I cambiamenti climatici sono in atto: come raccontarli e come raccontare la resilienza
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Agenda 2030 e Sviluppo Sostenibile: i cambiamenti climatici e l’impatto dello sviluppo sostenibile sulle popolazioni – fonti e strumenti per raccontare un’urgenza Roma, 28 marzo 2019 I cambiamenti climatici sono in atto: come raccontarli e come raccontare la resilienza Stefano Caserini Docente di Mitigazione dei cambiamenti climatici al Politecnico di Milano stefano.caserini@polimi.it www.climalteranti.it www.caserinik.it @Caserinik 1 Indice • Cos’è e cosa potrà essere il problema del cambiamento climatico • Difficoltà principali legate alla comunicazione del cambiamento climatico • Due testi utili • Costruire storie sul cambiamento climatico e la resilienza storie che funzionano storie che potrebbero funzionare di più storie che sembrano non funzionare 2 1
Concentrazioni di CO2 in atmosfera misurate a Manua Loa (Hawaii, USA) Parti per milione (ppm) Anno Fonte: NOAA - www.esrl.noaa.gov/gmd/ccgg/trends/ 3 All’aumento della CO2 in atmosfera legato all’uso dei combustibili fossili è sovrapposta un’oscillazione legata ai cicli di fotosintesi e respirazione della biosfera. L’andamento è congruente: la maggior parte delle zone forestate è nell’emisfero nord equatore 4 2
5 Nell’atmosfera del nostro pianeta sono i gas serra (CO2, metano e altri gas) ad intrappolare il calore. L’EFFETTO SERRA 6 3
Andamento delle temperature globali dal 1880 al 2017 Source: Hansen et al., 2018, Global Temperature in 2017 7 Andamento delle temperature medie in Italia (variazione rispetto alle media 1979-2000) +3°C ! rispetto alla media 1800-1850 Fonte: ISAC-CNR 2018: anno più caldo da quando esistono le misurazioni dirette delle temperature 8 4
TEMPERATURE - OSSERVAZIONI INDIRETTE Ci si basa su misure dirette, su dati strumentali solo per gli ultimi 150 anni. Per i periodi precedenti si usano i dati delle variabili “proxy”, indicatori indiretti quali la dimensione degli anelli degli alberi, analisi dei pollini, analisi sui coralli, sui sedimenti oceanici, sulle microbollicine d’aria intrappolate nelle carote dei ghiacciai. Per l’ultimo millennio ci si avvale anche dei dati documentari, letterari, amministrativi e iconografici. 9 Le ricostruzioni delle temperature si basano su un’elaborazione statistica delle temperature ricostruite tramite misure della variazione delle spessore anelli degli alberi (dendrocronologia). Nelle regioni in cui vi è una netta distinzione tra la stagione estiva e quella invernale, gli alberi producono un nuovo anello di accrescimento ogni anno, facilmente visibile nella sezione trasversale del tronco. Lo spessore dell'anello di accrescimento annuale è tanto più grande quanto più alta è stata la temperatura in quanto maggiore è stata l'attività vegetativa La misura è difficoltosa (ci sono interferenze da precipitazioni, parassiti, competizione con altre piante), ma si può effettuare una validazione con i dati osservativi del XIX e XX secolo. 10 5
Le temperature del primo decennio del XXI secolo non hanno precedenti negli ultimi 2000 anni Fonte: Copenhagen Diagnosis, 2009. www.copenhagendiagnosis.com/ 11 Medieval warm period: periodo di relativo riscaldamento dell’emisfero nord, circa dal 900 al 1300 d.c. Little ice age: periodo di relativo raffreddamento dell’emisfero nord, circa dal 1400 al 1800 d.c. E’ ancora oggetto di dibattito scientifico in che misura sono stati eventi regionali o globali Il periodo caldo medioevale ha avuto un carattere regionale o al più emisferico, mentre il raffreddamento della “piccola era glaciale” ha avuto un carattere globale. Le variazioni sono comunque limitate sia se confrontate con le variazioni attuali (più rapide) che con le variazioni durante gli ultimi eventi glaciali (più lente) 12 6
Fonte: IPCC, 2018, SR1.5, SPM 13 Rapporto Speciale IPCC su 1,5°C di riscaldamento globale • 91 autori principali di 40 Stati • 133 altri autori • Oltre 6.000 articoli scientifici citati • 42.000 commenti e proposte di revisioni da parte di altri scienziati e esperti Disponibile gratuitamente su www.ipcc.ch 14 7
