I MURI CHE DIVIDONO @ Cittadinanza - Formazione Loescher

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I MURI CHE DIVIDONO @ Cittadinanza - Formazione Loescher
@ Cittadinanza

  I MURI

CHE   DIVIDONO

                 a cura di Marta Ciotti
                 e di Elisabetta Pasquali
I MURI CHE DIVIDONO @ Cittadinanza - Formazione Loescher
I MURI NELLA STORIA

  Lungo i secoli, l’uomo ha costruito muri e barriere:
- La Muraglia cinese → fu realizzata nel III secolo a. C. e ampliata
                       fino alla dinastia Ming (XIII-XVII sec.). È lunga
                        circa 6000 chilometri e conta più di 4000 tra
                        torri di guardia e fortificazioni. Fu costruita per
                        difendersi dalle incursioni e dalle minacce dei
                        popoli del Nord. Essa, però, non risultò molto
                        efficace → nel XIII secolo fu oltrepassata dai
                        Mongoli, mentre nel XVII secolo toccò ai
                        Manciù.
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Dal 1985, la Muraglia Cinese
 è Patrimonio mondiale
dell’Umanità dell’Unesco

                                           “
        “(...) Una linea di demarcazione che separava la steppa dai campi
      coltivati, il nomadismo dall’agricoltura, e le barbarie dalla civiltà (...).”
                      (John King Fairbank, sinologo statunitense).
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- Vallo di Adriano → cominciò a essere costruito nel 122 d. C.,
             durante l’impero di Adriano. Esso si ergeva tra gli estuari
             dei fiumi Tyne e Forth e tracciava il confine
             tra la provincia romana della Britannia e la Caledonia,
             regione che coincide con l’odierna Scozia.
             Aveva scopi difensivi → doveva proteggere il
             confine e il territorio conquistato dagli attacchi dei
             Pitti, una popolazione stanziata nella Caledonia.
             Regolava i traffici attraverso la frontiera.
             Esso era lungo 117 chilometri e di fronte era stato
             scavato un fossato.
             Il muro e il fossato erano divisi da numerose file di
             pali appuntiti. Si contavano molti cancelli fortificati e a
             ogni miglio romano (1,48 chilometri) si trovava un fortino.
             Tra un fortino e l’altro erano state installate due torrette.
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Dal 1987, il Vallo di Adriano è
Patrimonio mondiale dell’Umanità
dell’UNESCO.
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- Vallo di Antonino → costruito dopo il 140 d.C. in seguito alla
                      penetrazione romana nel territorio
                      settentrionale dell’odierna Scozia.
                      Sostituì nelle funzioni il Vallo di Adriano.
                      Era lungo circa 60 chilometri e costituito
                      anch’esso da un fossato e da fortini.
                      Fu abbandonato tra il 163 e il 185 d.C..
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- Linea Maginot → sistema difensivo costituito in modo non
                   continuativo da fortificazioni, ostacoli anticarro,
                   postazioni per mitragliatrici che il governo francese
                   fece costruire a partire dal 1930 dal mare del Nord
                   fino al mar Mediterraneo lungo il confine con il
                   Belgio, il Lussemburgo, la Germania e l’Italia.
                                  ↓
Dopo l’esperienza della Prima guerra mondiale, la Francia temeva un
nuovo attacco militare da parte della Germania → dove la Linea
Maginot era fortificata.

Maggio 1940 → Le truppe della Wehrmacht invasero i Paesi neutrali
              di Belgio (attraverso la foresta delle Ardenne), Olanda
              e Lussemburgo e aggirarono così la Linea Maginot.
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La Linea Maginot dimostrò la sua inefficacia a causa della sua
frammentazione → solo al confine con la Germania erano state
    erette una serie di fortificazioni continue e poderose.
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- Muro di Berlino → nella notte tra il 12 e il 13 agosto 1961, con il consenso
                    dei sovietici, il governo della Germania dell’Est eresse
                    un muro per dividere in due la città di Berlino.

   Motivazioni → bloccare le numerose emigrazioni dei berlinesi dell’Est
                   verso Berlino Ovest e la Repubblica Federale di Germania.
                                  ↓
 Tra gennaio 1960 e fine luglio 1961 ben 330.000 persone si trasferirono a
 ovest per lavorare o per viverci stabilmente → la Germania dell’Ovest
 era il simbolo della ricostruzione e del benessere, mentre la Germania
 dell’Est era oppressa dal controllo sovietico.

