Grottaferrata, novità in nuovi ecco
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GROTTAFERRATA (RM) – Il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti ha firmato nella giornata di oggi i decreti di nomina delle due nuove assessore in forza alla giunta comunale.
Si tratta della dottoressa Simona Caricasulo, nominata nuova assessora alle Politiche Finanziarie e di Bilancio, Patrimonio mobiliare ed immobiliare. Dottore commercialista, originaria della provincia di Taranto, è docente di Economia Aziendale, Contabilità e Bilancio ed Economia Aziendale dello Sport presso l’università LUISS Guido Carli di Roma. “Accetto con profondo piacere e onore questo incarico che porterò avanti con l’impegno di operare nell’interesse della cittadinanza, confidando nella collaborazione degli uffici e nel coordinamento con gli altri assessorati. In particolare, manifestando la mia gratitudine al sindaco, intendo esprimere il mio personale apprezzamento nei confronti della dottoressa Prisco per l’eredità lasciata, segno evidente di un lavoro svolto in maniera egregia e nel cui solco intendo continuare”. Sono queste le prime parole della neo assessora Caricasulo che ci ha tenuto ad aggiungere: ”Metto quindi a disposizione del Comune la mia esperienza professionale maturata nei vari ambiti in cui opero”. Tra le numerose specializzazioni della dottoressa Caricasulo ci sono infatti studi in materia di analisi finanziaria e di controllo di gestione, pubblicazioni in materia contabile nazionale e internazionale, nonché sviluppo di progetti in finanza agevolata. La dottoressa Tiziana Salmaso è invece la nuova assessora che ha raccolto le deleghe della dimissionaria Francesca Rocci, fino alla scorsa settimana titolare dell’assessorato alle Politiche sociali, Sostegno e sussidiarietà, Minori e Famiglie, Politiche per le persone con disabilità, Rapporti con enti di gestione servizi socio-sanitari, Valorizzazione sociale dei beni pubblici, Politiche per l’immigrazione e l’integrazione, Mensa scolastica. Psicoterapeuta, Tiziana Salmaso è una attenta conoscitrice
delle problematiche sociali del territorio dei Castelli Romani, avendo operato in strutture pubbliche, private, scolastiche, di assistenza e riabilitazione in vari comuni del comprensorio. Al suo attivo anche una precedente collaborazione con il Comune di Grottaferrata nell’ambito dei servizi di psicologia scolastica presso i quali ha curato progetti legati in particolare alle tematiche della disabilità e della prevenzione in ambito didattico. “Ringrazio il sindaco per la fiducia accordatami. Metto a disposizione le competenze professionali in un settore delicato e vitale quale è il sociale” ha detto la neo assessora. “Lo sviluppo di ogni territorio del resto passa in primo luogo attraverso il benessere delle persone che lo vivono”. “In particolare – ha sottolineato l’assessora Salmaso – prendo questo incarico in concomitanza con l’importante ruolo assurto da Grottaferrata che è da poco comune capofila dell’Ufficio di Piano di Zona del distretto socio-sanitario, un particolare oltremodo importante che sarà motivo di ulteriore stimolo ad operare bene anche in ambito sovracomunale”. Il sindaco Andreotti, a margine delle nomine, ha ringraziato anzitutto le due assessore dimissionarie, Prisco e Rocci. “Hanno trascorso due anni in questa Amministrazione, votato, proposto e condiviso delibere e per tali ragioni rivolgo loro la mia gratitudine. E’ chiaro che molto diverse sono state le modalità di uscita. Se la dottoressa Prisco, infatti, ha addotto motivi professionali legati a una palese incompatibilità sopraggiunta che tuttavia non le impedisce di restare vicina umanamente alla città e all’Amministrazione di cui è stata motore; per la ex assessora Rocci le motivazioni sono state ricollegate a una forte polemica politica che, avendola conosciuta nei due anni precedenti, è parsa forse
addirittura eccessivamente incoerente con le convinzioni e lo spirito di collaborazione messi in campo evidentemente fin quando ha potuto”. Il sindaco ha quindi spiegato la ratio seguita nell’individuazione e nella scelta delle due professioniste appena entrate in giunta: “Per arrivare al risultato di completare nuovamente la nostra Amministrazione nei suoi ruoli assessorili, ho ritenuto opportuno attuare un ragionamento che si basasse ancora una volta – come era già stato e con successo con la dottoressa Prisco – sulle competenze più che sugli accordi politici. Si tratta, dunque, di scelte che mi appartengono e rivendico con decisione, operate dopo attente valutazioni su una rosa di nomi. Le responsabilità di un sindaco, del resto, sono anche queste e in ogni caso non fanno di sé un dittatore come pure, nei casi in cui le decisioni sono corali, il primo cittadino non dovrebbe essere scambiato per un burattino eterodiretto. Si tratta soltanto di normale prassi democratica – aggiunge Andreotti – che con un po’ di umiltà e una maggiore conoscenza delle istituzioni oltre che della deontologia giornalistica, anche qualche improvvisato commentatore web – lui sì evidentemente eterodiretto – potrebbe facilmente recuperare, assieme a un minimo di senso della realtà che non farebbe male al dibattito politico cittadino purtroppo ridotto a chiacchiericcio di bassa lega da certuni personaggi. Detto ciò si va avanti: più forti ed evidentemente qualificati di prima. Per questo – conclude il sindaco – è con sincera felicità e legittimamente a nome della maggioranza e dell’intera giunta comunale che esprimo alle due nuove componenti della squadra di governo cittadino la massima stima e fiducia assieme agli auguri per un proficuo lavoro da portare avanti al servizio della comunità grottaferratese”.
