GUIDA OPERATIVA PER L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PER I PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA
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GUIDA OPERATIVA PER L’APPLICAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO PER I PAZIENTI CON INFEZIONE SOSPETTA O ACCERTATA Le misure di isolamento vengono convenzionalmente suddivise in due gruppi: 1. Precauzioni Standard; 2. Precauzioni Basate sulle Modalità di trasmissione (precauzioni aggiuntive alle Standard) PRECAUZIONI STANDARD Le Precauzioni Standard riportate hanno l'obiettivo del superamento dei limiti dei precedenti sistemi basati sulla diagnosi o sul sospetto di infezione: è infatti fondamentale che gli operatori adottino un approccio verso il paziente basato sulle procedure che costituiscono “potenziali fonti di rischio” e non sulla conoscenza della diagnosi o del sospetto di infezione della persona assistita. L'orientamento di queste precauzioni mira essenzialmente a interventi di carattere preventivo che rappresentano il modo più efficace per ridurre il rischio di trasmissione di microrganismi in tutti gli ambiti di cura sia da fonti note sia da quelle non note. Esse includono: • l'igiene delle mani, • l'uso dei DPI in funzione della prevista esposizione • ricondizionamento di apparecchiature, attrezzature, oggetti, dispositivi medici utilizzati • trasporto campioni biologici • smaltimento rifiuti • gestione della biancheria • pulizia e disinfezione ambientale • collocazione paziente • informazione sanitaria al degente e visitatori L'applicazione delle Precauzioni Standard durante l'assistenza è determinata dalla natura di interazione tra gli operatori e il paziente, dal grado previsto di esposizione al sangue ai liquidi biologici o agli agenti patogeni. L'educazione e la formazione sui principi e le motivazioni delle pratiche raccomandate sono elementi fondamentali delle PS, perché è opportuno facilitare il processo decisionale e promuovere l'adesione degli operatori sanitari quando si trovano di fronte a nuove circostanze. Le PS sono intese a proteggere i pazienti, facendo in modo che gli operatori non trasportino sulle loro mani agenti infettivi oppure che le apparecchiature utilizzate durante la cura dello stesso non siano contaminate. Pertanto, i nuovi elementi delle PS sono unicamente incentrati alla protezione del paziente, mentre la maggior parte dei precedenti elementi delle PS erano orientati alla protezione degli operatori. PRECAUZIONI AGGIUNTIVE Le Precauzioni basate sulla modalità di trasmissione (Precauzioni Aggiuntive) sono indicate per pazienti con infezione accertata, sospetta o per pazienti colonizzati da patogeni altamente trasmissibili o epidemiologicamente importanti per i quali sono necessarie, per interrompere la catena di trasmissione, misure aggiuntive oltre le PS. Le misure aggiuntive sono adeguate a prevenire la trasmissione per: • via aerea • droplet/goccioline • contatto Trasmissione per via aerea: è la trasmissione di infezioni attraverso la diffusione per via aerea di droplet nuclei, di dimensione < 5 µ, contenenti microrganismi che rimangono sospesi nell'aria per lunghi periodi di tempo. Questa trasmissione può avvenire anche attraverso particelle di polvere contenente l'agente infettivo. I microrganismi trasportati in questo modo possono essere largamente dispersi da correnti d'aria e possono venire inalati da un ospite suscettibile, dentro la stessa stanza ma anche lontano dal paziente fonte. La prevenzione della dispersione di alcuni patogeni trasmissibili per via aerea richiede l'utilizzo di speciali trattamenti di ventilazione dell'aria, ovvero una stanza di isolamento a pressione negativa, con il monitoraggio della pressione negativa rispetto alla zona circostante (A.I.I.R.). Nell' A.I.I.R. sono previsti 12 ricambi aria/ora per le nuove costruzioni e ristrutturazioni e 6 ricambi aria/ora per le strutture esistenti, aspirazione dell'aria direttamente verso l'esterno, oppure diffusa nuovamente attraverso filtri HEPA prima della riemissione Gli agenti infettivi a cui applicare ciò includono: Coronavirus,, Micobatterio della tubercolosi (BK), Virus del morbillo, virus varicella zoster. Per il personale che entra in una A.I.I.R. è raccomandato l'uso degli APVR (FFP3) in modo da prevenire l'acquisizione di agenti infettivi trasmessi per via aerea. Trasmissione per droplet/goccioline: è la trasmissione diretta di un agente da un serbatoio a un ospite suscettibile attraverso la diffusione di goccioline di grandi dimensioni > 5 µ trasmesse a breve distanza, prodotte da tosse, starnuti, Pag. 1 a 27
goccioline di saliva, o durante l'esecuzione di alcune procedure come la broncoscopia e l'aspirazione bronchiale. Tale trasmissione tecnicamente è una forma di trasmissione per contatto, tuttavia, in contrasto con la trasmissione per contatto, le goccioline respiratorie che trasportano gli agenti infettivi trasmettono le infezioni quando arrivano direttamente dal tratto respiratorio degli individui infetti e si spostano direttamente sulle mucose (congiuntive, nasali e bocca) degli ospiti suscettibili, generalmente a breve distanza (circa un metro). Poiché le goccioline non restano sospese nell'aria, per prevenire la trasmissione non sono richieste particolari ventilazioni o trattamenti dell'aria. Per gli operatori sanitari in assistenza sono richiesti DPI di qualità adeguata alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e secondo