradizionali modi di pensare, produrre le, morale ed etico, la grande operazione di cambiare i e gestire le risorse ed il rapporto con la Terra. modi di produzione – consolidati da più di 200 anni di E l’Umbria? La nostra regione è inserita in pieno in evoluzione e di Rivoluzioni Industriali – non potrebbe questo turbine evolutivo e, paradossalmente, la sua mai essere portata a termine. piccola dimensione la favorisce, perché rende più age- vole la sperimentazione di vie nuove. Sì, perché l’Um- bria eccelle, produce, vende all’estero, ma ricerca e studia molto: l’innovazione è il driver fondamentale di © Freepik ogni processo evolutivo, a partire dall’invenzione della Insight/ 8 Insight/ 9
Le due transizioni: La creazione di un’economia circolare richiede cam- biamenti fondamentali lungo tutta la catena del valore. C’è bisogno di pensare le cose in un modo nuovo, a par- OPEN INNOVATION Le imprese devono nel tempo acquisire una visione «oli- la sfida del futuro tire dal design e dalla tecnologia del processo/prodotto stica» del sistema dell’innovazione: analizzare, scompor- per arrivare ai modelli di business. Ancora più a valle, re, individuare le soluzioni che singolarmente contribu- occorrono modalità più consapevoli di comportamento iscono alla creazione di un sistema digitale ed ecologico. dei consumatori, e nuovi modi di preservare e utilizza- Questa visione deve prevedere la capacità di affrontare re le risorse naturali, allungando la vita dei prodotti e problemi complessi attraverso l’individuazione di una COME CONIUGARE PROFITTO E IMPATTO AMBIENTALE trasformando i rifiuti in una risorsa. pluralità di soluzioni da integrare. Da questa grande trasformazione, il digitale deve di- Le imprese saranno sempre di più chiamate ad attuare ventare più sostenibile e la sostenibilità deve aumenta- un approccio Open Innovation orientato alla condivi- GRAZIE ALL’INNOVAZIONE SOSTENIBILE re l’uso del digitale. sione dell’innovazione e alla creazione di partnership. Questo comporta l’individuazione e il coinvolgimento di competenze specialistiche interdisciplinari e com- I METODI DI MISURAZIONE plementari nelle fasi di analisi e ancor più in quelle di Elisabetta Boncio Come fare? Le strategie per la sostenibilità diventano individuazione delle possibili soluzioni, per superare efficaci se introducono ed applicano metodi di misu- i gap e raggiungere gli indicatori di performance e di razione. Se un’azienda vuole misurare il suo grado di ottimizzazione. sostenibilità e monitorare l’upscaling a seguito dell’in- ll termine, che significa «innovazione aperta», è stato troduzione di innovazioni di ottimizzazione nell’uso coniato dall’economista statunitense Henry Chesbrou- delle risorse, deve effettuare uno studio analitico della gh, nel saggio The era of open innovation (2003), e pre- situazione di partenza del suo grado di sostenibilità, vede un approccio di contaminazione tra impresa e im- individuare gli indici di performance, raccogliere dati presa e tra Startup e imprese. In questo senso, le start e analizzarli applicando metodi di misurazione che up possono fungere da fornitori di soluzioni e prodotti consentano di registrare l’avanzamento e il raggiungi- innovativi ed essere di stimolo per le aziende più tra- mento di obiettivi anche parziali. dizionali, come promotori di nuovi modelli di business. Per misurare, implementare e monitorare l’innovazio- Alla luce dei nuovi saperi business model introdotti dalle ne sostenibile è necessario integrare negli approcci di Startup, non collaborare con le nuove imprese, magari business circolari tecnologie come data analytics, big più avanzate dal punto di vista digitale, può rivelarsi data, Internet of things e intelligenza artificiale. Stru- uno svantaggio. menti ormai imprescindibili per aumentare il grado di efficientamento della produttività e contribuire sem- pre di più alla riduzione dell’impronta ecologica. VERSO L’INNOVAZIONE DIGITALE E SOSTENIBILE © Freepik Grazie alle tecnologie digitali è possibile implemen- L’Europa e il Governo italiano promuovono la realizza- tare modelli di economia circolare che siano non solo zione di progetti che uniscono l’innovazione digitale e E liminare o ridurre la dipendenza tra cre- tenuto conto della sostenibilità. Al