Governo partecipativo delle aree protette e sviluppo locale sostenibile. Il caso del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Pagina creata da Gabriel Gentile
 
CONTINUA A LEGGERE
Lina Maria Calandra

Governo partecipativo delle aree protette
e sviluppo locale sostenibile. Il caso del Parco Nazionale
del Gran Sasso e Monti della Laga

Summary: PARTICIPATORY GOVERNANCE OF PROTECTED AREAS AND LOCAL                SUSTAINABLE DEVELOPMENT.     THE   CASE OF THE
         NATIONAL PARK OF GRAN SASSO AND MONTI DELLA LAGA

In the management of protected natural areas there often are gaps (or even clear contrasts) between environmental con-
servation and local development. Sometimes this gaps turns into environmental or territorial tensions and conflicts which
originate from flawed or poor communication between the “expert knowledge” held by technicians or administrators and
the “profane knowledge” of those working and living within the protected area.
In this context, the participatory process started in 2009 by the National Park of Gran Sasso and Monti della Laga
(PN-GSML) provides various elements of originality and critical reflections over the topic of participation, as a method
of territorial management centered on the democratization of the Park functioning. Drawn from the geographical concept
of territoriality, it grew into a research in which participation represents a way of investigating; and, at the same time, it
has functioned as a praxeological tool, i.e. as a communication platform and place for ethical discussions, able to catalyze
political and social dynamics that are focused on giving back the ability of managing the territory to those who are daily
engaged in its life and existence.

Keywords: territoriality, environmental protection, public participation, environmental conflict, environmental decision-
making.

1. Introduzione                                                  ministratori e i saperi “profani” di chi opera e vive
                                                                 nel territorio (Callon, Lascoumes e Barthe, 2001).
   La Legge Quadro n. 394/91 sulle aree protette                 Allora, nella prospettiva di praticare nuove forme
sancisce di fatto, oltre che a livello istituzionale             di governo può risultare efficace il ricorso a meto-
e normativo anche nel dibattito pubblico, che le                 dologie partecipative per la gestione della conflit-
risorse da conservare e valorizzare nel seno delle               tualità, per l’apertura di canali di comunicazione,
aree naturali protette non siano solo quelle am-                 per la creazione di momenti di ascolto e dialogo.
bientali in senso stretto, ma anche quelle socio-                   L’intento delle prossime pagine è di illustrare
economiche e socio-territoriali. Ciononostante,                  la sperimentazione di un processo partecipativo
sul piano delle scelte politiche, degli impianti pia-            avviato nel 2009 dal Parco Nazionale del Gran
nificatori e delle prassi gestionali, spesso si regi-            Sasso e Monti della Laga (PN-GSML) e orientato
stra uno scarto (quando non una chiara contrap-                  a dare corpo, a lungo termine, ad una politica di
posizione) tra conservazione e sviluppo locale. Il               gestione della conflittualità in grado di comporre
superamento di tale scarto si rivela necessario al               conservazione e sviluppo nel solco della sosteni-
fine di una promozione e uno sviluppo auto-soste-                bilità.
nibile dei territori protetti; ma tale superamento
implica il cambiamento delle forme di governo
delle aree protette attraverso l’incorporazione                  2. La cornice concettuale e i riferimenti meto-
sistematica, nei processi cognitivi, normativi e                 dologici
gestionali dell’istituzione Parco, del contributo
conoscitivo ed esperienziale di chi abita il terri-                 La cornice concettuale entro la quale l’espe-
torio. Infatti, non di rado, tale scarto affonda le              rienza di partecipazione del PN-GSML va letta
sue radici in “narrazioni” ambientali e territoriali             è principalmente geografica in quanto disegna-
apparentemente inconciliabili che vedono con-                    ta sull’idea di territorialità. Trattandosi di una
trapporsi i saperi “esperti” dei tecnici o degli am-             elaborazione riflessiva, la territorialità si risolve