  Il muro di Berlino diventò il simbolo della contrapposizione tra l’ideologia
democratica liberale degli Stati Uniti e quella comunista dell’Unione Sovietica.
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All’inizio, il muro di Berlino fu costruito con
    mattoni e filo spinato, sormontato da
    torrette di avvistamento e attraversato
    da corrente ad alta tensione. Poco dopo,
    la barriera fu rinforzata con il cemento
    armato e furono aggiunti dei riflettori in
    modo da permettere alle vedette di controllare
    eventuali fughe notturne.

Il muro era lungo più di 150 chilometri e divideva
a metà edifici pubblici (scuole, uffici), ma anche
cimiteri e case → le finestre delle abitazioni che
sorgevano sul confine furono murate per
evitare passaggi.
1962 → Fu aggiunto un secondo muro,
           parallelo al primo, che rendeva
           ancora più difficile fuggire.
           Tra i due venne a formarsi
           una sorta di corridoio, ribattezzato
           striscia della morte → chi tentava di
           superarlo non aveva scampo.

Nonostante il muro di Berlino fosse pressoché impossibile
da oltrepassare, per 28 anni, cioè fino alla sua caduta,
avvenuta il 9 novembre 1989, gli abitanti della zona Est
non si arresero e continuarono a progettare tentativi di fuga,
spesso estremamente ingegnosi e rocamboleschi.

Migliaia di tedeschi di Berlino Est riuscirono ad arrivare incolumi a Berlino Ovest,
mentre chi veniva catturato durante la fuga era condannato a pene detentive durissime.
Infine, più di cento individui, tra cui alcuni bambini, furono uccisi o morirono
accidentalmente mentre cercavano di fuggire.
I MURI STORICI DEL XX SECOLO ANCORA ESISTENTI

 Corea del Nord/Corea del Sud
Nel 1950 scoppiò la sanguinosa guerra di Corea tra
 nordcoreani, appoggiati dall’Urss, e la Corea del Sud,
 sostenuta dagli Usa. I nordcoreani invasero la Corea del
 Sud con lo scopo di sottometterla al comunismo.
Al termine del conflitto, nel 1953, il confine fu riportato
al 38° parallelo, stabilito nel 1948.

                              La frontiera è segnata dalla Linea di demarcazione
                              militare coreana → è lunga 248 chilometri e su
                              entrambi i lati si trova la zona demilitarizzata coreana.
Cipro
L’isola nel Mediterraneo è abitata dalla comunità
greco-cipriota e da quella turca. Nel 1974, un colpo di Stato
militare appoggiato dalla Grecia depose il presidente in
carica con l’obiettivo di annettere l’isola alla Grecia. La
Turchia reagì e occupò la parte settentrionale di Cipro, dove nel 1975 fu proclamato lo
Stato federato turco di Cipro.
Nel 1974, l’Onu istituì la Linea verde → un’area demilitarizzata lunga 180 km costituita da
una recinzione di filo spinato che separa la parte settentrionale e quella meridionale dell’isola.
La stessa capitale Nicosia è divisa da una barricata formata da
                                     sacchi di sabbia e
                                     filo spinato.
Irlanda del Nord
 È presente una serie di muri (Peace lines) → la maggior parte è situata
 nella capitale, Belfast, e nella città di Derry (Londonderry).
 Queste barriere sono di protezione e separano le zone abitate dai
 cattolici dalle zone dei protestanti → i primi tratti di muro furono eretti
 nel 1969, all’inizio del periodo più recente del conflitto nordirlandese.
 Oggi sono circa 80 barriere e hanno raggiunto i 21 km di lunghezza totale.
 Sono il simbolo della tensione
ancora esistente tra i cattolici che vorrebbero
                                l’annessione alla
                                Repubblica d’Irlanda
                                e i protestanti
                                che si battono per
                                rimanere parte del
                                Regno Unito.
I MURI CHE DIVIDONO OGGI IL MONDO