contrario, le tecno- virtuosi, ma anche remunerativi. Ad averlo compreso il Green, per accompagnare le imprese in questo deli- scita aziendale e utilizzo delle risorse logie digitali e gli stessi processi di economia digitale però è solo il 5% delle imprese italiane (Circular Eco- cato passaggio verso un’economia sostenibile. passa attraverso l’abbandono di un mo- sono spesso tutt’altro che sostenibili: alta domanda di nomy Report 2021, realizzato dall’Energy&Strategy All’interno del Piano d’Azione per l’economia circolare, dello di crescita lineare a favore di mo- risorse e di energia; aumento dei consumi, difficoltà Group della School of Management del Politecnico di colonna portante del Green Deal europeo, è stata pub- delli circolari, in cui la progettazione dei nella gestione dei rifiuti a causa della bassa redditività Milano) a cui oggi manca ancora il coraggio di inve- blicata l’Agenda Strategica di Ricerca e Innovazione prodotti tiene conto, insieme al costo economico, an- del riciclo; carenza di strategie e di soluzioni per il ri- stire e mettere mano ai propri processi. Molte aziende per l’economia circolare, realizzata nell’ambito del che di quello ambientale e sociale. utilizzo, riparazione e rigenerazione dei digital device. si «accontentano» di riciclare, restando bloccate nella progetto H2020 CICERONE. L’Agenda Strategica pone Fino a qualche anno fa, sostenibilità e innovazione ac- Ci troviamo di fronte a una contraddizione: se da un fase zero dell’economia circolare. le tecnologie digitali al centro di molti settori chiave comunavano le imprese più virtuose, generalmente di lato le tecnologie digitali aiutano a raggiungere gli dell’innovazione, come la gestione dei rifiuti, la sim- grandi dimensioni: oggi, rappresentano una respon- obiettivi ecologici e di sostenibilità, il loro uso sempre biosi industriale e la tracciabilità dei prodotti. sabilità non più opzionale anche per piccole e medie più frequente è anche causa di una maggiore impronta PROCESSI, PRODOTTI E PIATTAFORME Il 29 giugno scorso, l’Unione Europea ha adottato la re- imprese. Da qui, la necessità di sviluppare modelli di ambientale. L’uso delle tecnologie digitali nelle strategie circolari può lazione di Previsione Strategica 2022 «Gemellaggio tra business adatti allo scopo. Pensiamo, ad esempio, alla crescita esponenziale del essere distinto in tre livelli: processi, prodotti e piattaforme. transizione verde e digitale nel nuovo contesto geopo- L’innovazione sostenibile rivoluziona il concetto di svilup- commercio elettronico e all’impatto ambientale causa- Per i processi si applicano le tecnologie che consentono litico», ribadendo il concetto di sfida gemella tra verde po economico. Sì, finalizzato alla creazione del profitto, to dalla logistica per la consegna dei prodotti. Per con- una maggiore efficienza e circolarità nelle lavorazioni di e digitale, da affrontare di pari passo. ma con un focus teso ad eliminare l’impatto negativo dei segnare gli acquisti effettuati online serve carburante. materiali e fabbricazione dei prodotti (robotizzazione, Il vicepresidente per le relazioni interistituzionali e la processi di produzione sui sistemi ecologici, sulla salute e Non a caso, i grandi player del commercio elettronico additive manufacturing, digital design, tecnologie dei sen- previsione, Maroš Šefčovič, ha dichiarato: «Per rag- in ultima analisi sul benessere di tutta la collettività. hanno destinato massicci investimenti per aumentare sori, machine learning, ecc.). giungere la neutralità climatica entro il 2050, dobbia- l’utilizzo di energie rinnovabili e l’uso di mezzi di tra- Per i prodotti, invece, si devono adottare le tecnologie che mo liberare la potenza della digitalizzazione. Allo stes- sporto a basso impatto. consentono di tracciare e rintracciare prodotti e compo- so tempo, la sostenibilità deve essere al centro della TRANSIZIONE DIGITALE E TRANSIZIONE ECOLOGICA Anche i data center sono fonte di consumo: servono nenti, di ottimizzare la catena del valore, lo sviluppo di trasformazione digitale». Transizione digitale e transizione ecologica devono es- enormi quantità di energia per mettere in funzione prodotti come servizio, l’aumento di riutilizzo, riparazio- Il Rapporto di Previsione Strategica analizza in