I MEZZARI ADORNANO IL FARMACOM - Anche nel 2019 le collezioni "escono" dai Musei genovesi - Farmacie Comunali Genovesi
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FARMACOM edizione di GENOVA - Anno IV - Numero 1 - GENNAIO/FEBBRAIO 2019 I MEZZARI ADORNANO IL FARMACOM Anche nel 2019 le collezioni “escono” dai Musei genovesi Seguici su Facebook www.farmaciecomunali.genova.it
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EDITORIALE di Elisabetta Farina Cari Lettori 2019, L’ANNO DI LEONARDO In occasione dei festeggiamenti per il 500° anniversario della morte di Foto di copertina: Genova, Manifattura Testori(?), secolo XIX Leonardo da Vinci, in tutto il mondo saranno realizzate celebrazioni per Mezzaro “delle vacchette” Tela di cotone stampata con matrici lignee ricordare la genialità dello scienziato e dell’artista Genova, Musei di Strada Nuova, Civiche Collezioni Tessili (dono Luxoro, 1945) Da Vinci, che gli diede i natali, a Milano, in cui il genio visse il suo pe- Foto FCG – Luigino Visconti riodo più fecondo e creativo e dove il Museo della scienza porta il suo nome, numerose città d’Italia si preparano a celebrarlo con un palinse- sto di iniziative e mostre, alcune già iniziate nel dicembre scorso. DALLE FARMACIE COMUNALI Un anno della nuova farmacia di Burlando 4 Tra queste Leonardo da Vinci Parade, una mostra temporanea al Mu- seo della scienza di Milano, in cui sfilano in parata accostamenti insoliti I mezzari adornano di arte e scienza, tra gli affreschi del XVI secolo provenienti dalla Pina- il FarmaCom 5 coteca di Brera e una selezione degli storici e spettacolari modelli leo- INSERTO - PARLIAMO DI SALUTE nardeschi da tempo non visibili. Un percorso inedito sui diversi campi di CHE COSA SIGNIFICA interesse e studio di Leonardo dedicati all’ingegneria e alla tecnica per Cosmetovigilanza valorizzare la collezione storica - la più importante al mondo - con cui il e cosmetosorveglianza 7 Museo apriva al pubblico nel 1953. TECNOLOGIA E SALUTE Un anno, quindi, che vedrà l’esposizione di capolavori e preziose opere. Il robot da Vinci Non soltanto la Gioconda, la Vergine delle Rocce o la Dama con l’er- in sala operatoria 8 mellino o ancora i modelli delle “macchine leonardesche”, ma pure gli SALUTE ANIMALI studi e i disegni di anatomia. Molti dei disegni che Leonardo dedicò allo La ricetta veterinaria studio dell’anatomia umana e animale furono acquisite, dopo la sua diventa elettronica 10 morte, dalla Royal Collection del Castello di Windsor (www.rct.uk) che IL CONSIGLIO DEL FARMACISTA nel corso dell’anno li esporrà in varie sedi. Convivere con la dermatite atopica 12 Come altri pittori del ‘400, Leonardo da Vinci si accostò agli studi di LA PAROLA ALL’ESPERTO anatomia umana attraverso la cosiddetta “anatomia artistica”, per me- L’epilessia 15 glio raffigurare il corpo umano. Tale fu il fascino per il suo animo di artista e scienziato, che dall’anatomia “di superficie” passò allo studio degli organi interni. Egli diede anche impulso all’anatomo-fisiologia, che si sviluppò in quegli anni nelle Università italiane, studiando i mo- Direzione, redazione Farmacie Comunali Torino S.p.A. vimenti del corpo, le leve che utilizza l’apparato muscolo-scheletrico Corso Peschiera 193 - 10141 Torino umano e le forze che produce. Quindi, analizzò i sensi, i sistemi ner- www.fctorinospa.it Pubblicità voso, circolatorio e urinario poi l’apparato riproduttivo. Giunse, infine, Farmacie Comunali Torino S.p.A. all’anatomia patologica, studiando le modificazioni del corpo umano Farmacie Genovesi s.r.l. Via D’Annunzio 27, 16121 Genova con l’età: esponendo con accurate descrizioni e illustrazioni le differen- Direttore Responsabile ze riscontrate nelle arterie dei giovani e dei vecchi, diede probabilmente Elisabetta Farina redazione: redazione@fctorinospa.it la prima descrizione delle caratteristiche della arteriosclerosi. Grazie a Hanno collaborato a questo numero tale miniera di informazioni e scoperte scientifiche in anticipo di secoli Daniela Audenino, Marzia Iester, sulla scienza ufficiale, Leonardo può essere considerato a pieno titolo Isabella Larosa, Luisa Romanelli, Elona Sema precursore della scienza medica moderna. Progetto grafico e impaginazione Futurgrafica S.r.l. Stampa FarmaCom partecipa alle celebrazioni di Leonardo, approfondendo l’u- Tipografia Sosso S.r.l. tilizzo della tecnologia in ambito sanitario, sia presentando esempi di innovazione attuale sia ricordando importanti scoperte e personaggi che hanno segnato la storia della medicina. Buon 2019 e buona lettura! Tiratura 5.000 copie Registrazione al Tribunale di Torino N°114 dell’8 gennaio 2008 3
