Ghetti e lavoro migrante stagionale in agricoltura: una riflessione e alcune proposte - Formazione ...
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Ghetti e lavoro migrante stagionale in agricoltura: una riflessione e alcune proposte Nicola Coniglio Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” Salerno, 25 Febbraio 2016 (rif: Progetto FEI – 2013 – Azione 10 – PROG‐105892 “Migro‐village: dal ghetto all’integrazione”)
Le ‘questioni’ • I ghetti sono una ‘trappola di irregolarità’ spesso generati non da cattive politiche ma da politiche ‘mancanti’ • Il nodo gordiano: le politiche in grado di favorire la ‘circolarità’ dei migranti. • Alcune esperienze positive (Spagna) e altre fallimentari (incluse le politiche per il lavoro stagionale in Italia)
Il problema: i ghetti rurali Il fenomeno: concentrazione di immigrati (regolari e non) in prossimità di aree a forte vocazione rurale in condizioni abitative ‘critiche’ sia per gli abitanti che (spesso) per le comunità locali. Da poche baracche a interi villaggi / fenomeno altamente stagionale (legata ai cicli di lavorazione agricola) / migrazione ‘circolare’ Dove? Fenomeno diffuso – con intensità differenti – in numerosi paesi avanzati a forte vocazione agricola (Italia, Spagna, Grecia). Quanti? Difficile fare un censimento preciso ….
I ghetti rurali: cause Pressioni Politiche Infrastrutture / demografiche migratorie mobilità / accessibilità ai esterne / inadeguate luoghi di lavoro povertà Ghettizzazione Produzioni Elevata Intensità agricole a frammentazion criminale / basso valore e dei processi economia aggiunto produttivi ’grigia’
I ghetti rurali: conseguenze DIRETTE: • Negazione del concetto stesso di integrazione; • Sfruttamento / illegalità diffusa; • Potenziali conflitti tra immigrati e popolazione locale. • Benefici privati (di pochi) e costi pubblici; INDIRETTI: • (sulle comunità locali) Intolleranza diffusa / razzismo; • (sul settore produttivo) Mancato sviluppo tecnologico nel settore agricolo;
L’intolleranza cresce non solo nelle aree urbane… Indagine Migrovillage nelle province BAT e Foggia • Scarsa conoscenza del fenomeno migratorio (: il 78% della popolazione non conosce la dimensione del fenomeno migratorio); • La crescente discriminazione/intolleranza è preoccupante nelle ‘province’: il 39% degli intervistati non affitterebbe una casa a cittadini stranieri; • Scarso supporto popolare per le politiche pubbliche di integrazione (guerra dei poveri?)
Il programma Unio Pagesos (1) • Organizzatori: Unio de Pagesos (Catalogna), organizzazione sindacale maggioritaria del settore agricolo e Pagesos Solidaris fondazione con l’obiettivo di promuovero lo sviluppo umano, economico e sociale nelle società agricole più povere. • I tre pilastri del programma: – Selezione, accoglienza e integrazione dei lavoratori temporanei. – Progetti di cooperazione allo sviluppo che coinvolgono i lavoratori e le comunità di origine. – Attività di formazione e sensibilizzazione che coinvolgono le comunità di origine e di destinazione • I numeri: >3000 stagionali per anno coinvolti in prevalenza da Colombia e Marocco (accordi di cooperazione bilaterali)
Il programma Unio Pagesos (2) • La filosofia del programma: – facilitare lo spostamento ‘legale’ del lavoratore temporaneo (che risiede alcuni mesi all´anno da 6 a 9) verso le diverse aree agricole coinvolte dal progetto. – creare concatenazioni lavorative, per cui il lavoratore può spostarsi tra imprese o tra regioni, in base alle esigenze delle aziende, ma all'interno dello stesso settore produttivo; – rendere l’esperienza migratoria un potenziale volano di un progetto di sviluppo sostenibile nel luogo di origine; – Ridurre le incertezze per tutte le parti coinvolte. – Garantire un’adeguata accoglienza, soprattutto abitativa.
Una valutazione degli impatti • Per i migranti: minori incertezze (economiche, giuridiche, condizioni di vita), integrazione (?) • Per i paesi di origine: rimesse maggiori, migrazione di ritorno, aiuti allo sviluppo più mirati e concentrati • Per i paesi di destinazione: migrazioni regolari e vantaggi produttivi (fidelizzazione del rapporto impresa‐lavoratore), servizi pubblici
Replicabilità del modello • Governance • Legalità • Supporto pubblico per garantire un alloggio adeguato • Ruolo chiave del quadro normativo
Le dimensioni e le variabili rilevanti per replicare il modello MLTC Variabili Contenuti Dimensione Rete degli attori Leadership Esistenza di un sindacato forte; Esistenza di leader con ampia leggittimazione e consenso Estensione territoriale Ampia per massimizzare i volumi e permettere di concatenare e rendere efficaci ed efficienti gli interventi Settore produttivo Tipo di settore Servizi e settori con picchi stagionali di domanda di lavoro (es. agricoltura) Profili di impresa Grande impresa per garantire elevati volumi o imprese piccole e medi con forti organizzazioni di cooperazione (consorzi / cooperative di produttori / organizzazioni imprenditoriali) Diversità di ambiti Bassa per facilitare il ‘concatenamento’ professionali delle opportunità di lavoro Regolamentazione del Implementazione e Fondamentale un quadro efficace di mercato del lavoro monitoraggio regolamentazione e l’esistenza di un sistema sanzionatorio efficiente ed efficace
Un problema di etica e di legalità?