        AGEI - Geotema, 49                                                                                               29
geograficamente nella narrazione che una collet-          dersi come dispositivo prasseologico, ossia non un
tività costruisce sul rapporto che la lega al suo         mero apparato di tecniche e metodi, ma piuttosto
territorio. In forza di questa costruzione discorsi-      una piattaforma di comunicazione e spazio di ri-
va, di questo racconto, si produce il senso di ap-        flessione etica in grado di catalizzare dinamiche
partenenza, di identità, di topofilia della comu-         politiche e sociali orientate alla restituzione della
nità. La territorialità, pertanto, è il senso che un      capacità e della possibilità di governare il territo-
gruppo sociale dà al suo legame con il territorio         rio a chi lo vive (Calandra, 2012). Piuttosto che di
nel mentre lo abita, lo trasforma, lo proietta nel        assicurare o estendere la rappresentatività di que-
futuro percependolo di volta in volta o al con-           sto o di quel gruppo come categoria produttiva o
tempo, come luogo, ambiente, paesaggio (Turco,            sociale, essa mira a creare occasioni di dialogo,
2010a). Ora, quanto più le componenti territoria-         aprire canali di comunicazione per definire i pro-
li di un determinato contesto – siano esse sim-           blemi, farsi carico dei conflitti e delle contraddi-
boliche, materiali o organizzative – ricadono in          zioni a partire dall’assunto che è impensabile po-
un ambito di adeguatezza rispetto ai bisogni e            terli gestire senza il protagonismo di coloro che li
alle aspettative di chi in quel contesto vive e ope-      vivono in prima persona (Duran, 2001).
ra, tanto più quel contesto sarà caratterizzato da
dinamiche sociali ed economiche auto-sostenibili
e da una territorialità forte, positiva, motivante,       3. Il processo partecipativo del PN-GSML: tra
creativa. Perciò, per una gestione del territorio         grandi carnivori e praterie attraverso l’ascolto
realmente interessata a conciliare, integrare, fon-
dere sviluppo e conservazione, la presa in carico            Nel seno del Progetto Life+ EX-TRA (LIFE-
della territorialità rappresenta un passaggio ob-         07NAT/IT/000502) “Improving the conditions
bligato tanto più se essa mostra segni di crisi. Ma       for large carnivore conservation: a transfer of best
questo è il punto: come si procede concretamente          practices” (gennaio 2009-marzo 2013)1, il proces-
per incorporare la territorialità, per esempio, in        so partecipativo del PN-GSML prende le mosse
un progetto, in un programma, in un piano di              nel 2009 fin dalla fase conoscitiva prevista dall’A-
gestione? Come può la politica, nel governo di un         zione A5 del progetto: Stakeholder analysis e analisi
territorio, farsi carico – anche nella prospettiva di     degli atteggiamenti dei gruppi di interesse nei confronti
un suo cambiamento – della “narrazione” che su            dei grandi carnivori. Questa, che in prospettiva par-
di esso elabora chi vi opera e vive?                      tecipativa ha rappresentato il momento dell’ou-
   Una modalità può essere rappresentata dalla            treach, era finalizzata all’identificazione degli sta-
partecipazione da intendersi in una duplice ac-           keholder e alla costruzione della mappa degli attori
cezione (Calandra, 2015a). In primo luogo, come           per l’elaborazione della descrizione e dell’analisi
metodologia d’indagine che prevede, a monte del           dei ruoli e delle attitudini riguardo alla conser-
processo conoscitivo, il coinvolgimento di coloro         vazione di lupo e orso. Di fatto, però, la ricerca
che vivono il territorio quotidianamente ma non           sul campo è andata oltre portando alla luce, in
come “oggetti” di studio quanto piuttosto come            maniera organica e complessiva, le principali pro-
“soggetti” di conoscenza (Li e Marsh, 2008). Il go-       blematiche e i maggiori punti di forza legati alla
verno del territorio attraverso la partecipazione         presenza del Parco sul territorio. In pratica, essa
acquista, in altre parole, “una finalità di carattere     ha reso espliciti i ruoli e le percezioni degli sta-
eminentemente conoscitivo, in quanto volta a ri-          keholder rispetto alla politica di conservazione del
durre l’asimmetria del decisore pubblico attraver-        Parco in generale e in rapporto alle aspettative e
so l’utilizzo delle esperienze e competenze in pos-       ai bisogni locali. Così, accanto a ragioni di consen-
sesso dei destinatari della decisione: una funzione       so, l’analisi ha messo in evidenza le varie tipologie
conoscitiva peraltro teleologicamente orientata in        di tensioni e conflitti in atto sul territorio e la loro
quanto volta ad assicurare la qualità delle decisio-      distribuzione spaziale (Fig. 1)2. Nel contempo, la
ni alla luce di parametri di giustizia sociale e di in-   ricerca ha permesso di ricostruire le “narrazioni
clusione. A differenza delle forme di partecipazio-       territoriali” più ricorrenti tra i vari soggetti strut-
ne più squisitamente politica, che assumono carat-        turate attorno ad alcuni atteggiamenti negativi di
tere sostanzialmente negoziale, la partecipazione         fondo come quelli legati, per esempio, a sentimen-
a scopo conoscitivo non offre risposte immediate          ti di delusione e amarezza per “le promesse non
ma aspira piuttosto a divenire componente strut-          mantenute”: dall’istituzione del Parco negli anni
turale dei processi decisionali pubblici in tutte le      Novanta ci si aspettava un grande impulso per lo
loro fasi” (Valastro, 2010, p. 27).                       sviluppo del territorio e soprattutto per le attività
   In secondo luogo, la partecipazione è da inten-        turistiche. Ciò non solo non si è verificato, ma ad-

