GIULIA BALASINI - INIZIA A NUTRIRE IL CAMBIAMENTO
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INIZIA A NUTRIRE IL CAMBIAMENTO QUESTO E-BOOK E' UN OMAGGIO PER TE. NON NE E' CONSENTITA LA VENDITA E VUOLE ESSERE IL MODO PIU' SEMPLICE E VELOCE PER CONOSCERE IL METODO DI LAVORO DI GIULIA E AVERE LE BASI PER INIZIARE UN PERCORSO DI CAMBIAMENTO IN AUTONOMIA. QUESTI SCRITTI SONO STATI ESTRATTI DAL LIBRO “NUTRIRE IL CAMBIAMENTO”. PER MOTIVI DI SPAZIO SONO STATI TOLTI QUASI TUTTI GLI ESERCIZI PRATICI IDEATI PER ALLENARE IL CAMBIAMENTO, E DIVERSE PARTI TEORICHE. TROVI LA VERSIONE COMPLETA SUL SITO www.giuliabalasini.it
E- book INIZIA A NUTRIRE IL CAMBIAMENTO L'enciclopedia Treccani alla voce “nutrire” riporta: “Fornire a un organismo vivente (uomo, animale, pianta) gli alimenti e in genere le sostanze necessarie per consentirgli la vita, cioè la crescita, lo sviluppo delle funzioni e attività sue proprie”. Oggi sono molte le persone consapevoli di come lo stile di vita e i ritmi che ci propone la società moderna non ci aiutino a calibrare quantità e qualità delle sostanze che introduciamo quotidianamente a sostegno di una vita sana. Ecco perché in questo libro ti propongo la dieta definitiva, quella che non dovrai mai più cambiare e che ti permetterà di ottenere tutti i risultati che meriti e che ti sei prefissato. Si chiama... crescita personale! Dovendoti dare consigli su come raggiungere il tuo peso/forma o sulla tua condizione fisica ideale, forse ti aspetterai di trovare in questo libro le diverse caratteristiche degli alimenti e le varie tipologie di fisico esistenti. Magari invece sei alla ricerca del tuo mix ideale, della “dieta definitiva” in grado di farti raggiungere il tuo obiettivo. Tratteremo anche questi aspetti ed arriveremo vicini a definire le caratteristiche della dieta ideale ma, mi spiace deluderti, non aspettarti un regime alimentare specifico per te, perché non è questo l'obiettivo principale del mio libro. Sai perché? Prima di tutto perché non sarebbe possibile! Non sarebbe possibile infatti darti indicazioni alimentari corrette senza aver visto, parlato e interagito con te. Ma oltre a questo, non lo farò perché sono sicura che non ti aiuterebbe concretamente nel lungo periodo. Per anni ho svolto la professione di Nutrizionista in Italia e ancora oggi qui in Spagna, dove mi sono trasferita con la famiglia, e dove seguo i miei clienti nel raggiungimento dei propri obiettivi. Proprio in questi anni di professione, nei quali ho visitato centinaia di pazienti, ho realizzato che non è la dieta fine a sé stessa che permette loro di ottenere dei risultati. La prova sta nel fatto che sebbene esistano centinaia di diete diverse, ideate da professionisti dalle capacità indiscutibili e con una preparazione eccellente, al contempo la maggior parte della popolazione mondiale nei paesi sviluppati non riesce ad ottenere e mantenere uno stile di vita sano e performante. I disturbi legati all'alimentazione oggi sono fra le prime cause di malattia, morte e spesa sanitaria nei paesi più ricchi. Perché? Facile immaginarlo.
