HEALTH HEROES - AZIONE PER LA SALUTE GLOBALE
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HEALTH HEROES la salute globale comincia da te! Campagna per fare diventare realtà il diritto alla salute I HEROES AZIONE PER LA SALUTE GLOBALE RISORSE ADEGUATE SISTEMI SANITARI RAFFORZATI ACCESSO EQUO
HEALTH HEROES la salute globale comincia da te! Milioni di donne, uomini, adolescenti e bambini in tutto il mondo vivono senza avere accesso all’assistenza sanitaria di base. I progressi compiuti fino a oggi per ridurre la mortalità infantile, migliorare la salute riproduttiva e materna e combattere l’Hiv/Aids, la malaria e altre malattie sono stati di una lentezza inaccettabile. Gli Health Heroes sono ovunque, devi solo cercarli. Che si tratti di operatrici sociali, di peer educator, operatori sanitari o di funzionari pubblici, le loro storie ed esperienze meritano di essere ascoltate. Questa pubblicazione presenta le storie di persone come Deepika, Rani e Robinson, che lavorano infaticabilmente ogni giorno per dare il loro contributo e salvare tante vite umane. Sono “Health Heroes”. Sostieni la campagna! www.healthheroes.eu 2 Copertina | Polaroid Photo: © Plan Alf Berg
Chiediamo ai governi di rispettare gli impegni assunti e sostenere gli Health Heroes affinché il diritto alla salute Cosa sono gli Obiettivi diventi realtà. di sviluppo del Millennio per la salute? I tre Obiettivi di sviluppo del Millennio per la salute sono: diminuzione della mortalità infantile, promozione della Nel 2000, i Capi di Stato e di salute riproduttiva e materna, lotta all’Hiv/Aids, malaria e governo di tutti gli Stati membri alle altre importanti malattie. Sono quelli che registrano i dell‘ONU hanno adottato gli maggiori ritardi rispetto agli otto Obiettivi di sviluppo del Obiettivi di sviluppo del Millennio Millennio. Ogni tre secondi un bambino muore per cause (Millennium Development Goals facilmente prevenibili; 1.000 donne al giorno muoiono per – MDG) da conseguire entro il cause collegate alla gravidanza e al parto; ogni anno più 2015. di 5 milioni di persone sono destinate a morire di Hiv/Aids, tubercolosi o malaria. Anche se sono stati compiuti alcuni Gli Obiettivi di sviluppo del progressi, questi dati nella loro crudezza dimostrano che la Millennio sono otto traguardi strada da percorrere è ancora lunga. chiari e misurabili, finalizzati, tra le altre cose, a porre fine alla povertà estrema e a migliorare Cosa vogliamo? la salute nei paesi in via di sviluppo. Ci appelliamo alla Commissione Europea e ai governi di Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna affinché: I tre Obiettivi per la salute sono: • contribuiscano a migliorare la salute infantile, la salute • MDG 4: ridurre di due terzi riproduttiva e materna e rafforzino la lotta contro Hiv/ la mortalità dei bambini al di Aids, tubercolosi e malaria sotto dei cinque anni, tra il 1990 e il 2015 • rispettino gli impegni economici già presi e reperiscano ulteriori risorse per finanziare la sanità • MDG 5: a) ridurre di tre quarti nei paesi in via di sviluppo il tasso di mortalità materna, tra il 1990 e il 2015; b) • sostengano i paesi in via di sviluppo nella realizzare l’accesso universale realizzazione di servizi sanitari forti che rispondano ai ai servizi per la salute bisogni dell’intera popolazione riproduttiva entro il 2015 • combattano la carenza di personale medico, • MDG 6: a) arrestare l’epidemia infermieristico e ostetrico nel Sud del mondo, dell’Hiv/Aids e iniziare una affrontando anche i problemi collegati al flusso di inversione di tendenza della operatori sanitari dai paesi poveri verso i più ricchi crescita dell’Hiv/Aids entro il 2015; b) favorire l‘accesso • sostengano le comunità che intendono abolire i ticket universale a prevenzione, sanitari, soprattutto quelli che gravano sui più poveri e terapia, cure e assistenza di i più vulnerabili qualità per l’Hiv/Aids entro il 2010; c) fermare l’incidenza • garantiscano il coinvolgimento delle organizzazioni della malaria e di altre della società civile nelle decisioni che interessano la importanti malattie e iniziare vita delle loro comunità a invertirne la tendenza alla diffusione entro il 2015. 3