DALLE FARMACIE COMUNALI UN ANNO DELLA NUOVA FARMACIA DI BURLANDO Lo sguardo verso il futuro dei servizi Elisabetta Farina Nel 2017, per avere una anteprima sulla nuova Il punto salute è dedicato alle attività di prevenzio- sede, avevamo incontrato la direttrice, che ci aveva ne e autoanalisi quali la misurazione della pressio- accompagnati in una visita virtuale della farmacia. ne e l’autoanalisi dei parametri ematici (glicemia, Parliamo della comunale di Burlando, la cui nuova colesterolo ecc.), mentre la stanza benessere è veste ha previsto anche uno spostamento di alcune uno spazio destinato all’offerta dei vari servizi qua- decine di metri - dal numero civico 76r al 90r - per li, ad esempio, la MOC, il test dell’età vascolare e renderla più ampia e funzionale. l’esame audiometrico. Il calendario delle giornate Dopo circa un anno, abbiamo nuovamente il piace- durante le quali usufruire di tali servizi è pubblica- re di intervistare la dottoressa Maria Luisa Roma- to nella rivista, sul sito e, ovviamente, è richiedibile nelli. in farmacia dove è possibile anche prenotare. Già l’impatto visivo è accattivante: un ottimo bi- La nuova impostazione ha permesso anche di am- glietto da visita pliare la proposta di reparti e prodotti, oltre che Possiamo dire – riportando il commento di alcuni di servizi. nostri utenti - che “viene voglia di entrare” e che, Assolutamente sì. Come detto prima, sono state varcata la soglia, il senso di accoglienza trasmesso incrementate considerevolmente le discese espo- dalla nuova farmacia viene percepito. La filosofia sitive, così da ampliare e innovare la proposta. Ad dello stile estetico è analoga a quella che ha ispira- esempio, abbiamo incrementato lo spazio dedicato to la farmacia comunale di Quinto. Anche a Burlan- agli amici animali con un ventaglio più ampio di ali- do si conferma il filo conduttore della “genovesità” menti e prodotti che affiancano la dispensazione che caratterizza lo stile delle farmacie comunali dei farmaci veterinari. Il settore della cosmesi si della città e che già dall’esterno presenta uno degli è potuto sviluppare, consentendo di proporre alla elementi distintivi - il trebino che spicca sul fascio- nostra clientela un numero maggiore e più varie- ne verde – proseguendo poi all’interno con la pavi- gato di linee. La proposta della cosmesi è anche mentazione a quadri bianchi e grigi. affiancata da giornate dedicate al make-up, al fine di approfondire e collegare le due componenti sa- Le migliorie anticipate nel corso della visita vir- lute e bellezza. tuale sono state tutte realizzate? Più in generale, la farmacia ha modificato la sua Come potete vedere, i nuovi locali confermano fisionomia di offerta al territorio, passando da una quanto proposto dalla planimetria allora presen- impostazione tradizionale di “dispensatrice di far- tata. Oltre all’accogliente locale destinato alla ven- maci” a una moderna quale “punto di riferimento dita, che propone numerose discese espositive, si per il benessere e fornitore di servizi”. Innovazione, confermano come principali elementi innovativi il quindi, per rafforzare la missione della comunale punto salute e la stanza benessere. di Burlando, radicata nel territorio e tra la gente del suo quartiere. Una ventata di novità Possiamo dire che l’azienda Farmacie Genovesi continua a investire sulla modernità, guardando alle farmacie come a presidi in evoluzione e avendo uno sguardo verso il futuro. La nuova farmacia di Burlando è stato un regalo per gli abitanti del quartiere, e anche noi farmaci- ste siamo molto entusiaste. Infatti, desidero con- fermare che si è concretizzato quanto dissi come speranza nella precedente intervista “ci consente di svolgere in modo più confortevole e funzionale il servizio, permettendoci anche di dedicare ancor più attenzione all’utenza e alle sue esigenze, sia nel tempo dedicato al consiglio, sia nell’affianca- mento alla prevenzione”. 4
