Il cancro colorettale - Una guida della Lega contro il cancro Krebsliga Shop

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Il cancro colorettale

Una guida della Lega
contro il cancro

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Il cancro colorettale - Una guida della Lega contro il cancro Krebsliga Shop
Le Leghe contro il cancro in Svizzera:
prossimità, confidenzialità, professionalità
Offriamo consulenza e sostegno di prossimità ai pazienti oncologici, ai
loro familiari e amici. Nelle 60 sedi delle Leghe contro il cancro operano
un centinaio di professionisti ai quali si può far capo gratuitamente
durante tutte le fasi della malattia.
Le Leghe cantonali organizzano campagne di sensibilizzazione e pre-
venzione delle malattie tumorali presso la popolazione, con l’obiettivo
di promuovere stili di vita salutari e quindi ridurre il rischio individuale
di ammalarsi di cancro.

Impressum

Editrice                                              Susanne Lanz, Lega svizzera contro il cancro,
Lega svizzera contro il cancro                        Berna; Prof. em. Dr. Dr. h.c. Urs Metzger, ex
Effingerstrasse 40, Casella postale,                  primario di chirurgia, Ospedale Triemli, Zurigo;
3001 Berna, tel. 031 389 91 00,                       Dr. med. Annelies Schnider Preisig, medico
info@legacancro.ch, www.legacancro.ch                 aggiunto, clinica di chirurgia viscerale, toracica
                                                      e vascolare, Ospedale Triemli, Zurigo; Ernst
Direzione del progetto e redazione -
                                                      Schlumpf, Lega svizzera contro il cancro, Berna;
3a edizione in francese
                                                      Prof. Dr. med. Markus Weber, primario della cli-
Nicole Bulliard, specialista pubblicazioni,
                                                      nica di chirurgia viscerale, toracica e vascolare,
Lega svizzera contro il cancro, Berna
                                                      Ospedale Triemli, Zurigo; Ursula Zybach, Lega
Consulenza scientifica                                svizzera contro il cancro, Berna
Prof. Dr. med. Gian Dorta, medico aggiunto, ser-
                                                      Immagine di copertina
vizio di gastroenterologia ed epatologia, CHUV,
                                                      Adamo ed Eva di Albrecht Dürer
Losanna; Dr. med. Aline Flatz, collaboratrice
scientifica, Lega svizzera contro il cancro; Prof.    Illustrazioni
Dr. med. Dieter Hahnloser, primario e responsa-       p. 9: Hans Geisler, illustratore scientifico, Berlino
bile del team colon, retto e proctologia, CHUV,       pp. 13, 15: Willi R. Hess, disegnatore scientifico,
Losanna; Prof. Dr. med. Arnaud Roth, responsa-        Berna
bile dell’unità tumori gastrointestinali, direttore   p. 14: Oliver Blank, Lega contro il cancro, Berna
del centro oncologico, HUG, Ginevra                   pp. 24, 25: Rahel Meyer, Lucerna
                                                      p. 26 su gentile concessione di Sanofi-Aventis
Ringraziamo la persona interessata per l’attenta
                                                      (Svizzera) SA, Vernier
rilettura del manoscritto e il prezioso feedback.
                                                      Immagini
Lettorato in francese
                                                      p. 4: Denis Tabler, Shutterstock
Cristina Martínez, traduttrice-redattrice specia-
                                                      pp. 22, 30, 46, 60: iStock
lizzata, servizio pubblicazioni; Jacques-Olivier
Pidoux, specialista traduzione e revisione.           Traduzione in italiano
Entrambi della Lega svizzera contro il cancro,        Paolo Valenti, Zurigo
Berna
                                                      Lettorato in italiano
Edizioni precedenti: direzione del proget-            Antonio Campagnuolo, Lugano; Lorenzo Terzi,
to, contenuti, consulenza scientifica, testi,         Lega svizzera contro il cancro, Berna
redazione
                                                      Design
Dr. med. Donat Dürr, medico aggiunto e sostitu-
                                                      Lega svizzera contro il cancro
to primario, clinica di oncologia ed ematologia,
Ospedale Triemli, Zurigo; Katrin Haldemann,           Stampa
Lega svizzera contro il cancro, Berna; Sabine         Ast & Fischer AG, Wabern
Jenny, Lega svizzera contro il cancro, Berna;

Questo opuscolo è disponibile anche in lingua francese e tedesca.

© 2020, 2007 Lega svizzera contro il cancro, Berna | 2 a edizione

LSC | 10.2020 | 500 I | 031063012111
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Indice

5    Editoriale                      48	Quale terapia in quale
                                         stadio della malattia?
6    Che cos’è il cancro?            48 Pianificazione del trattamento
                                     52	Terapia in base allo stadio
12 Il cancro colorettale                 della malattia
12	L’intestino e le sue funzioni    53	La mia diagnosi, la mia terapia
14	Il cancro colorettale            56 Studi clinici
15	Possibili cause e fattori
    di rischio                       58	Gestione degli effetti
17	Possibili sintomi                    indesiderati
18	La diagnosi precoce e i pro-     58 Informarsi è indispensabile
    grammi di screening del cancro   59	Effetti sulla continenza urinaria
    colorettale                          e fecale

19	Esami e diagnosi                 61	Ulteriori trattamenti
19	Primi accertamenti               61	Terapia del dolore
20	Esami successivi per             63	Medicina complementare
    precisare la diagnosi
26	Stadi della malattia             64   Rientro nella vita quotidiana
                                     65   Controlli periodici
31	Possibilità di trattamento       66   Riabilitazione oncologica
31 Chirurgia                         66   Il ritorno al lavoro
36	Ano artificiale (stomia)         67   Cure palliative
36 Radioterapia
38 Terapie medicamentose             70   Consulenza e informazione
43	Ablazione termica mediante
    radiofrequenza
43 Embolizzazione
44	Sessualità e preservazione
    della fertilità

                                                       Il cancro colorettale   3
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Cara lettrice, caro lettore

        Quando nel­     Cancro. Sia per i pazienti sia per        guarigione sono generalmente
  testo è utilizzata
                        i loro cari, il momento della dia-        buone. In uno stadio più avan-
­s oltanto la forma
         maschile o     gnosi è quasi sempre un trauma.           zato si riesce spesso a rallentarne
  ­f eminile, questa    Improvvisamente la vita quoti-            la progressione e ad attenuare i
       si riferisce a   diana e le prospettive future sono        sintomi. Qualora non ci si possa
         ­entrambe.
                        stravolte; la mente è assillata da        più aspettare un ristabilimento
                        innumerevoli domande senza                permanente, le misure e i farmaci
                        risposta, in un alternarsi di spe-        di accompagnamento contribui-
                        ranze, rabbia e paura.                    scono a preservare o a migliorare
                                                                  la qualità della vita.
                        Le informazioni contenute in
                        quest’opuscolo intendono aiu-             Non esiti a porre tutte le Sue do-
                        tarla a comprendere meglio e ad           mande all’équipe curante e si la-
                        affrontare la malattia. Nelle pros-       sci aiutare dalle persone che Le
                        sime pagine è descritto in modo           stanno attorno, che si tratti di fa-
                        dettagliato che cos’è il cancro co-       miliari, amici o vicini di casa.
                        lorettale negli adulti e gli esami
                        eseguiti per porre la diagnosi e          In numerosi altri opuscoli della
                        definire il trattamento. Trova an-        Lega contro il cancro può tro-
                        che consigli utili per affrontare il      vare informazioni e consigli utili.
                        periodo dopo le terapie, oltre a un       I consulenti specializzati delle Le-
                        elenco delle offerte di sostegno          ghe cantonali e regionali contro il
                        che Le possono agevolare il rein-         cancro e della Linea cancro cono-
                        serimento nella vita di tutti i giorni.   scono bene la situazione in cui Lei
                                                                  si trova e sono a Sua disposizione
                        La terapia del cancro colorettale         per assisterla e consigliarla in tutte
                        è in costante miglioramento: non          le questioni relative al cancro.
                        solo è sempre più efficace, ma an-        Trova i recapiti dei servizi di con-
                        che più tollerabile. Se la malattia       sulenza alle pagine 78 e 79.
                        è scoperta in uno stadio precoce,
                        quando è ancora circoscritta al           Le facciamo i nostri migliori au-
                        colon e al retto, le probabilità di       guri.