Incontra Deepika: il potere della comunità Insieme a un gruppo di amiche, Deepika ha mobilitato le donne e gli uomini per migliorare la salute delle bambine. C’era una domanda che assillava Deepika, una casalinga di 23 anni e madre di una bambina: perché, nella sua comunità, c’erano così tanti bambini sotto i cinque anni in stato di malnutrizione? Nonostante in passato si fossero realizzate molte iniziative sanitarie, quasi il 25 per cento dei bambini soffriva ancora di denutrizione. Insieme a un gruppo di amiche, Deepika ha capito che la domanda da porsi era piuttosto un’altra: che cosa potevano fare a riguardo? Con il sostegno e la consulenza dell’ostetrica pubblica, incoraggiata dall’approccio alla salute promosso dal Dipartimento Nazionale di Sanità, Deepika e il suo gruppo di amiche si sono organizzate per scoprire quali fossero gli interventi per migliorare la situazione nutrizionale dei bambini. Dopo un’attenta analisi hanno scoperto una cosa sorprendente: la felicità della madre e il supporto del padre erano fondamentali per la salute dei bambini. Le donne si sono così divise in cinque gruppi di quartiere e hanno preparato l’introduzione di una serie di misure: dalla sensibilizzazione sulla nutrizione a un libro sulla misurazione della felicità materna. Deepika ha assunto il ruolo di leader, coordinando e contribuendo a molte di queste iniziative. Il gruppo ha incoraggiato le madri ad abbandonare il loro quotidiano lavoro in cucina per partecipare alle iniziative della comunità. Hanno avviato un programma di prevenzione dell‘abuso di alcol ed effettuato una campagna pubblicitaria con il sostegno dei familiari e vicini di casa. Anche i padri sono stati coinvolti partecipando di Lo sapevi? più alle attività dei figli e creando spazi ludici per i bambini. Nel giro di un paio di mesi, tutte le bambine e tutti i bambini della La partecipazione delle comunità comunità avevano guadagnato peso. E non è un’impresa da poco! alla fornitura dei servizi sanitari, all’elaborazione dei programmi e ai Guardandosi indietro, Deepika e le sue colleghe si sentono fiere dei loro sforzi. Ma non intendono fermarsi qui – hanno ancora molti processi decisionali è fondamentale progetti per il futuro. per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo per la salute. “L’impegno, il coraggio e l’apprendimento sono la chiave del successo per qualsiasi cosa si faccia”, dice Deepika.”Attraverso una partecipazione positiva alle decisioni che ci riguardano, abbiamo Fonte: S. Commins, “Community guadagnato la fiducia e il rispetto della nostra stessa famiglia e Participation in Service Delivery and della comunità”. Accountability”, 2007 Deepika è una Health Hero. Sostieni il suo lavoro! 4
Incontra Laxmi: cambiare si può Nonostante la carenza di risorse umane per la sanità, grazie ai volontari per la salute ci sono alcuni progressi. Nel 2006, l’interesse e l’entusiasmo di Laxmi Mohanta l’hanno portata a essere scelta all’unanimità dagli abitanti del suo villaggio, Taramana, in India, per lavorare come volontaria per la salute. Da allora si dedica con dedizione ai 1200 abitanti della sua comunità. Laxmi ha dimostrato una forte volontà e capacità di imparare e adesso è in grado di fornire formazione e consulenza su tutta una serie di importanti questioni sanitarie: dalla salute materno - infantile alla prevenzione della malaria, dalla sensibilizzazione sull’ Hiv/Aids al primo soccorso. Durante le visite in casa, dispensa consigli e controlla la crescita e il benessere dei