I MURI CHE DIVIDONO @ Cittadinanza - Formazione Loescher
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I MURI NELLA STORIA Lungo i secoli, l’uomo ha costruito muri e barriere: - La Muraglia cinese → fu realizzata nel III secolo a. C. e ampliata fino alla dinastia Ming (XIII-XVII sec.). È lunga circa 6000 chilometri e conta più di 4000 tra torri di guardia e fortificazioni. Fu costruita per difendersi dalle incursioni e dalle minacce dei popoli del Nord. Essa, però, non risultò molto efficace → nel XIII secolo fu oltrepassata dai Mongoli, mentre nel XVII secolo toccò ai Manciù.
Dal 1985, la Muraglia Cinese è Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco “ “(...) Una linea di demarcazione che separava la steppa dai campi coltivati, il nomadismo dall’agricoltura, e le barbarie dalla civiltà (...).” (John King Fairbank, sinologo statunitense).
- Vallo di Adriano → cominciò a essere costruito nel 122 d. C., durante l’impero di Adriano. Esso si ergeva tra gli estuari dei fiumi Tyne e Forth e tracciava il confine tra la provincia romana della Britannia e la Caledonia, regione che coincide con l’odierna Scozia. Aveva scopi difensivi → doveva proteggere il confine e il territorio conquistato dagli attacchi dei Pitti, una popolazione stanziata nella Caledonia. Regolava i traffici attraverso la frontiera. Esso era lungo 117 chilometri e di fronte era stato scavato un fossato. Il muro e il fossato erano divisi da numerose file di pali appuntiti. Si contavano molti cancelli fortificati e a ogni miglio romano (1,48 chilometri) si trovava un fortino. Tra un fortino e l’altro erano state installate due torrette.
- Vallo di Antonino → costruito dopo il 140 d.C. in seguito alla penetrazione romana nel territorio settentrionale dell’odierna Scozia. Sostituì nelle funzioni il Vallo di Adriano. Era lungo circa 60 chilometri e costituito anch’esso da un fossato e da fortini. Fu abbandonato tra il 163 e il 185 d.C..
- Linea Maginot → sistema difensivo costituito in modo non continuativo da fortificazioni, ostacoli anticarro, postazioni per mitragliatrici che il governo francese fece costruire a partire dal 1930 dal mare del Nord fino al mar Mediterraneo lungo il confine con il Belgio, il Lussemburgo, la Germania e l’Italia. ↓ Dopo l’esperienza della Prima guerra mondiale, la Francia temeva un nuovo attacco militare da parte della Germania → dove la Linea Maginot era fortificata. Maggio 1940 → Le truppe della Wehrmacht invasero i Paesi neutrali di Belgio (attraverso la foresta delle Ardenne), Olanda e Lussemburgo e aggirarono così la Linea Maginot.
La Linea Maginot dimostrò la sua inefficacia a causa della sua frammentazione → solo al confine con la Germania erano state erette una serie di fortificazioni continue e poderose.
- Muro di Berlino → nella notte tra il 12 e il 13 agosto 1961, con il consenso dei sovietici, il governo della Germania dell’Est eresse un muro per dividere in due la città di Berlino. Motivazioni → bloccare le numerose emigrazioni dei berlinesi dell’Est verso Berlino Ovest e la Repubblica Federale di Germania. ↓ Tra gennaio 1960 e fine luglio 1961 ben 330.000 persone si trasferirono a ovest per lavorare o per viverci stabilmente → la Germania dell’Ovest era il simbolo della ricostruzione e del benessere, mentre la Germania dell’Est era oppressa dal controllo sovietico. Il muro di Berlino diventò il simbolo della contrapposizione tra l’ideologia democratica liberale degli Stati Uniti e quella comunista dell’Unione Sovietica.