Roma, operazione “Robin Hood”: si fingono top manager e truffano banche ed enti per richiedere prestiti e finanziamenti. In manette 5 persone I Carabinieri della Compagnia Roma Centro, a conclusione di una complessa attività d’indagine, denominata “Robin Hood”, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, che dispone l’applicazione di misure cautelari, per i reati di truffa, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico e sostituzione di persona, a carico di 5 cittadini italiani, uno in carcere e 4 ai domiciliari. Gli indagati riuscivano ad ottenere prestiti, finanziamenti, cessioni del quinto, ovvero modifica delle coordinate di accredito della pensione,
attraverso l’appropriazione fraudolenta della documentazione Inps (OBSM, CUD e Statini Paga) appartenenti a top manager pensionati, ottenuti con la compiacenza di un dipendente INPS e attraverso il reperimento dei dati reali dei documenti di identità, ricercati e comunicati da un complice, dipendente del Comune di Roma (VIII Municipio), tramite accertamenti anagrafici, al fine di riprodurre falsamente Carte d’identità e Codici Fiscali sui quali venivano apposte le foto dei pensionati reperite dal web o corrispondenti a quelle degli indagati. Bracciano, spese elettorali fantasma a 5 stelle: ecco i documenti per i paladini della trasparenza e dell’onestà
BRACCIANO (RM) – Il nostro articolo sulle spese elettorali dei candidati M5S alle amministrative di Bracciano, finite sotto segnalazione della Corte di Appello di Roma, hanno suscitato l’attenzione del consigliere comunale di opposizione Marco Tellaroli che nonostante l’emoticon “divertito” sul suo post è sembrato tutt’altro che allegro.
Puntualizziamo per chi cerca sempre di giustificare condotte singolari Intanto la questione non è stata definita “regolare” da nessuno e la lettera di Venerina Marziano è del 2018, quindi la vicenda non è affatto finita nel 2016 come asserito da Marco Tellaroli. Marziano ha altresì scritto una dura lettera a Marco Tellaroli dove gli fa presente che è al corrente che al Comune di Bracciano è stata depositata una dichiarazione non sottoscritta riferita alla sua persona dove addirittura la stessa Marziano avrebbe dichiarato di aver sborsato euro
106,63 per la campagna elettorale. Ecco la lettera di Marziano a Tellaroli e la dichiarazione non sottoscritta presentata all’insaputa di Venerina Marziano. La lettera del 2018 di Venerina Marziano a Marco Tellaroli dove contesta la dichiarazione di spese a suo nome presentata al Comune
Qui la documentazione presentata al Comune da Tellaroli che attesta le presunte spese di
Venerina Marziano
Inoltre c’è una denuncia alla Corte di Appello che porta la data di dicembre 2018 (quindi già le prime dichiarazioni del consigliere “divertito” sono facilmente smentite). Ovviamente per la fonte, ovvero l’autore dell’esposto è tutelato dal
segreto professionale. Tutto normale, anzi guai se non fosse così. Le fonti che forniscono documentazioni, atti e dichiarazioni ai giornalisti (giornalisti e non blogger o leoni da tastiera) devono potersi sentire libere di non essere sottoposte a facile gogna mediatica come sta succedendo in questo momento proprio da parte di chi potrebbe e dovrebbe dare un esempio di “democrazia”, “onestà” e “trasparenza”. Ma c’è di più perché sul caso delle dichiarazioni delle spese elettorali pentastellate pende anche una denuncia recente presso la Procura della Repubblica di Civitavecchia. Tellaroli nel suo post svia però l’attenzione sui gettoni di presenza che è ben altro argomento rispetto al caso che lo riguarda in prima persona. E se deve chiedere chiarimenti in proposito (sui gettoni s’intende) suggeriamo al consigliere di chiedere all’Amministrazione comunale per le vie ufficiali e non certamente su Facebook soltanto per fare probabilmente facile propaganda e cercare di guadagnare qualche “like”. Lui stesso che non appare aver gestito al meglio la questione delle spese elettorali punta il dito sugli altri. Ma è chiaro che stavolta sarebbe meglio che chiarisse la sua posizione, visto che gli atti pubblici non gli danno manforte. Ribadiamo che il consigliere comunale di Bracciano per il Movimento Cinque Stelle Marco Tellaroli ha presentato all’ufficio elettorale del Comune e Corte d’Appello alcuni moduli con le dichiarazioni di spese elettorali che avrebbero sostenuto diversi candidati consiglieri M5S alle comunali 2016 senza che siano state sottoscritte dagli stessi. E’ dunque consentito a tutti i candidati a sindaco dichiarare cifre riferite ai candidati consiglieri del partito senza che questi ultimi ne siano al corrente e senza la firma degli stessi? E per giunta in netto contrasto con le singole dichiarazioni inviate spontaneamente e singolarmente da ciascun candidato consigliere? Difficoltà di comunicazione all’interno della compagine braccianese a 5 stelle?
