I nonni di oggi: com'è cambiato il loro ruolo?
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In Italia, secondo valutazioni ISTAT, i nonni sono circa undici milioni e cinquecento mila, pari al 33,3% dei cittadini che hanno dai 35 anni in su. Le donne più degli uomini, 37,5% contro 28,4%
Sebbene il tasso di natalità nel nostro paese sia tra i più bassi nel mondo, i nonni di oggi sono, in proporzione al numero dei nipoti, assai più numerosi di quanto non fossero trent’anni fa.
Molti bambini delle ultime generazioni hanno tutti e quattro i nonni, mentre un tempo era considerata una fortuna averne due.
Un altro fatto nuovo è che oggi, a parità di età, nonne e nonni sembrano meno vecchi di una volta. Sono abituati ai cambiamenti, curano il corpo e l’abbigliamento e, se non sono malati, continuano a condurre una vita dinamica.
Secondo una ricerca del Censis sullo stile di vita, gli ultrasessantenni italiani pongono ai primi due posti una vita attiva (51%) e mantenere rapporti con i giovani e i nipoti (46,1%); seguono tenere allenata la mente (45,8 %), avere una fede religiosa (27,6%), essere autonomi (27,5%), essere aperti alle relazioni con gli altri (22,2 %).
Questi cambiamenti nella percezione di sé e nell’immagine sociale dell’anziano fanno sì che anche i rapporti con i nipoti siano diversi, improntati a minore austerità e maggiore dinamismo.
Un’altra novità è che se fino a poco tempo fa era quasi esclusivamente la nonna ad occuparsi dei nipotini affiancando la madre nelle cure quotidiane, oggi, che anche i padri non disdegnano di occuparsi dei neonati, anche il nonno può spingere una carrozzina e fare il baby-sitting.
Essendo vissuti in un’epoca di radicali e continui cambiamenti, i neononni comprendono le esigenze dei genitori di oggi e sono più sciolti e disponibili di quanto non fossero i loro padri. Non pensano più di svolgere un ruolo “femminile” se si prendono cura dei piccoli, devono però sentirsi autorizzati a farlo.
Questo concetto può sembrare strano e tuttavia gli uomini devono essere incoraggiati, altrimenti tendono a restare sullo sfondo e a non entrare in scena.
Una pluralità di funzioni Se i nonni di oggi sono diversi da quelli di ieri, anche i figli e i nipoti lo sono. Le mamme casalinghe sono poche e in molte famiglie entrambi i genitori lavorano fuori casa mattino e pomeriggio, con la conseguenza che i figli hanno bisogno, dopo la scuola, di essere accuditi e seguiti da altri adulti. Se poi i genitori sono separati, i nonni rappresentano la continuità familiare per i nipoti e possono diventare punti di riferimento importanti nei momenti più critici.
La funzione dei nonni, però, non si esaurisce certo nel tappare le falle o nell’intervenire nei momenti difficili. La presenza di un nonno o di una nonna nella vita di un nipote ha già di per sé l’effetto di allargare i confini della famiglia nucleare.
Gli anziani ringiovaniscono a contatto con i giovani. I giovani dispongono di un maggior numero di modelli di riferimento affidabili e realistici. E quando nell’adolescenza, i rapporti con papà e mamma si fanno burrascosi, è attraverso i nonni che un nipote può ritrovare a volte quell’ancoraggio di cui, nonostante tutto, sente ancora il bisogno.
Nella realtà i nonni sono assai meno stereotipati e convenzionali di come in genere vengono rappresentati. E’ quanto emerge dalle testimonianze dei nipoti.
La memoria può indebolirsi, i movimenti rallentare e i riflessi non essere più quelli di una volta, ma l’esperienza, la sensibilità e il sapere accumulati nel corso degli anni consentono di svolgere svariate funzioni. Molti nonni sono aperti alle novità e flessibili. Possono essere consiglieri in alcuni momenti, alleati e amici in altri.
(Giulia, 11 anni). (Fabio, 12 anni). (Pietro, 10 anni). (Susanna, 8 anni). (Chiara, 13 anni).
(Chiara, 6 anni). (Marisa, 11 anni). (Simone, 7 anni).
Nonni delle comunità Alcuni Comuni hanno inventato una nuova figura: quella del nonno e della nonna della comunità. Anziani in buona salute, con molto tempo libero, senza nipoti o con nipoti ormai grandi, si mettono a disposizione, nella loro città o quartiere, per doposcuola, accompagnamenti, attività del tempo libero e così via.
Un ruolo che può essere svolto in maniera del tutto informale anche da vicini di casa, nell’ambito dello stesso palazzo o caseggiato, come avveniva più di frequente un tempo.
Diventare nonno o nonna della comunità può dare un senso alle proprie giornate e molte soddisfazioni. Inutile ricordare che il contatto con le nuove generazioni aiuta a vivere meglio: obbliga ad aggiornarsi, a tenere in allenamento la mente, consente di coltivare nuovi e diversi legami affettivi.
La difficoltà a svolgere questo ruolo è quasi sempre e soltanto iniziale, ossia nel decidersi a compiere il primo passo e nel superare una visione soltanto familistica dei legami di solidarietà.
D’altronde, si può anche investire un po’ del proprio danaro e delle proprie energie nelle adozioni a distanza, mantenendo una corrispondenza con bambini e ragazzi di altri paesi, bisognosi non solo di assistenza ma anche di qualcuno che, credendo in loro, trasmetta fiducia e speranza nel futuro.
Tu sarai. La canzone della festa dei Nonni http://www.youtube.com/watch?v=1r0fkP23zNs http://la1.rsi.ch/home/networks/la1/cultura/Storie/2 012/10/22/storie-28-ott.html - Video0:00-11:28
Preso da un articolo scritto da Anna Oliverio Ferraris http://www.annaoliverioferraris.it/emozioni-e- benessere/nonni-oggi.html © 2013 Anna Oliverio Ferraris Webmanager: Eleonora Lupo | Realizzato da: siti web trento Seo by stellissimo Comunicazione Aumentativa
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