le “Indicazioni ad interim per un utilizzo razionale delle protezioni per infezione da SARS-COV-2 nelle attività sanitarie e sociosanitarie nell’attuale scenario emergenziale SARS-COV-2” dell’Istituto Superiore di Sanità. Trasmissione per contatto: è il più importante e frequente modo di trasmissione delle infezioni ed è suddivisibile in due sottogruppi: Trasmissione per contatto diretto: Comporta il trasferimento dei microrganismi tra una persona infetta o colonizzata e un ospite suscettibile (contatto cute-cute) ossia l'immediato trasferimento di un agente dal serbatoio all'ospite suscettibile attraverso il contatto diretto senza passaggi intermedi (oggetti o persone contaminate). Le opportunità di trasmissione mediante contatto diretto tra pazienti ed operatori sanitari includono: - la penetrazione diretta degli agenti infettivi proveniente dal paziente attraverso la presenza di lesione della cute (tagli ed abrasioni) degli operatori. - Il trasferimento degli acari della scabbia sulla cute degli operatori in caso di contatto diretto con la cute del paziente - il trasferimento dell'HSV a pazienti quando l'operatore sviluppa un giradito erpetico - l'acquisizione dell'HSV da parte dell'operatore durante la pulizia del cavo orale del paziente Trasmissione per contatto indiretto: Trasmissione di un agente da un serbatoio a un ospite suscettibile attraverso oggetti contaminati che fungono da tramite quali strumenti, - apparecchiature, dispositivi, mani non pulite, guanti contaminati. Le opportunità di trasmissione mediante contatto indiretto includono: - la trasmissione di patogeni ad un paziente attraverso le mani dell'operatore, se questo non ha eseguito l'igiene delle mani tra un paziente e l'altro - la trasmissione di patogeni ad un paziente attraverso i guanti contaminati utilizzati dall'operatore - la trasmissione di patogeni attraverso strumenti o dispositivi contaminati utilizzati per la cura di più pazienti senza essere sottoposti ad idoneo ricondizionamento o contaminati da sangue o liquidi biologici che vengono condivisi tra più pazienti, senza essere puliti o disinfettati tra un uso e l'altro, o non puliti adeguatamente prima di essere sottoposti a procedure di sterilizzazione o disinfezione. Per prevenire l'acquisizione di agenti infettivi trasmessi per contatto diretto o indiretto è richiesta: - un'adeguata igiene delle mani scegliendo la pratica più efficace (frizionamento alcolico delle mani o lavaggio semplice, antisettico o chirurgico delle mani) - un corretto uso dei guanti sia per la scelta del materiale di composizione (lattice, lattice privo di polvere, nitrile, vinile, gomma, ecc.) sia per tipologia (sterile chirurgico, sterile ambidestro, non sterile, ecc.) - un corretto uso di camici per proteggere le braccia e le aree del corpo esposte degli operatori sanitari e prevenire la contaminazione della divisa da sangue liquidi biologici e altro materiale potenzialmente infetto. Per la scelta del camice è importante basarsi sulla tipologia di interazione con il paziente, includendo la possibilità di venire a contatto con sangue liquidi biologici materiale infetto o potenzialmente infetto che può penetrarne la barriera. Pag. 2 a 27
MODALITA' OPERATIVE PER: PRECAUZIONI STANDARD E PRECAUZIONI BASATE SULLA TRASMISSIONE (contatto, droplet/goccioline e via aerea) AZIONE MOTIVAZIONE Riduzione del rischio di trasmissione di microrganismi, Applicazione delle precauzioni standard sia da fonti note che da quelle non note Aggiornamento dei contenuti del documento In adeguamento alle nuove linee guida ed evidenze scientificheed implementazione delle più Diffusione Formazione-Informazione degli operatori aggiornate misure preventive Verifica diretta dell'applicazione delle schede Valutare l'adesione e ritornare i dati per il operative del documento miglioramento continuo Monitoraggio del livello di formazione del personale, Verifica delle conoscenze e dell'adesione al rilevazione bisogni formativi in tema e individuazione di documento azioni correttive Segnalazione di alert organism Attuazione tempestiva delle misure di isolamento Notifica malattia infettiva accertata o sospetta Adempimenti normativi Attuazione misure di isolamento atte a gestire e Gestione degli eventi epidemici controllare l'evento epidemico e prevenire l'insorgenza di Gestione degli esposti nuovi casi profilassi post-esposizione e adempimenti Attuazione Collocazione in base alle caratteristiche del normativi Prevenzione della trasmissione degli agenti patogeni al paziente fine di ridurre eventi avversi in pazienti infetti e non infetti Utilizzo dei DPI Protezione di mucose, vie respiratorie, cute ed indumenti dal contatto con agenti infettanti e adempimenti Riduzione delnormativi trasferimento di agenti patogeni da un Igiene delle mani paziente all'operatore e dall'operatore al paziente 'e riduzione della contaminazione ambientale Prevenzione della contaminazione grossolana della Gestione e smaltimento biancheria e teleria superfici e delle persone Prevenzione della trasmissione degli agenti patogeni al Applicazione pratiche sicure per la prevenzione fine di ridurre eventi avversi da pazienti infetti a infezioni occupazionali operatori Prevenzione delle infezioni nosocomiali al paziente Modalità di trattamento dei dispositivi/presidi e e/o delle infezioni occupazionali agli operatori sanitari materiale riutilizzabile e adempimenti normativi Prevenzione della trasmissione di agenti patogeni tra