Nel modello di rendiconto inviato al collegio regionale di garanzia elettorale ci sono anche i dati di Egle Onori e alla voce delle spese dichiarate dalla stessa c’è l’importo di 103,63 euro. Qui la documentazione presentata al Comune da Tellaroli che attesta le presunte spese di Egle Onori
La candidata consigliera M5S Egle Onori ha dichiarato il 23 agosto 2016 di non aver sostenuto spese elettorali e neppure ricevuto alcun contributo. E ha firmato di suo pugno tale dichiarazione.
Qui la dichiarazione di Egle Onori che attesta di non aver speso nulla per la campagna elettorale
Qui la documentazione presentata al Comune da Tellaroli che attesta le sue spese
Marco Tellaroli ha dichiarato cifre che non superano il tetto di 2.500 euro oltre il quale è
previsto l’obbligo di un mandatario. Venerina Marziano candidata consigliere M5S alle elezioni amministrative 2016 di Bracciano ha richiesto (con una lettera al Comune di Bracciano datata 13 settembre 2018) spiegazioni su chi avesse compilato la dichiarazione relativa alle spese elettorali, in quanto la stessa ha dichiarato di non aver sottoscritto nulla. Adesso sui social va dicendo che non è stata interpellata prima che uscisse il nostro precedente articolo, ma lo stesso si basa su prove documentali e non su richieste di pareri. Se la stessa volesse invece smentire quanto pubblicato, la invitiamo a mandarci una richiesta di rettifica ai sensi della legge sulla stampa facendo esplicitamente riferimento ai presunti passaggi che a suo dire non corrisponderebbero a verità. La Marziano ha anche chiesto accesso agli atti per visionare la documentazione inerente le consultazioni elettorali presentate dall’allora candidato sindaco M5S Marco Tellaroli. Ecco la richiesta
Venerina Marziano ha presentato presso il Collegio regionale di Garanzia Elettorale presso la Corte di Appello di Roma una dichiarazione dove palesava di non aver corrisposto alcun importo di denaro ne a titolo di contributo elettorale ne a
titolo di spesa per la propria candidatura. Tutte le dichiarazioni sono agli atti in Comune Inoltre agli atti in Comune ci sono tutte le dichiarazioni dei candidati M5S inerenti le spese elettorali ma l’unica firmata è quella di Marco Tellaroli, diverse altre non sono state sottoscritte dai singoli candidati. Ad inviarle è stato proprio Marco Tellaroli. Il consigliere pentastellato ha firmato la sua dichiarazione, sottoscrivendo di aver speso 790 euro per la campagna elettorale. L’unico a firmare, ripetiamo, è stato lui. Secondo Tellaroli la questione sarebbe chiusa dal 2016, ma le date riportate sugli atti ufficiali e le notizie acquisite dicono l’esatto contrario. Dato che il consigliere si erge di continuo a rappresentante di onestà e trasparenza dovrebbe utilizzare altrettanta onestà e trasparenza nell’ammettere che il caso delle spese elettorali deve essere giustamente approfondito nelle sedi opportune per evitare che in futuro si ripetano dinamiche simili. Cosa avrebbe fatto Tellaroli se il protagonista di questa triste vicenda fosse stato un antagonista politico? La Stazione a Campoleone: un locale di luci e di bontà
A dire il vero mancava una bisteccheria così nella provincia romana. Tutta illuminata si trova all’entrata di via Nettunense incrocio con via Tufello, nella frazione di Campoleone ad Aprilia. E’ tutta illuminata, mangiare all’aperto poi è piacevole perché non è buio, c’è musica di sottofondo e il personale è molto attento alle esigenze delle persone. La carne è di ottima qualità e poi viene servita cotta alla brace con il forno a legna. Tante le varietà da scegliere nella vetrina vicino la braceria. Così la pizza, eccellente. Da provare sicuramente i primi piatti e il pesce. Il cibo è di ottima qualità e il prezzo è buono e questo fa della Stazione un locale vincente. C’è anche l’animazione per i bambini e se si prenota online con The fork si ha almeno il 50 per cento di sconto.