Questa società che ci ha regalato ogni comfort immaginabile e che ci permette ogni lusso desiderabile, ci chiede anche il conto ogni giorno. Nelle prossime righe ti racconterò nel dettaglio a cosa mi riferisco, ma per ora definiamo semplicemente il nostro modo di vivere con l'aggettivo compromesso, che significa: messo in pericolo, a repentaglio, intaccato. Avrei potuto farlo! Sarebbe stato semplice darti alcune indicazioni schematiche facendoti credere di aver finalmente trovato la dieta perfetta per te. Sarebbe più facile e forse mi permetterebbe di vendere molte più copie di questo libro! ma ho maturato la certezza che i risultati facili e veloci non esistono perché non resistono al tempo! Ho scoperto, nel corso di diversi anni di attività e attraverso centinaia di sedute come Nutrizionista, che le persone che raggiungono il proprio obiettivo, e che lo riescono a mantenere nel tempo, sono quelle che capiscono che il raggiungimento del peso desiderato è solo una piccola parte di un percorso più ampio che abbraccia molti altri aspetti della propria vita. Oppure pensi veramente che quando otterrai il tuo peso forma tutto si sistemerà magicamente nella tua vita e non avrai mai più pensieri, desideri, sfide? Perché in questo caso non sono io la persona giusta per te e questo non è il percorso che ti consiglio di fare. Se invece mi stai seguendo nel comprendere che si tratta di un percorso che deve andare a rimuovere quel compromesso di cui ti ho accennato qualche riga fa, allora ti consiglio di andare avanti con la lettura. Quello che fa veramente la differenza tra raggiungere semplicemente un obiettivo di peso e raggiungere un risultato che ti porta a migliorare il tuo benessere a 360°, è come tu ti approcci al problema che vuoi risolvere, ed è proprio questo che andremo a conoscere. Approfondiremo un metodo nuovo, interdisciplinare, che arriva in profondità! Io sarò sempre al tuo fianco con le consulenze che, se hai acquistato il mio video corso e hai ottenuto questo libro in omaggio, sono pensate proprio per affinare la conoscenza e la consapevolezza che costruiremo di te e del tuo passato, delle tue caratteristiche attuali e dei tuoi obiettivi futuri. Daremo importanza alla valutazione del tuo percorso di vita: cosa ti ha portato ad essere quello che sei in questo momento e cosa, di quello che è successo in passato, non ti ha permesso di essere in un punto diverso del presente. Ma anche cosa ti motiva e cosa invece interferisce con la tua motivazione, come anche a cosa non ti permette di ottenere gli obiettivi prefissati. Nella mia esperienza professionale, le persone che non ottengono risultati duraturi nel tempo e non migliorano realmente la propria qualità di vita sono molto spesso quelle persone alle quali sono state indicate diete da portare avanti in modo meccanico, senza un aumento dell'attività fisica e, soprattutto, senza essere accompagnate da una giusta
motivazione e dal sostegno emotivo corrispondenti. Ti faccio una domanda: ti è mai capitata una situazione in cui il cibo diventa il rifugio per una situazione di malessere causata da fattori del tutto estranei all'alimentazione? sono certa di sapere la risposta. Credi davvero che una dieta elaborata tenendo conto delle sole caratteristiche nutrizionali possa risolvere questa associazione? In questi casi agire sulle condizioni di vita all’origine del tuo malessere porterà dei benefici fisici importanti, ancor prima di lavorare in modo profondo sugli aspetti nutrizionali. Il fatto di dare attenzione e cura alla sfera mentale farà naturalmente da traino alla sfera fisica, senza che su questo versante si debbano fare sforzi innaturali e non consapevolmente condivisi. Inizierò raccontandoti quello che per me è il problema fondamentale della nostra società attuale, che è anche ciò che non ti permette di raggiungere il risultato che meriti e che ti aspetti: è il famoso “compromesso” di cui ti ho accennato qualche riga fa. Fai attenzione però, quando mi riferisco al compromesso non lo faccio nella sua accezione positiva di ricerca di un accordo o di un impegno reciproco, ma nel suo utilizzo come aggettivo. Ci siamo compromessi con la società moderna, cedendo a questa una parte della nostra capacità di decidere, in cambio di una maggiore ricchezza economica. Salvo poi scoprire che nemmeno quel (spesso) parziale benessere economico ci consente di essere felici e che, oltre a questo, quel compromesso mette a rischio una serie di beni immateriali molto più preziosi, ai quali non avremmo mai rinunciato consapevolmente ma che ci vengono tolti piano-piano, a fuoco lento, così come si lessa una rana. Conosci la storia della rana bollita? Prendi una rana e la metti in un pentolone di acqua fredda e poi accendi il fuoco. La rana si sente a suo agio nell'acqua fresca e anche se potrebbe facilmente saltare per uscire dalla pentola e salvarsi, nuota tranquilla pensando di essere al sicuro. Mentre la temperatura sale, la rana compensa il calore abbassando la propria temperatura corporea e ancora una volta decide di rimanere nella pentola. L'acqua però ad un certo punto diventa troppo calda rendendo la rana incapace di compensare ulteriormente la temperatura e al contempo ormai incapace di saltare fuori dalla pentola per salvarsi. Ti capita mai di sentirti come una rana bollita? I condizionamenti che provengono dalla società sono come l'acqua: ci scaldano poco a poco, rendendoci incapaci di saltare per uscire da quel sistema e salvarci. Questo naturalmente succede a meno che non ci rendiamo conto di essere in pericolo, prima che sia troppo tardi. Aspettare ancora, prima di compiere quel salto, probabilmente non è una decisione saggia.