Key-messages: from IPCC SR1.5 press release • “…we are already seeing the consequences of 1°C of global warming through more extreme weather, rising sea levels and diminishing Arctic sea ice…..” Panmao Zhai, Co-Chair of IPCC Working Group I • “…every extra bit of warming matters, especially since warming of 1.5oC or higher increases the risk associated with long-lasting or irreversible changes ” Hans-Otto Pörtner, Co-Chair of IPCC Working Group II • “ …the decisions we make today are critical in ensuring a safe and sustainable world for everyone, and the next few years are probably the most important in our history…” Debra Roberts, Co- Chair of IPCC Working Group II 15 Ci stiamo rapidamente avvicinando ai livelli di temperature associati dalla comunità scientifica a impatti elevati «…mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2 °C rispetto ai livelli pre-industriali, e perseguire sforzi volti a limitare l’aumento di temperatura a 1,5 °C» (Art.3, Accordo di Parigi) Fonte: IPCC – Rapporto Speciale su 1,5°C di riscaldamento globale 16 8
At 1.5°C compared to 2°C: • Less extreme weather where people live, including extreme heat and rainfall (high confidence) • By 2100, global mean sea level rise will be around 10 cm lower (medium confidence) but may continue to rise for centuries (high confidence) • 10 million fewer people exposed to risk of rising seas (medium confidence) • Lower impact on biodiversity and species (high confidence) • Smaller reductions in yields of maize, rice, wheat (medium confidence) • Global population exposed to increased water shortages is up to 50% less (medium confidence) Fonte: IPCC – Rapporto Speciale su 1,5°C di riscaldamento globale 17 30 pagine 18 9
Proiezioni dell’aumento delle temperature globali (Variazioni rispetto alla media 1986-2005) Fonte: IPCC, 2013 AR5-WG1, fig. 12.15 19 …policy decisions made in the next few years to decades will have profound impacts on global climate, ecosystems and human societies — not just for this century, but for the next ten millennia and beyond. 20 10
«Business As Usual» scenario in 2100 CO2 in the atmosphere 2°C scenario Temparature in the «Business As Usual» scenario in 2100 Temperature* 2°C scenario - - - - + + Anthropogenic increases in CO2 have effects that extend well beyond 2100. The long residence time of an anthropogenic CO2 perturbation in the atmosphere, combined with the inertia of the climate system, implies that past, current, and future emissions commit the planet to long-term, irreversible climate change * Temperature anomalies are relative to the 1980–2004 mean Source: adapted from Clark et al., 2016 21 Sea level would continue to increase for millennia Projections for the next Long-term global mean 10,000 years sea-level change for the past 20,000 years 2°C scenario B.A.U. scenario Source: adapted from Clark et al., 2016 22 11
Many heavily populated areas will be affected by sea-level rise Source: Clark et al., 2016 23 +1 m sea level rise – delta del Po http://geology.com/sea-level-rise/ 24 12
Fonte: AR3. Adapted from Milliman et al. (1989). 25 26 13
Cosa possiamo fare per affrontare seriamente il problema dei cambiamenti climatici ? Riconoscere l’esistenza del problema dei cambiamenti climatici: smettere di negare, di rinviare Comprendere meglio quello che sta succedendo e che succederà, i motivi diretti e profondi Adattarci ai cambiamenti climatici : ridurre i danni dei cambiamenti climatici in atto e inevitabili in futuro Mitigare i cambiamenti climatici: ridurre le emissioni e potenziare gli “assorbimenti” delle foreste 27 Adattamento ai cambiamenti climatici : ridurre i danni dei cambiamenti climatici in atto e inevitabili in futuro – Predisposizione di sistemi di monitoraggio e allarme – Protezione civile – Sistemi di soccorso – Diversa pianificazione del territorio – Modifica delle tecniche costruttive di edifici e infrastrutture – Delocalizzazione di alcuni insediamenti – Assicurazioni – Tecniche di coltivazione e irrigazione – Definizione di un “Piano di adattamento” con linee guida e priorità 28 14