Applicazione pratiche di iniezione sicure diversi pazienti e tra operatore e paziente Pratiche di controllo delle infezioni per le Prevenzione della trasmissione di agenti patogeni a procedure di puntura lombare pazienti sottoposti a tali procedure Prevenzione della trasmissione di agenti infettivi da Manovre rianimatorie paziente a paziente e da paziente ad operatore sanitario al personale di assistenza, al paziente e a Educazione Igiene respiratoria /protocollo tosse tutte le persone che accedono alla struttura sanitaria per prevenire la trasmissione dei patogeni respiratori Procedure di sanificazione e disinfezione Riduzione della concentrazione di microrganismi presenti ambientale su di un substrato Prevenzione contaminazione ambientale e prevenzione Trasporto campioni biologici infezioni occupazionali e adempimenti normativi Prevenzione della trasmissione degli agenti patogeni da Trasporto paziente persona a persona Prevenzione delle infezioni occupazionali e Gestione e smaltimento rifiuti adempimenti normativi Pag. 3 a 27
AZIONE MOTIVAZIONE Educazione sanitaria al degente, ai familiari, ai Prevenzione della trasmissione delle infezioni visitatori e ai caregivers Applicazione delle precauzioni delle malattie Riduzione del rischio di trasmissione di microrganismi a trasmissibili per contatto trasmissione per contatto diretto o indiretto Prevenzione delle infezioni correlate all'assistenza con il Individuazione del livello di rischio infettivo del corretto utilizzo delle risorse disponibili e l'individuazione paziente delle procedure a rischio infettivo da governare Valutazione collocazione paziente Prevenzione della trasmissione degli agenti patogeni Assistenza di coorte Gestione e controllo degli eventi epidemici Vestizione nonché rimozione corretta e sicura Prevenzione e tutela degli operatori sanitari addetti dei DPI all'assistenza diretta Prevenzione della trasmissione di agenti patogeni, Individuazione e scelta della tecnica sull'igiene attuazione della tecnica idonea correlata all'agente delle mani in base al rischio di trasmissione infettivo e razionalizzazione delle risorse disponibili Personalizzazione dispositivi, DPI, attrezzature, Prevenzione della trasmissione di agenti infettivi da carrello materiale vario, contenitori biancheria, paziente a paziente rifiuti, ecc. Procedure atte a limitare la contaminazione Prevenzione della trasmissione degli agenti patogeni ambientale Collocazione del paziente all'interno del PS Prevenzione della trasmissione degli agenti patogeni Prevenzione della trasmissione di agenti infettivi da Scelta di altra struttura paziente a paziente e la corretta tutela degli operatori sanitari Collocazione del paziente nelle strutture Prevenzione della trasmissione di agenti infettivi da degenziali paziente a paziente Termine isolamento Razionalizzazione delle risorse disponibili Pag. 4 a 27
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard L' igiene delle mani comprende: IGIENE DELLE MANI • il lavaggio delle mani con un semplice sapone (lavaggio semplice-sociale) • il lavaggio delle mani con sapone contenente antisettico (lavaggio antisettico e chirurgico) • il frizionamento delle mani con soluzioni su base alcolica che non richiedono l'uso d'acqua (decontaminazione alcolica). Procedere al lavaggio semplice delle mani quando queste sono visibilmente sporche. Procedere al lavaggio antisettico delle mani quando queste sono contaminate con materiale organico, sangue o liquidi biologici, quando sia avvenuto un contatto con spore (es.: Clostridium difficile) e prima e dopo procedure invasive. Quando le mani non sono visibilmente sporche, sono da preferirsi le soluzioni alcoliche per la loro superiore attività microbicida e per la loro rapidità d'azione. Indicazioni all'igiene delle mani: • prima e dopo il contatto diretto con i pazienti • prima e dopo l'utilizzo dei guanti • prima di utilizzare un dispositivo medico invasivo per l'assistenza al paziente • dopo il contatto con fluidi o escrezioni corporee, mucose o cute non integra o medicazioni della ferita • spostandosi da un distretto corporeo contaminato ad uno pulito durante l'assistenza allo stesso paziente • dopo il contatto con oggetti e superfici (compresa l'attrezzatura medica come monitor pompe infusionali, pulsantiere, ecc.) nell'ambiente circostante il paziente • prima di manipolare o preparare farmaci e alimenti • dopo aver utilizzato la toilette RACCOMANDAZIONI Mantenere le unghie corte e prive di smalto. Non indossare unghie artificiali e/o estensioni ricostruite se le attività prevedono il diretto contatto con i pazienti. Le raccomandazioni di consenso scoraggiano fortemente l'utilizzo di monili. Gli anelli possono forare i guanti e ferire i pazienti. Il 40% degli operatori sanitari presentano sulla cute sotto gli anelli colonie di E. cloacae, Klebsiella, Acinetobacter che possono persistere per mesi. Per la decontaminazione delle mani con soluzioni alcoliche, applicare una quantità di prodotto sufficiente per coprire tutta la superficie delle mani e frizionare insieme le mani comprese le dita finché non siano asciutte. Assicurarsi che le mani siano completamente asciutte, chiudere il rubinetto a manopola con la stessa carta con cui sono state asciugate le mani. La cute delle mani deve essere mantenuta in buone condizioni. A fine turno lavorativo utilizzare creme per minimizzare il rischio di dermatiti irritative da contatto associate all'uso dei prodotti per l'igiene delle mani. Degenza: COLLOCAZIONE DEL Nella scelta della collocazione del paziente prendere in considerazione la possibilità della trasmissione di agenti patogeni PAZIENTE relativamente a: caratteristiche del paziente: stato mentale, grado di autosufficienza, fattori psicosociali, condizioni che favoriscono la trasmissione di infezioni ad altri pazienti (es.: ferite secernenti, incontinenza fecale, Pag. 5 a 27