Se proiettiamo questo ragionamento al tema nutrizionale, il problema è che tutti vorrebbero mangiare sano, senza eccessi ed in modo etico, nelle quantità corrette e spendendo il giusto. Ma quasi nessuno riesce a fare attenzione a tutti questi aspetti nel corso della propria vita frenetica e impegnativa. Ecco perché tanti di noi finiscono con il mangiare alimenti confezionati, ricchi di sostanze potenzialmente dannose, oppure non combinano correttamente gli alimenti impedendo in questo modo al corpo di svolgere al meglio la propria funzione di assimilazione. Quindi ecco spiegato il motivo per cui, per poter arrivare a risultati veramente importanti e duraturi nel tempo, ti farò lavorare sulle tue paure prima di parlare di cambiamento. Perché ciascuno di noi porta con se delle paure, anche se a volte sono ben nascoste e radicate nel profondo. In quanto esseri umani sarebbe impossibile non averle e imparare a riconoscerle e a usarle a nostro vantaggio è un’abilità fondamentale per ogni percorso di crescita e miglioramento. Ti farò lavorare anche sul cambiamento, con esercizi ideati da me e validati nella mia esperienza personale e professionale. Faremo questo lavoro senza mai parlare di alimentazione inizialmente. Questo perché non voglio condizionare quello che annoti nei diversi esercizi che ti propongo nel mio percorso e, oltre a questo, perché voglio farti riflettere su come ogni ambito della vita vada poi ad incidere anche sulle abitudini alimentari. Inoltre, resta il fatto che, ed esagero volutamente solo per capirci al volo, è inutile per una persona pensare di poter passare da 130 Kg a 80 in 6 mesi se il lavoro che fa non lo soddisfa, o passa 12/14 ore al lavoro ogni giorno prima di tornare a casa per cucinare ai nonni e alla zia, magari non ha una vita sentimentale soddisfacente, non ha nessun vero amico con cui uscire e non ha una particolare passione o uno sport che pratica con costanza e slancio e, per finire, non ha nemmeno risparmi da parte. In questo caso il cibo sarebbe un'ancora di salvezza che gli permette di non impazzire e i suoi 130 Kg sono solo la conseguenza di tutte le condizioni difficili che si è trovato ad affrontare nella vita. In questo caso cambiare la sua alimentazione, senza intervenire sulle cause che l’ hanno portato a lavorare 12 ore, a non avere una vita sentimentale e via dicendo, non potrebbe far altro che produrre frustrazione e scarsi risultati a lungo termine. Potrei dirti che con il mio metodo alimentare otterrai risultati sorprendenti in pochissimo tempo, e sinceramente saprei anche come farteli ottenere, ma sono altrettanto sicura che questi si scioglierebbero come neve al sole non appena terminato il primo periodo e ottenuti i primi risultati. Ti sto forse dicendo di rinunciare e/o che non puoi cambiare? Assolutamente no! Il cambiamento è sempre possibile se lo vuoi davvero. Devo, tuttavia, essere dura con una condizione che è dura per te. Non voglio farti perdere tempo e nemmeno illuderti che tutto
sarà facile e veloce, ricordi? L'unica strada da percorrere è quella della consapevolezza. Una volta trovata la forza di iniziare questo percorso e trovata la costanza necessaria per poter ottenere i primi risultati (normalmente tre mesi di lavoro costante bastano per vedere risultati concreti) questi faranno da innesco per i successivi traguardi, e così via all'infinito verso una crescita e un miglioramento che mai avresti immaginato. Anche se ti sembra difficile, il cambiamento è sempre possibile se affrontato giorno dopo giorno. Devi avere paura del fatto di rimanere nella condizione che non ti soddisfa, senza averci provato in tutti i