I Documenti di Analisi Difesa
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Anno 14 - N° 143 Settembre 2013 i Documenti di Analisi Difesa LE UNITA' ANFIBIE DELLA CLASSE AMERICA DI GIOVANNI MARTINELLI Nell'attuale panorama delle unità anfi- bie cosiddette "big deck", le LHA (Landing Helicopter Assault) della classe America in fase di costruzione per la US Navy rappresentano, senza ombra di dubbio e sotto molti punti di vista, un qualcosa di unico. Mentre infatti la tendenza pressoché universale in atto ci restituisce una situazione nella quale questo tipo di piattaforme (caratterizzate per l'ap- punto da ponti di volo continui e di grandi dimensioni per agevolare le operazioni con gli aeromobili) conser- vano comunque un bacino allagabile (o “well deck” secondo la terminologia in uso nella Marina americana) dal quale far operare mezzi da sbarco e/ o veicoli anfibi, per le America è stata ultime avrebbero ben presto raggiun- plano MV-22 Osprey al posto degli scelta una strada diversa che ha por- to la fine della loro vita operativa al elicotteri CH-46 Sea Knight. A con- tato alla sua eliminazione. termine dei 35 anni di servizio previsti traddistinguere entrambi i velivoli, Una scelta discutibile e, soprattutto, in origine; ciò significa che nel giro di oltre a prestazioni/capacità ben di- discussa; al punto da essere già stata un lustro (2011 - 2015), qualora non verse da quelli che andranno a sosti- abbandonata. Come vedremo più nel si fosse provveduto per tempo, avreb- tuire, anche un'accresciuta "impronta" dettaglio in seguito, questa nuova be potuto venirsi a creare un vistoso complessiva; in altri termini, maggiori classe di unità sarà infatti suddivisa in "buco" in termini di capacità anfibie. dimensioni tali da richiedere ben più 2 "Flight" (o versioni) differenti; alle Occorreva dunque agire per tempo, spazio rispetto a prima e, al tempo prime 2 navi, note come "Flight 0" e anche in considerazione del fatto che stesso, maggiori esigenze di manu- per l'appunto prive del bacino allaga- le fasi di definizione, progettazione e tenzione. bile, se ne affiancheranno in futuro costruzione di piattaforme con tali E' su queste basi che nel 1999 viene altre 6. Queste ultime, indicate come caratteristiche (e dimensioni) finisco- completato un LHA Development of "Flight 1", vedranno invece il ritorno di no con il richiedere molti anni; e non Option Study (DOS) che individua e questo importante particolare, peral- è tutto visto che c'era da tenere pre- analizza 3 possibili alternative; la pri- tro assieme ad altre novità. sente anche un altro aspetto interes- ma era incentrata sull'allungamento sante. Le nuove unità avrebbero in- della vita operativa delle Tarawa at- Il programma fatti dovuto riflettere i cambiamenti traverso il varo di un importante Ser- Le origini del programma che porterà previsti per l'Aviation Combat Ele- vice Life Extension Program (SLEP), alla unità della classe America posso- ment (ACE) dei Marines stessi, cioè la seconda prevedeva la riproposizio- no essere fatte risalire alla fine degli la componente aerea (composta da ne di una LHD (Landing Helicopter anni 90; all'epoca, US Navy e US velivoli ad ala fissa e rotante) imbar- Dock) della classe Wasp ma con un Marine Corps incominciano a riflette- cata su queste piattaforme; 2 le novi- impianto propulsivo basato su turbine re sulle possibile scelte da effettuare tà principali previste e cioè la futura a gas (al posto di quelle a vapore) e, in merito alla sostituzione delle 5 piat- adozione dell'F-35B Lightning II al infine, la terza prevedeva un progetto taforme della classe Tarawa. Conse- posto dell'AV-8B Harrier II nonché la completamente nuovo. gnate tra il 1976 e il 1980, queste prossima introduzione del converti-
Anno 14 - N° 143 Pagina 2 L'aspetto saliente di questo documento, pur in assenza di mente uguali alla Makin Island sarebbe stata comunque una risposta definitiva, è rappresentato dal fatto che l'ipo- in grado di soddisfare delle esigenze operative dei Mari- tesi di uno SLEP è subito scartata perché ritenuta com- nes (sempre rispetto alla questione dei velivoli da imbar- plessivamente poco costo-efficace. Al tempo stesso, de- care) mentre, al tempo stesso, la versione modificata o lo ve essere sottolineato come questo stesso documento sviluppo di un progetto nuovo presentavano dei rischi (e, rappresenti comunque una sorta di passaggio definitivo soprattutto, dei costi) troppo elevati. verso una decisione a suo modo importante: la costruzio- A completamento dell'analisi, si può ricordare che la nuo- ne di un'ottava unità della classe Wasp che, per l'appun- va versione della LHD-8 proposta si caratterizzava princi- to, sarà dotata di un impianto propulsivo diverso dalle palmente per l'aumento di larghezza da 106 a 116 piedi, precedenti 7 (nella fattispecie, di tipo elettrico alimentato e da un analogo aumento della lunghezza ottenuto attra- da turbine a gas e diesel). La LHD-8 Makin Island diven- verso l'inserimento di 2 "plugs" (cioè sezioni di scafo ag- terà dunque al contempo la sostituta della Tarawa stes- giuntive, inserite nella zona centro prodiera dello scafo sa, riducendo a 4 il requisito iniziale per le nuove LHA, e stesso) lunghe rispettivamente 21 piedi (6,4 metri) e 56 una possibile base di partenza per queste ultime. piedi (17 metri); quest'ultima avrebbe dunque raggiunto e È dunque in questo quadro, sotto molti punti di vista an- superato i 280 metri. Il dato interessante di questo pro- cora piuttosto "fluido", che maturano i passaggi successi- getto (non a caso indicato come "LHD Plug Plus") era vi; nel marzo del 2001 il Chief of Naval Operations (CNO) costituito soprattutto dall'incremento della larghezza; i approva il Mission Need Statement (MNS) che torna ad 35,6 metri previsti avrebbero infatti impedito a queste appuntare la propria attenzione sulle esigenze relative unità di attraversare il canale di Panama. alla componente aerea (e sulle sue esigenze logistiche), Per quanto riguarda invece le proposte completamente su quelle in termini di C4I e, infine, sulla possibilità di ga- nuove, ve n’è una che merita di essere menzionata in rantire un adeguato margine di crescita per il futuro. Il quanto particolarmente innovativa. Definita "dual tram programma, che ha ora assunto la denominazione di line", essa prevedeva una piattaforma da circa 69.000 LHA (R), dove la R sta per Replacement, continua però a tonnellate di dislocamento e con (qui sta la particolarità) mantenere anche una certa attenzione verso le capacità l'isola spostata in posizione centrale (a sua volta divisa in di trasporto dei veicoli e dunque anche per quelle caratte- 2 blocchi) nonchè un doppio ponte di volo; quello sul lato ristiche più