All’inizio, il muro di Berlino fu costruito con mattoni e filo spinato, sormontato da torrette di avvistamento e attraversato da corrente ad alta tensione. Poco dopo, la barriera fu rinforzata con il cemento armato e furono aggiunti dei riflettori in modo da permettere alle vedette di controllare eventuali fughe notturne. Il muro era lungo più di 150 chilometri e divideva a metà edifici pubblici (scuole, uffici), ma anche cimiteri e case → le finestre delle abitazioni che sorgevano sul confine furono murate per evitare passaggi.
1962 → Fu aggiunto un secondo muro, parallelo al primo, che rendeva ancora più difficile fuggire. Tra i due venne a formarsi una sorta di corridoio, ribattezzato striscia della morte → chi tentava di superarlo non aveva scampo. Nonostante il muro di Berlino fosse pressoché impossibile da oltrepassare, per 28 anni, cioè fino alla sua caduta, avvenuta il 9 novembre 1989, gli abitanti della zona Est non si arresero e continuarono a progettare tentativi di fuga, spesso estremamente ingegnosi e rocamboleschi. Migliaia di tedeschi di Berlino Est riuscirono ad arrivare incolumi a Berlino Ovest, mentre chi veniva catturato durante la fuga era condannato a pene detentive durissime. Infine, più di cento individui, tra cui alcuni bambini, furono uccisi o morirono accidentalmente mentre cercavano di fuggire.
I MURI STORICI DEL XX SECOLO ANCORA ESISTENTI Corea del Nord/Corea del Sud Nel 1950 scoppiò la sanguinosa guerra di Corea tra nordcoreani, appoggiati dall’Urss, e la Corea del Sud, sostenuta dagli Usa. I nordcoreani invasero la Corea del Sud con lo scopo di sottometterla al comunismo. Al termine del conflitto, nel 1953, il confine fu riportato al 38° parallelo, stabilito nel 1948. La frontiera è segnata dalla Linea di demarcazione militare coreana → è lunga 248 chilometri e su entrambi i lati si trova la zona demilitarizzata coreana.
Cipro L’isola nel Mediterraneo è abitata dalla comunità greco-cipriota e da quella turca. Nel 1974, un colpo di Stato militare appoggiato dalla Grecia depose il presidente in carica con l’obiettivo di annettere l’isola alla Grecia. La Turchia reagì e occupò la parte settentrionale di Cipro, dove nel 1975 fu proclamato lo Stato federato turco di Cipro. Nel 1974, l’Onu istituì la Linea verde → un’area demilitarizzata lunga 180 km costituita da una recinzione di filo spinato che separa la parte settentrionale e quella meridionale dell’isola. La stessa capitale Nicosia è divisa da una barricata formata da sacchi di sabbia e filo spinato.
Irlanda del Nord È presente una serie di muri (Peace lines) → la maggior parte è situata nella capitale, Belfast, e nella città di Derry (Londonderry). Queste barriere sono di protezione e separano le zone abitate dai cattolici dalle zone dei protestanti → i primi tratti di muro furono eretti nel 1969, all’inizio del periodo più recente del conflitto nordirlandese. Oggi sono circa 80 barriere e hanno raggiunto i 21 km di lunghezza totale. Sono il simbolo della tensione ancora esistente tra i cattolici che vorrebbero l’annessione alla Repubblica d’Irlanda e i protestanti che si battono per rimanere parte del Regno Unito.
I MURI CHE DIVIDONO OGGI IL MONDO Nonostante la globalizzazione e i progressi compiuti dalla tecnologia che ci fa essere vicini anche se lontani, siamo sempre più divisi. Nel 1989, al momento del crollo del muro di Berlino, si contavano nel mondo 15 barriere, oggi sono almeno 70 e altre 7 in fase di costruzione → muri che dividono Stati; barriere all’interno di grandi città. Almeno 65 Paesi (più di un terzo degli Stati nazionali del mondo) hanno eretto muri, barriere o recinti. ↓ Elisabeth Vallet, docente all’università di Montreal ha condotto uno studio approfondito sulla diffusione dei muri nel mondo → esisterebbero più di 40mila chilometri di muri e di barriere, circa la circonferenza del globo terrestre.
