GENE-DRIVE E RESPONSABILITÀ ECOLOGICA - I quaderni Parere del Comitato Etico
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
I quaderni GENE-DRIVE E RESPONSABILITÀ ECOLOGICA Parere del Comitato Etico
Componenti del Comitato Etico della Fondazione Umberto Veronesi Carlo Alberto Redi, Presidente Professore di Zoologia e Biologia della Sviluppo, Università degli Studi di Pavia Giuseppe Testa, Vicepresidente Professore di Biologia Molecolare, Università degli Studi di Milano Guido Bosticco Giornalista e Professore presso il Dipartimento degli Studi Umanistici, Università degli Studi di Pavia Roberto Defez Responsabile del laboratorio di biotecnologie microbiche, Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR di Napoli Domenico De Masi Sociologo e Professore emerito di Sociologia del lavoro, Università La Sapienza Roma Giorgio Macellari Chirurgo Senologo e Docente di Bioetica, Scuola di Specializzazione in Chirurgia di Parma Telmo Pievani Professore di Filosofia delle Scienze Biologiche, Università degli Studi di Padova Luigi Ripamonti Medico e Responsabile Corriere Salute, Corriere della Sera Giuseppe Remuzzi Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS Alfonso Maria Rossi Brigante Presidente Onorario della Corte dei Conti Cinzia Caporale, Presidente Onorario Responsabile della Sezione di Roma dell’Istituto di Tecnologie Biomediche e Coordinatore della Commissione per l’Etica della Ricerca e la Bioetica del CNR Giuliano Amato, Presidente Onorario Giudice Costituzionale, già Presidente del Consiglio dei ministri Data di pubblicazione 2020
Parere del Comitato Etico a favore della sperimentazione con popolazioni di zanzare geneticamente modificate per combattere la malaria
I Compiti del Comitato Etico La morale è anche l’unico raccordo tra di Fondazione Umberto Veronesi scienziati e persone comuni, è il solo “La scienza è un’attività umana inclu- linguaggio condiviso possibile. Ci av- siva, presuppone un percorso coope- vicina: quando si discute di valori, i rativo verso una meta comune ed è ricercatori non sono più esperti di noi. nella scienza che gli ideali di libertà e Semmai, sono le nostre prime senti- pari dignità di tutti gli individui hanno nelle per i problemi etici emergenti sempre trovato la loro costante realiz- e, storicamente, è proprio all’interno zazione. La ricerca scientifica è ricerca della comunità scientifica che si forma della verità, perseguimento di una de- la consapevolezza delle implicazioni scrizione imparziale dei fatti e luogo di morali delle tecnologie biomediche dialogo con l’altro attraverso critiche moderne. e confutazioni. Ha dunque una valen- za etica intrinseca e un valore sociale Promuovere la scienza, come fa mira- indiscutibile, è un bene umano fonda- bilmente la Fondazione Umberto Ve- mentale e produce costantemente altri ronesi, significa proteggere l’esercizio beni umani. di un diritto umano fondamentale, la libertà di perseguire la conoscenza e In particolare, la ricerca biomedica il progresso, ma anche, più profonda- promuove beni umani irrinunciabili mente, significa favorire lo sviluppo di quale la salute e la vita stessa, e ha condizioni di vita migliori per tutti. un’ispirazione propriamente umana poiché mira alla tutela dei più debo- Compiti del Comitato Etico saranno li, le persone ammalate, contrastando quello di dialogare con la Fondazione talora la natura con la cultura e con la e con i ricercatori, favorendo la cresci- ragione diretta alla piena realizzazio- ta di una coscienza critica, e insieme ne umana. quello di porsi responsabilmente quali garanti terzi dei cittadini rispetto alle L’etica ha un ruolo cruciale nella pratiche scientifiche, guidati dai prin- scienza e deve sempre accompagna- cipi fondamentali condivisi a livello in- re il percorso di ricerca piuttosto che ternazionale e tenendo nella massima precederlo o seguirlo. È uno strumento considerazione le differenze culturali”. che un buon ricercatore usa quotidia- namente. Il Comitato Etico
INTRODUZIONEi per il 2025-30 dalla strategia globale per 3 Secondo l’ultimo rapporto dell’Organiz- la lotta alla malaria.iv zazione Mondiale della Sanità (OMS), nel solo 2018 la malaria ha ucciso oltre Ciò che non bisogna dimenticare, tutta- 400.000 persone, tra cui oltre 250.000 via, è che larga parte delle morti e sof- bambini sotto i 5 anni (il 67% dei de- ferenze causate dalla malaria sono in cessi; un morto ogni 2 minuti).ii Inoltre, teoria già evitabili e, pertanto, eticamen- l’infezione da malaria comporta gravi te inaccettabili. Attualmente, infatti, esi- conseguenze per la salute umana an- stono trattamenti farmacologici efficaci che quando non causa direttamente la contro la malaria, i quali consentono di morte. Nel 2018 la malaria ha colpito prevenire l’infezione (attraverso misure oltre 11 milioni di donne in gravidanza, adeguate di profilassi) o di curarla (at- causando la nascita di quasi 900.000 traverso diverse terapie anti-malariche). bambini sottopeso, con