Cosa possiamo fare ? Riconoscimento del problema dei cambiamenti climatici: smettere di negare, di rinviare Comprensione dei cambiamenti climatici: capire meglio quello che sta succedendo e che succederà Adattamento ai cambiamenti climatici : ridurre i danni dei cambiamenti climatici in atto e inevitabili in futuro Mitigazione dei cambiamenti climatici: ridurre le emissioni e potenziare gli “assorbimenti” delle foreste 29 Mitigazione dei cambiamenti climatici : ridurre le emissioni e potenziare gli assorbimenti di gas serra Risparmio energetico Maggiore efficienza energetica Passaggio a combustibili con minori emissioni di CO2 Produzione energia non fossile Stoccaggio CO2 fossile Potenziamento assorbimenti naturali di CO2 Interventi sugli altri gas serra (CH4, N2O, F-gas) Interventi sui gas con brevi tempi di residenza in atmosfera (black carbon, NOx, SOx, COV, CO) Molte azioni sono di tipo tecnologico, altre dipendono da comportamenti individuali (es. risparmio energetico). 30 15
Qualche buona notizia 31 Ci sono molte possibilità per ridurre le emissioni 32 32 16
Le proiezioni sullo sviluppo delle due più promettenti energie rinnovabili (fotovoltaica e eolica) sono state tutte sbagliati per difetto, sono state troppo pessimiste, anche quelle di Greenpeace. Quelle dell’Agenzia Internazionale per l’Energia sono state sbagliate di del 400%-700%. 33 I costi delle energie rinnovabili sono in continua diminuzione e sono sempre più competitivi Confronto fra i costi di diverse tecnologie (senza sussidi) Fonte: Lazard’s Levelized Cost of Energy Analysis—Version 11.0 - 2017 34 17
Molti studi importanti considerano fattibile un sistema di energia rinnovabile al 100% 35 Dopo l’Accordo di Parigi la sfida è ancora più ambiziosa Ridurre quasi a zero le emissioni globali di gas serra in 3 - 4 decenni Fonte: Rockstrom et al., 2017, A roadmap for rapid decarbonization. Science, vol. 355, issue 6331, 1269-1271 36 18
Le politiche sul clima hanno molti co-benefici e permettono di rispondere anche ad altri importanti obiettivi strategici: - sicurezza nell’approvvigionamento energetico - riduzione dei costi per l’importazione dell’energia - miglioramento della qualità dell’aria - competitività nel settore delle nuove tecnologie - sviluppo di nuovi posti di lavoro - minori conflitti geopolitici? Gli investimenti necessari per le politiche sul clima non sono quindi solo costi. I costi e i benefici sono distribuiti in modo non uniforme nello spazio e ne tempo 37 La dimensione della sfida Ridurre quasi a zero le emissioni globali di gas serra in 3 - 4 decenni Fonte: Rockstrom et al., 2017 38 19
Perché non stiamo collettivamente reagendo come dovremmo? 39 Perché non stiamo reagendo come dovremmo? Quali sono i problemi, le difficoltà nella comunicazione sul clima? 1) Difficoltà di comunicazione degli scienziati 2) La variabilità che confonde 3) Estremizzazione / drammatizzazione 4) Mancanza di preparazione sulle tematiche scientifiche 5) DNA umano 6) Giornalismo a tesi, che costruisce fiction 7) L’influenza degli interessi particolari 8) L’influenza di solide posizioni ideologiche 9) Sottovalutazione della complessità del problema 10) La percezione della gravità della situazione 40 20
1 - Difficoltà di comunicazione degli scienziati Problemi frequenti nella comunicazione degli scienziati e dei “tecnici”: • Razionalità, cerebralità • Pignoleria, accuratezza estrema • Scarsa conoscenza delle regole della comunicazione (es: tempi) • Carenza di procedure consolidate di comunicazione per divulgare i risultati (es. comunicati stampa, interviste TV e web..) • Carenza di attrattività, di fascino, di capacità di seduzione • (rivalità, arroganza, presunzione…) 41 2 - La variabilità che confonde 2,6 2,4 Globale (media NOAA-GISS-MetOffice) Anomalie delle temperature (°C) rispetto a 1880-1909 2,2 2,0 Terre emerse (NOAA) 1,8 Italia (ISAC-CNR) 1,6 1,4 1,2 1,0 0,8 0,6 0,4 0,2 0,0 -0,2 -0,4 -0,6 -0,8 1880 1890 1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 Temperature globali, delle terre emerse e in Italia nel periodo 1880-2013 (variazioni rispetto alla media 1880-1909) Fonte dati: Goddard Institute for Space Studies (GISS) +ISAC-CNR 42 21
Libero, 27 agosto 2018 43 11,1 °C 10,3 °C medie temperature minime media temperature minime agosto 2018 mesi di agosto 1994-2017 Fonte dati: ARPA Veneto 44 22
Le domeniche d'agosto Quanta neve che cadrà E nel tempo che verrà Il mio cuore ti sorprenderà D’Alessio G. (2002) Un Nuovo Bacio 45 46 23