                                                                       La Sua Lega contro il cancro

                                                                                   Il cancro colorettale   5
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Che cos’è il cancro?

Il termine «cancro» denota un in-        • malattie del sistema sanguigno e
sieme di malattie diverse che presen-      linfatico (per es. leucemie). Una
tano caratteristiche comuni:               leucemia può manifestarsi, per
• cellule che, in origine, erano nor-      esempio, attraverso un ingrossa-
   mali incominciano a proliferare in      mento dei linfonodi oppure con
   modo incontrollato, trasforman-         alterazioni del quadro ematolo-
   dosi così in cellule cancerose;         gico.
• le cellule cancerose s’infiltrano
   nel tessuto circostante distrug-      Benigno o maligno?
   gendolo e invadendolo;                I tumori benigni, crescendo, compri-
• le cellule cancerose hanno la          mono i tessuti sani, ma non li infil-
   capacità di staccarsi dal loro        trano. Inoltre, i tumori benigni non
   luogo d’insorgenza per formare        formano metastasi. Secondo la loro
   nuovi focolai di malattia in altre    localizzazione, anche i tumori beni-
   parti del corpo (metastasi).          gni possono tuttavia provocare seri
                                         disturbi dovuti alla compressione di
Quando si parla di «cancro» s’in-        tessuti sani (per es. nervi) o a stenosi
tende una crescita incontrollata, ma-    di orifizi o condotti anatomici (per es.
ligna di cellule corporee. Spesso il     vasi sanguigni).
cancro è chiamato anche «tumore».
Un tumore è un accumulo patologico       Vi sono tumori benigni che, con il
di cellule che può essere di natura      tempo, possono evolvere in tumori
benigna o maligna. I tumori maligni      maligni. Ne sono un esempio i po-
sono spesso designati anche con il       lipi colorettali. I polipi sono tumori
termine di «neoplasie». Una neo-         benigni (adenomi) che con il tempo
plasia è una massa di nuova forma-       possono trasformarsi in tumori
zione, una neoformazione (dal greco      maligni (adenocarcinomi). Queste
neos = nuovo).                           escrescenze che si sviluppano sulla
                                         mucosa intestinale sono quindi dei
Vi sono oltre duecento tipi diversi di   potenziali precursori del cancro co-
cancro. Si fa distinzione tra:           lorettale.
• tumori solidi, che originano
   dalle cellule di un organo e che      I tumori maligni, invece, s’infiltrano
   formano una massa di cellule          nei tessuti adiacenti, danneggian-
   (nodulo). Ne è un esempio il can-     doli. Inoltre, essi formano nuovi vasi
   cro colorettale;                      sanguigni per approvvigionarsi di
                                         sostanze nutritive.

6   Il cancro colorettale
Le cellule cancerose possono rag-        Dimensioni inimmaginabili
giungere i linfonodi e altri organi      Un tumore con un diametro di un
attraverso i vasi linfatici e sangui-    centimetro è costituito da milioni di
gni, e formarvi metastasi. Di solito,    cellule. Gli sono occorsi presumibil-
è possibile stabilire da quale organo    mente diversi anni per raggiungere
e da quale tipo di cellula derivino le   tale grandezza. In altre parole: un
metastasi.                               tumore non insorge dall’oggi al do-
                                         mani. La sua velocità di crescita può
Tutto ha inizio nella cellula            variare secondo il tipo di cancro.
I tessuti e gli organi che formano il
nostro corpo sono costituiti da mi-      Cause
lioni di cellule. Il nucleo cellulare    Le malattie oncologiche sono da ri-
racchiude il piano di costruzione        condurre a mutazioni del patrimonio
dell’essere vivente: il patrimonio       genetico delle cellule. Alcuni dei fat-
genetico (genoma) con i suoi cro-        tori che favoriscono tali mutazioni e
mosomi e geni; esso è composto dal       che giocano un ruolo nell’insorgenza
DNA (acido desossiribonucleico), il      del cancro sono:
materiale portatore del messaggio        • il naturale processo d’invecchia-
genetico.                                   mento;
                                         • lo stile di vita (alimentazione
La divisione cellulare dà origine a         poco equilibrata, attività fisica
nuove cellule, assicurando così il ri-      insufficiente, fumo, alcol, ecc.);
cambio cellulare. Il patrimonio gene-    • influssi esterni (per es. virus,
tico può subire dei danni se, durante       sostanze nocive, fumo, raggi UV);
il processo di divisione cellulare, si   • fattori ereditari e genetici.
verificano degli errori oppure per
tante altre cause. Normalmente le        Vi sono fattori di rischio influenzabili
cellule sono in grado di riconoscere e   e fattori di rischio non influenzabili.
riparare i danni subiti oppure di pro-   Si stima che all’incirca un terzo delle
grammare la propria morte. Tuttavia,     malattie oncologiche potrebbero
può accadere che tali meccanismi fal-    essere evitate eliminando fattori di
liscano e che le cellule danneggiate     rischio come il tabacco o l’alcol. Le
(mutate) riescano a moltiplicarsi li-    altre malattie oncologiche sono da ri-
beramente. Tali cellule proliferano in   condurre a fattori di rischio non mo-
modo incontrollato e si accumulano       dificabili o sconosciuti.
fino a formare un nodulo, un tumore.

                                                             Il cancro colorettale   7
In generale, sono molteplici i fattori      Influssi esterni
che concorrono all’insorgenza del           A taluni influssi esterni, come per
cancro. Nel caso singolo, invece,           esempio le polveri sottili, siamo
spesso non è possibile individuare          esposti involontariamente. Le nostre
con esattezza i fattori che hanno cau-      possibilità di mettercene al riparo
sato la malattia.                           sono assai limitate. Da tal altri in-
                                            flussi esterni, invece, possiamo sal-
Invecchiamento                              vaguardarci, per esempio attraverso
Il naturale processo d’invecchia-           la protezione solare contro i raggi UV
mento favorisce l’insorgenza di ma-         o le vaccinazioni contro i virus che fa-
lattie oncologiche. La maggior parte        voriscono l’insorgenza del cancro.
dei tipi di cancro sono tanto più fre-
quenti quanto più avanzata è l’età.         Fattori genetici
Suppergiù il 90 percento delle malat-       Si stima che da cinque a dieci pazienti
tie oncologiche insorgono in persone        oncologici su cento presentano un’al-
che hanno superato i 50 anni di età.        terazione del patrimonio genetico
                                            che accresce il rischio di contrarre il
Di norma, la divisione cellulare e i        cancro e la cui natura ereditaria può
meccanismi di riparazione si svol-          essere accertata. In tali casi si parla
gono correttamente. Ciononostante,          di «tumori ereditari». Le persone con
con il tempo e l’avanzare dell’età, si      una presunta o accertata predisposi-
accumulano gli errori nel patrimonio        zione al cancro dovrebbero poter be-
genetico che potrebbero dare origine        neficiare di una consulenza genetica.
a una malattia oncologica. Con l’età        Non è possibile influire sulla predi-
aumenta quindi il rischio di amma-          sposizione stessa, ma alcuni tipi di
larsi di cancro. Poiché nella nostra        cancro possono essere diagnosticati
società l’aspettativa media di vita è in    precocemente oppure prevenuti con
aumento, si assiste a un incremento         misure profilattiche.
dei casi di cancro.