modo sere affrontate in modo parallelo. Se interconnesse, si supercalcolatori, archiviare i dati e potenziare l’intelli- ne e rinnovamento (IoT, blockchain, gemelli digitali). più approfondito come allineare al meglio i due obiet- alimentano a vicenda: l’uso del digitale consente di svi- genza artificiale. Un altro esempio è l’obsolescenza tec- Per le piattaforme, infine, si utilizzano quelle tecnologie tivi. L’energia, i trasporti, l’industria, l’edilizia e l’a- luppare nuovi servizi e modelli di business circolari, e nologica pianificata, in cui prodotti come smartphone che connettono aziende con altre aziende o consumato- gricoltura, sono i cinque maggiori responsabili delle a sua volta l’implementazione dell’economia circolare e PC si guastano secondo programma e vengono pro- ri e produttori, che consentono lo sviluppo di servizi (es. emissioni di gas serra nell’UE, settori su cui incide aumenta l’uso delle tecnologie digitali. gettati appositamente per non poter essere aggiustati, sharing) che favoriscono la dematerializzazione oppure maggiormente la necessità di accelerare la sfida verde Le innovazioni in campo digitale non hanno sempre diventando montagne di rifiuti. facilitano processi di simbiosi industriale. e digitale. Insight/10 Insight/ 11
Da Nagoya all'Umbria: condurre attività di ricerca e sviluppo sulla com- posizione genetica e/o biochimica delle risorse genetiche, anche attraverso l’applicazione della preoccupazioni diversi rispetto alle conoscenze e alle tecnologie tradizionali. C’è anche da considerare che a volte le loro posizioni potrebbero essere basate su dif- custodire la biodiversità biotecnologia. ferenti presupposti e posizioni concettuali rispetto alla • Rende esplicito il collegamento tra le risorse gene- conoscenza tradizionale. Questi includono: tiche (RG) e le conoscenze tradizionali (CT) delle • Considerare che l’urgenza è rispondere alla perdi- comunità locali. La Convenzione sulla Diversità ta di biodiversità che può incorrere in un ulteriore Biologica (CDB) richiede alle parti, fatte salve le deterioramento o addirittura estinzione, se la pro- RISORSE GENETICHE E CONOSCENZA TRADIZIONALE loro leggi nazionali, «di rispettare, preservare e tezione CT-RG non trova una soluzione praticabile. mantenere le conoscenze, le innovazioni e le prati- • Garantire che le politiche locali e le posizioni e le che delle comunità locali che incarnano stili di vita strategie negoziali a livello nazionale e regionale si- UN NUOVO FATTORE DI SVILUPPO ECONOMICO tradizionali rilevanti per la conservazione e la so- stenibilità della diversità biologica». ano coerenti e si sostengano a vicenda. • Incoraggiare la partecipazione attiva dei detentori • Crea condizioni di certezza del diritto e trasparen- di conoscenze e tecnologie tradizionali e delle co- za per i fornitori e gli utenti di RG e CT nel contesto munità locali sia nella formulazione delle politiche Andrea Alunni/ University of Oxford delle preoccupazioni di lunga data dei paesi membri nazionali che delle posizioni negoziali multilaterali. sul problema della biopirateria o dell’appropriazio- • L’elaborazione di misure praticabili per il raggiungi- ne indebita di RG e CT in modo legale e vincolante. mento del consenso sulla loro adozione che altrimenti L’accesso e la condivisione dei benefici (ACB) – stipulato dalla Convenzione sulla diversità biologica (CDB) e stabilito dal protocollo di Nagoya richiederà molto tempo data la complessità della que- (PN) – è un approccio politico nuovo, che collega l’accesso alle risorse genetiche (RG) e la conoscenza tradizionale (CT) con la condivisione di stione, le poste in gioco alte e gli interessi conflittuali benefici monetari e non monetari. L’ACB si è imposto di recente come lo strumento principale per prevenire la perdita di biodiversità, evitando IL RUOLO DELL’UNIONE EUROPEA che sovente emergono tra le varie parti interessate. l’estinzione e il degrado delle RG, spesso causati da un uso improprio e dall’appropriazione indebita della CT associati alla gestione delle RG. L’Unione Europea, in quanto principale firmatario del • Porre gli interessi delle comunità locali al centro di protocollo di Nagoya, sta affrontando le sfide poste dal- tutte le strategie negoziali sulla conoscenza