STRUMENTIDI MENTAL HEALTH LITERACY - NELLA PRATICA CLINICA DEL MMG

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STRUMENTIDI MENTAL HEALTH LITERACY - NELLA PRATICA CLINICA DEL MMG
STRUMENTIDI MENTAL HEALTH LITERACY
                               NELLA PRATICA CLINICA DEL MMG
Marco Musella
Italian Health Literacy Project (HLP-IT)

DAOSan - Master Universitario di II Livello In Direzione delle Aziende e delle Organizzazioni Sanitarie
Università degli Studi di Salerno
STRUMENTIDI MENTAL HEALTH LITERACY - NELLA PRATICA CLINICA DEL MMG
Obiettivi

     • Identificare le caratteristiche comuni ai pazienti e ai
       loro caregiver con bassi livelli di Health Literacy

     • Misurare l’Health Literacy di un paziente

Il   • Conoscere ed utilizzare strumenti e strategie
       evidence based per migliorare la comunicazione
       con i pazienti con bassi livelli di Health Literacy
STRUMENTIDI MENTAL HEALTH LITERACY - NELLA PRATICA CLINICA DEL MMG
Identificare pazienti con bassa HL
      Come riconoscere un paziente con problemi di Health
      Literacy?
      Nella pratica clinica identificare pazienti con bassi livelli
      di Health Literacy non è semplice. Da una prima,
      sommaria osservazione del paziente non è possibile
      capire il suo livello di Health Literacy.
 Il
                      Le persone con bassi livelli di Health
                      Literacy hanno sviluppato un gran
                      numero     di    sottili strategie  di
                      dissimulazione che consentono loro di
                      nascondere il problema.
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Identificare pazienti con bassa HL

      Molti di questi pazienti portano con se un amico o un
      familiare che possa assiterli;

      Molto spesso questi pazienti osservano il
      comportamento di altri pazienti nella medesima
 Il   situazione e “riproducono” le loro azioni.
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Identificare i pazienti con bassa HL

      Alcuni chiedono aiuto allo staff medico       o ad altri
      pazienti.

      Molte persone con bassi livelli di Health Literacy hanno
      appreso nel tempo delle “abilità” che consentono loro
 Il   di muoversi all’interno del Sistema Sanitario evitando il
      più possibile situazioni di imbarazzo o vergogna.
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Identificare i pazienti con bassa HL

      Questi pazienti, a prima vista, sembrano avere un buon
      controllo della propria salute e dei trattamenti medici
      ma, nella realtà, hanno una enorme necessità di
      informazioni critiche per gestire efficacemente le
      proprie condizioni di salute.
 Il
STRUMENTIDI MENTAL HEALTH LITERACY - NELLA PRATICA CLINICA DEL MMG
Identificare i pazienti con bassa HL

      Sebbene sia difficile identificare un paziente con bassi
      livelli di Health Literacy, esistono dei segni e sintomi che
      possono aiutarci:

      • Moduli riempiti in modo non corretto o incompleti
 Il
      • Materiale cartaceo di supporto passato velocemente
        di mano ad un familiare o un accompagnatore

      • Frasi come “Lo leggerò con calma a casa” o “Non
        posso leggerlo ora, ho dimenticato I miei occhiali”
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Identificare i pazienti con bassa HL

      • Indifferenza o distacco quando un medico o altro
        personale dello staff di reparto fornisce spiegazioni

      • Numero di visite di controllo, esami di laboratorio e
 Il     visite specialistiche saltate frequenti

      • Frequenza di errori nell’aderenza alla terapia o allo
        stile di vita prescritto
STRUMENTIDI MENTAL HEALTH LITERACY - NELLA PRATICA CLINICA DEL MMG
Identificare i pazienti con bassa HL

      • Non essere in grado di rispondere in modo corretto a
        domande relative a istruzioni mediche ricevute

 Il

      L’attenta osservazione di questi parametri può allertarci
      sull’esistenza di un problema di bassa Health Literacy
      nel paziente.
STRUMENTIDI MENTAL HEALTH LITERACY - NELLA PRATICA CLINICA DEL MMG
Come si misura l’Health Literacy

      The Newest Vital Sign
      Il Newest Vital Sign (NVS) è un test di screening di
      Health Literacy che si somministra in soli tre minuti. Al
      paziente viene richiesto di leggere una tabella
      nutrizionale standard di una confezione di gelato e di
      rispondere a sei domande.
 Il

      Il punteggio semplice ed immediato che si determina
      dalle risposte inquadra immediatamente una stima
      dell’esistenza di un probabile rischio di Health Literacy
      nel paziente.
Come si misura l’Health Literacy

      Il tempo di somministrazione (circa 3 minuti) e l’estrema
      semplicità dell’NVS lo rendono uno strumento
      utilizzabile come una misura di prima approssimazione
      dell’Health Literacy nella pratica clinica.
 Il
Come si misura l’Health Literacy
      Il Newest Vital Sign

 Il

           Tabella nutrizionale    Questionario
Come si misura l’Health Literacy

      Misure di screening da singolo segno

      Uno studio ha valutato una serie di domande quali
      fattori predittori dell’Health Literacy così come misurata
      da test più complessi comel’ S-TOFHLA (Wallace LS et al, 2006).
 Il
           Quanto ti senti a tuo agio nel riempiere moduli
                       di tipo medico da solo?

