Grottaferrata, novità in nuovi ecco

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Grottaferrata, novità in nuovi ecco
Grottaferrata,  novità  in
giunta:    ecco  i   nuovi
assessori al Bilancio e ai
Servizi Sociali
Grottaferrata, novità in nuovi ecco
GROTTAFERRATA (RM) – Il sindaco di Grottaferrata, Luciano
Andreotti ha firmato nella giornata di oggi i decreti di
nomina delle due nuove assessore in forza alla giunta
comunale.
Grottaferrata, novità in nuovi ecco
Si tratta della dottoressa Simona Caricasulo, nominata nuova
assessora alle Politiche Finanziarie e di Bilancio, Patrimonio
mobiliare ed immobiliare.

Dottore commercialista, originaria della provincia di Taranto,
è docente di Economia Aziendale, Contabilità e Bilancio ed
Economia Aziendale dello Sport presso l’università LUISS Guido
Carli di Roma.

“Accetto con profondo piacere e onore questo incarico che
porterò avanti con l’impegno di operare nell’interesse della
cittadinanza, confidando nella collaborazione degli uffici e
nel coordinamento con gli altri assessorati. In particolare,
manifestando la mia gratitudine al sindaco, intendo esprimere
il mio personale apprezzamento nei confronti della dottoressa
Prisco per l’eredità lasciata, segno evidente di un lavoro
svolto in maniera egregia e nel cui solco intendo continuare”.

Sono queste le prime parole della neo assessora Caricasulo che
ci ha tenuto ad aggiungere: ”Metto quindi a disposizione del
Comune la mia esperienza professionale maturata nei vari
ambiti in cui opero”.

Tra le numerose specializzazioni della dottoressa Caricasulo
ci sono infatti studi in materia di analisi finanziaria e di
controllo di gestione, pubblicazioni in materia contabile
nazionale e internazionale, nonché sviluppo di progetti in
finanza agevolata.

La dottoressa Tiziana Salmaso è invece la nuova assessora che
ha raccolto le deleghe della dimissionaria Francesca Rocci,
fino alla scorsa settimana titolare dell’assessorato alle
Politiche sociali, Sostegno e sussidiarietà, Minori e
Famiglie, Politiche per le persone con disabilità, Rapporti
con enti di gestione servizi socio-sanitari, Valorizzazione
sociale dei beni pubblici, Politiche per l’immigrazione e
l’integrazione, Mensa scolastica.

Psicoterapeuta, Tiziana Salmaso è una attenta conoscitrice
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delle problematiche sociali del territorio dei Castelli
Romani, avendo operato in strutture pubbliche, private,
scolastiche, di assistenza e riabilitazione in vari comuni del
comprensorio.

Al suo attivo anche una precedente collaborazione con il
Comune di Grottaferrata nell’ambito dei servizi di psicologia
scolastica presso i quali ha curato progetti legati in
particolare alle tematiche della disabilità e della
prevenzione in ambito didattico.

“Ringrazio il sindaco per la fiducia accordatami. Metto a
disposizione le competenze professionali in un settore
delicato e vitale quale è il sociale” ha detto la neo
assessora.

“Lo sviluppo di ogni territorio del resto passa in primo luogo
attraverso il benessere delle persone che lo vivono”.

“In particolare – ha sottolineato l’assessora Salmaso – prendo
questo incarico in concomitanza con l’importante ruolo assurto
da Grottaferrata che è da poco comune capofila dell’Ufficio di
Piano di Zona del distretto socio-sanitario, un particolare
oltremodo importante che sarà motivo di ulteriore stimolo ad
operare bene anche in ambito sovracomunale”.

Il sindaco Andreotti, a margine delle nomine, ha ringraziato
anzitutto le due assessore dimissionarie, Prisco e Rocci.
“Hanno trascorso due anni in questa Amministrazione, votato,
proposto e condiviso delibere e per tali ragioni rivolgo loro
la mia gratitudine. E’ chiaro che molto diverse sono state le
modalità di uscita. Se la dottoressa Prisco, infatti, ha
addotto motivi professionali legati a una palese
incompatibilità sopraggiunta che tuttavia non le impedisce di
restare vicina umanamente alla città e all’Amministrazione di
cui è stata motore; per la ex assessora Rocci le motivazioni
sono state ricollegate a una forte polemica politica che,
avendola conosciuta nei due anni precedenti, è parsa forse
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addirittura eccessivamente incoerente con le convinzioni e lo
spirito di collaborazione messi in campo evidentemente fin
quando ha potuto”.