Agro‐business all’italiana • Dal produttore al consumatore: una filiera lunga con ‘passaggi stretti’ (potere di mercato eccessivo) • Diffusa illegalità • Problemi di ‘asimmetrie informative’
Cosa fare? Alcune riflessioni • Ruolo cruciale del rispetto della legalità … per troppo tempo le autorità (e buona parte dell’opinione pubblica) sono rimaste inattive nel timore di conseguenze economiche negative • Promuovere la domanda di ‘prodotti etici’ e ridurre il problema ‘informativo’ (credibilità dei segnali ‘bollini etici’) • Ruolo fondamentale della GDO e di grandi buyer internazionali
Quiz 1 Una scatola di pomodori pelati costa circa 90 centesimi di € (poco meno di 2 € al kg). Di questo prezzo finale quanto va ai seguenti gruppi di attori economici coinvolti nel processo produttivo? 1. Grande distribuzione / dettaglio: ………..% 2. Industrial agro‐alimentare ………..% 3. Agricoltori e intermediari (fino ai cancelli dell’industria agroalimentare): ………..%
Quiz 2 Che percentuale del valore finale va a ‘remunerare’ i braccianti agricoli? ………..%
Standards e bollini: la ratio • In forte crescita il numero di iniziative di introduzione di standard e billini etici sviluppati dall’interazione tra imprese, associazioni di categoria e attori pubblici e della società civile. • Perchè? rispondere a molteplici richieste (spesso solo ‘latenti’) di sicurezza alimentare, tracciabilità, qualità, informazione nutrizionale, benessere animale, diritti umani, standard di lavoro e ambientali, impatti sociali ed economici • La ratio ‘economica’: i) il prezzo non è giusto (non considera ‘esternalità’); ii) asimmetrie informative/informazione incompleta.
Quando non funzionano? • Quando la ‘domanda etica’ è debole • Quando il vantaggio di ‘adesione’ per le imprese è basso rispetto al ‘costo’ di adesione e soprattutto il costo della non‐ adesione • Quando il ‘segnale’ non è accurato, credibile e/o chiaro
Come farli ‘funzionare’ • Comunicazione efficace e chiara su cosa e come si certifica l’eticità (chi? Istituzioni + società civile); • Il bastone – punire severamente chi ‘devia’ – e la carota – aumentare i vantaggi dell’adesione e, se necessario, ‘sussidiare’ i processi di certificazione; • Disegnare e implementare bene il meccanismo di certificazione e controllo [(1. cosa certificare (standard chiari e verificabili)?; 2. come verificare (procedure di controllo) e come certificare (il prodotto o il produttore)?; 3. chi certifica?; 4. chi paga i costi della certificazione?; 5. chi controlla?; 6. quali sanzioni per chi ‘devia’?]
Per concludere • I ghetti sono ‘buchi neri’ di dis‐integrazione • Legalità, solidarietà e…. perché no …. ‘mercato’ possono contribuire ad una soluzione nel rispetto delle esigenze dei migranti, dei paesi di origine e di destinazione • Ruolo cruciale del Terzo Settore … come attore diretto e come pungolo nei confronti delle Istituzioni
Grazie!! Per maggiori informazioni sul progetto FEI Migrovillage nicoladaniele.coniglio@uniba.it
Bollini etici nel mondo….
Alcuni bollini etici in Italia Certifica che l’organizzazione richiedente Promosso da una serie di è conforme a principi e organizzazioni non requisiti di responsabilità governative in Calabria. etica e sociale definiti sulla Identifica beni prodotti base di standard preparati Mafia‐free dal Gruppo Professionale QSA Srl. (12 organizzazioni certificate)
EquaPulia: contro lo sfruttamento del lavoro nero Consumatori lavoratori distribuzione Agricoltori/ Trasformat ori
La Responsabilità Sociale delle Imprese (CSR) • I consumatori sono ‘interessati’ al comportamento sociale delle imprese e questi comportamenti influenzano le loro scelte di acquisto. • Il mercato può correggere ‘esternalità sociali’ penalizzando le ‘imprese cative’ e premiando le ‘imprese buone’ ….. • …… ma il mercato ha bisogno di informazioni accurate e credibili (ovvero fornite da parti ‘terze’ indipendenti e/o con un forte interesse specifico) ….. • Sempre più imprese investono in CSR anche attraverso ‘Bollini etici’ (la domanda di etica genera l’offerta.
Benefici potenziali per i produttori • Contratti a medio/lungo termine e prezzi minimi (price floor) con conseguente riduzione di incertezza e rischi (incluso il ‘rischio’ legato all’illegalità); • Miglior accesso al credito – es. Pre‐finanziamenti (spesso pari al 50–60% del valore finale dell’ordine) (Moore 2004); • Vantaggio di prezzo rispetto a quello di mercato (price premium o ‘social premium’); • Assistenza tecnica e trasferimento di conoscenze (maggiore produttività); • Sviluppo di comportamenti e movimenti cooperativi che consentono di migliorare il potere di mercato, il posizionamento del prodotto e di generare beni collettivi o di ‘club’.
Potenziali benefici per i lavoratori • Condizioni salariali e lavorative ‘decenti’; • Condizioni abitative ‘decenti’; • I benefici variano molto per coltura, organizzazioni coinvolte e paesi; • Prezzi minimi sono garantiti per colture differenti a seconda dei costi medi di produzione. • Prezzi ‘premium’ sono pagati generalmente a maggiorazione del prezzo minimo.
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