L’umanità e il calore sono poi la ciliegina sulla torta. Il proprietario Hamir è persona attenta che ci tiene molto alla cura del locale e cerca sempre di migliorare il suo locale. Davvero una persona di cuore che, tra l’altro, ha messo a lavorare al bar un ragazzo splendido, Edoardo. Lo chef del locale si chiama Simone Buzzi, molto conosciuto e apprezzato, collabora con molteplici programmi televisivi e si fa apprezzare per tutti i piatti che sapientemente rielabora non dimenticando mai i sapori della tradizione. La Stazione è senz’altro un locale dove tornare. Il locale da frequentare tra luci e bontà.
Bracciano, spese elettorali fantasma per i candidati M5S: il consigliere Tellaroli segnalato in Corte di Appello BRACCIANO (RM) – Il consigliere comunale di Bracciano per il
Movimento Cinque Stelle Marco Tellaroli è stato segnalato alla Corte d’Appello per aver presentato all’ufficio elettorale del Comune e della stessa Corte alcuni moduli con le dichiarazioni di presunte spese elettorali sostenute da almeno quattro candidati consiglieri M5S alle comunali 2016 senza che siano state sottoscritte dagli stessi. In sostanza il consigliere pentastellato ha dichiarato delle spese che non solo non sarebbero state effettivamente sostenute dai candidati consiglieri M5s ma per giunta all’insaputa di quest’ultimi. I candidati consiglieri, infatti, hanno autonomamente inviato i rendiconti dichiarando di non aver sostenuto alcuna spesa Il consigliere Marco Tellaroli ha dichiarato cifre che non superano il tetto di 2.500 euro, oltre il quale è previsto l’obbligo di un mandatario. Di fatti sia l’articolo 13 della Legge 10/12/1993 n.515 e la Legge n.43/1995 dicono chiaramente che “sono esclusi dall’obbligo delle designazioni di un mandatario elettorale, i candidati che spendono meno di 2.580 euro avvalendosi unicamente di denaro proprio, fermo restando l’obbligo di redigere il rendiconto delle spese sostenute”. Bracciano, spese elettorali fantasma a 5 stelle: ecco i documenti per i paladini della trasparenza e dell’onestà Venerina Marziano candidata consigliere M5S alle elezioni amministrative 2016 di Bracciano ha richiesto (con una lettera al Comune di Bracciano datata 13 settembre 2018) spiegazioni su chi avesse compilato la dichiarazione relativa alle spese elettorali, in quanto la stessa ha dichiarato di non aver sottoscritto nulla. La Marziano ha anche chiesto accesso agli atti per visionare
la documentazione inerente le consultazioni elettorali presentate dall’allora candidato sindaco M5S Marco Tellaroli. Venerina Marziano ha infatti presentato presso il Collegio regionale di Garanzia Elettorale presso la Corte di Appello di Roma una dichiarazione dove palesava di non aver corrisposto alcun importo di denaro ne a titolo di contributo elettorale ne a titolo di spesa per la propria candidatura. Marziano ha altresì scritto una dura lettera a Marco Tellaroli dove gli fa presente che è al corrente che al Comune di Bracciano è stata depositata una dichiarazione non sottoscritta riferita alla sua persona dove addirittura lei stessa avrebbe dichiarato di aver sborsato euro 106,63 per la campagna elettorale. A tal proposito Marziano chiede esplicitamente a Tellaroli di dirgli chi avrebbe depositato quella dichiarazione non sottoscritta riferita alla sua persona. In Comune ci sono tutte le dichiarazioni Che succede? Che avviene subito una verifica. E agli atti in Comune ci sono tutte le dichiarazioni dei candidati M5S inerenti le spese elettorali ma l’unica firmata è quella di Marco Tellaroli, diverse altre non sono state sottoscritte dai singoli candidati. Ad inviarle è stato proprio Marco Tellaroli Tellaroli ha firmato la sua dichiarazione, sottoscrivendo di aver speso 790 euro per la campagna elettorale. L’unico a firmare è stato lui. Ma Marziano non è la sola. Facciamo un altro esempio. La candidata consigliera M5S Onori Egle ha dichiarato il 23 agosto 2016 di non aver sostenuto spese elettorali e neppure ricevuto alcun contributo. E ha firmato di suo pugno tale dichiarazione. Che succede però? Nel modello
di rendiconto inviato al collegio regionale di garanzia elettorale ci sono i dati di Egle Onori e alla voce delle spese dichiarate dalla stessa c’è l’importo di 103,63 euro. Ovviamente la questione è finita alla Corte di Appello di Roma, collegio regionale elettorale di Garanzia. Alcuni “ex amici” del consigliere Tellaroli vogliono vederci chiaro. Certamente il Consigliere, che tra l’altro rappresenta a Bracciano un MoVimento che fa della trasparenza e dell’onestà una bandiera distintiva saprà dare spiegazioni. Intanto qualcuno ha già palesemente preso le distanze. E sembrerebbe che aleggino altre questioni. Roma, 12 multe e 4 denunce: ecco cosa è successo a Parioli, Nomentano e Salario -Trieste