tradi- la governance ambientale. Proprio il caso dell’Unione zionale, l’innovazione e il trasferimento tecnologico. Europea è emblematico nel contesto della Convenzio- • Cogliere le opportunità derivanti dal fatto che gli ne, in quanto può lanciare utili considerazioni per altri argomenti PI-CT-RG sono ora oggetto di proposte paesi impegnati in questo esercizio. L’UE, per esempio, sostanziali in vari forum che hanno l’ampio soste- ha adottato le misure necessarie per colmare il diva- gno di molti paesi. rio di attuazione nel campo della politica ambientale, • La necessità di adottare una visione a lungo termine individuando in primo luogo le ragioni sistemiche che per definire obiettivi chiari e realistici quando si tratta causano la mancanza di buoni progressi nell’attuazione di CT. Questo può essere formulato sulla base di un della legislazione ambientale e il modo in cui le auto- calcolo informato di ciò che è necessario e fattibile. rità nazionali, regionali e locali gestiscono lo sviluppo di politica ambientale e la garanzia di conformità. Le questioni specifiche che incidono sull’efficacia e l’ef- CONCLUSIONI ficienza della governance, oggi contemplata dalla tas- Come può l’ACB diventare uno strumento di sviluppo sonomia ambientale europea, includono il modo in cui per le regioni italiane e in particolare per l’Umbria? le risorse – materiale finanziario, biologico e genetico Considerando l’andamento delle discussioni inter- correlato a conoscenze tradizionali e umane – vengo- nazionali - sebbene molto lente - queste finora sono no utilizzate per raggiungere gli obiettivi ambientali state sostanziali e costruttive. Ciò significa che esiste e, se sono efficaci, i meccanismi per garantire che le qualche possibilità per l’adozione di alcune norme di questioni ambientali siano affrontate in altri settori Nagoya giuridicamente vincolanti sul problema del- dell’amministrazione e della politica. Ciò fa distin- la biopirateria, se un numero sufficiente di paesi può © Freepik guere le sfide per l’attuazione del Protocollo di Nagoya concordare quali dovrebbero essere queste norme ed è come un tipico caso di «governance multilivello». disposto ad agire insieme. Oltre all’Europa, esperienze internazionali di rilie- Poiché alcuni paesi continuano ad attuare trattati rela- N el 2010 la Convenzione sulla diversità bio- accettabile per tutte le parti interessate (i.e. utenti e vo dimostrano come le parti interessate delle diverse tivi alla proprietà intellettuale (PI) a livello multilaterale, logica ha adottato uno strumento – il Pro- fornitori delle risorse genetiche e delle conoscenze comunità che rendono la microeconomia locale soste- regionale e bilaterale, una comunicazione adeguata e tocollo di Nagoya – come accordo supple- tradizionali associate a queste ultime). nibile siano in grado di esprimere le proprie preoc- un rafforzamento delle capacità tecniche nel campo del mentare alla Convenzione, per fornire un cupazioni sulla biopirateria (o sull’appropriazione in- trasferimento tecnologico saranno cruciali per fermare quadro giuridico trasparente e assicurare debita di risorse genetiche e conoscenze tradizionali) e la perdita di biodiversità, soprattutto se si intende, come l’attuazione effettiva della condivisione equa dei benefi- IL PROTOCOLLO DI NAGOYA affrontarle concretamente nello sviluppo di soluzioni nel caso dell’UE, utilizzare efficacemente la proprietà ci derivanti dall’utilizzo di risorse genetiche, definendo In breve, l’obiettivo del Protocollo di Nagoya è definire adeguate a livello locale per vincere la sfida della diver- intellettuale insieme ad altri strumenti per perseguire così cosa deve essere protetto, chi deve beneficiarne e un quadro internazionale giuridicamente vincolante sità bio-culturale. Tale articolazione tra problematiche gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Ad esempio, garan- come (le comunità locali attraverso l’ACB stesso). per promuovere in futuro un’attuazione trasparente individuali e contestualizzazione collettiva dimostra: la tire l’effettiva partecipazione dei titolari di conoscenze Attraverso l’ACB le conoscenze tradizionali, associa- ed efficace del concetto di ACB a livello regionale, na- centralità della questione della biodiversità; la sua