Stile di vita
Lo stile di vita è modificabile. In altre
parole, è possibile modificare le pro-
prie abitudini in fatto di fumo, alcol,
alimentazione e movimento. Vivendo
in modo sano, si può quindi ridurre il
proprio rischio di ammalarsi di alcuni
tipi di cancro.

8   Il cancro colorettale
Come si forma un tumore
Esempio: un carcinoma che trae origine da tessuti epiteliali di rivesti-
mento

   1. Il tumore incomincia a svilupparsi nel tessuto sano.

   Tumore maligno                                            Tessuto sano

   2. Il tumore si infiltra nei tessuti adiacenti. Attraverso i vasi sanguigni
   (in rosso/blu) e linfatici (in verde), le cellule tumorali si diffondono in
   altri organi dove formano metastasi.

   Cellule tumorali
                                                             Vasi sanguigni
   Vasi linfatici                                        Cellule tumorali

                                                              Il cancro colorettale   9
Perché io?                               no, in parte, è anche una questione di
È possibile che si stia chiedendo per-   casualità o di destino. In ogni caso,
ché il cancro abbia colpito proprio      una diagnosi di cancro comporta
Lei. Forse si domanda fra l’altro:       indiscutibilmente un carico emotivo
«Che cosa ho sbagliato?». È più che      importante.
normale porsi tali interrogativi ed
essere colti dallo sgomento o dalla      L’opuscolo intitolato «Quando an-
rabbia. Le cause che portano all’in-     che l’anima soffre» (vedi p. 73) della
sorgenza di una malattia oncologica      Lega contro il cancro si sofferma su-
sono molto complesse e difficili da      gli aspetti psicologici della malattia,
capire anche per gli specialisti.        suggerendo possibili modalità di
                                         gestione degli stati d’animo ad essa
Nessuno può mettersi completa-           legati.
mente al riparo dal cancro. Possono
ammalarsi di cancro sia le persone
che conducono una vita sana, sia
le persone con comportamenti a
rischio. Inoltre, di cancro ci si può
ammalare a qualsiasi età. Che una
persona si ammali di cancro oppure

10   Il cancro colorettale
I miei appunti

                 Il cancro colorettale   11
Il cancro colorettale

Con il termine di «cancro colorettale»      che vanno a formare la struttura e il
o «cancro dell’intestino» si designa        «carburante» del nostro corpo.
in genere un’affezione tumorale ma-
ligna dell’intestino crasso, ossia del      Il processo si conclude nel colon,
colon («carcinoma del colon o co-           lungo circa 1,5 metri, dove viene as-
lico») e/o del retto («carcinoma del        sorbita gran parte dei liquidi. Le feci
retto o rettale»).                          solidificate passano nel colon sig-
                                            moideo e infine nel retto (lungo circa
Due terzi dei carcinomi colorettali         15 cm). L’ultimo tratto del percorso è
sono localizzati nella parte terminale      il canale anale, di circa 4 cm, prima
dell’intestino crasso, ossia nel colon      dell’evacuazione attraverso l’ano.
sigmoideo o nel retto (vedi figura ac-
canto, punti 8 e 9). Circa un terzo dei     Le pareti del canale anale sono at-
tumori è circoscritto al retto. Il cancro   torniate dagli sfinteri interno ed
dell’intestino tenue, invece, è molto       esterno, muscoli in parte volontari
raro.                                       che si aprono come valvole durante
                                            la defecazione.

L’intestino e le sue                        • L’intestino crasso è circondato da
funzioni                                      diversi strati muscolari circolari
                                              e longitudinali che rimescolano il
L’intestino fa parte del tubo dige-           contenuto intestinale e lo fanno
rente, dove ha un ruolo centrale nella        avanzare (peristalsi intestinale).
digestione e nell’assorbimento delle        • La parete intestinale è rivestita
sostanze nutritive.                           di una mucosa ricca di ghiandole
                                              ed è costellata di innumerevoli
Digestione e assorbimento delle               piccole insenature (le cosiddette
sostanze nutritive                            «cripte intestinali»). Tra la mucosa
Dalla bocca, il cibo giunge nello sto-        e lo strato muscolare interno si
maco attraverso l’esofago e passa in          trova la sottomucosa, uno strato
seguito nell’intestino tenue, lungo da        di tessuto connettivo lasso attra-
3 a 5 metri. Gli alimenti sono scompo-        versato da nervi e vasi.
sti in elementi sempre più piccoli nel      • Gli ultimi 4 centimetri del retto
loro percorso attraverso gli organi           formano il canale anale, in cui
della digestione, in modo da permet-          la mucosa progressivamente si
tere l’assorbimento nell’organismo            trasforma in pelle esterna «nor-
delle sostanze nutritive (grassi, pro-        male».
teine, zuccheri) e di altri componenti

12   Il cancro colorettale
1

                                               2

                              6

                                                       7
                  5                        3

                                                   8
                      4           9

                                  10

Gli organi della digestione
1 Esofago                               6 Colon trasverso
2 Stomaco                               7 Colon discendente
3 Intestino tenue                       8 Colon sigmoideo
4 Cieco                                 9 Retto
5 Colon ascendente                     10 Sfintere anale

                                                           Il cancro colorettale   13
1
                                                      Gli strati della parete
                                                      intestinale
                                              2       1     Mucosa
                                                      2     Sottomucosa
                                                      3     Tunica muscolare
                                                      4     Sottosierosa
                                              3       5     Sierosa

                                              4
                                                  5

Il cancro colorettale                     della mucosa che crescono lenta-
                                          mente e in modo costante. I polipi
I tumori maligni colorettali possono      sono chiamati anche «adenomi»,
svilupparsi da diverse cellule, ma        poiché si sviluppano da cellule
in circa il 95 per cento dei casi pren-   ghiandolari.
dono origine dalla mucosa del colon
e del retto, quindi si parla di «adeno-   Malgrado la loro natura in genere
carcinomi». Circa il 5 per cento dei      benigna, la maggior parte dei polipi
cancri nel colon-retto si sviluppa da     è classificata tra le lesioni precance-
cellule che non fanno parte della mu-     rose, perché con il tempo possono
cosa intestinale. Il loro trattamento è   degenerare in un cosiddetto «ade-
diverso, per cui non sono discussi in     nocarcinoma», ossia un tumore
questo opuscolo.                          maligno che nasce da cellule di una
                                          ghiandola o di una mucosa. L’ade-
Il rinnovamento continuo della mu-        nocarcinoma si infiltra progressiva-
cosa intestinale può provocare una        mente nei diversi strati della parete
sovrapproduzione di cellule. Soprat-      intestinale (vedi figura a p. 26).
tutto nelle persone oltre i 40 anni,
questo fenomeno può dare origine          Diversi fattori ancora ampiamente
a polipi, ossia escrescenze benigne       sconosciuti influiscono sullo svi-

14   Il cancro colorettale
15%

Frequenza del cancro
colorettale
La frequenza di questi
tumori varia a seconda
del segmento intesti-
                                                25%        20%
nale considerato (vedi
p. 13): più di un terzo si
sviluppa nel retto, ossia
negli ultimi 15 centimetri
dell’intestino crasso.                         35%
                                                            5%

luppo di un carcinoma colorettale.      Rischio ereditario
La ricerca medica sta facendo grandi    Alcune persone, anche in giovane
sforzi per cercare di capire questi     età, sono più esposte a causa di una
meccanismi.                             predisposizione familiare. Il rischio
                                        più elevato concerne in particolare le
                                        famiglie affette da:
Possibili cause e fattori di            • cancro colorettale ereditario non
rischio                                    poliposico (HNPCC) o sindrome
                                           di Lynch;
Non esiste un’unica causa specifica     • poliposi adenomatosa familiare
del cancro colorettale. Ogni persona       (PAF), caratterizzata dalla for-
può essere colpita da questo tumore        mazione di centinaia di polipi,
e il rischio aumenta con l’età.            soprattutto nel retto e nel colon.