un maggiore Inoltre, il contagio è controllabile anche rischio di morire durante il primo anno adottando strategie non strettamente di vita e di sviluppare patologie croniche sanitarie. La malaria è causata da un e deficit cognitivi. Nello stesso anno, dei parassita, il Plasmodium, che si tra- 24 milioni di bambini infettati dalla ma- smette attraverso le punture di zanzare laria, quasi 2 milioni hanno poi svilup- Anopheles.v Contenendo la popolazio- pato forme di anemia moderate (54%) o ne di Anopheles o evitando che queste gravi (9%). entrino in contatto con l’uomo è quindi possibile limitare il numero di persone Le prospettive future sono e rimangono contagiate – ad esempio, attraverso l’u- drammatiche, nonostante i progressi tilizzo su larga scala di zanzariere per la compiuti negli ultimi anni siano stati notte trattate con insetticida (le insecti- considerevoli. Tra il 2000 e il 2015, l’in- cide-treated mosquito nets, o ITNs), una cidenza delle malattie cliniche connesse misura che secondo studi attendibili si alla malaria è diminuita del 40%, por- è dimostrata particolarmente efficace.vi tando le morti annue da un milione a Attualmente è in sviluppo un vaccino, il poco meno di 600.000.iii Tuttavia, i dati Mosquirix, il quale nelle prime sperimen- più recenti indicano che tali progressi tazioni ha dato risultati incoraggianti ma sono ancora precari e che, purtroppo, non ottimali (l’efficacia preventiva è, potrebbero regredire. Secondo l’OMS, infatti, circa del 40%).vii infatti, tra il 2014 e il 2018 la tendenza a ridurre l’incidenza di nuovi casi si è pro- L’adozione congiunta di queste strate- gressivamente stabilizzata, tanto che, gie può realisticamente contribuire a senza un forte impegno da parte di tutti debellare la malaria nei prossimi decen- i portatori di interesse coinvolti, appare ni, esattamente come è avvenuto per difficile rispettare gli obbiettivi previsti la poliomielite o il vaiolo. Ciò dipende,
però, dall’investimento di maggiori ri- e a costi relativamente contenuti, sal- 4 sorse economiche e dalla cooperazione vando così la vita a milioni di persone. a livello locale e internazionale. Cosa più importante, anche se tutti gli obbiettivi Le stesse caratteristiche che rendono fossero raggiunti, utilizzando gli stru- le biotecnologie a base gene-drive un menti oggi disponibili occorrerebbero potenziale strumento di salute pubblica in ogni caso molti anni per eradicare la così efficace e potente, però, sollevano malattia. Secondo le migliori previsioni, anche importanti domande etiche, so- ciò significa che milioni di persone per- ciali e politiche riguardo i loro potenziali deranno comunque la vita, soprattutto rischi. Primo, perché tali tecnologie non bambini nati nelle aree più povere del sono mai state adottate in scenari reali mondo. Già oggi, infatti, oltre l’85% del- e su ampia scala. Secondo, perché una le morti per malaria avviene nei paesi volta rilasciate nell’ambiente le mutazio- dell’Africa sub-sahariana o in altre zone ni propagate attraverso gene-drive sono dove la povertà è endemica.viii difficili da controllare e di fatto irreversi- bili, almeno nel breve periodo. In questo scenario, le scienze della vita potrebbero offrire una soluzione inedita In tale contesto, il Comitato Etico della per scala ed efficacia. Attualmente, sono Fondazione Umberto Veronesi ritiene in fase avanzata di sperimentazione importante analizzare le diverse ragioni nuove biotecnologie che utilizzano le più etiche a favore o contrarie allo sviluppo recenti tecniche di editing del genoma, di biotecnologie che utilizzano mecca- come CRISPR-Cas9, e che sfruttano un nismi di gene-drive da impiegare nella meccanismo di propagazione genetica lotta contro la malaria. A questo fine, il chiamato gene-drive. I gene-drive, (o dri- presente parere intende assolvere un ver genetici), sono sistemi a eredità sbi- duplice scopo. Il primo è analizzare una lanciata nei quali viene aumentata l’abi- serie di argomentazioni utili per infor- lità di un elemento genetico di passare mare un sempre più necessario dibattito da un genitore alla prole. Grazie a queste pubblico sugli aspetti etici relativi allo biotecnologie è possibile creare in labo- sviluppo di queste biotecnologie. Il se- ratorio delle zanzare geneticamente mo- condo è quello di fornire una serie di ele- dificate le quali, liberate nell’ambiente, menti ai decisori politici e agli scienziati hanno la capacità di modificare in breve attualmente coinvolti nello sviluppo di tempo il genoma dell’intera popolazione queste biotecnologie affinché tali ricer- delle zanzare-vettore, rendendole ste- che siano condotte nel rispetto di stan- rili o incapaci di trasmettere la malaria. dard etici condivisi e adeguati, capaci di Secondo gli studi compiuti, l’utilizzo di bilanciare tra loro i benefici e i rischi che queste biotecnologie potrebbe risolvere possono sorgere per le comunità umane la piaga della malaria in modo definitivo e gli ecosistemi.