I MURI NEL MONDO OGGI Fonte: Élisabeth Vallet, Josselyn Guillarmou, and Zoé Barry, Raoul–Dandurand Chair, University of Quebec in Montreal; The Economist.
PERCHÉ SI COSTRUISCONO MURI? Ci sono varie motivazioni che spingono i governi di molti Stati a erigere muri: - bloccare l’arrivo dei migranti; - proteggere il proprio territorio dalle infiltrazioni terroristiche; - fermare i traffici illegali (merci, bestiame, sostanze stupefacenti, armi); - rendere più sicuro un confine tra Stati in contrasto tra loro; - separare quartieri poveri e malfamati dal resto della metropoli.
MEDIO ORIENTE - ISRAELE / CISGIORDANIA Dal 2002, le autorità israeliane hanno cominciato a costruire un muro che separa Israele dalla regione della Cisgiordania → simbolo del lungo e sanguinoso conflitto che dal 1948 oppone gli israeliani ai palestinesi. Questa barriera è lunga quasi 710 chilometri ed è composta in parte minore da lastre di cemento alte 8 metri, e in parte maggiore da una recinzione di filo spinato. Alcuni tratti sono elettrificati e a intervalli regolari sono state erette torri di guardia dalle quali i soldati israeliani controllano entrambi i lati del confine. Motivo della costruzione → All’inizio della seconda intifada (liberazione dei Palestinesi dall’oppressione israeliana) sono scoppiati nuovi episodi di violenza che hanno spinto il governo di Israele a costruire la barriera.
Secondo la maggioranza degli israeliani la barriera sta avendo effetti positivi → ha diminuito gli attentatori suicidi e gli attacchi armati palestinesi e ha garantito una maggiore sicurezza lungo il confine. Secondo i palestinesi, invece, la barriera è stata una scusa per impossessarsi di parte dei territori della Cisgiordania → il perimetro del muro non segue in modo preciso il confine tra Israele e Cisgiordania, ma penetra all’interno dei territori palestinesi inglobando le colonie israeliane.
- ISRAELE/STRISCIA DI GAZA Nel 1994, lo Stato di Israele ha cominciato a erigere una barriera che misura circa 60 chilometri lungo il confine con Gaza, territorio palestinese. - ISRAELE/EGITTO Nel 2013, Israele ha completato la realizzazione di una recinzione lunga 245 chilometri al confine con l’Egitto per bloccare l’immigrazione illegale proveniente da diversi Paesi africani. - ISRAELE/SIRIA Allo scoppio della guerra civile siriana, nel 2012, Israele ha costruito una barriera per bloccare la possibile penetrazione di esponenti dell’ISIS.
I muri nelle città del Medio Oriente In tutto il Medio Oriente esistono numerosi muri eretti nelle città ad alto rischio di attacchi terroristici come Baghdad (in Iraq), Il Cairo (in Egitto), Damasco (in Siria), Beirut (in Libano), Riad (in Arabia Saudita) e Amman (in Giordania) → muri antiesplosione e barriere in cemento armato a difesa di ambasciate, sedi di organizzazioni internazionali, di associazioni benefiche, commissariati di polizia, caserme, alberghi e quartieri residenziali. ↓ Motivazione → numerosi attacchi terroristici che in questi decenni hanno insanguinato l’area mediorientale. ↓ Grave instabilità politica
In Medio Oriente, la religione riveste un ruolo determinante nelle divisioni, negli scontri e nell’instabilità politica dell’area. ↓ profonda rivalità tra l’Arabia Saudita sunnita e l’Iran sciita → Stati che aspirano a diventare leader del Medio Oriente. → si schierano su fronti opposti nei conflitti religiosi che dilaniano la regione → sono accusati di finanziare i gruppi terroristici. CONSEGUENZA ↓ Costruzione di numerosi muri lungo le frontiere → Arabia Saudita (confini con lo Yemen e l’Iraq); Kuwait (confine con l’Iraq, costruito dopo la Prima Guerra del Golfo); Giordania (confine con la Siria dilaniata dalla guerra → bloccare flusso di profughi; fermare la diffusione del terrorismo); Egitto; Turchia; Tunisia.