Nonostante la globalizzazione e i progressi compiuti dalla tecnologia che ci
fa essere vicini anche se lontani, siamo sempre più divisi.
Nel 1989, al momento del crollo del muro di Berlino, si contavano nel
mondo 15 barriere, oggi sono almeno 70 e altre 7 in fase di costruzione →
muri che dividono Stati; barriere all’interno di grandi città.
 Almeno 65 Paesi (più di un terzo degli Stati nazionali del mondo)
               hanno eretto muri, barriere o recinti.
                                ↓
 Elisabeth Vallet, docente all’università di Montreal ha condotto uno
 studio approfondito sulla diffusione dei muri nel mondo → esisterebbero
 più di 40mila chilometri di muri e di barriere, circa la circonferenza
 del globo terrestre.
I MURI NEL MONDO OGGI

Fonte: Élisabeth Vallet, Josselyn Guillarmou, and Zoé Barry, Raoul–Dandurand Chair, University of Quebec in Montreal; The
Economist.
PERCHÉ SI COSTRUISCONO MURI?

Ci sono varie motivazioni che spingono i governi di molti Stati a
erigere muri:
- bloccare l’arrivo dei migranti;
- proteggere il proprio territorio dalle infiltrazioni terroristiche;
- fermare i traffici illegali (merci, bestiame, sostanze stupefacenti,
  armi);
- rendere più sicuro un confine tra Stati in contrasto tra loro;
- separare quartieri poveri e malfamati dal resto della metropoli.
MEDIO ORIENTE

- ISRAELE / CISGIORDANIA
 Dal 2002, le autorità israeliane hanno cominciato a costruire un muro che separa
 Israele dalla regione della Cisgiordania → simbolo del lungo e sanguinoso
 conflitto che dal 1948 oppone gli israeliani ai palestinesi.

 Questa barriera è lunga quasi 710 chilometri ed è composta in parte minore da
 lastre di cemento alte 8 metri, e in parte maggiore da una recinzione di filo
 spinato. Alcuni tratti sono elettrificati e a intervalli regolari sono state erette
 torri di guardia dalle quali i soldati israeliani controllano entrambi i lati
del confine.

Motivo della costruzione → All’inizio della seconda intifada (liberazione dei
Palestinesi dall’oppressione israeliana) sono scoppiati nuovi episodi di violenza
che hanno spinto il governo di Israele a costruire la barriera.
Secondo la maggioranza degli israeliani la barriera sta avendo effetti
   positivi → ha diminuito gli attentatori suicidi e gli attacchi armati
   palestinesi e ha garantito una maggiore sicurezza lungo il confine.

 Secondo i palestinesi, invece, la barriera è stata una scusa per impossessarsi
 di parte dei territori della Cisgiordania → il perimetro del muro non segue in
modo preciso il confine tra Israele e Cisgiordania, ma penetra all’interno dei
territori palestinesi inglobando le colonie israeliane.
- ISRAELE/STRISCIA DI GAZA
     Nel 1994, lo Stato di Israele ha cominciato a erigere una barriera che
     misura circa 60 chilometri lungo il confine con Gaza, territorio
     palestinese.

 - ISRAELE/EGITTO
   Nel 2013, Israele ha completato la realizzazione di una recinzione lunga
   245 chilometri al confine con l’Egitto per bloccare l’immigrazione
   illegale proveniente da diversi Paesi africani.

- ISRAELE/SIRIA
  Allo scoppio della guerra civile siriana, nel 2012, Israele ha costruito una
  barriera per bloccare la possibile penetrazione di esponenti dell’ISIS.
I muri nelle città del Medio Oriente

In tutto il Medio Oriente esistono numerosi muri eretti nelle città ad alto
rischio di attacchi terroristici come Baghdad (in Iraq), Il Cairo (in Egitto),
Damasco (in Siria), Beirut (in Libano), Riad (in Arabia Saudita) e Amman
(in Giordania) → muri antiesplosione e barriere in cemento armato a difesa
di ambasciate, sedi di organizzazioni internazionali, di associazioni benefiche,
commissariati di polizia, caserme, alberghi e quartieri residenziali.
                                     ↓
  Motivazione → numerosi attacchi terroristici che in questi decenni
               hanno insanguinato l’area mediorientale.
                                     ↓
                           Grave instabilità politica
In Medio Oriente, la religione riveste un ruolo determinante nelle
   divisioni, negli scontri e nell’instabilità politica dell’area.
                                     ↓
 profonda rivalità tra l’Arabia Saudita sunnita e l’Iran sciita → Stati
 che aspirano a diventare leader del Medio Oriente.
                       → si schierano su fronti opposti nei conflitti
                         religiosi che dilaniano la regione → sono accusati
                         di finanziare i gruppi terroristici.