Alcuni fattori particolari e determi-   Altri fattori di rischio:
nate circostanze di vita possono        • tumori colorettali o polipi intesti-
aumentare il rischio di sviluppare la      nali in un genitore o in un fratello
malattia, ma non necessariamente.          o una sorella;
Pertanto non c’è alcun motivo per       • polipi colorettali diagnosticati e
sentirsi in colpa.                         asportati in passato;

                                                            Il cancro colorettale   15
• malattie infiammatorie croniche          Il terzo cancro più frequente tra gli
  intestinali come la colite ulcerosa      uomini, il secondo tra le donne
  e il morbo di Crohn.                     Ogni anno si registrano in Svizzera
                                           circa 4400 nuovi casi di cancro colo-
Le persone che si ritrovano in una         rettale, soprattutto nella fascia di età
delle situazioni appena descritte do-      sopra i 50 anni. Il tumore è legger-
vrebbero consultare senza indugio          mente più frequente tra gli uomini
il medico per discutere sulle appro-       che tra le donne. Negli ultimi decenni
priate misure di prevenzione o di          la mortalità per cancro colorettale è
diagnosi precoce, concordando un           progressivamente calata grazie alla
piano di esami e di controlli.             diagnosi precoce e al miglioramento
                                           delle misure terapeutiche.
Per saperne di più, invitiamo Lei e i
Suoi familiari a leggere l’opuscolo        Come ridurre il rischio di cancro
della Lega contro il cancro «Rischio       Le misure principali che diminui-
di cancro ereditario» (vedi p. 73).        scono il rischio di cancro colorettale
                                           sono:
                                           • un’attività fisica regolare;
                                           • un consumo sufficiente di fibre
                                             alimentari: cereali integrali, frutta,
                                             verdura e leguminose;
                                           • limitare il consumo di carni rosse;
                                           • limitare l’alcol;
                                           • evitare il sovrappeso;
                                           • non fumare.

     Importante
     In caso di presenza di sangue nelle feci, segni di pallore e anemia, deve
     consultare il medico. La combinazione di questi segni indica perdite di
     sangue che si protraggono da tempo. Si raccomanda di segnalare al
     medico anche eventuali cambiamenti delle abitudini di evacuazione e
     della consistenza delle feci, per esempio una stitichezza cronica unita a
     feci sottili («nastriformi»).

16     Il cancro colorettale
Possibili sintomi
Il carcinoma colorettale cresce lenta-
mente, per cui può trascorrere molto
tempo prima di accorgersene. I sin-
tomi, quando compaiono, vanno e
vengono, quindi è facile confonderli
con disturbi intestinali più banali.

I sintomi più frequenti sono:
• modifiche nelle abitudini di eva-
    cuazione (per esempio diarrea o
    stitichezza improvvisa, o un’alter-
    nanza tra le due);
• feci assottigliate («nastriformi»),
    falsa urgenza di evacuazione;
• perdita di peso inspiegabile;
• sangue nelle feci o sulla loro
    superficie, per cui si tingono di
    colore rosso o nero;
• muco nelle feci, sanguinamenti
    dal retto;
• dolori addominali insoliti e persi-
    stenti; possono indicare un’inci-
    piente occlusione intestinale;
• flatulenza;
• inappetenza e perdita di forze.

  Precedenti
  Le persone che hanno precedenti familiari o personali di cancro colo-
  rettale o che soffrono di altre malattie intestinali fanno parte del gruppo
  a rischio. Dovrebbero essere sottoposte a controlli regolari di solito già
  prima dei 50 anni. Se Lei ha una di queste caratteristiche, ne discuta con
  il medico.

                                                            Il cancro colorettale   17
La diagnosi precoce e i                    Questi esami sono proposti ideal-
programmi di screening                     mente nell’ambito di un programma
                                           sistematico, o screening, come quelli
del cancro colorettale                     già esistenti o in procinto di essere
La diagnosi precoce mira a indivi-         attuati in diversi Cantoni. Sul sito
duare una malattia in uno stadio           www.swisscancerscreening.ch può
iniziale, quando le probabilità di gua-    verificare se il Suo Cantone orga-
rigione sono elevate. Pertanto ha un       nizza un programma di screening del
ruolo cruciale per la prognosi e l’evo-    cancro colorettale. Se Lei abita in un
luzione della malattia.                    Cantone che non offre lo screening,
                                           ne parli con il Suo medico o con il
I medici e la Lega contro il cancro        farmacista oppure chieda consiglio
raccomandano di sottoporsi regolar-        alla Linea cancro (vedi p. 79).
mente a esami di diagnosi precoce a
partire dai 50 anni. Tali esami consi-
stono nella maggior parte dei casi in
una colonscopia o nel test di ricerca
del sangue occulto nelle feci (sangue
cioè invisibile a occhio nudo).

     Assunzione dei costi
     In linea generale, il costo di una colonscopia è rimborsato dall’assicura-
     zione di base in presenza di un rischio ereditario o di determinati sin-
     tomi, nonché se è stato riscontrato sangue nelle feci.

     Nelle persone tra i 50 e i 69 anni senza sintomi né rischio ereditario,
     l’assicurazione di base copre i costi di due metodi di diagnosi precoce:
     un test di ricerca del sangue occulto nelle feci ogni due anni e una co-
     lonscopia ogni dieci anni. Chi si sottopone a questi esami nel quadro di
     un programma di screening non deve pagare la franchigia.

18     Il cancro colorettale
Esami e diagnosi

Per una diagnosi precisa e per defi-        Primi accertamenti
nire la terapia più appropriata è ne-
cessario combinare diversi esami.           Anamnesi
Tuttavia, non tutti i metodi diagno-        L’anamnesi consiste in una serie di
stici elencati di seguito sono utilizzati   domande dettagliate sul Suo stato di
sistematicamente. La loro scelta di-        salute, sui sintomi che ha e sulle tera-
pende dal singolo caso e dai risultati      pie che sta ricevendo. Il medico pone
dei precedenti esami.                       domande anche sui Suoi precedenti
                                            medici e su quelli della Sua famiglia,
Gli esami medici e tecnici (colonsco-       in particolare riguardo alla comparsa
pia) in genere sono eseguiti da un          di tumori.
gastroenterologo, ossia un medico
specialista nelle malattie dell’appa-       Esame obiettivo
rato gastrointestinale. Il gastroente-      L’esame obiettivo include la palpa-
rologo interviene nell’ambito dello         zione dell’addome e dei linfonodi,
screening o se compaiono i sintomi          oltre all’esplorazione rettale. La pal-
descritti nel precedente capitolo.          pazione permette di determinare se
                                            l’addome è molle e non dolente, se
Informarsi e chiedere consiglio             alcuni organi sono ingrossati o se
Si faccia spiegare tutti gli esami pre-     si è accumulato liquido nella cavità
visti e non esiti a domandare perché        addominale. Nell’esplorazione ret-
sono necessari, quali sono i loro ef-       tale, il medico indossa un guanto e
fetti attesi e indesiderati e quali dia-    inserisce l’indice nel retto attraverso
gnosi possono confermare. Chieda            l’ano per individuare eventuali rigon-
anche quali potrebbero essere le            fiamenti anomali e determinarne la
conseguenze se rinunciasse a un de-         posizione, inoltre può rilevare la pre-
terminato esame.                            senza di sangue.