ri- tradizionali (in primo luogo le comunità locali) sarà una te alla gestione delle risorse genetiche da parte delle zionale e locale, che favorisca le comunità locali nell’o- levanza per la varietà delle parti interessate; e che esi- parte importante di tale sfida, quando si esploreranno comunità locali coinvolte nella gestione del territorio, perare nei loro territori a favore della conservazione ste un’opportunità per la consultazione fra comunità e modi e mezzi per proteggere e promuovere l’innovazio- sono entrate nell’agenda della Proprietà Intellettuale delle risorse genetiche. autorità locali al fine di rendere dirimenti i temi della ne e la creatività tipiche del territorio in settori quali la (PI). Ciò è stato possibile perché l’ACB può regolare ef- In particolare, il Nagoya: biodiversità nell’agenda di sviluppo economico. biotecnologia, varietà e ritrovati vegetali, energia rinno- ficacemente l’accesso alle risorse genetiche mondiali, • Fornisce una definizione nuova e innovativa La raccomandazione politica più importante per il vabile, diversità genetica e capacità di adattamento alle contribuendo alla conservazione della diversità biolo- dell’utilizzo delle risorse genetiche (RG) chiaren- territorio italiano negli scenari attuali è di agire nel- variazioni climatiche. Tutte caratteristiche di cui le re- gica e all’uso sostenibile dei suoi componenti in modo do che «utilizzo delle risorse genetiche» significa la consapevolezza che diversi luoghi hanno interessi e gioni italiane sono ricche da secoli. Insight/ 12 Insight/ 13
Università e imprese insieme per il territorio: il progetto Vitality PARLA GABRIELE CRUCIANI (UNIPG): di come, con politiche ragionate, è possibile ottenere le nanoparticelle di grafene tramite speciali ultrasuo- «MENTALITÀ DIVERSA GRAZIE AL PNRR» effetti indiretti estremamente benefici. Infine, sarà an- che molto più facile economizzare, evitando gli acqui- ni, in grado di aumentare di molto la produzione di un super-materiale raro e ambito. Parte dell’area ex sti-fotocopia delle attrezzature necessarie. Merloni sarà ristrutturata per permettere il trasferi- «L’idea del Pnrr è quella di far germogliare la pianta, mento di conoscenza di The Graphene Company an- G.M.G. non solo piantare il seme», spiega Gabriele Cruciani, che su altri materiali. professore di chimica organica presso Unipg, nonché coordinatore nazionale del progetto Vitality, membro li effetti del Pnrr cominciano a dispie- rà effettivamente la simbiosi fra ricerca universitaria del cda della relativa fondazione e del comitato scien- LE RISORSE garsi, e non implicano soltanto risor- e know how imprenditoriale – in base alle rispettive tifico di Hamu. Ma nulla di tutto questo avrebbe senso, se non consi- se aggiuntive di cui i territori possono caratteristiche ed esigenze territoriali. L’Hub centra- Questa sfilza di titoli non è autocelebrativa: raccon- derassimo l’apporto delle Università. Vitality è un’equa- beneficiare. Fra i frutti più graditi, c’è le viene invece stabilito a L’Aquila, che a livello nor- ta l’enorme sforzo messo in campo per far quadrare zione in cui aziende e ricercatori si sommano. A questo anche un profondo cambiamento di mativo figura nel Meridione. Dal cuore pulsante del il cerchio. Il prof ci accoglie nel suo studio presso il progetto ne saranno assegnati circa duecentocinquanta: mentalità che coinvolge gli attori pubblici. Ragionare capoluogo abruzzese, dunque, parte una rinascita sia Dipartimento di Chimica. Da mesi lavora senza sosta, tre mesi all’anno, per tre anni. Saranno per la maggior insieme, fare sistema. Uscire dal solito orticello, ab- simbolica – come dimenticare, al solo nominarlo, il in ogni tavolo disponibile, proprio per favorire questo parte dottorandi, o addirittura giovani desiderosi di un battendo le barriere personalistiche che molto spesso dramma del sisma – che strutturale. cambiamento di passo nella mentalità comune: consi- dottorato. «Paradossalmente, sarà questo l’aspetto più frenano l’attività istitu- L’idea di unire le forze derare il Centro, pur con le dovute differenze, sempre difficile: reperire forza lavoro in un momento di gran- zionale. Il progetto Vita- è un vecchio pallino del più come un’unica entità. A parole sembra molto bello. de offerta come