  30                                                                                    AGEI - Geotema, 49
dirittura – come risulta da varie narrazioni – in al-                  de cura del territorio, noi possiamo contribuire al suo
cune aree si è registrato un progressivo abbando-                      controllo, intervenire per la manutenzione… E invece
                                                                       siamo condannati all’immobilismo;
no del territorio e di attività che in passato erano                      Perché il Parco non chiede a noi su quali potenzialità
state in grado di alimentare le economie locali. O                     vogliamo investire e a quali bisogni vogliamo rispondere
narrazioni che rinviano ad atteggiamenti negativi                      prima di progettare interventi inutili? I progetti vanno
di più o meno aperto antagonismo e contrapposi-                        pensati insieme al territorio, non semplicemente presen-
zione legati, come per esempio nel caso degli ope-                     tati al territorio!
ratori del settore zootecnico (e per certi aspetti                   Chiusa la fase della ricerca, sempre nell’am-
anche del settore agricolo), a sentimenti di:                     bito dell’Azione A5 un ulteriore momento del
   – Insoddisfazione, per “l’impressione che il                   processo partecipativo è stato rappresentato dal-
      Parco dà di non fare abbastanza per limita-                 la restituzione dei risultati durante il percorso
      re i danni da fauna selvatica sul patrimonio                di incontri territoriali denominato “Il Parco in
      zootecnico” e per “le difficoltà a fare bene il             ascolto” (16-18 novembre 2010). Condotti da un
      proprio lavoro”:                                            facilitatore secondo la tecnica del world café, gli
        Ci sentiamo come degli animali in via di estinzione       incontri vengono articolati in due momenti prin-
      che nessuno però si preoccupa di proteggere!;               cipali: 1) l’illustrazione dei risultati tramite l’al-
        È una questione di dignità: non è dignitoso lavorare      lestimento di un percorso espositivo di poster e
      sapendo che si riesce a campare solo grazie ai contributi   una rapida presentazione di diapositive per una
      europei!;                                                   sintesi visuale dell’analisi quanti-qualitativa3; 2)
                                                                  la validazione pubblica e collettiva dei risultati
   – Ostilità, per “le difficoltà di dialogo con il
                                                                  da parte dei partecipanti agli incontri (Tama-
     Parco”:
                                                                  gnini, 2010).
         Il Parco spesso sembra essere sordo perché persegue         Il momento della restituzione ha avuto il me-
      una politica ambientalista integralista per cui nulla si    rito di rendere esplicito come il mutuo e reci-
      tocca, tutto si protegge. Il Parco dice sempre no!;         proco riconoscimento di posizioni e punti di
                                                                  vista diversi costituisca una pre-condizione della
   – Risentimento, per “la scarsa fiducia da parte                partecipazione. Inoltre, l’idea che si precisa e si
     del Parco nei confronti degli allevatori”:                   fa strada durante gli incontri è che “per la pri-
        Siamo noi che con il nostro lavoro, da sempre, ren-       ma volta il Parco si pone in ascolto attivo, rico-
      diamo bella la montagna. Noi sappiamo come ci si pren-      nosce pubblicamente la presenza di criticità sul

Fig. 1. Segnalazioni di consenso, tensioni e conflitti (Life+ EX-TRA, 2010).