tipiche di una unità anfibia. di sinistra per le operazioni con gli elicotteri e i converti- Passano ancora pochi mesi e, questa volta nel luglio del- plani mentre da quello di dritta, dotato di "ski jump" sa- lo stesso anno, ecco giungere un'altra importante appro- rebbe stato impiegato dai velivoli ad ala fissa. vazione; con il Milestone A, Acquisition Decision Memo- Ecco dunque che il programma LHA(R) incomincia a randum si aprono infatti le porte alla fase di esplorazione prendere forma senza però che sia ancora in grado di del concetto e, di conseguenza, alla fondamentale Analy- assumerne una definitiva; anzi, proprio con riferimento al sis of Alternatives (AoA). Quest'ultima punta ad analizza- tema della presenza o meno del bacino allagabile, anco- re le 3 nuove alternative ora proposte: la prima prevede ra per molto tempo dopo la scelta del Department of Na- una ripetizione della LHD-8 (con gli opportuni adattamen- vy (presa nel settembre del 2002) questo compare nei ti), la seconda una versione modificata di quest'ultima e progetti elaborati e negli stessi requisiti provvisoriamente la terza (ancora una volta) un progetto del tutto nuovo. Al fissati dalla stessa Marina americana. Tanto da indicarne termine di una valutazione lunga e laboriosa, tanto da anche le caratteristiche di massima, fissate nella capacità richiedere oltre un anno di tempo, l'AoA si conclude con di ospitare 3 LCAC o 2 LCU e in grado perciò di operare la scelta da parte del Department of Navy della prima sia modalità "dry" (con gli LCAC) sia "wet" (con gli LCU); delle opzioni proposte; scelta motivata dalla considera- dunque, in tutto e per tutto simile a quello presente sulle zione che la costruzione di nuove piattaforme sostanzial- LHD della classe Wasp. Suddivisione spazi interni LHA-6
Anno 14 - N° 143 Pagina 3 In pratica, per oltre 2 anni il lavoro della US Navy e volta una versione modificata delle piattaforme della clas- dell'allora Northrop Grumman Ship Systems (scelta dalla se Wasp. stessa USN sulla base della considerazione che questi Per quanto riguarda dunque le dimensioni si raggiungono cantieri avevano già costruito le tutte le precedenti grandi quindi i 257,3 metri di lunghezza e i 32,3 di larghezza unità d'assalto anfibio) continua a svilupparsi nel solco di massima; il dislocamento è, a oggi, indicato in 45.695 una tendenza consolidata che da un lato tiene conto delle tonnellate. più volte ricordate maggiori necessità per le dotazioni A oggi perché, è utile ricordarlo, la LHA-6 America è an- aeronautiche ma, dall'altro non dimentica certo anche lecora in fase di allestimento essendo stata ufficialmente più tradizionali capacità di sbarco; sia degli uomini impostata il 17 luglio del 2009 presso i cantieri Northrop (almeno 1.687 Marines come sulle Wasp) sia dei mezzi Grumman Shipbuilding (NGSB) di Pascagoula (anche se, imbarcati per i quali è comunque previsto un ponte di ca- in realtà, le prime lavorazioni erano già cominciate nel rico di dimensioni adeguate (almeno 24.000 piedi quadra-dicembre dell'anno prima). L'unità, nel frattempo, è stata ti, ovverosia circa 2.230 m²; sempre prendendo come varata il 5 giugno del 2012, con consegna alla US Navy riferimento le Wasp). prevista nell'ottobre del 2013 dopo una serie di prove La vera svolta avviene intorno alla metà del 2004 quandovolte a valutare la piattaforma in quanto tale; nel corso viene annunciata la firma da parte del CNO e dell'Assi- del 2014 è quindi previsto l’avvio dei test operativi mentre stant Secretary of the Navy, Research, Development & la IOC (Initial Operational Capability) è a oggi fissata in- Acquisition ASN(RDA) di un LHA(R) Flight Zero Required torno a metà 2016. Capabilities Memo con il quale vengono "congelati" i re-Nel frattempo, altri passi importanti sono stati compiuti quisiti e le caratteristiche di massima previste per le nuo- anche per la seconda unità prevista in questo cosiddetto ve LHA, ora definite "Flight 0" (come a testimoniare che, "Flight 0"; il 30 giugno del 2010 viene assegnato sempre in futuro, si potrebbe procedere con la costruzione di un a NGSB un primo contratto per lo svolgimento delle solite attività preliminari finalizzate alla costruzione della nuova altro lotto di piattaforme con caratteristiche differenti); è solo a questo punto che diventa ufficiale la decisione più LHA(R). Di lì a poco, quest'ultima diventerà la LHA-7 e importante e cioè l'eliminazione del bacino allagabile. Lo successivamente riceverà il nome di Tripoli Dopo una spazio necessario per la componente aerea imbarcata ha serie di altri contratti minori, il 31 maggio del 2012, sono finito con il sacrificare questo importante elemento cheancora i cantieri Huntington Ingalls Industries Inc. (HII) e oltretutto, come vedremo in seguito, non rappresenterà cioè, la nuova realtà societaria frutto di uno «spin-off» neanche il solo cambiamento di rilievo. delle attività cantieristiche di Northrop Grumman, ad ag- L'intero processo è ormai in moto e le varie tappe sono giudicarsi un nuovo contratto di 2,38 miliardi di dollari per superate in tempi abbastanza rapidi; alla fine di giugnoil progetto di dettaglio e la costruzione della Tripoli che dello stesso anno, il Program Executive Officer (PEO) dovrebbe cominciare nel 2013; la consegna di questa Ships della US Navy presenta all'ASN(RDA) un progetto unità è prevista tra marzo e giugno del 2018. di fattibilità sufficientemente dettagliato e una stima dei Da un punto di vista costruttivo (e premesso come il 45% costi. Un quadro più dettagliato dei requisiti previsti sarà circa del progetto per la LHD-8 sia stato travasato sulle poi definito nei mesi successivi attraverso l'elaborazione LHA-6 "Flight 0"), qualche breve cenno sul processo di di un Capabilty Development Document (CDD). realizzazione di queste unità. Facente perno sulle più L'ultimo passaggio importante avviene nel febbraio del moderne tecniche di allestimento modulare, le America 2005 quando l'Under Secretary of Defense (Acquisition, sono realizzate attraverso l'assemblaggio di 217 moduli Technology, and Logistics) (USD(AT&L)) approva l’Ac- (completi di tubazioni, impianti di ventilazione e altri com- quisition Strategy Report del programma relativo alla ponenti essenziali) che a loro volta confluiscono in 3 co- nuova LHA(R); ciò consente ora alla stessa US Navy di siddetti "Super Modules"; primi 2 (prua e poppa), una volta uniti danno vita allo scafo completo il quale poi, co- negoziare un primo contratto; evento che si materializza il 15 luglio successivo quando alla Northrop Grumman Ship me passaggio finale, riceve il terzo costituito dall'isola. Systems (NGSS) di Pascagoula nel Mississippi è asse- Questo di tipo di processo produttivo consente anche