Gli esami vengono valutati nei tempi        Esami del sangue
più brevi possibili, tuttavia possono       In genere, l’esame del sangue si ese-
trascorrere diversi giorni prima di ot-     gue per determinare la composizione
tenere i risultati e poterle comunicare     sanguigna: il numero di globuli rossi,
il responso. Se l’attesa è snervante e      globuli bianchi e piastrine può infatti
desidera parlarne con qualcuno, può         modificarsi se c’è un cancro. Inoltre,
rivolgersi alla Linea cancro o alla Sua     nel sangue si misurano i parametri
Lega cantonale o regionale contro il        della funzione del fegato e dei reni.
cancro (vedi pp. 78 e 79).

                                                                Il cancro colorettale   19
Analisi delle feci                       Preparazione
Serve per individuare la presenza di     Per effettuare la colonscopia è ne-
sangue occulto nelle feci, che può       cessario che l’intestino sia com-
essere indizio di un tumore. Se c’è      pletamente vuoto. I giorni prima
sangue bisogna accertarne l’origine,     dell’esame dovrà perciò seguire un
che non deve essere necessaria-          regime alimentare specifico che non
mente maligna, poiché altri disturbi     produce residui (dieta senza scorie)
possono provocare sanguinamenti,         e, il giorno prima, bere una soluzione
come le emorroidi. Per determinare       lassativa.
la provenienza del sangue nelle feci
si esegue una colonscopia. Una co-       Misure precauzionali
lonscopia è necessaria nelle persone     Se Lei assume anticoagulanti, far-
sopra i 50 anni che hanno sangue         maci a base di aspirina o se ha il dia-
nelle feci non provocato da emor-        bete, dovrà discuterne con il Suo me-
roidi.                                   dico di famiglia prima di sottoporsi
                                         a una colonscopia. Lo stesso vale
                                         per qualsiasi medicamento assunto
Esami successivi per                     regolarmente. È possibile, infatti,
precisare la diagnosi                    che debbano essere adottate alcune
                                         misure precauzionali. Tenga anche
Diversi metodi diagnostici aiutano       presente che il potente lassativo può
a fare una diagnosi più accurata:        neutralizzare l’effetto anticoncezio-
soprattutto la colonscopia, che per-     nale della pillola: chieda al medico se
mette di visualizzare la mucosa          deve adottare un metodo contraccet-
dell’intestino crasso, ma anche la       tivo supplementare.
diagnostica per immagini come l’e-
cografia, la tomografia computeriz-      Colonscopia o rettoscopia?
zata, la tomografia a risonanza ma-      Nel limite del possibile il gastroente-
gnetica e la rettoscopia.                rologo esegue sempre una colonsco-
                                         pia, poiché consente di osservare mi-
Colonscopia                              nuziosamente tutto il colon e il retto
L’esame dell’interno dell’intestino      per mezzo di un endoscopio, ossia
crasso, chiamato «colonscopia», è        un tubo flessibile munito di una pic-
relativamente indolore ma può pro-       cola telecamera e di una sorgente lu-
vocare una sensazione sgradevole.        minosa, attraverso il quale possono
Perciò il paziente di solito riceve un   essere inseriti piccoli strumenti.
medicamento che induce una breve
narcosi.

20   Il cancro colorettale
Nella colonscopia, l’endoscopio è          gior parte dei casi non provocano
introdotto nell’ano e sospinto fino        disturbi, ma possono degenerare e
alla parte iniziale del colon, il cieco,   trasformarsi in tumori maligni.
per visualizzare la mucosa dell’intero
intestino crasso. Da lì viene ritirato     Asportazione di polipi
immettendo aria nel tubo intestinale.      Durante la colonscopia possono es-
                                           sere asportati alcuni polipi (polipec-
Su uno schermo, lo specialista può         tomia). Se non è possibile farlo a
vedere le immagini della mucosa            causa delle loro dimensioni, del loro
e riconoscere alterazioni sospette,        numero o della loro forma, vengono
come i polipi. Gli strumenti introdotti    rimossi con un intervento chirurgico.
attraverso l’endoscopio consentono
anche di prelevare campioni di tes-        L’esame al microscopio del tessuto
suto per l’analisi (biopsia).              prelevato durante la colonscopia
                                           permette di confermare o escludere
La rettoscopia, invece, si limita all’e-   la presenza di un tumore. L’asporta-
same del retto e viene effettuata nei      zione colonscopica di polipi riduce
casi di carcinoma rettale per determi-     il rischio di cancro colorettale e la
nare la distanza del tumore dall’aper-     sua mortalità. Le complicazioni sono
tura anale (vedi p. 25) .                  molto rare: si tratta, ad esempio, di le-
                                           sioni della parete intestinale durante
Polipi                                     l’asportazione oppure di sanguina-
I polipi sono escrescenze di tessuto       menti. Se dovesse verificarsi una
ghiandolare che si formano sulla           complicazione, può essere trattata
superficie della mucosa. Nella mag-        con misure mediche o chirurgiche.

  Le tappe dopo la diagnosi di polipi
  • A seconda del tipo, del numero e delle dimensioni dei polipi benigni
     asportati, si raccomanda di ripetere la colonscopia dopo un periodo
     variante dai tre ai cinque anni. I polipi, infatti, potrebbero ricrescere o
     sviluppare cellule cancerose.
  • Se l’intero intestino crasso è colpito da numerosi polipi, si consiglia
     di sottoporsi a colonscopia ogni anno oppure in alcuni casi (soprat-
     tutto in caso di PAF, vedi p. 15) di asportare tutto il colon e il retto.
  • Se nei polipi prelevati si riscontrano cellule cancerose infiltranti, il
     segmento intestinale interessato deve essere asportato.

                                                               Il cancro colorettale   21
22   Il cancro colorettale
Colonscopia virtuale                       La scelta di un metodo diagnostico
La cosiddetta «colonscopia virtuale»       supplementare dipende dal singolo
viene eseguita tramite tomografia          caso e dai risultati dei precedenti
computerizzata. Implica un’espo-           esami:
sizione ai raggi X, ma non viene in-       • tomografia computerizzata (TC)
trodotto alcuno strumento. La pre-           del torace per stabilire se il can-
parazione è identica a quella di una         cro si è diffuso ai polmoni;
colonscopia. Con quest’esame si            • TC dell’addome e del torace per
ottengono immagini in sezione e              valutare l’estensione della
tridimensionali che consentono di            malattia;
individuare polipi grandi almeno           • tomografia a risonanza magne-
5 mm. I polipi sospetti non possono          tica (MRT) del retto ed eventual-
essere asportati durante l’esame, ma         mente del fegato e PET-TC (vedi
è necessario un altro intervento per         p.24) per determinare la posi-
prelevarli. Si ricorre alla colonscopia      zione e l’estensione del tumore.
virtuale quando, per esempio, un tu-
more impedisce il passaggio dell’en-       Radiografia
doscopio all’interno dell’intestino        La radiografia utilizza raggi X a basso
crasso.                                    dosaggio per ottenere immagini di
                                           organi, tessuti e ossa.
Diagnostica per immagini
supplementare
Se le alterazioni osservate sono di na-
tura benigna, in un primo tempo non
sono necessari ulteriori esami dia-
gnostici. Sono invece indispensabili
se si riscontra un tumore maligno,
per pianificare al meglio la terapia.