Il sindaco ha quindi spiegato la ratio seguita
nell’individuazione e nella scelta delle due professioniste
appena entrate in giunta: “Per arrivare al risultato di
completare nuovamente la nostra Amministrazione nei suoi ruoli
assessorili, ho ritenuto opportuno attuare un ragionamento che
si basasse ancora una volta – come era già stato e con
successo con la dottoressa Prisco – sulle competenze più che
sugli accordi politici. Si tratta, dunque, di scelte che mi
appartengono e rivendico con decisione, operate dopo attente
valutazioni su una rosa di nomi. Le responsabilità di un
sindaco, del resto, sono anche queste e in ogni caso non fanno
di sé un dittatore come pure, nei casi in cui le decisioni
sono corali, il primo cittadino non dovrebbe essere scambiato
per un burattino eterodiretto. Si tratta soltanto di normale
prassi democratica – aggiunge Andreotti – che con un po’ di
umiltà e una maggiore conoscenza delle istituzioni oltre che
della deontologia giornalistica, anche qualche improvvisato
commentatore web – lui sì evidentemente eterodiretto –
potrebbe facilmente recuperare, assieme a un minimo di senso
della realtà che non farebbe male al dibattito politico
cittadino purtroppo ridotto a chiacchiericcio di bassa lega da
certuni personaggi. Detto ciò si va avanti: più forti ed
evidentemente qualificati di prima. Per questo – conclude il
sindaco – è con sincera felicità e legittimamente a nome della
maggioranza e dell’intera giunta comunale che esprimo alle due
nuove componenti della squadra di governo cittadino la massima
stima e fiducia assieme agli auguri per un proficuo lavoro da
portare avanti al servizio della comunità grottaferratese”.
Grottaferrata, novità in nuovi ecco
Roma,    operazione    “Robin
Hood”: si fingono top manager
e truffano banche ed enti per
richiedere     prestiti     e
finanziamenti. In manette 5
persone

I Carabinieri della Compagnia Roma Centro, a conclusione di
una complessa attività d’indagine, denominata “Robin Hood”,
stanno dando esecuzione ad un’ordinanza, emessa dal Gip del
Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica di Roma,
che dispone l’applicazione di misure cautelari, per i reati di
truffa, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico
e sostituzione di persona, a carico di 5 cittadini italiani,
uno in carcere e 4 ai domiciliari. Gli indagati riuscivano ad
ottenere prestiti, finanziamenti, cessioni del quinto, ovvero
modifica delle coordinate di accredito della pensione,
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attraverso l’appropriazione fraudolenta della documentazione
Inps (OBSM, CUD e Statini Paga) appartenenti a top manager
pensionati, ottenuti con la compiacenza di un dipendente INPS
e attraverso il reperimento dei dati reali dei documenti di
identità, ricercati e comunicati da un complice, dipendente
del Comune di Roma (VIII Municipio), tramite accertamenti
anagrafici, al fine di riprodurre falsamente Carte d’identità
e Codici Fiscali sui quali venivano apposte le foto dei
pensionati reperite dal web o corrispondenti a quelle degli
indagati.

Bracciano, spese elettorali
fantasma a 5 stelle: ecco i
documenti per i paladini
della     trasparenza     e
dell’onestà
Grottaferrata, novità in nuovi ecco
BRACCIANO (RM) – Il nostro articolo sulle spese elettorali dei
candidati M5S alle amministrative di Bracciano, finite sotto
segnalazione della Corte di Appello di Roma, hanno suscitato
l’attenzione del consigliere comunale di opposizione Marco
Tellaroli che nonostante l’emoticon “divertito” sul suo post è
sembrato tutt’altro che allegro.
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Puntualizziamo per chi cerca sempre di
giustificare condotte singolari
Intanto la questione non è stata definita “regolare” da
nessuno e la lettera di Venerina Marziano è del 2018, quindi
la vicenda non è affatto finita nel 2016 come asserito da
Marco Tellaroli.

Marziano ha altresì scritto una dura lettera a Marco Tellaroli
dove gli fa presente che è al corrente che al Comune di
Bracciano è stata depositata una dichiarazione non
sottoscritta riferita alla sua persona dove addirittura la
stessa Marziano avrebbe dichiarato di aver sborsato euro
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106,63 per la campagna elettorale. Ecco la lettera di Marziano
a Tellaroli e la dichiarazione non sottoscritta presentata
all’insaputa di Venerina Marziano.

La lettera del 2018 di Venerina Marziano a Marco
Tellaroli dove contesta la dichiarazione di spese
a suo nome presentata al Comune
Qui la documentazione presentata al Comune da
Tellaroli che attesta le presunte spese di
Venerina Marziano
Inoltre c’è una denuncia alla Corte di Appello che porta la
data di dicembre 2018 (quindi già le prime dichiarazioni del
consigliere “divertito” sono facilmente smentite). Ovviamente
per la fonte, ovvero l’autore dell’esposto è tutelato dal
segreto professionale. Tutto normale, anzi guai se non fosse
così. Le fonti che forniscono documentazioni, atti e
dichiarazioni ai giornalisti (giornalisti e non blogger o
leoni da tastiera) devono potersi sentire libere di non essere
sottoposte a facile gogna mediatica come sta succedendo in
questo momento proprio da parte di chi potrebbe e dovrebbe
dare un esempio di “democrazia”, “onestà” e “trasparenza”.

Ma c’è di più perché sul caso delle dichiarazioni delle spese
elettorali pentastellate pende anche una denuncia recente
presso la Procura della Repubblica di Civitavecchia.