di gnato un contratto del valore di quasi 110 milioni di dollari appaltare all'esterno (cioè altri cantieri, dello stesso grup- per lo svolgimento di alcune importanti fasi preliminari: po HII e non) determinate lavorazioni per velocizzare i Advanced Planning, Long Lead Time Material, Systems tempi di realizzazione, con l'allestimento finale che avvie- Engineering, e Special Studies. NGSS viene dunque in- ne comunque nel cantiere di Pascagoula. caricata di svolgere la progettazione avanzata, l'acquisto Tra le caratteristiche peculiari di queste nuove piattafor- dei primi materiali e vari altri studi su questioni specifiche. me spicca sicuramente la configurazione dell'impianto Un lavoro che prosegue anche nell'anno successivo (e propulsivo e di generazione dell'energia elettrica; diretta- oltre), tale da culminare l’1 giugno del 2007 con quellomente mutuato dalla LHD-8, esso interrompe una lunga che, di fatto, può essere considerato il raggiungimento di tradizione che per le LHA e le LHD aveva sempre visto la un traguardo fondamentale; l'assegnazione di un nuovo presenza di apparati di propulsione basati su turbine a contratto, questa volta del valore di ben 2,4 miliardi di vapore (a loro volta affiancati da diesel alternatori per la dollari circa, per la costruzione della LHA-6 e cioè di quel- produzione di energia elettrica). Nello specifico, quella la che sarà la prima unità della nuova classe di unità anfi- adotta sulle America è una configurazione alquanto parti- bie della US Navy. colare in quanto si avvicina molto a una di tipo "all- electric", pur differenziandosene al tempo stesso in alcuni La piattaforma aspetti essenziali; il suo schema di funzionamento preve- Come più volte ricordato, le unità della classe America de infatti che i 4 generatori diesel Fairbanks Morse da derivano direttamente dalla LHD-8 Makin Island, a sua 4.000 Kw ciascuno forniscano non solo l'energia elettrica
Anno 14 - N° 143 Pagina 4 per tutte le utenze e servizi di bordo ma anche quella ne- trica. A queste si aggiunge un avanzato Machinery Con- cessaria per 2 motori elettrici da 5.000 HP dell'Auxiliary trol System (MCS) della Northrop Grumman che, compo- Propulsion System (APS). In pratica, tali motori garanti- sto da 56 "data acquisition units", 27 "workstations" e scono la propulsione dell'unità fino a velocità di 12/14 1.125 sensori, svolge le funzioni di controllo dei sistemi e nodi (valori a cui corrisponde un'autonomia di 9.500 mi- dei macchinari di bordo nonchè dei danni (gestendo quin- glia circa) prelevando direttamente l'energia dalla rete di di anche l'impianto antincendio), di gestione delle esigen- distribuzione di bordo. Laddove siano invece richieste ze in termini di carburante (con riferimento ai consumi ma velocità superiori, entrano in funzione 2 turbine a gas LM- anche alla distribuzione nelle varie casse) e delle opera- 2500 della General Electric, altrimenti disconnesse; tara- zioni di zavorramento ai fini della stabilità. te per esprimere una potenza massima di 35.290 Hp cia- Esaurita la disamina di questo importante aspetto tecni- scuna, esse sono così in grado di far raggiungere alla co, è giunto il momento di analizzare nel dettaglio le novi- nave andature superiori ai 22 nodi. Il principio che sta alla tà intervenute a seguito della decisione della US Navy base di una simile scelta è quanto mai semplice: l’econo- (sostenuta in questo senso, almeno a livello ufficiale, dal- micità. E questo perché da un lato l'eliminazione delle lo stesso US Marine Corps) di mettere in linea una nuova turbine a vapore garantisce già di per sé un notevole classe di piattaforme anfibie con così spiccate caratteri- guadagno in termini di minore complessità e, dall'altro, stiche aeronautiche; talmente spiccate da essere definite perché questo particolare schema risponde in maniera dalla stessa Marina americana come una versione efficace a una semplice considerazione; è stato infatti "aviation centric" della LHD-8, mentre tra gli addetti al calcolato che piattaforme come queste viaggino a bassa settore si è perfino fatto a ricorso ad appellativi del tipo velocità per il 75% circa del tempo. Dunque, l'impiego di "escort/light carrier" (rifacendosi a unità e concetti risalen- turbine a gas (notoriamente poco efficienti con bassi cari- ti alla Seconda Guerra Mondiale) o proposto paragoni, chi di lavoro) in questo contesto avrebbe comportato un anche interessanti, con idee più recenti come quella Sea considerevole aumento nei consumi di carburante; il van- Control Ship (SSC) immaginata negli anni 70. E sempre taggio è dunque innegabile visto che è stato calcolato un in termini di classificazione, c'è anche chi non ha manca- risparmio pari a 250 milioni di dollari lungo l'intera vita to di far notare le somiglianze con le LPH (Landing Plat- dell'unità. Ciò detto, occorre anche ricordare come tale form Helicopter) della classe Iwo Jima, in servizio tra gli configurazione richieda l'adozione di apparecchiature anni 60 e 90 del secolo scorso. piuttosto sofisticate, in grado di gestire tutte le funzioni di Qualunque sia l'opinione su come catalogare queste uni- propulsione/generazione/distribuzione energia elettrica, tà, resta il fatto che la grande attenzione riservata alla ivi compreso uno "switchboard" computerizzato che prov- parte aeronautica ha finito con il determinare novità im- vede a bilanciare e distribuire la domanda di energia elet- La LHA-6 America nel corso delle prime prove in mare
Anno 14 - N° 143 Pagina 5 portanti che vanno al di là della sola (e ben più di una verso prua (tanto da raggiungere una superficie di 30.390 volta citata!) rimozione del bacino allagabile. ft², o 29.135 secondo altre fonti, contro i 23.980 massimi È dunque quanto mai opportuno affrontare nel dettaglio delle Wasp) finisce con l'essere talmente congestionato cosa tali scelte abbiano comportato. da non disporre più degli spazi necessari per le officine e Ricordando che è perfino possibile individuare una sorta per la AVCAL (Aviation Consolidated Allowance List, l'in- di “imputato” principale rispetto alle decisioni poi prese: sieme delle parti di rispetto e del materiale di supporto l'MV-22B Osprey (e come “co-imputato” l'F-35B Lighti- necessario per far operare i velivoli imbarcati). ning II). Da qui all'eliminazione del bacino il passo è breve visto Si è già accennato in precedenza alla questione dell'im- che sarà proprio lo spazio occupato da quest'ultimo a pronta che ogni velivolo determina sugli spazi di una na- essere ora destinato a officine e magazzini. ve; ebbene, la riflessione della US Navy è sostanzialmen- Ma la lunga serie di modifiche non è ancora finita; l'elimi- te partita proprio da qui, individuando lo "spot factor" di nazione