DALLE FARMACIE COMUNALI I MEZZARI ADORNANO IL FARMACOM Anche quest’anno le bellezze artistiche e storiche delle Collezioni genovesi “usciranno” virtualmente dalle sale dei musei cittadini per mostrarsi sulla co- pertina della rivista FarmaCom. Il 2019 è l’anno dei mezzari. L’oggetto raffigurato in questo numero, divenuto uno dei simboli della città di Genova, è appunto un mezzaro (dall’arabo meizar = velo) il grande telo che originariamente faceva parte dell’abbigliamento femminile e veniva indossato piegato a metà e ap- puntato sul capo.Il pezzo fa parte di una cospicua raccolta di mezzari conservati presso le Collezioni Tessili dei Musei di Strada Nuova. Le Collezioni Tessili dei Musei di Strada Nuova si sono costituite alla fine del XIX secolo soprattutto grazie ad una serie di doni da parte di privati che sono proseguiti anche durante il secolo successivo e durano tuttora, determinando un continuo arric- chimento di questa importante raccolta. Tra i set- tori di estremo interesse, oltre a quello dell’abbi- gliamento, la collezione di tele stampate, costituita soprattutto da innumerevoli mezzari, i grandi teli dagli affascinanti disegni policromi di ascendenza orientale che le dame genovesi portavano appuntati sul capo. Le Collezioni Tessili possiedono numerosi esemplari di mezzari caratterizzati da diverse tipo- logie di disegni, come quelli tradizionalmente defini- ti dell’Albero Vecchio, del Castagno, delle Vacchet- te. Strettamente collegata a questo tipo di manufatti è la serie di matrici lignee per la stampa dei tessuti, importantissima testimonianza di una tecnica anti- ca che trovò diffusione a Genova a partire dal tardo Settecento. Infatti, questi tessuti stampati, nel Set- tecento chiamati “indiane” per la loro origine orien- tale, localmente sono stati oggetto di un’intensa produzione che ha avuto sede a Cornigliano e Sam- pierdarena durante il XVIII e il XIX secolo. I motivi decorativi impressi su queste stoffe sono il risultato di una straordinaria contaminazione di stili e di soggetti diversi, orientali e occidentali, che con- tinuano ancora oggi ad affascinare il pubblico. Per approfondire www.museidigenova.it fotografie: Farmacie Comunali genovesi 5
PARLIAMO DI SALUTE a cura di Elisabetta Farina COSMETOVIGILANZA CHE COSA SIGNIFICA E COSMETOSORVEGLIANZA Segnalare significa tutelare BELLI SÌ ma senza Nonostante i cosmetici siano valutati per la loro si- SORPRESE curezza d’uso prima della loro immissione in com- mercio possono, tuttavia, provocare l’insorgenza USA I COSMETICI CORRETTAMENTE SEGUI SEMPRE LE INDICAZIONI E SEGNALA EVENTUALI di eventi dannosi per l’organismo. Nasce così l’e- EFFETTI INDESIDERABILI sigenza di controllarne la sicurezza d’uso anche dopo la loro immissione in commercio, attraver- so due tipi di attività: la cosmetosorveglianza e la Opuscolo scaricabile cosmetovigilanza. Entrambe rivestono un ruolo di dal sito del ministero Università degli Studi di Napoli Federico II della Salute. Direzione Generale dei Dispositivi medici Scuola di Medicina e Chirurgia e del Servizio Farmaceutico Dipartimento di Farmacia primaria importanza nel salvaguardare la salute pubblica. TIPOLOGIE DI EFFETTI INDESIDERABILI La cosmetosorveglianza è volta a verificare e con- Le reazioni più comuni correlate all’uso dei prodot- trastare la vendita e la distribuzione dei prodotti ti cosmetici riguardano la cute e sono: cosmetici irregolari, cioè non conformi alle nor- • dermatite irritativa da contatto (dic) mative vigenti. caratterizzata da rossore, gonfiore, esfoliazione La cosmetovigilanza è l’insieme delle attività per superficiale, intenso bruciore e prurito localiz- la raccolta e la gestione delle segnalazioni di effet- zati nella sede di contatto con agenti irritanti; le ti indesiderabili attribuibili all’uso di un cosmetico manifestazioni insorgono, generalmente, dopo con lo scopo di facilitare la sorveglianza post-mar- pochi minuti dall’applicazione del prodotto co- keting e garantire la tutela della salute dei citta- smetico indipendentemente dalla predisposizio- dini. ne individuale; La sorveglianza, e quindi la sicurezza, dei prodotti • dermatite allergica da contatto (dac) cosmetici immessi sul mercato è disciplinata dal caratterizzata da rossore, gonfiore, vescicole, Regolamento (CE) n. 1223/2009 sui prodotti cosme- croste, intenso prurito localizzati non solo nelle tici, che ha sostituito la Direttiva Europea (76/768/ aree di applicazione del cosmetico ma in alcu- CEE). ni casi anche a distanza; le manifestazioni sono La disciplina relativa ai prodotti cosmetici conte- espressione di un’infiammazione della cute su nuta nel Regolamento CE 1223/2009 prevede, tra base allergica e insorgono 24-48 ore dopo il se- l’altro, che anche le farmacie svolgano le attività di condo contatto con l’allergene. cosmetovigilanza, e quindi provvedano alla segna- lazione al ministero della Salute degli effetti inde- DEFINIZIONE DEGLI EFFETTI INDESIDERABILI (*) siderabili gravi (EIG) associati all’uso dei cosmetici. In riferimento a tale attività, il