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard secrezioni non contenute e neonati con sospetta infezione) COLLOCAZIONE DEL In base alle caratteristiche sopra elencate, se possibile, collocare tali pazienti in camera singola. Nell'impossibilità di una PAZIENTE camera singola raggruppare i pazienti con la stessa patologia in un'unica stanza e comunque nel collocare i pazienti tenere in considerazione quelli con elevato rischio di acquisizione di infezione associato all'assistenza (es.: immunosoppressione, ferite aperte, cateteri a dimora, prolungata degenza, e totale dipendenza dagli operatori sanitari per le attività della vita quotidiana). Ambulatori: in tali settori il rischio di trasmettere agenti patogeni è legato in particolar modo a quelli correlati alle infezioni respiratorie è quindi necessario applicare l'igiene respiratoria/protocollo della tosse. Evitare che i pazienti con sintomi respiratori (es.: tosse, sindrome influenzale, aumento delle secrezioni respiratorie) stazionino in sale d'attesa comuni per limitare il numero degli individui esposti. Se non è possibile lo stazionamento in zone separate, mantenere una distanza tra pazienti sintomatici e non sintomatici maggiore di un metro. Ai pazienti con sospetta infezione a trasmissione per via aerea (es.: COVID-19, tubercolosi polmonare o laringea, morbillo, varicella) fare indossare una mascherina chirurgica. Domiciliare: la collocazione in assistenza domiciliare è concentrata sul tutelare dall'esposizione infettiva gli altri membri della famiglia. Può essere utile allontanarli da casa od effettuare una separazione spaziale. DISPOSITIVI I DPI (dispositivi di protezione individuale) si riferiscono ad una varietà di barriere e respiratori utilizzati da soli o in DI combinazione per proteggere le mucose, le vie respiratorie, la cute e gli indumenti dal contatto con agenti infettanti. La scelta dei DPI è basata sul tipo di interazione col paziente e/o sulla possibile modalità di trasmissione. I contenitori, PROTEZIONE designati sia per lo smaltimento dei DPI monouso che per quelli riutilizzabili, devono essere collocati in una posizione INDIVIDUALE comoda al fine di facilitare la rimozione e la prevenzione della contaminazione microbiologica ambientale. (DPI) Si ricorda di porre particolare attenzione alla procedura di rimozione di DPI al fine di evitare l'auto contaminazione GUANTI Sono usati per prevenire la contaminazione delle mani del personale quando: • è previsto il contatto con sangue, liquidi corporei, mucose, cute lesa e altro materiale potenzialmente infetto; • si ha contatto diretto con pazienti colonizzati o infetti da patogeni trasmessi per contatto (es.: MDRO's, Clostridium difficile, Acaro della Scabbia, ecc.) ; • manipolando o toccando strumentazione o superfici visibilmente o potenzialmente contaminate. I guanti proteggono sia i pazienti che il personale sanitario dall'esposizione a liquidi biologici. Sono disponibili per la cura di routine dei pazienti guanti monouso non sterili prodotti con materiali vari (es. lattice, vinile, nitrile). La scelta del tipo di guanto si basa su un certo numero di fattori quali: • le procedure che devono essere eseguite, • la sensibilità al componente (es.: lattice) Pag. 6 a 27
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard DISPOSITIVI • la taglia (S-M-L) DI I GUANTI STERILI devono essere utilizzati in ogni procedura chirurgica, nelle procedure invasive sterili (es.: inserimento catetere vescicale, CVC, PICC, ecc.), durante il parto vaginale, durante la preparazione di NPT e di chemioterapici. PROTEZIONE I GUANTI MONOUSO NON STERILI devono essere utilizzati in tutte le occasioni dove può esistere il rischio di INDIVIDUALE contaminazione con liquidi biologici (es.: sangue, escreti, secreti, ecc.) o con oggetti contaminati. (DPI) Alcuni esempi di indicazione d'uso: • Nel contatto con cute non integra e mucose • Durante l'inserimento e rimozione di cvp • Nell'esecuzione di prelievo ematico • Nella disconnessione di linee venose • Durante lo smaltimento dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo • Durante il ricondizionamento e pulizia di dispositivi, attrezzature e superfici potenzialmente contaminate. I GUANTI IN GOMMA RINFORZATI (attualmente di colore viola) sono indicati per la manipolazione e il lavaggio manuale dello strumentario chirurgico ivi compreso il caricamento della lavaferri automatica. I GUANTI IN GOMMA PER USO DOMESTICO devono essere utilizzati per le pulizie ambientali. RACCOMANDAZIONI • I guanti devono essere considerati una misura aggiuntiva e mai sostitutiva rispetto all'igiene delle mani. • I guanti utilizzati in combinazione con altri DPI devono essere indossati per ultimi ricoprendo • con essi il polsino del camice • I guanti sono il primo DPI che deve essere rimosso • Indossare e rimuovere i guanti al letto del paziente al fine di non contaminarli prima dell’uso e non contaminare oggetti o superfici ambientali dopo l’uso • Dopo aver indossato i guanti non toccarsi il viso e/o aggiustarsi altri DPI • Per