del bacino comporta a questo punto la rimozione ciascun velivolo. Più nel dettaglio, sono stati presi a riferi- del grande portellone di poppa e dei relativi impianti di mento i velivoli dell'Aviation Combat Element (ACE) più movimentazione e, soprattutto, rende del tutto inutili le frequentemente imbarcato sulle LHD della classe Wasp, casse di zavorra prodiere e poppiere utilizzate per il suo si è attribuito un valore di 1 al CH-46E Sea Knight e, sulla allagamento (nonché il relativo impianto di riempimento/ base di questo riferimento, si è calcolato quello dell'intero esaurimento). E così, sempre in un'ottica "aviation cen- reparto di volo imbarcato; nello specifico, oltre ai 12 CH- tric", ecco immediata la loro trasformazione in casse ad- 46E, si sono considerati gli altri elicotteri (da attacco e/o dizionali per carburante JP-5; rispetto alle Wasp, la dota- trasporto) e cioè 4 AH-1W Super Cobra, 2/3 UH-1N Iro- zione è più che raddoppiata passando da 600.000 a 1,3 quois, 4 CH-53E Super Stallion e, infine, gli aerei AV-8B milioni di galloni. Un dato importante, da ricollegare con Harrier II in numero di 6. la questione dell'ACE poc'anzi analizzata perché, ricorda- Lo stesso procedimento lo si è ripetuto basandosi sull'A- to come esso possa comunque variare nella sua compo- CE che si intendeva imbarcare sulle nuove LHA(R), sosti- sizione (in particolare nella componente elicotteristica) in tuendo i vecchi con i nuovi velivoli e quindi; 12 MV-22B al funzione delle esigenze operative, degna di nota è anche posto dei CH-46E, 4 AH-1Z Viper al posto degli altrettanti la possibile trasformazione di queste unità in vere e pro- AH-1W, 3 UH-1Y Venom, 4 CH-53K al posto di quelli in prie portaerei leggere, con un reparto di volo formato da versione E e, da ultimo, 6 F-35B al posto degli Harrier II. 22÷23 F-35B e 2÷4 MH-60S. Un'ipotesi nient'affatto re- A fronte di questa operazione, il risultato finale è eloquen- mota, anzi prevista fin dal principio e facente leva su te visto che lo "spot factor" complessivo dei velivoli consi- un'esperienza recente; nel 2003 infatti, in occasione di derati per l'ACE passa da un valore di 40 per quello delle Operation Iraqi Freedom, le LHD-5 e -6 Bataan e Bon- Wasp a uno di quasi 58 per le future America; un aumen- homme Richard giunte nelle acque del Golfo Persico to di circa il 45% al quale aggiungere la successiva indivi- provvedono a sbarcare tutti Marines (con i propri mezzi) duazione di un requisito per affiancare a tutti questi veli- a terra; al loro posto viene invece imbarcato un reparto di voli dello USMC anche 2 MH-60S Knighthawk della US volo composto da ben 24 AV-8B per ciascuna unità. So- Navy (ai quali affidare compiti SAR e di trasporto, soprat- prannominate "Harrier carrier", entrambe svolsero un ruo- tutto in funzione VERTREP e cioè Vertical Replenish- lo importante nel corso del conflitto, efficacemente esem- ment). plificato dalle circa 800 sortite lanciate da ciascuna di E a pesare maggiormente su questo incremento è pro- esse. Tenendo conto delle maggiori prestazioni/capacità prio l'MV-22B. degli F-35B rispetto agli AV-8B, è chiaro che delle unità Un dato già di per sé eloquente che tuttavia non riesce come le America configurate in questo modo potrebbero ancora a fornire una spiegazione completa, soprattutto perfino diventare delle alternative alle portaerei d'attacco rispetto alla questione dell'eliminazione del "well deck". tradizionali persino per la stessa US Navy. Se infatti per le operazioni di volo i problemi sono relativi Ecco dunque che se l’aspetto esteriore delle America perché il ponte dedicato con una superficie di poco più di ricalca in larga parte quello delle Wasp stesse (ivi com- 90.270 ft² conserva i 9 spot di atterraggio/decollo già pre- presi i 2 ascensori da 34 tonnellate per la movimentazio- senti sulle LHD, tutti peraltro abilitati per operare sia con ne dei velivoli), è evidentemente il layout interno a differi- l'MV-22B (tranne il 5 e il 6, troppo vicini all'isola) sia con il re ben più sensibile, tanto che le novità non sono affatto CH-53K, i problemi maggiori nascono per le fasi di rico- finite. Sempre per garantire maggiore spazio all’hangar, vero dei velivoli stessi. Una volta imbarcato, l'Osprey in l’area dedicata alle attrezzature ospedaliere è stata infatti particolare ha ovviamente bisogno di vedere svolta un'a- ridotta di oltre 1/3, addirittura dimezzando a 2 le sale ope- deguata manutenzione; sennonché, ancora una volta, su ratorie e a 24 i posti letto per le emergenze. questo specifico aspetto entrano in gioco le dimensioni di La stessa sorte tocca anche alla zona destinata ai veicoli questo singolare velivolo e le considerazioni circa il fatto che scende a circa 11.800 ft², laddove sulle Tarawa essa che le dimensioni degli hangar delle LHA Tarawa e delle era addirittura di quasi 29.000 ft² mentre sulle Wasp si è LHD Wasp non consentono lo svolgimento di tali opera- scesi a un sempre rispettabile valore di poco più di zioni. Ciò significa che anche l'hangar necessitava una ri- 24.000; detto di alcune fonti che indicano valori addirittu- progettazione al fine di ricavare ben 2 "high-hats" (cioè ra inferiori (circa 10.300 ft²), tale drastica diminuzione è "extra height areas", caratterizzate per l'appunto da una stata ottenuta attraverso l’eliminazione completa di uno notevole altezza e dotate di altrettanti carri ponte) dedica- dei 2 ponti dedicati già presenti sulle altre LHA/LHD. te proprio alla manutenzione degli Osprey. L’accesso a questo ponte è comunque garantito da 2 E come in una sorta di gioco a incastro, ecco che quello portelloni (1 su ciascun lato della nave) che, serviti da stesso hangar nel frattempo allungato nella sua parte