modi possibili fino allo stremo delle tue possibilità. Se hai deciso di leggere questo libro probabilmente so che non cerchi un nutrizionista qualsiasi. Magari perché hai già provato diverse diete che non ti hanno dato risultati duraturi, oppure perché non hai mai ottenuto i risultati che veramente desideri. Non ti abbattere, non è colpa tua, o almeno non solo. Nella società moderna è praticamente impossibile mantenere da soli, senza una guida preparata e attenta, la consapevolezza necessaria per poter mantenere dritta la barra e raggiungere la meta. Oggi l'alimentazione è influenzata da talmente tanti fattori da poter far ubriacare chiunque nel marasma delle offerte e dei condizionamenti. Non c'è da stupirsi quindi se la quasi totalità dei nutrizionisti, nel poco tempo a disposizione per conoscere il paziente, non tiene per niente in considerazione la maggior parte delle cause che incidono sul comportamento alimentare. Per forza! Non ne hanno il tempo e le possibilità visto come sono strutturate le consulenze nutrizionali oggi. C'è da considerare che oggi l'alimentazione è moda, anche televisiva, è una scusa ma spesso anche un obbligo, pechè ci si sente obbligati o autorizzati a mangiare troppo e male per poter passare tempo in compagnia. È gratificazione per i tanti momenti difficili della giornata, ed è ancora un modo facile di appagare i propri bisogni di base. Capisci quanto sia difficile rimanere disciplinati in questo caos di condizionamenti che ci raggiungono ogni giorno? Da parte di molti nutrizionisti manca la valutazione condivisa con il paziente di: - motivi delle scelte degli alimenti - tecniche di preparazione - scelte sui tempi e i luoghi di consumo degli alimenti. Manca inoltre, sempre per motivi di tempo, la condivisione approfondita di: - influenza dei vari alimenti sullo stato d'animo, umore, ed emozioni del paziente - influenza dei vari cibi sulle prestazioni fisiche e cognitive del paziente - relazione di reciproca dipendenza tra piano fisico e mentale/affettivo del paziente
- relazione di interdipendenza tra il piano materiale e immateriale del paziente, - interferenze tra chimica ed emotività del paziente. Certo, non è possibile parlare di tutti questi argomenti e affrontarli in modo completo nel corso di una, due o anche 5 sedute di un'ora! Ecco perché serve un metodo di lavoro diverso! Questa è la ragione per la quale ho ideato questo nuovo metodo di cui questo libro costituisce un compendio pratico, per poterti dare gli strumenti per renderti indipendente. Per poter considerare con il giusto tempo tutti gli aspetti che influenzano il tuo comportamento alimentare e non dimenticarne nemmeno uno. Per poterti dare esercizi pratici che ti aiutino a migliorare e ad essere costante. Per poter tornare indietro e rivedere i concetti appresi anche a distanza di mesi o anni in modo da poter mantenere l'eccellenza. Il mio metodo, se messo in pratica, ti permette di crescere sotto tutti i punti di vista, anche da quello nutrizionale, un aspetto che può fare da traino ad altri risultati in altri campi importanti della tua vita. Sei tu a capire, attraverso gli esercizi e l'auto-analisi, quale funzione e quale posto ha il cibo nella tua vita. Io sono qui per guidarti alla porta e fornirti la luce, come avrebbe potuto fare un maestro orientale di arti marziali. Spetta poi a te illuminare ed esplorare la tua stanza, capire cosa contiene, cosa aggiungere o togliere sulla base delle tue emozioni. Come ti ho raccontato nell’introduzione, non ti abbandonerò nei momenti di difficoltà e, per esperienza, so che una volta che ti troverai a mettere in pratica gli insegnamenti appresi