                         CONSEGUENZA
                                  ↓
Costruzione di numerosi muri lungo le frontiere → Arabia Saudita (confini con lo
Yemen e l’Iraq); Kuwait (confine con l’Iraq, costruito dopo la Prima Guerra del
Golfo); Giordania (confine con la Siria dilaniata dalla guerra → bloccare flusso di
profughi; fermare la diffusione del terrorismo); Egitto; Turchia; Tunisia.
ASIA
INDIA/BANGLADESH
È stato costruito il muro di confine più lungo del mondo → segue quasi tutti i 4050
chilometri che dividono l’India dal Bangladesh.
                                    ↓
 Barriera con tratti murati, tratti coperti dal filo spinato, tratti elettrificati, tratti
 illuminati da cellule fotoelettriche e presenza di sensori di movimento.
Motivazioni → bloccare e prevenire il contrabbando di merci e di armi;
            → bloccare le infiltrazioni terroristiche e l’immigrazione illegale →
            migrazioni di massa dal Bangladesh, un Paese densamente popolato
            (165 milioni di abitanti), dilaniato dalla povertà, dai conflitti religiosi
            (in Bangladesh la maggioranza è islamica) e dagli effetti dei
             cambiamenti climatici (aumento del livello del mare).
                                       ↓
Tensioni → Da decenni gli indiani lamentano minor disponibilità di posti di lavoro
           e di case; contrasti tra induisti e musulmani.
Nel 2011, Felani Khatun, una quindicenne del Bangladesh rimase
   impigliata nel filo spinato della barriera. Fu uccisa da una guardia.
   Lei e la sua famiglia vivevano e lavoravano illegalmente in India e
   avevano pagato un passatore per superare il muro per tornare a fare
il visita ai parenti in Bangladesh.
   Si stima che ogni anno vengano uccise almeno un centinaio di persone
   che tentano di superare la barriera.
INDIA/PAKISTAN
L’India ha costruito una barriera lunga 547 chilometri
che percorre la “Line of Control” (linea del cessate
il fuoco) del Kashmir → regione a maggioranza
musulmana che entrambi gli Stati considerano parte del
loro territorio, ma riconosciuta ufficialmente all’India.
Il muro divide il Kashmir in due parti →
Kashmir indiano e Kashmir pakistano.

La barriera consiste in una doppia recinzione alta fino
a 3,6 metri costituita da apparecchiature altamente
tecnologiche (sensori, radar). La striscia di terra tra le
due recinzioni è minata.
                              ↓
Lunga storia di fortissime tensioni tra India e Pakistan
cominciate nel 1947 con la spartizione del
subcontinente indiano → pericolo di scontri armati.
IRAN/PAKISTAN/AFGHANISTAN
I tre Stati hanno raggiunto un accordo per erigere una barriera che difenda i confini
dagli attacchi terroristici e dai trafficanti di droga → muro in cemento armato
lungo 700 chilometri alto fino a 3 metri e fortificato con barre di acciaio. In
determinati punti, la barriera è controllata da forze di polizia.

THAILANDIA/MALESIA
Barriera fatta costruire dalla Thailandia per
fermare il traffico di armi verso le guerriglie
musulmane separatiste presenti nella parte più
meridionale del Paese. Il muro, lungo 27
chilometri, ha anche lo scopo di arginare
l’influenza del fondamentalismo malese
sulla minoranza musulmana della
della popolazione thailandese.
AFRICA

- MAROCCO/SAHARA OCCIDENTALE
  Il muro divide le province meridionali del Marocco sulla costa atlantica
  dalla zona del deserto del Sahara, in cui abita la popolazione
  arabo-berbera dei Saharawi.
 È una barriera lunga 2736 chilometri la cui base è di sabbia e supera i 2
 metri. Su entrambi i lati del muro sono disseminate milioni di mine
 antiuomo → è il campo minato continuo più lungo del mondo.
 Il muro è fornito di torri mobili sulle quali sono montati radar in grado di
 controllare il territorio fino a 80 chilometri.

