I sistemi fondali dell'architettura storica di Venezia - Università IUAV di Venezia -anno accademico 2009-2010 Corso di Caratteri Costruttivi ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Università IUAV di Venezia – anno accademico 2009-2010 Corso di Caratteri Costruttivi dell’Edilizia Storica – prof. Francesco Trovò I sistemi fondali dell’architettura storica di Venezia Tipica fondazione veneziana
A SINISTRA: Illustrazione descrittiva di un elementare arginamento lagunare. Tratto da MIOZZI, E., Venezia nei secoli – La città. Venezia, 1957, pag. 96. A DESTRA: Illustrazione descrittiva dell’ambiente lagunare in una fase di insediamento antica. Tratto da MIOZZI, E., Venezia nei secoli – La città. Venezia, 1957, pag. 91.
Raffigurazione del XVI secolo che rappresenta un insediamento lagunare formato esclusivamente da manufatti in legno, risalenti probabilmente al periodo di prima urbanizzazione (Tomaso Diplovatacio, Tractatuas de Venetae urbis libertate, Biblioteca Nazionale Marciana, mss. lat. XIV, n.77, cc. 22v-23r)
Perocco, G., Salvadori, A., Civiltà di venezia, Venezia 1977, vol. 1, pag 340
VENEZIA E IL SUO SUOLO La struttura sedimentaria ricostruita in base alle correlazioni litostratigrafiche nei depositi del Pleistocene superiore – Olocene del centro storico di Venezia tra la Giudecca – Canal Grande – San Marco e Sant’Elena. Tratto da: ZEZZA, F., Geologia, proprietà e deformazione dei terreni del centro storico di Venezia, in ZEZZA, F., (a cura di) “Geologia e progettazione nel centro storico di Venezia – La riqualificazione della città e dei territori” , Padova, 2007, pag. 21.
VENEZIA E IL SUO SUOLO Correlazioni litostratigrafiche nei depositi del Pleistocene superiore – Olocene del centro storico di Venezia lungo le direttrici Santa Marta – Canal Grande (sezione B-B’), P.le Roma – Canal Grande (sezione C-C’), P.le Roma Cannaregio (sezione D-D’) e Giudecca (sezione E-E’). Tratto da: ZEZZA, F., Geologia, proprietà e deformazione dei terreni del centro storico di Venezia, in ZEZZA, F., (a cura di) “Geologia e progettazione nel centro storico di Venezia – La riqualificazione della città e dei territori” , Padova, 2007, pag. 20.
VENEZIA E IL SUO SUOLO Illustrazione che mostra l’insieme spaziale che costituisce un edificio-tipo veneziano, che permette di evidenziarne l’effetto scatola a fronte di un cedimento differenziale delle fondazioni. Tratto da: CREAZZA, G., Aspetti del degrado strutturale a Venezia, in “A vent’anni dall’evento di marea del novembre 1966”, Atti della giornata di studio presso L’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Venezia, 3 novembre 1986, pag. 91.
SULL’IMPIEGO DI PALIFICAZIONI E SULLA PROVENIENZA DEI LEGNAMI Esempio di fondazione antica con palificazione di profondità molto contenuta. CASONI, G., disegno relativo allo scavo del 1824 “nel riparto campagna presso il nuovo muro di cinta dell’Arsenale” (Museo Correr, mss. Cicogna n. 3344 [3631], f.157), già riportato in DORIGO, W., Venezia Romanica, Venezia, 2002, pag. 48.
DORIGO, W., Venezia Romanica, Venezia 2002, pag. 48
Studio di fondazione ( XVII-XVIII secolo) , Raccolta Gaspari, Museo Correr (GIANIGHIAN , G., Appunti Per una storia del cantiere a Venezia (sec. XVI – XVIII) , in CANIATO, G., DAL BORGO, M., Le arti edili a Venezia, Roma 1990, pag. 245) .
MALVEZZI GIANDOMENICO: fondazione del colonnato esterno di Palazzo Ducale. (CANIATO, G., DAL BORGO, M., Le arti edili a Venezia, Roma 1990, pag. 61 ).
Ricostruzione di fondazione elaborata a partire dai testi descrittivi antichi. GIANIGHIAN , G., Appunti Per una storia del cantiere a Venezia (sec. XVI – XVIII) , in CANIATO, G., DAL BORGO, M., Le arti edili a Venezia, Roma 1990, pag. 249
Ricostruzione di fondazione elaborata a partire dai testi descrittivi antichi. GIANIGHIAN , G., Appunti Per una storia del cantiere a Venezia (sec. XVI – XVIII) , in CANIATO, G., DAL BORGO, M., Le arti edili a Venezia, Roma 1990, pag. 245 .