per ottenere risultati importanti anche dal punto di vista nutrizionale, ti troverai ad affrontare la prima e più grande difficoltà: la gestione del tempo. Il tempo è il valore più importante che ognuno di noi ha a disposizione! Più del denaro, che possiamo accumulare in abbondanza anche dopo averlo perso. Il tempo che utilizziamo non ci verrà mai più restituito e spetta a noi investirlo nel migliore dei modi. Ecco allora che si rende necessario lavorare su aspetti teorici e pratici di una corretta gestione del tempo. Infatti, una delle scuse più utilizzate dalle persone che ho seguito negli anni di attività come nutrizionista, è stata quella di non avere il tempo necessario per operare quei piccoli cambiamenti necessari per raggiungere l’obiettivo. Ad esempio le 2 scuse più utilizzate sono: 1) Non ho tempo di cucinare 2) Non ho tempo di fare attività fisica La società di oggi non ci lascia molto tempo per noi stessi, molto spesso il lavoro ci occupa la maggior parte della giornata e richiede sempre uno sforzo maggiore. È socialmente accettato e addirittura apprezzato impiegare il tempo nel lavoro, ma non altrettanto
impiegarlo per curare sé stessi. Così anche per una casalinga è socialmente accettato impiegare tutto il proprio tempo nella cura della casa e della famiglia, ma non usarlo per dedicarlo a sé stessa praticando sport per esempio. Quindi per prima cosa definisci i tuoi impegni dividendoli in: 1) Impegni inderogabili: cioè tutti gli impegni di lavoro e i compiti che devi svolgere per il tuo sostentamento e quello della tua famiglia; 2) Impegni che TI fanno stare bene e ti permettono di essere felice; 3) Impegni che devi avere se vuoi raggiungere un obiettivo che migliorerà il tuo stato di benessere nel lungo periodo. Se ci pensi bene tutti noi troviamo il tempo per qualcosa che ci appassiona! Se andiamo ad analizzare come si svolge la giornata tipo di una persona ai vertici della società, troviamo almeno un'ora di tempo dedicato alla cura di sé, tramite la lettura di un libro, l'esercizio fisico o altro. Se queste persone lo fanno, puoi farlo anche tu. Oltre a questo ricordati che la giornata è da sempre suddivisa in 24 ore, sia per chi ottiene risultati extra- ordinari, che per coloro che non ne ottengono affatto. Spesso l'unica differenza fra i due gruppi è una corretta e minuziosa pianificazione oltre che una fortissima motivazione. Seconda cosa da fare: focalizzati sulla possibile soluzione e non sul problema. Sembra banale ma spesso mi capita di seguire persone che sono molto concentrate sui problemi, riuscendoli a descrivere in modo minuzioso, mentre non hanno nessuna visione di quelle che possono essere le soluzioni. Non dico che non riescano a metterle in pratica, semplicemente non pensano possano esistere soluzioni. Provo a spiegarmi meglio. Se mi fanno male i piedi con le scarpe che ho appena comprato, sicuramente ho un problema, ma se resto focalizzato solo sul dolore questo non farà altro che aumentare. Se invece inizio a pensare alle possibili soluzioni, come per esempio portarle al calzolaio per farle mettere in forma, cambiare paio di scarpe chiedendo un rimborso, o altro, anche se non sarà facile, avrò più probabilità di risolvere il mio problema ai piedi. La soluzione c’è (quasi) sempre, e te lo dimostro rispondendo alle 2 scuse di cui ti ho parlato sopra, quelle più utilizzate dalle persone che ho seguito negli anni di attività come nutrizionista: Esempio 1) Non ho tempo per cucinare. In questo caso se arrivi a casa tardi la sera e il tempo per cucinare è poco, pianifica la spesa settimanale durante il weekend. Decidi in anticipo cosa mangerai il lunedì, il martedì, il mercoledì, e così via, in una lista fissa che dovrai cercare di non modificare per molto tempo. A questo punto segnati la lista della spesa corrispondente e tutte le settimane attieniti rigorosamente alla lista senza sgarri (dai, te ne concedo uno!). Scegli ricette e cotture semplici, non cercare di realizzare la ricetta super salutare che contiene gli ingredienti perfetti ma che richiede due ore di preparazione! Questo