 Ogni 5 chilometri c’è un distaccamento dell’esercito marocchino
 supportato da postazioni di artiglieria.
Fino al 1975 il Sahara occidentale era una
colonia spagnola. Alla sua dissoluzione, il territorio
fu ceduto al Marocco e alla Mauritania, i due Paesi
confinanti. A questa decisione si oppose con forza il
Fronte Polisario → organizzazione militare e politica
che si batte per l’indipendenza del Sahara occidentale,
                  e che nel 1976 proclamò la Repubblica
                       Democratica Araba dei Saharawi.
                                      ↓
                        Territorio conteso → i Saharawi vivono da decenni nei
                           campi profughi in Marocco e in Algeria.

                     Motivazione della costruzione del muro → il Marocco l’ha
                    eretto tra il 1980 e il 1987 per difendersi dagli attacchi armati
                     del Fronte Polisario e per inglobare le aree economicamente
                     più strategiche (miniere di fosfati).
BOTSWANA/ZIMBABWE
      Dal 2003 i due Stati sono divisi da una barriera costituita da rete metallica
   elettrificata lunga circa 500 chilometri. La barriera è stata innalzata per volere
  del Botswana, uno dei Paesi africani con un’economia molto sviluppata.
Motivazioni → fermare la diffusione dell’afta epizootica che aveva colpito il
                 bestiame dello Zimbabwe.
             → bloccare il flusso consistente di migranti provenienti dallo
                Zimbabwe, un Paese molto povero.
Conseguenze → alcuni villaggi si sono ritrovati divisi e impossibilitati a raggiungere
                  fonti d’acqua e aree destinate all’allevamento e alla caccia →
                  tensioni e disagi.

SUDAFRICA/ZIMBABWE SUDAFRICA/MOZAMBICO
Il Sudafrica ha recintato i confini per fermare i tanti migranti che tentano di entrare
nel suo territorio → il Sudafrica è uno degli Stati più ricchi del continente.
La recinzione con il Mozambico è stata ribattezzata serpente di fuoco per la presenza
di una carica elettrica a 3500 volt. Qui, negli anni Novanta hanno trovato la morte
centinaia di mozambicani in fuga dalla guerra civile.
CONTINENTE AMERICANO

STATI UNITI/MESSICO
Nel 1990, sotto la presidenza di George H. W.
Bush ebbe inizio la costruzione del muro che
divide gli Stati Uniti d’America e il Messico.
La barriera fu estesa in lunghezza e in altezza
nei decenni successivi, sotto le presidenze di
Bill Clinton, George W. Bush e Barack Obama.
                                       ↓

                                 Al momento dell’insediamento di Obama c’erano
                                 quasi mille chilometri di muro. Dopo averla
                                 incrementata, superando i 1000 chilometri, il
                                 presidente affermò che la barriera poteva
                                 considerarsi completata.
                                 Il muro è alto 4 metri ed è costituito da lamiere
                                 metalliche sagomate.
Motivazioni → fermare l’immigrazione clandestina che conta numeri
                         molto alti.
                     → bloccare il traffico di armi, di stupefacenti e di merci illegali.
                                 Tuttavia
molti immigrati ottengono un visto turistico e alla scadenza
rimangono illegalmente negli Stati Uniti;
narcotrafficanti e contrabbandieri corrompono i funzionari
dei posti di confine ufficiali. Le bande criminali si scontrano
per il controllo sulle cittadine che sorgono lungo la barriera.
Eletto presidente nel 2016, Donald Trump affermò la
costruzione di una barriera ancora più grande in cemento armato e
che il Messico avrebbe pagato i lavori → tensioni internazionali.
                    ↓
 Il muro di Trump è più divisivo → l’obiettivo consiste nel dividere gli americani
 dai non-americani. Presenta i messicani negativamente “Il Messico ci manda
 uomini che hanno tantissimi problemi (...), portano le droghe, il crimine. Stuprano”.
                                       ↓
        Incitamento al razzismo, alla superiorità dell’ “America Bianca” →
                             lacerazione del Paese.
Il muro che Trump vuole costruire lungo tutto il confine con il Messico presenta numerosi
impedimenti → trattati internazionali che regolano il controllo della frontiera;
             → due terzi dei terreni e degli immobili che fiancheggiano il confine
                appartengono a privati cittadini che non vogliono avere vicino una
                gigantesca barriera → azioni legali;
             → caratteristiche morfologiche del territorio → il confine si estende per 3200
                chilometri, ma una possibile barriera potrebbe essere costruita lungo 1600
                chilometri a causa di ostacoli naturali (pendenzadel territorio, presenza di
                acqua; substrato roccioso);
             → costi altissimi di realizzazione e di manutenzione rispetto alle affermazioni
                di Trump.