Ministero è nuova- • effetti indesiderabili (EI), in inglese “undesirable mente intervenuto con la nota prot. 65441 del 28 effects (UEs)”, sono definiti come “reazioni avver- novembre 2018 per ribadire alcuni aspetti tra cui se per la salute umana attribuibili alle normali o che le segnalazioni degli EIG possono essere inviate ragionevolmente prevedibili condizioni di uso di al Ministero direttamente anche dai consumatori e un prodotto cosmetico” • effetti indesiderabili gravi (EIG), in inglese “se- dai professionisti sanitari tra cui i farmacisti. rious undesirable effects (SUEs)”, sono definiti La nota ministeriale ricorda, inoltre, che “le se- come effetti indesiderabili che inducono incapaci- gnalazioni devono contenere almeno le minime tà funzionale temporanea o permanente, disabi- informazioni necessarie per valutare la relazione lità, ospedalizzazione, anomalie congenite, rischi di causalità tra l’effetto occorso e l’utilizzo del co- mortali immediati o decesso smetico e devono essere corredate da un certificato (*) secondo il regolamento CE n. 1223/2009 medico con la diagnosi effettuata sul consumato- re”. La modulistica da utilizzare per le segnalazioni e le relative linee guida per la compilazione sono Fonti: Regolamento (CE) n. 1223/2009 sui Prodotti Cosmetici disponibili sul sito del ministero della Salute www. Direttiva Europea sui cosmetici 76/768/CEE salute.gov.it alla sezione “cosmetici – vigilanza – Nota Ministero della Salute prot. 65441 28.11.2018 segnalazioni di effetti indesiderabili gravi”. www.salute.gov.it Numero 1/2019 7
TECNOLOGIA E SALUTE IL ROBOT DA VINCI IN SALA OPERATORIA Per una chirurgia sempre meno invasiva fotografie: Intuitive Surgical, Incfot Un esempio di sala operatoria allestita con il robot da Vinci. È cambiato il concetto di chirurgia in generale e di bisturi, ago e filo che si aveva in precedenza: è tutto più tecnologico. Sempre più la sala operatoria assomiglia alla sala comandi di un aeroplano. L’hanno chiamato da Vinci, come il grande genio volgimento negli anni di un sempre maggior nume- toscano del Rinascimento che tra i suoi campi di ro di strutture ospedaliere, chirurghi e specialità. interesse annoverava anche l’anatomia. Il progetto Una crescita che sta di fatto riducendo il ricorso iniziale era quello di sviluppare un robot per curare alla laparoscopia, ormai superata da questa tec- i feriti di guerra da postazioni remote ma da alcuni nologia: il da Vinci permette una visione tridimen- anni sta rivoluzionando la chirurgia: nel 2017 con il sionale immersiva in grado di moltiplicare fino a robot da Vinci sono stati effettuati più di 875 mila 10 volte la normale visione dell’occhio umano, una interventi in tutto il mondo (con un incremento del maggiore facilità di accesso alle anatomie più com- 16 per cento rispetto all’anno precedente), 17.462 in plesse, una precisione maggiore e anche una dimi- Italia (+14 per cento sul 2016). L’Italia è fra i Paesi nuzione del tempo di degenza e degli effetti colla- dove più si utilizzano il da Vinci e la robotica: dal terali. Resta insostituibile però la presenza umana: 2006 i pazienti operati sono oltre 91.500, con il coin- a guidare i suoi bracci – sui quali vengono montati gli strumenti necessari per eseguire l’intervento – e a determinare i suoi comportamenti sono sempre I VANTAGGI DELLA CHIRURGIA ROBOT-ASSISTITA chirurghi che si sono sottoposti a training formati- • Piccole incisioni con riduzione del traumatismo vi per imparare a utilizzarlo. Questo è un sistema dei tessuti; cosiddetto ‘master-slave’, cioè padrone-schiavo, • minore sanguinamento e minore necessità di in cui il chirurgo è ancora quello che comanda il trasfusioni; • riduzione della degenza e del dolore post-ope- gioco perché, seduto alla console, comanda i vari ratorio; strumenti: pinze, forbici ecc. La tecnologia mini- • riduzione dei tempi di recupero; mizza l’impatto del tremore fisiologico delle mani, • più rapida ripresa nello svolgimento delle attivi- il carrello del paziente è fornito di quattro braccia tà quotidiane; movimentabili e interscambiabili e dell’attrezzatu- • maggiore facilità nell’esecuzione delle manovre ra che consente libertà di movimento su 7 assi e chirurgiche complesse; una rotazione di circa 540°. • maggiore sicurezza per il paziente. Il robot diventa dunque uno strumento che ampli- fica le mani del chirurgo, migliorandone notevol- 8 Numero 1/2019