gli operatori che presentano sensibilizzazione cutanea ai guanti in lattice vengono consigliati i guanti monouso in vinile che offrono le stesse garanzie di protezione • I guanti devono essere utilizzati nella misura appropriata (S-M-L) • I guanti vanno sostituiti: tra un paziente e l'altro e nelle diverse procedure effettuate sullo stesso paziente. • Può essere necessario il cambio dei guanti durante le cure sul singolo paziente per prevenire la contaminazione crociata dei siti corporei, in quanto durante la cura del paziente la trasmissione di agenti infettanti può essere ridotta dall'adesione al principio di lavorare “dal pulito allo sporco” e circoscrivendo o limitando la contaminazione delle superfici/attrezzature circostanti l'unità paziente. • Dopo l'utilizzo i guanti devono essere eliminati negli appositi contenitori per il rischio infettivo CAMICI I camici sono utilizzati per proteggere le braccia e le aree del corpo esposte degli operatori sanitari e prevenire la contaminazione della divisa da sangue, fluidi corporei e altro materiale potenzialmente Pag. 7 a 27
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard DISPOSITIVI infetto. DI La necessità e il tipo di camice selezionato si basa sulla tipologia di interazione con il paziente. I CAMICI IN TNT monouso con polsino di cotone vengono impiegati prevalentemente a protezione dei visitatori PROTEZIONE I CAMICI IN TESSUTO AD ALTA TECNOLOGIA (es.:microfibra) ricondizionabili non sterili vengono indossati dagli INDIVIDUALE Operatori Sanitari a loro protezione e a protezione del paziente dai liquidi biologici e agenti infettanti. (DPI) I CAMICI IN TESSUTO AD ALTA TECNOLOGIA (es.:goretex) ricondizionabili sterili devono essere utilizzati dagli Operatori Sanitari durante interventi chirurgici e altre procedure dove è richiesta l'asepsi. Tale DPI protegge il paziente e l'operatore dai liquidi biologici e agenti infettanti. RACCOMANDAZIONI • Il camice è il primo DPI ad essere indossato. • I camici dovrebbero essere rimossi prima di lasciare la zona di cura del paziente per prevenire i rischi di contaminazione ambientale. • Al fine di garantire un'adeguata copertura per gli Operatori Sanitari i camici sono disponibili in diverse taglie (piccola, media, grande) identificate da un codice colore sul girocollo. • I camici dovrebbero essere rimossi in maniera da prevenire la contaminazione della divisa/indumenti e della cute di chi li indossa. • Alla rimozione del camice eseguire l'igiene delle mani prima di lasciare la zona di cura del paziente. • Indossare il camice nel contatto diretto con il paziente infetto/colonizzato da patogeni altamente diffusibili e se questi ha secrezioni o escrezioni profuse. • Il lato del camice contaminato, cioè quello esterno, va rivoltato verso l'interno e arrotolato in un fascio, e poi smaltito secondo la tipologia (monouso- pluriuso) in un contenitore dedicato per contenere la contaminazione. MASCHERINE CHIRURGICHE nate per proteggere il paziente, oggi, per le caratteristiche che presentano, costituiscono un efficace sistema di barriera anche per l'Operatore Sanitario (resistenza ai fluidi ed elevato potere filtrante). le mascherine chirurgiche sono utilizzate nei settori di cura per tre principali scopi: • indossate dagli operatori sanitari per proteggerli dal contatto con fluidi provenienti dai pazienti (es.: secrezioni respiratorie, schizzi di sangue ecc.). • Indossate dagli operatori sanitari quando sono impegnati in procedure che richiedono la tecnica sterile, per proteggere i pazienti da esposizione ad agenti infettivi, colonizzanti la bocca e/o il naso degli operatori sanitari. • Indossate dai pazienti con tosse per limitare la potenziale diffusione di secrezioni respiratorie infette dal paziente ad altri pazienti/operatori. RACCOMANDAZIONI • Le mascherine chirurgiche possono essere utilizzate in combinazione con occhiali per proteggere la bocca, il naso e gli occhi. OCCHIALI PROTETTIVI E SCHERMI FACCIALI Pag. 8 a 27
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard DISPOSITIVI Adottare protezione per occhi naso e bocca utilizzando una mascherina e occhiali protettivi oppure solamente uno schermo DI facciale, è necessario quando è prevedibile uno schizzo, uno spruzzo di qualsiasi secrezione respiratoria o altri fluidi corporei. PROTEZIONE La scelta tra occhiali protettivi o schermo facciale per la protezione degli occhi è condizionata da: INDIVIDUALE – specifiche situazioni di lavoro (DPI) – rischio di esposizione a schizzi di sangue, liquidi corporei, – utilizzo in combinazione di altri DPI, – personali esigenze visive. Gli occhiali protettivi anche se sono efficaci per la protezione degli occhi non garantiscono protezione per schizzi, spruzzi ad altre parti del viso e mucose. Rispetto agli occhiali protettivi, lo schermo facciale invece è in grado di fornire protezione a tutto il viso. OCCHIALI PROTETTIVI E SCHERMI FACCIALI MONOUSO: dopo l'uso devono essere smaltiti negli appositi contenitori. OCCHIALI PROTETTIVI E SCHERMI FACCIALI RIUTILIZZABILI: preferibilmente ad uso personale, dopo l'uso devono essere adeguatamente trattati (vedi prontuario antisettici e disinfettanti: RACCOMANDAZIONI • Il solo schermo facciale può essere usato al posto di una mascherina chirurgica e occhiali protettivi, per fornire la protezione più completa del viso. • Gli occhiali personali e le lenti a contatto non sono considerati un'adeguata protezione degli occhi; non sono dei DPI. • Le