bambini; si assicura che i genitori rimangano vigili sull’immunizzazione infantile; incontra donne incinte e lavora con infermiere, ostetriche e ausiliarie, il principale appoggio sanitario su base continuativa in qualsiasi villaggio. Laxmi, moglie e madre di due figli, sta facendo una reale differenza per la salute della comunità. Grazie alla sua instancabile opera di sensibilizzazione e di educazione, i tassi di mortalità infantile e materna sono calati, così come la malaria. Le famiglie hanno inoltre modificato le loro pratiche igieniche di base, dando più importanza al lavaggio delle mani. Il tradizionale ricorso alle superstizioni e ai ciarlatani – un aspetto che ha sempre turbato Laxmi - è stato sostituito dalle visite in ospedale. Per il suo entusiasmo e per la sua professionalità, si è meritata il titolo di attivista socio-sanitaria riconosciuta nell’ambito della Missione di salute rurale del governo nazionale, un piano di assistenza sanitaria per gli abitanti dei villaggi. Alla domanda circa il momento più soddisfacente come volontaria Lo sapevi? della salute, Laxmi racconta il momento in cui ha accompagnato una paziente di 35 anni affetta da tubercolosi durante un viaggio di Anche se non possono rimediare 45 km per raggiungere l’ospedale dopo che gli erano stati negati i alla carenza di personale sanitario farmaci da un’infermiera locale. qualificato, i volontari per la salute Laxmi è giustamente fiera del suo lavoro, e i risultati positivi sono svolgono un ruolo fondamentale nel visibili a tutti. migliorare l’accesso ai servizi sanitari Laxmi è una Health Hero. Sostieni il suo lavoro! e la salute della popolazione. Fonte: Organizzazione mondiale della sanità, Global Experience of Community Health Workers, 2010. 5
Incontra Martha: impegnarsi per la giustizia La carenza di personale sanitario è uno dei principali ostacoli allo sviluppo del Malawi. Quando si tratta di diritto alla salute, Martha Kwataine è una delle più vivaci e importanti attiviste in Malawi. Martha è Direttrice Esecutiva della rete locale Health Equity che lotta per la parità di accesso ai servizi sanitari, controlla la spesa sanitaria del governo e il funzionamento dei processi di pianificazione nazionale. “Il mio lavoro”, spiega, “ruota attorno alla lotta per la giustizia nel settore sanitario, in particolare per l’accesso alle cure dei poveri e degli emarginati. Essere poveri”, dice, “non dovrebbe costituire un ostacolo alla salute. Il mio ruolo è quello di sostenere la gente delle campagne. Anche se si è poveri, si ha diritto alla vita, un diritto che può essere raggiunto solo se quello alla salute viene rispettato”. Una delle sfide maggiori allo sviluppo del Malawi è la carenza di operatori sanitari qualificati ma, grazie al lavoro di Martha e della rete, qualcosa sta cambiando. Uno dei loro successi più recenti è stata la reintroduzione di borse di studio governative per gli studenti degli Istituti di formazione della Health Christian Association del Malawi (Cham). Il Cham fornisce quasi il 40 per cento dei servizi sanitari del paese e una formazione adeguata per il loro personale diventa fondamentale per la qualità delle cure. Ma non si tratta solo di formazione. Martha è spinta ad assicurare che questi operatori sanitari siano a disposizione di tutte le donne e di tutti gli uomini, raggiungendo anche quelle aree che non sono servite da alcuna struttura sanitaria. “Il mio ruolo consiste nel ricordare al governo che ha la responsabilità di fornire servizi sanitari di qualità che soddisfino i bisogni della gente”, dice Marta. Lo sapevi? “Mi dà emozione quando vedo le cose cambiare, soprattutto quando è la gente a riconoscere che qualcosa è cambiato e quando capisce che l’accesso alle cure è un suo diritto”. Si stima che in Africa ci siano solo 2 medici ogni 10.000 abitanti, contro Inoltre, Martha vuole ricordare ai leader mondiali che una media europea di 32 medici ogni ridimensionare gli aiuti internazionali non è un’opzione fattibile. “La recessione economica non deve essere usata come scusa per 10.000 abitanti. tagliare gli aiuti a spese della povera gente perché resta ancora molto da fare”, dice. “C’è ancora bisogno di equità all’interno e tra i Fonte: Organizzazione mondiale paesi”, aggiunge. “E ‘importante dare priorità ai nostri sforzi”. della sanità, World Health Statistics, Martha è una Health Hero. Sostieni il suo lavoro! 2009 6