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Non confondere il TEMPO con il CLIMA “Tempo Meteorologico”: E’ lo stato dell’atmosfera in un dato luogo e tempo (Esempio: “oggi è una giornata calda a Milano”, oppure: “oggi è una giornata fredda a Lodi”). “Clima”: IL CLIMA è il “TEMPO MEDIO”, è fatto da tanti eventi meteorologici, su una regione grande. Il riscaldamento del clima è un fenomeno globale 51 52 26
53 3 - Estremizzazione / drammatizzazione La Repubblica, 27 aprile 2009 54 27
La Repubblica, 10 marzo 2009 55 La Stampa, Tuttoscienze, 2/6/2010 56 28
57 Fonte: Altan T. (2001) Anni Frolli. Einaudi ed. 58 29
4 - Carenza di preparazione sulle tematiche scientifiche • Difficoltà a capire i concetti basilari della statistica (media, tendenza, tendenza significativa, probabilità) • Difficoltà a capire la differenza fra emissioni e concentrazioni, fra correlazione e causalità, o concetti come “rischio”, “inerzia”, “soglie critiche”, “variazioni non lineari”, eventi “estremi”. La Stampa, 1 luglio 2009 59 Corriere della Sera, 12/9/2013 60 30
È molto utile capire e spiegare l’origine della tesi stessa Dove è pubblicata? È una rivista scientifica o generalista ? È una rivista importante per quel settore ? È un lancio di agenzia precedente la pubblicazione ? È stata sottoposta ad un processo di “peer review” (revisione dei pari) ? Quanto è in accordo / disaccordo con altri lavori simili ? Come è stato accolto il lavoro fra i colleghi, fra gli esperti del settore ? 61 Peer review (revisione dei pari) È un processo basilare per la diffusione della conoscenza scientifica. È un processo tanto più rigoroso tanto più la rivista è seria. Non è un processo infallibile, ma permette una grande scrematura. Molte riviste italiane non sono dotate di sistemi di peer review Per altre la revisione è molto blanda Per gli atti di convegni, congressi e seminari la revisione è minima Rapporti di organizzazioni private non hanno sistemi di peer review 62 31
Il Giornale, 1 dicembre 2015 63 6 - Giornalismo a tesi, che costruisce fiction “La cosa più interessante del documento – quasi duemila pagine riassunte in un estratto di una trentina – sono le previsioni sull‘aumento della temperatura futura: secondo le indiscrezioni, il ridimensionamento contenuto nel documento è, rispetto al 2007, non enorme ma sufficiente a cambiare sostanzialmente le conseguenze a cui si arriva”. (Danilo Taino, Corriere della sera, 19/9/2013) Projected climate change based on RCPs is similar to AR4 in both patterns and magnitude, after accounting for scenario differences” (IPCC, AR5-GW1, SPM) 64 32
Ora, nell’attesissimo report di quest’anno, però, l’Ipcc dedica ai 17 anni di temperatura piatta una semplice nota. A loro non sembra interessare: potrebbe mettere in discussione le teorie che hanno sostenuto per anni Corriere della Sera - Sette 11/10/2013 65 Cap. 9 - Chapter09 Evaluation of Climate Models 22 pagine 66 33
Andamento delle temperature globali dal 1880 al 2017 Source: Hansen et al., 2018, Global Temperature in 2017 67 7 - L’influenza degli interessi particolari www.exxonsecrets.org 68 34
“negazionismo” testardo e irragionevole rifiuto delle evidenze scientifiche più robuste su cui la comunità scientifica ha raggiunto un consenso Il negazionismo è diverso dallo scetticismo 69 Argomentazioni negazioniste Niente sta Ormai è cambiando troppo tardi Il clima è Fare qualcosa sempre costa troppo cambiato Il L’uomo riscaldamento non c’entra Non globale fa dobbiamo bene preoccuparci Fonte: Caserini S. (2008), A qualcuno piace caldo. Errori e leggende sul clima che cambia, Edizioni Ambiente, Milano 70 35
Origini del negazionismo sui cambiamenti climatici • esibizionismo • narcisismo • ricerca di visibilità • conquista di spazio politico • battaglia ideologica • difesa dell’attuale modello di sviluppo e produzione • difesa di interessi personali • compito del proprio posto di lavoro • dissonanza cognitiva • un conflitto con il presente, e la rimozione è un effetto • negazione del senso del limite 71 Le società spesso evitano di confrontarsi con realtà scomode e dolorose, mettendo in atto meccanismi di diniego consapevoli o inconsapevoli C’è un diniego personale, ufficiale, culturale, storico Il “negazionismo” funziona, perché rafforza la rimozione popolare, l’opinione pubblica non vede l’ora di essere rassicurata. La comunicazione sul clima è difficile perché c’è una voglia diffusa di non credere alle evidenze scientifiche sui cambiamenti climatici Cohen S. (2008), Stati di negazione. La rimozione del dolore nella società contemporanea, Carrocci, Roma. 72 36