mucose della bocca, del naso e degli occhi sono sensibili porte d'ingresso agli agenti infettivi, pertanto l'utilizzo di mascherina chirurgica, occhiali protettivi, schermi facciali è una componente fondamentale delle precauzioni standard. • La rimozione di schermo facciale, occhiali protettivi e mascherina chirurgica può essere effettuata in sicurezza dopo aver rimosso i guanti ed aver effettuato l'igiene delle mani; in quanto i lacci e le fasce per il fissaggio alle orecchie e alla testa sono considerati “puliti” e pertanto sicuri nella rimozione a mani nude. Sono invece da considerarsi contaminate le superfici anteriori esterne di mascherina chirurgica, occhiali protettivi e schermi facciali. APPARECCHI PER LA PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE (APVR) Questi dispositivi garantiscono una efficace protezione delle vie respiratorie degli operatori sanitari da particelle costituite da polveri, fumi e microrganismi, di dimensioni comprese tra 0,002 e 2 µm. Devono essere conformi alla norma UNI EN 149:2001 e in base alla loro efficacia filtrante vengono suddivisi in 2 differenti classi distinte per le destinazioni d'uso: • Classe FFP2/FFP3: devono essere utilizzati per l'assistenza diretta a pazienti nelle procedure che generano aerosol. La presenza di baffi, basette e barba non garantisce la corretta tenuta del DPI. L'APVR va sostituito quando è sporco, danneggiato, quando sia stata compromessa la sua tenuta (deformato) e qualora si sospetti che sia stato contaminato da liquidi biologici. Tale DPI deve essere eliminato in un contenitore per rifiuti a rischio infettivo. Pag. 9 a 27
SCHEDA OPERATIVA - Precauzioni standard DISPOSITIVI • Il personale di assistenza deve considerare importanti le misure di controllo atte a contenere le secrezioni respiratorie DI per prevenire la trasmissione dei patogeni respiratori attraverso goccioline e fomite (produzione di secrezione) soprattutto durante le epidemie stagionali di infezioni da virus PROTEZIONE • respiratori in comunità (influenza, adenovirus, virus parainfluenzali). INDIVIDUALE • Implementare le misure che seguono nel tempo i pazienti e accompagnatori che presentano segni e sintomi di infezioni (DPI) respiratorie iniziando dall'arrivo nella struttura sanitaria (triage, sale di attesa del Pronto Soccorso, ambulatori e studi medici). Affiggere all'entrata della Struttura Ospedaliera e ambulatoriali e in zone strategiche le istruzioni per i pazienti e altre persone che abbiano sintomi di infezione respiratoria, affinché coprano naso e bocca, quando tossiscono o starnutiscono, con fazzoletti di carta eliminati immediatamente. Eseguire l'igiene delle mani dopo il contatto con le secrezioni respiratorie. • Avere a disposizione fazzoletti di carta e contenitori per lo smaltimento Nei periodi di aumento della prevalenza delle infezioni respiratorie in comunità fornire mascherine chirurgiche ai pazienti con tosse e ad altre persone sintomatiche all'entrata nelle strutture / servizi sanitari • Incoraggiare sia i pazienti che gli accompagnatori a mantenere una distanza di almeno un metro dalle altre persone nelle sale di attesa comuni. L'esposizione delle mucose degli occhi, del naso e della bocca a sangue e fluidi corporei è stata associata alla trasmissione PREVENZIONE PER IL al personale sanitario di Virus trasmissibili per via ematica e altri agenti infettivi. Oltre all'utilizzo dei DPI, le pratiche di CONTATTO CON MUCOSE lavoro sicure, devono essere applicate per proteggere le mucose e la cute non integra degli operatori sanitari dal contatto con materiale potenzialmente infetto. Queste includono: • non toccare con mani contaminate, sia che si indossino o meno i guanti, la bocca, il naso, gli occhi ed il volto. • Posizionarsi nei confronti del paziente lateralmente, in modo da non avere contatto diretto con schizzi e spruzzi. • Porre attenzione al corretto posizionamento dei DPI, prima del contatto con il paziente, per evitare successivi aggiustamenti degli stessi durante l'uso che potrebbero provocare contaminazione del volto o delle mucose. • La pulizia e la disinfezione di tutta l'area di cura del paziente è importante in quanto soggetta a frequenti manipolazioni SANIFICAZIONE e quindi ad alta probabilità di contaminazione ambientale . AMBIENTALE • Pulire e disinfettare le superfici che possono essere facilmente contaminate da patogeni , sia quelle nelle immediate vicinanze del paziente (es. sponde del letto, comodini, tastiere per la • movimentazione elettrica del letto) sia quelle frequentemente toccate durante l'assistenza al paziente (es: maniglie delle porte, lavandini, sedie comode, superfici e attrezzature in prossimità dei pazienti) con frequenza maggiore rispetto a superfici a minor rischio ( es: superfici orizzontali delle sale d'attesa). • Nel corso di un sospetto o di una provata epidemia dove si presume che il serbatoio sia l'ambiente, le procedure routinarie di pulizia vanno riesaminate per quanto riguarda l'uso di disinfettante a concentrazione appropriata, la frequenza e la metodologia da applicare . Pag. 10 a 27
