I Documenti di Analisi Difesa

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I Documenti di Analisi Difesa
Anno 14 - N° 143

                                                                                                           Settembre 2013

                                       i Documenti di Analisi Difesa

                              LE UNITA' ANFIBIE DELLA CLASSE AMERICA

                                              DI GIOVANNI MARTINELLI

Nell'attuale panorama delle unità anfi-
bie cosiddette "big deck", le LHA
(Landing Helicopter Assault) della
classe America in fase di costruzione
per la US Navy rappresentano, senza
ombra di dubbio e sotto molti punti di
vista, un qualcosa di unico.
Mentre infatti la tendenza pressoché
universale in atto ci restituisce una
situazione nella quale questo tipo di
piattaforme (caratterizzate per l'ap-
punto da ponti di volo continui e di
grandi dimensioni per agevolare le
operazioni con gli aeromobili) conser-
vano comunque un bacino allagabile
(o “well deck” secondo la terminologia
in uso nella Marina americana) dal
quale far operare mezzi da sbarco e/
o veicoli anfibi, per le America è stata    ultime avrebbero ben presto raggiun-        plano MV-22 Osprey al posto degli
scelta una strada diversa che ha por-       to la fine della loro vita operativa al     elicotteri CH-46 Sea Knight. A con-
tato alla sua eliminazione.                 termine dei 35 anni di servizio previsti    traddistinguere entrambi i velivoli,
Una scelta discutibile e, soprattutto,      in origine; ciò significa che nel giro di   oltre a prestazioni/capacità ben di-
discussa; al punto da essere già stata      un lustro (2011 - 2015), qualora non        verse da quelli che andranno a sosti-
abbandonata. Come vedremo più nel           si fosse provveduto per tempo, avreb-       tuire, anche un'accresciuta "impronta"
dettaglio in seguito, questa nuova          be potuto venirsi a creare un vistoso       complessiva; in altri termini, maggiori
classe di unità sarà infatti suddivisa in   "buco" in termini di capacità anfibie.      dimensioni tali da richiedere ben più
2 "Flight" (o versioni) differenti; alle    Occorreva dunque agire per tempo,           spazio rispetto a prima e, al tempo
prime 2 navi, note come "Flight 0" e        anche in considerazione del fatto che       stesso, maggiori esigenze di manu-
per l'appunto prive del bacino allaga-      le fasi di definizione, progettazione e     tenzione.
bile, se ne affiancheranno in futuro        costruzione di piattaforme con tali         E' su queste basi che nel 1999 viene
altre 6. Queste ultime, indicate come       caratteristiche (e dimensioni) finisco-     completato un LHA Development of
"Flight 1", vedranno invece il ritorno di   no con il richiedere molti anni; e non      Option Study (DOS) che individua e
questo importante particolare, peral-       è tutto visto che c'era da tenere pre-      analizza 3 possibili alternative; la pri-
tro assieme ad altre novità.                sente anche un altro aspetto interes-       ma era incentrata sull'allungamento
                                            sante. Le nuove unità avrebbero in-         della vita operativa delle Tarawa at-
Il programma                                fatti dovuto riflettere i cambiamenti       traverso il varo di un importante Ser-
Le origini del programma che porterà        previsti per l'Aviation Combat Ele-         vice Life Extension Program (SLEP),
alla unità della classe America posso-      ment (ACE) dei Marines stessi, cioè         la seconda prevedeva la riproposizio-
no essere fatte risalire alla fine degli    la componente aerea (composta da            ne di una LHD (Landing Helicopter
anni 90; all'epoca, US Navy e US            velivoli ad ala fissa e rotante) imbar-     Dock) della classe Wasp ma con un
Marine Corps incominciano a riflette-       cata su queste piattaforme; 2 le novi-      impianto propulsivo basato su turbine
re sulle possibile scelte da effettuare     tà principali previste e cioè la futura     a gas (al posto di quelle a vapore) e,
in merito alla sostituzione delle 5 piat-   adozione dell'F-35B Lightning II al         infine, la terza prevedeva un progetto
taforme della classe Tarawa. Conse-         posto dell'AV-8B Harrier II nonché la       completamente nuovo.
gnate tra il 1976 e il 1980, queste         prossima introduzione del converti-
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Anno 14 - N° 143                                                                                                     Pagina 2

L'aspetto saliente di questo documento, pur in assenza di         mente uguali alla Makin Island sarebbe stata comunque
una risposta definitiva, è rappresentato dal fatto che l'ipo-     in grado di soddisfare delle esigenze operative dei Mari-
tesi di uno SLEP è subito scartata perché ritenuta com-           nes (sempre rispetto alla questione dei velivoli da imbar-
plessivamente poco costo-efficace. Al tempo stesso, de-           care) mentre, al tempo stesso, la versione modificata o lo
ve essere sottolineato come questo stesso documento               sviluppo di un progetto nuovo presentavano dei rischi (e,
rappresenti comunque una sorta di passaggio definitivo            soprattutto, dei costi) troppo elevati.
verso una decisione a suo modo importante: la costruzio-          A completamento dell'analisi, si può ricordare che la nuo-
ne di un'ottava unità della classe Wasp che, per l'appun-         va versione della LHD-8 proposta si caratterizzava princi-
to, sarà dotata di un impianto propulsivo diverso dalle           palmente per l'aumento di larghezza da 106 a 116 piedi,
precedenti 7 (nella fattispecie, di tipo elettrico alimentato     e da un analogo aumento della lunghezza ottenuto attra-
da turbine a gas e diesel). La LHD-8 Makin Island diven-          verso l'inserimento di 2 "plugs" (cioè sezioni di scafo ag-
terà dunque al contempo la sostituta della Tarawa stes-           giuntive, inserite nella zona centro prodiera dello scafo
sa, riducendo a 4 il requisito iniziale per le nuove LHA, e       stesso) lunghe rispettivamente 21 piedi (6,4 metri) e 56
una possibile base di partenza per queste ultime.                 piedi (17 metri); quest'ultima avrebbe dunque raggiunto e
È dunque in questo quadro, sotto molti punti di vista an-         superato i 280 metri. Il dato interessante di questo pro-
cora piuttosto "fluido", che maturano i passaggi successi-        getto (non a caso indicato come "LHD Plug Plus") era
vi; nel marzo del 2001 il Chief of Naval Operations (CNO)         costituito soprattutto dall'incremento della larghezza; i
approva il Mission Need Statement (MNS) che torna ad              35,6 metri previsti avrebbero infatti impedito a queste
appuntare la propria attenzione sulle esigenze relative           unità di attraversare il canale di Panama.
alla componente aerea (e sulle sue esigenze logistiche),          Per quanto riguarda invece le proposte completamente
su quelle in termini di C4I e, infine, sulla possibilità di ga-   nuove, ve n’è una che merita di essere menzionata in
rantire un adeguato margine di crescita per il futuro. Il         quanto particolarmente innovativa. Definita "dual tram
programma, che ha ora assunto la denominazione di                 line", essa prevedeva una piattaforma da circa 69.000
LHA (R), dove la R sta per Replacement, continua però a           tonnellate di dislocamento e con (qui sta la particolarità)
mantenere anche una certa attenzione verso le capacità            l'isola spostata in posizione centrale (a sua volta divisa in
di trasporto dei veicoli e dunque anche per quelle caratte-       2 blocchi) nonchè un doppio ponte di volo; quello sul lato
ristiche più tipiche di una unità anfibia.                        di sinistra per le operazioni con gli elicotteri e i converti-
Passano ancora pochi mesi e, questa volta nel luglio del-         plani mentre da quello di dritta, dotato di "ski jump" sa-
lo stesso anno, ecco giungere un'altra importante appro-          rebbe stato impiegato dai velivoli ad ala fissa.