ROMA – Nel fine settimana, i Carabinieri della Compagnia Roma Parioli hanno eseguito una serie di controlli mirati al contrasto di ogni tipo di illegalità e degrado nelle aree comprese tra i quartieri Nomentano, Parioli, Salario – Trieste e nelle zone tra piazza Bologna e la stazione FS Tiburtina. Gli accertamenti hanno portato alla denuncia a piede libero di 4 persone e a sanzionarne altre 12. Un 19enne romano è stato denunciato per tentato furto aggravato perché sorpreso dai Carabinieri in transito mentre stava rubando del carburante da uno scooter parcheggiato in via Francesco Denza. I Carabinieri lo hanno notato mentre armeggiava accovacciato di fianco al veicolo. Dopo aver allentato la fascetta che tiene legato il manicotto di gomma all’estremità del serbatoio della benzina, aveva quasi riempito una bottiglia di 1 litro con il carburante del mezzo. E’ stato bloccato e portato in caserma dove è stato denunciato a piede libero. Durante un posto di controllo alla circolazione stradale su
via Nomentana, i Carabinieri hanno denunciato un 34enne trovato alla guida di un motoveicolo sprovvisto di patente idonea, poiché di categoria diversa da quella prevista e un 26enne trovato alla guida della sua auto con un tasso alcolemico superiore al consentito. Invece, un 26enne è stato denunciato per furto perché bloccato appena dopo aver rubato capi d’abbigliamento da un negozio in via Ravenna. I Carabinieri della Compagnia Roma Parioli hanno poi sanzionato con il “Daspo Urbano” un 22enne trovato, senza motivo, nell’area di accesso della stazione FS Tiburtina, impedendone la libera accessibilità. Un 41enne è stato sanzionato perché sorpreso ad esercitare abusivamente l’attività di parcheggiatore nell’area antistante il Bioparco. Nel corso dei controlli, tre giovani sono stati trovati in possesso di dosi di droga e sono stati segnalati, quali assuntori, all’Ufficio Territoriale del Governo di Roma, mentre altri 10 sono stati sanzionati per inottemperanza all’ordinanza anti-alcool del Sindaco di Roma. In totale, i Carabinieri hanno identificato 135 persone e eseguito accertamenti su 60 veicoli. Grottaferrata, Granfondo Campagnolo: arrivano le
precisazioni dal Comune GROTTAFERRATA (RM) – Il Comune di Grottaferrata, relativamente al diniego opposto dall’Amministrazione comunale al passaggio sul territorio comunale dell’edizione 2019 della manifestazione ciclistica denominata Granfondo Campagnolo, in programma nella mattinata di oggi, precisa che: 1. al contrario di quanto si legge negli articoli di stampa locale e nazionale delle ultime ore, non si è affatto trattato di un fulmine a ciel sereno ma di una decisione figlia di gravi ritardi nella fase organizzativa da parte dei responsabili dell’evento stesso. Il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti e il comandante della Polizia Locale, dottor Luca Vetri avevano infatti avvertito in tempi utili i nuovi organizzatori dell’evento la Asd Atleticom sulle problematiche concorrenti. Tutto ciò – verbalizzato e documentabile – già a partire dal primo incontro tra le parti avvenuto in data 8 agosto 2019 nelle quali l’Amministrazione ha specificato l’impossibilità di acconsentire al passaggio della corsa nel percorso abituale, vista la contemporaneità dell’evento con la canonizzazione in
San Pietro della beata suor Giuseppina Vannini, fondatrice dell’ordine delle Figlie di San Camillo, la cui casa generalizia si trova in via Anagnina nel Comune di Grottaferrata e vedrà nella giornata odierna il transito di circa 2000 pellegrini tra i Castelli e Roma. 2. Nelle due riunioni interlocutorie tra Comune di Grottaferrata e organizzatori della corsa, la seconda delle quali si è tenuta a metà settembre scorso, era stato suggerito dall’ente un percorso alternativo, proposta in merito al quale Asd Atleticom rispondeva positivamente però solo in data 7 ottobre 2019, ovvero a sei giorni dalla corsa, pur coscienti, perché informati chiaramente nell’incontro di settembre (nel corso del quale il percorso alternativo è stato anche oggetto di un sopralluogo diretto) sulla necessità di significativi interventi di messa in sicurezza del manto stradale. 3. A quanto risulta, inoltre, logisticamente, in concomitanza del no di Grottaferrata, l’organizzazione ha subito anche il diniego di comuni a noi prossimi che, negando loro il passaggio, avrebbero o meglio hanno impedito di fatto a monte il coinvolgimento del territorio grottaferratese. 4. Considerato tutto ciò, il Comune di Grottaferrata rigetta pertanto con decisione ogni ventilata accusa di boicottaggio del Granfondo Campagnolo 2019, avendo tentato, al contrario, di favorirne la migliore riuscita, nonostante la coincidenza sul medesimo territorio di avvenimenti contemporanei e non meno impegnativi nella gestione della viabilità e della sicurezza di ognuno di cui il sindaco della città è responsabile diretto. Un post scriptum va dedicato in tal senso all’assessore alle Attività produttive e al Commercio del Comune di Grottaferrata, di recente nomina, l’avvocato Gianluca Santilli inopportunamente tirato in ballo dagli articoli di stampa solo in quanto già organizzatore del Granfondo nelle edizioni precedenti.