questo. Ma c’è sempre la possibilità di La mappa del progetto lity, presentato durante Rettore di Unipg, Mau- Ma tradurre l’intento in pratica, mettendo insieme una aprirci alla ricerca internazionale» continua Cruciani. l’estate, fa parte a pieno rizio Oliviero. Già pri- pluralità di soggetti per presentare un piano dettaglia- Veniamo ora al denaro, senza cui tutto ciò sarebbe titolo di questa nuova fase ma del Pnrr, su sua ini- to che sia ritenuto degno di ricevere i relativi fondi, è solo un simpatico vaniloquio. I soldi non sono pochi. che noi tutti ci accingia- ziativa era stato creato un’impresa al limite dell’esaurimento nervoso. «Ep- In Umbria arriveranno più di trenta milioni di euro, mo a sperimentare. Hamu – Hub Abruzzo pure, sembra che stia riuscendo – continua Cruciani finanziati con la missione «Dalla ricerca all’impresa» Il messaggio è chiaro. Marche Umbria – di cui – non nascondo che molti colleghi mi hanno ricono- del Pnrr. Centotrenta milioni complessivi a livello ma- L’Italia centrale, spesso è presidente. Un’intui- sciuto di aver fatto un mezzo miracolo». croregionale. Ma non tutto è rose e fiori. «Se il progetto schiacciata fra le risorse zione molto acuta, che va come deve, al termine del triennio questa struttura del Nord e la particolare ha riscosso gli elogi del non sarà solo destinata a rimanere: avrà anche rag- attenzione tradizional- Ministero. Hamu porta IL PROGETTO IN UMBRIA giunto un discreto grado di maturità. Molto, tuttavia, mente riservata ai pro- le università del Centro In Umbria in particolare, Università e Regione hanno dipende dalla congiuntura internazionale che sta au- blemi del Sud, fa squadra a pesare insieme quan- deciso di compiere una mossa particolarmente co- mentando a dismisura i costi dei materiali, per non per la prima volta, unendo to la Toscana, e sarà raggiosa. I due spoke sono stati stabiliti nelle aree di parlare dell’energia» conclude Cruciani. la propria rete universita- il soggetto deputato a crisi di Terni e Nocera. Territori ricchi di know how, La parola che meglio sembra raffigurare questo gran- ria e produttiva. Il Centro coordinare le ricerche ma soggetti da anni a una inesorabile crisi industriale. de sforzo è «cooperazione». La sentiamo molto spes- non vuole più essere rele- delle tre Regioni. Come a dire: «È dalle debolezze che può nascere una so nella retorica istituzionale. A volte suona come un gato all’unica funzione di nuova forza». L’obiettivo è riversare risorse nel terri- vuoto appello fra vicini che, terminata la passerella, ri- buen retiro dove passare torio per aumentare il TRL – livello di maturità tecno- tornano al consueto campanilismo. Questa volta, pare qualche giorno fra agri- FARE RETE logica – da medio-basso a medio-alto. Il progetto ha un che ci sia dell’altro. Una variegata orchestra di soggetti turismi, borghi ameni Ma quali sono i vantag- imprinting molto pratico: unire imprese e Università - enti territoriali, imprese, Università ed enti privati – e buon cibo. Insieme, si gi di andare insieme? per avviare una ricerca su quei materiali avanzati che che programmano le rispettive politiche e conoscenze può contare, sviluppando esperimenti di ricerca estre- Innanzitutto, non si presentano progetti «doppione». possono rivoluzionare la produzione del domani. Gli per avviare una specializzazione seria e avanzata nei mamente ambiziosi. Andiamo con ordine. Al contrario, si può pianificare in modo organico, di- utilizzi potenziali sono praticamente infiniti. Entram- territori, e poi condividere quello che si è raccolto. Per meglio attrarre le risorse del Pnrr, nove Atenei di versificando le attività e condividendo i risultati. Gli be le aree di crisi umbre sono tradizionalmente forti in Se la prospettiva cambia davvero, il nuovo schema sarà Umbria, Abruzzo e Marche decidono di unirsi presen- spoke non saranno piccole città-stato: dialogheranno questo tipo di ricerca. A Terni i biomateriali, a Nocera i applicabile a molti altri progetti, specialmente in ambito tando un unico progetto. L’idea funziona, e il progetto continuamente fra loro, in un costante spirito di siner- materiali avanzati. sanitario, con benefici decisivi per tutta la collettività. diventa uno degli undici Ecosistemi dell’Innovazio- gia. È stata