Le varie tecniche di diagnostica per
immagini consentono di visualizzare
se il tumore ha già infiltrato i linfo-
nodi vicini o formato metastasi in or-
gani distanti, in particolare nel fegato
e nei polmoni (vedi «Stadi della ma-
lattia» a p. 26).                          Radiografia

                                                              Il cancro colorettale   23
Tomografia computerizzata              Tomografia a risonanza magnetica

Tomografia computerizzata              PET-TC
La tomografia computerizzata (TC)      Combina in un unico apparecchio
genera immagini in sezione o tridi-    una tomografia a emissione di posi-
mensionali di organi, tessuti e vasi   troni e una tomografia computeriz-
sanguigni del corpo usando i raggi     zata convenzionale. Il paziente riceve
X. Prima dell’esame viene iniettato    un’infusione di glucosio legato a una
un liquido di contrasto iodato per     sostanza a bassa radioattività. Il li-
aumentare la precisione dell’imma-     quido iniettato si accumula nei tes-
gine.                                  suti del corpo con attività metabolica
                                       alterata e le emissioni radioattive
Tomografia a risonanza magnetica       permettono di visualizzarli in due o
(MRT)                                  tre dimensioni su uno schermo. I po-
La risonanza magnetica si basa         tenziali rischi per la salute delle radia-
sull’uso di potenti campi magnetici    zioni sono bassi. Non vi sono effetti
e onde radioelettriche per generare    secondari a lungo termine. Con que-
immagini in sezione di organi, tes-    sta tecnica è possibile determinare le
suti, ossa e vasi sanguigni. Il com-   dimensioni, la posizione, la struttura
puter assembla le sezioni per creare   e l’estensione di un tumore, oltre alla
immagini tridimensionali.              presenza di eventuali metastasi. Per-
                                       mette di pianificare dettagliatamente
                                       i prelievi di tessuto, gli interventi chi-
                                       rurgici e la radioterapia.

24   Il cancro colorettale
Ecografia

La PET-TC si usa anche per valutare     rettale. Il gastroenterologo introduce
la risposta del tumore alla chemiote-   nel retto un endoscopio rigido con
rapia, radioterapia o radiochemiote-    una sorgente luminosa per osser-
rapia.                                  varne l’interno e valutare la situa-
                                        zione, l’aspetto del tumore e la sua
Ecografia                               distanza dall’ano. Con il rettoscopio è
L’ecografia addominale può servire      possibile anche prelevare del tessuto
per determinare se il cancro coloret-   (biopsia) per esaminarlo al microsco-
tale si è esteso al fegato.             pio. Diversamente dalla colonscopia,
                                        la rettoscopia non richiede una pre-
Endoecografia rettale                   parazione particolare ad eccezione di
Quest’esame consente di misurare        un piccolo clistere. L’esame è solita-
l’estensione, la posizione e la pro-    mente indolore, ma può essere sgra-
fondità di un carcinoma rettale. La     devole per alcuni pazienti.
sonda ecografica viene introdotta
nel retto e genera immagini tramite     Determinazione dei marcatori
onde sonore ad alta frequenza.          tumorali
                                        Alcuni tumori rilasciano nel sangue
Rettoscopia                             o nei tessuti sostanze specifiche chia-
Una rettoscopia si esegue quando        mate «marcatori tumorali». Tramite
si sospetta un cancro del retto, per    un esame del sangue o un prelievo
esempio sulla base dell’esplorazione    di tessuto si può stabilire la presenza

                                                           Il cancro colorettale   25
o l’assenza di questi marcatori. I mar-     Stadi della malattia
catori tumorali caratteristici del can-
cro colorettale sono l’antigene car-        Classificazione TNM
cinoembrionario (CEA) e l’antigene          L’estensione del cancro viene sud-
carboidratico (CA 19–9).                    divisa in stadi secondo la classifi-
                                            cazione internazionale TNM (per la
Il livello iniziale dei marcatori funge     fonte vedi p. 77). Per determinare lo
da punto di riferimento per control-        stadio si usano diversi esami.
lare in seguito l’efficacia della terapia
e riconoscere, in caso di aumento dei       Cancro del colon
valori, lo sviluppo di una recidiva o la    Nel cancro del colon spesso bisogna
presenza di metastasi.                      attendere l’intervento chirurgico o
                                            l’esame dei linfonodi asportati per
Test genetici                               precisare lo stadio della malattia.
I geni KRAS/NRAS e BRAF possono
subire mutazioni che favoriscono            Cancro del retto
lo sviluppo del cancro colorettale.         Nel cancro del retto, invece, per sce-
Alcune terapie contro il carcinoma          gliere la terapia più appropriata è
del colon o del retto in stadio meta-       importante determinare lo stadio nel
statico non sono efficaci in presenza       modo più preciso possibile già prima
di una mutazione di alcuni di questi        dell’operazione.
geni. Di conseguenza è indicato un
test genetico preliminare per deter-
minare il tipo di trattamento quando
il cancro ha già formato metastasi.
Inoltre, è raccomandata la ricerca di
una cosiddetta «instabilità dei mi-
crosatelliti» (MSI) nel genoma del
tumore per sapere se possa reagire
a un’immunoterapia.

                                            Sezione dell'intestino crasso con i
                                            differenti stadi della malattia

26   Il cancro colorettale
La classificazione TNM del cancro colorettale

 La lettera «T» indica l’estensione del tumore. È seguita da un numero da 0
 a 4: un numero più alto corrisponde a un tumore più grande e più esteso
 in profondità (vedi figura a p. 26).

 T0       assenza di tumore

 Tis      significa «tumore in situ», limitato alla mucosa

 T1       il tumore ha infiltrato la sottomucosa (vedi pp. 14 e 26)

 T2       il tumore ha infiltrato lo strato muscolare della parete intestinale

 T3       il tumore ha infiltrato tutti gli strati della parete intestinale

 T4       il tumore ha invaso i tessuti o gli organi adiacenti

 T4a      il tumore ha infiltrato il peritoneo (la membrana che riveste la
          cavità addominale e pelvica)

 T4b      il tumore ha invaso altri organi

 La lettera «N» corrisponde ai linfonodi.

 N0       i linfonodi sono intatti

 N1       sono interessati fino a 3 linfonodi vicini

 N2       sono interessati più di 3 linfonodi vicini

                                                               Il cancro colorettale   27
La lettera «M» indica la presenza di metastasi. La maggior parte delle me-
 tastasi del cancro colorettale si forma nel fegato e nei polmoni, mentre
 sono tendenzialmente rare nelle ossa o nel cervello.

 M0           assenza di metastasi

 M1           il tumore ha formato metastasi in altri organi. Lo stadio può es-
              sere precisato ulteriormente aggiungendo le lettere minuscole a,
              b o c. Per esempio, M1b significa che si sono formate metastasi
              in più di un organo

Sono possibili varie combinazioni:         Stadio III
per esempio T2 N1 M0 o T3 N0 M0. A         Da T1 a T4, interessamento dei linfo-
ogni combinazione corrisponde uno          nodi fino a N2, assenza di metastasi
stadio diverso. Chieda al Suo medico       individuabili.
di spiegarle com’è classificato esatta-
mente il Suo tumore e che significato      Stadio IV
ha lo stadio della Sua malattia.           Da T1 a T4, interessamento dei linfo-
                                           nodi fino a N2, presenza di metastasi
Gli stadi del cancro del colon             (M1).
Le differenti combinazioni della clas-
sificazione TNM sono raggruppate in        Gli stadi del cancro del retto
quattro stadi, da I a IV. Un numero        Anche nel cancro del retto si usa una
più alto corrisponde a una maggior         classificazione TNM in quattro stadi.
estensione del tumore nell’organi-         Tuttavia vi sono punti essenziali che
smo e a uno stadio più avanzato.           lo distinguono dal cancro del colon:
                                           prima dell’operazione si esegue una
Stadio I                                   MRT (vedi p. 24) per determinare con
Estensione del tumore fino a T2,           precisione la posizione del tumore ri-
senza interessamento dei linfonodi e       spetto all’ano, i margini di sicurezza
senza metastasi individuabili.             laterali e per stabilire se è necessa-
                                           ria una terapia neoadiuvante (vedi
Stadio II                                  p. 49).
T3 o T4, senza interessamento dei
linfonodi e senza metastasi indivi-
duabili.