        AGEI - Geotema, 49                                                                                                 31
territorio, mettendosi a disposizione come inter-        naria (per rafforzare la conoscenza reciproca di
locutore per far emergere percorsi di decisione          ruoli, posizioni, competenze, linguaggi ma anche
condivisa” (Turco, 2012, p. 52). Di fatto, con “Il       temperamenti, atteggiamenti, suscettibilità), ha
Parco in ascolto”, il PN-GSML fa sua la necessità        coinvolto in media 30 partecipanti ad incontro
di agire per “smussare il risentimento e l’ostilità      con un buon livello di fidelizzazione al percorso
reciproca” e prende atto della necessità di aprirsi      da parte delle varie tipologie di soggetti: oltre
al dialogo con il territorio. Così, all’Azione A5        agli allevatori e ai tecnici del Parco competenti in
segue l’Azione C2 denominata Consultazione e             materia, anche veterinari delle aziende sanitarie
coinvolgimento degli stakeholders finalizzata alla re-   locali, personale del Corpo forestale dello Stato,
alizzazione di atelier partecipativi (17 maggio e        rappresentanti di associazioni di categoria e di
13 dicembre 2011) che raggiungono l’obiettivo            amministrazioni separate degli usi civici.
di identificare in maniera congiunta un primo               Nell’immediato, l’impatto positivo del percor-
ventaglio di azioni da intraprendere nel breve,          so di partecipazione è subito evidente: per l’ap-
medio e lungo periodo (Tab. 1).                          prezzamento manifestato dai partecipanti; per
   Nel 2012 si apre una nuova fase del processo.         la dinamica, instauratasi durante gli incontri, di
Per dare continuità al coinvolgimento, soprattutto       auto-regolazione degli interventi puramente po-
degli allevatori, avviato durante il Life+ EX-TRA,       lemici; per il tipo di contributi emersi durante
e per dare seguito ad alcune delle sollecitazioni        le discussioni. Ma anche a più lungo termine, il
emerse durante gli atelier riguardanti in partico-       risultato è stato positivo per l’impegno assunto
lare la problematica dei danni da fauna selvatica        dal PN-GSML di verificare partecipativamente
al patrimonio zootecnico (Tab. 1), il PN-GSML            l’efficacia del nuovo disciplinare ad un anno
stipula nel gennaio 2012 una convenzione con il          dalla sua approvazione; impegno rispettato in
Dipartimento di Scienze Umane dell’Università            occasione di due incontri svoltisi tra maggio e
dell’Aquila con l’obiettivo di realizzare la ricerca-    giugno 2014 (Calandra, 2015b).
azione “Il Parco in ascolto va avanti…”. Pensata al         A questo punto, nel mentre hanno luogo altre
fine di contribuire alla creazione delle condizioni      azioni de Il Parco in ascolto va avanti...4, prende
di ampliamento, rafforzamento e stabilizzazione          il via anche il Progetto Life Praterie (LIFE11/
del processo partecipativo avviato, essa si propo-       NAT/IT/234) “Azioni urgenti per la conservazio-
ne di approfondire l’analisi delle dinamiche atto-       ne delle praterie e dei pascoli nel territorio del
riali, soprattutto in termini di cambiamento dei         Gran Sasso e dei Monti della Laga” (2012-2017)5.
ruoli e delle attitudini degli stakeholder nei con-      Elaborato a partire da una delle richieste emerse
fronti delle politiche di conservazione del Parco,       durante gli atelier del Life+ EX-TRA (Tab. 1), esso
a seguito del ricorso a metodologie partecipative        prevede un percorso di partecipazione articolato
per la gestione della conflittualità tra le pratiche     in tre fasi dal 2013 al 2016 e finalizzato all’ela-
di conservazione e le attività produttive. Di fatto,     borazione condivisa e all’adozione di Linee guida
la ricerca-azione si pone quale momento di rac-          per la regolamentazione dei pascoli. Dal punto di vi-
cordo e di continuità tra le azioni già poste in es-     sta del contributo conoscitivo ed esperienziale di
sere e le azioni previste nel seno di altri progetti     chi vive ed opera nel territorio protetto, la fase
in corso o di prossima attivazione nel PN-GSML           più delicata è rappresentata dalla prima, giunta
(Calandra, 2013a).                                       ormai quasi alla sua conclusione. Con l’obiettivo
   In questo contesto, come prima azione viene           di raccogliere indicazioni e proposte per l’elabo-
individuata la scrittura collaborativa del Discipli-     razione delle Linee guida, in effetti, da novembre
nare per l’indennizzo dei danni da fauna selvatica sul   2013 a giugno 2014 hanno avuto luogo diversi
patrimonio zootecnico (dicembre 2012-aprile 2013)        momenti partecipativi: un workshop introduttivo
con il gruppo d’interesse degli allevatori. L’azio-      (30 novembre 2013) per la presentazione degli
ne, oltre al risultato concreto di pervenire all’e-      obiettivi del Life Praterie e l’illustrazione del
laborazione condivisa di un nuovo disciplinare (a        percorso partecipativo finalizzato alla redazione
dieci anni dal precedente), si prefigge di consoli-      delle Linee guida (Calandra, 2013b); due distinti
dare la fiducia tra operatori del territorio, tecnici    cicli di quattro incontri (gennaio 2014 e marzo
e responsabili del Parco e di attestare la volontà       2014) per, rispettivamente, una prima ricognizio-
di proseguire, in maniera non saltuaria ed epi-          ne di indicazioni e proposte e l’approfondimento
sodica, sulla strada dell’ascolto e del dialogo al       delle questioni emerse; un incontro con le ammi-
di là del singolo progetto finanziato. La scrittura      nistrazioni locali (25 febbraio 2014) per la condi-
collaborativa, che ha avuto luogo in un ciclo di         visione del percorso partecipativo attraverso l’as-
incontri condotti da un facilitatore in seduta ple-      sunzione di un impegno formale, ossia la stipula