8 - L’influenza di solide posizioni ideologiche Il cambiamento climatico è una grande questione etica e politica La crisi climatica travalica i confini della scienza e si sovrappone ad altre crisi (finanziaria, energetica, economica, democratica) I cambiamenti climatici hanno implicazioni rilevanti per molti settori economici e per la politica. Per questi motivi il dibattito è “caldo” e molte sono le interferenze extra-scientifiche 73 YALE PROJECT ON CLIMATE CHANGE COMMUNICATION Global Warming's Six Americas Study http://climatecommunication.yale.edu/about/projects/global-warmings-six-americas/ Definizione di 6 tipologie di “americano/a” (per quanto riguarda la considerazione dei cambiamenti climatici) 1. Alarmed 2. Concerned 3. Cautious 4. Disengaged 5. Doubtful 6. Dismissive 74 37
Definizioni (da http://uw.kqed.org/climatesurvey/alltypes.php) Alarmed People in the Alarmed group are convinced that climate change is happening, that humans are the main cause, and that it is a very serious threat. Global warming is a very important issue to them personally, they are very worried about it, and many believe that they have personally experienced its effects. Concerned People in the Concerned group are convinced that global warming is happening, that humans are the main cause, and that it is a serious threat. Most of the Concerned say that they are somewhat worried about global warming and consider it somewhat to very important issue to them personally. Cautious People in the Cautious group believe that global warming is happening, but are not entirely sure, with the majority saying they could easily change their mind. About half believe humans are the main cause, while half believe it is the result of natural changes in the environment 75 Disengaged People in the Disengaged group say they really don't know much about global warming. They are unsure whether it is happening, human or naturally caused, or a serious threat. Most have given the issue little thought or attention and most are not worried about it. Overwhelming majorities of the Disengaged say they simply don't know how much global warming will harm them, other people, or other species. Doubtful People in the Doubtful group are almost evenly divided among those who believe that global warming is happening, those who don't, and those who don't know. If global warming is happening, however, most of the Doubtful say it is due to natural changes in the environment. Most are not very worried about it and say it is not an important issue to them personally. Dismissive People in the Dismissive group believe that global warming is not happening, and if it is, it is caused by natural changes in the environment. Most believe there is a lot of scientific disagreement about the issue, while others believe that there is agreement among scientists that global warming is not happening. Most of the Dismissive are not worried about global warming at all and say it is not an important issue to them personally. 76 38
77 Come sensibilizzare e attivare i Six Americas? Fonte: http://www.climateaccess.org/resource/webinar-recording-global-warming%E2%80%99s-six-americas-practitioner-training 78 39
79 9 - Sottovalutazione della complessità del problema • È un problema globale che riguarda l’atmosfera, gli oceani, i ghiacci, la biosfera, il sottosuolo, l’intero sistema economico • Ci sono inevitabili incertezze che devono essere gestite e se necessario comunicate • Il negoziato sul clima è estremamente complesso e articolato 80 40
Elevato accordo Elevato accordo limitata evidenza evidenza elevata Livello di accordo o di consenso Scarso accordo Scarso accordo limitata evidenza elevata evidenza Entità dell’evidenza (teoria, osservazioni, modelli) “Evidenza”: informazioni o segnali che indicano se una convinzione o una affermazione è vera o valida. 81 10 - La percezione della gravità della situazione …vedi caro amico cosa si deve inventare …we sit here stranded, per poter riderci sopra though we’re all doin’ per continuare a sperare our best to deny it (L.Dalla) (B.Dylan) 82 41