Incontra Michael: lottare contro la discriminazione Lottare contro le discriminazioni è di cruciale importanza per migliorare l’accesso all’assistenza sanitaria. Michael Gwaba si è sentito tormentato dai sensi di colpa per essere stato incapace di difendere una collega che perse il lavoro perché sospettata di avere l’Aids. Era il 1998. Nel 1999, nel giro di sei mesi, ha perso la fidanzata e il figlio per malattie legate all‘Aids. Nel 2000, l’anno in cui i leader mondiali si sono riuniti trovando un accordo sugli Obiettivi di sviluppo del Millennio, è risultato positivo al test dell’Hiv e ha perso anche lui il lavoro. “Ero certo che sarei morto”, afferma Michael. Fortunatamente però, è riuscito ad accedere a cure gratuite presso l’ospedale pubblico di Chelston, un distretto della capitale dello Zambia, dando poi vita a un gruppo di sostegno psicologico per altre persone nella sua stessa condizione. Michael è diventato uno dei sei ambasciatori della campagna “Here I am” (“Io sono qui”) per dimostrare il suo riconoscimento nei confronti del Fondo Globale, che lo ha aiutato “in molti modi” e senza il quale tutto quello per cui ha lavorato gli sarebbe stato tolto. “Essere ancora in vita mi permette di aiutare molte altre vite” afferma. “Usiamo i nostri fondi per fornire supporto nutrizionale alle persone affette da Hiv/Aids e tubercolosi, formare consulenti, dare aiuto a chi ha difficoltà ad aderire al trattamento, e formare volontari che attraverso il programma DOTS (directly observed treatment short-course) monitorano all’interno della comunità i pazienti che hanno da poco cominciato la cura per la tubercolosi. Diamo alle persone i mezzi per uscirne e ci occupiamo al tempo stesso anche di fornire informazioni sulla salute”. “Quando parlo con le persone, cerco di affrontare i pregiudizi che li scoraggiano a fare il test e accedere alle cure e utilizzo la mia storia personale per cercare di cambiare la loro percezione Lo sapevi? dell’Hiv”, afferma Michael. ”Credo di essere riuscito a fare la differenza nella mia comunità e di aver contribuito a ridurre la L’Aids non può essere compreso a discriminazione, a causa della quale molti temono di effettuare il test”. E aggiunge: “Non esiste un’emozione più grande di quella di fondo né risposte adeguate possono sapere di aver contribuito a salvare delle vite umane”. essere sviluppate senza tenere in conto la disuguaglianza di genere: i Michael è convinto che gli Obiettivi di sviluppo del Millennio rapporti di forza tra uomini e donne, possano essere raggiunti. “Abbiamo fatto grandi passi in questa infatti, influenzano la diffusione, direzione”, afferma. ”Ci siamo posti degli obiettivi. All’inizio non erano altro che sogni, ora siamo sulla via del loro raggiungimento. l’efficacia e il successo degli Ma”, avverte, “abbiamo bisogno di guardare oltre il 2015. Sono interventi di prevenzione sicuro che riusciremo a realizzare gli Obiettivi del Millennio, ma cosa faremo poi? Ho intenzione di far parte del sogno post-2015”. Fonte: UN Millennium Project, Michael è un Health Hero. Sostieni il suo lavoro! Combating AIDS in the Developing World, 2002 – 2006. 7