CARATTERISTICHE DEI SISTEMI DI FONDAZIONE A SINISTRA: GREVEMBROCH, G., acquerello che illustra due persone nell’azione di infissione di pali lignei con “battipalo” (XVIII secolo). AL CENTRO: Battipalo in legno con rinforzi in ferro, utilizzato fino a pochi decenni orsono dalle maestranze della Procuratoria di San Marco (XIX-XX secolo). Tratto da CANIATO, G., DAL BORGO, M., Le arti edili a Venezia, Roma, 1990, pag. 135. A SINISTRA: Posizione di partenza di un battipalo impugnato a quattro mani da due operai. Incisione di Giovanni Giocondo, 1513. Tratto da SEBESTA, G., Gli edifici e l’uomo – Opifici, tecniche, materie prime: dalle origini all’epoca moderna, in CANIATO, G., DAL BORGO, M., “Le arti edili a Venezia, Roma”, 1990, pag. 298.
Infissione di pali . A sinistra ZUCCOLO,G., . Il restauro statico nell'architettura di Venezia. Commissione di Studio dei provvedimenti per la conservaione e difesa della Laguna e della città di Venezia. Venezia, 1975, Ist.Veneto di Scienze, Lettere ed Arti Coll.Città e Laguna,6. cm.24x33,5, pp.208, 393 figg.e VIII tavv. br. A destra: fonte Archivio Paper Less – Ufficio Contributi Comune di Venezia
CARATTERISTICHE DEI SISTEMI DI FONDAZIONE A SINISTRA: Macchina battipalo azionata da ruota idraulica (XVIII secolo). Tratto da SEBESTA, G., Gli edifici e l’uomo – Opifici, tecniche, materie prime: dalle origini all’epoca moderna, in CANIATO, G., DAL BORGO, M., “Le arti edili a Venezia, Roma”, 1990, pag. 299. A DESTRA: Un moderno battipali in azione sul Canal Grande (foto di Francesco Trovò)
Pali su una chiatta, pronti per essere infissi nel suolo (foto di F. Trovò, 2009)
Moderna macchina battipalo montatatsu una chiatta . Foto di F. Trovò, 2009)
Illustrazione che mostra una tipica fondazione veneziana su muro di sponda. Il disegno è di Mario Piana. Tratto da: PIANA, M., Accorgimenti costruttivi e sistemi statici dell’architettura veneziana, in GIANIGHIAN, G., PAVANINI, P., “Dietro i palazzi – Tre secoli di architettura minore a Venezia 1492-1803” Verona, 1984, pag. 37. Rielaborazione di Stefano Zanovello
CARATTERISTICHE DEI SISTEMI DI FONDAZIONE Tipologie di fondazioni presenti in un edificio. L’illustrazione è tratta dalla tesi di laurea Le fondazioni degli edifici a Venezia: evoluzione, cause di degrado, tipologia di ripristino, laureando Riccardo DREOSTI, relatore prof. Antonio MATTARUCCO, correlatori Francesco STEFFINLONGO, Massimo MORETTO, anno accademico 1994-95, IUAV, Venezia, cap. 2. Rielaborazione di Stefano Zanovello
Serie di fondazioni realizzate con semplice allargamento del piede della muratura. Fonte Archivio Paper Less – Ufficio Contributi Comune di Venezia (1984-2001)
Serie di fondazioni realizzate con semplice allargamento del piede della muratura. Fonte Archivio Paper Less – Ufficio Contributi Comune di Venezia (1984-2001)
Serie di fondazioni realizzate con allargamento del piede della muratura e presenza di elementi in pietra. Fonte Archivio Paper Less – Ufficio Contributi Comune di Venezia (1984-2001)
Madieri lignei in fondazione. Edificio in prossimità di Santa Fosca (Cannaregio) . Foto degli studenti del corso di Restauro del prof. Doglioni a.a. 2005-2006.
Madieri lignei in fondazione. Edificio in prossimità di Santa Fosca (Cannaregio) . Foto degli studenti del corso di Restauro del prof. Doglioni a.a. 2005-2006.
DORIGO, W., Venezia Romanica, Venezia 2002, pag. 51.
DORIGO, W., Venezia Romanica, Venezia 2002, pag. 51.