Va detto che, nonostante la passione e la competenza in ambito ciclistico dello stesso da tutti riconosciuta, l’avvocato Santilli ha dimostrato la sensibilità umana e il garbo istituzionale di rimanere completamente al di fuori dell’attuale vicenda non pertinente con l’incarico oggetto delle proprie deleghe. Particolari sottolineati con riguardo e per iscritto anche da Asd Atleticom. Questo era quanto si doveva a chiarimento e precisazione di fatti palesi e documentabili che non possono lasciare ulteriore spazio a illazioni e strumentalizzazioni più prossime alle famigerate fake news che al concatenarsi dei fatti, delle azioni e delle reazioni realmente accaduti sulla vicenda. Un passaggio obbligato che ha destato particolare dispiacere nel sindaco Luciano Andreotti e nell’intera Amministrazione comunale di Grottaferrata che – vale la pena ricordarlo – è città capofila del progetto Castelli Romani , Comunità Europea dello Sport 2020. Albano Laziale, comunali: con “Spazio Aperto” parte la campagna elettorale del Pd
ALBANO LAZIALE (RM) – Sabato 12 ottobre si è tenuta a piazza Fagiolo una curiosa kermesse organizzata dal Partito Democratico di Albano Laziale. L’iniziativa, denominata “Spazio Aperto Idee per Albano Laziale”, ha visto la presenza dei Giovani Democratici (GD), dei rappresentanti di alcune liste civiche e dell’amministrazione comunale che da dieci anni guida il governo della cittadina con il sindaco Nicola Marini. Proprio lui, sentito da L’Osservatore D’Italia, chiarisce come, anche valutando positivamente l’apertura ai 5 Stelle a livello nazionale, non sia in programma per le prossime elezioni comunali, che si terranno tra qualche mese, un’alleanza con i grillini, i quali hanno già provveduto ad indicare un loro candidato, Luca Nardi.
Alla nostra domanda sul designato alla corsa di primo cittadino per il PD, Nicola Marini non rivela il nome affermando che “si sta ancora valutando, bisogna aspettare di formare la coalizione. Sicuramente sarà una personalità che esprime continuità con l’operato fin qui svolto”. I profili più accreditati sono quelli di Maurizio Sementilli, già vice sindaco e uomo forte dell’amministrazione che ha deleghe importanti come quella ai trasporti pubblici, Massimiliano Borrelli in pole anche se dal 2013 lavora in Regione nello staff politico del Governatore con responsabilità nei rapporti con Enti locali e pubbliche amministrazioni del territorio regionale, e Gabriele Sepio, stimato avvocato. L’evento “Spazio Aperto” sancisce in definitiva l’inizio della campagna elettorale per il Pd di Albano Laziale che lo riproporrà anche a Cecchina e Pavona con l’intento dichiarato di raccogliere idee da parte dei cittadini ma che in sostanza rappresenta un modo innovativo per presentarsi agli elettori. Anche se per la maggior parte degli interventi i temi toccati riportano alla teoria politica con diatribe su ideologie, sovranismo, fascismo, alcuni ragazzi dei Giovani Democratici sono riusciti a portare l’attenzione su tematiche importanti e di estrema attualità. David Derna ha infatti ricordato quanto sta accadendo al Nord-Est della Siria, mentre Marcello Salvagno ha affermato con piglio e preparazione la necessità
di rivalutare a livello locale le politiche per i diversamente abili: bisogna intervenire per permettere loro di muoversi ed usufruire facilmente degli spazi della comunità. Va riconosciuta, al di là di qualsiasi colore politico, la volontà di giovani ragazzi di mettersi in gioco con proposte ed iniziative concrete alcune delle quali spiegate a L’Osservatore d’Italia dal segretario dei Giovani Democratici, Luca Galanti. Nemi, anziano cade in un dirupo: scatta l’operazione salvataggio
NEMI (RM) – Un anziano di 85 anni nato e residente a Genzano di Roma era uscito per funghi in località Pentima Pizzuta, nei boschi di Nemi.