2. Gene-drive ed editing del genoma Nel corso degli ultimi decenni i ricerca- 5 per il controllo delle zanzare vettore tori hanno cercato di comprendere me- della malaria glio i meccanismi biologici e molecolari alla base di diversi gene-drive e il loro Secondo i meccanismi dell’ereditarietà possibile impatto. Dopo alcuni successi descritti da Mendel per la prima volta parziali, nel 2012 è avvenuta una vol- nel 1866, un individuo nato per ripro- ta decisiva grazie alla scoperta di una duzione sessuata ha il 50% di possi- nuova tecnica per editare il genoma di bilità di ereditare un gene dal padre qualsiasi essere vivente: CRISPR-Cas9.x e il 50% di possibilità di ereditare un A differenza di altre tecniche di editing gene dalla madre. Tuttavia, esistono in prima conosciute, infatti, CRISPR-Cas9 natura alcuni sistemi che non seguono permette di inserire, modificare, o ri- le leggi dell’eredità mendeliana, e per i muovere parti del genoma con un livello quali un gene può avere una probabili- di precisione senza precedenti, in modo tà di essere ereditato superiore al 50% relativamente facile e a costi contenuti. e, a volte, anche del 100%. Tali sistemi possono utilizzare diversi meccanismi La possibilità di combinare queste nuo- già noti agli scienziati, tra cui i traspo- ve tecniche così precise e potenti di soni, enzimi come le endonucleasi da editing del genoma e sistemi di auto- inserimento (homing endonuclease) o propagazione genetica come i gene- conflitti intragenomici durante la me- drive ha aperto scenari applicativi prima iosi (meiotic drive). Collettivamente, impensabili. Se attraverso le tecniche di tutti i sistemi biologici che consentono editing come CRISPR è, infatti, possibi- a un gene di essere ereditato in modo le modificare a piacimento il genoma preferenziale si definiscono “driver di un individuo, attraverso i sistemi di genetici” o “gene-drive”.ix gene-drive è possibile assicurarsi che tali modifiche si propaghino poi da sole La caratteristica principale dei gene- in intere popolazioni o specie attraverso drive consiste dunque nella loro ca- i normali meccanismi della riproduzione pacità di diffondere progressivamente sessuata. un elemento genetico (uno o più geni) Dopo la scoperta di CRISPR-Cas9, la all’interno di una determinata popo- ricerca ha in breve tempo compiuto lazione o specie. Sfruttando i gene- progressi enormi nello studio e nello drive, quindi, è possibile partire da sviluppo di nuovi sistemi di gene-drive un numero limitato di individui con realizzati tramite CRISPR, i quali han- un certo genotipo per arrivare a modi- no portato ai primi studi di laboratorio ficare il genoma della maggior parte, sui lieviti,xi i moscerini della fruttaxii e le o di tutta, la popolazione o specie di zanzare. Significativamente, gli sforzi appartenenza. sperimentali maggiori per creare i primi
gene-drive ingegnerizzati con CRISPR si Non tutte le strategie finora sviluppate, 6 sono concentrati proprio sullo sviluppo però, si sono dimostrate egualmente di strategie per il controllo e l’altera- efficaci o stabili. Nel 2015 un gruppo zione delle zanzare vettori di malattie di ricerca ha dimostrato che attraverso infettive come la malaria. CRISPR è possibile creare un gene-drive capace di rendere le zanzare-vettore A questo riguardo occorre distinguere tra resistenti al Plasmodium, seppure con strategie che sfruttano sistemi di gene- frequenze di trasmissione mendeliane drive per finalità di soppressione o so- (Gantz at al., 2015).xiv A dicembre dello stituzione. Le strategie di soppressione stesso anno un altro gruppo di ricerca mirano a ridurre una popolazione bersa- ha quindi creato con CRISPR un altro glio (ad es. quella delle zanzare vettore gene-drive capace di rendere sterile la della malaria) sotto una soglia critica femmina della zanzara Anopheles, ridu- affinché non sia più in grado di sostene- cendo la popolazione di queste zanzare- re la trasmissione della malaria. Ciò può vettore nel corso del tempo (Hammond avvenire, per esempio, attraverso l’inat- et al, 2016). tivazione o il knock-out di geni coinvolti nella sopravvivenza o riproduzione delle Uno dei maggiori problemi tecnici riscon- zanzare (per ridurre la fertilità, ottenere trati nello sviluppo di gene-drive per il solo una popolazione maschile, o altera- controllo delle zanzare vettore è l’insor- re la capacità di produrre uova), e posso- gere di contro-mutazioni che possono di- no portare o meno all’estinzione di una minuire nel tempo la capacità dei driver specie. Di contro, le strategie di sostitu- di propagarsi fino a farli scomparire.xv In zione mirano a sostituire alcuni geni in questo ambito, un passo decisivo è stato una popolazione, per esempio al fine di ottenuto da uno studio del 2018 (Kirou alterare geneticamente la capacità delle et al., 2018) in cui ricercatori hanno uti- zanzare di ospitare, far sopravvivere e lizzato CRISPR per creare un gene-drive trasmettere il Plasmodium e dunque la che colpisse il gene doublesex (dsx). Il malaria. Inoltre, è possibile distinguere gene doublesex è cruciale per assicu- anche tra sistemi di gene-drive “auto- rare la riproduzione della specie ed è propaganti” e “auto-limitanti”. I sistemi quindi particolarmente resistente alle di gene-drive che si “auto-propagano” mutazioni. I risultati sperimentali hanno agiscono fino a quanto l’intera popola- dimostrato che la mutazione creata con zione bersaglio non è stata soppressa o CRISPR su dsx ha permesso di ottenere modificata. I sistemi di gene-drive che si maschi di Anopheles sani ma femmine “auto-limitano”, invece, sono program- sterili; e grazie al gene-drive, nel giro di mati in modo tale da perdere i loro effetti 11 generazioni la mutazione si è propa- nel tempo o rendere comunque reversi- gata al 100% degli individui, portando al bili le mutazioni introdotte.xiii collasso completo della popolazione.xvi