      È stata indicata come miglior predittore di una limitata
      Health Literacy se validate con i risultati del TOFHLA sui
      medesimi pazienti.
L’Health Literacy nella pratica clinica

      Quali strumenti di Health Literacy utilizzare
      nella pratica clinica per assicurare l’effettiva
      comprensione del paziente?

 Il
L’Health Literacy nella pratica clinica
      Weiss sostiene che siano sufficienti sei semplici
      comportamenti da adottare per migliorare la comunicazione
      e quindi incrementare l’Health Literacy del paziente nella
      pratica clinica quotidiana:

      1. Parlare lentamente;
 Il
      2. Utilizzare un linguaggio chiaro e non-medico;
      3. Utilizzare immagini per aumentare la comprensione;

                                                     (Weiss et al, 2007)
L’Health Literacy nella pratica clinica

      4. Limitare la quantità di informazioni fornite in una
         singola visita;
      5. Utilizzare il “Teach Back Method”;
      6. creare un’atmosfera che metta a proprio agio il
 Il      paziente incoraggiando le sue domande.
                                                      (Weiss et al, 2007)
L’Health Literacy nella pratica clinica

      Parlare lentamente
      Le informazioni di tipo medico rappresentano spesso
      un’area ineslporata di conoscenze per il paziente.

      Parlare lentamente facilita la comprensione del paziente e
 Il
      consente al medico di percepire maggiormente il
      feedback del paziente alle informazioni erogate.

      Utilizzare frasi semplici e brevi
L’Health Literacy nella pratica clinica
      Utilizzare un linguaggio non medico
      Prestare attenzione al linguaggio a alla terminologia
      utilizzata dal paziente e cercare di riproporla quando
      eroghiamo informazioni sanitarie.
      Fornire esempi e analogie per dare concretezza a concetti
      astratti
 Il
      Proviamo a sostituire nella pratica clinica termini medici
      con termini di uso comune.
      •Reazione avversa                    Effetto collaterale

      •Topico                             Sulla pelle

      •Ipoglicemia                        Bassi livelli di zucchero
L’Health Literacy nella pratica clinica
      Utilizzare immagini
      Le immagini trasformano le informazioni mediche da
      astrazioni in concetti pratici e familiari ed aiutano a
      ricordarle.
      Esempio: illustrare i valori pressori in modo efficace

 Il
L’Health Literacy nella pratica clinica
      Limitare la quantità di informazioni
      Solitamente tendiamo a spiegare tutto al paziente in
      un’unica visita.

      Molto spesso il risultato è che il paziente tornato a casa
      dimentichi la maggior parte delle nuove informazioni che
 Il   gli sono state fornite.

      È preferibile selezionare poche informazioni essenziali al
      paziente per la gestione della patologia e concentrare la
      comunicazione su queste ultime ripetendole più volte.
L’Health Literacy nella pratica clinica

      Nel selezionare le informazioni chiedere al paziente quali
      sono i punti critici.
      Il paziente tenderà a ricordare meglio un chiarimento ad
      un suo dubbio o quesito rispetto ad un’informazione
      generica.
 Il
      Combinare le nostre informazioni prioritarie con quelle del
      paziente per sviluppare una breve lista di argomenti dei
      quali discutere con il paziente.
L’Health Literacy nella pratica clinica
      Il Teach Back Method
      Non è mai sufficiente chiedere al paziente se ha capito!

 Il
L’Health Literacy nella pratica clinica

      Mettere il paziente a suo agio
      Incoraggiare le domande essenziali presupponendo che ce ne siano!

      •   Che cosa ho?
      •   Cosa devo fare?
 Il
      •   Come devo farlo?
      •   Cosa posso fare?
      •   Cosa non posso fare?
Stigma: rimuovere i preconcetti

      Mito: I problemi di salute mentale sono molto rari.

      Fatto: Ogni anno 1 persona su 4 si confronta con un
      problema di salute mentale.
 Il

      Mito: Le persone con disturbi mentali non sono in grado di
      lavorare.

      Fatto: Probabilimente tutti noi lavoriamo con qualcuno che
      sta fronteggiando un problema di salute mentale.
Stigma: rimuovere i preconcetti
      Mito: Gli adolescenti hanno alti e bassi, fa parte della
      pubertà. È normale.

      Fatto: 1 adolescente su 10 si troverà a fronteggiare un
      problema di salute mentale.
 Il
      Mito: Le persone con problem di salute mentale sono
      violente e imprevedibili.

      Fatto: Le persone con problem di salute mentale hanno
      maggiori probabilità di essere vittime di violenza.
Stigma: rimuovere i preconcetti
      Mito: Le persone con problemi di salute mentale non sono
      discriminate.