Scivolato in un dirupo inizia a urlare Una persona che si trovava nel bosco ha sentito le grida e ha chiamato subito i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco volontari di Nemi , il nucleo Saf soccorso alpino fluviale dei Vigili del Fuoco, i carabinieri della stazione di Nemi e il personale del 118. L’uomo è stato individuato grazie alla segnalazione Per recuperarlo nella zona impervia boschiva è intervenuto un elicottero “Drago”dei vigili del fuoco. I soccorritori lo hanno portato a bordo e poi si sono diretti in zona Vivaro dove l’elicottero è atterrato e un’eliambulanza “Pegaso” del 118 era pronta a soccorrerlo. L’anziano ha riportato ferite sul corpo ma non è in pericolo di vita. Bracciano, manutenzione del manto stradale: approvato il progetto esecutivo per altre 5 vie cittadine
BRACCIANO (RM) – Prosegue l’opera di riqualificazione per le strade della città di Bracciano dove l’amministrazione guidata dal sindaco Armando Tondinelli ha approvato il progetto esecutivo per i lavori di manutenzione del manto stradale presso via dell’Omo Morto, via Borsellino, via Bombieri, via dei Lecci e via Perugini. Una riqualificazione delle strade della città sede del castello Odescalchi che aveva già assistito, all’inizio di quest’anno, al rifacimento del manto stradale di altre vie cittadine. “Il decoro urbano e la manutenzione ordinaria sono tra le priorità dell’amministrazione Tondinelli che con buonsenso sta finalmente attuando quel giusto e atteso cambiamento che
merita la cittadinanza di Bracciano”. Avevano dichiarato – hanno dichiarato a gennaio scorso Fabrizio Marcantoni (consigliere delegato alle Manutenzione) e Giulia Mo (Vicepresidente del Consiglio, delegata ai Parchi, Giardini e Decoro Urbano). Pensionati, conti bancari e… quelle tariffe dei gestori telefonici per inviare gli O- Key-sms ai correntisti: la brutta avventura di un anziano di Anguillara Sabazia alla filiale Intesa-San Paolo
Difficile immaginare cosa avrebbe raccontato Emilio Gadda se al posto dell’anziano pensionato si fosse trovato egli stesso, quella mattina nella filiale di quella banca a via Santo Stefano ad Anguillara Sabazia. Forse un racconto della vergogna, una storia che non sarebbe dovuta mai capitare, in un paese – l’Italia – normale. Il malcapitato è un comune anziano pensionato. E’ uno dei tanti. L’autore di quel brutto pasticcio è la filiale di una banca che si vanta di essere il primo gruppo bancario in Italia per numero di sportelli. L’obbligo di legge per riscuotere la pensione in banca Bene è conoscere che a seguito delle vigenti leggi si fa obbligo al pubblico dipendente e al pensionato di diventare, loro malgrado, titolari di un conto corrente bancario. Questo lo spiega il seguente commento alle disposizioni in materia di legge: “Un dipendente di una società privata, che sino ad oggi ha percepito uno stipendio inferiore a 3.000 euro con
accredito direttamente in banca potrà, a partire dal 1° gennaio 2016 (data di entrata in vigore della Legge di Stabilità 2016, continuare a chiedere la consegna del denaro contante. Non lo potrà fare invece il pubblico dipendente o il pensionato. Questo perché la legge di Stabilità 2016 modifica solo l’art. 49, comma 1-bis, del decreto legislativo del 21.11.2007 n. 231 che ha ad oggetto le “limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore”. 1) -Il c/c del nostro anziano presso la banca in questione assolve a questo obbligo impostogli. 2) -Per sua comodità, al momento dell’accensione del conto gli fu fornito oltre al bancomat anche il servizio internet con relativo codice o-key, con il quale avrebbe potuto visionare la situazione del suo conto corrente con rinuncia però di operare online. I fatti Lo scorso 31 maggio, da parte del Consigliere delegato e Ceo – Filiale N. 40113 della banca Intesa San Paolo ad Anguillara Sabazia, arrivato il seguente messaggio all’anziano cliente: “La sua carta di pagamento è prossima alla scadenza. La nuova carta sostitutiva è già stata prodotta e sarà disponibile in filiale”. L’anziano prendendo tempo, verso la fine di giugno si è recato in filiale per farsi “sostituire la carta di pagamento” Quello strano ed equivoco comportamento allo sportello “Firmi qua, una firma qui-qui e anche qui, la vecchia carta non serve più, la strappiamo, ecco la nuova carta, il numero del cellulare è sempre quello? Conferma? Va bene! Abbiamo fatto! Buona giornata! La chiavetta O-key non serve più, al suo posto riceverà un messaggio dalla banca. Di nuovo, buona giornata.”