In seguito a questo importante successo di zanzare geneticamente modificate 7 sperimentale, le ricerche sullo sviluppo come strumento di lotta alla malaria. di zanzare geneticamente modificate con questa tecnica sono proseguite con (1) La prima e più importante di que- l’obiettivo di consolidare le conoscenze ste ragioni riguarda, ovviamente, i po- ottenute e iniziare le prime sperimen- tenziali benefici che tali biotecnologie tazioni in ambienti controllati, prima in potrebbero avere per la salute umana. laboratorio e poi in aree confinate. Al L’uso contro la malaria di zanzare gene- momento, questa strategia che sfrutta la ticamente modificate potrebbe salvare mutazione del gene doublesex per cre- milioni di vite e avere un impatto posi- are un gene-drive finalizzato alla sop- tivo sulla salute di centinaia di milioni pressione delle Anopheles appare come di persone. Nessuna delle strategie con- la tecnica più promettente per realizzare venzionali di lotta alla malaria previste un intervento di salute pubblica da im- dalle istituzioni internazionali e locali piegare nella lotta alla malaria. permette di ipotizzare risultati paragona- bili per scala, rapidità, efficacia e costi. Qualora le sperimentazioni in corso con- Qualora tali biotecnologie divenissero fermino tali risultati, a breve potrebbe disponibili si potrebbe persino argomen- essere concretamente possibile prende- tare che esisterebbe un dovere morale re una decisione cruciale: se rilasciare di utilizzarle per salvare la vita di quelle le zanzare geneticamente modificate persone che altrimenti morirebbero. In nell’ambiente - e cioè nelle zone più simili condizioni, sarebbe infatti difficile colpite dalla malaria –, eliminando la giustificare la scelta di non agire, sapen- specie Anopheles responsabile del con- do che la posta in gioco consiste nella tagio, oppure evitare di utilizzare tale vita di milioni di persone. misura, continuando la lotta alla mala- ria secondo strategie più convenzionali (2) In secondo luogo, l’eliminazione nonostante l’alto costo di vite umane della malaria potrebbe liberare risorse e le gravi sofferenze che tale decisione ingenti da dedicare ad altre emergenze potrebbe comportare. sanitarie e alla lotta contro la principale causa di sofferenza per l’uomo oggi nel mondo, e cioè la povertà estrema o altre 3. Argomentazioni bioetiche pandemie.xvii a favore dello sviluppo di zanzare geneticamente modificate (3) In terzo luogo, esistono molteplici benefici indiretti che derivano dallo svi- Esistono almeno quattro ragioni per luppo di altre biotecnologie basate su argomentare a favore dello sviluppo, tecniche di gene-drive ed editing del sperimentazione ed eventuali utilizzi genoma. Seppure lo sviluppo di queste
biotecnologie segua percorsi di ricerca Altresì, le biotecnologie a base gene- 8 in parte indipendenti, la sperimenta- drive possono essere impiegate per la zione con zanzare geneticamente mo- conservazione degli ecosistemi e per dificate contro la malaria avrebbe alte l’agricoltura. Nel campo della prote- probabilità di rappresentare un caso zione degli ecosistemi, le possibili ap- decisivo a favore o contro lo sviluppo plicazioni riguardano (i) il controllo o di ulteriori interventi basati su sistemi la modifica di organismi che possono di gene-drive. Va cioè valutato anche infettare e minacciare la sopravvivenza l’impatto complessivo positivo di una di altre specie (ad es. alcuni parassiti simile azione riguardo all’applicazione di piante e animali); (ii) l’alterazione generale di una simile tecnologia. di organismi attualmente minacciati al fine di aumentarne la sopravviven- Le possibili applicazioni di altre bio- za (ad. es conferendo resistenza ad tecnologie in sviluppo che sfruttano alcuni parassiti); e (iii) l’eliminazione il gene-drive sono infatti molteplici e di specie invasive che minacciano la tutte potenzialmente rivoluzionarie. bio-diversità degli ecosistemi senza In primo luogo, vi è la possibilità di ricorrere a pesticidi o rimedi simili.xxi In sviluppare altri gene-drive per com- particolare, esistono oggi diverse linee battere patologie infettive che riguar- di ricerca impegnate nello sviluppo di dano l’uomo. Esistono invero molte soluzioni basate su gene-drive nelle altre malattie trasmesse da zanzare popolazioni di roditori invasive che ri- vettore, tra cui la febbre gialla, la zika, schiano di distruggere gli ecosistemi la chikungunya e la dengue.xviii In tutto, isolani.xxii Attualmente, le uniche so- si stima che ogni anno muoiano per luzioni previste per il contenimento di l’effetto combinato di queste