  32                                                                                 AGEI - Geotema, 49
Tab. 1. Esempi di proposte da parte degli allevatori emerse durante gli atelier partecipativi (Life+ EX-TRA, Assergi, 17.05
e 13.12.2011).

  PROPOSTE DEGLI ALLEVATORI                                        SOLUZIONI O PROPOSTE DEL PARCO
 Fornire recinti per vitelli                  Bando in pubblicazione
 Ripristinare/creare punti di abbeverata,     ALLO STUDIO - Individuazione di massimo 4 siti di ripristino; valutazione per la
 fontanili, ecc.                              creazione ex-novo di almeno un punto di abbeverata; valutazione nel dettaglio delle
                                              proposte (vedi Progetto Life Praterie)
 Realizzare riunioni periodiche Parco/        Programmazione di almeno 2 incontri annuali (vedi Il Parco in ascolto va avanti…)
 allevatori
 Modificare il disciplinare per l’indenniz-   Elaborazione di una nuova bozza del testo (vedi Il Parco in ascolto va avanti…)
 zo dei danni al patrimonio zootecnico
 Risolvere il problema dello smaltimento      Messa a regime di un sistema di smaltimento con recupero da parte dell’ente
 carcassa e dei pochi resti
 Modificare le lettere di richiesta inden-    ALLO STUDIO - Modifica del modello di comunicazione
 nizzo
 Mettere a disposizione cani da guardia-      IN FASE DI VALUTAZIONE - Sperimentazione in collaborazione con l’ACGA
 nia per bovini
 Ripristinare/creare ripari per i pastori     IN FASE DI VALUTAZIONE - Valutazione di interventi puntuali con lo STUT e sulla
                                              base della disponibilità di fondi
 Provvedere alla manutenzione strade          IN FASE DI VALUTAZIONE - Individuazione dei tracciati e valutazione della fattibi-
 per l’accesso ai pascoli                     lità dei lavori e della tipologia dei possibili interventi; valutazione di interventi pun-
                                              tuali con lo STUT e sulla base della disponibilità di fondi
 Migliorare i pascoli e ripristinare la       NON DI IMMEDIATA ATTUAZIONE - Il ripristino della monticazione necessita di
 monticazione                                 un percorso lungo. I differenti regolamenti comunali andrebbero condivisi e unifor-
                                              mati (vedi Progetto Life Praterie)
 Provvedere al pagamento degli animali        NON FATTIBILE - Irregolarità contabile
 dispersi
 Concedere contributi in base ai capi         NON FATTIBILE - Incompatibilità con altre misure
 posseduti