TECNOLOGIA E SALUTE Il da Vinci X Surgical System. mente la precisione. ne, e osserva il campo operatorio tramite il mo- Il sistema, effettuando in autonomia più di un mi- nitor dell’endoscopio 3D. Il robot replica i gesti lione di controlli di sicurezza al secondo, offre la eseguiti dal chirurgo alla console, ma permette massima sicurezza e affidabilità durante il fun- di operare con maggiore precisione grazie alla zionamento. Feed-back audio video mantengono soppressione del tremore naturale delle mani e informati chirurghi e personale di sala operatoria alla possibilità di scalare (demoltiplicare) i movi- sullo stato del sistema e sullo stato di salute del menti. Inoltre la visione ingrandita e tridimensio- paziente. Un ampio schermo touchscreen con la nale del campo operatorio permette al chirurgo possibilità di tracciare disegni a mano libera sulla di distinguere le strutture anatomiche più picco- le, difficilmente visibili ad occhio nudo. proiezione del campo operatorio agevola la comu- • carrello paziente: sostiene le braccia del robot, nicazione all’interno dell’équipe. che materialmente eseguono l’operazione. Sui bracci dei robot sono installati gli strumenti En- I COMPONENTI DEL ROBOT DA VINCI dowrist, dotati di un polso in grado di compiere una Sono tre i componenti principali: rotazione di quasi 360°. Gli strumenti sono proget- • console chirurgica: è posizionata esternamente tati con sette gradi di movimento, un raggio di gran al campo sterile. Attraverso la console il chirur- lunga superiore rispetto a quello del polso umano. go opera per mezzo di due manipolatori (simili a • carrello visione: contiene l’unità centrale di elabo- joystick) e di pedali che guidano la strumentazio- razione e un sistema video ad alta definizione (Full HD). Il campo operatorio viene catturato dall’endo- scopio e ritrasmesso alla testa della videocamera stereo ad alta definizione, progettata per disporre di un campo visivo di 60°. Unitamente agli endo- scopi Intuitive Surgical, il sistema di visione con- sente di ingrandire l’area chirurgica di 6-10 volte. AMBITI PRINCIPALI DI APPLICAZIONE DEL SISTEMA ROBOTICO DA VINCI • chirurgia generale • chirurgia urologica • chirurgia ginecologica (con particolare riferimento all’ambito oncologico) • chirurgia vascolare e toracica Fonti Negli anni il da Vinci ha visto l’evoluzione della www.sanitainformazione.it tecnologia con la dotazione di vari optional, tra cui www.davincisurgery.com la visione in fluorescenza, le suturatrici robotiche www.humanitas.it e altri strumenti di emostasi. www.robotiko.it Numero 1/2019 9
SALUTE ANIMALI LA RICETTA VETERINARIA DIVENTA ELETTRONICA Da gennaio entra in vigore La ricetta veterinaria elettronica - introdotta dal- • codice fiscale del medico veterinario nel caso di la legge 20 novembre 2017, n. 167 (Legge europea ricette di tipo scorta propria. 2017) Art.3. - entra in vigore e sostituisce la forma La funzione di recupero ricette è accessibile anche cartacea della ricetta veterinaria sull’intero terri- da smartphone e tablet. torio nazionale. Non è però la semplice trasposi- zione della ricetta cartacea in un documento digi- IL SISTEMA PER LA TRACCIABILITÀ tale, ma una modifica sostanziale del precedente DEI MEDICINALI modello organizzativo e operativo di gestione dei Il Sistema informativo per la tracciabilità dei medi- medicinali veterinari, attraverso la completa di- cinali veterinari e dei mangimi medicati è compo- gitalizzazione della gestione della prescrizione e sto dai seguenti sistemi: movimentazione dei medicinali veterinari. • Banca Dati Centrale della Tracciabilità del Far- Il nuovo sistema non introduce nuovi obblighi o maco (BDC); regole aggiuntive rispetto alle norme legislative • Sistema Informativo Nazionale per la Farmaco- attuali ma, dove possibile, riduce gli obblighi recu- sorveglianza (ricetta veterinaria elettronica) perando le informazioni da dati già disponibili nei La tracciabilità dei medicinali veterinari, attraver- sistemi informativi ministeriali. so l’alimentazione della BDC, si applica ai medicina- li autorizzati all’immissione in commercio in Italia, COME ACQUISTARE I MEDICINALI destinati alla somministrazione ad animali. CON LA RICETTA ELETTRONICA L’introduzione della ricetta veterinaria elettronica, L’acquisto dei medicinali si articola nelle seguenti attraverso l’alimentazione del Sistema Informativo fasi: Nazionale per la Farmacosorveglianza, si applica • il veterinario emette la ricetta elettronica; all’intero ciclo di gestione dei medicinali e dei man- • l’intestatario della ricetta (ad esempio il pro- gimi medicati/prodotti intermedi destinati all’uso prietario o il detentore degli