vazione; con il Milestone A, Acquisition Decision Memo-           Ecco dunque che il programma LHA(R) incomincia a
randum si aprono infatti le porte alla fase di esplorazione       prendere forma senza però che sia ancora in grado di
del concetto e, di conseguenza, alla fondamentale Analy-          assumerne una definitiva; anzi, proprio con riferimento al
sis of Alternatives (AoA). Quest'ultima punta ad analizza-        tema della presenza o meno del bacino allagabile, anco-
re le 3 nuove alternative ora proposte: la prima prevede          ra per molto tempo dopo la scelta del Department of Na-
una ripetizione della LHD-8 (con gli opportuni adattamen-         vy (presa nel settembre del 2002) questo compare nei
ti), la seconda una versione modificata di quest'ultima e         progetti elaborati e negli stessi requisiti provvisoriamente
la terza (ancora una volta) un progetto del tutto nuovo. Al       fissati dalla stessa Marina americana. Tanto da indicarne
termine di una valutazione lunga e laboriosa, tanto da            anche le caratteristiche di massima, fissate nella capacità
richiedere oltre un anno di tempo, l'AoA si conclude con          di ospitare 3 LCAC o 2 LCU e in grado perciò di operare
la scelta da parte del Department of Navy della prima             sia modalità "dry" (con gli LCAC) sia "wet" (con gli LCU);
delle opzioni proposte; scelta motivata dalla considera-          dunque, in tutto e per tutto simile a quello presente sulle
zione che la costruzione di nuove piattaforme sostanzial-         LHD della classe Wasp.

                                            Suddivisione spazi interni LHA-6
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Anno 14 - N° 143                                                                                            Pagina 3
In pratica, per oltre 2 anni il lavoro della US Navy e  volta una versione modificata delle piattaforme della clas-
dell'allora Northrop Grumman Ship Systems (scelta dalla se Wasp.
stessa USN sulla base della considerazione che questi   Per quanto riguarda dunque le dimensioni si raggiungono
cantieri avevano già costruito le tutte le precedenti grandi
                                                        quindi i 257,3 metri di lunghezza e i 32,3 di larghezza
unità d'assalto anfibio) continua a svilupparsi nel solco di
                                                        massima; il dislocamento è, a oggi, indicato in 45.695
una tendenza consolidata che da un lato tiene conto delle
                                                        tonnellate.
più volte ricordate maggiori necessità per le dotazioni A oggi perché, è utile ricordarlo, la LHA-6 America è an-
aeronautiche ma, dall'altro non dimentica certo anche lecora in fase di allestimento essendo stata ufficialmente
più tradizionali capacità di sbarco; sia degli uomini   impostata il 17 luglio del 2009 presso i cantieri Northrop
(almeno 1.687 Marines come sulle Wasp) sia dei mezzi    Grumman Shipbuilding (NGSB) di Pascagoula (anche se,
imbarcati per i quali è comunque previsto un ponte di ca-
                                                        in realtà, le prime lavorazioni erano già cominciate nel
rico di dimensioni adeguate (almeno 24.000 piedi quadra-dicembre dell'anno prima). L'unità, nel frattempo, è stata
ti, ovverosia circa 2.230 m²; sempre prendendo come     varata il 5 giugno del 2012, con consegna alla US Navy
riferimento le Wasp).                                   prevista nell'ottobre del 2013 dopo una serie di prove
La vera svolta avviene intorno alla metà del 2004 quandovolte a valutare la piattaforma in quanto tale; nel corso
viene annunciata la firma da parte del CNO e dell'Assi- del 2014 è quindi previsto l’avvio dei test operativi mentre
stant Secretary of the Navy, Research, Development &    la IOC (Initial Operational Capability) è a oggi fissata in-
Acquisition ASN(RDA) di un LHA(R) Flight Zero Required  torno a metà 2016.
Capabilities Memo con il quale vengono "congelati" i re-Nel frattempo, altri passi importanti sono stati compiuti
quisiti e le caratteristiche di massima previste per le nuo-
                                                        anche per la seconda unità prevista in questo cosiddetto
ve LHA, ora definite "Flight 0" (come a testimoniare che,
                                                        "Flight 0"; il 30 giugno del 2010 viene assegnato sempre
in futuro, si potrebbe procedere con la costruzione di un
                                                        a NGSB un primo contratto per lo svolgimento delle solite
                                                        attività preliminari finalizzate alla costruzione della nuova
altro lotto di piattaforme con caratteristiche differenti); è
solo a questo punto che diventa ufficiale la decisione più
                                                        LHA(R). Di lì a poco, quest'ultima diventerà la LHA-7 e
importante e cioè l'eliminazione del bacino allagabile. Lo
                                                        successivamente riceverà il nome di Tripoli Dopo una
spazio necessario per la componente aerea imbarcata ha  serie di altri contratti minori, il 31 maggio del 2012, sono
finito con il sacrificare questo importante elemento cheancora i cantieri Huntington Ingalls Industries Inc. (HII) e
oltretutto, come vedremo in seguito, non rappresenterà  cioè, la nuova realtà societaria frutto di uno «spin-off»
neanche il solo cambiamento di rilievo.                 delle attività cantieristiche di Northrop Grumman, ad ag-
L'intero processo è ormai in moto e le varie tappe sono giudicarsi un nuovo contratto di 2,38 miliardi di dollari per
superate in tempi abbastanza rapidi; alla fine di giugnoil progetto di dettaglio e la costruzione della Tripoli che
dello stesso anno, il Program Executive Officer (PEO)   dovrebbe cominciare nel 2013; la consegna di questa
Ships della US Navy presenta all'ASN(RDA) un progetto   unità è prevista tra marzo e giugno del 2018.
di fattibilità sufficientemente dettagliato e una stima dei
                                                        Da un punto di vista costruttivo (e premesso come il 45%
costi. Un quadro più dettagliato dei requisiti previsti sarà
                                                        circa del progetto per la LHD-8 sia stato travasato sulle
poi definito nei mesi successivi attraverso l'elaborazione
                                                        LHA-6 "Flight 0"), qualche breve cenno sul processo di
di un Capabilty Development Document (CDD).             realizzazione di queste unità. Facente perno sulle più
L'ultimo passaggio importante avviene nel febbraio del  moderne tecniche di allestimento modulare, le America
2005 quando l'Under Secretary of Defense (Acquisition,  sono realizzate attraverso l'assemblaggio di 217 moduli
Technology, and Logistics) (USD(AT&L)) approva l’Ac-    (completi di tubazioni, impianti di ventilazione e altri com-
quisition Strategy Report del programma relativo alla   ponenti essenziali) che a loro volta confluiscono in 3 co-
nuova LHA(R); ciò consente ora alla stessa US Navy di   siddetti "Super Modules"; primi 2 (prua e poppa), una
                                                        volta uniti danno vita allo scafo completo il quale poi, co-
negoziare un primo contratto; evento che si materializza il
15 luglio successivo quando alla Northrop Grumman Ship  me passaggio finale, riceve il terzo costituito dall'isola.