Anno 14 - N° 143 Pagina 6 altrettante rampe, consentono di movimentare mezzi e missioni assegnate ma potrà essere anche aggiornato in materiali dalla banchina. maniera costante e con minori costi. Sulle LHA-6 trovia- In compenso, aumentano fino a 160.000 ft³ i volumi di- mo quindi, oltre al Combat Information Center che gesti- sponibili per il carico (di munizioni, equipaggiamenti e sce tutte le funzioni legate alla difesa dell’unità, anche altro ancora) che possono essere movimentati dai 6 quelle strutture più propriamente legate alle operazioni ascensori da 6 tonnellate ciascuno, da più monorotaie anfibie quali il Landing Force Operations Center (LFOC), interne e dai numerosi carrelli elevatori presenti a bordo; il Supporting Arms Coordination Center (SACC), il Tacti- sempre a titolo di confronto e con riferimento alle unità cal Air Control Center (TACC) e il Joint Intelligence Cen- poc’anzi citate, i valori erano rispettivamente di 109.000 e ter (JIC). 125.000 ft³. Dunque, l’America e la Tripoli (cioè le LHA-6 “Flight 0”) Da sottolineare anche che sulle America si è deciso di saranno piattaforme in grado di svolgere in pieno i compi- incrementare la protezione di tali magazzini attraverso ti loro assegnati sia all’interno degli Amphibious Ready l’installazione di un’estesa corazzatura; ciò a dimostrazio- Group (ARG, cioè la formazione navale che prevede una ne della volontà di incrementare la robustezza complessi- LHA/LHD, una LPD e una LSD, in grado di trasportare il va (ottenuta anche attraverso una struttura longitudinale contingente base per le operazioni dei Marines, la Marine aggiuntiva) e la capacità di sopravvivenza della piattafor- Expeditionary Unit (MEU)), sia all’interno di quelle forma- ma. Non solo, questi ultimi interventi (uniti all’ampia di- zioni navali più complesse che, note come Expeditionary sponibilità di spazi interni) consentiranno alle LHA-6 di Strike Group (ESG), alle unità dell’ARG aggiungono un avere un margine di crescita importante nel corso della incrociatore o un cacciatorpediniere, una fregata e un loro vita utile operativa, a oggi indicata in almeno 40 anni. sottomarino nucleare d’attacco, ampliando notevolmente Sempre in tema di protezione, si segnala un Collective lo spettro di missioni assolvibili. Protection System (CPS) per le minacce di tipo CBR Il tutto nel rispetto del principio operativo cardine del Cor- (Chemical/Biological/Radiological) a copertura degli al- po dei Marines (che peraltro si salda perfettamente con loggi, del complesso di strutture medico-ospedaliere e quelli della Marina contenuti nel concetto Sea Power 21) nelle zone mensa; il CPS dispone inoltre di 4 stazioni di e cioè quell’Expeditionary Maneuver Warfare (EMW) in- decontaminazione. centrata sulla capacità di proiettare potenza ovunque nel Il tutto a favore di un equipaggio di 1.059 persone (inclusi mondo partendo dal mare. In estrema sintesi, una vera e 65 ufficiali) alle quali vanno aggiunte le 145 come staff di propria rivoluzione visto che quest’ultimo non è più visto comando imbarcato; per i Marines invece vi sono siste- come un semplice luogo di transito per i gruppi anfibi e le mazioni per 1.687 uomini, con spazi per altri 184 in casi varie unità ma una parte integrante (nonchè importante) di emergenza (anche in questo caso però, alcune fonti delle operazioni. Il mare diventa dunque il luogo fisico indicano numeri diversi con un totale di 1.518 + 184 Mari- dove assemblare le forze, sul quale preparare e dal quale nes ospitabili a bordo). Un aspetto su cui la US Navy ha lanciare le operazioni; in altri termini, il mare stesso come posto un particolare accento è costituito dal miglioramen- parte integrante dello spazio di manovra. to degli standard abitativi per il personale a bordo; una Considerazioni che si ritrovano più nel dettaglio dei con- diretta conseguenza della maggiore disponibilità di spazi. cetti che danno corpo e sostanza alla EMW: l’Operational A questo proposito si deve però rimarcare come, dalle Maneuver From The Sea (OMFTS) che esprime e defini- immagini rese pubbliche, tali standard non appaiono poi sce la capacità di proiettare potenza partendo dal mare così paragonabili in termini di comfort a quelli che con- nonché di manovrare liberamente in ogni dimensione, e traddistinguono le più moderne realizzazioni (soprattutto quella che potremmo definire la sua applicazione tattica e europee); un dato su cui riflettere a fronte dei molti mesi cioè quella Ship To Objective Maneuver (STOM) che su- di dispiegamento che uomini della US Navy e dei Mari- pera sotto molti punti di vista le tradizionali operazioni nes affrontano periodicamente con le unità di questi grup- anfibie per concentrarsi sugli obbiettivi da raggiungere, pi navali anfibi. anche attraverso un modo di manovrare diverso dal pas- Anche perché, confrontando questi numeri con quelli del- sato (impiegando, per esempio, in modo sinergico tutti gli le Wasp, risalta la mancanza di un’ apprezzabile riduzio- assetti disponibili). ne del numero degli uomini di equipaggio; è dunque evi- Dunque un salto di qualità notevole, che punta a ottenere dente come, a differenza di quanto si sta facendo sulle una libertà di manovra elevata la quale però, a questo unità di ultima generazione della US Navy (dalle Littoral punto, deve anche essere in grado di coniugarsi con il Combat Ships alle portaerei della classe Gerald Ford fino tema della protezione delle forze. Ed è qui entra in gioco ai caccia della classe Zumwalt), il livello di automazione un altro dei concetti che sono parte integrante della delle America attraverso sistemi di gestione integrati di EMW: la capacità di lanciare operazioni Over The Hori- piattaforma non sia particolarmente spinto. In questo sen- zon (OTH). so, l’intervento di maggior rilievo è dato dalla presenza di Conseguenza diretta del mutamento degli scenari opera- un Integrated Bridge System (IBS) della Sperry Marine tivi moderni, con ambienti “littoral” sempre più complessi che sovraintende a tutte le funzioni relative alla naviga- e densi di minacce per la forza da sbarco così come per zione e al governo della nave. le stesse unità anfibie, tale capacità si traduce nella A proposito dello staff imbarcato, esso potrà avvalersi di (stringente) necessità di allontanare queste ultime dalla un complesso di Comando e Controllo situato nell’isola costa al fine di mettere piattaforme preziose al riparo da che lo renderà in grado di assumere il controllo di una rischi ormai divenuti di assoluto rilievo. Posizionare for- forza navale complessa; grazie ai propri sistemi C4ISR mazioni navali in mare aperto determina così una serie di basati sul principio dell’architettura aperta, esso non solo vantaggi, oltre a quello rappresentato dalla maggior sicu- potrà essere riconfigurato agevolmente sulla base delle rezza, quali la possibilità di garantirsi un maggior grado di