di un Protocollo d’intesa che impegni le parti                         ticolare geografica, che all’interfaccia tra società
a recepire e applicare gli esiti del percorso; un                      e politica e con implicazioni sul piano etico (Bla-
workshop conclusivo della prima fase (24 giugno                        ke, 2007; Cahill, 2007; Harvey, 1996), consente di
2014) per la restituzione della sintesi complessiva                    attribuire alla partecipazione, come si è detto, la
del lavoro svolto dai vari territori, per un ulterio-                  duplice connotazione di metodologia di indagine
re approfondimento delle questioni irrisolte, per                      e di dispositivo prasseologico.
una valutazione in itinere sul processo partecipa-                        La strada, ovviamente, per il PN-GSML non
tivo (Tamagnini, 2014)6. L’ultimo momento della                        è giunta a termine perché i risultati conseguiti,
prima fase (programmato per settembre/ottobre                          che pure ci sono, non consentono ancora di defi-
2014) sarà, infine, rivolto soprattutto alle ammi-                     nire la partecipazione un elemento sistemico del
nistrazioni locali per legittimare e condividere la                    governo del territorio protetto nella prospettiva
prima bozza di Linee guida e arrivare così alla                        di una democratizzazione dell’istituzione Parco.
definizione del testo da sperimentare nel corso                        Tuttavia, un dato risulta sicuramente acquisito
di un anno.                                                            nella percezione e nella consapevolezza di mol-
                                                                       ti tra il personale del Parco e gli operatori del
                                                                       territorio: la partecipazione rappresenta una
4. Conclusioni                                                         conquista collettiva faticosa e impossibile da rag-
                                                                       giungere una volta per tutte. Essa non contempla
   Il processo in atto dal 2009 nel PN-GSML rap-                       la delega ma, al contrario, essa è frutto della
presenta, come si è visto, una sperimentazione                         responsabilità di ognuno “a fare sempre meglio
originale e innovativa della partecipazione come                       il proprio lavoro” ed è frutto di atteggiamenti
metodo di governo del territorio di un’area pro-                       di fiducia, disponibilità, apertura, collaborazione
tetta sotto più punti di vista. Ma la nota di maggio-                  che richiedono perseveranza, coraggio e tanto
re originalità è data dal ruolo della ricerca, in par-                 tanto tempo.