patologie popolazioni invasive sono la caccia o veicolate dalle zanzare oltre 725.000 l’utilizzo di veleno e pesticidi: misure persone.xix Inoltre, le stesse biotecno- spesso non risolutive e che compor- logie che sfruttano i gene-drive modifi- tano costi, rischi e danni ingenti per cati con CRISPR potrebbero consentire l’uomo, le altre specie e gli ecosistemi. di controllare e/o modificare (i) altri Nel campo dell’agricoltura alcune delle organismi portatori di malattie infetti- possibili applicazioni riguardano (iv) ve, come la malattia di Lyme trasmessa il controllo e/o la modifica di organi- dalle zecche; (ii) altri organismi respon- smi vettori di malattie o che intaccano sabili di infezioni o malattie, come la i raccolti e (v) il controllo e/o la modifi- Schistosomiasi, causata da Platelminti ca di piante infestanti che competono del genere Schistosoma;xx (iii) e alcune con i raccolti. Anche in questi ambiti, popolazioni di animali che agiscono dunque, le possibili implicazioni del- come serbatoi di malattie infettive, le biotecnologie basate su editing del come i roditori e i pipistrelli. genoma e gene-drive potrebbero con-
sentire di intervenire sull’ambiente e les per debellare la malaria ha solle- 9 gli ecosistemi con un grado di efficacia vato diverse critiche riguardo ai rischi e precisione che non ha precedenti nel- per l’ecosistema associati a questa la storia dell’umanità.Tutte soluzioni strategia, la sua legittimità morale, e che consentirebbero una significativa gli standard etici che riguardano l’ot- riduzione degli agrofarmaci sintetici e tenimento del consenso e il coinvol- biologici. gimento delle popolazioni locali e di altri portatori di interesse e istituzioni. (4) Infine, l’ultima serie di benefici ri- guarda il generale avanzamento della Per quanto riguarda il primo aspetto, è conoscenza scientifica associato a una chiaro che l’utilizzo di driver genetici maggiore ricerca empirica su queste presenta alcuni profili di rischio am- biotecnologie. Come si è già dimostra- bientale. Finora, infatti, tali tecnologie to nel caso dello sviluppo di sistemi di non sono mai state sperimentate fuori gene-drive per la lotta alla malaria, la da ambienti strettamente controllati.xxiii ricerca sperimentale ha permesso di Secondo i critici, i rischi che sarebbero comprendere meglio non solo i mec- associati allo sviluppo e impiego di canismi biologici di propagazione dei queste biotecnologie sarebbero tali da gene-drive, ma anche il genoma e il giustificare un approccio fortemente comportamento delle Anopheles. In ge- precauzionale, fino all’imposizione nerale, l’ulteriore ricerca e lo sviluppo di moratorie riguardo all’uso di tali di biotecnologie a base gene-drive po- tecnologie e di ulteriori ricerche. xxiv trebbe aggiungere nuove e importanti Queste preoccupazioni sono legittime; conoscenze riguardo alla biologia di tuttavia, a parere del Comitato Etico, base, alle similarità e differenze gene- non possono e non devono tradursi tiche esistenti tra le specie, ai meccani- in un limite pregiudiziale alla ricerca smi delle malattie, nonché rispetto alle scientifica e allo sviluppo di queste dinamiche complesse che riguardano i biotecnologie. Come già notato nel pa- diversi ecosistemi. rere “Virus ingegnerizzati e dual use” (CE, 2016), nell’affrontare questioni di biosicurezza nell’Europa continen- 4. Argomentazioni bioetiche critiche tale si ricorre spesso al “principio di nei confronto dello sviluppo di precauzione”.xxv Tale principio prevede zanzare geneticamente modificate e che se una nuova tecnologia è in grado possibili contro-argomentazioni di provocare danni seri e irreversibili all’ambiente, e ci si trovi in uno stato La proposta di realizzare zanzare gene- di incertezza scientifica, questa non ticamente modificate con lo scopo di può essere motivo per ritardare l’ado- alterare o eliminare la specie Anophe- zione di misure effettive e proporzio-
nate dirette a prevenire il rischio di tali re i benefici desiderati; (ii) prevedere 10 danni.xxvi misure adeguate per evitare, mitigare e ridurre i rischi e gli eventuali danni Nella sua applicazione concreta, il che siano non discriminatorie nella principio di precauzione ha condotto loro applicazione e coerenti con prov- a misure talora assai restrittive e arbi- vedimenti simili adottati; (iii) tenere trarie, spesso non revisionate alla luce conto della proporzionalità tra i rischi e dei progressi delle conoscenze. È in- i benefici del corso di azioni proposto, fatti prevalsa una lettura stringente del che deve essere comunque oggetto di principio, secondo la quale in assenza revisione alla luce dei nuovi dati scien- di una dimostrazione certa dell’assen- tifici e basato su un esame dei costi za di rischio occorre prevedere delle e dei benefici potenziali dell’azione moratorie o dei veri e propri blocchi o dell’assenza di azione. Seguendo alla prosecuzione di alcune ricerche e questa lettura, dunque, nel caso del- allo sviluppo di alcune tecnologie. Tale lo sviluppo di zanzare geneticamente lettura, però, è altamente problemati- modificate per combattere la malaria ca per due ragioni. La prima è che, di occorre procedere seguendo un pro- fatto, può essere invocata per fermare cesso di