Anno 14 - N° 143 Pagina 7 sorpresa e di poter impiegare a proprio vantaggio in ter- utilità operativa. Si dovrà attendere il 1983 e l’invasione mini di manovra questi spazi (sul mare e in cielo) ora più dell’Isola di Grenada per assistere a un nuovo intervento ampi. nell’ambito di “Operation Urgent Fury”; in questa occasio- Tali novità, sottintendono però l’acquisizione di capacità ne è la 22° MAU (Marine Amphibious Unit, oggi MEU) a diverse dal passato; questo significa per la US Navy svi- partecipare in modo importante alla conquista dell’isola; lupparsi in funzione del Sea Basing, laddove (in maniera fermo restando che anche in questo caso la portata speculare ai principi dello USMC) il mare diventa il punto dell’intervento fu limitata. di partenza delle operazioni in quanto il luogo che ne Da allora più nulla e anche volendo guardare al di fuori di ospita fisicamente la base (superando le limitazioni deri- quanto fatto dai Marines, il quadro non cambia di molto vanti dal fatto di doverne disporre sulla terraferma) e per giacché degne di una qualche considerazione risultano gli stessi Marines dotarsi di tattiche e mezzi diversi dal solo la “Operation Muskeeter/Mousquetaire” anglo- passato. francese per acquisire il controllo del Canale di Suez nel È quindi in questo contesto che nascono le America, uni- 1956 e le operazioni condotte dalle forze britanniche in tà cioè nelle quali viene esaltata proprio questa capacità occasione della riconquista delle Isole Falkland nel 1982. di condurre le operazioni a grande distanza dalla costa Eccoci dunque tornati al punto di partenza e cioè a quella facendo perno soprattutto sui velivoli imbarcati e, in parti- “Operation Chromite” del 1950 che, non caso, alcuni sto- colare, sugli MV-22B Osprey con le loro peculiari caratte- rici definiscono «The last great amphibious assault». Per- ristiche (nonché prestazioni). ché al di là dei toni enfatici, resta il fatto che comunque, a Un ragionamento al quale, sotto molti punti di vista, appa- partire dai primi anni 80 non si registrano più assalti anfibi re difficile contrapporre delle solide obiezioni. Per i soste- di tipo tradizionale. nitori del ridimensionamento della tradizionale operazione A giocare un ruolo determinante in questa evoluzione anfibia, quella che si sviluppa cioè con ondate successive sono ovviamente l’affinamento delle tecniche e delle tatti- di mezzi da sbarco, è infatti sufficiente ricordare un dato che cosiddette A2/AD (Anti-Access/Area Denial) cioè storico incontrovertibile; l’ultima occasione in cui si è assi- quell’insieme di elementi che puntano proprio a impedire stito a un qualcosa del genere risale al settembre del l’accesso/ negare l’utilizzo di vaste aree, comprese quelle 1950 quando, nel corso della “Operation Chromite”, circa destinate a operazioni anfibie; in particolare, oltre all’im- 40.000 militari americani (principalmente Marines, ma piego di mine navali per impedire il libero utilizzo di ampi non solo) supportati da una flotta di 260 navi sbarcarono specchi di mare (che trovano un loro corrispettivo sulla nei pressi della città di Inchon allora in mano alle Forze terraferma in quelle terrestri), da ricordare anche sempre Nordcoreane. Negli anni successivi infatti (e più precisa- il maggior peso che hanno assunto l’insieme delle minac- mente, tra il 1965 e il ‘69) i Marines condurranno diversi ce cosiddette G-RAMM (Guided Rockets, Artillery, Mor- sbarchi in varie località nel corso della Guerra del Viet- tars and Missiles), quelle stesse che hanno contributo nam ma tutte di portata ridotta e, soprattutto, di nessuna allo sviluppo del concetto OTH. E a soffrirne di più sono Confronto tra Flight 0 e Flight 1
Anno 14 - N° 143 Pagina 8 proprio quei mezzi anfibi così vulnerabili nelle fasi di tra- installazioni aeronautiche previste per le LHA-6, avrebbe sferimento dalle unità maggiori alla costa. consentito a queste piattaforme una maggiore flessibilità Dunque, la risposta a queste minacce appare semplice operativa. Come extrema ratio infine, si sarebbe potuto nella sua applicazione pratica; “by-passare” tale fase fa- prevedere l'installazione di una gru che potesse consenti- cendo affidamento sulla terza dimensione (cioè l’aria) e re di scaricare i mezzi più pesanti sugli LCAC (o su altri quindi su velivoli sempre più preformanti in termini di cari- mezzi da sbarco); ipotesi più semplice da dirsi che da co utile e di velocità; ed è evidentemente sulla base di realizzarsi concretamente (si pensi alle difficoltà insite in tutte queste considerazioni che si è sviluppato il percorso queste operazioni). Problema che, a ogni modo, è stato che ha poi portato proprio a piattaforme “aviation centric” risolto alla radice non essendo previste sulle America come le America. alcuna gru adibita allo scopo. Ma se tale analisi così logica non sembra presentare fal- Considerazioni ulteriormente rafforzate da un altro paio di le, in realtà la decisione di costruire anche solo le prime 2 note. La prima fa riferimento a quanto fatto sulla LPH unità senza alcun bacino allagabile (determinando di fat- (Landing Platform Helicopter) Ocean della Royal Navy; to, l'insorgere di pesanti problemi per sbarcare i veicoli pur con tutte le differenze del caso, è da rilevare come imbarcati), qualche perplessità la desta. Perché il punto per questa unità (anch'essa priva di bacino allagabile) sia centrale è proprio questo, in assenza di un porto e delle presente una rampa poppiera per lo sbarco dei veicoli relative banchine, lo sbarco dei mezzi presti a bordo si imbarcati utilizzando i 4 LCVP (Landing Craft Vehicle presenta alquanto complicato; perché di certo non basta- Personnel). Il tutto a dimostrazione del fatto che per no i velivoli imbarcati che pure presentano capacità di quanto non ottimali, delle risposte concrete a un determi- sollevamento interessanti (dato che il CH-53K potrà solle- nato problema possono essere sempre trovate. vare un carico esterno di 27.000 lb mentre l'MV-22B arri- La seconda nota fa un riferimento più diretto alla stessa va a 15.000). E ciò quanto tali valori si traducono nella US Navy alla quale non mancano certo risorse e capacità possibilità di trasportare 2 M1151 Enhanced Armament per trovare soluzioni; per quanto anche in questo caso Carrier ((l'ultima versione Up Armored dell'HMMWV) per occorra tener conto delle notevoli differenze esistenti tra l'elicottero e un singolo M1151 per il convertiplano. In le diverse situazioni, degni di nota sono proprio gli sforzi pratica, potrà essere "air-lifted" solo quello che già con fatti per conferire alle unità, in particolare a quelle del una notevole enfasi può essere considerato un mezzo da Prepositioning e del Sealift Program, del Military Sealift combattimento basico per i Marines. In futuro poi, tale Command (MSC) le necessarie capacità di trasferire in capacità potrebbe estendersi al JTLV (Joint Light Tactical maniera più agevole i veicoli e i materiali imbarcati. Appa- Vehicle) ma sempre a patto che rispetti i limiti di peso re dunque singolare profondere così tante energie (e fon- previsti. Nulla da fare invece per l'M-ATV, cioè il Mine di) per soddisfare tali esigenze su delle semplici navi da Resistant Ambush Protected-All Terrain Vehicle o per trasporto e ritrovarsi con delle unità anfibie come le LHA- qualsiasi mezzo da trasporto/logistico (a eccezione 6 che, invece, presentano simili lacune. Un’ultima spe- dell'ennesima versione dell'HMMWV e cioè l'M1152 En- ranza (per così dire) potrebbe però venire dall’ingresso in hanced Troop/Cargo/Shelter Carrier). Volendo essere