metodo ti farà recuperare molto tempo sia nelle preparazioni che nel fare la spesa, e potrai dedicare il tempo recuperato ad altro. Esempio 2) Non ho tempo per fare attività fisica. Se proprio non riesci a pianificare nella settimana almeno 2 ore di attività fisica intensa cerca di cambiare almeno qualche abitudine: ad esempio, se puoi vai al lavoro in bicicletta oppure parcheggia l’auto un po’ più distante dal luogo di lavoro in modo da fare almeno una passeggiata, non usare l'ascensore e alzati in piedi e passeggia mentre usi il telefono. Svolgi attività fisica nel weekend. Ma, soprattutto, trova qualcosa che ti faccia stare bene! E questo solo tu lo puoi sapere! Sposta il focus: non focalizzarti su ciò che ti impedisce di fare ciò che vorresti ma concentrati sulle possibili soluzioni. Vedrai che saprai trovarne tante e tutte adatte a te! Torniamo ora al nostro discorso: Cosa fa veramente la differenza tra TE e una persona al Top nella gestione del tempo? La pianificazione, l'organizzazione, la determinazione e la costanza. Non è una cosa banale, ma è come costruire una casa. Un mattone alla volta, si arriva al risultato. Pianificare significa regolare secondo un piano. Questa definizione mi piace molto perché racchiude il segreto per raggiungere i propri obiettivi. Sappiamo tutti, e lo abbiamo confermato diverse volte anche in questo libro, che i ritmi moderni ci portano spesso a scontrarci con imprevisti e tempi ristretti, ma come fa un bravo marinaio, dobbiamo regolare il settaggio della nostra nave a seconda delle condizioni del tempo, adattandoci agli imprevisti avendo sempre come riferimento la destinazione finale. Se ogni giorno impostiamo la nostra rotta per iscritto, tenendo conto degli imprevisti che, per esperienza, potrebbero accaderci, nella quasi totalità dei casi porteremo comunque a casa il risultato. Iniziamo ora ad entrare nel vivo del tema nutrizionale. E per farlo naturalmente ho deciso di iniziare da uno dei temi che più mi stanno a cuore e cioè quello della alimentazione cognitiva. Diversi anni fa, prima ancora dell’inizio della mia carriera professionale come nutrizionista, quando cioè lavoravo in un laboratorio dove mi occupavo di analisi delle acque e degli alimenti, lessi un libro di Andrea Biasci nel quale venivano identificati 10 motivi per cui mangiamo oltre a nutrirci. A quei tempi il mio interesse per la nutrizione era puramente soggettivo ma oggi, dopo anni di esperienza e studi nel campo della nutrizione, credo che capire a fondo quei 10 motivi sia una delle cose più importanti e in grado di fare la differenza per supportarti nel percorso. Perché mangiamo OLTRE a nutrirci? 1- Consolazione: il cibo nella nostra società è una valvola di sfogo enorme. Sarà capitato
