Petrolio: l'arte di farlo durare - ADNOC, la compagnia petrolifera di Stato di Abu Dhabi è impegnata in un massiccio programma di investimenti per ...
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Mediterraneo e Medio Oriente Emirati Arabi Petrolio: l’arte di farlo durare ADNOC, la compagnia petrolifera di Stato di Abu Dhabi è impegnata in un massiccio programma di investimenti per ottimizzare il recupero dai giacimenti esistenti estrazione di petrolio e le atti- vità di recupero nei giacimenti esi- Produzione L’attività estrattiva am- L’ vità ‘downstream’ (trasporto, commercializzazione, raffina- zione) sono tuttora il principale fon- stenti con tecnologie EOR (enhanced oil recovery) che peraltro richiedono consistenti investimenti. Si aggiungo- monta a 2,8 milioni di barili al giorno. ADNOC, la compagnia petrolifera di Stato di Abu Dhabi, prevede di au- damento dell’economia degli Emirati. no le iniziative per allungare la cosid- mentare la produzione a 3 milioni di In particolare coprono la quasi tota- detta ‘catena del valorè (raffinazione, barili quest’anno e di salire ulterior- lità delle esportazioni e l’80% degli trasporto) e più in generale la attività mente fino a 3,5 milioni di barili nei introiti statali. ‘downstream’ (petrolchimica e altro) prossimi anni. Si parla di Emirati ma in realtà la quo- e quelle per il recupero del gas asso- L’intervento più rilevante riguarda ta preponderante delle riserve e della ciato all’estrazione petrolifera. i giacimenti del cosiddetto sistema produzione è localizzata in uno solo: Zakum la cui produzione passerà agli Abu Dhabi. Marginale, in questo set- Riserve Il volume delle riserve accer- attuali 800mila barili al giorno a poco tore, la quota di Dubai e del piccolo tate degli Emirati ammonta a 97,8 meno di 1,2 milioni di barili entro il emirato di Sharia. Per tutti comun- miliardi di barili. Il 94% è concentra- 2016. Si aggiungono la valorizzazio- que, l’era del petrolio facile sta tra- ta in un numero limitato di grandi ne dei nuovi giacimenti di Qusahwira montando. giacimenti prevalentemente onshore (90mila barili al giorno), Bida al-Qem- L’esplorazione di nuovi giacimenti in nell’Emirato di Abu Dhabi. Le riser- zan (75mila barili) il potenziamento area onshore e offshore negli ultimi ve di Dubai (tutte in area offshore) di altri (Umm Shaif, Nasr, Umm Lulu). anni ha dato infatti risultati limitati. ammontano a 4 miliardi di barili. La La produzione dei giacimenti di Abu Quindi lo sforzo prevalente indicato quota restante è suddivisa tra Sharjah Dhabi ammonta a circa 80mila barili nel programma Vision 2030 di Abu (in area offshore) e gli altri Emirati al giorno e quella di Sharjah non su- Dhabi è mirato a ‘ottimizzarè l’atti- minori. pera gli 8mila barili. Una piattaforma petrolifera al largo di Abu Dhabi 20 Diplomazia Economica Italiana - 26 agosto 2013
Mediterraneo e Medio Oriente Emirati Arabi Trasporto Negli Emirati Arabi Uniti no Oman per costruire una raffineria opera una rete interna di oleodotti controllata congiuntamente, che do- ben sviluppata che collega i campi vrebbe avere una capacità superiore petroliferi con gli impianti di trasfor- ai 200mila barili al giorno. mazione e i sette porti petroliferi del Paese di cui 5 in Abu Dhabi. Di par- ticolare rilevanza l’Abu Dhabi Crude Oil Pipeline (ADCOP) recentemen- I principali giacimenti di Abu Dhabi te completato e controllato da IPIC (Governo di Abu Dhabi) che collega i Giacimento Produzione (barili giorno) campi del deserto occidentale di Abu Dhabi direttamente con l’Emirato di Zakum Upper 500mila Fujairah, sul Golfo di Oman, con un Zakum Lower 300mila percorso di 230 miglia, consenten- Bui Hasa 600mila do così di evitare il passaggio delle Ghasha Butini 300mila petroliere attraverso lo stretto di Murban Bab 320mila Hormuz da cui transita oggi quasi il Sahil,Asab,Shah 385mila 35% del petrolio esportato via mare Bida