Systems (NGSS) di Pascagoula nel Mississippi è asse-    Questo di tipo di processo produttivo consente anche di
gnato un contratto del valore di quasi 110 milioni di dollari
                                                        appaltare all'esterno (cioè altri cantieri, dello stesso grup-
per lo svolgimento di alcune importanti fasi preliminari:
                                                        po HII e non) determinate lavorazioni per velocizzare i
Advanced Planning, Long Lead Time Material, Systems     tempi di realizzazione, con l'allestimento finale che avvie-
Engineering, e Special Studies. NGSS viene dunque in-   ne comunque nel cantiere di Pascagoula.
caricata di svolgere la progettazione avanzata, l'acquisto
                                                        Tra le caratteristiche peculiari di queste nuove piattafor-
dei primi materiali e vari altri studi su questioni specifiche.
                                                        me spicca sicuramente la configurazione dell'impianto
Un lavoro che prosegue anche nell'anno successivo (e    propulsivo e di generazione dell'energia elettrica; diretta-
oltre), tale da culminare l’1 giugno del 2007 con quellomente mutuato dalla LHD-8, esso interrompe una lunga
che, di fatto, può essere considerato il raggiungimento di
                                                        tradizione che per le LHA e le LHD aveva sempre visto la
un traguardo fondamentale; l'assegnazione di un nuovo   presenza di apparati di propulsione basati su turbine a
contratto, questa volta del valore di ben 2,4 miliardi di
                                                        vapore (a loro volta affiancati da diesel alternatori per la
dollari circa, per la costruzione della LHA-6 e cioè di quel-
                                                        produzione di energia elettrica). Nello specifico, quella
la che sarà la prima unità della nuova classe di unità anfi-
                                                        adotta sulle America è una configurazione alquanto parti-
bie della US Navy.                                      colare in quanto si avvicina molto a una di tipo "all-
                                                        electric", pur differenziandosene al tempo stesso in alcuni
La piattaforma                                          aspetti essenziali; il suo schema di funzionamento preve-
Come più volte ricordato, le unità della classe America de infatti che i 4 generatori diesel Fairbanks Morse da
derivano direttamente dalla LHD-8 Makin Island, a sua 4.000 Kw ciascuno forniscano non solo l'energia elettrica
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per tutte le utenze e servizi di bordo ma anche quella ne-        trica. A queste si aggiunge un avanzato Machinery Con-
cessaria per 2 motori elettrici da 5.000 HP dell'Auxiliary        trol System (MCS) della Northrop Grumman che, compo-
Propulsion System (APS). In pratica, tali motori garanti-         sto da 56 "data acquisition units", 27 "workstations" e
scono la propulsione dell'unità fino a velocità di 12/14          1.125 sensori, svolge le funzioni di controllo dei sistemi e
nodi (valori a cui corrisponde un'autonomia di 9.500 mi-          dei macchinari di bordo nonchè dei danni (gestendo quin-
glia circa) prelevando direttamente l'energia dalla rete di       di anche l'impianto antincendio), di gestione delle esigen-
distribuzione di bordo. Laddove siano invece richieste            ze in termini di carburante (con riferimento ai consumi ma
velocità superiori, entrano in funzione 2 turbine a gas LM-       anche alla distribuzione nelle varie casse) e delle opera-
2500 della General Electric, altrimenti disconnesse; tara-        zioni di zavorramento ai fini della stabilità.
te per esprimere una potenza massima di 35.290 Hp cia-            Esaurita la disamina di questo importante aspetto tecni-
scuna, esse sono così in grado di far raggiungere alla            co, è giunto il momento di analizzare nel dettaglio le novi-
nave andature superiori ai 22 nodi. Il principio che sta alla     tà intervenute a seguito della decisione della US Navy
base di una simile scelta è quanto mai semplice: l’econo-         (sostenuta in questo senso, almeno a livello ufficiale, dal-
micità. E questo perché da un lato l'eliminazione delle           lo stesso US Marine Corps) di mettere in linea una nuova
turbine a vapore garantisce già di per sé un notevole             classe di piattaforme anfibie con così spiccate caratteri-
guadagno in termini di minore complessità e, dall'altro,          stiche aeronautiche; talmente spiccate da essere definite
perché questo particolare schema risponde in maniera              dalla stessa Marina americana come una versione
efficace a una semplice considerazione; è stato infatti           "aviation centric" della LHD-8, mentre tra gli addetti al
calcolato che piattaforme come queste viaggino a bassa            settore si è perfino fatto a ricorso ad appellativi del tipo
velocità per il 75% circa del tempo. Dunque, l'impiego di         "escort/light carrier" (rifacendosi a unità e concetti risalen-
turbine a gas (notoriamente poco efficienti con bassi cari-       ti alla Seconda Guerra Mondiale) o proposto paragoni,
chi di lavoro) in questo contesto avrebbe comportato un           anche interessanti, con idee più recenti come quella Sea
considerevole aumento nei consumi di carburante; il van-          Control Ship (SSC) immaginata negli anni 70. E sempre
taggio è dunque innegabile visto che è stato calcolato un         in termini di classificazione, c'è anche chi non ha manca-
risparmio pari a 250 milioni di dollari lungo l'intera vita       to di far notare le somiglianze con le LPH (Landing Plat-
dell'unità. Ciò detto, occorre anche ricordare come tale          form Helicopter) della classe Iwo Jima, in servizio tra gli
configurazione richieda l'adozione di apparecchiature             anni 60 e 90 del secolo scorso.
piuttosto sofisticate, in grado di gestire tutte le funzioni di   Qualunque sia l'opinione su come catalogare queste uni-
propulsione/generazione/distribuzione energia elettrica,          tà, resta il fatto che la grande attenzione riservata alla
ivi compreso uno "switchboard" computerizzato che prov-           parte aeronautica ha finito con il determinare novità im-
vede a bilanciare e distribuire la domanda di energia elet-

                                La LHA-6 America nel corso delle prime prove in mare
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portanti che vanno al di là della sola (e ben più di una            verso prua (tanto da raggiungere una superficie di 30.390
volta citata!) rimozione del bacino allagabile.                     ft², o 29.135 secondo altre fonti, contro i 23.980 massimi
È dunque quanto mai opportuno affrontare nel dettaglio              delle Wasp) finisce con l'essere talmente congestionato
cosa tali scelte abbiano comportato.                                da non disporre più degli spazi necessari per le officine e
Ricordando che è perfino possibile individuare una sorta            per la AVCAL (Aviation Consolidated Allowance List, l'in-
di “imputato” principale rispetto alle decisioni poi prese:         sieme delle parti di rispetto e del materiale di supporto
l'MV-22B Osprey (e come “co-imputato” l'F-35B Lighti-               necessario per far operare i velivoli imbarcati).
ning II).                                                           Da qui all'eliminazione del bacino il passo è breve visto
Si è già accennato in precedenza alla questione dell'im-            che sarà proprio lo spazio occupato da quest'ultimo a
pronta che ogni velivolo determina sugli spazi di una na-           essere ora destinato a officine e magazzini.