ASIA INDIA/BANGLADESH È stato costruito il muro di confine più lungo del mondo → segue quasi tutti i 4050 chilometri che dividono l’India dal Bangladesh. ↓ Barriera con tratti murati, tratti coperti dal filo spinato, tratti elettrificati, tratti illuminati da cellule fotoelettriche e presenza di sensori di movimento. Motivazioni → bloccare e prevenire il contrabbando di merci e di armi; → bloccare le infiltrazioni terroristiche e l’immigrazione illegale → migrazioni di massa dal Bangladesh, un Paese densamente popolato (165 milioni di abitanti), dilaniato dalla povertà, dai conflitti religiosi (in Bangladesh la maggioranza è islamica) e dagli effetti dei cambiamenti climatici (aumento del livello del mare). ↓ Tensioni → Da decenni gli indiani lamentano minor disponibilità di posti di lavoro e di case; contrasti tra induisti e musulmani.
Nel 2011, Felani Khatun, una quindicenne del Bangladesh rimase impigliata nel filo spinato della barriera. Fu uccisa da una guardia. Lei e la sua famiglia vivevano e lavoravano illegalmente in India e avevano pagato un passatore per superare il muro per tornare a fare il visita ai parenti in Bangladesh. Si stima che ogni anno vengano uccise almeno un centinaio di persone che tentano di superare la barriera.
INDIA/PAKISTAN L’India ha costruito una barriera lunga 547 chilometri che percorre la “Line of Control” (linea del cessate il fuoco) del Kashmir → regione a maggioranza musulmana che entrambi gli Stati considerano parte del loro territorio, ma riconosciuta ufficialmente all’India. Il muro divide il Kashmir in due parti → Kashmir indiano e Kashmir pakistano. La barriera consiste in una doppia recinzione alta fino a 3,6 metri costituita da apparecchiature altamente tecnologiche (sensori, radar). La striscia di terra tra le due recinzioni è minata. ↓ Lunga storia di fortissime tensioni tra India e Pakistan cominciate nel 1947 con la spartizione del subcontinente indiano → pericolo di scontri armati.
IRAN/PAKISTAN/AFGHANISTAN I tre Stati hanno raggiunto un accordo per erigere una barriera che difenda i confini dagli attacchi terroristici e dai trafficanti di droga → muro in cemento armato lungo 700 chilometri alto fino a 3 metri e fortificato con barre di acciaio. In determinati punti, la barriera è controllata da forze di polizia. THAILANDIA/MALESIA Barriera fatta costruire dalla Thailandia per fermare il traffico di armi verso le guerriglie musulmane separatiste presenti nella parte più meridionale del Paese. Il muro, lungo 27 chilometri, ha anche lo scopo di arginare l’influenza del fondamentalismo malese sulla minoranza musulmana della della popolazione thailandese.
AFRICA - MAROCCO/SAHARA OCCIDENTALE Il muro divide le province meridionali del Marocco sulla costa atlantica dalla zona del deserto del Sahara, in cui abita la popolazione arabo-berbera dei Saharawi. È una barriera lunga 2736 chilometri la cui base è di sabbia e supera i 2 metri. Su entrambi i lati del muro sono disseminate milioni di mine antiuomo → è il campo minato continuo più lungo del mondo. Il muro è fornito di torri mobili sulle quali sono montati radar in grado di controllare il territorio fino a 80 chilometri. Ogni 5 chilometri c’è un distaccamento dell’esercito marocchino supportato da postazioni di artiglieria.