anticipazione, prevenzione qualsiasi attività di ricerca scientifica e gestione dei possibili rischi e danni e sviluppo tecnologico, dato che la ispirato ai criteri summenzionati, il scienza è un’attività aperta e in parte quale deve riguardare ogni fase della sempre dagli esiti incerti, soprattutto sperimentazione. nelle scienze della vita. La seconda ra- gione è che tale lettura identifica come Per quanto riguarda la prima condizio- primario solo il dovere negativo di ne (i), come è stato osservato, esisto- non causare dei danni, dimenticando, no più strategie che utilizzano sistemi però, che la scienza ha anche il dovere combinati di editing e gene-drive, le positivo di apportare dei benefici e di quali differiscono per modalità, im- provare a cambiare in meglio lo status plicazioni, efficacia e probabilità di quo, qualora ciò fosse possibile. successo. Pertanto, occorre valutare con attenzione ogni tecnica e strate- D’altra parte, secondo una lettura so- gia nella propria specificità. Inoltre, stenibile del principio di precauzione, è necessario continuare ad investire prima di procedere allo sviluppo o in- nella ricerca scientifica in modo da troduzione di una nuova biotecnologia perfezionare le tecniche esistenti, au- da cui potrebbero derivare rischi seri mentandone l’efficacia e riducendone e irreversibili per l’uomo e l’ambiente, l’impatto e i potenziali rischi. xxvii Da occorrerebbe: “(i) dimostrare che non ciò seguono due implicazioni impor- esistano metodi alternativi per ottene- tanti. In primo luogo, chi propone la
sperimentazione e l’eventuale utilizzo sponsabile e controllato anche speri- 11 di una tra queste strategie deve es- mentazioni potenzialmente rischiose sere in grado di argomentare perché, come quelle che implicano lo sviluppo tra tutte le alternative, quella scelta di zanzare geneticamente modificate, sia la migliore in base alle evidenze esattamente come già avviene nel caso scientifiche disponibili (o ad altre con- di agenti patogeni studiati in ambienti siderazioni). In secondo luogo, anche controllati per ragioni scientifiche o di qualora una tecnica non abbia succes- salute pubblica. so o abbia un rapporto rischi-benefici sfavorevole, ciò non significa che altre Una volta soddisfatta anche la secon- tecniche basate su sistemi di gene- da condizione, è infine necessario (III) drive non siano, invece, legittime a condurre una valutazione finale dei parità di condizioni e parametri.xxviii costi, rischi e benefici relativi a un in- Una volta selezionata l’alternativa mi- tervento prima di utilizzarlo (tenendo gliore, occorre poi predisporre misure sempre presente il coinvolgimento efficaci “per evitare, mitigare e gestire delle comunità locali, come spieghe- i rischi e gli eventuali danni che siano remo alla fine di questa sezione). Al non discriminatorie nella loro appli- momento, dato che le sperimentazioni cazione e coerenti con provvedimenti non si sono ancora concluse, appare simili adottati” (II).xxix In questo sen- prematuro esprimere un giudizio finale so, nel 2014 la OMS ha pubblicato un in questo senso in merito all’utilizzo di dettagliato documento nel quale ve- una specifica tecnica basata su driver nivano specificati i diversi passaggi, genetici. Nonostante ciò, a parere del end-point e procedure da rispettare per Comitato Etico della Fondazione Vero- una sperimentazione responsabile con nesi, i rilevanti benefici in termini di zanzare geneticamente modificate.xxx vite umane salvate e di sofferenze che Tale percorso prevede diverse fasi – a si potrebbero ottenere impongono, partire dal design sperimentale e dal- considerate le evidenze fin qui raccol- le misure di biosicurezza in laborato- te, un dovere morale di proseguire le rio, fino alla fase di eventuale rilascio attuali sperimentazioni, a patto che e successivo monitoraggio –, oltre a tali ricerche siano condotte, come os- precisi criteri per la formazione dei servato in precedenza, adottando tutte team scientifici, la costruzione delle le necessarie misure di biosicurezza, strutture sperimentali e le procedure valutazione e controllo. di sorveglianza e controllo. Sebbene un’analisi dettagliata di questi aspetti A prescindere da tali considerazioni ecceda i propositi del presente parere, relative al rapporto rischi-benefici, occorre qui sottolineare la possibilità una seconda argomentazione pos- di condurre in modo progressivo, re- sibile contro lo sviluppo di zanzare
geneticamente modificate consiste della Fondazione Umberto Veronesi 12 nel sostenere l’immoralità dell’idea esistono fondate ragioni per sostenere stessa di alterare o estinguere un’al- con decisione la sperimentazione e tra specie. Secondo una prospettiva l’uso di zanzare geneticamente modifi- “bioconservativa”, non spetta all’uo- cate da impiegare nella lotta alla mala- mo decidere il destino di altre specie, ria. Tuttavia, lo sviluppo ed eventuale nemmeno di quelle che ricoprono un impiego di queste biotecnologie deve ruolo di vettori di malattie infettive. A sempre avvenire in modo trasparente parere del Comitato Etico, però, questa e responsabile, predisponendo un si- seconda argomentazione risulta assai stema adeguato di supervisione etica poco convincente. Da sempre l’uomo e