Tellaroli nel suo post svia però l’attenzione sui gettoni di
presenza che è ben altro argomento rispetto al caso che lo
riguarda in prima persona. E se deve chiedere chiarimenti in
proposito (sui gettoni s’intende) suggeriamo al consigliere di
chiedere all’Amministrazione comunale per le vie ufficiali e
non certamente su Facebook soltanto per fare probabilmente
facile propaganda e cercare di guadagnare qualche “like”.

Lui stesso che non appare aver gestito al meglio la questione
delle spese elettorali punta il dito sugli altri. Ma è chiaro
che stavolta sarebbe meglio che chiarisse la sua posizione,
visto che gli atti pubblici non gli danno manforte.

Ribadiamo che il consigliere comunale di Bracciano per il
Movimento Cinque Stelle Marco Tellaroli ha presentato
all’ufficio elettorale del Comune e Corte d’Appello alcuni
moduli con le dichiarazioni di spese elettorali che avrebbero
sostenuto diversi candidati consiglieri M5S alle comunali 2016
senza che siano state sottoscritte dagli stessi. E’ dunque
consentito a tutti i candidati a sindaco dichiarare cifre
riferite ai candidati consiglieri del partito senza che questi
ultimi ne siano al corrente e senza la firma degli stessi? E
per giunta in netto contrasto con le singole dichiarazioni
inviate spontaneamente e singolarmente da ciascun candidato
consigliere? Difficoltà di comunicazione all’interno della
compagine braccianese a 5 stelle?
Nel modello di rendiconto inviato al collegio regionale di
garanzia elettorale ci sono anche i dati di Egle Onori e alla
voce delle spese dichiarate dalla stessa c’è l’importo di
103,63 euro.

Qui la documentazione presentata al Comune da
Tellaroli che attesta le presunte spese di Egle
Onori
La candidata consigliera M5S Egle Onori ha dichiarato il 23
agosto 2016 di non aver sostenuto spese elettorali e neppure
ricevuto alcun contributo. E ha firmato di suo pugno tale
dichiarazione.
Qui la dichiarazione di Egle Onori che attesta di
non aver speso nulla per la campagna elettorale
Qui la documentazione presentata al Comune da
Tellaroli che attesta le sue spese
Marco Tellaroli ha dichiarato cifre che non
superano il tetto di 2.500 euro oltre il quale è
previsto l’obbligo di un mandatario.
Venerina Marziano candidata consigliere M5S alle elezioni
amministrative 2016 di Bracciano ha richiesto (con una lettera
al Comune di Bracciano datata 13 settembre 2018) spiegazioni
su chi avesse compilato la dichiarazione relativa alle spese
elettorali, in quanto la stessa ha dichiarato di non aver
sottoscritto nulla. Adesso sui social va dicendo che non è
stata interpellata prima che uscisse il nostro precedente
articolo, ma lo stesso si basa su prove documentali e non su
richieste di pareri. Se la stessa volesse invece smentire
quanto pubblicato, la invitiamo a mandarci una richiesta di
rettifica ai sensi della legge sulla stampa facendo
esplicitamente riferimento ai presunti passaggi che a suo dire
non corrisponderebbero a verità.

La Marziano ha anche chiesto accesso agli atti per visionare
la documentazione inerente le consultazioni elettorali
presentate dall’allora candidato sindaco M5S Marco Tellaroli.

Ecco la richiesta
Venerina Marziano ha presentato presso il Collegio regionale
di Garanzia Elettorale presso la Corte di Appello di Roma una
dichiarazione dove palesava di non aver corrisposto alcun
importo di denaro ne a titolo di contributo elettorale ne a
titolo di spesa per la propria candidatura.

Tutte le dichiarazioni sono agli atti in Comune
Inoltre agli atti in Comune ci sono tutte le dichiarazioni dei
candidati M5S inerenti le spese elettorali ma l’unica firmata
è quella di Marco Tellaroli, diverse altre non sono state
sottoscritte dai singoli candidati. Ad inviarle è stato
proprio Marco Tellaroli. Il consigliere pentastellato ha
firmato la sua dichiarazione, sottoscrivendo di aver speso 790
euro per la campagna elettorale. L’unico a firmare, ripetiamo,
è stato lui.

Secondo Tellaroli la questione sarebbe chiusa dal 2016, ma le
date riportate sugli atti ufficiali e le notizie acquisite
dicono l’esatto contrario. Dato che il consigliere si erge di
continuo a rappresentante di onestà e trasparenza dovrebbe
utilizzare altrettanta onestà e trasparenza nell’ammettere che
il caso delle spese elettorali deve essere giustamente
approfondito nelle sedi opportune per evitare che in futuro si
ripetano dinamiche simili. Cosa avrebbe fatto Tellaroli se il
protagonista di questa triste vicenda fosse stato un
antagonista politico?

La Stazione a Campoleone: un
locale di luci e di bontà
A dire il vero mancava una bisteccheria così nella provincia
romana. Tutta illuminata si trova all’entrata di via
Nettunense incrocio con via Tufello, nella frazione di
Campoleone ad Aprilia. E’ tutta illuminata, mangiare
all’aperto poi è piacevole perché non è buio, c’è musica di
sottofondo e il personale è molto attento alle esigenze delle
persone.