sicuramente anche a te di tornare a casa dopo una giornata storta al lavoro e trovare nel frigorifero un amico fedele pronto ad aprirsi di fronte alle tue richieste? E sicuramente nel frigorifero per “consolarti” non hai consumato verdure oppure alimenti proteici. Oppure dopo una litigata con il compagno/a, datore di lavoro o amico/a i cibi ricchi di zuccheri o grassi sono quelli che consolano di più. I cosiddetti bagni nell’insulina lavano via quasi tutti i dispiaceri, almeno finché la glicemia non cala, poi l’angoscia ritorna e il ciclo riparte. 2- Noia: quando non si sa cosa fare, mangiare è sempre un bel passatempo. 3- Abitudine: ci hanno insegnato per esempio fin da piccoli che bisogna mangiare almeno tre volte al giorno (colazione-pranzo-cena) ma ti sei mai chiesto se ciò sia dettato da una legge fisiologica? Beh, questa legge fisiologica non esiste. Noi mangiamo di norma 3 volte al giorno solo per comodità e per abitudine. È stato dimostrato come il senso di fame segue le nostre abitudini: se siamo abituati a fare lo spuntino a metà mattina e un giorno non lo facciamo, alle 11 quasi sicuramente avremo fame. Ci hanno anche insegnato che dobbiamo finire tutto quello che c’è nel piatto ma, anche in questo caso, questa “buona abitudine” è nata successivamente a un periodo storico in cui la gente moriva di fame e non aveva certo i problemi che esistono oggi come sovrappeso e obesità. Il nostro stomaco, si dilata o si restringe a seconda della quantità di cibo che abitualmente ingeriamo e il senso di sazietà è dato anche dalla distensione delle pareti dello stomaco. Ricordati che anche alle porzioni ci si abitua. 4- Socializzare: il cibo riveste una funzione sociale molto forte nel consolidare o creare dei legami. Pensa ad esempio all’ambiente lavorativo: non vengono forse organizzate cene aziendali allo scopo di creare relazioni tra colleghi che di conseguenza, se più appagati, renderanno meglio al lavoro? Oppure rifletti sulla sfera sociale ed emotiva: di fronte a una tavola imbandita nascono spesso conversazioni e relazioni tra le persone. 5- Dipendenza: Ci sono degli alimenti che rilasciano sostanze psicoattive che agiscono sul sistema limbico stimolando la gratificazione e creando così dipendenza. Un esempio è rappresentato da tutti quegli alimenti che portano ad un aumento dell’insulina (es. carboidrati e grassi). Di questo ti racconterò meglio nel paragrafo che segue. 6- Gola: puoi essere sazio ma quando c’è qualcosa che ti piace è molto difficile tirarsi indietro. Tra le strategie dimagranti c’è quella di introdurre i cibi in ordine di palatabilità: dal meno gustoso al più buono. Questo permette di limitare le porzioni e l’introito calorico. 7- Curiosità: il cervello ricerca esperienze gustative nuove per aumentare la sua mappatura sensoriale. Quando cioè ti trovi di fronte a piatti mai assaggiati, la sazietà passa in secondo piano. 8- Riempire un vuoto: molto spesso per riempire un vuoto affettivo ci buttiamo sul cibo che ci
fornisce appunto un conforto immediato. 9- Punirci: una persona in sovrappeso oppure obesa, se esagera durante un pasto, poi si sente male, non riesce a “controllarsi”. Eccedere a tavola diventa una sorta di punizione e circolo vizioso. 10- Gratificazione: questo è il motivo principale per cui non siamo tutti magri. Nella nostra esistenza siamo sempre alla ricerca della gratificazione, del piacere. Il cibo, senza impegno, a bassissimo costo, permette di giustificarsi. Questo è anche uno dei motivi per cui le diete non funzionano. Possiamo pensare al rapporto tra carboidrati, proteine e grassi ottimale ma alla fine se questa dieta non ci appaga, la seguiremo per un lasso di tempo limitato, poi ci stanchiamo e molto spesso recuperiamo con gli interessi i chili persi. Come possiamo gestire quindi tutte queste situazioni, che spesso si presentano nella nostra vita, in cui mangiamo senza che sia necessario per nutrirci? Occorre mettersi in una situazione scomoda che ti costringa a mettere in pratica il cambiamento. Quella situazione dalla quale non è facile tornare indietro e che ti da solo una