V edizione Dee Dee Bridgewater - Ospite esclusivo: Comune di Treviso
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United Nations Educational, Scientific and International Jazz Day Cultural Organization V edizione Ospite esclusivo: Dee Dee Bridgewater “Memphis I’m ready” new album tour
“Evento unico in una data unica” BASILICO TREDICI in collaborazione con COMUNE DI TREVISO FONDAZIONE TEATRI e UMANESIMO LATINO Organizza V edizione di INTERNATIONAL JAZZ DAY TREVISO “un evento unico in una data unica” dopo i grandi successi degli anni scorsi, ottenuti grazie agli indimenticabili concerti di Kenny Barron & Dave Holland, dei Manhattan Transfer, di Ute Lemper e degli Incognito. 30 Aprile 2018 Giornata proclamata dall’UNESCO con l’intento di celebrare la forza della musica jazz come simbolo di unione, pace e dialogo tra i popoli. Quest’anno dal palco del Teatro Comunale si esibirà in esclusiva Dee Dee Bridgewater “Memphis I’m ready” new album tour
La manifestazione • Il concerto al Teatro Comunale è l’elemento catalizzatore di una tre giorni musicale organizzata dal Comune di Treviso che coinvolge piazze e ristoranti : un occasione per far vivere la città e allargare la conoscenza e l’ascolto della musica jazz ad un numero sempre maggiore di persone. L’anno scorso è stata registrata dal Comune la presenza di 50.000 persone nelle piazze durante l’intero week-end. • Il concerto nelle tre edizioni precedenti ha riscosso sempre un ottimo riscontro di pubblico (tre edizioni in sold out) ed un ottima considerazione della critica e della stampa, attirando persone da tutto il Veneto grazie alla caratura internazionale degli artisti. • Il concerto e la manifestazione, come ogni anno, verranno pubblicizzati con una copertura di locandine e totem in tutta la città, oltre ad una serie di uscite pubblicitarie su giornali nazionali e locali ed eventualmente alcuni passaggi radiofonici. • Sono previste conferenze stampa (di lancio dell’evento e di incontro con gli artisti) Da Marzo i biglietti saranno in vendita presso www.boxol.it e biglietteria del Teatro
Perchè International Jazz Day • Jazz abbatte le barriere e crea opportunità per la comprensione reciproca e la tolleranza; • Jazz è un mezzo della libertà di espressione; • Jazz è un simbolo di unità e di pace; • Jazz riduce le tensioni tra individui, gruppi e comunità; • Jazz promuove la parità di genere; • Jazz rafforza il ruolo dei giovani per il cambiamento sociale; • Jazz incoraggia l’innovazione artistica, l’improvvisazione, nuove forme di espressione, e l’inclusione di forme di musica tradizionale in quelli nuove; • Jazz stimola il dialogo interculturale e consente ai giovani di società emarginate di emergere. Martin Luther King Jr. ha detto che “il jazz parla di vita.”
Rassegna Stampa La manifestazione ha sempre avuto ottima copertura dalla stampa locale, regionale e nazionale.
Campagna di comunicazione United Nations Educational, Scientific and International Jazz Day Cultural Organization United Nations United Nations Educational, Scientific and International Jazz Day Educational, Scientific and International Jazz Day Cultural Organization Cultural Organization United Nations Educational, Scientific and International Jazz Day Cultural Organization BASILICO TREDICI IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI TREVISO, CELEBRA IL 30 APRILE LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEL JAZZ, BASILICO TREDICI IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI TREVISO, CELEBRA IL 30 APRILE LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEL JAZZ, BASILICO TREDICI IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI TREVISO, CELEBRA IL 30 APRILE LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEL JAZZ, PROCLAMATA DALL’UNESCO PER RICONOSCERE LA FORZA DI QUESTA MUSICA COME SIMBOLO DI UNIONE, PACE E DIALOGO TRA I POPOLI. PROCLAMATA DALL’UNESCO PER RICONOSCERE LA FORZA DI QUESTA MUSICA COME SIMBOLO DI UNIONE, PACE E DIALOGO TRA I POPOLI. PROCLAMATA DALL’UNESCO PER RICONOSCERE LA FORZA DI QUESTA MUSICA COME SIMBOLO DI UNIONE, PACE E DIALOGO TRA I POPOLI. Treviso Teatro Comunale Del Monaco Treviso Teatro Comunale Del Monaco International 30 APRILE 2015 International 30 APRILE 2016 inizio spettacolo ore 20.45 Jazz Day inizio spettacolo ore 20.45 Biglietti c/o Biglietteria di Teatri SpA, www.boxol.it e negozi convenzionati Jazz Day inizio spettacolo ore 20.45 Biglietti c/o Biglietteria di Teatri SpA, www.boxol.it e negozi convenzionati Biglietti c/o Biglietteria di Teatri SpA, www.boxol.it e negozi convenzionati 30 30 04 04 15 16 THE MANHATTAN UTE TRANSFER LEMPER BEST WESTERN PREMIER
Dee Dee Bridgewater “Memphis I’m ready” new album tour
Dee Dee Bridgewater Biografia Dee Dee Bridgewater, nome d’arte di Denise Eileen Garrett (Memphis, 27 maggio 1950), è una cantante statunitense ed è considerata una delle poche eredi delle grandi voci femminili del jazz. Una leggenda che, attraverso quattro decenni, ha raggiunto i più alti livelli musicali, regalandoci rivisitazioni dei classici del jazz gettando comunque ponti tra diversi generi musicali (jazz, blues, soul, musical, pop..). L’intrepida esploratrice e custode della tradizione è stata premiata tre volte con il Grammy Award : due volte per l’acclamatissimo tributo a Ella Fitzgerald (Dear Ella) e nel 2011 per l’album dedicato a Billie Holiday (To Billie With Love From Dee Dee). Il padre , trombettista jazz, la educa sin da bambina all’ascolto della musica jazz e fin dall’età di sedici anni si esibisce in diversi gruppi di ryhtm’n blues cantando in vari club del Michigan. Sposata al trombettista Cecil Bridgewater, ebbe la completa maturazione artistica trasferendosi a New York. “Mi trasferii con Cecil a New York. Il Village Vanguard diventò la mia chiesa, il mio motto era: non vado a messa la domenica, vado al Vanguard il lunedì. Un giorno presi il coraggio a quattro mani e dissi a Mel Lewis: senti, io sono molto meglio della cantante che avete. Il lunedì successivo mi convocarono per un’audizione al Village Vanguard, cantai Bye Bye Blackbird e Everyday I Have the Blues . Fui scritturata all’istante dalla band di Thad Jones e Mel Lewis”. Pertanto primi anni settanta cantò con l’orchestra di Thad Jones/Mel Lewis, e collaborò con Dexter Gordon, Dizzy Gillespie, Max Roach e Sonny Rollins. Nello stesso periodo fece un’importante esperienza cantando Glinda in The Wiz (musical), vedendosi assegnato il Tony Award come miglior attrice non protagonista in un musical. I primi grandi riconoscimenti a livello di critica e di pubblico arrivarono all’inizio degli anni ottanta dopo essersi trasferita in Francia , fuggendo dal matrimonio con il primo dei suoi tre mariti. Dopo un incursione nel mondo del pop, ha iniziato a rivolgere nuovamente la sua attenzione di nuovo al jazz pubblicando una serie di titoli di successo (quasi tutti oggetto di Grammy nominations). Una delle sue canzoni più famose è Till The Next Somewhere (Precious Thing) (1989), cantata assieme a Ray Charles. Con questa canzone Dee Dee e Ray si presentarono al Festival di Sanremo di quell’anno in qualità di super-ospiti e la sua notorietà presso il grande pubblico italiano ebbe inizio da quel momento.