servizio delle piattaforme del tipo Mobile Landing Plat- ancora più precisi, si può anche ricordare anche l'Inter- form (MLP); grazie alle loro capacità di ricevere materiale nally Transportable Vehicle (ITV), un mezzo che è stato da parte di altre unità (dello stesso MSC) e di portarlo a sviluppato con il preciso scopo di poter essere trasportato terra con i 3 LCAC (o SSC) imbarcati, le MLP potrebbero all'interno dell'Osprey. prestarsi allo scopo. Con alcuni dubbi però, il primo dei Quindi, eccetto questi veicoli, ogni altro "oggetto" che quali rappresentato dalla reale fattibilità del trasferimento ecceda i valori sopra ricordati non ha alcuna possibilità di di mezzi dalle LHA-6 alle MLP stesse mentre il secondo essere sbarcata in altro modo se non per mezzo delle già tiene conto che queste ultime non saranno comunque ricordate banchine di un porto. inserite in maniera organica né all’interno degli ARG né Quali possano essere a questo punto le conseguenze degli ESG. sulla mobilità, ma anche sulla protezione, dei Marines Osservazioni che nel complesso diventano ancora più trasportati sugli obiettivi è facilmente immaginabile. stringenti alla luce della grande importanza attribuita dagli Ed è proprio questo l'elemento di maggior perplessità stessi Marines ai mezzi poc'anzi citati; nell'ambito della perché, ferma restando la logica di eliminare il bacino loro cosiddetta "mobility triad", accanto agli MV-22B tro- allagabile e tutto ciò che è connesso (casse di zavorra, viamo proprio gli LCAC e l'EFV (Expeditionary Fighting impianti vari e portellone), si sarebbe potuto comunque Vehicle, cioè il veicolo che avrebbe dovuto sostituire gli puntare su soluzioni alternative; la prima che viene in AAV-7A1); e poco cambia ai fini del ragionamento il fatto mente è quella di un "dry deck" (dunque, una struttura che l'EFV sia stato cancellato perché comunque questo non allagabile) in grado di accogliere gli LCAC e/o di far tipo di mezzi rimangono una priorità per lo stesso USMC operare gli AAV-7A1. In alternativa, si sarebbe potuto come dimostra l'avvio di un nuovo programma, a oggi optare per una sorta di "interface" sotto forma di una por- noto come ACV (Amphibious Combat Vehicle). tellone-rampa che consentisse di far svolgere operazioni Così come, in definitiva, una conferma dell’importanza di carico e scarico degli LCAC provenienti dalle altre uni- per i mezzi da sbarco a cuscino d'aria è data da un altro tà parte dell'ARG/ESG (composto, come noto, anche da programma di sostituzione, quello dello SSC (Ship to una unità della classe LPD-17 San Antonio, dotata di 2 di Ship Connector), destinato a rimpiazzare gli LCAC. Dun- questi mezzi, e da una delle classi LSD-41/-49 Whidbey que, 2 su 3 di questi mezzi non potranno essere impiega- Island/ Harpers Ferry con, rispettivamente, 4 e 2 LCAC). ti dalle America; una percentuale notevole! Soprattutto quest'ultima ipotesi, poco invasiva rispetto E del resto, che qualcosa non funzioni in tutto questo lo alla questione delle necessità imposte dalle importanti dimostrano anche le risultanze del rapporto formulato dal
Anno 14 - N° 143 Pagina 9 Director, Operational Test and Evaluation (DOT&E), cioè che in grado di sopportare il peso di un Up Armored il soggetto che all'interno del Dipartimento alla Difesa HMMWV; ciò rappresenta un'ulteriore (ed evidente) limi- svolge il ruolo di assistente nonché consigliere del Segre- tazione alle capacità di elisbarco. A tale scopo se ne rac- tario di tale dicastero in merito alle attività di verifica e comanda la sua modifica al fine di renderla in grado di valutazione dei sistemi in fase di acquisizione. Ebbene, reggere carichi maggiori. in tale rapporto non mancano certo le critiche, le principa- E sempre in tema di rapporti ufficiali, non meno rilevanti li delle quali incentrate proprio sull'assenza del bacino; in sono le considerazioni svolte dal Government Accounta- particolare, si riconosce che tale aspetto finisce con il bility Office (GAO) che nel suo più recente “Assessments costituire un limite alle capacità dell'intero ARG/ESG di of Selected Weapon Programs” rileva alcuni altri punti supportare la MEU imbarcata. Una questione talmente critici, il principale dei quali rappresentato dal fatto che al centrale da far inserire una serie di raccomandazioni del momento del’avvio della costruzione della LHA-6 solo il DOT&E stesso, la principale delle quali è un invito esplici- 65% dei progetti della nave fosse completo; una situazio- to alla USN e allo USMC di elaborare un CONOPS ne che ha finito con il creare problemi nella fasi di allesti- (Concept Of Operations) che specifichi come si intende mento in quanto è risultato necessario apportare diverse impiegare la LHA-6 a fronte delle sue differenze con le modifiche proprio per l’assenza di una progettazione altre LHD. Ma il documento si sofferma anche su altre completa. Tutto ciò si è tradotto in un aumento dei costi e questioni e, di nuovo, chiede spiegazioni in merito alle dei tempi di allestimento; questi ultimi sono stati inoltre conseguenze della riduzione degli spazi destinati alle influenzati da problemi interni al cantiere come l’assenza strutture medico-ospedaliere, critica il Collective Protec- di manodopera specializzata, ritardi nelle consegne dei tion System che garantirebbe una minora copertura di materiali e una gestione non ottimale dei fornitori nonchè quanto necessario, stimola una riflessione sulle conse- dei subappaltatori. Lo stesso GAO tuttavia sottolinea che guenze sul personale di volo e sullo stesso ponte di volo molti di questi problemi sono in via di soluzione e che derivanti dall'impiego, rispettivamente, dell'MV-22B e dunque, a partire dalla LHA-7 Tripoli, le difficoltà incontra- dell'F-35B, chiede maggiori verifiche sull'efficacia del si- te sull’unità capoclasse dovrebbero essere evitabili. stema di combattimento dell'unità e, infine, punta la pro- Il rapporto del DOT&E menziona, come detto, anche un pria attenzione su di un aspetto all'apparenza secondario altro elemento fondamentale è cioè il sistema di combatti- ma che, a ragione, viene invece ritenuto essenziale. La mento o, come sarebbe più corretto dire, il sistema di rampa di collegamento tra il ponte veicoli e quello di volo difesa dell'unità: lo Ship Self Defense System (SSDS) ha una portata massima di 12.000 libbre e quindi nean- Mark 2, qui proposto nella versione Mod 4. Prodotto dalla