possibilità, quella di proseguire verso la direzione che, a mente lucida, hai deciso essere importante per te, il tuo futuro e quello delle persone che ti stanno accanto. Anche quando vai a fare la spesa, anzi, proprio iniziando da questo momento fondamentale del tuo percorso nutrizionale, devi metterti nella condizione scomoda di non poter tornare indietro alle vecchie abitudini e rifare gli stessi errori di sempre. Vediamo più nel dettaglio come fare. Per prima cosa non devi andare a fare provviste quando hai fame, perché sarà più difficile resistere alla tentazione di infilare nel carrello ogni sorta di “goloseria”. A questo punto cerca di comprare solo le cose che hai messo nella lista della spesa (ti concedo sempre e solo uno sgarro!) che avrai accuratamente preparato nel weekend in base al tuo piano alimentare settimanale, e che ti permetterà di evitare di cadere in tentazione tutte le volte che, a causa delle difficoltà della settimana, sentirai il richiamo consolatorio della dispensa o del frigorifero. Come dice il proverbio? La tentazione fa l'uomo ladro?! E se questa è forse un'esagerazione in considerazione all'etica media delle persone che conosco, di sicuro non lo è in campo alimentare. È quasi impossibile per tutti noi resistere ad un cibo sfizioso anche se poco salutare se ci si presenta davanti ogni volta che apriamo la dispensa. Per difenderci da ogni possibile attacco quindi, dobbiamo fare la cosa più semplice: evitare di acquistare questi piccoli demoni! In questo modo di certo non verranno da noi a tentarci nemmeno nelle sere più tristi. Dovresti poi cercare, di andare sempre nello stesso posto per la spesa “grossa”, cercando di comprare sempre le stesse cose che ti serviranno per tutti i menù pianificati nella settimana, in modo da impiegare il minor tempo possibile, comprare solo le cose necessarie e, nel
tempo, affinare l'operazione evitando errori che potrebbero compromettere i tuoi piani. Insomma come vedi ci sono tante cose sui cui lavorare per poter ottenere la dieta definitiva che ti permetta di avere risultati duraturi nel tempo ed ecco perché serve un metodo di lavoro diverso! Un metodo che ti permetta di nutrire il cambiamento! Questo e-book è stato estratto dal libro NUTRIRE IL CAMBIAMENTO di cui di costituisce solo un primo passo di avvicinamento ad una maggiore consapevolezza di se e del proprio percorso alimentare. Insieme al video-corso, il libro ti permette di avere sempre a portata di mano il metodo definitivo che passo a passo ti guida ai tuoi obiettivi. Di seguito l’INDICE del libro: 1) INTRODUZIONE 2) QUAL È LA SITUAZIONE ATTUALE 2-1) HAI MAI ACCETTATO COMPROMESSI? 2-2) QUALI SONO LE TUE VERE MOTIVAZIONI? 2-3) FERMATI, RIFLETTI, CONOSCITI, AMATI 2-4) IL CAMBIAMENTO: IL TUO NUOVO OBIETTIVO 2-5) LA PAURA: IL TUO NUOVO ALLEATO 2-6) METTITI IN UNA CONDIZIONE SCOMODA 2-7) CONOSCI IL TUO NEMICO: I CONDIZIONAMENTI 2-8) SE SEI IN EQUILIBRIO NON CAMBIARE 2-9) NON È COLPA TUA! 2-10) SE NON SEI DISPOSTO AL CAMBIAMENTO NON PUOI LAMENTARTI DEL TUO STATO DI FATTO 3) METTERE IN PRATICA IL CAMBIAMENTO 3-1) PRENDI UN IMPEGNO FORTE 3-2) DEVI ESSERE IL CAMBIAMENTO CHE VUOI VEDERE NEL MONDO 3-3) GESTIONE DEL TEMPO 4) ALIMENTAZIONE 4-1) I MACRONUTRIENTI 4-2) I MICRONUTRIENTI 4-3) LE FIBRE 4-4) L’ACQUA 4-5) 10 MOTIVI PER CUI MANGIAMO OLTRE A NUTRIRCI 4-6) COME FARE LA SPESA 4-7) DROGATI DI ZUCCHERO 4-8) I CONSUMI ALIMENTARI DA TENERE SOTTO CONTROLLO E PERCHÈ 4-9) ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLE DIETE IN CIRCOLAZIONE 4-10) LA TUA DIETA IDEALE 5) ATTIVITÀ FISICA E SALUTE 6) CONCLUSIONI
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