Due testi utili per migliorare la comunicazione dei cambiamenti climatici 83 www.italiaclima.org/per-gli-associati/materiali/ L’ultima cosa che si vorrebbe fare quando si cerca di smascherare un’informazione errata è sbagliare e peggiorare le cose. Questo manuale ha un obiettivo specifico: fornire consigli pratici per smascherare la disinformazione ed evitare i diversi effetti di ritorno di fiamma. Per giungere a ciò è necessaria una comprensione dei relativi processi cognitivi. Spiegheremo alcune delle ricerche psicologiche più interessanti in questo campo e termineremo con l’esempio di un’efficace confutazione di una credenza comune. 84 42
Quando si cerca di contrastare un’informazione errata, l’approccio migliore è quello di concentrarsi sui fatti che si desidera comunicare, evitando di menzionare il mito mentre si cerca di correggerlo. Quando si sfata un mito si crea una lacuna nella mente del soggetto. Per essere efficace la demistificazione deve colmare quella lacuna 85 www.climalteranti.it Per ricevere avvisi di comunicazione dei post: scrivere a segretaria@climalteranti.it 86 43
87 88 44
89 90 45
91 92 46
Costruire storie sul cambiamento climatico Storie che funzionano Storie che potrebbero funzionare Storie che sembrano non funzionare 93 Costruire storie sul cambiamento climatico /1 Storie che funzionano • I record • Gli eventi estremi • I ghiacci (immagini) • I punti di non ritorno • Gli scienziati divisi • Gli errori degli scienziati • Le rassicurazioni • Le buone notizie 94 47
Costruire storie sul cambiamento climatico Storie che potrebbero funzionare di più • Gli scienziati «eroi» • La fatica e la bellezza di alcune ricerche scientifiche • Gli impatti presenti e nell’immediato futuro (es. sulla salute) • La storia di come abbiamo capito che c’è in corso un riscaldamento globale • La storia di come abbiamo capito che è colpa nostra • Gli ultimi negazionisti • La mobilitazione contro il cambiamento climatico 95 96 48
97 Costruire storie sul cambiamento climatico Storie che sembrano non funzionare • Gli impatti molto rilevanti nel lontano futuro • Le conseguenze sul lungo termine • La nostra responsabilità etica e morale 98 49
La morale comune non fornisce una guida etica per affrontare molti degli aspetti del cambiamento climatico, che è un grande problema globale, collettivo: ognuno di noi con le sue azioni, spinto dai propri desideri, contribuisce in piccola parte a un risultato che non era né voluto né desiderato. Sono azioni innocenti, quotidiane, banali, come guidare una macchina o riscaldare la propria abitazione. Da sole le nostre emissioni non cambiano Dale Jamieson, Reason in a nulla, contano solo se unite a quelle di un Dark Time: Why the numero abbastanza grande di persone: nessuno Struggle Against Climate Change Failed -- and What di noi sta da solo cambiando il pianeta. It Means for Our Future. Oxford University Press, 2014. 99 Suggerimenti: il web è una miniera di risorse per chi vuole comunicare in modo (più) efficace www.climateaccess.org http://environment.yale.edu/climate-communication/ http://climatecommunication.org/ www.climateoutreach.org.uk/ www.climatevisuals.org/ https://svs.gsfc.nasa.gov/ (molte animazioni interessanti) https://svs.gsfc.nasa.gov/forEducators/Start_Here.html www.carbonbrief.org/ Kahan D. M. et al. (2012) The polarizing impact of science literacy and numeracy on perceived climate change risks. Nature Climate Change Ward B. (2009) Communicating on Climate Change: An Essential Resource for Journalists, Scientists, and Educators www.yaleclimatemediaforum.org/dl/CommunicatingOnClimateChange.pdf 100 50
…condivido la consapevolezza che i cambiamenti climatici sono il problema della nostra epoca, forse il più grande problema della nostra umanità. Jonathan Franzen Da «Scrivere saggi in tempi bui», Internazionale, 12 gennaio 2018 www.italiaclima.org stefano.caserini@polimi.it www.climalteranti.it www.caserinik.it @caserinik 101 51
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