scientifica, nonché adeguati processi ha modificato le specie vegetali e ani- volti al coinvolgimento delle popola- mali con cui è venuto a contatto per zioni locali e di tutti gli altri portatori sopravvivere e migliorare le proprie di interesse. condizioni di vita. Inoltre, la perdita di biodiversità potrebbe essere, in Per quanto riguarda il primo aspetto, questo caso, contenuta: le Anopheles la necessità di ottenere dei risultati sono una tra le oltre 3500 specie di sperimentali non può giustificare il zanzare conosciute e, secondo gli stu- mancato rispetto di alcuni standard di, e non ci sono evidenze che un’altra etici universali, tra cui l’approvazione specie dipenda per la sua sopravviven- dei protocolli sperimentali da parte di za dalla predazione della Anopehles comitati etici indipendenti nonché di Gambiae.xxxi Cosa più importante, seb- processi per l’ottenimento di un con- bene la biodiversità sia, da un punto senso informato valido da parte dei vista bioetico, un valore importante soggetti e delle comunità coinvolti in da tenere in debita considerazione, prima persona nelle varie fasi speri- non bisogna però dimenticare che tale mentali. Ciò deve avvenire tenendo valore deve poi essere rapportato ai presente sia le complessità di una spe- milioni di vite umane che andrebbero rimentazione che interessa più aree perse qualora non si agisse per ferma- geografiche, paesi e legislazioni, sia le re il contagio. diversità socio-culturali che caratteriz- zano le differenti popolazioni umane presenti nelle aree dalle sperimen- 5. Adozione e rispetto di adeguati tazioni. In particolare, è importante standard di etica della ricerca e di predisporre adeguati meccanismi di processi deliberativi partecipazione anche nella fase di progettazione di tali sperimentazioni, Per le ragioni esposte nelle due sezioni affinché sia possibile tenere in debita precedenti, a parere del Comitato Etico considerazione le possibili paure, cre-
denze e cifre valoriali delle popolazio- come CRISPR, è infatti divenuto possi- 13 ni coinvolte. bile sfruttare alcuni particolari sistemi L’ultimo profilo critico relativo alla que- di accelerazione molecolare – i gene- stione del se sia moralmente lecito e drive – per propagare una modifica giusto utilizzare queste biotecnologie genetica in un’intera specie a partire riguarda l’identificazione di coloro che da un numero contenuto di individui. dovranno essere chiamati a delibera- Questa possibilità di intervento apre re su questa scelta. Ammesso che un a scenari che non hanno precedenti e giorno le sperimentazioni si concluda- pone domande profonde in merito alla no con successo, sarà necessario defi- permissibilità etica di utilizzare queste nire attraverso un percorso trasparente biotecnologie. e argomentato chi dovrà decidere con- cretamente se “premere il bottone” o Da una parte si tratta di esercitare una meno, e procedere all’impiego delle piena e matura responsabilità eco- zanzare modificate. A questo fine, è logica, riconoscendo valore alla bio- indispensabile adottare apposite stra- diversità e adottando tutte le misure tegie per la costruzione di un rapporto necessarie per assicurare che l’ulte- fiduciario tra i ricercatori, le istituzioni riore ricerca, sviluppo e adozione di politiche e scientifiche e le comunità tali biotecnologie non comporti rischi locali, in assenza del quale non sa- e danni inutili per le altre specie, le rebbe giustificabile proseguire nella stesse comunità umane, gli ecosistemi sperimentazione. In ultima analisi, in- e l’ambiente. Dall’altra parte, invece, fatti, la scelta che riguarda se utilizzare si tratta di raggiungere obiettivi della zanzare geneticamente modificate, o massima rilevanza per le persone e se di proseguire invece con strategie l’umanità intera ovvero di riconoscere più tradizionali di prevenzione e conte- il valore morale che l’impresa scientifi- nimento, non può che spettare proprio ca e il progresso tecnologico possono a quelle popolazioni su cui ricadranno acquisire nel momento in cui i loro gli effetti di tale decisione. fine primario non è né il profitto, né la conoscenza fine a se stessa, ma la riduzione delle sofferenze umane. 6. Conclusioni e raccomandazioni In particolare, le sperimentazioni che Per la prima volta nella storia, l’umani- sono già in corso potrebbero realisti- tà dispone di una biotecnologia capace camente permettere nei prossimi anni di alterare geneticamente o estinguere di creare delle zanzare geneticamente altre specie in modo mirato, rapido, ef- modificate che, se rilasciate nell’am- ficace e quasi automatico. Grazie alle biente, porterebbe al rapido collasso nuove tecniche di editing del genoma della popolazione delle Anopheles, la