ve; ebbene, la riflessione della US Navy è sostanzialmen-           Ma la lunga serie di modifiche non è ancora finita; l'elimi-
te partita proprio da qui, individuando lo "spot factor" di         nazione del bacino comporta a questo punto la rimozione
ciascun velivolo. Più nel dettaglio, sono stati presi a riferi-     del grande portellone di poppa e dei relativi impianti di
mento i velivoli dell'Aviation Combat Element (ACE) più             movimentazione e, soprattutto, rende del tutto inutili le
frequentemente imbarcato sulle LHD della classe Wasp,               casse di zavorra prodiere e poppiere utilizzate per il suo
si è attribuito un valore di 1 al CH-46E Sea Knight e, sulla        allagamento (nonché il relativo impianto di riempimento/
base di questo riferimento, si è calcolato quello dell'intero       esaurimento). E così, sempre in un'ottica "aviation cen-
reparto di volo imbarcato; nello specifico, oltre ai 12 CH-         tric", ecco immediata la loro trasformazione in casse ad-
46E, si sono considerati gli altri elicotteri (da attacco e/o       dizionali per carburante JP-5; rispetto alle Wasp, la dota-
trasporto) e cioè 4 AH-1W Super Cobra, 2/3 UH-1N Iro-               zione è più che raddoppiata passando da 600.000 a 1,3
quois, 4 CH-53E Super Stallion e, infine, gli aerei AV-8B           milioni di galloni. Un dato importante, da ricollegare con
Harrier II in numero di 6.                                          la questione dell'ACE poc'anzi analizzata perché, ricorda-
Lo stesso procedimento lo si è ripetuto basandosi sull'A-           to come esso possa comunque variare nella sua compo-
CE che si intendeva imbarcare sulle nuove LHA(R), sosti-            sizione (in particolare nella componente elicotteristica) in
tuendo i vecchi con i nuovi velivoli e quindi; 12 MV-22B al         funzione delle esigenze operative, degna di nota è anche
posto dei CH-46E, 4 AH-1Z Viper al posto degli altrettanti          la possibile trasformazione di queste unità in vere e pro-
AH-1W, 3 UH-1Y Venom, 4 CH-53K al posto di quelli in                prie portaerei leggere, con un reparto di volo formato da
versione E e, da ultimo, 6 F-35B al posto degli Harrier II.         22÷23 F-35B e 2÷4 MH-60S. Un'ipotesi nient'affatto re-
A fronte di questa operazione, il risultato finale è eloquen-       mota, anzi prevista fin dal principio e facente leva su
te visto che lo "spot factor" complessivo dei velivoli consi-       un'esperienza recente; nel 2003 infatti, in occasione di
derati per l'ACE passa da un valore di 40 per quello delle          Operation Iraqi Freedom, le LHD-5 e -6 Bataan e Bon-
Wasp a uno di quasi 58 per le future America; un aumen-             homme Richard giunte nelle acque del Golfo Persico
to di circa il 45% al quale aggiungere la successiva indivi-        provvedono a sbarcare tutti Marines (con i propri mezzi)
duazione di un requisito per affiancare a tutti questi veli-        a terra; al loro posto viene invece imbarcato un reparto di
voli dello USMC anche 2 MH-60S Knighthawk della US                  volo composto da ben 24 AV-8B per ciascuna unità. So-
Navy (ai quali affidare compiti SAR e di trasporto, soprat-         prannominate "Harrier carrier", entrambe svolsero un ruo-
tutto in funzione VERTREP e cioè Vertical Replenish-                lo importante nel corso del conflitto, efficacemente esem-
ment).                                                              plificato dalle circa 800 sortite lanciate da ciascuna di
E a pesare maggiormente su questo incremento è pro-                 esse. Tenendo conto delle maggiori prestazioni/capacità
prio l'MV-22B.                                                      degli F-35B rispetto agli AV-8B, è chiaro che delle unità
Un dato già di per sé eloquente che tuttavia non riesce             come le America configurate in questo modo potrebbero
ancora a fornire una spiegazione completa, soprattutto              perfino diventare delle alternative alle portaerei d'attacco
rispetto alla questione dell'eliminazione del "well deck".          tradizionali persino per la stessa US Navy.
Se infatti per le operazioni di volo i problemi sono relativi       Ecco dunque che se l’aspetto esteriore delle America
perché il ponte dedicato con una superficie di poco più di          ricalca in larga parte quello delle Wasp stesse (ivi com-
90.270 ft² conserva i 9 spot di atterraggio/decollo già pre-        presi i 2 ascensori da 34 tonnellate per la movimentazio-
senti sulle LHD, tutti peraltro abilitati per operare sia con       ne dei velivoli), è evidentemente il layout interno a differi-
l'MV-22B (tranne il 5 e il 6, troppo vicini all'isola) sia con il   re ben più sensibile, tanto che le novità non sono affatto
CH-53K, i problemi maggiori nascono per le fasi di rico-            finite. Sempre per garantire maggiore spazio all’hangar,
vero dei velivoli stessi. Una volta imbarcato, l'Osprey in          l’area dedicata alle attrezzature ospedaliere è stata infatti
particolare ha ovviamente bisogno di vedere svolta un'a-            ridotta di oltre 1/3, addirittura dimezzando a 2 le sale ope-
deguata manutenzione; sennonché, ancora una volta, su               ratorie e a 24 i posti letto per le emergenze.
questo specifico aspetto entrano in gioco le dimensioni di          La stessa sorte tocca anche alla zona destinata ai veicoli
questo singolare velivolo e le considerazioni circa il fatto        che scende a circa 11.800 ft², laddove sulle Tarawa essa
che le dimensioni degli hangar delle LHA Tarawa e delle             era addirittura di quasi 29.000 ft² mentre sulle Wasp si è
LHD Wasp non consentono lo svolgimento di tali opera-               scesi a un sempre rispettabile valore di poco più di
zioni. Ciò significa che anche l'hangar necessitava una ri-         24.000; detto di alcune fonti che indicano valori addirittu-
progettazione al fine di ricavare ben 2 "high-hats" (cioè           ra inferiori (circa 10.300 ft²), tale drastica diminuzione è
"extra height areas", caratterizzate per l'appunto da una           stata ottenuta attraverso l’eliminazione completa di uno
notevole altezza e dotate di altrettanti carri ponte) dedica-       dei 2 ponti dedicati già presenti sulle altre LHA/LHD.
te proprio alla manutenzione degli Osprey.                          L’accesso a questo ponte è comunque garantito da 2
E come in una sorta di gioco a incastro, ecco che quello            portelloni (1 su ciascun lato della nave) che, serviti da
stesso hangar nel frattempo allungato nella sua parte
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altrettante rampe, consentono di movimentare mezzi e            missioni assegnate ma potrà essere anche aggiornato in
materiali dalla banchina.                                       maniera costante e con minori costi. Sulle LHA-6 trovia-
In compenso, aumentano fino a 160.000 ft³ i volumi di-          mo quindi, oltre al Combat Information Center che gesti-
sponibili per il carico (di munizioni, equipaggiamenti e        sce tutte le funzioni legate alla difesa dell’unità, anche
altro ancora) che possono essere movimentati dai 6              quelle strutture più propriamente legate alle operazioni
ascensori da 6 tonnellate ciascuno, da più monorotaie           anfibie quali il Landing Force Operations Center (LFOC),
interne e dai numerosi carrelli elevatori presenti a bordo;     il Supporting Arms Coordination Center (SACC), il Tacti-
sempre a titolo di confronto e con riferimento alle unità       cal Air Control Center (TACC) e il Joint Intelligence Cen-
poc’anzi citate, i valori erano rispettivamente di 109.000 e    ter (JIC).