Fino al 1975 il Sahara occidentale era una colonia spagnola. Alla sua dissoluzione, il territorio fu ceduto al Marocco e alla Mauritania, i due Paesi confinanti. A questa decisione si oppose con forza il Fronte Polisario → organizzazione militare e politica che si batte per l’indipendenza del Sahara occidentale, e che nel 1976 proclamò la Repubblica Democratica Araba dei Saharawi. ↓ Territorio conteso → i Saharawi vivono da decenni nei campi profughi in Marocco e in Algeria. Motivazione della costruzione del muro → il Marocco l’ha eretto tra il 1980 e il 1987 per difendersi dagli attacchi armati del Fronte Polisario e per inglobare le aree economicamente più strategiche (miniere di fosfati).
BOTSWANA/ZIMBABWE Dal 2003 i due Stati sono divisi da una barriera costituita da rete metallica elettrificata lunga circa 500 chilometri. La barriera è stata innalzata per volere del Botswana, uno dei Paesi africani con un’economia molto sviluppata. Motivazioni → fermare la diffusione dell’afta epizootica che aveva colpito il bestiame dello Zimbabwe. → bloccare il flusso consistente di migranti provenienti dallo Zimbabwe, un Paese molto povero. Conseguenze → alcuni villaggi si sono ritrovati divisi e impossibilitati a raggiungere fonti d’acqua e aree destinate all’allevamento e alla caccia → tensioni e disagi. SUDAFRICA/ZIMBABWE SUDAFRICA/MOZAMBICO Il Sudafrica ha recintato i confini per fermare i tanti migranti che tentano di entrare nel suo territorio → il Sudafrica è uno degli Stati più ricchi del continente. La recinzione con il Mozambico è stata ribattezzata serpente di fuoco per la presenza di una carica elettrica a 3500 volt. Qui, negli anni Novanta hanno trovato la morte centinaia di mozambicani in fuga dalla guerra civile.
CONTINENTE AMERICANO STATI UNITI/MESSICO Nel 1990, sotto la presidenza di George H. W. Bush ebbe inizio la costruzione del muro che divide gli Stati Uniti d’America e il Messico. La barriera fu estesa in lunghezza e in altezza nei decenni successivi, sotto le presidenze di Bill Clinton, George W. Bush e Barack Obama. ↓ Al momento dell’insediamento di Obama c’erano quasi mille chilometri di muro. Dopo averla incrementata, superando i 1000 chilometri, il presidente affermò che la barriera poteva considerarsi completata. Il muro è alto 4 metri ed è costituito da lamiere metalliche sagomate.
Motivazioni → fermare l’immigrazione clandestina che conta numeri molto alti. → bloccare il traffico di armi, di stupefacenti e di merci illegali. Tuttavia molti immigrati ottengono un visto turistico e alla scadenza rimangono illegalmente negli Stati Uniti; narcotrafficanti e contrabbandieri corrompono i funzionari dei posti di confine ufficiali. Le bande criminali si scontrano per il controllo sulle cittadine che sorgono lungo la barriera. Eletto presidente nel 2016, Donald Trump affermò la costruzione di una barriera ancora più grande in cemento armato e che il Messico avrebbe pagato i lavori → tensioni internazionali. ↓ Il muro di Trump è più divisivo → l’obiettivo consiste nel dividere gli americani dai non-americani. Presenta i messicani negativamente “Il Messico ci manda uomini che hanno tantissimi problemi (...), portano le droghe, il crimine. Stuprano”. ↓ Incitamento al razzismo, alla superiorità dell’ “America Bianca” → lacerazione del Paese.