CONDOTTI FOGNARI E MOTO ONDOSO Schema che illustra la modalità di stratificazione sul fondo del canale di fanghi e sostanze organiche; in evidenza la pressione che il materiale esercita sul condotto, portando in alcuni casi alla sua disgregazione. L’illustrazione è tratta dalla tesi di laurea Le fondazioni degli edifici a Venezia: evoluzione, cause di degrado, tipologia di ripristino, laureando Riccardo DREOSTI, relatore prof. Antonio MATTARUCCO, correlatori Francesco STEFFINLONGO, Massimo MORETTO, anno accademico 1994-95, IUAV, Venezia, cap. 3.
CONDOTTI FOGNARI E MOTO ONDOSO Schema che illustra gli effetti del moto ondoso sulle murature di sponda degli edifici e delle rive del centro storico. L’illustrazione è tratta dalla tesi di laurea Le fondazioni degli edifici a Venezia: evoluzione, cause di degrado, tipologia di ripristino, laureando Riccardo DREOSTI, relatore prof. Antonio MATTARUCCO, correlatori Francesco STEFFINLONGO, Massimo MORETTO, anno accademico 1994-95, IUAV, Venezia, cap. 3.
Uscita del gatolo sul rio.Edificio in prossimità dei Tre ponti (setsiere di Dorsoduro) . Foto di F. Trovò (2009)
CONDOTTI FOGNARI E MOTO ONDOSO A SINISTRA: Sbocco di un condotto fognario “gatolo” direttamente in canale. Tratto da FERRARI, G., TROMELLINI,E., (a cura di) Venezia, una scelta obbligata – I trattamenti individuali di depurazione, Venezia, 2007, pag. 14 (Magistrato alle Acque). A DESTRA: Immagine di un condotto fognario. Fonte: archivio Paper Less dell’Ufficio Legge Speciale – Contributi del Comune di Venezia.
Condotti sotterranei.Fonte Archivio Paper Less – Ufficio Contributi Comune di Venezia (1984-2001)
CONDOTTI FOGNARI E MOTO ONDOSO Grave disgregazione del muro di sponda di canale dovuta a fenomeni erosovi legati al moto ondoso (foto di Francesco Trovò)
FORME DI DEGRADO DEL LEGNO (SITO WEB DEL Museo di Storia Naturale di Venezia)
DEGRADO BIOLOGICO A SINISTRA: Fotografia che mostra lo stato di conservazione delle palificazioni di fondazione di un edificio lungo il rio di San Barnaba nel sestiere di Dorsoduro. Per effetto dell’erosione del moto ondoso, e il relativo contatto con aria e acqua, la sezione dei pali si è notevolmente ridotta portando al crollo della muratura soprastante (foto di Francesco Trovò). A DESTRA: Fotografia che mostra lo stato di conservazione di pali soggetti all’alternarsi delle maree nel sestiere di Dorsoduro, nei pressi delle carceri (foto di Francesco Trovò).
Strumenti di analisi e campionamento usati per le analisi dello stato di conservazione del legno impiegato per fondazione (Amsterdam) osservabili al microscopio elettronico (fonte: TNO Bouw – Deft – The Netherlands)
Presenza di funghi nel legno di pali da fondazione di Amsterdam, osservabili al microscopio elettronico (fonte: TNO Bouw – Deft – The Netherlands)
Presenza di batteri nel legno di pali da fondazione di Amsterdam, osservabili al microscopio elettronico (fonte: TNO Bouw – Deft – The Netherlands)
VENEZIA E IL SUO SUOLO Illustrazione che mostra l’insieme spaziale che costituisce un edificio-tipo veneziano, che permette di evidenziarne l’effetto scatola a fronte di un cedimento differenziale delle fondazioni. Tratto da: CREAZZA, G., Aspetti del degrado strutturale a Venezia, in “A vent’anni dall’evento di marea del novembre 1966”, Atti della giornata di studio presso L’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Venezia, 3 novembre 1986, pag. 91.
A B C CAUSE E MODALITA’ DI INSTABILITA’ STATICA DEI SISTEMI DI FONDAZIONE Schemi che illustrano i più frequenti cinematismi di dissesto dei manufatti legato a sopraggiunta inefficienza dei sistemi fondali. Tratto da: CREAZZA, G., Aspetti del degrado strutturale a Venezia, in “A vent’anni dall’evento di marea del novembre 1966”, Atti della giornata di studio presso L’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Venezia, 3 novembre 1986, pagg. 93-95.
CAUSE E MODALITA’ DI INSTABILITA’ STATICA DEI SISTEMI DI FONDAZIONE A SINISTRA: Fase di crollo della muratura di sponda di un edificio prospiciente canale. Fonte: il Gazzettino (2005). A DESTRA: Esempio di inabilità del masso fondale con elementi in pietra dovuta a cause legate al moto ondoso e/o al dissesto dei condotti fognari (Santa Fosca, foto di Francesco Trovò).