al-Qemzan 225mila nel mondo (oltre 17 milioni di barili UmmShaif 220mila al giorno). A Fujairah, che già oggi è uno dei più grandi hub petrolife- ri mondiali (attività portuale e centri di stoccaggio) sono previsti piani di espansione. Includono la costruzio- Chi comanda nel petrolio ne di tre nuove linee sottomarine di L’organismo che ha il compito di definire gli obiettivi e le politiche di Abu carico, una stazione di pompaggio Dhabi nel settore Oil&Gas è il Supreme Petroleum Council (SPC). Di fatto intermedia, e tre boe off-shore per però, il principale player del settore è la compagnia petrolifera nazionale caricare le navi cisterna in acque pro- ADNOC (Abu Dhabi National Oil Company) a cui fanno capo diverse società fonde. operative: ADCO: operazioni onshore Raffinazione I principali impianti di ADMA OPCO: operazioni offshore raffinazione di Abu Dhabi, controllati ZADCO: gestione e sviluppo del giacimento di Zakum parte del quale in da ADNOC, attraverso Takreer sono localizzati a Ruwais (400mila barili partnership con Exxon Mobil e Japan Oil Development giorno) e Umm Al-Nar (150mila). La TAKREER: raffinazione raffineria di Jebel Ali (120mila barili ADNATCO: flotta petroliere e trasporto liquidi giorno) localizzata a Dubai è control- NGSCO: flotta metaniere lata da ENOC che prevede di aumen- Il gruppo ADNOC opera nel settore estrattivo sia in autonomia sia con tare la capacità di altri 20mila barili al accordi di production sharing, ma sempre mantenendo un’ampia quota giorno nel contesto di un più ampio di maggioranza. La maggior parte degli investimenti nel settore Oil&Gas progetto di espansione del porto. A all’esterno dell’Emirato fanno invece capo a IPIC (International Petroleum Fujarah IPIC prevede la costruzione Investment Company) anch’essa controllata dal Governo. di una raffineria da 250mila barili al A Dubai la definizione delle politiche e il coordinamento delle attività nel giorno con una capacità di stoccag- settore energia fanno capo a Dubai Supreme Council of Energy (DSCE). gio di 8 milioni di barili e un investi- L’attività estrattiva è gestita da Dubai Petroleum Establishment (DPE) mentre mento di 3 miliardi di dollari. A livello regionale sono ripresi i negoziati tra le operazioni midstream e downstream alla ENOC (Emirates National Oil le compagnie degli Emirati e il vici- Company) che gestisce la raffineria di Jebel Ali. 21 Diplomazia Economica Italiana - 26 agosto 2013
Mediterraneo e Medio Oriente Emirati Arabi Gas naturale: c’è ma (per ora) non basta L’elevato livello di acidità dei gas estratti e la pratica di iniettare i gas associati nei giacimenti limita i quantitativi disponibili. Attualmente gli Emirati importano una quota rilevante del fabbisogno dal Qatar. Ma sono in corso rilevanti investimenti per riequilibrare lo scenario o scenario degli Emirati nel set- anche per affiancare le esportazioni contiene elevate percentuali di so- L tore del gas naturale si presenta con caratteristiche abbastanza complesse. È certamente una risorsa di gas a quelle di petrolio. Ancora una volta, è in Abu Dhabi che si con- centra la maggior parte delle riserve, stanze acide e di zolfo che richiedo- no complesse e costose tecnologie di separazione e trattamento dei diversi aggiuntiva su cui questi Paesi pun- ma insorgono numerose sfide. Una, prodotti. Si aggiunge il fatto che una tano per alimentare il loro crescen- di carattere tecnologico, riguarda le quota rilevante della produzione è te fabbisogno di energia elettrica e caratteristiche del gas estratto che attualmente impiegata proprio nel- l’attività di recupero dei giacimenti di petrolio, attraverso l’iniezione di gas Riserve, produzione, consumi compresso nei giacimenti più maturi. Mentre il progetto di sostituire il gas RISERVE Ammontano a 215.000 miliardi di piedi cubi di riserve accertate con l’anidride carbonica per questo di gas naturale. Il 94% è localizzato in