Anno 14 - N° 143 Pagina 10 Raytheon, si tratta di un sistema impiegato su tutte le Evolved Sea Sparrow Missile (ESSM) che assolvono an- unità anfibie della US Navy (LHA/D, LPD e LSD) nonché ch'essi alla difesa nei confronti di missili antinave e veli- sulle portaerei; non solo, alcuni suoi elementi saranno voli, allungando però notevolmente il raggio d‘azione. Gli impiegati anche sulle LCS (Littoral Combat Ship) e sui ESSM dispongono inoltre dei propri apparati Mk 91 Fire cacciatorpedinieri DDG-1000 della classe Zumwalt. La Control System (ciascuno dei quali dotato di un radar caratteristica fondamentale della più recente versione, illuminatore Mk 95), a loro volta asserviti a un altro radar per l'appunto la Mk 2, è rappresentata da un'architettura e cioè il Mk 23 Target Acquisition Radar (TAS). Il quadro aperta largamente basata su tecnologie commerciali delle armi è completato da 7 mitragliatrici da 12,7 mm (Commercial Off-The-Shelf, COTS); un vantaggio di binate su affusto manuale per la difesa ravvicinata. grande importanza perché consente da un lato di aggior- Nel quadro delle difese "soft kill" (anch'esse, ovviamente, nare in maniera continua ed economica le sue compo- gestite dell'SSDS) rientrano invece l'Electronic Warfare nenti e, dall'altro, di integrare facilmente sensori e siste- Suite AN/SLQ-32B(V)2, con capacità di scoperta/ mi, anche di nuova introduzione. Quest'ultimo, in partico- identificazione dei segnali avversari e di jamming nei loro lare è un fattore decisivo laddove si considerino sia la confronti, più i 4 Mk 53 Decoy Launching System (DLS) particolare e complessa natura delle minacce che l'SSDS per il sistema altrimenti noto come Nulka, cioè un lancia- è chiamato ad affrontare (missili antinave in generale, e razzi in grado di dispiegare degli Active Expendable De- Anti-Ship Cruise Missile (ASCM) in particolare, nonché coys (AED) per l'inganno nei confronti dei missili antina- eventuali bersagli aerei e di superficie), sia le caratteristi- ve. Non confermata invece la presenza di un altro siste- che stesse del sistema; raccogliere i dati provenienti dai ma destinato all'inganno, ma questa volta contro i siluri, e sensori, fonderli insieme, analizzare le tracce e fondere il cioè l'AN/ SLQ-25A Nixie; tenendo tuttavia conto che sul- tutto in un'unica "picture" contenente le minacce priorita- le LHA/D precedenti era regolarmente installato, l'ipotesi rie (fornendo inoltre un ausilio in fase decisionale) sono che possa essere riproposto anche sulle America non evidentemente compiti gravosi, anche a fronte della con- appare così azzardata. tinua evoluzione degli attuali scenari operativi. Come dato conclusivo sullo Ship Self Defense System, Nello specifico, per quanto riguarda i sensori destinati a appare utile approfondire le osservazioni svolte dallo interagire con l'SSDS, le America disporranno di un radar stesso DOT&E il quale non ha mancato di sottolineare per la ricerca aerea a lungo raggio 3D del tipo AN/SPS- deficienze e limitazioni in alcune sue componenti essen- 48E, coadiuvato dall'apparato 2D AN/SPS-49A(V)1; a ziali (con particolare riguardo all’ESSM, al RAM e al Nul- questi si aggiunge un radar peraltro già introdotto sulla ka); sebbene esso rappresenti dunque la risposta più Makin Island e cioè l'AN/SPQ-9B che assolve le funzioni efficace possibile alle moderne minacce, è altrettanto di scoperta aerea a bassa quota, contribuendo al control- evidente che sarà necessario proporre un continuo ag- lo del tiro per il contrasto dei missili antinave a volo ra- giornamento per far fronte alle crescenti capacità richie- dente. Per quanto concerne gli apparati destinati ai com- ste in termini contrasto nei confronti non solo dei missili piti di sorveglianza e scoperta di superficie (oltre che per antinave (considerati la minaccia principale per la loro la navigazione) troviamo poi un AN/SPS-73(V)12 e un proliferazione sia sulle piattaforme navali/aeree sia sulla AN/SPS-67(V)3. terraferma) ma anche per far fronte un ventaglio sempre Con funzioni diverse da quella legate alla difesa dell'uni- più ampio di minacce provenienti dall’aria (UAV, elicotteri tà, e cioè per la gestione del traffico aereo, sono inoltre cos’ come velivoli ad ala fissa) e contro le tipiche minac- installati un radar AN/SPN-43 per l'Air Traffic Control ce asimmetriche di superficie rappresentate da barchini (ATC), e un AN/SPN-35C nonché un AN/SPN-41A quali veloci. apparati "precision approach"; a questi si aggiunge anche Come si conviene poi a una unità del genere, visti i com- un AN/URN-25 Tactical Air Navigation Set. piti di nave ammiraglia previsti nell'ambito degli ARG/ Ricordata la presenza dell'apparato IFF (Identification ESG, molto ricca risulta essere la dotazione di sistemi di Friend or Foe) UPX-29, utile anch'esso ai fini della crea- comunicazione (in particolare satellitari) e di sistemi di zione di una "picture" più precisa possibile (e per gestire Comando e Controllo quali, in particolare: il Global Com- al meglio le fasi di ingaggio), l'altra importante caratteristi- mand and Control System-Maritime (GCCS-M), il sistema ca dell'SSDS Mk 2 è rappresentata dall'introduzione della principale di questo tipo in dotazione alla US Navy, il Di- Cooperative Engagement Capability (CEC) basata sui stributed Common Ground System-Navy (DCGS-N), fon- Data Link tattici Link 4A, 11 e 16 che consentono la rac- damentale per il supporto alle funzioni di Intelligence, colta e la fusione di informazioni provenienti da altre piat- Surveillance, Reconnaissance, and Targeting (ISR&T) taforme (siano esse navi, aerei, elicotteri o altro ancora) nonchè l'Integrated Tactical Amphibious Warfare Data per migliorare lo stesso quadro tattico e garantire una System (ITAWDS), finalizzato al controllo dei vari dei vari maggiore precisione alla risposta nei confronti delle varie assetti operativi a disposizione dei Marines. Infine, è pre- minacce. vista anche l'introduzione del Marine Air-Ground Task Qui entrano in gioco i sistemi d'arma, ma anche le contro- Force (MAGTF) Command, Control and Communications misure, presenti a bordo delle LHA-6; sempre sotto la (o MC3) che più che un sistema vero e proprio è un gestione dell'SSDS, la panoplia di sistemi installati è no- "System of sytems" che dovrà integrare tutti quelli già tevole: 2 lanciatori a 21 celle per missili RIM-116 Block 1 presenti al fine di assicurare una gestione unitaria per (anche se è già prevista la futura integrazione di ordigni l'intera MAGTF in tutti i suoi 4 elementi costitutivi in versione Block 2) e altrettanti CIWS Phalanx Block 1B, (Command Element o CE, Ground Combat Element o entrambi per la difesa di punto nei confronti dei missili GCE, Aviation Combat Element o ACE e Logistic Combat antinave, velivoli e imbarcazioni veloci. Accanto a questi Element o LCE) e un loro impiego ottimale, in tutti i settori troviamo poi altri 2 lanciatori a 8 celle per missili RIM-162 (dal C3 alle funzioni di intelligence, dalle operazioni sul
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