                                          Installazione fotografica temporanea dell’artista francese J R. raffigura
                                          un bambino, Kikito, nato al confine. Sembra che si stia affacciando
                                          dal suo lettino e il suo sguardo innocente è in contrasto con
                                          l’inquietante muro che divide Usa e Messico.
EUROPA
Uno degli ideali dell’Unione Europea è la libertà di movimento → garantire ai cittadini
europei il diritto di vivere, lavorare e viaggiare in tutti i Paesi membri.
                                      ↓
 Obiettivi → favorire la crescita economica;
           → promuovere l’integrazione tra i popoli europei.
2004 → Sono diventati membri dell’Ue anche gli Stati dell’Europa orientale, che facevano
       parte del blocco sovietico fino alla caduta del muro di Berlino e alla dissoluzione
       dell’Unione Sovietica.
 Negli ultimi anni l’Unione Europea, oltre agli effetti della crisi finanziaria mondiale
 del 2008, ha dovuto affrontare l’aumento dell’ondata migratoria dall’Africa, dal Medio
 Oriente e dall’Asia → milioni di persone in fuga dai conflitti e dalle guerre civili che
 dilaniano quelle aree del mondo.
 L’Europa era impreparata a ricevere tanti migranti (2015 → oltre un milione) → si
 inasprisce l’atteggiamento degli Europei verso i migranti e i profughi.
 L’aumento degli attacchi terroristici in Europa ha indotto i cittadini europei ad associare il
 terrorismo all’immigrazione.
Costruzione di barriere → erano già presenti in Nord Africa le recinzioni
che isolano le città spagnole di Melilla e di Ceuta. In questi ultimi anni quella di
Melilla è stata scavalcata da migliaia di clandestini.
Dagli anni ’90 sono stati eretti quasi mille chilometri di barriere. 10 Stati membri
hanno innalzato muri e recinzioni.

2011 → una delle prime barriere erette. Recinzione
     di filo spinato tra Grecia e Turchia per impedire    la recinzione vicino al fiume Evros,
     l’entrata di migranti e di profughi provenienti       al confine tra Grecia e Turchia
     dall’Africa e dal Medio Oriente → i migranti
     optano per la pericolosissima rotta marittima.
2015 → L’Ungheria ha cominciato a costruire una recinzione prima lungo il
           confine con la Serbia, poi con la Croazia → 480 chilometri di filo spinato.
                                ↓
Flusso migratorio quasi azzerato → il governo
ungherese è tra i più ostili verso l’immigrazione e la
ridistribuzione dei migranti proposta dalla Ue.
- Austria/Slovenia → tre chilometri di filo spinato lungo il
                    confine tra i due Paesi.
- Bulgaria/Turchia → il confine è diviso per 200
  chilometri da una recinzione di filo spinato, con
  telecamere a infrarossi e la presenza di militari.
- “Great Wall” → muro di Calais, in Francia, posizionato
             nei pressi del porto per impedire
             ai migranti di attraversare
             il Canale della Manica a
              bordo di camion. La barriera,
              finanziata dal Regno Unito, è
              alta 4 metri ed è lunga
              un chilometro.
Di fronte alle ambizioni politiche e territoriali della Russia, alcuni Stati
     europei hanno deciso di alzare fortificazioni difensive al confine con la Russia.

- Ucraina/Russia → Dopo l’annessione della Crimea alla Russia nel 2014,
                    l’Ucraina ha cominciato a costruire una barriera lungo il
                    confine con la Russia. I due Stati sono da anni in guerra per
                    il controllo delle regioni orientali ucraine.
La Russia ha risposto innalzando una recinzione lunga 60 chilometri a nord della
Crimea al confine con l’Ucraina.