La inaspettata scoperta dell’anziano Arrivato a casa, il nostro anziano, cercava di connettersi al suo conto online e gli arrivava un messaggio sms con un codice della banca sul suo cellulare Brondi, quindi immetteva il codice nello spazio richiesto e il conto si apriva. Una volta, due volte e poi NON PIU’. “Errore, chiedere al proprio provider”. L’anziano facendo una veloce ricerca su internet scopre infine l’arcano. I messaggi della banca stavano esaurendo la sua carica telefonica. Volendo saperne di più scopre questa strana pubblicità sul web: “O-Key SMS ha un canone annuo di 10 euro. In più, ti sarà addebitato il costo di ogni SMS ricevuto in base al gestore telefonico sull’utenza del cellulare certificato. In particolare, i costi sono: TIM 0,075 euro, Vodafone 0,08 euro, Wind 0,08 euro, H3G 0,16 euro, Iliad 0,08 euro, PostePay 0,16 euro, Fastweb 0,08 euro, Kena Mobile 0,16 euro, Tiscali 0,08 euro, Coop Voce 0,16 euro, Welcome Mobile 0,16 euro.”
Alla faccia della direttiva UE! L’anziano svegliandosi s’accorge che allo sportello gli avevano fatto firmare un servizio che non avrebbe mai firmato se glielo avessero spiegato. Il 28 giugno ha inviato una immediata disdetta per il servizio che gli avevano fatto sottoscrivere a sua insaputa con il pretesto di sostituire la carta scaduta. Immediata la risposta della banca : “Buongiorno, potete recarvi in filiale per firmare la revoca del servizio. Cordiali saluti” L’anziano recandosi in banca, firma la revoca del servizio e torna a casa. A questo punto la banca non avrebbe dovuto più interessarsi se l’anziano avesse o no il cellulare oppure se fosse ancora collegato ad internet. Per la banca da questo momento in poi l’anziano avrebbe dovuto figurare come cliente che intrattiene semplici rapporti di conto corrente. Chiaro il concetto, no? Per la banca, vedremo più avanti, sembra di no. Allo sportello scoppia il fattaccio Lo scorso 7 ottobre, alle ore 11.00 l’anziano si è presentato allo sportello per fare un bonifico. Il cassiere, molto imbarazzato, per tre quarti d’ora maneggia con il computer. Alla fine assumendo uno sguardo compassionevole dice all’anziano: “Non si può fare niente.” Perché, chiede l’anziano, manca la corrente? No, risponde il cassiere, il suo conto è bloccato. Sta scherzando? I soldi ci sono, insiste l’anziano. “I soldi non c’entrano. – dice il cassiere – Il suo conto è bloccato perché lei aveva disdetto il servizio codice O-Key sms.” A questo punto, l’anziano abbastanza contrariato sbotta: Che c’entra mai il servizio o-key sms. Stiamo parlando di conto corrente e pertanto, prego, mi faccia il bonifico. Il cassiere insiste con la sua tesi allora l’anziano chiede
quali siano le disposizioni e da chi provenissero. Chiede che gli venga consegnata copia di queste direttive. A questo punto il cassiere stampa un foglietto dove si vede scritto: “ATTENZIONE: il cliente non ha ancora sottoscritto il contratto di dematerializzazione” L’anziano pensionato ci tiene a precisare che a lui non è stato mai presentato questo tipo di contratto. L’unico presentato che poi lo aveva disdetto, era quello per il servizio codice O-Key sms, fra l’altro con abbonamento e addebiti dei messaggi inviati dalla banca. Quando è troppo è troppo! Come ultimo stratagemma l’anziano prova: Allora vado a fare un prelievo bancomat così mi potrà fare il bonifico contro contanti. “Va benissimo, risponde il cassiere, ma le costerà 9 euro.” La chiamata ai carabinieri e l’intervento della direttrice A questo punto l’anziano esaurito, si alza, chiede alla sua signora il cellulare ed inizia a formare il numero per chiamare i carabinieri. Intanto da quando era entrato in banca già era già trascorsa quasi un’ora e mezza. I clienti in sala assistevano a questa scena movimentata tanto è che finalmente intervenendo la direttrice, invita l’anziano ad accomodarsi nel suo ufficio. L’anziano, su preghiera della stessa direttrice interrompe la telefonata con i carabinieri e si accomoda presso l’ufficio della direttrice. Senza dilungarsi ulteriormente è trascorsa un’altra ora dopo di che la signora direttrice ha fatto il bonifico al malcapitato anziano. Roba da non raccontare. Due ore e oltre per fare un bonifico con una folle pretesa che non sta ne in cielo e ne in terra. Ovvio, chiede qualcuno, ma l’anziano non ha presentato alcun reclamo alla sede della banca? Certo che lo ha fatto e sta aspettando risposta, dopo
di che valuterà se intraprendere altre vie per fare conoscere il fattaccio cosi altri anziani non dovranno vivere simili esperienze.
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