Abu Dhabi. Le quote restanti sono impiego appare, al momento, molto suddivise tra Sharjah (4%), Dubai (1,5%), e Ras al-Khaimah (0,5%). lontano. PRODUZIONE Ammonta a 2.910 miliardi di piedi cubi di cui 2.400 miliardi Di qui il paradosso che vede gli Emi- estratti dai giacimenti in Abu Dhabi. rati nella duplice veste di esportato- CONSUMI Il 30% del gas naturale prodotto in questi ultimi anni è stato ri di gas naturale sotto forma di gnl re-iniettato nei giacimenti esistenti nell’ambito delle tecniche di recupero (gas naturale liquefatto), un’attività degli idrocarburi (EOR). La quota restante dei consumi è finalizzata avviata nei lontani anni ’70, ma an- prevalentemente alla produzione elettrica per uso civile e industriale. che, in tempi molto più recenti, di IMPORTAZIONI Coprono una quota pari al 30% dei consumi complessivi. importatori di gas dal vicino Qatar per alimentare alcune grandi centrali Nel 2011, il totale delle importazioni ammontava a 616 miliardi di piedi elettriche. La maggior parte del gas è cubi, con 300 miliardi di piedi cubi destinati ad Abu Dhabi, 298 miliardi importato via gasdotto ma si aggiun- di piedi cubi a Dubai, e piccole quantità agli altri Emirati. Il 97% delle ge anche un piccola quota di gnl. forniture Emirati proviene dal vicino Qatar, di cui il 95% via gasdotto ed L’elemento comune di questo sce- il rimanente 5% sotto forma di gnl che viene rigassificato nei terminali nario è rappresentato comunque da localizzato a Dubai e Fujahriah. una crescita a 360 gradi dell’attività ESPORTAZIONI Sono effettuate a partire dal terminale di Das Island che ha di investimento nelle infrastruttu- attualmente una capacità di 6 milioni di tonnellate all’anno di GNL e di 2,7 re dedicate, che rappresenta anche milioni di tonnellate l’anno di GPL e quasi 1 milione di tonnellate l’anno di un’importante opportunità per le altri prodotti associati. Mercati di destinazione: Giappone, India e Taiwan. aziende italiane operanti nel settore delle costruzioni e dell’impiantistica. 22 Diplomazia Economica Italiana - 26 agosto 2013
Mediterraneo e Medio Oriente Emirati Arabi Progetti: 1- Estrazione e trattamento Le iniziative in atto in Abu Dhabi prevedono la creazione di un grande hub localizzato ad Habshan e la valorizzazione del gas estratto da Sha Deniz Onshore Gas Development (OGD) Offshore Associated Gas (OAG) Sharjah, Ras al-Khaimah, Fujai- In fase di realizzazione, prevede di Prevede la realizzazione di 2 nuovi im- rah, Umm al-Qawain, Ajiman L’at- portare a 2 miliardi di piedi cubi al pianti di lavorazione del gas sull’Isola tività di esplorazione procede anche giorno la produzione di gas associati di Das con una capacità combinata in questi Emirati ma fino ad oggi per successiva reiniezione nei giaci- di 200 milioni di m2 al giorno di gas non ci sono stati significativi ritrova- menti di Bab, Sahil e Asab. associato e un gasdotto sottomarino menti. La produzione nei giacimenti da 30” per il trasporto a terra. di Zorah (tra Umm al-Qawain e Aj- Integrated Gas Development man) e di Sharjah potrebbe essere (IGD) È il progetto più importante, Shah Deniz Il sistema di recupero e incrementata fino a 300 milioni di gestito da GASCO e riguarda una trattamento dovrebbe essere realiz- metri cubi al giorno nel prossimo fu- nuova unità di trattamento del gas zato da ADNOC in partnership con turo, ma i dettagli sullo stato di que- estratto dai giacimenti di Umm Shaif Occidental Petroleum dopo la ri- sti progetti sono molto limitati. e Habshan per volumi pari a 2 miliar- nuncia di ConocoPhillips. Prevede la di di piedi cubi al giorno. Il processo lavorazione di un 1 miliardo di piedi Diverse imprese italiane sono coin- di separazione/lavorazione consente cubi al giorno con il recupero di 500 volte in questi progetti. In particola- di produrre gas liquidi che vengono milioni di metri cubi al giorno di gas re Saipem ha in corso un contratto