SCHEDA OPERATIVA - Scheda operativa per precauzioni aggiuntive alla trasmissione per pazienti con sospetto o accertato contagio da Coronavirus - PRONTO SOCCORSO Isolare il paziente con sospetto o accertato contagio da Coronavirus il più presto possibile dall'accesso in Pronto Soccorso. COLLOCAZIONE DEL Sistemare il paziente nella stanza visita, aprire la finestra o vasistas. PAZIENTE La porta deve restare chiusa, il personale sanitario deve prestare attenzione a non creare correnti d'aria. Il degente deve rimanere isolato dentro la stanza visita e limitare l'accesso ai soli operatori sanitari. Quando il paziente ha lasciato la stanza, questa deve rimanere vuota (con porta chiusa e finestra aperta) per il tempo sufficiente a consentire un completo ricambio dell'aria (non meno di 1 ora) prima di procedere alla sanitizzazione e all'utilizzo per un nuovo paziente. Il paziente deve mantenere la mascherina chirurgica fino a nuove disposizioni da parte degli operatori sanitari. DISPOSITIVI DI N.B. : non fare mai indossare al paziente un APVR con valvola espiratoria! PROTEZIONE Gli Operatori Sanitari che assistono il paziente prima di entrare nella stanza devono indossare i DPI adeguati secondo le “Indicazioni ad interim per un utilizzo razionale delle protezioni per infezione da SARS-COV-2 nelle attività sanitarie e INDIVIDUALE sociosanitarie nell’attuale scenario emergenziale SARS-COV-2” dell’Istituto Superiore di Sanità. Indossare guanti monouso prima di manipolare secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato. Indossare un camice monouso se si prevede un importante contatto con secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato e lo schermo facciale se si prevedono schizzi e spruzzi di secrezioni respiratorie Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle mani. Solo al di fuori della stanza devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI, ricondizionarli/smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire nuovamente l'igiene delle mani. IGIENE DELLE MANI Gli Operatori Sanitari devono lavarsi accuratamente le mani con soluzione antisettica rispettando i 5 momenti dell'OMS. Seguire un percorso preferenziale (quello più breve) per gli accertamenti radiologici ed evitare la contemporanea presenza TRASPORTO PAZIENTE di altri pazienti in sala d'attesa e/o in luoghi di diagnosi. Durante il trasporto il paziente deve indossare la mascherina chirurgica che copra bene naso e bocca. Informare gli operatori addetti al trasporto e coloro che avranno contatti col paziente sulle precauzioni che dovranno adottare nei momenti di maggior contatto, senza violare il diritto alla privacy. Durante il trasporto in ascensore limitare l'accesso alla cabina all'accompagnatore il quale, solo all'interno della cabina, deve indossare i DPI adeguati. Per il personale che trasporta il paziente, tale DPI non è richiesto nel trasporto in ampi spazi. Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe ecc.) e sanitizzare il mezzo (barella o sedia a rotelle). Tenere finestra e vasistas aperti e porta chiusa della stanza visita per un tempo non inferiore a 1 ora al fine di consentire SANIFICAZIONE un completo ricambio dell'aria. Dopodiché procedere a sanitizzare la stanza secondo il protocollo di pulizia aziendale e le AMBIENTALE indicazioni del Ministero della Salute. Pag. 11 a 27
SCHEDA OPERATIVA - Scheda operativa per precauzioni aggiuntive alla trasmissione per pazienti con sospetto o accertato contagio da Coronavirus - PRONTO SOCCORSO La biancheria utilizzata per il paziente deve essere smaltita come infetta. I cuscini e le coperte se contaminati e al BIANCHERIA E TELERIA trasferimento del paziente smaltirli come biancheria infetta. Informare il paziente sulle finalità dell'isolamento fornendogli tutte le informazioni relative alla sospetta patologia ed EDUCAZIONE istruendolo sulle seguenti norme comportamentali: SANITARIA AL DEGENTE 1. Utilizzare fazzoletti di carta monouso durante gli accessi di tosse ed eliminarli immediatamente nei contenitori per rifiuti pericolosi a rischio infettivo 2. Eseguire l'igiene delle mani (lavaggio o frizionamento alcolico delle mani) in modo particolare dopo gli accessi di tosse, starnuti e l'utilizzo dei servizi igienici 3. Non uscire dalla camera visita se non indicato dal personale di assistenza e tenere chiusa la porta. SCHEDA OPERATIVA - Scheda operativa per precauzioni aggiuntive alla trasmissione per pazienti con sospetto o accertato contagio da Coronavirus trasmesso attraverso droplet/goccioline - AMBULATORI Compatibilmente con la codifica eseguita in triage, se possibile dare la precedenza ai pazienti che tossiscono ed COLLOCAZIONE DEL espettorano frequentemente. PAZIENTE Al paziente con sintomi respiratori, se tollerata, fare indossare una mascherina chirurgica che copra naso e bocca. Procedere alla separazione spaziale (non inferiore ad 1 metro) di tali pazienti dalle altre persone presenti nelle aree di attesa. Collocare il prima possibile i pazienti con infezione sospetta o accertata da patogeni che vengano trasmessi tramite droplet/goccioline, prodotte attraverso tosse, starnuti o fonazione e che si depositano su oggetti e superfici in una stanza/box. Nell'impossibilità d'individuare tale stanza/box, assicurarsi che il paziente sia posto ad una distanza non inferiore ad 1 metro dalle altre persone. Separare con una tenda una barella dall'altra in modo da ridurre al minimo le probabilità di contatto stretto. Nelle immediate vicinanze predisporre un contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo e l'occorrente per l'igiene delle mani. Pag. 12 a 27