125.000 ft³.                                                    Dunque, l’America e la Tripoli (cioè le LHA-6 “Flight 0”)
Da sottolineare anche che sulle America si è deciso di          saranno piattaforme in grado di svolgere in pieno i compi-
incrementare la protezione di tali magazzini attraverso         ti loro assegnati sia all’interno degli Amphibious Ready
l’installazione di un’estesa corazzatura; ciò a dimostrazio-    Group (ARG, cioè la formazione navale che prevede una
ne della volontà di incrementare la robustezza complessi-       LHA/LHD, una LPD e una LSD, in grado di trasportare il
va (ottenuta anche attraverso una struttura longitudinale       contingente base per le operazioni dei Marines, la Marine
aggiuntiva) e la capacità di sopravvivenza della piattafor-     Expeditionary Unit (MEU)), sia all’interno di quelle forma-
ma. Non solo, questi ultimi interventi (uniti all’ampia di-     zioni navali più complesse che, note come Expeditionary
sponibilità di spazi interni) consentiranno alle LHA-6 di       Strike Group (ESG), alle unità dell’ARG aggiungono un
avere un margine di crescita importante nel corso della         incrociatore o un cacciatorpediniere, una fregata e un
loro vita utile operativa, a oggi indicata in almeno 40 anni.   sottomarino nucleare d’attacco, ampliando notevolmente
Sempre in tema di protezione, si segnala un Collective          lo spettro di missioni assolvibili.
Protection System (CPS) per le minacce di tipo CBR              Il tutto nel rispetto del principio operativo cardine del Cor-
(Chemical/Biological/Radiological) a copertura degli al-        po dei Marines (che peraltro si salda perfettamente con
loggi, del complesso di strutture medico-ospedaliere e          quelli della Marina contenuti nel concetto Sea Power 21)
nelle zone mensa; il CPS dispone inoltre di 4 stazioni di       e cioè quell’Expeditionary Maneuver Warfare (EMW) in-
decontaminazione.                                               centrata sulla capacità di proiettare potenza ovunque nel
Il tutto a favore di un equipaggio di 1.059 persone (inclusi    mondo partendo dal mare. In estrema sintesi, una vera e
65 ufficiali) alle quali vanno aggiunte le 145 come staff di    propria rivoluzione visto che quest’ultimo non è più visto
comando imbarcato; per i Marines invece vi sono siste-          come un semplice luogo di transito per i gruppi anfibi e le
mazioni per 1.687 uomini, con spazi per altri 184 in casi       varie unità ma una parte integrante (nonchè importante)
di emergenza (anche in questo caso però, alcune fonti           delle operazioni. Il mare diventa dunque il luogo fisico
indicano numeri diversi con un totale di 1.518 + 184 Mari-      dove assemblare le forze, sul quale preparare e dal quale
nes ospitabili a bordo). Un aspetto su cui la US Navy ha        lanciare le operazioni; in altri termini, il mare stesso come
posto un particolare accento è costituito dal miglioramen-      parte integrante dello spazio di manovra.
to degli standard abitativi per il personale a bordo; una       Considerazioni che si ritrovano più nel dettaglio dei con-
diretta conseguenza della maggiore disponibilità di spazi.      cetti che danno corpo e sostanza alla EMW: l’Operational
A questo proposito si deve però rimarcare come, dalle           Maneuver From The Sea (OMFTS) che esprime e defini-
immagini rese pubbliche, tali standard non appaiono poi         sce la capacità di proiettare potenza partendo dal mare
così paragonabili in termini di comfort a quelli che con-       nonché di manovrare liberamente in ogni dimensione, e
traddistinguono le più moderne realizzazioni (soprattutto       quella che potremmo definire la sua applicazione tattica e
europee); un dato su cui riflettere a fronte dei molti mesi     cioè quella Ship To Objective Maneuver (STOM) che su-
di dispiegamento che uomini della US Navy e dei Mari-           pera sotto molti punti di vista le tradizionali operazioni
nes affrontano periodicamente con le unità di questi grup-      anfibie per concentrarsi sugli obbiettivi da raggiungere,
pi navali anfibi.                                               anche attraverso un modo di manovrare diverso dal pas-
Anche perché, confrontando questi numeri con quelli del-        sato (impiegando, per esempio, in modo sinergico tutti gli
le Wasp, risalta la mancanza di un’ apprezzabile riduzio-       assetti disponibili).
ne del numero degli uomini di equipaggio; è dunque evi-         Dunque un salto di qualità notevole, che punta a ottenere
dente come, a differenza di quanto si sta facendo sulle         una libertà di manovra elevata la quale però, a questo
unità di ultima generazione della US Navy (dalle Littoral       punto, deve anche essere in grado di coniugarsi con il
Combat Ships alle portaerei della classe Gerald Ford fino       tema della protezione delle forze. Ed è qui entra in gioco
ai caccia della classe Zumwalt), il livello di automazione      un altro dei concetti che sono parte integrante della
delle America attraverso sistemi di gestione integrati di       EMW: la capacità di lanciare operazioni Over The Hori-
piattaforma non sia particolarmente spinto. In questo sen-      zon (OTH).
so, l’intervento di maggior rilievo è dato dalla presenza di    Conseguenza diretta del mutamento degli scenari opera-
un Integrated Bridge System (IBS) della Sperry Marine           tivi moderni, con ambienti “littoral” sempre più complessi
che sovraintende a tutte le funzioni relative alla naviga-      e densi di minacce per la forza da sbarco così come per
zione e al governo della nave.                                  le stesse unità anfibie, tale capacità si traduce nella
A proposito dello staff imbarcato, esso potrà avvalersi di      (stringente) necessità di allontanare queste ultime dalla
un complesso di Comando e Controllo situato nell’isola          costa al fine di mettere piattaforme preziose al riparo da
che lo renderà in grado di assumere il controllo di una         rischi ormai divenuti di assoluto rilievo. Posizionare for-
forza navale complessa; grazie ai propri sistemi C4ISR          mazioni navali in mare aperto determina così una serie di
basati sul principio dell’architettura aperta, esso non solo    vantaggi, oltre a quello rappresentato dalla maggior sicu-
potrà essere riconfigurato agevolmente sulla base delle         rezza, quali la possibilità di garantirsi un maggior grado di
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sorpresa e di poter impiegare a proprio vantaggio in ter-         utilità operativa. Si dovrà attendere il 1983 e l’invasione
mini di manovra questi spazi (sul mare e in cielo) ora più        dell’Isola di Grenada per assistere a un nuovo intervento
ampi.                                                             nell’ambito di “Operation Urgent Fury”; in questa occasio-
Tali novità, sottintendono però l’acquisizione di capacità        ne è la 22° MAU (Marine Amphibious Unit, oggi MEU) a
diverse dal passato; questo significa per la US Navy svi-         partecipare in modo importante alla conquista dell’isola;
lupparsi in funzione del Sea Basing, laddove (in maniera          fermo restando che anche in questo caso la portata
speculare ai principi dello USMC) il mare diventa il punto        dell’intervento fu limitata.