poi frazionati con la produzione di commerciabile e di circa circa 35mila EPC per la fornitura delle unità di etano, propano, nafta in aggiunta a barili al giorno di condensati. trattamento e di desolforazione del condensati, metano e zolfo liquido gas estratto dal giacimento di Shah che viene poi granulato in appositi Ramhan e Jarn Yaphour Il progetto Deniz, incluse le condotte per il tra- impianti a valle. L’investimento com- di estrazione è sviluppato da ADNOC sporto dei prodotti liquidi e gassosi. plessivo a Habshan di GASCO, in- congiuntamente a Occidental Petro- Il sistema prevede anche una linea cluse le cinque unità di lavorazione, leum e prevede la produzione di oltre ferroviaria per il trasporto dello zol- ammonta a 9 miliardi di dollari. 100mila piedi cubi al giorno. fo estratto dai processi di desolfo- razione. Valore del contratto: 3,6 miliardi di dollari. Il completamento è previsto nel 2015. Maire Tecnimont si è invece aggiu- dicata in joint venture con il gruppo giapponese JGC il contratto EPCC per il progetto relativo al giacimenti di Umm Shaif con un nuovo polo di raffinazione/, desolforazione e recu- pero delle componenti liquide loca- lizzato a Habshan. Techint in joint venture con il grup- po locale Al Jaber, sta ultimando I giacimenti l’unità di trattamento e il terminale di Umm Shaif di esportazione dello zolfo localizza- ti a Ruwais. 23 Diplomazia Economica Italiana - 26 agosto 2013
Mediterraneo e Medio Oriente Emirati Arabi Progetti: 2 - Liquefazione, rigassificazione e trasporto La capacità dell’impianto di Das Island sarà elevata a 10 milioni di tonnellate anno GNL (produzione) Il terminale di dei primi due treni di GNL fino a GNL (rigassificazione) Gli impianti Das Island per l’esportazione via nave raggiungere un massimo di 10 mi- di importazione attualmente operan- ha attualmente una capacità di 6 mi- lioni di tonnellate l’anno (788 milio- ti sono localizzati a Dubai e Fujairah. lioni di tonnellate all’anno di GNL e di ni di piedi cubi al giorno). Gasco ha È in progetto la costruzione di un 2,7 milioni di tonnellate l’anno di GPL inoltre assegnato un contratto alla secondo terminale di rigassificazio- (oltre a 1 milione di tonnellate l’an- Petrofac per aggiungere un quar- ne offshore (Emirates GNL) a Fujai- no di altri prodotti associati). Entro il to treno di liquefazione all’impianto rah, con una capacità iniziale di 600 2019, quando il contratto con la Te- per la produzione di GNL di Ruwais. milioni di piedi cubi al giorno e un pco giapponese andrà in scadenza, Anche questo gas sarà estratto dal potenziale di espansione fino a 1,2 è previsto l’aumento della capacità giacimento di Umm Shaif. miliardi di piedi cubi. Chi comanda nel gas ABU DHABI Anche per il gas il ‘player’ di riferimento è il gruppo ADNOC tramite due controllate: ADCO (per l’attività di produzione esplorazione onshore) e ADMA OPCO (per il segmento offshore). Si aggiungono: Abu Dhabi Gas Industries Limited (GASCO) La società è una joint-venture tra ADNOC, Shell, Total e Partex con il compito di gestire le attività di trattamento e trasporto del gas estratto dai giacimenti (incluso gas associato all’estrazione petrolifera). Abu Dhabi Gas Liquefaction Limited (ADGAS) Gestisce la produzione e l’esportazione del GNL prodotto dall’impianto di Gas Island. ADGAS è stata il primo esportatore di GNL del Medio oriente con un contratto di fornitura pluriennale a Tokyo Electric Power Company (TEPCO). Abu Dhabi Gas Development Company Limited (Al Hosn Gas): gestisce lo sfruttamento e lo sviluppo del grande giacimento di Shah Deniz. National Gas Shipping Company (NGSCO): gestisce la flotta metaniera DUBAI L’operatore di riferimento (costruzione e gestione infrastrutture) nel settore del gas naturale a Dubai e Dubai Natural Gas Company Limited (DUGAS). 24 Diplomazia Economica Italiana - 26 agosto 2013
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