costituita a tale scopo una fondazione che Due esempi su tutti: la ternana Novamont, leader nel Nei momenti difficili, gli italiani hanno sempre dimo- ne approvati dal Governo, ovvero i luoghi di ricerca ha il compito di sorvegliare e coordinare i lavori. settore delle bioplastiche, e quella che l’assessore re- strato di saper superare i particolarismi per persegui- a vocazione territoriale che avranno accesso ai fondi Inoltre, se i vari Atenei e Regioni avessero corso da soli, gionale Michele Fioroni ha definito «multinazionale re il bene comune. La vera sfida è portare questo ap- (circa 1,3 miliardi di euro totali). Ogni Regione, a sua molto difficilmente sarebbe stato raggiunto il peso tascabile», The Graphene Company. Questa giovane proccio nella nuova normalità. volta, individua i propri spoke – i luoghi dove avver- specifico per rientrare nei fondi. Una dimostrazione azienda ha sviluppato una tecnica di esfoliazione del- Che cooperazione sia, dunque. Voci/ 16 Voci/ 17
«Ecco l’Umbria Marketing: i segreti del che immagino» successo (pt.1) QUICK CHAT BITCAST G.M.G. con Giacomo Melani/ © Freepik Michele Fioroni, Assessore regionale allo Sviluppo Economico / Consulente strategico ed esperto di marketing innovativo mmagino un’Umbria che sappia sfrut- Non a caso, è stato creato un Osservatorio regionale è uno stretto connubio fra marketing e sai portare sul mercato, qualcuno lo farà meglio di te. È la tare appieno quel potenziale di innova- per il lavoro, con l’obiettivo di individuare quali sono i innovazione. Se un’intuizione innovati- domanda chiave». zione che già possiede e sia in grado di fabbisogni di competenze delle imprese, orientando le va non è traghettata nel modo opportuno Quinta domanda: come monetizzare? «È un modello che trasformarlo in nuova impresa, in svi- risorse non in maniera casuale, a pioggia, ma per cre- dalla fantasia alla realtà, non riesce a spri- funziona? Se fondi un’impresa, devi anche saper remu- luppo, in un’arma per affrontare le sfide are quei profili di cui oggi le imprese hanno bisogno. gionare i propri effetti positivi. nerare la tua idea». E dunque: come riuscirci? «Questo di questi anni, trasformandole in opportunità». Esor- Anche la collaborazione con Unipg si sta rivelan- È dunque essenziale fornire – specialmente alle giovani genera dei costi. Dovrò fare delle scelte che devono es- disce così l’assessore regionale allo Sviluppo Econo- do particolarmente importante. Uno dei risultati è il imprese – un bagaglio di strumenti per trovare la pro- sere bilanciate proprio dalla domanda precedente, cioè il mico, Michele Fioroni, in un’intervista a tutto tondo progetto Vitality, finanziato da fondi del Pnrr, con la pria strada nel mercato. Di questo e altro parla Giacomo come si monetizza». sul passato, presente e futuro della nostra economia creazione di due spoke di ricerca nelle aree di crisi di Melani, consulente strategico ed esperto di marketing in- Anche la sesta domanda è fondamentale: come trovare le regionale. Una regione, quindi, costruita tanto su in- Terni e Nocera. Un modello innovativo, proprio per- novativo, nella prima parte del nostro podcast. competenze per realizzare la soluzione? «È difficile avere frastrutture materiali che immateriali, in cui i settori ché parte dalle aree di maggiore criticità territoriale Le tecniche di marketing sono sempre più importanti, subito tutte le competenze. Per questo una startup ha bi- tradizionali e settori ad alta intensità tecnologica si per affermare nuovi modelli di specializzazione. «Ci perché aiutano a individuare non solo le migliori stra- sogno di creare presto una squadra composita. La squa- contaminino e rafforzino vicendevolmente. Un terri- siamo seduti insieme all’università e abbiamo ragio- tegie di profilazione del target, ma anche il framework, dra è essenziale». torio dove fare innovazione sia una cosa seria, parten- nato secondo un approccio sistemico. Cosa vuole es- ovvero il quadro di riferimento a cui si rivolge un prodot- Spesso, fraintendiamo il significato del termine inno- do da un metodo chiaro e solido. «Questa è l’Umbria sere l’Umbria da qui a dieci anni? La scelta di politica to. Le domande che un esperto potrebbe fare a chi vuole vazione. Ciò è del tutto naturale, perché «innovazione» che