di partenza delle operazioni in quanto il luogo che ne            Da allora più nulla e anche volendo guardare al di fuori di
ospita fisicamente la base (superando le limitazioni deri-        quanto fatto dai Marines, il quadro non cambia di molto
vanti dal fatto di doverne disporre sulla terraferma) e per       giacché degne di una qualche considerazione risultano
gli stessi Marines dotarsi di tattiche e mezzi diversi dal        solo la “Operation Muskeeter/Mousquetaire” anglo-
passato.                                                          francese per acquisire il controllo del Canale di Suez nel
È quindi in questo contesto che nascono le America, uni-          1956 e le operazioni condotte dalle forze britanniche in
tà cioè nelle quali viene esaltata proprio questa capacità        occasione della riconquista delle Isole Falkland nel 1982.
di condurre le operazioni a grande distanza dalla costa           Eccoci dunque tornati al punto di partenza e cioè a quella
facendo perno soprattutto sui velivoli imbarcati e, in parti-     “Operation Chromite” del 1950 che, non caso, alcuni sto-
colare, sugli MV-22B Osprey con le loro peculiari caratte-        rici definiscono «The last great amphibious assault». Per-
ristiche (nonché prestazioni).                                    ché al di là dei toni enfatici, resta il fatto che comunque, a
Un ragionamento al quale, sotto molti punti di vista, appa-       partire dai primi anni 80 non si registrano più assalti anfibi
re difficile contrapporre delle solide obiezioni. Per i soste-    di tipo tradizionale.
nitori del ridimensionamento della tradizionale operazione        A giocare un ruolo determinante in questa evoluzione
anfibia, quella che si sviluppa cioè con ondate successive        sono ovviamente l’affinamento delle tecniche e delle tatti-
di mezzi da sbarco, è infatti sufficiente ricordare un dato       che cosiddette A2/AD (Anti-Access/Area Denial) cioè
storico incontrovertibile; l’ultima occasione in cui si è assi-   quell’insieme di elementi che puntano proprio a impedire
stito a un qualcosa del genere risale al settembre del            l’accesso/ negare l’utilizzo di vaste aree, comprese quelle
1950 quando, nel corso della “Operation Chromite”, circa          destinate a operazioni anfibie; in particolare, oltre all’im-
40.000 militari americani (principalmente Marines, ma             piego di mine navali per impedire il libero utilizzo di ampi
non solo) supportati da una flotta di 260 navi sbarcarono         specchi di mare (che trovano un loro corrispettivo sulla
nei pressi della città di Inchon allora in mano alle Forze        terraferma in quelle terrestri), da ricordare anche sempre
Nordcoreane. Negli anni successivi infatti (e più precisa-        il maggior peso che hanno assunto l’insieme delle minac-
mente, tra il 1965 e il ‘69) i Marines condurranno diversi        ce cosiddette G-RAMM (Guided Rockets, Artillery, Mor-
sbarchi in varie località nel corso della Guerra del Viet-        tars and Missiles), quelle stesse che hanno contributo
nam ma tutte di portata ridotta e, soprattutto, di nessuna        allo sviluppo del concetto OTH. E a soffrirne di più sono

                                             Confronto tra Flight 0 e Flight 1
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proprio quei mezzi anfibi così vulnerabili nelle fasi di tra-   installazioni aeronautiche previste per le LHA-6, avrebbe
sferimento dalle unità maggiori alla costa.                     consentito a queste piattaforme una maggiore flessibilità
Dunque, la risposta a queste minacce appare semplice            operativa. Come extrema ratio infine, si sarebbe potuto
nella sua applicazione pratica; “by-passare” tale fase fa-      prevedere l'installazione di una gru che potesse consenti-
cendo affidamento sulla terza dimensione (cioè l’aria) e        re di scaricare i mezzi più pesanti sugli LCAC (o su altri
quindi su velivoli sempre più preformanti in termini di cari-   mezzi da sbarco); ipotesi più semplice da dirsi che da
co utile e di velocità; ed è evidentemente sulla base di        realizzarsi concretamente (si pensi alle difficoltà insite in
tutte queste considerazioni che si è sviluppato il percorso     queste operazioni). Problema che, a ogni modo, è stato
che ha poi portato proprio a piattaforme “aviation centric”     risolto alla radice non essendo previste sulle America
come le America.                                                alcuna gru adibita allo scopo.
Ma se tale analisi così logica non sembra presentare fal-       Considerazioni ulteriormente rafforzate da un altro paio di
le, in realtà la decisione di costruire anche solo le prime 2   note. La prima fa riferimento a quanto fatto sulla LPH
unità senza alcun bacino allagabile (determinando di fat-       (Landing Platform Helicopter) Ocean della Royal Navy;
to, l'insorgere di pesanti problemi per sbarcare i veicoli      pur con tutte le differenze del caso, è da rilevare come
imbarcati), qualche perplessità la desta. Perché il punto       per questa unità (anch'essa priva di bacino allagabile) sia
centrale è proprio questo, in assenza di un porto e delle       presente una rampa poppiera per lo sbarco dei veicoli
relative banchine, lo sbarco dei mezzi presti a bordo si        imbarcati utilizzando i 4 LCVP (Landing Craft Vehicle
presenta alquanto complicato; perché di certo non basta-        Personnel). Il tutto a dimostrazione del fatto che per
no i velivoli imbarcati che pure presentano capacità di         quanto non ottimali, delle risposte concrete a un determi-
sollevamento interessanti (dato che il CH-53K potrà solle-      nato problema possono essere sempre trovate.
vare un carico esterno di 27.000 lb mentre l'MV-22B arri-       La seconda nota fa un riferimento più diretto alla stessa
va a 15.000). E ciò quanto tali valori si traducono nella       US Navy alla quale non mancano certo risorse e capacità
possibilità di trasportare 2 M1151 Enhanced Armament            per trovare soluzioni; per quanto anche in questo caso
Carrier ((l'ultima versione Up Armored dell'HMMWV) per          occorra tener conto delle notevoli differenze esistenti tra
l'elicottero e un singolo M1151 per il convertiplano. In        le diverse situazioni, degni di nota sono proprio gli sforzi
pratica, potrà essere "air-lifted" solo quello che già con      fatti per conferire alle unità, in particolare a quelle del
una notevole enfasi può essere considerato un mezzo da          Prepositioning e del Sealift Program, del Military Sealift
combattimento basico per i Marines. In futuro poi, tale         Command (MSC) le necessarie capacità di trasferire in
capacità potrebbe estendersi al JTLV (Joint Light Tactical      maniera più agevole i veicoli e i materiali imbarcati. Appa-
Vehicle) ma sempre a patto che rispetti i limiti di peso        re dunque singolare profondere così tante energie (e fon-
previsti. Nulla da fare invece per l'M-ATV, cioè il Mine        di) per soddisfare tali esigenze su delle semplici navi da
Resistant Ambush Protected-All Terrain Vehicle o per            trasporto e ritrovarsi con delle unità anfibie come le LHA-
qualsiasi mezzo da trasporto/logistico (a eccezione             6 che, invece, presentano simili lacune. Un’ultima spe-
dell'ennesima versione dell'HMMWV e cioè l'M1152 En-            ranza (per così dire) potrebbe però venire dall’ingresso in
hanced Troop/Cargo/Shelter Carrier). Volendo essere             servizio delle piattaforme del tipo Mobile Landing Plat-
ancora più precisi, si può anche ricordare anche l'Inter-       form (MLP); grazie alle loro capacità di ricevere materiale
nally Transportable Vehicle (ITV), un mezzo che è stato         da parte di altre unità (dello stesso MSC) e di portarlo a
sviluppato con il preciso scopo di poter essere trasportato     terra con i 3 LCAC (o SSC) imbarcati, le MLP potrebbero
all'interno dell'Osprey.                                        prestarsi allo scopo. Con alcuni dubbi però, il primo dei
Quindi, eccetto questi veicoli, ogni altro "oggetto" che        quali rappresentato dalla reale fattibilità del trasferimento
ecceda i valori sopra ricordati non ha alcuna possibilità di    di mezzi dalle LHA-6 alle MLP stesse mentre il secondo
essere sbarcata in altro modo se non per mezzo delle già        tiene conto che queste ultime non saranno comunque
ricordate banchine di un porto.                                 inserite in maniera organica né all’interno degli ARG né
Quali possano essere a questo punto le conseguenze              degli ESG.