animali) comunica in veterinaria, dalla prescrizione-erogazione fino al farmacista i dati di identificazione della ricetta alla registrazione delle informazioni dei tratta- (ricevuti dal veterinario) per la fornitura dei me- menti effettuati. dicinali in essa prescritti; Fonti: • grazie al numero identificativo e al codice PIN (o www.salute.gov.it al destinatario e PIN), il farmacista ha la possibi- www.ricettaveterinariaelettronica.it lità di richiamare online la ricetta elettronica dal sistema informativo del Ministero della Salute; • il farmacista procede alla dispensazione dei me- dicinali. COME RECUPERARE LA RICETTA ONLINE Una volta emessa dal veterinario, la ricetta elettro- nica è disponibile online all’interno del sito www. ricettaveterinariaelettronica.it e rintracciabile tramite i rispettivi numero e codice PIN della ricet- ta. In alternativa è possibile recuperare la ricetta sempre tramite il codice PIN ma associato ai dati dell’intestatario della ricetta: • codice dell’azienda zootecnica (codice identifica- tivo dell’unità epidemiologica), nel caso di ricette di tipo prescrizione veterinaria DPA o prescrizione per scorta struttura zootecnica; • codice fiscale o partita iva dell’intestatario della ricetta nel caso di ricette di tipo prescrizione ve- terinaria PET (animali d’affezione) ed equidi NDPA; • codice fiscale dell’intestatario della ricetta nel caso di ricette di tipo prescrizione veterinaria DPA per animali destinati all’autoconsumo; • codice della struttura nel caso di ricette di tipo scorta per struttura non zootecnica; 10 Numero 1/2019
IL CONSIGLIO DEL FARMACISTA CONVIVERE CON LA DERMATITE ATOPICA Convivere con la dermatite atopica Isabella La Rosa – farmacista, direttrice Farmacia Isonzo e Marzia Iester – farmacista presso Farmacia Quinto L’epidermide non è un semplice rivestimento, ma tà, evitando ogni fattore aggravante e fornendo un un organo con specifiche funzioni: apporto lipidico mirato, modulare la risposta im- • funzione barriera (data essenzialmente dallo munitaria e lottare contro il prurito. Il grattamento strato corneo compatto); può scatenare una nuova fase acuta. • funzione immunitaria; La terapia delle fasi acute si basa sui cortisonici, • funzione sensoriale (corpuscoli specifici+fibre li- mentre la terapia emolliente/lenitiva è fondamen- bere+cheratinociti). tale per evitare o ritardare le recidive della DA. La dermatite atopica (DA) è una malattia infiamma- Le lesioni acute e croniche si possono sovrapporre toria della barriera epidermica e del sistema im- e presentano una distribuzione che varia a seconda munitario, a decorso cronico-recidivante. dell’età. Nella patogenesi della dermatite atopica si riscon- trano, in misura diversa, alcune alterazioni: DA E BAMBINI • alterazioni della barriera cutanea; La DA risulta essere la più comune malattia croni- • alterazioni della immunità innata e acquisita; ca infiammatoria della pelle nei bambini ed è ca- • alterata risposta agli stimoli: ratterizzata da fasi pruriginose alternati a periodi In fase cronica la malattia è caratterizzata dalla di remissione. Nel lattante il grattamento è sosti- presenza di xerosi e prurito dovuto alla ampia at- tuito dallo sfregamento. tivazione dei recettori delle proteasi presenti a li- A causa del notevole impatto delle malattie croni- vello cutaneo su cheratinociti, vasi e fibre nervose. che sulla qualità della vita dei pazienti e genitori e Questi recettori sono coinvolti nella regolazione la relativa complessità del trattamento, è frequen- della funzione barriera, nella flogosi e nel prurito. te purtroppo la scarsa aderenza alla terapia, con Nella gestione della DA è di fondamentale impor- conseguente fallimento terapeutico. tanza ripristinare la barriera epidermica di quali- In alcuni di questi soggetti, alla dermatite fa segui- to l’insorgenza della allergia che potrà contribuire IL TRATTAMENTO poi come ulteriore fattore scatenante. CON EMOLLIENTI E IDRATANTI Come terapia non farmacologica di manteni- GESTIONE DEL PRURITO mento, gli emollienti e gli idratanti in senso Il prurito che caratterizza la DA è una sensazione lato vanno usati routinariamente, in quanti- localizzata o diffusa. Il prurito si distingue in tà standard (un polpastrello per due palmi) • fisiologico: lieve, privo di disagio, si manifesta nu- più volte al giorno. L’emolliente va scelto tra merose volte durante la giornata, spesso senza quelli che presentano il migliore compromes- che il soggetto ne sia cosciente; so tra protezione della cute e compliance e va • patologico: fastidioso o insopportabile, spesso utilizzato su tutta la superficie corporea, en- causa di lesioni da grattamento. tro 3 minuti dopo il bagno al fine di evitare che l’acqua accumulata nello strato corneo du- Il prurito abbassa la qualità della vita, interferen- rante l’immersione evapori completamente. do con il riposo e disturbando le attività di tutti i Inoltre è meglio usare un emolliente leggero giorni. I bambini con prurito, soprattutto quelli con per periodi caldo-umidi ed uno più pesante DA, spesso hanno difficoltà di apprendimento sco- per periodi freddi-secchi. lastico. È importantissimo non usare un emolliente Nella dermatite atopica il sintomo del prurito è su cute eczematosa infiammata ed essudata causato dalla estrema secchezza cutanea (xerosi perché l’effetto è quasi sempre negativo. Ap- cutanea) e dalla infiammazione cutanea. plicare due emollienti diversi in due diversi In questi casi il ripristino della barriera cutanea punti, permette di verificare meglio la tolle- tramite l’utilizzo di creme emollienti-idratanti e la rabilità e l’efficacia dei due prodotti e quindi scegliere quello più adatto. cura con creme anti-infiammatorie determina la Per una corretta detersione è preferibile usa- risoluzione del prurito. re detergenti oleosi, saponi non saponi (syn- Sono da evitare cosmetici irritanti, i saponi e i de- det), a pH neutro o debolmente acido e non tergenti schiumogeni che peggiorano la secchez- eccedere nelle quantità. za cutanea e l’infiammazione, indumenti irritanti come la lana. 12
IL CONSIGLIO DEL FARMACISTA LE TERAPIE In base alle prescrizioni dei medici specialisti, il primo presidio terapeutico delle fasi acute risul- ta essere l’utilizzo dei cortisonici topici. Si sceglie un cortisone moderatamente potente o potente in genere preferibile per ottenere un controllo in un tempo più breve. La terapia cortisonica viene ridot- ta progressivamente in 1-2 settimane e sostituita con prodotti emollienti efficaci. A volte nei pazienti si riscontra una certa cortico- foto: Farmacie Comunali genovesi fobia (paura degli effetti collaterali del cortisone), con conseguente rischio di non seguire gli schemi terapeutici prescritti come da protocollo. Per cui spesso lo steroide topico si inizia tardivamente e si adopera a cicli di durata troppo breve, in quanti- tà insufficiente. In questi casi è sempre preferibile rivolgersi al proprio medico di fiducia per avere il Le dottoresse Marzia Iester e Isabella La Rosa. giusto consiglio sulla procedura da adottare. Questi inibitori topici rappresentano un trattamen- to di primo livello per le aree cutanee sensibili (es. Vi è un’altra classe di farmaci, gli inibitori topici viso, collo, pieghe cutanee). Per il loro eccellente della calcineurina (TCI, proteina con attività fosfa- rapporto rischio/beneficio, i TCI sono utilizzati in tasica), che vengono prescritti quando: cicli intermittenti di trattamento per prevenire le • il paziente non può usare steroidi topici (allergia, riacutizzazioni di dermatite atopica. assuefazione, effetti collaterali) • le superfici sono molto estese I cortisonici topici o gli inibitori topici della calci- • le sedi affette sono pieghe, genitali, palpebre, neurina possono essere usati in maniera intermit- viso, collo... tente o pulsata per controllare la dermatite atopica • bisogna controllare fasi subacute della malattia in tempi lunghi. La week-end terapia prevede la e/o prevenire recidive loro somministrazione 2 giorni alla settimana, pur- • corticofobia. ché gli emollienti vengano usati di routine durante il resto della settimana. Inoltre è sempre meglio adottare una terapia pro- attiva che consente di iniziare il trattamento della DA con una terapia topica antinfiammatoria, capace di riparare tutte le lesioni, seguito a lungo termi- ne da una applicazione intermittente di una terapia antinfiammatoria a basso dosaggio della pelle col- pita e insieme una applicazione quotidiana di emol- lienti su tutte le aree “non affette”. Tra i farmaci attivi, meglio privilegiare quelli con scarsi effetti collaterali sul lungo termine. fonti: SIDeMaST - Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Tra- smesse ANDeA - Associazione Nazionale Dermatite Atopica www.quotidianosanita.it UPPA.it - Un pediatra per amico Prurito, depressione e ansia, ma anche foto: ospedale dermatologico San Lazzaro (TO) stress e stigma sociale: sono le conseguen- ze che gli oltre 35 mila adulti interessati da dermatite atopica, e gli oltre 8 mila che pre- sentano la malattia in forma grave, sono co- stretti a vivere ogni giorno. Segni e sintomi evidenti e persistenti, come escoriazioni, le- sioni e infezioni compromettono seriamente la qualità della vita di questi pazienti. www.andea.it Alcuni esempi di lesioni. 13