28   Il cancro colorettale
A che velocità cresce il tumore?
Esaminando campioni di tessuto si         La determinazione dello stadio
può stabilire quanto sono diverse         e del grado di un cancro colo-
le cellule maligne da quelle da cui       rettale dipende da numerosi
hanno preso origine. Più le cellule tu-   fattori. Chieda al Suo medico
morali sono dissimili da quelle sane,     di spiegarle cosa significano lo
più aumenta la loro velocità di divi-     stadio e il grado del Suo tumore
sione e quindi anche l’aggressività       e che conseguenze hanno sulla
del tumore.                               scelta delle terapie.

In gergo si parla di «grado istolo-
gico» o si usa l’anglicismo grading.

Insieme alla classificazione TNM, il
grado istologico fornisce importanti
informazioni per la scelta della tera-
pia migliore.

                                                          Il cancro colorettale   29
30   Il cancro colorettale
Possibilità di trattamento

I principali trattamenti del cancro co-    con un sufficiente margine di sicu-
lorettale sono:                            rezza nel tessuto sano (vedi riquadro
• la chirurgia;                            a p. 35). Il successo della chirurgia
• la radioterapia;                         è determinante per le probabilità di
• la radiochemioterapia: una com-          guarigione.
   binazione di radioterapia e che-
   mioterapia;                             Nei tumori del retto, l’operazione
• i trattamenti medicamentosi:             richiede una grande perizia ed espe-
   chemioterapia, terapia mirata,          rienza da parte del chirurgo a causa
   immunoterapia;                          dell’immediata vicinanza degli or-
• l’ablazione termica mediante             gani sessuali, della vescica, degli
   radiofrequenza e l’embolizzazione       ureteri e dell’uretra. La complessità
   per il trattamento delle metastasi      risiede nel riuscire ad asportare il tu-
   epatiche.                               more con intento curativo, ossia con
                                           l’obiettivo della guarigione, preser-
Questi trattamenti sono sommini-           vando nello stesso tempo le funzioni
strati da soli, in combinazione o in       dell’intestino, dello sfintere anale e
sequenza. Spesso sono prescritti           degli organi adiacenti (vedi schema
l’uno dopo l’altro, poiché diversi trat-   a p. 13). Per questo motivo, consi-
tamenti simultanei sono associati al       gliamo di rivolgersi a un ospedale
rischio di effetti indesiderati più in-    in cui questi interventi sono eseguiti
tensi.                                     di routine. La disciplina specialistica
                                           in questo campo è la chirurgia visce-
Nel caso specifico non vengono im-         rale.
piegati tutti i metodi descritti nelle
prossime pagine. A partire da pagina       Tecnica chirurgica e preservazione
48 sarà spiegato quali terapie sono        della continenza
indicate a seconda dello stadio della      Spesso gli esami diagnostici con-
malattia.                                  sentono di stabilire prima dell’ope-
                                           razione se sia possibile preservare
                                           la continenza del paziente e fare in
Chirurgia                                  modo che torni normale dopo l’inter-
                                           vento.
L’intervento chirurgico è la terapia
di prima scelta del cancro coloret-        Oggi è possibile operare la mag-
tale quando si estende oltre i confini     gior parte dei tumori colorettali sal-
di un polipo. Nell’operazione sono         vaguardando le vie di evacuazione
asportati il tumore e i tessuti colpiti    naturali del paziente. Tuttavia, nel

                                                               Il cancro colorettale   31
trattamento del cancro rettale, in un     A seconda della sezione di colon che
paziente su cinque non si può evitare     deve essere asportata, gli specialisti
l’asportazione dell’ano. In questi casi   parlano:
il chirurgo esegue un’amputazione         • per la metà destra, di «emico-
addomino-perineale con ablazione             lectomia destra» (cieco e colon
dell’ano e confezione di un ano ar-          ascendente);
tificiale definitivo nella parte bassa    • per la metà sinistra, di «emico-
dell’addome (vedi p. 36).                    lectomia sinistra» (colon discen-
                                             dente e sigmoideo).
A seconda del caso, l’intervento può
essere eseguito a cielo aperto o in       È possibile rimuovere anche solo il
laparoscopia. Nella laparoscopia, il      colon sigmoideo (sigmoidectomia) o
chirurgo fa alcune piccole incisioni      il colon trasverso.
invece di aprire l’addome. Attraverso
queste incisioni sono introdotti gli      La «colectomia totale» è l’asporta-
strumenti e una piccola telecamera        zione completa di tutto l’intestino
nella cavità addominale. Questa           crasso. Talvolta è necessaria, in par-
tecnica chirurgica preserva meglio i      ticolare per alcuni casi di poliposi fa-
tessuti. La cicatrizzazione dopo l’ope-   miliare (vedi PAF a p. 15).
razione è spesso più veloce che negli
interventi chirurgici a cielo aperto      Spesso è possibile rimuovere com-
e la convalescenza è più breve. Per       pletamente il tumore (resezione R0,
ulteriori informazioni sulla laparo-      vedi p. 35). Siccome la resezione
scopia, può leggere l’opuscolo «La        completa è più frequente e più sem-
chirurgia dei tumori» (vedi p. 73).       plice da eseguire nel cancro del co-
                                          lon, il rischio di recidiva nella sede
Cancro del colon                          del primo tumore è inferiore che nel
Nel cancro del colon la chirurgia è la    caso del cancro del retto.
terapia di prima scelta e ha un ruolo
decisivo in funzione della guarigione     Metastasi
negli stadi precoci della malattia. Il    In presenza di metastasi, bisogna
chirurgo asporta la parte del colon       determinare caso per caso se l’in-
colpita dal tumore insieme ai suoi        tervento consente di asportare tutto
vasi sanguigni e linfonodi, mante-        il tumore. Per il chirurgo l’obiettivo
nendo un margine di sicurezza nei         essenziale è preservare il passaggio
tessuti sani.                             delle feci. Talvolta, durante l’opera-
                                          zione è possibile asportare anche
                                          metastasi che si sono formate in altri