Il muro che Trump vuole costruire lungo tutto il confine con il Messico presenta numerosi impedimenti → trattati internazionali che regolano il controllo della frontiera; → due terzi dei terreni e degli immobili che fiancheggiano il confine appartengono a privati cittadini che non vogliono avere vicino una gigantesca barriera → azioni legali; → caratteristiche morfologiche del territorio → il confine si estende per 3200 chilometri, ma una possibile barriera potrebbe essere costruita lungo 1600 chilometri a causa di ostacoli naturali (pendenzadel territorio, presenza di acqua; substrato roccioso); → costi altissimi di realizzazione e di manutenzione rispetto alle affermazioni di Trump. Installazione fotografica temporanea dell’artista francese J R. raffigura un bambino, Kikito, nato al confine. Sembra che si stia affacciando dal suo lettino e il suo sguardo innocente è in contrasto con l’inquietante muro che divide Usa e Messico.
EUROPA Uno degli ideali dell’Unione Europea è la libertà di movimento → garantire ai cittadini europei il diritto di vivere, lavorare e viaggiare in tutti i Paesi membri. ↓ Obiettivi → favorire la crescita economica; → promuovere l’integrazione tra i popoli europei. 2004 → Sono diventati membri dell’Ue anche gli Stati dell’Europa orientale, che facevano parte del blocco sovietico fino alla caduta del muro di Berlino e alla dissoluzione dell’Unione Sovietica. Negli ultimi anni l’Unione Europea, oltre agli effetti della crisi finanziaria mondiale del 2008, ha dovuto affrontare l’aumento dell’ondata migratoria dall’Africa, dal Medio Oriente e dall’Asia → milioni di persone in fuga dai conflitti e dalle guerre civili che dilaniano quelle aree del mondo. L’Europa era impreparata a ricevere tanti migranti (2015 → oltre un milione) → si inasprisce l’atteggiamento degli Europei verso i migranti e i profughi. L’aumento degli attacchi terroristici in Europa ha indotto i cittadini europei ad associare il terrorismo all’immigrazione.
Costruzione di barriere → erano già presenti in Nord Africa le recinzioni che isolano le città spagnole di Melilla e di Ceuta. In questi ultimi anni quella di Melilla è stata scavalcata da migliaia di clandestini. Dagli anni ’90 sono stati eretti quasi mille chilometri di barriere. 10 Stati membri hanno innalzato muri e recinzioni. 2011 → una delle prime barriere erette. Recinzione di filo spinato tra Grecia e Turchia per impedire la recinzione vicino al fiume Evros, l’entrata di migranti e di profughi provenienti al confine tra Grecia e Turchia dall’Africa e dal Medio Oriente → i migranti optano per la pericolosissima rotta marittima.
2015 → L’Ungheria ha cominciato a costruire una recinzione prima lungo il confine con la Serbia, poi con la Croazia → 480 chilometri di filo spinato. ↓ Flusso migratorio quasi azzerato → il governo ungherese è tra i più ostili verso l’immigrazione e la ridistribuzione dei migranti proposta dalla Ue. - Austria/Slovenia → tre chilometri di filo spinato lungo il confine tra i due Paesi. - Bulgaria/Turchia → il confine è diviso per 200 chilometri da una recinzione di filo spinato, con telecamere a infrarossi e la presenza di militari. - “Great Wall” → muro di Calais, in Francia, posizionato nei pressi del porto per impedire ai migranti di attraversare il Canale della Manica a bordo di camion. La barriera, finanziata dal Regno Unito, è alta 4 metri ed è lunga un chilometro.