SCHEDA OPERATIVA - Scheda operativa per precauzioni aggiuntive alla trasmissione per pazienti con sospetto o accertato contagio da Coronavirus trasmesso attraverso droplet/goccioline - AMBULATORI Gli Operatori Sanitari devono indossare prima di entrare nella stanza/box e ogni qualvolta si trovino ad operare ad una DISPOSITIVI DI distanza inferiore ad 1 metro dal paziente: PROTEZIONE • mascherine idonee • guanti monouso prima di manipolare secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato INDIVIDUALE • un camice monouso se si prevede un importante contatto con secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato • schermo facciale se si prevedono schizzi e spruzzi di secrezioni respiratorie o altro materiale contaminato. Gli Operatori Sanitari, dopo l'uso, devono rimuovere come primo DPI i guanti e procedere all'igiene delle mani. Successivamente devono rimuovere correttamente tutti gli altri DPI, ricondizionarli/smaltirli nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo ed eseguire nuovamente l'igiene delle mani. IGIENE DELLE MANI Gli Operatori Sanitari devono lavarsi accuratamente le mani con soluzione antisettica rispettando i 5 momenti dell'OMS. Durante il trasporto il paziente deve indossare la mascherina chirurgica che copra bene naso e bocca, compatibilmente con TRASPORTO PAZIENTE le condizioni cliniche. Informare gli operatori addetti al trasporto e coloro che avranno contatti con il paziente sulle precauzioni che dovranno adottare nei momenti di maggior contatto, senza violare il diritto alla privacy. Durante il trasporto in ascensore, limitare l'accesso alla cabina all'accompagnatore il quale, solo all'interno della cabina, deve indossare idonei DPI. Per l'esecuzione di esami diagnostici programmare il trasporto evitando la contemporanea presenza di altri pazienti suscettibili in sala d'attesa e/o in luoghi di diagnosi. Al termine del trasporto rimuovere la biancheria della barella (lenzuola, federe ecc.) e sanitizzare il mezzo (barella o sedia a rotelle). SANIFICAZIONE Seguire il protocollo di pulizia aziendale e le indicazioni del Ministero della Salute. AMBIENTALE La biancheria utilizzata per il paziente deve essere smaltita come infetta. I cuscini e le coperte se contaminati e al BIANCHERIA E TELERIA trasferimento del paziente smaltirli come biancheria infetta. Il personale di assistenza deve essere educato all'importanza delle misure di controllo atte a contenere le secrezioni EDUCAZIONE respiratorie per prevenire la trasmissione dei patogeni respiratori attraverso goccioline e fomite (produzione di secrezioni) iniziando dall'arrivo nelle strutture sanitarie (triage, sale di attesa di pronto soccorso, studi medici/clinici). SANITARIA AL DEGENTE Tali misure devono essere implementate nel tempo per i pazienti e accompagnatori che presentino segni e sintomi di infezioni respiratorie • Utilizzo di fazzoletti di carta da parte del paziente da eliminare immediatamente dopo l'uso. Pag. 13 a 27
SCHEDA OPERATIVA - Scheda operativa per precauzioni aggiuntive alla trasmissione per pazienti con sospetto o accertato contagio da Coronavirus trasmesso attraverso droplet/goccioline - AMBULATORI • Igiene delle mani dopo il contatto con secrezioni respiratorie quando le condizioni generali del paziente lo consentono e EDUCAZIONE disporre nelle diverse aree del PS/ambulatori flaconi di soluzione idroalcolica per la frizione delle mani. SANITARIA AL DEGENTE • Promuovere per il paziente deambulante l'utilizzo dei distributori automatici di sol.Idroalcolica per le mani, forniti di poster per l'istruzione d'uso, posizionati all'interno del PS, nell'atrio dell'ingresso- zona d'attesa del P.S./ambulatori • Fornire una mascherina chirurgica al paziente con tosse, che copra bene naso e bocca, invitandolo a posizionare correttamente anche lo stringinaso. • Se il paziente non riesce a mantenere indossata la mascherina chirurgica, fargli coprire naso e bocca con fazzoletti monouso quando tossisce o starnutisce ed educarlo ad adeguati comportamenti preventivi • Far mantenere la separazione spaziale (non inferiore ad 1 metro) dei pazienti con infezioni respiratorie nelle aree di attesa L'intervento di educazione sanitaria ai visitatori dovrà far rispettare le seguenti norme comportamentali: EDUCAZIONE 1. Attenersi alle indicazioni del personale relativamente alle modalità e alle fasce orarie di accesso. SANITARIA AI 2. Limitare il più possibile il numero di visite al paziente. 3. L'igiene delle mani (lavaggio antisettico delle mani) dovrà essere eseguita prima e dopo la visita al paziente e ogni VISITATORI qualvolta si renda necessaria 4. I visitatori, prima di entrare nella camera, dovranno indossare idonei DPI 5. La biancheria personale potrà essere trattata a domicilio con un ciclo di lavaggio automatico a >60 °C con aggiunta di ipoclorito di sodio (50 ml. di candeggina) nel prelavaggio. Pag. 14 a 27
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Linee guida emergenza Coronavirus: - Rapporto ISS COVID-19. Indicazioni ad interim per la prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-COV-2 in strutture residenziali sociosanitarie. - Rapporto ISS COVID-19. Indicazioni ad interim per un utilizzo razionale delle protezioni per infezione da SARS-COV-2 nelle attività sanitarie e sociosanitarie nell’attuale scenario emergenziale SARS-COV-2. - Protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della Sanità, dei Servizi Socio Sanitari e Socio Assistenziali in ordine all'emergenza sanitaria da «Covid-19». - Circolare Ministero della Salute n.0005443 del 22/02/2020. COVID-2019. Nuove indicazioni e chiarimenti. Pag. 27 a 27
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