Incontra Naseer: informare ed educare per rivendicare i diritti umani Dare voce e potere ai soggetti più in difficoltà. Naseer Ahmad Hekmatjo è considerato un brillante dottore nel suo paese. Ma è più di questo. Lavorando come coordinatore dei programmi sull’Hiv/Aids, sente di avere dato un grande contributo alla sua terra aiutando le persone più povere ed emarginate a contrastare l’Hiv e a rivendicare i loro diritti fondamentali. “Questo, più di ogni altra cosa al mondo, è il mio più grande contributo al mio paese”, afferma. “Sono diventato qualcosa di più di un titolo accademico ”. Sposato, con quattro bambini e una bambina, il Dott. Naseer ha lavorato all’Università Medica di Kabul come educatore per la salute e professore di malattie contagiose, dopo avervi conseguito la laurea in medicina nel 2002. Si è poi unito ad ActionAid inizialmente come medico part-time fino al 2007, e per quasi due anni come responsabile di capacity building all’Istituto per il cambiamento sociale dell’organizzazione. Attualmente è il coordinatore dei programmi sull’Hiv/Aids e ha un ruolo fondamentale nel conseguimento del progetto volto a “Rafforzare il programma per la lotta all’Hiv in otto provincie sviluppando le potenzialità di pacchetti base di servizi sanitari”. “A oggi, abbiamo 708 persone tra infermiere, medici, ostetriche, tecnici di laboratorio, operatori per le vaccinazioni e consulenti sanitari che hanno partecipato ai corsi di formazione e abbiamo in programma un corso per 17 futuri master trainers che porteranno avanti la formazione. Il nostro materiale informativo ed educativo è stato personalizzato per renderlo di facile comprensione per la gente locale: 1.500 poster e 7.000 volantini sono stati distribuiti Lo sapevi? nelle aree di intervento”, afferma il Dott. Naseer. Ma il Dott. Naseer deve pagare un prezzo alto per il suo lavoro In Afghanistan, l’aspettativa di vita è con ActionAid: molti dei suoi vicini e membri della comunità lo di 35 anni per gli uomini e di 36 anni conoscono più come medico che come attivista di una ong. per le donne. “In Afghanistan, i medici sono rispettati mentre chi lavora per una Fonte: Organizzazione mondiale ong viene ucciso, rapito e preso di mira. Per questo motivo devo dire alla gente che sono un dottore. Ma nel mio cuore so di essere della sanità, 2008 qualcosa di più. Sono un operatore umanitario.” afferma con fierezza. Naseer è un Health Hero. Sostieni il suo lavoro! 8
Incontra Rani: la forza delle donne Rimuovere le barriere sociali ed economiche all’accesso all’assistenza sanitaria è fondamentale per garantire il diritto alla salute. Rani ha 32 anni e vive a Bandung, una delle più grandi città dell’Indonesia. Ha dovuto combattere la sua dipendenza dall’eroina riuscendo a sconfiggerla nel 2004, ma i suoi problemi di droga l’hanno resa sieropositiva. Quando Rani ha saputo di essere affetta dal virus dell’Hiv, non ha “provato nulla”. “Non avevo alcuna informazione sull’Hiv e ho lasciato l’ospedale pensando che sarei morta in tre mesi. Non avevo alcun sostegno, alcuna informazione,” dice. “Mi sono sentita persa. Ho dovuto affrontare stigma e discriminazione. Le persone mi allontanavano perché avevano paura di me, temevano il contagio.” Dopo aver toccato il fondo, Rani ha cominciato lentamente a rimettere a posto la sua vita, entrando nel centro di riabilitazione Rumah Cemara. “Solo allora mi sono resa conto che avrei potuto vivere la mia vita normalmente,” afferma. In seguito alla sua esperienza, è diventata sostenitrice dei diritti delle persone che fanno uso di droghe e che, come lei, sono sieropositive. Lavorando per Rumah Cemara, un’organizzazione legata all’International Hiv/Aids Alliance, come una delle poche donne manager in un paese maschilista, Rami ammette che ricoprire una carica alta può rappresentare a volte per una donna “una sfida”. Grazie al lavoro nel centro, Rani ha acquisito un ruolo fondamentale nella sua comunità. “Coordino i case manager che lavorano sul campo e negli ospedali, aiutandoli