32   Il cancro colorettale
organi. A seconda del loro numero e        che mantengono aperto il lume in-
della loro localizzazione, per elimi-      testinale e permettono il transito
narle si ricorre ad ulteriori metodi       delle feci. In alternativa, il chirurgo
(ablazione termica mediante radio-         può creare una stomia a monte del
frequenza ed embolizzazione, vedi          tumore.
pp. 43 e 44).
                                           A seconda della situazione si opta
Cancro del retto                           per differenti tecniche chirurgiche.
Nello stadio precoce della malattia la
terapia principale è l’intervento chi-     Chirurgia transanale
rurgico. Tuttavia, la possibilità di una   L’accesso al retto avviene attraverso
resezione completa del tumore non          l’ano, quindi si asporta il tumore e una
è così frequente come nel cancro del       parte di tessuto adiposo lasciando un
colon (resezione R0, vedi p. 35).          margine di sicurezza. Questa tecnica
                                           viene utilizzata quando può essere
Nel limite del possibile il chirurgo       preservata la funzione anale. Essa
cerca di preservare lo sfintere anale,     varia leggermente a seconda che il
ma questo dipende dalla localizza-         tumore si trovi vicino all’ano o più a
zione del tumore: più è vicino all’ano,    monte, sopra la metà del retto.
più è difficile salvarlo.
                                           Chirurgia addominale
In alcuni casi si ricorre a una radio-     Questo metodo prevede una lunga
terapia o a una radiochemiotera-           incisione dell’addome nella tecnica
pia (vedi pp. 36 sgg.) per ridurre la      a cielo aperto o diverse piccole in-
massa del tumore prima dell’opera-         cisioni nella tecnica laparoscopica.
zione, affinché il chirurgo sia in grado   Una di queste incisioni può essere
di rimuoverlo completamente senza          praticata all’altezza del perineo.
danneggiare lo sfintere anale.
                                           A seconda della localizzazione del tu-
Se il tumore rettale non è operabile       more, il chirurgo deve asportare un
o può essere asportato solo parzial-       segmento più o meno lungo dell’in-
mente, potrà rendersi necessaria           testino, in genere insieme al tessuto
una stomia.                                adiposo e connettivo circostante con
                                           i rispettivi vasi e linfonodi (il cosid-
Se c’è il rischio di un’occlusione inte-   detto «mesocolon o mesoretto»).
stinale (ileo), il gastroenterologo può
collocare nell’intestino dei cosiddetti
«stent» (cilindri flessibili di metallo)

                                                               Il cancro colorettale   33
L’operazione viene chiamata diversa-        funzionare normalmente. Talvolta,
mente in base alla porzione di retto        tuttavia, è necessario creare una co-
che deve essere asportata:                  lostomia o un’ileostomia tempora-
• resezione anteriore bassa: colon          nea per dare tempo all’intestino di ri-
   sigmoideo e retto con mesoretto;         stabilirsi completamente (vedi «Ano
• resezione addomino-perineale:             artificiale (stomia)» a p. 36).
   retto, canale anale e muscoli
   adiacenti (sfintere e pavimento          In questo periodo, le feci saranno
   pelvico).                                raccolte da una sacca incollata alla
                                            pelle. Dopo qualche settimana o
La Sua équipe curante Le spiegherà          qualche mese, i due monconi di inte-
quale intervento è più adatto al Suo        stino saranno pronti per essere uniti
caso.                                       con una sutura.

Metastasi                                   Esame dei tessuti
Durante l’operazione, il chirurgo           Il tessuto prelevato viene esami-
ispeziona attentamente la cavità ad-        nato attentamente per determinare
dominale. Se riscontra metastasi            il grado d’infiltrazione del tumore
nel fegato le asporta nel corso dello       nella parete intestinale e l’eventuale
stesso intervento, a condizione che         interessamento di linfonodi. Può an-
il loro numero, le loro dimensioni e        che darsi che i risultati costringano
la localizzazione lo permettano. Il fe-     a ridefinire la localizzazione e lo sta-
gato è un organo capace di adattarsi,       dio della malattia (vedi «Stadi della
conserva infatti la sua funzionalità        malattia» a p. 26). Questi elementi
anche se ne manca una parte. Le me-         determinano anche i trattamenti po-
tastasi epatiche rimaste in sede o che      stoperatori.
si formeranno in seguito possono
essere eliminate o ridotte con altri        L’operazione toglie un tratto più o
metodi (ablazione termica mediante          meno grande dell’intestino crasso.
radiofrequenza ed embolizzazione,           Tuttavia sono rari i disturbi digestivi
vedi p. 43).                                cronici, persino dopo l’asportazione
                                            di un segmento di grandi dimensioni.
Stomia temporanea: colostomia o
ileostomia protettiva
Al termine dell’operazione, il chirurgo
sutura i due monconi di intestino per
ripristinare il transito intestinale, che
dopo un certo periodo riprenderà a

34   Il cancro colorettale
Possibili effetti indesiderati:         •   arresto cardiaco;
• dolori;                               •   coagulo sanguigno;
• gonfiori;                             •   occlusione intestinale;
• perdite di sangue;                    •   paralisi o inattività intestinale.
• infezioni;

  Resezione
  L’asportazione completa di un tumore è fondamentale per avere le pro-
  babilità più alte di guarigione.

  Dopo l’operazione, chiamata anche «resezione», sono effettuate analisi
  per stabilire se il chirurgo è riuscito ad asportare tutto il tumore. La
  lettera «R» indica l’assenza o la presenza di un tumore residuo:

  R0	il tumore è stato asportato con un margine di sicurezza di tes-
      suto sano e non si rileva alcun tessuto tumorale residuo;
  R1	presenza di tessuto tumorale residuo nel margine di resezione,
      visibile solo al microscopio;
  R2  presenza di tumore residuo visibile a occhio nudo.

  Anche dopo una resezione R0 non scompare il rischio che siano ancora
  presenti cellule tumorali non rilevabili che continuano a moltiplicarsi,
  sviluppando con il tempo una recidiva o delle metastasi. Per ridurre
  questo rischio, a seconda della situazione dopo l’intervento chirurgico
  può essere eseguita una chemioterapia e talvolta anche una radiotera-
  pia.

  Nel caso particolare del cancro del retto, una radiochemioterapia prima
  dell’operazione riduce il volume del tumore in modo da ottenere ri-
  sultati migliori con la chirurgia e conservare nel limite del possibile lo
  sfintere anale.

                                                             Il cancro colorettale   35
Ano artificiale (stomia)                   Esistono diverse tecniche per creare
                                           una stomia, descritte nel dettaglio
Può darsi che il chirurgo Le proponga      nei nostri opuscoli «La colostomia»
una stomia, ossia un’apertura nella        e «L’ileostomia» (vedi p. 73).
parete addominale, per proteggere
la nuova derivazione intestinale ed
espellere le feci nel periodo di cica-     Radioterapia
trizzazione. In questo caso l’ano ar-
tificiale è temporaneo e viene tolto       La radioterapia è un trattamento lo-
dopo alcune settimane o mesi.              cale. Agisce solo dove vengono ap-
                                           plicate le radiazioni. Questa caratte-
A seconda del tratto di intestino che      ristica la distingue da molte terapie
si è dovuto asportare, soprattutto se      farmacologiche dei tumori, che si
si tratta della porzione di retto vicina   diffondono praticamente in tutto l’or-
all’ano, è possibile che le feci non       ganismo.
possano più essere evacuate per via
naturale. In questo caso viene creata      Una radioterapia danneggia le cel-
una stomia permanente.                     lule tumorali, impedendo loro di
                                           dividersi e condannandole a morte.
Esistono quindi due tipi di stomie:        Anche le cellule sane possono essere
temporanea o permanente. Grazie ai         colpite dai raggi e questo talvolta è
progressi della chirurgia, le stomie       all’origine di disturbi passeggeri. Tut-
permanenti sono diventate rare, ma         tavia, di solito il tessuto irradiato si ri-
sono ancora necessarie nel 15-20 per       prende quando, dopo il trattamento,
cento delle persone operate per un         tornano a formarsi nuove cellule
cancro del retto.                          sane.

     Consulenza in stomaterapia
     Nel limite del possibile, prima dell’operazione riceverà informazioni per
     prepararsi all’eventualità di una stomia. Si informi e chieda un incontro
     con uno stomaterapista: si tratta di un professionista specializzato nel
     seguire le persone con una stomia e istruirle a gestirla in modo auto-
     nomo.

     Trova tutte le informazioni negli opuscoli della Lega contro il cancro
     «La colostomia» e «L’ileostomia» (vedi p. 73).

36     Il cancro colorettale
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