CAUSE E MODALITA’ DI INSTABILITA’ STATICA DEI SISTEMI DI FONDAZIONE A SINISTRA: Caso di cedimento verticale di fondazione Fonte: archivio Paper Less dell’Ufficio Legge Speciale – Contributi del Comune di Venezia. A DESTRA: Edifcio con muro di sponda parzialmente crollato a seguito del cedimento del muro di sponda su canale (rio di San Barnaba, foto di Francesco Trovò).
Effetti sul manufatto dovuti a cedimento fondazionale Fonte: archivio Paper Less dell’Ufficio Legge Speciale – Contributi del Comune di Venezia.
Effetti sul manufatto dovuti a cedimento fondazionale
CAUSE E MODALITA’ DI INSTABILITA’ STATICA DEI SISTEMI DI FONDAZIONE Immagini che mostrano un cedimento della parte basamentale di un muro di sponda su canale. Fonte: archivio Paper Less dell’Ufficio Legge Speciale – Contributi del Comune di Venezia.
CAUSE E MODALITA’ DI INSTABILITA’ STATICA DEI SISTEMI DI FONDAZIONE A SINISTRA: Caso di edificio in cui si può osservare il cedimento dei muri di spina, compatibile con il quadro fessurativo osservato (palazzo Nani-Mocenigo, foto di Francesco Trovò). A DESTRA: Caso di edificio in cui si può osservare il cedimento dei muri di spina (palazzo Boldù, tratto da: ZUCCOLO, G., Il restauro statico nell’architettura di Venezia, Venezia, 1975, pag. 70).
CAUSE E MODALITA’ DI INSTABILITA’ STATICA DEI SISTEMI DI FONDAZIONE Serie di lesioni verticali parallele nella parte basamentale riscontrate nell’edificio in figura sono compatibili con un fenomeno di instabilità delle palificate.
RISULTATI DELLA TESI DI DOTTORATO Francesco Trovò Dottorato in Conservazione dei Beni Architettonici – XIX ciclo – Politecnico di Milano, 2008 Tutor prf.ssa Carolina di Biase, co-tutor prof. F. Doglioni Processi di trasformazione dell’edilizia storica veneziana alla fine del Ventesimo secolo: la legge 798 del 1984. Dibattito, prassi, verifiche.
Le opere sulle fondazioni risultano praticate sul 10% delle unità edilizie (1023 in totale) oggetto dello studio citato. In particolare, gli interventi sulle fondazioni si possono riferire a cinque principali modalità operative, che possono anche, nell’ambito dello stesso edificio, essere contemporaneamente praticate: 1) realizzazione di cordolo in calcestruzzo armato con o senza realizzazione di una nuova palificata esterna al masso fondale esistente, con le teste dei pali inglobate nel calcestruzzo; 2) rifacimento per parti della fondazione con elementi lignei danneggiati, con inserimento di elementi-trave in calcestruzzo; 3) consolidamento delle fondazioni mediante inserimento di nuove palificazioni in legno o metallo, compresa la tecnica dei cosiddetti pali radice (in genere usata per i muri di sponda, non per gli edifici). In relazione alla struttura muraria di fondazione, che si trova al di sopra della palificazione, si sono osservati i seguenti interventi: 4) consolidamento mediante allargamento del piede fondale in muratura e sostituzione localizzata dei mattoni e degli elementi di pietra; 5) consolidamento delle fondazioni mediante iniezioni di miscele consolidanti. NOTE SUI PIU’ DIFFUSI INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO DEI SISTEMI DI FONDAZIONE Censimento relativo ai più diffusi interventi sull’edilizia storica veneziana praticati nell’ambito dei contributi ex lege 798/84 (Interventi per la salvaguardia di Venezia e delle sua laguna) . Lo studio è stato effettuato nella tesi di dottorato in Conservazione dei beni Architettonici -XIX ciclo- Politecnico di Milano “La lettura dei processi di trasformazione dell’edilizia storica veneziana alla fine del XX secolo: la legge speciale 798/1984. Dibattito, prassi, verifiche”, coordinatore prof. Alberto Grimoldi, relatore prof.ssa Carolina di Biase, correlatore prof. Francesco Doglioni). Milano, 13/06/2008.