ad accedere ai trattamenti antiretrovirali per i pazienti. Programmo le visite a domicilio e fornisco supporto e sostegno ai case manager, che si prendono cura di circa 1300 persone in tutto.” spiega. “Gestiamo vari gruppi per le persone sieropositive e la domanda è in continua crescita.” Da dove arriva la forza di Rani? “Mi piace aiutare le persone. Quando riesci davvero a farlo, l’emozione è incredibile. Non è paragonabile a nient’altro. Vado ancora a trovare i miei vecchi pazienti”, afferma. “Non avrei mai pensato di poter arrivare a questo punto, ma l’ho fatto. Sono viva e sto facendo la differenza.” E per Rani, è questa la chiave di tutto. “Essere un eroe della salute per me significa aiutare altri essere umani,” spiega. Rani prende con filosofia il suo passato e non ha rimpianti Lo sapevi? perché ora può mettere la sua esperienza al servizio degli altri. “Condividendo la mia esperienza e il mio percorso, riesco a sentire Nel Sud del mondo, le donne sono di far parte di qualcosa di più grande in questo universo. Non in prima linea nella prevenzione e rinnego la mia vita passata perché le mie esperienze possono essere utilizzate per aiutare gli altri,” afferma. “L’esperienza porta la informazione sull’Hiv/Aids e nella speranza, e la speranza porta a credere in un futuro migliore. Spero promozione della salute materna e davvero che la mia storia e la mia esperienza possano far nascere infantile. la speranza in coloro che ne hanno bisogno.” Mentre Rani è impegnata ad aiutare gli altri, sa che deve prendersi Fonte: UNFPA, Fondo delle Nazioni cura innanzitutto di se stessa ed è determinata a vivere secondo i propri dettami. “Essere sana non è solo una questione fisica, ma unite per la Popolazione, 2011 anche mentale e spirituale,” afferma. “So di sicuro che non posso aiutare gli altri se non sono in grado di aiutare me stessa. Amo la mia vita così come amo me stessa. Cerco sempre di essere grata per tutto quello che possiedo, vivo, vedo, provo, sento.” Rani è una Health Hero. Sostieni il suo lavoro! 9
Incontra Robinson: l’innovazione al servizio dei più emarginati Lavorare sodo per incrementare l’accesso alle terapie e ai servizi sanitari. Il Dott. Robinson Cabello si sveglia ogni giorno pensando all’aiuto che potrà fornire per aumentare l’accesso alla prevenzione e alle cure per l’Hiv. Oltre a essere un medico, è il direttore esecutivo di Via Libre, una delle organizzazioni peruviane più attive nella lotta a questa malattia. Grazie alla sue tenaci campagne politiche e alla sua determinazione, la lotta all’Hiv è stata posta al centro dell’agenda della Salute Nazionale del Perù. Robinson Cabello ha ricoperto infatti un ruolo fondamentale nell’avvio, per la prima volta nella storia del paese, di un Programma Sanitario Nazionale per la cura delle persone affette da Aids. Il programma, lanciato nel 2004, sta garantendo l’accesso alle cure a più di 15.000 persone sieropositive e punta a migliorare la qualità delle loro vite. Oltre a contribuire all’avvio del Programma nazionale, Robinson è impegnato anche nella promozione di nuove iniziative per aumentare l’accesso alla prevenzione universale dell’Hiv. Rappresenta Via Libre in numerose reti in tutto il mondo ed è un elemento chiave in più di dieci diverse organizzazioni. Ma è il suo rapporto con la comunità a renderlo davvero fiero. Afferma infatti : “Ogni giorno c’è qualcosa di nuovo da affrontare. È vedere gente piena di speranza e ottimismo, nonostante i problemi, che mi dà la forza di continuare a combattere”. Sin dalla sua infanzia, Robinson ha sviluppato una passione nell’aiutare e rendersi utile agli altri. Verso la fine degli anni universitari ha cominciato a interessarsi alla discriminazione di cui sono vittime le persone affette da Hiv. “Entrando a far parte di Via Libre”, aggiunge, “mi sono subito reso conto di aver trovato