- 2015 → Estonia e Lituania hanno cominciato a recintare il confine con la Russia.
- 2017 → La Lettonia ha seguito l’esempio di Estonia e Lituania e ha eretto una
         barriera alla frontiera con Kalingrad, territorio russo.

- 2016 → La Norvegia ha costruito una barriera alta 4 metri sul confine con la Russia
         per bloccare passaggi illegali (compresa l’immigrazione clandestina) e per
         motivi di sicurezza.
La recinzione al confine tra Ucraina
       e Russia.

              Il confine fortificato tra la Lituania e Kaligrad

La barriera costruita dall’Estonia alla frontiera con la Russia
è lunga 136 chilometri ed è costituita da telecamere, da
cellule fotoelettriche, sensori sotterranei e subacquei.
MURI CHE DIVIDONO RICCHEZZA E POVERTÀ
       In molte città del mondo sono state costruite recinzioni che dividono i quartieri
       o creano vere e proprie ”cittadine fortificate”.
                                 ↓
      Suddivisione tra quartieri ricchi, che secondo le autorità devono essere messe
       in sicurezza, e quartieri poveri, caratterizzati da degrado e criminalità

-    Johannesburg (Sudafrica) → si contano centinaia di distretti recintati e di
                                      quartieri dotati di impianti di sicurezza.
-   Stati Uniti → dagli anni Trenta del XX secolo cominciarono a essere costruite
                  le “cittadine fortificate”. Se ne contano migliaia.
-    In tutti gli Stati africani (Kenya, Zambia, Nigeria).
-    Lima (Perù) → il “muro della vergogna” separa Las Casuarinas e La Molina, due
     dei quartieri più ricchi della città, da Pamplona Alta, uno dei più poveri.
-    Cina → in diverse città si stanno costruendo imponenti insediamenti protetti.
-    Padova → nel 2006, l’amministrazione comunale decise di installare una
     recinzione di lamiere lunga 80 metri in un quartiere tristemente famoso per lo
     spaccio di stupefacenti.
Padova – Quartiere Anelli          Lima - Il muro della vergogna

                            San Paolo (Brasile), la comunità Alphaville
                            e la favela divise da una barriera.
IL MURO DIGITALE DELLA CINA

C’è un muro invisibile, che separa la Cina dal resto del mondo →
                il Grande firewall cinese o “scudo dorato”.
                                 ↓
- Monitoraggio costante del flusso delle informazioni per prevenire la diffusione
del dissenso che potrebbe determinare la crisi dell’apparato politico ed economico
cinese → “difendere” i cinesi da “pericolose” idee quali la democrazia, la
libertà di pensiero e di parola.
- Oscuramento di numerosi siti esteri o mondiali → Pur essendoci escamotage
  per accedere a tutti i siti, la maggior parte dei cinesi non può accedere a molti
  di essi (tra cui testate giornalistiche e social network → Youtube, “Time”,
  “The Economist”, Facebook).
Il governo cinese teme soprattutto che l’utilizzo dei social network dia modo di
organizzare dimostrazioni che possano sfociare a loro volta in disordini e tumulti.
La Cina ha le sue versioni di siti come Google, Twitter e Facebook → Renren,
Weibo e Baidu che sono continuamente sottoposte a controlli.

Politica contraddittoria → incentivare un’economia dinamica e
                          globalizzata, ma sopprimere le informazioni
                          provenienti dall’esterno.

 Sin dall’inizio della diffusione di Internet, il governo cinese fu pronto a difendere il
 suo ruolo di unica fonte di informazioni per il Paese. Definisce tali azioni come
 sicurezza informatica.
                        ↓
2017 → Nuova normativa cinese sulla sicurezza informatica → rafforza le
         barriere digitali attraverso regole dettate dal partito.
                                 ↓
Controllo da parte del governo delle informazioni e dei dati personali degli
utilizzatori dei social network e delle aziende estere che entrano in contatto con le
strutture informative della Cina.
“(....) Coloro che costruiscono muri
ne finiranno prigionieri (...).”
                        Papa Francesco

Grazie per l’attenzione!
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