sulla mobilità, ma anche sulla protezione, dei Marines          Osservazioni che nel complesso diventano ancora più
trasportati sugli obiettivi è facilmente immaginabile.          stringenti alla luce della grande importanza attribuita dagli
Ed è proprio questo l'elemento di maggior perplessità           stessi Marines ai mezzi poc'anzi citati; nell'ambito della
perché, ferma restando la logica di eliminare il bacino         loro cosiddetta "mobility triad", accanto agli MV-22B tro-
allagabile e tutto ciò che è connesso (casse di zavorra,        viamo proprio gli LCAC e l'EFV (Expeditionary Fighting
impianti vari e portellone), si sarebbe potuto comunque         Vehicle, cioè il veicolo che avrebbe dovuto sostituire gli
puntare su soluzioni alternative; la prima che viene in         AAV-7A1); e poco cambia ai fini del ragionamento il fatto
mente è quella di un "dry deck" (dunque, una struttura          che l'EFV sia stato cancellato perché comunque questo
non allagabile) in grado di accogliere gli LCAC e/o di far      tipo di mezzi rimangono una priorità per lo stesso USMC
operare gli AAV-7A1. In alternativa, si sarebbe potuto          come dimostra l'avvio di un nuovo programma, a oggi
optare per una sorta di "interface" sotto forma di una por-     noto come ACV (Amphibious Combat Vehicle).
tellone-rampa che consentisse di far svolgere operazioni        Così come, in definitiva, una conferma dell’importanza
di carico e scarico degli LCAC provenienti dalle altre uni-     per i mezzi da sbarco a cuscino d'aria è data da un altro
tà parte dell'ARG/ESG (composto, come noto, anche da            programma di sostituzione, quello dello SSC (Ship to
una unità della classe LPD-17 San Antonio, dotata di 2 di       Ship Connector), destinato a rimpiazzare gli LCAC. Dun-
questi mezzi, e da una delle classi LSD-41/-49 Whidbey          que, 2 su 3 di questi mezzi non potranno essere impiega-
Island/ Harpers Ferry con, rispettivamente, 4 e 2 LCAC).        ti dalle America; una percentuale notevole!
Soprattutto quest'ultima ipotesi, poco invasiva rispetto        E del resto, che qualcosa non funzioni in tutto questo lo
alla questione delle necessità imposte dalle importanti         dimostrano anche le risultanze del rapporto formulato dal
Anno 14 - N° 143                                                                                                    Pagina 9
Director, Operational Test and Evaluation (DOT&E), cioè         che in grado di sopportare il peso di un Up Armored
il soggetto che all'interno del Dipartimento alla Difesa        HMMWV; ciò rappresenta un'ulteriore (ed evidente) limi-
svolge il ruolo di assistente nonché consigliere del Segre-     tazione alle capacità di elisbarco. A tale scopo se ne rac-
tario di tale dicastero in merito alle attività di verifica e   comanda la sua modifica al fine di renderla in grado di
valutazione dei sistemi in fase di acquisizione. Ebbene,        reggere carichi maggiori.
in tale rapporto non mancano certo le critiche, le principa-    E sempre in tema di rapporti ufficiali, non meno rilevanti
li delle quali incentrate proprio sull'assenza del bacino; in   sono le considerazioni svolte dal Government Accounta-
particolare, si riconosce che tale aspetto finisce con il       bility Office (GAO) che nel suo più recente “Assessments
costituire un limite alle capacità dell'intero ARG/ESG di       of Selected Weapon Programs” rileva alcuni altri punti
supportare la MEU imbarcata. Una questione talmente             critici, il principale dei quali rappresentato dal fatto che al
centrale da far inserire una serie di raccomandazioni del       momento del’avvio della costruzione della LHA-6 solo il
DOT&E stesso, la principale delle quali è un invito esplici-    65% dei progetti della nave fosse completo; una situazio-
to alla USN e allo USMC di elaborare un CONOPS                  ne che ha finito con il creare problemi nella fasi di allesti-
(Concept Of Operations) che specifichi come si intende          mento in quanto è risultato necessario apportare diverse
impiegare la LHA-6 a fronte delle sue differenze con le         modifiche proprio per l’assenza di una progettazione
altre LHD. Ma il documento si sofferma anche su altre           completa. Tutto ciò si è tradotto in un aumento dei costi e
questioni e, di nuovo, chiede spiegazioni in merito alle        dei tempi di allestimento; questi ultimi sono stati inoltre
conseguenze della riduzione degli spazi destinati alle          influenzati da problemi interni al cantiere come l’assenza
strutture medico-ospedaliere, critica il Collective Protec-     di manodopera specializzata, ritardi nelle consegne dei
tion System che garantirebbe una minora copertura di            materiali e una gestione non ottimale dei fornitori nonchè
quanto necessario, stimola una riflessione sulle conse-         dei subappaltatori. Lo stesso GAO tuttavia sottolinea che
guenze sul personale di volo e sullo stesso ponte di volo       molti di questi problemi sono in via di soluzione e che
derivanti dall'impiego, rispettivamente, dell'MV-22B e          dunque, a partire dalla LHA-7 Tripoli, le difficoltà incontra-
dell'F-35B, chiede maggiori verifiche sull'efficacia del si-    te sull’unità capoclasse dovrebbero essere evitabili.
stema di combattimento dell'unità e, infine, punta la pro-      Il rapporto del DOT&E menziona, come detto, anche un
pria attenzione su di un aspetto all'apparenza secondario       altro elemento fondamentale è cioè il sistema di combatti-
ma che, a ragione, viene invece ritenuto essenziale. La         mento o, come sarebbe più corretto dire, il sistema di
rampa di collegamento tra il ponte veicoli e quello di volo     difesa dell'unità: lo Ship Self Defense System (SSDS)
ha una portata massima di 12.000 libbre e quindi nean-          Mark 2, qui proposto nella versione Mod 4. Prodotto dalla
Anno 14 - N° 143                                                                                                    Pagina 10
Raytheon, si tratta di un sistema impiegato su tutte le            Evolved Sea Sparrow Missile (ESSM) che assolvono an-
unità anfibie della US Navy (LHA/D, LPD e LSD) nonché              ch'essi alla difesa nei confronti di missili antinave e veli-
sulle portaerei; non solo, alcuni suoi elementi saranno            voli, allungando però notevolmente il raggio d‘azione. Gli
impiegati anche sulle LCS (Littoral Combat Ship) e sui             ESSM dispongono inoltre dei propri apparati Mk 91 Fire
cacciatorpedinieri DDG-1000 della classe Zumwalt. La               Control System (ciascuno dei quali dotato di un radar
caratteristica fondamentale della più recente versione,            illuminatore Mk 95), a loro volta asserviti a un altro radar
per l'appunto la Mk 2, è rappresentata da un'architettura          e cioè il Mk 23 Target Acquisition Radar (TAS). Il quadro
aperta largamente basata su tecnologie commerciali                 delle armi è completato da 7 mitragliatrici da 12,7 mm
(Commercial Off-The-Shelf, COTS); un vantaggio di                  binate su affusto manuale per la difesa ravvicinata.