la mia missione. Ho visto tante persone morire e soffrire a causa di stigma e discriminazione legate al virus. Ho capito che c’era ancora tanto da fare per me, non solo in quanto medico”. Al momento, gestisce, coordina, sostiene e promuove l’attività di Lo sapevi? circa 100 persone che collaborano con Via Libre, mantenendo i rapporti con le istituzioni chiave per affrontare il problema dell’Hiv in Perù. “Il nostro paese ha bisogno di più politiche sanitarie Il 71% dei paesi del mondo ha leggi sostenibili, nuove tecnologie e conoscenze per migliorare la lotta all’Hiv/Aids”, afferma Robinson. contro la discriminazione delle persone sieropositive. Tuttavia, Questo bisogno di innovazione è il motore del suo lavoro. nella maggior parte di questi paesi Negli ultimi 10 anni, Robinson è riuscito a mobilitare risorse e progetti per la prevenzione dell’Hiv raggiungendo più di 100.000 persistono ancora leggi o politiche beneficiari. che probiscono l’accesso ai servizi La sfida per il futuro di Robinson è dare la possibilità alla fascia per l’Hiv a gruppi di persone, inclusi della popolazione più emarginata di esercitare il proprio diritto di i minori. accesso universale alle cure. “Continuerò a combattere finché sarà fatto tutto e c’è ancora molto da fare”, aggiunge. Fonte: UNAIDS, il programma Robinson è un Health Hero. Sostieni il suo lavoro! congiunto delle Nazioni Unite contro l’AIDS, 2010. 10
Cosa puoi fare? Azione per la salute globale promuove un approccio Se pensi che i governi debbano fare di più per sostenere integrato alla salute per la gli Health Heroes e far diventare il diritto alla salute realtà, realizzazione del diritto alla partecipa e sostieni la campagna! salute per tutti e tutte. Supporta la campagna Un miliardo di persone non Firma la petizione sul sito www.healthheroes.eu/it ha accesso a nessun tipo di Sostenendo la campagna, unirai la tua voce a chi chiede ai assistenza sanitaria e crediamo governi di rispettare gli impegni assunti. che l’Europa debba fare di più per cambiare questa situazione. Condividi una storia L’Europa è il più grande Se conosci un/a Health Hero e vuoi segnalarci la sua donatore mondiale di aiuti allo storia, scrivi oggi stesso a: italia@actionforglobalhealth.eu sviluppo in generale, ma di essi una quota troppo limitata viene Fai parte di una organizzazione? destinata alla salute. Se la tua organizzazione è interessata a diventare un sostenitore ufficiale della campagna, scrivi a Siamo una rete europea italia@actionforglobalhealth.eu di 15 organizzazioni non governative (ong) con diverse specializzazioni nel campo della salute, inclusi i diritti e la salute sessuale e riproduttiva, l’Hiv/ Aids e la tubercolosi, unite per promuovere il diritto alla salute. Azione per la salute globale lavora su tre aree prioritarie: finanziamenti per la salute, accesso equo ai servizi sanitari per tutti e tutte, rafforzamento dei sistemi sanitari. I H E RO E S 11
Photo: © Plan Alf Berg Health Heroes: la salute globale comincia da te! Health Heroes: la salute globale comincia da te! è una campagna di Azione per la salute globale, una rete europea di 15 organizzazioni per la salute e lo sviluppo con sede a Bruxelles e in Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito. Chiediamo all’Unione Europea e ai suoi paesi membri di avere un ruolo più attivo e propositivo per migliorare la salute nei paesi in via di sviluppo e per incentivare i progressi relativi agli Obiettivi di sviluppo del Millennio per la salute. La campagna è stata lanciata durante il Vertice delle Nazioni Unite sugli Obiettivi di sviluppo del millennio che si è tenuto a New York nel settembre del 2010. International HIV/AIDS AZIONE PER LA SALUTE GLOBALE RISORSE ADEGUATE SISTEMI SANITARI RAFFORZATI ACCESSO EQUO www.actionforglobalhealth.eu
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