La carne è di ottima qualità e poi viene servita cotta alla
brace con il forno a legna. Tante le varietà da scegliere
nella vetrina vicino la braceria. Così la pizza, eccellente.
Da provare sicuramente i primi piatti e il pesce.

Il cibo è di ottima qualità e il prezzo è buono e questo fa
della Stazione un locale vincente.

C’è anche l’animazione per i bambini e se si prenota online
con The fork si ha almeno il 50 per cento di sconto.
L’umanità e il calore sono poi la ciliegina sulla torta. Il
proprietario Hamir è persona attenta che ci tiene molto alla
cura del locale e cerca sempre di migliorare il suo locale.
Davvero una persona di cuore che, tra l’altro, ha messo a
lavorare al bar un ragazzo splendido, Edoardo.

Lo chef del locale si chiama Simone Buzzi, molto conosciuto e
apprezzato, collabora con molteplici programmi televisivi e si
fa apprezzare per tutti i piatti che sapientemente rielabora
non dimenticando mai i sapori della tradizione.

La Stazione è senz’altro un locale dove tornare. Il locale da
frequentare tra luci e bontà.
Bracciano, spese elettorali
fantasma per i candidati M5S:
il   consigliere    Tellaroli
segnalato in Corte di Appello

BRACCIANO (RM) – Il consigliere comunale di Bracciano per il
Movimento Cinque Stelle Marco Tellaroli è stato segnalato alla
Corte d’Appello per aver presentato all’ufficio elettorale del
Comune e della stessa Corte alcuni moduli con le dichiarazioni
di presunte spese elettorali sostenute da almeno quattro
candidati consiglieri M5S alle comunali 2016 senza che siano
state sottoscritte dagli stessi.

In sostanza il consigliere pentastellato ha dichiarato delle
spese che non solo non sarebbero state effettivamente
sostenute dai candidati consiglieri M5s ma per giunta
all’insaputa di quest’ultimi.

I candidati consiglieri, infatti, hanno
autonomamente inviato i rendiconti dichiarando di
non aver sostenuto alcuna spesa
Il consigliere Marco Tellaroli ha dichiarato cifre che non
superano il tetto di 2.500 euro, oltre il quale è previsto
l’obbligo di un mandatario.

Di fatti sia l’articolo 13 della Legge 10/12/1993 n.515 e la
Legge n.43/1995 dicono chiaramente che “sono esclusi
dall’obbligo delle designazioni di un mandatario elettorale, i
candidati che spendono meno di 2.580 euro avvalendosi
unicamente di denaro proprio, fermo restando l’obbligo di
redigere il rendiconto delle spese sostenute”.

 Bracciano, spese elettorali fantasma a 5 stelle: ecco i
 documenti per i paladini della trasparenza e dell’onestà

Venerina Marziano candidata consigliere M5S alle elezioni
amministrative 2016 di Bracciano ha richiesto (con una lettera
al Comune di Bracciano datata 13 settembre 2018) spiegazioni
su chi avesse compilato la dichiarazione relativa alle spese
elettorali, in quanto la stessa ha dichiarato di non aver
sottoscritto nulla.

La Marziano ha anche chiesto accesso agli atti per visionare
la documentazione inerente le consultazioni elettorali
presentate dall’allora candidato sindaco M5S Marco Tellaroli.

Venerina Marziano ha infatti presentato presso il Collegio
regionale di Garanzia Elettorale presso la Corte di Appello di
Roma una dichiarazione dove palesava di non aver corrisposto
alcun importo di denaro ne a titolo di contributo elettorale
ne a titolo di spesa per la propria candidatura.

Marziano ha altresì scritto una dura lettera a Marco Tellaroli
dove gli fa presente che è al corrente che al Comune di
Bracciano è stata depositata una dichiarazione non
sottoscritta riferita alla sua persona dove addirittura lei
stessa avrebbe dichiarato di aver sborsato euro 106,63 per la
campagna elettorale.

A tal proposito Marziano chiede esplicitamente a Tellaroli di
dirgli chi avrebbe depositato quella dichiarazione non
sottoscritta riferita alla sua persona.

In Comune ci sono tutte le dichiarazioni
Che succede? Che avviene subito una verifica. E agli atti in
Comune ci sono tutte le dichiarazioni dei candidati M5S
inerenti le spese elettorali ma l’unica firmata è quella di
Marco Tellaroli, diverse altre non sono state sottoscritte dai
singoli candidati.

Ad inviarle           è    stato      proprio        Marco
Tellaroli
Tellaroli ha firmato la sua dichiarazione, sottoscrivendo di
aver speso 790 euro per la campagna elettorale. L’unico a
firmare è stato lui. Ma Marziano non è la sola. Facciamo un
altro esempio. La candidata consigliera M5S Onori Egle ha
dichiarato il 23 agosto 2016 di non aver sostenuto spese
elettorali e neppure ricevuto alcun contributo. E ha firmato
di suo pugno tale dichiarazione. Che succede però? Nel modello
di rendiconto inviato al collegio regionale di garanzia
elettorale ci sono i dati di Egle Onori e alla voce delle
spese dichiarate dalla stessa c’è l’importo di 103,63 euro.