NOTE SUI PIU’ DIFFUSI INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO DEI SISTEMI DI FONDAZIONE A SINISTRA: Schema di intervento che prevede il consolidamento di fondazione mediante realizzazione di trave-cordolo affiancata alla muratura di fondazione. L’illustrazione è tratta dalla tesi di laurea Le fondazioni degli edifici a Venezia: evoluzione, cause di degrado, tipologia di ripristino, laureando R. DREOSTI, relatore prof. A. MATTARUCCO, correlatori F. STEFFINLONGO, M. MORETTO, anno accademico 1994-95, IUAV, Venezia, cap. 4. A DESTRA: Fase di realizzazione di cordolo affiancato alla muratura di fondazione. Fonte: archivio Paper Less dell’Ufficio Legge Speciale – Contributi del Comune di Venezia.
NOTE SUI PIU’ DIFFUSI INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO DEI SISTEMI DI FONDAZIONE A SINISTRA: Fase di realizzazione di cordolo che prevede anche il parziale collegamento alla muratura di fondazione. Fonte: archivio Paper Less dell’Ufficio Legge Speciale – Contributi del Comune di Venezia. A DESTRA: Fase di realizzazione di cordolo affiancato che ingloba anche la nuova palificata lignea. Fonte: archivio Paper Less dell’Ufficio Legge Speciale – Contributi del Comune di Venezia.
NOTE SUI PIU’ DIFFUSI INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO DEI SISTEMI DI FONDAZIONE Schemi di intervento che prevedono il consolidamento di una struttura di fondazione mediante la realizzazione di una sottomurazione in calcestruzzo. Fonte: archivio Paper Less dell’Ufficio Legge Speciale – Contributi del Comune di Venezia.
NOTE SUI PIU’ DIFFUSI INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO DEI SISTEMI DI FONDAZIONE Esempi di consolidamento di una struttura di fondazione mediante la realizzazione di una sottomurazione in calcestruzzo. Fonte: archivio Paper Less dell’Ufficio Legge Speciale – Contributi del Comune di Venezia.
NOTE SUI PIU’ DIFFUSI INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO DEI SISTEMI DI FONDAZIONE A SINISTRA E A DESTRA: Nuova palificazione in legno con funzione di costipamento del suolo., che verrà poi inglobata in un getto di calcestruzzo. Fonte: archivio Paper Less dell’Ufficio Legge Speciale – Contributi del Comune di Venezia.
NOTE SUI PIU’ DIFFUSI INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO DEI SISTEMI DI FONDAZIONE A SINISTRA: Nuova palificazione in legno con funzione di costipamento del suolo. Fonte: archivio Paper Less dell’Ufficio Legge Speciale – Contributi del Comune di Venezia. A DESTRA: Fase di infissione di nuova palificazione in legno. Fonte: archivio Paper Less dell’Ufficio Legge Speciale – Contributi del Comune di Venezia.
NOTE SUI PIU’ DIFFUSI INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO DEI SISTEMI DI FONDAZIONE A SINISTRA: Nuova palificazione in legno con funzione di costipamento del suolo. Fonte: archivio Paper Less dell’Ufficio Legge Speciale – Contributi del Comune di Venezia. A DESTRA: Fase di infissione di nuova palificazione in legno. Fonte: archivio Paper Less dell’Ufficio Legge Speciale – Contributi del Comune di Venezia.
NOTE SUI PIU’ DIFFUSI INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO DEI SISTEMI DI FONDAZIONE A SINISTRA: Dettaglio che mostra la ricucitura di una muratura di fondazione mediante scuci-cuci di mattoni ammaolorati. Fonte: archivio Paper Less dell’Ufficio Legge Speciale – Contributi del Comune di Venezia. A DESTRA: Tecnica di consolidamento di una muratura di fondazione mediante iniezioni di miscele consolidanti. Fonte: archivio Paper Less dell’Ufficio Legge Speciale – Contributi del Comune di Venezia.
CANTIERE DI CONSOLIDAMENTO DELLE RIVE DI UN CANALE DI VENEZIA (INSULA) . Foto di F. Trovò
CANTIERE DI CONSOLIDAMENTO DELLE RIVE DI UN CANALE DI VENEZIA (INSULA) . Foto di F. Trovò
CANTIERE DI CONSOLIDAMENTO DELLE RIVE DI UN CANALE DI VENEZIA (INSULA) . Foto di F. Trovò
CANTIERE DI CONSOLIDAMENTO DELLE RIVE DI UN CANALE DI VENEZIA (INSULA) . Foto di F. Trovò
CANTIERE DI CONSOLIDAMENTO DELLE RIVE DI UN CANALE DI VENEZIA (INSULA) . Foto di F. Trovò
Puoi anche leggere