      Fatto: 9 persone su 10 con problem di salute mentale
      sperimentano stigma e discriminazione.
 Il
      Mito: È semplice per un ragazzo parlare di ciò che sente con
      I propri amici.

      Fatto: Quasi 3 ragazzi su 4 temono la reazione dei propri
      amici quando parlano dei propri problem di salute mentale
Stigma: incentivare il supporto

      Non è necessario essere un esperto per parlare con chi ha
      problemi di salute mentale
         Parlare, ma anche ascoltare: seplicemete essere presenti può significare
         tanto.

         Restare in contatto: incontrarsi, telefonare, mandare un’email o un
 Il      messaggio.

         Non parlare solo di salute mentale: parla anche di cose quotidiane.

         Ricordagli che ti importa di lui/lei: Piccoli gesti possono fare grandi
         differenze.

         Essere pazienti: alti e bassi possono essere ricorrenti.
L’Action Plan: pianificare il cambiamento
     Molti pazienti non riescono ad impostare azioni e comportamenti
     pratici necessari a mantenere un buono stato di salute o a gestire una
     patologia.

     Un Action Plan creato dal medico con il paziente individua uno step
     finalizzato a produrre un cambiamento nello stile di vita, che il
     paziente può attuare per ottenere un obiettivo di salute come
     smettere di fumare o perdere peso.
Il

     Un Action Plan aiuta ad integrare questi
     step    nella    vita    del    paziente,
     consentendogli di essere attivamente
     coinvolto nel percorso di cure.
L’Action Plan

 Il
L’Action Plan: pianificare il cambiamento
      Per impostare un Action Plan con i pazienti è sufficiente seguire
      alcuni semplici passaggi:

      Motivazione. Se il paziente non esprime una motivazione al
      cambiamento, non è pronto per l’Action Plan. Perché l’Action Plan
      abbia successo è necessario che il paziente percepisca l’importanza
      dell’obiettivo da raggiungere.
 Il
      Individuazione dell’obiettivo. Deve essere sempre individuato dal
      paziente sotto la guida del medico.

      Step piccoli e realistici. Occorre pensare a semplici azioni specifi
      che e realistiche che il paziente può attuare per realizzare
      l’obiettivo. Le azioni devono essere misurabili e valutabili dopo un
      breve periodo di tempo.
L’Action Plan: pianificare il cambiamento
      Uno step alla volta. Procedere per gradi con piccoli step o azioni
      che il paziente potrà portare a termine con elevata probabilità.
      Riempire tutto il modello. Specificare cosa, quanto, quando e con
      che frequenza va attuata l’azione.

      Valutare il grado di fiducia. Valutare il grado di fiducia che il
      paziente ha nel portare a termine lo step chiedendo: “Quanto si
      sente sicuro nel portare a termine questo Action Plan?”. Nella scala
 Il
      da 1 a 10 il paziente mostra fiducia nella buona riuscita da 7 in poi.

      Barriere. Chiedere al paziente: “Cosa potrebbe impedirle di portare
      a termine queste azioni?”. Valutare l’eventuale risposta per trovare
      una soluzione al superamento dell’ostacolo.
L’Action Plan: pianificare il cambiamento
     Consegnare una copia dell’Action Plan al paziente. Conservare una
     copia dello stesso nella cartella clinica del paziente.

     Follow-up. È molto importante per la riuscita dell’Action Plan e
     mostra interesse da parte del medico nel voler aiutare il paziente
     nel cambiamento. Può essere attuato con una chiamata telefonica o
Il   un successivo appuntamento. Il follow-up consente di ridefinire
     azioni o obiettivi non raggiunti, individuando le barriere e
     rimodulando le azioni.

     Se l’Action Plan ha successo. Gratificare il paziente e lavorare
     immediatamente allo step successivo verso il raggiungimento del
     miglior outcome di salute possibile per il paziente.
La pill card: migliorare l’aderenza
 Gli errori sanitari relativi all’aderenza alle prescrizioni quali
 assumere la dose sbagliata di farmaci o al tempo non
 corretto sono estremamente comuni.

   Molti studi mostrano che pazienti con livelli di Health
   Literacy inadeguati hanno minori probabilità di conoscere la
Il corretta modalità di assunzione dei farmaci e hanno
   maggiori difficoltà nel seguire prescrizioni farmacologiche
   complesse
La pill card: migliorare l’aderenza
 Aiutare i pazienti a conoscere i farmaci e come assumerli
 può ridurre il numero di questi errori medici soprattutto
 nella gestione di patologie croniche.

   Utilizzare una Pill Card da riempiere con il paziente, che
   illustri in un solo schema tutti i farmaci che il paziente deve
Il assumere, il motivo per il quale ciascun farmaco va assunto e
   il momento della giornata nel quale va assunto può
   migliorare sensibilmente l’aderenza del paziente alle
   prescrizioni farmacologiche.
La pill card: migliorare l’aderenza

Il
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