Ovviamente la questione è finita alla Corte di Appello di
Roma, collegio regionale elettorale di Garanzia.

Alcuni “ex amici” del consigliere Tellaroli vogliono vederci
chiaro. Certamente il Consigliere, che tra l’altro rappresenta
a Bracciano un MoVimento che fa della trasparenza e
dell’onestà una bandiera distintiva saprà dare spiegazioni.

Intanto qualcuno ha già palesemente preso le distanze. E
sembrerebbe che aleggino altre questioni.

Roma, 12 multe e 4 denunce:
ecco   cosa  è  successo   a
Parioli, Nomentano e Salario
-Trieste
ROMA – Nel fine settimana, i Carabinieri della Compagnia Roma
Parioli hanno eseguito una serie di controlli mirati al
contrasto di ogni tipo di illegalità e degrado nelle aree
comprese tra i quartieri Nomentano, Parioli, Salario – Trieste
e nelle zone tra piazza Bologna e la stazione FS Tiburtina.

Gli accertamenti hanno portato alla denuncia a piede libero di
4 persone e a sanzionarne altre 12.

Un 19enne romano è stato denunciato per tentato furto
aggravato perché sorpreso dai Carabinieri in transito mentre
stava rubando del carburante da uno scooter parcheggiato in
via Francesco Denza. I Carabinieri lo hanno notato mentre
armeggiava accovacciato di fianco al veicolo. Dopo aver
allentato la fascetta che tiene legato il manicotto di gomma
all’estremità del serbatoio della benzina, aveva quasi
riempito una bottiglia di 1 litro con il carburante del mezzo.
E’ stato bloccato e portato in caserma dove è stato denunciato
a piede libero.

Durante un posto di controllo alla circolazione stradale su
via Nomentana, i Carabinieri hanno denunciato un 34enne
trovato alla guida di un motoveicolo sprovvisto di patente
idonea, poiché di categoria diversa da quella prevista e un
26enne trovato alla guida della sua auto con un tasso
alcolemico superiore al consentito.

Invece, un 26enne è stato denunciato per furto perché bloccato
appena dopo aver rubato capi d’abbigliamento da un negozio in
via Ravenna.

I Carabinieri della Compagnia Roma Parioli hanno poi
sanzionato con il “Daspo Urbano” un 22enne trovato, senza
motivo, nell’area di accesso della stazione FS Tiburtina,
impedendone la libera accessibilità.

Un 41enne è stato sanzionato perché sorpreso ad esercitare
abusivamente l’attività di parcheggiatore nell’area antistante
il Bioparco.

Nel corso dei controlli, tre giovani sono stati trovati in
possesso di dosi di droga e sono stati segnalati, quali
assuntori, all’Ufficio Territoriale del Governo di Roma,
mentre altri 10 sono stati sanzionati per inottemperanza
all’ordinanza anti-alcool del Sindaco di Roma.

In totale, i Carabinieri hanno identificato 135 persone e
eseguito accertamenti su 60 veicoli.

Grottaferrata,    Granfondo
Campagnolo:   arrivano   le
precisazioni dal Comune

GROTTAFERRATA (RM) – Il Comune di Grottaferrata, relativamente
al diniego opposto dall’Amministrazione comunale al passaggio
sul territorio comunale dell’edizione 2019 della
manifestazione ciclistica denominata Granfondo Campagnolo, in
programma nella mattinata di oggi, precisa che:

1. al contrario di quanto si legge negli articoli di stampa
locale e nazionale delle ultime ore, non si è affatto trattato
di un fulmine a ciel sereno ma di una decisione figlia di
gravi ritardi nella fase organizzativa da parte dei
responsabili dell’evento stesso.

Il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti e il comandante
della Polizia Locale, dottor Luca Vetri avevano infatti
avvertito in tempi utili i nuovi organizzatori dell’evento la
Asd Atleticom sulle problematiche concorrenti. Tutto ciò –
verbalizzato e documentabile – già a partire dal primo
incontro tra le parti avvenuto in data 8 agosto 2019 nelle
quali l’Amministrazione ha specificato l’impossibilità di
acconsentire al passaggio della corsa nel percorso abituale,
vista la contemporaneità dell’evento con la canonizzazione in
San Pietro della beata suor Giuseppina Vannini, fondatrice
dell’ordine delle Figlie di San Camillo, la cui casa
generalizia si trova in via Anagnina nel Comune di
Grottaferrata e vedrà nella giornata odierna il transito di
circa 2000 pellegrini tra i Castelli e Roma.

2. Nelle due riunioni interlocutorie tra Comune di
Grottaferrata e organizzatori della corsa, la seconda delle
quali si è tenuta a metà settembre scorso, era stato suggerito
dall’ente un percorso alternativo, proposta in merito al quale
Asd Atleticom rispondeva positivamente però solo in data 7
ottobre 2019, ovvero a sei giorni dalla corsa, pur coscienti,
perché informati chiaramente nell’incontro di settembre (nel
corso del quale il percorso alternativo è stato anche oggetto
di un sopralluogo diretto) sulla necessità di significativi
interventi di messa in sicurezza del manto stradale.