grande importanza perché consente da un lato di aggior-            Nel quadro delle difese "soft kill" (anch'esse, ovviamente,
nare in maniera continua ed economica le sue compo-                gestite dell'SSDS) rientrano invece l'Electronic Warfare
nenti e, dall'altro, di integrare facilmente sensori e siste-      Suite AN/SLQ-32B(V)2, con capacità di scoperta/
mi, anche di nuova introduzione. Quest'ultimo, in partico-         identificazione dei segnali avversari e di jamming nei loro
lare è un fattore decisivo laddove si considerino sia la           confronti, più i 4 Mk 53 Decoy Launching System (DLS)
particolare e complessa natura delle minacce che l'SSDS            per il sistema altrimenti noto come Nulka, cioè un lancia-
è chiamato ad affrontare (missili antinave in generale, e          razzi in grado di dispiegare degli Active Expendable De-
Anti-Ship Cruise Missile (ASCM) in particolare, nonché             coys (AED) per l'inganno nei confronti dei missili antina-
eventuali bersagli aerei e di superficie), sia le caratteristi-    ve. Non confermata invece la presenza di un altro siste-
che stesse del sistema; raccogliere i dati provenienti dai         ma destinato all'inganno, ma questa volta contro i siluri, e
sensori, fonderli insieme, analizzare le tracce e fondere il       cioè l'AN/ SLQ-25A Nixie; tenendo tuttavia conto che sul-
tutto in un'unica "picture" contenente le minacce priorita-        le LHA/D precedenti era regolarmente installato, l'ipotesi
rie (fornendo inoltre un ausilio in fase decisionale) sono         che possa essere riproposto anche sulle America non
evidentemente compiti gravosi, anche a fronte della con-           appare così azzardata.
tinua evoluzione degli attuali scenari operativi.                  Come dato conclusivo sullo Ship Self Defense System,
Nello specifico, per quanto riguarda i sensori destinati a         appare utile approfondire le osservazioni svolte dallo
interagire con l'SSDS, le America disporranno di un radar          stesso DOT&E il quale non ha mancato di sottolineare
per la ricerca aerea a lungo raggio 3D del tipo AN/SPS-            deficienze e limitazioni in alcune sue componenti essen-
48E, coadiuvato dall'apparato 2D AN/SPS-49A(V)1; a                 ziali (con particolare riguardo all’ESSM, al RAM e al Nul-
questi si aggiunge un radar peraltro già introdotto sulla          ka); sebbene esso rappresenti dunque la risposta più
Makin Island e cioè l'AN/SPQ-9B che assolve le funzioni            efficace possibile alle moderne minacce, è altrettanto
di scoperta aerea a bassa quota, contribuendo al control-          evidente che sarà necessario proporre un continuo ag-
lo del tiro per il contrasto dei missili antinave a volo ra-       giornamento per far fronte alle crescenti capacità richie-
dente. Per quanto concerne gli apparati destinati ai com-          ste in termini contrasto nei confronti non solo dei missili
piti di sorveglianza e scoperta di superficie (oltre che per       antinave (considerati la minaccia principale per la loro
la navigazione) troviamo poi un AN/SPS-73(V)12 e un                proliferazione sia sulle piattaforme navali/aeree sia sulla
AN/SPS-67(V)3.                                                     terraferma) ma anche per far fronte un ventaglio sempre
Con funzioni diverse da quella legate alla difesa dell'uni-        più ampio di minacce provenienti dall’aria (UAV, elicotteri
tà, e cioè per la gestione del traffico aereo, sono inoltre        cos’ come velivoli ad ala fissa) e contro le tipiche minac-
installati un radar AN/SPN-43 per l'Air Traffic Control            ce asimmetriche di superficie rappresentate da barchini
(ATC), e un AN/SPN-35C nonché un AN/SPN-41A quali                  veloci.
apparati "precision approach"; a questi si aggiunge anche          Come si conviene poi a una unità del genere, visti i com-
un AN/URN-25 Tactical Air Navigation Set.                          piti di nave ammiraglia previsti nell'ambito degli ARG/
Ricordata la presenza dell'apparato IFF (Identification            ESG, molto ricca risulta essere la dotazione di sistemi di
Friend or Foe) UPX-29, utile anch'esso ai fini della crea-         comunicazione (in particolare satellitari) e di sistemi di
zione di una "picture" più precisa possibile (e per gestire        Comando e Controllo quali, in particolare: il Global Com-
al meglio le fasi di ingaggio), l'altra importante caratteristi-   mand and Control System-Maritime (GCCS-M), il sistema
ca dell'SSDS Mk 2 è rappresentata dall'introduzione della          principale di questo tipo in dotazione alla US Navy, il Di-
Cooperative Engagement Capability (CEC) basata sui                 stributed Common Ground System-Navy (DCGS-N), fon-
Data Link tattici Link 4A, 11 e 16 che consentono la rac-          damentale per il supporto alle funzioni di Intelligence,
colta e la fusione di informazioni provenienti da altre piat-      Surveillance, Reconnaissance, and Targeting (ISR&T)
taforme (siano esse navi, aerei, elicotteri o altro ancora)        nonchè l'Integrated Tactical Amphibious Warfare Data
per migliorare lo stesso quadro tattico e garantire una            System (ITAWDS), finalizzato al controllo dei vari dei vari
maggiore precisione alla risposta nei confronti delle varie        assetti operativi a disposizione dei Marines. Infine, è pre-
minacce.                                                           vista anche l'introduzione del Marine Air-Ground Task
Qui entrano in gioco i sistemi d'arma, ma anche le contro-         Force (MAGTF) Command, Control and Communications
misure, presenti a bordo delle LHA-6; sempre sotto la              (o MC3) che più che un sistema vero e proprio è un
gestione dell'SSDS, la panoplia di sistemi installati è no-        "System of sytems" che dovrà integrare tutti quelli già
tevole: 2 lanciatori a 21 celle per missili RIM-116 Block 1        presenti al fine di assicurare una gestione unitaria per
(anche se è già prevista la futura integrazione di ordigni         l'intera MAGTF in tutti i suoi 4 elementi costitutivi
in versione Block 2) e altrettanti CIWS Phalanx Block 1B,          (Command Element o CE, Ground Combat Element o
entrambi per la difesa di punto nei confronti dei missili          GCE, Aviation Combat Element o ACE e Logistic Combat
antinave, velivoli e imbarcazioni veloci. Accanto a questi         Element o LCE) e un loro impiego ottimale, in tutti i settori
troviamo poi altri 2 lanciatori a 8 celle per missili RIM-162      (dal C3 alle funzioni di intelligence, dalle operazioni sul
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