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LA PAROLA ALL’ESPERTO L’EPILESSIA Daniela Audenino - dirigente medico Neurologia (Neurofisiopatologia) - Ospedali Galliera di Genova e coordinatri- ce Lega Italiana contro l’Epilessia sezioni Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta L’epilessia (dal verbo greco epilambanein-epilam- ma, esame del tutto innocuo con cui riusciamo a banein che significa “essere colti di sorpresa”) è evidenziare l’anomalia nella funzione dell’attività un disturbo neurologico cronico caratterizzato dal elettrica cerebrale ed a capire di che tipo di crisi ripetersi di crisi epilettiche spontanee. Le crisi epi- soffre il nostro paziente. Con il supporto di siste- lettiche sono provocate da una iperattività delle mi Video-EEG di lunga durata possiamo anche re- cellule nervose cerebrali (i cosiddetti “neuroni”) e gistrare le crisi e, correlando la scarica elettrica sono definite come manifestazioni cliniche a com- patologica con il comportamento del paziente al parsa improvvisa, ricorrenza imprevedibile, di bre- momento della crisi, ipotizzare da quale area del vissima durata, caratterizzate da segni e/o sintomi cervello origina la crisi. che dipendono dalla funzione dei neuroni coinvolti. La manifestazione clinicamente più importante è PROGNOSI E CURA la sospensione improvvisa e non preavvertita della L’epilessia costituisce una patologia neurologica coscienza con caduta a terra e comparsa di mo- che si esprime in forme molto diverse tra di loro. vimenti di tipo convulsivo (tremori e scosse mu- Questa notevole diversità di forme cliniche si tra- scolari). Per porre diagnosi di epilessia si devono duce anche in prognosi diverse: alcune forme di verificare almeno due crisi spontanee (non espres- epilessia (la maggior parte) sono infatti compatibi- sione di un danno cerebrale acuto) separate da un li con una qualità di vita pressoché normale. Altre intervallo di tempo di almeno 24 ore. forme (per fortuna più rare) sono invece di maggio- Tra tutte le patologie neurologiche l’epilessia è una re gravità. È una malattia cronica che può durare delle più frequenti. Si stima che in Italia la malattia tutta la vita anche se ci sono forme età-dipendenti interessi circa 500.000 persone. L’epilessia colpi- (cioè forme benigne che iniziano e finiscono all’in- terno di un determinato arco di tempo). sce a tutte le età della vita ma i maggiori picchi di Con le varie terapie farmacologiche si riesce ad ot- incidenza si hanno nei bambini e negli anziani. tenere una risoluzione completa o un buon control- lo delle crisi in circa il 65-70% dei casi. Note fin dall’antichità, per molti secoli le crisi Circa un 30% dei pazienti però non risponde al epilettiche sono state considerate inspiegabi- trattamento farmacologico e viene definito “farma- li con le leggi della medicina. Anche per que- co-resistente”. In alcuni di questi pazienti, è possi- sto sono state ritenute in passato un evento bile individuare con esattezza la zona del cervello da nascondere e ancora oggi sono talvolta og- responsabile delle crisi. Se quest’area può essere getto di pregiudizio. rimossa senza rischi di deficit per il paziente, è pos- sibile intervenire chirurgicamente con un’aspetta- Oggi è ben noto che l’epilessia riconosce cause tiva di risoluzione delle crisi anche molto alta. individuate fondamentalmente in fattori genetici e acquisiti quali i disturbi dell’ossigenazione ce- rebrale pre-peri e post natali, malformazioni del- la corteccia cerebrale, infezioni, traumi, tumori, ictus, malformazioni vascolari. LA DIAGNOSI Per la diagnosi fondamentale è la raccolta comple- ta delle notizie anamnestiche spesso con ausilio dei familiari o di chi assistito alla crisi. È importan- te riconoscere la presenza di eventuali fattori faci- litanti e/o scatenanti le crisi epilettiche in soggetti predisposti tra cui la privazione di sonno, l’assun- zione eccessiva di alcool o di droghe eccitanti, la fotostimolazione, la febbre. Cardine della diagnosi e di una corretta terapia è l’elettroencefalogram- La dottoressa Daniela Audenino . Potete approfondire l’argomento di questo articolo guardando il video nella sezione “pillole di salute” sia nel sito www.galliera.it sia in www.farmaciecomunali.genova.it 15
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