3. A quanto risulta, inoltre, logisticamente, in concomitanza
del no di Grottaferrata, l’organizzazione ha subito anche il
diniego di comuni a noi prossimi che, negando loro il
passaggio, avrebbero o meglio hanno impedito di fatto a monte
il coinvolgimento del territorio grottaferratese.

4. Considerato tutto ciò, il Comune di Grottaferrata rigetta
pertanto con decisione ogni ventilata accusa di boicottaggio
del Granfondo Campagnolo 2019, avendo tentato, al contrario,
di favorirne la migliore riuscita, nonostante la coincidenza
sul medesimo territorio di avvenimenti contemporanei e non
meno impegnativi nella gestione della viabilità e della
sicurezza di ognuno di cui il sindaco della città è
responsabile diretto.

Un post scriptum va dedicato in tal senso all’assessore alle
Attività produttive e al Commercio del Comune di
Grottaferrata, di recente nomina, l’avvocato Gianluca Santilli
inopportunamente tirato in ballo dagli articoli di stampa solo
in quanto già organizzatore del Granfondo nelle edizioni
precedenti.
Va detto che, nonostante la passione e la competenza in ambito
ciclistico dello stesso da tutti riconosciuta, l’avvocato
Santilli ha dimostrato la sensibilità umana e il garbo
istituzionale di rimanere completamente al di fuori
dell’attuale vicenda non pertinente con l’incarico oggetto
delle proprie deleghe. Particolari sottolineati con riguardo e
per iscritto anche da Asd Atleticom.

Questo era quanto si doveva a chiarimento e precisazione di
fatti palesi e documentabili che non possono lasciare
ulteriore spazio a illazioni e strumentalizzazioni più
prossime alle famigerate fake news che al concatenarsi dei
fatti, delle azioni e delle reazioni realmente accaduti sulla
vicenda.

Un passaggio obbligato che ha destato particolare dispiacere
nel sindaco Luciano Andreotti e nell’intera Amministrazione
comunale di Grottaferrata che – vale la pena ricordarlo – è
città capofila del progetto Castelli Romani , Comunità Europea
dello Sport 2020.

Albano Laziale, comunali: con
“Spazio Aperto” parte la
campagna elettorale del Pd
ALBANO LAZIALE (RM) – Sabato 12 ottobre si è tenuta a piazza
Fagiolo una curiosa kermesse organizzata dal Partito
Democratico di Albano Laziale. L’iniziativa, denominata
“Spazio Aperto Idee per Albano Laziale”, ha visto la presenza
dei Giovani Democratici (GD), dei rappresentanti di alcune
liste civiche e dell’amministrazione comunale che da dieci
anni guida il governo della cittadina con il sindaco Nicola
Marini.

Proprio lui, sentito da L’Osservatore D’Italia, chiarisce
come,
anche valutando positivamente l’apertura ai 5 Stelle a livello
nazionale, non
sia in programma per le prossime elezioni comunali, che si
terranno tra qualche
mese, un’alleanza con i grillini, i quali hanno già provveduto
ad indicare un
loro candidato, Luca Nardi.
Alla nostra domanda sul designato alla corsa di primo
cittadino per il PD, Nicola Marini non rivela il nome
affermando che “si sta
ancora valutando, bisogna aspettare di formare la coalizione.
Sicuramente sarà
una personalità che esprime continuità con l’operato fin qui
svolto”.

I profili più accreditati sono quelli di Maurizio
Sementilli, già vice sindaco e uomo forte dell’amministrazione
che ha deleghe
importanti come quella ai trasporti pubblici, Massimiliano
Borrelli in pole
anche se dal 2013 lavora in Regione nello staff politico del
Governatore con
responsabilità nei rapporti con Enti locali e pubbliche
amministrazioni del
territorio regionale, e Gabriele Sepio, stimato avvocato.

L’evento “Spazio Aperto” sancisce in definitiva l’inizio
della campagna elettorale per il Pd di Albano Laziale che lo
riproporrà anche a
Cecchina e Pavona con l’intento dichiarato di raccogliere idee
da parte dei
cittadini ma che in sostanza rappresenta un modo innovativo
per presentarsi
agli elettori.

Anche se per la maggior parte degli interventi i temi
toccati riportano alla teoria politica con diatribe su
ideologie, sovranismo,
fascismo, alcuni ragazzi dei Giovani Democratici sono riusciti
a portare
l’attenzione su tematiche importanti e di estrema attualità.
David Derna ha
infatti ricordato quanto sta accadendo al Nord-Est della
Siria, mentre Marcello
Salvagno ha affermato con piglio e preparazione la necessità
di rivalutare a
livello locale le politiche per i diversamente abili: bisogna
intervenire per
permettere loro di muoversi ed usufruire facilmente degli
spazi della comunità.

Va riconosciuta, al di là di qualsiasi colore politico, la
volontà di giovani ragazzi di mettersi in gioco con proposte
ed iniziative
concrete alcune delle quali spiegate a L’Osservatore d’Italia
dal segretario
dei Giovani Democratici, Luca Galanti.