immagino e che, con fatica e grande senso della industriale che questa regione ha fatto è quella di dire portare sul mercato un’idea sono relativamente semplici: è una parola ombrello, con molte sfaccettature. Può es- sfida, stiamo cercando di costruire». Assumere un in- l’Umbria, regione dei materiali di ieri, può essere la il gioco è tutto nel trovare le risposte giuste. sere un prodotto, un servizio, un processo. «Per me – carico gravoso a pochi mesi dall’era Covid è un’espe- regione dei materiali innovativi del futuro». Molti startupper pensano: abbiamo avuto una buona racconta Melani – l’innovazione è semplicemente un’i- rienza difficile sotto tutti i punti di vista: umano, po- Un altro progetto fortemente voluto è SmartUp, il pro- idea, non resta che metterla nel mercato. I soldi arrive- dea che ce l’ha fatta, che è stata introdotta con successo litico, di governo. Ma, racconta Fioroni, anche foriero gramma di accelerazione e incubazione made in Um- ranno. «I soldi arriveranno» è il punto centrale. Tra- nel sistema economico». di opportunità: «In questi tre anni, abbiamo vissuto bria. «Qualcuno, con ironia, quando parlo di Startup, mite una oculata strategia di marketing, si può rende- Pensiamo all’intuizione di Benetton negli anni ’70: «Ri- cambiamenti epocali che normalmente si concentra- dice che noi non siamo la California… ma la California re l’intera operazione più dettagliata e sicura. voluzionò il mercato della maglieria, passando dal tinto no in un secolo. La pandemia è stata uno spartiacque: è semplicemente un territorio in cui, in una certa sta- La prima cosa da chiarire è che il marketing non è ma- in filo al tinto in capo». Ma innovare è un processo molto ha fatto capire alle imprese che non si poteva più pre- gione storica, sono state fatte delle politiche per valo- tematico: «Non esistono regole magiche – spiega Melani complicato: «La teoria economica vuole che c’è un biso- scindere dagli investimenti». rizzare la scoperta imprenditoriale. Non c’è nient’altro. – ma punti che, se gestiti bene, possono portare al suc- gno, io lo soddisfo, e mi faccio dare un valore monetario Covid e guerra, insomma, stanno obbligando la poli- Non è che fosse una regione per sua natura a vocazione cesso. Ognuno deve poi trovare la sua cifra». in cambio della soluzione. Ma non è facile: questa soluzio- tica e le aziende ad accelerare alcuni passaggi non più tecnologica [...]» Per l’esperto, dobbiamo farci sei domande prima di capi- ne, per poter essere monetizzata, va portata sul mercato. rinviabili. «Questa regione ha bisogno di una spinta re se la nostra idea ha veramente valore. Un altro grande problema è quello della distribuzione. Il importante sul settore manifatturiero. Serve un livello «È un bisogno interessante per il mercato, oppure la tua prodotto va già pensato da un punto di vista distributivo, di integrazione più intenso fra le politiche dell’innova- idea interessa solo a te? E poi: Com’è possibile che nes- per capire dove andrà nei negozi, in che modo sarà tro- zione, le politiche d’impresa e il sistema della ricerca». suno ci abbia mai pensato prima? Sei l’unico a farlo, o vato dai clienti. Non pianificare bene questo aspetto può In Umbria, c’è un bisogno molto forte di innovazione qualcuno lo sta già facendo?», continua. A volte, nessuno portare ad un fallimento di prodotto [...]» e competenze. Due punti su cui Fioroni torna a più ha avuto la stessa idea perché ci troviamo in un settore riprese. «Abbiamo parlato con gli imprenditori per ristretto: «Molto spesso, si fa innovazione definendo una capire le loro necessità. Fino alla stagione della crisi nicchia e diventandone leader. Se quella nicchia la occupo energetica, la prima criticità che ti raccontavano era la tutta io, diventerò interessante per le grandi aziende, che mancanza di competenze. Un paradosso straordinario, non riescono ad entrarci e dunque mi acquisteranno». se consideriamo che abbiamo un tasso di disoccupa- Quarta domanda: come portare la propria idea sul mer- zione giovanile particolarmente elevato». cato? «Una cosa può essere rivoluzionaria, ma se non la Voci/ 18 Per riprodurre il video e il podcast, clicca sull’immagine di copertina di entrambi. Voci/ 19
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