         AGEI - Geotema, 49                                                                                                          33
Bibliografia                                                              Turco A., Configurazioni della territorialità, Milano, Franco An-
                                                                             geli, 2010a.
Blake M.K., Formality and friendship: Research ethics review and          Turco A., Grandi carnivori tra consenso e conflitti nei Parchi Appen-
   participatory action research, in «ACME: An International                 ninici, Human dimensions-Stakeholders analysis report, Assergi,
   E-Journal for Critical Geographies», 6, 3, 2007, pp. 411-421.             Life+EX-TRA, Ottobre 2010b.
Cahill C., Repositioning ethical commitments: participatory action re-    Turco A., La Human Dimensions Experience nel Life+EX-TRA/gran-
   search as a relational praxis of social change, in «ACME: An In-          di carnivori. Valutazioni e verifiche a posteriori, Life+EX-TRA,
   ternational E-Journal for Critical Geographies», 6, 3, 2007,              Luglio 2012.
   pp. 360-373.                                                           Valastro A., Le regole della democrazia partecipativa. Itinerari per la
Calandra L.M. (a cura di), Territorio e democrazia. Un laboratorio           costruzione di un metodo di governo, Napoli, Jovene, 2010.
   di geografia sociale nel doposisma aquilano, L’Aquila, L’Una,
   2012.
Calandra L.M., Il Parco in ascolto va avanti… Relazione intermedia,
                                                                          Note
   Assergi, luglio 2013a.                                                 1
                                                                             Per maggiori e più dettagliate informazioni si rimanda al sito
Calandra L.M., Report del 1o Workshop Partecipativo del 30/11/2013        del progetto www.lifextra.it. Per una sintesi veloce delle azioni
   a Camarda (AQ), Assergi, Life Praterie, 2013b.                         partecipative nelle tre componenti italiane del progetto (PN-
Calandra L.M., Territorialità e processi di partecipazione: verso una     GSML - project leader, Parco Nazionale dei Monti Sibillini e
   cultura della prevenzione, in Carnelli F., Ventura S. (a cura          Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano) si veda Mer-
   di), Oltre il rischio sismico. Valutare, comunicare, decidere oggi,    tens, Leone e Calandra (2014).
   Carocci, Roma, 2015a.                                                  2
                                                                             Nel PN-GSML, per l’Azione A5 sono state effettuate 218 in-
Calandra L.M., Il Parco in ascolto ... Relazione finale, Assergi, mag-    terviste dirette a rappresentanti istituzionali, allevatori, agricol-
   gio 2015b.                                                             tori, cacciatori ecc. distribuiti su tutto il territorio protetto. Si
Callon M., Lascoumes P., Barthe Y., Agir dans un monde incer-             rimanda al rapporto Turco 2010b.
   tain. Essai sur la démocratie technique, Paris, Le Seuil, 2001.        3
                                                                             Sul sito del progetto www.lifextra.it alla sezione “documenti”,
Duran P., Action publique, action politique, in Leresche J.-P. (a         la presentazione Il Parco in ascolto fornisce una sintesi delle
   cura di), Governance locale, coopération et légitimité, Paris, Pé-     analisi e delle tematizzazioni grafiche e cartografiche per i tre
   done, 2001.                                                            parchi nazionali italiani implicati nel progetto.
Harvey D., Justice, nature & geography of difference, Oxford, Black-      4
                                                                             Oltre alla scrittura collaborativa del Disciplinare per l’inden-
   well, 1996.                                                            nizzo dei danni da fauna selvatica sul patrimonio zootecnico, nella
Li Y., Marsh D., New forms of political participation: searching for      prospettiva di rendere la partecipazione una componente siste-
   expert citizens and everyday makers, in «British Journal of Po-        mica del governo del territorio, nella ricerca-azione vengono
   litical Sciences», 38, 2, 2008, pp. 247-272.                           realizzate anche altre azioni quali un corso di formazione per
Mertens A., Leone P., Calandra L.M., An Innovative Approach               facilitatori, incontri di comunità e una nuova rilevazione sul
   to Mitigate the Conflict between Large Carnivore Conservation          campo tramite questionario (Calandra 2013a).
   and Local Communities, in «Carnivore Damage Prevention                 5
                                                                             Per maggiori e più dettagliate informazioni si rimanda al sito
   News», 10, 2014, pp. 36-46.                                            del progetto www.lifextra.it; in particolare, alla sezione “pannel-
Tamagnini D., Il Parco in ascolto. Report dei world café di restituzio-   li” è disponibile una sintesi visuale del progetto.
   ne, Assergi, Novembre 2010.                                            6
                                                                             I report degli incontri sono tutti scaricabili dal sito del pro-
Tamagnini D., Report del 2° Workshop Partecipativo del 24/06/2014         getto www.lifepraterie.it alla sezione “report”; alla sezione “atti”,
   a Fonte Cerreto (AQ), Assergi, Life Praterie, 2014.                    invece, è disponibile la bozza del Protocollo d’intesa.

  34                                                                                                           AGEI - Geotema, 49
Puoi anche leggere