La sua popolarità crebbe ulteriormente con la partecipazione alle due successive edizioni del Festival di Sanremo (in quella del 1990 interpretò fuori gara Angel Of The Night, la versione in inglese del brano Uomini soli con il quale i Pooh vinsero la gara). Da sempre impegnata politicamente e socialmente, nel 2015 registra l’abum “Dee Dee’s Feathers” straordinario omaggio alle persone e alla cultura di New Orleans , il cui ricavato venne usato per la riconversione di una storica chiesa nel centro città malamente danneggiata dall’uragano. Dal 1999 Dee Dee Bridgewater viene nominate ambasciatrice della FAO, battendosi per far finanziare progetti contro la fame nel mondo. Conduce il programma settimanale “JazzSet with Dee Dee Bridgewater” per la radio WBGO, giunto ormai al secondo decennio in onda. Nel 2015 canta alla casa bianca al cospetto del presidente Obama nella celebrazione della giornata mondiale del jazz,. Ray Charles gli profetizzò “Appartieni al pubblico, è per lui che devi restare la numero uno, e avrai una carriera per tutta la vita”. Oggi serena e conscia del suo valore Dee Dee porterà a Treviso in tour , unica tappa nel triveneto, il suo nuovo album “Memphin I’m Ready” un omaggio soul, blues, jazz alle sue radici. Un percorso completo (“ad un punto dove non avrei mai creduto di arrivare”) che continua a riempire i teatri di tutto il mondo. Un percorso di una diva della musica che ha saputo trascendere i generi musicali. YEAR CATEGORY TITLE RESULT 1989 Best Jazz Vocal Performance Live in Paris Nominee 1994 Best Jazz Vocal Performance Keeping Tradition Nominee 1996 Best Jazz Vocal Performance Love and Peace: A Tribute to Horace Silver Nominee 1998 Best Jazz Vocal Performance Dear Ella Winner 1998 Best Instrumental Arrangement "Cotton Tail" from Dear Ella Winner 2001 Best Jazz Vocal Album Live at Yoshi's Nominee 2005 Jazz Vocal Album J'ai Deux Amours Nominee 2007 Jazz Vocal Album Red Earth Nominee 2010 Jazz Vocal Album To Billie with Love Winner
“Memphis I’m ready” new album Un progetto atteso con tanto entusiasmo e già in lavorazione da diversi anni, da quando la Bridgewater è tornata alla sua città natale per continuare l’esplorazione musicale delle sue radici e influenze. “Queste erano le canzoni che ascoltavo alla famosa stazione radio Black WDIA, dove mio padre, Matthew Garrett, da giovane faceva il DJ con il soprannome di “Matt the Platter Cat”. Sono nata a Memphis ma la mia famiglia è emigrata al nord , a Flint, nel Michigan, quando avevo solo 3 anni. Il Sud mi è sempre rimasto dentro, e con il ritorno per questa registrazione ha chiuso il cerchio della mia vita”. -- Dee Dee Bridgewater Memphis, Tennessee. Ogni foto racconta una storia; ogni viaggio inizia in modo diverso. La storia del nuovo sbalorditivo album di Dee Dee Bridgewater “Memphis...Yes, I’m Ready,” inizia in quella città, dove lei è nata, esattamente al Collins Chapel Hospital, situato non lontano da dove l’album è stato registrato, gli storici Royal Studios del produttore Willie Mitchell. Anche una volta che la famiglia si è trasferita a Flint, in Michigan, la giovane Dee Dee ha continuato ad ascoltare la musica della scena si Memphis, sintonizzandosi sulla frequenza radio a tarda notte. Ed era una scena musicale incredibile! “Anche da ragazzina la musica mi ha sempre emozionato, inspirato, mi ha fatto ballare di gioia e piangere di tristezza. Il viaggio della mia vita ha origine in Mali, Africa Occidentale, come discendente della tribù Peul e della stirpe Fulani della Nigeria (che ho esplorato nell’album del 2007 Red Earth, registrato in Mali) ma è stato certamente determinato dalla mia infanzia nel Sud e dalla musica formidabile alla quale sono stata esposta.” Memphis...Yes, I’m Ready è stato registrato nei Royal Studios nell’autunno 2016 dopo diversi anni e numerose visite alla città, durante le quali la Bridgewater assorbiva tutta la musica, la cultura il cuore e l’anima della città che riusciva a consumare. Dee Dee è stata anche così determinata a ritrovare la stessa magia e la storia di Blues, R&B e classici del Soul da rifletterlo nella scelta del repertorio, fatta a Memphis e a questa città strettamente associato. “Volevo che le persone fossero in grado di riconoscere le versioni originali ma anche dargli un tocco più moderno, pur rispettandole. Ci sono “Thrill Is Gone,” di B.B. King, “Going Down Slow” di Bobby Blue Bland, “Try A Little Tenderness” di Otis Redding, “Can’t Get Next To You” di Al Green, “I Can’t Stand The Rain” di Ann Peebles e “Why? (Am I Treated So Bad)” dei The Staple Singers: non poteva essere di meglio in termini di materiali e l’opportunità di renderli miei è stata un’opportunità e una sfida che sono stata onorata di assumere.” Dice la Bridgewater: “Voglio rendere onore a questa città, Memphis, che si può chiamare anche Soulsville (la Città dell’Anima), che ha portato così tanta gioia a così tante persone in tutto il mondo. È sempre stata una parte di me e la prova è che più ci torno, più mi sento a casa e inizia a sembrare sempre più logico che, prima o poi, ci tornerò a vivere. Una buona parte del mio cuore e della mia anima è qui.”
Thank you for your attention.
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