Nemi, anziano cade in un
dirupo: scatta l’operazione
salvataggio
NEMI (RM) – Un anziano di 85 anni nato e residente a Genzano
di Roma era uscito per funghi in località Pentima Pizzuta, nei
boschi di Nemi.
Scivolato in un dirupo inizia a urlare
Una persona che si trovava nel bosco ha sentito le grida e ha
chiamato subito i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i
vigili del fuoco volontari di Nemi , il nucleo Saf soccorso
alpino fluviale dei Vigili del Fuoco, i carabinieri della
stazione di Nemi e il personale del 118.

L’uomo è stato individuato grazie alla
segnalazione
Per recuperarlo nella zona impervia boschiva è intervenuto un
elicottero “Drago”dei vigili del fuoco.

I soccorritori lo hanno portato a bordo e poi si sono diretti
in zona Vivaro dove l’elicottero è atterrato e un’eliambulanza
“Pegaso” del 118 era pronta a soccorrerlo.        L’anziano ha
riportato ferite sul corpo ma non è in pericolo di vita.

Bracciano, manutenzione del
manto stradale: approvato il
progetto esecutivo per altre
5 vie cittadine
BRACCIANO (RM) – Prosegue l’opera di riqualificazione per le
strade della città di Bracciano dove l’amministrazione guidata
dal sindaco Armando Tondinelli ha approvato il progetto
esecutivo per i lavori di manutenzione del manto stradale
presso via dell’Omo Morto, via Borsellino, via Bombieri, via
dei Lecci e via Perugini.

Una
riqualificazione delle strade della città sede del castello
Odescalchi che
aveva già assistito, all’inizio di quest’anno, al rifacimento
del manto
stradale di altre vie cittadine.

“Il decoro urbano e la
manutenzione      ordinaria   sono    tra   le   priorità
dell’amministrazione Tondinelli che
con buonsenso sta finalmente attuando quel giusto e atteso
cambiamento che
merita la cittadinanza di Bracciano”. Avevano dichiarato –
hanno dichiarato a
gennaio scorso Fabrizio Marcantoni (consigliere delegato alle
Manutenzione) e Giulia Mo (Vicepresidente del Consiglio,
delegata ai Parchi, Giardini
e Decoro Urbano).

Pensionati, conti bancari e…
quelle tariffe dei gestori
telefonici per inviare gli O-
Key-sms ai correntisti: la
brutta    avventura   di   un
anziano di Anguillara Sabazia
alla filiale Intesa-San Paolo
Difficile immaginare cosa avrebbe raccontato Emilio Gadda se
al posto dell’anziano pensionato si fosse trovato egli stesso,
quella mattina nella filiale di quella banca a via Santo
Stefano ad Anguillara Sabazia. Forse un racconto della
vergogna, una storia che non sarebbe dovuta mai capitare, in
un paese – l’Italia – normale.

Il malcapitato è un comune anziano pensionato. E’ uno dei
tanti. L’autore di quel brutto pasticcio è la filiale di una
banca che si vanta di essere il primo gruppo bancario in
Italia per numero di sportelli.

L’obbligo di legge per riscuotere
la pensione in banca
Bene è conoscere che a seguito delle vigenti leggi si fa
obbligo al pubblico dipendente e al pensionato di diventare,
loro malgrado, titolari di un conto corrente bancario. Questo
lo spiega il seguente commento alle disposizioni in materia di
legge: “Un dipendente di una società privata, che sino ad oggi
ha percepito uno stipendio inferiore a 3.000 euro con
accredito direttamente in banca potrà, a partire dal 1°
gennaio 2016 (data di entrata in vigore della Legge di
Stabilità 2016, continuare a chiedere la consegna del denaro
contante. Non lo potrà fare invece il pubblico dipendente o il
pensionato. Questo perché la legge di Stabilità 2016 modifica
solo l’art. 49, comma 1-bis, del decreto legislativo del
21.11.2007 n. 231 che ha ad oggetto le “limitazioni all’uso
del contante e dei titoli al portatore”.
1) -Il c/c del nostro anziano presso la banca in questione
assolve a questo obbligo impostogli.
2) -Per sua comodità, al momento dell’accensione del conto gli
fu fornito oltre al bancomat anche il servizio internet con
relativo codice
o-key, con il quale avrebbe potuto visionare la situazione del
suo conto corrente con rinuncia però di operare online.

I fatti
Lo scorso 31 maggio, da parte del Consigliere delegato e Ceo –
Filiale N. 40113 della banca Intesa San Paolo ad Anguillara
Sabazia, arrivato il seguente messaggio all’anziano cliente:
“La sua carta di pagamento è prossima alla scadenza. La nuova
carta sostitutiva è già stata prodotta e sarà disponibile in
filiale”. L’anziano prendendo tempo, verso la fine di giugno
si è recato in filiale per farsi “sostituire la carta di
pagamento”

Quello strano ed equivoco comportamento
allo sportello
“Firmi qua, una firma qui-qui e anche qui, la vecchia carta
non serve più, la strappiamo, ecco la nuova carta, il numero
del cellulare è sempre quello? Conferma? Va bene! Abbiamo
fatto! Buona giornata! La chiavetta
O-key non serve più, al suo posto riceverà un messaggio dalla
banca. Di nuovo, buona giornata.”
La inaspettata scoperta dell’anziano