Di fronte alle ambizioni politiche e territoriali della Russia, alcuni Stati europei hanno deciso di alzare fortificazioni difensive al confine con la Russia. - Ucraina/Russia → Dopo l’annessione della Crimea alla Russia nel 2014, l’Ucraina ha cominciato a costruire una barriera lungo il confine con la Russia. I due Stati sono da anni in guerra per il controllo delle regioni orientali ucraine. La Russia ha risposto innalzando una recinzione lunga 60 chilometri a nord della Crimea al confine con l’Ucraina. - 2015 → Estonia e Lituania hanno cominciato a recintare il confine con la Russia. - 2017 → La Lettonia ha seguito l’esempio di Estonia e Lituania e ha eretto una barriera alla frontiera con Kalingrad, territorio russo. - 2016 → La Norvegia ha costruito una barriera alta 4 metri sul confine con la Russia per bloccare passaggi illegali (compresa l’immigrazione clandestina) e per motivi di sicurezza.
La recinzione al confine tra Ucraina e Russia. Il confine fortificato tra la Lituania e Kaligrad La barriera costruita dall’Estonia alla frontiera con la Russia è lunga 136 chilometri ed è costituita da telecamere, da cellule fotoelettriche, sensori sotterranei e subacquei.
MURI CHE DIVIDONO RICCHEZZA E POVERTÀ In molte città del mondo sono state costruite recinzioni che dividono i quartieri o creano vere e proprie ”cittadine fortificate”. ↓ Suddivisione tra quartieri ricchi, che secondo le autorità devono essere messe in sicurezza, e quartieri poveri, caratterizzati da degrado e criminalità - Johannesburg (Sudafrica) → si contano centinaia di distretti recintati e di quartieri dotati di impianti di sicurezza. - Stati Uniti → dagli anni Trenta del XX secolo cominciarono a essere costruite le “cittadine fortificate”. Se ne contano migliaia. - In tutti gli Stati africani (Kenya, Zambia, Nigeria). - Lima (Perù) → il “muro della vergogna” separa Las Casuarinas e La Molina, due dei quartieri più ricchi della città, da Pamplona Alta, uno dei più poveri. - Cina → in diverse città si stanno costruendo imponenti insediamenti protetti. - Padova → nel 2006, l’amministrazione comunale decise di installare una recinzione di lamiere lunga 80 metri in un quartiere tristemente famoso per lo spaccio di stupefacenti.
Padova – Quartiere Anelli Lima - Il muro della vergogna San Paolo (Brasile), la comunità Alphaville e la favela divise da una barriera.
IL MURO DIGITALE DELLA CINA C’è un muro invisibile, che separa la Cina dal resto del mondo → il Grande firewall cinese o “scudo dorato”. ↓ - Monitoraggio costante del flusso delle informazioni per prevenire la diffusione del dissenso che potrebbe determinare la crisi dell’apparato politico ed economico cinese → “difendere” i cinesi da “pericolose” idee quali la democrazia, la libertà di pensiero e di parola. - Oscuramento di numerosi siti esteri o mondiali → Pur essendoci escamotage per accedere a tutti i siti, la maggior parte dei cinesi non può accedere a molti di essi (tra cui testate giornalistiche e social network → Youtube, “Time”, “The Economist”, Facebook). Il governo cinese teme soprattutto che l’utilizzo dei social network dia modo di organizzare dimostrazioni che possano sfociare a loro volta in disordini e tumulti.
La Cina ha le sue versioni di siti come Google, Twitter e Facebook → Renren, Weibo e Baidu che sono continuamente sottoposte a controlli. Politica contraddittoria → incentivare un’economia dinamica e globalizzata, ma sopprimere le informazioni provenienti dall’esterno. Sin dall’inizio della diffusione di Internet, il governo cinese fu pronto a difendere il suo ruolo di unica fonte di informazioni per il Paese. Definisce tali azioni come sicurezza informatica. ↓ 2017 → Nuova normativa cinese sulla sicurezza informatica → rafforza le barriere digitali attraverso regole dettate dal partito. ↓ Controllo da parte del governo delle informazioni e dei dati personali degli utilizzatori dei social network e delle aziende estere che entrano in contatto con le strutture informative della Cina.
“(....) Coloro che costruiscono muri ne finiranno prigionieri (...).” Papa Francesco Grazie per l’attenzione!
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