Arrivato a casa, il nostro anziano, cercava di connettersi al
suo conto online e gli arrivava un messaggio sms con un codice
della banca sul suo cellulare Brondi, quindi immetteva il
codice nello spazio richiesto e il conto si apriva. Una volta,
due volte e poi NON PIU’. “Errore, chiedere al proprio
provider”. L’anziano facendo una veloce ricerca su internet
scopre infine l’arcano.
I messaggi della banca stavano esaurendo la sua carica
telefonica. Volendo saperne di più scopre questa strana
pubblicità sul web: “O-Key SMS ha un canone annuo di 10 euro.
In più, ti sarà addebitato il costo di ogni SMS ricevuto in
base al gestore telefonico sull’utenza del cellulare
certificato. In particolare, i costi sono: TIM 0,075 euro,
Vodafone 0,08 euro, Wind 0,08 euro, H3G 0,16 euro, Iliad 0,08
euro, PostePay 0,16 euro, Fastweb 0,08 euro, Kena Mobile 0,16
euro, Tiscali 0,08 euro, Coop Voce 0,16 euro, Welcome Mobile
0,16 euro.”
Alla faccia della direttiva UE!
L’anziano svegliandosi s’accorge che allo sportello gli
avevano fatto firmare un servizio che non avrebbe mai firmato
se glielo avessero spiegato.
Il 28 giugno ha inviato una immediata disdetta per il servizio
che gli avevano fatto sottoscrivere a sua insaputa con il
pretesto di sostituire la carta scaduta.

Immediata la risposta della banca : “Buongiorno, potete
recarvi in filiale per firmare la revoca del servizio.
Cordiali saluti”
L’anziano recandosi in banca, firma la revoca del servizio e
torna a casa. A questo punto la banca non avrebbe dovuto più
interessarsi se l’anziano avesse o no il cellulare oppure se
fosse ancora collegato ad internet. Per la banca da questo
momento in poi l’anziano avrebbe dovuto figurare come cliente
che intrattiene semplici rapporti di conto corrente. Chiaro il
concetto, no? Per la banca, vedremo più avanti, sembra di no.

Allo sportello scoppia il fattaccio
Lo scorso 7 ottobre, alle ore 11.00 l’anziano si è presentato
allo sportello per fare un bonifico. Il cassiere, molto
imbarazzato, per tre quarti d’ora maneggia con il computer.
Alla fine assumendo uno sguardo compassionevole dice
all’anziano: “Non si può fare niente.”
Perché, chiede l’anziano, manca la corrente? No, risponde il
cassiere, il suo conto è bloccato. Sta scherzando? I soldi ci
sono, insiste l’anziano.
“I soldi non c’entrano. – dice il cassiere – Il suo conto è
bloccato perché lei aveva disdetto il servizio codice O-Key
sms.”

A questo punto, l’anziano abbastanza contrariato sbotta: Che
c’entra mai il servizio o-key sms. Stiamo parlando di conto
corrente e pertanto, prego, mi faccia il bonifico.
Il cassiere insiste con la sua tesi allora l’anziano chiede
quali siano le disposizioni e da chi provenissero. Chiede che
gli venga consegnata copia di queste direttive. A questo punto
il cassiere stampa un foglietto dove si vede scritto:
“ATTENZIONE: il cliente non ha ancora sottoscritto il
contratto di dematerializzazione”
L’anziano pensionato ci tiene a precisare che a lui non è
stato mai presentato questo tipo di contratto. L’unico
presentato che poi lo aveva disdetto, era quello per il
servizio codice O-Key sms, fra l’altro con abbonamento e
addebiti dei messaggi inviati dalla banca.

Quando è troppo è troppo!
Come ultimo stratagemma l’anziano prova: Allora vado a fare un
prelievo bancomat così mi potrà fare il bonifico contro
contanti. “Va benissimo, risponde il cassiere, ma le costerà 9
euro.”

La chiamata ai carabinieri e l’intervento
della direttrice
A questo punto l’anziano esaurito, si alza, chiede alla sua
signora il cellulare ed inizia a formare il numero per
chiamare i carabinieri.
Intanto da quando era entrato in banca già era già trascorsa
quasi un’ora e mezza. I clienti in sala assistevano a questa
scena movimentata tanto è che finalmente intervenendo la
direttrice, invita l’anziano ad accomodarsi nel suo ufficio.
L’anziano, su preghiera della stessa direttrice interrompe la
telefonata con i carabinieri e si accomoda presso l’ufficio
della direttrice. Senza dilungarsi ulteriormente è trascorsa
un’altra ora dopo di che la signora direttrice ha fatto il
bonifico al malcapitato anziano. Roba da non raccontare. Due
ore e oltre per fare un bonifico con una folle pretesa che non
sta ne in cielo e ne in terra. Ovvio, chiede qualcuno, ma
l’anziano non ha presentato alcun reclamo alla sede della
banca? Certo che lo ha fatto e sta aspettando risposta, dopo
di che valuterà se intraprendere altre vie per fare conoscere
il fattaccio cosi altri anziani non dovranno vivere simili
esperienze.
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