specie di zanzare-vettore che trasmet- gnati nella comprensione e sviluppo di 14 te la malaria. Estinguere o alterare le nuovi sistemi di editing del genoma e Anopheles sfruttando i gene-drive con- gene-drive, tenendo presenti le racco- sentirebbe, a costi contenuti, di sal- mandazioni già avanzate nei due pre- vare milioni di vite umane e di ridurre cedenti pareri realizzati dal Comitato le sofferenze di centinaia di milioni di Etico “Virus ingegnerizzati e dual use altre persone, sconfiggendo in modo research” e “Editing del genoma tra definitivo il Plasmodium – il paras- etica e democrazia”; sita che ha probabilmente causato il maggior numero di morti nella storia IV. Sì, alla ricerca di base in ambienti dell’umanità. controllati per sviluppare sistemi di gene-drive, tramite CRISPR o tecniche A fronte di tali benefici, e dei possi- di editing del genoma analoghe, fina- bili rischi connessi all’uso di queste lizzati alla futura biotecnologie, il Comitato Etico della i. sperimentazione per la soppres- Fondazione Umberto Veronesi avanza sione o sostituzione della popo- la seguente serie di conclusioni e rac- lazione di zanzare vettore di ma- comandazioni indirizzate agli scienzia- lattie infettive come la malaria, la ti attualmente coinvolti nello sviluppo dengue o la zika; e/o al controllo di queste tecnologie, alle istituzioni e e alterazione di altri parassiti e ai decisori politici: organismi che sono portatori di malattie infettive o causa diretta I. Sì, a un maggiore impegno da parte di infezioni; di tutte le istituzioni nazionali e inter- nazionali, affinché siano rispettati gli ii. sperimentazione e applicazione obiettivi di medio e lungo termine in- di tali biotecnologie per propositi dividuati per il 2025 e il 2030 da parte di conservazione ambientale e di dalla strategia globale per la lotta alla protezione di specie ed ecosiste- malaria promossa dall’OMS; mi; II. Sì, a maggiori investimenti alla ricer- iii. sperimentazione e applicazio- ca scientifica finalizzati allo sviluppo ne di tali biotecnologie nell’ambito di nuove strategie di prevenzione e dell’agricoltura e di altre possibili contenimento della malaria, tra cui un applicazioni industriali; possibile vaccino; V. Sì alla sperimentazione scientifica III. Sì, a maggiori investimenti alla ri- per sviluppare sistemi di gene-drive, cerca scientifica di base nei diversi tramite CRISPR o tecniche analoghe campi delle scienze della vita impe- di editing del genoma, finalizzati alla
soppressione o sostituzione della po- Anopheles geneticamente modificate 15 polazione delle zanzare vettore della capaci di estinguere o sopprimere le malaria della specie Anopheles, a con- popolazioni locali. dizione di: i. adottare procedure trasparenti e integrate di previsione, mitigazio- Note al testo ne e gestione dei rischi seguendo gli standard previsti dall’OMS per i Il documento è stato redatto dal tali sperimentazioni nel 2014 e poi gruppo di lavoro coordinato da Telmo aggiornati nel 2018, con particola- Pievani ed è stato approvato all’una- re riferimento alle caratteristiche nimità il 30.04.2020 tramite votazione delle diverse fasi sperimentali da telematica. Alla stesura del documen- prevedere; agli end-point previsti; to hanno collaborato Carlo Alberto ai tipi di strutture di contenimento Redi, Cinzia Caporale, Giorgio Macel- necessari e all’implementazione lari, Roberto Defez, Guido Bosticco e di processi di controllo e monito- Marco Annoni. raggio prima, durante e dopo lo svolgimento delle diverse fasi spe- ii WHO, World Malaria Report 2019, rimentali previste; https://www.who.int/publications- detail/world-malaria-report-2019 ii. adottare adeguati standard eti- ci per lo svolgimento delle even- i i i Wo r ld Ma la r ia Re p o r t 2 0 0 5 , tuali sperimentazioni sul campo, https://apps.who.int/iris/bitstream/ prestando particolare attenzione handle/10665/43213/9241593199_ ai processi che devono portare al eng.pdf?sequence=1 Tra il 2010 e il coinvolgimento e al consenso da 2018 il numero di nazioni con meno parte delle popolazioni locali coin- di 100 casi di contagio annui (e cioè, volte negli studi e/o negli ulteriori di fatto libere dalla malattia) è salito effetti delle sperimentazioni; da 17 a 27. iii. adottare adeguati processi di iv “Between 2015 and 2018, only 31 coinvolgimento deliberativo delle countries, where malaria is still en- popolazione locali e delle istituzio- demic, reduced case incidence signi- ni sovranazionali. ficantly and were on track to reduce incidence by 40% or more by 2020. VI. Sì a all’implementazione di pro- Without accelerated change, the getti pilota di rilascio in ambiente Global technical strategy for malaria naturalmente confinato (ad esempio, 2016–2030 (GTS) milestones for mor- isole, vallate chiuse, etc,) di zanzare bidity in 2025 and 2030 will not be
achieved.” WHO, https://www.who. certainty, and Aligning Research with 16 int/publications-detail/world-malaria- Public Values. https://www.nap.edu/ report-2019 catalog/23405/gene-drives-on-the- horizon-advancing-science-naviga- v Esistono diverse specie del parassita ting-uncertainty-and Plasmodium, tra cui la più pericolosa e diffusa è il Plasmodium falciparum. x Per una introduzione alle opportu- Per questo suo ruolo di vettore nella nità e sfide etiche dalle nuove tecni- trasmissione della malaria la Anophe- che di editing del genoma https:// les è oggi l’animale responsabile per www.fondazioneveronesi.it/maga- il maggior numero di morti umane a zine/tools-della-salute/download/ livello globale. comitato-etico-i-pareri/comitato-eti- co-fondazione-veronesi-2018-parere- vi Per una panoramica sugli attuali in- editing-genoma; per un’introduzione terventi più efficaci nella lotta alla ma- alle implicazioni etiche della medicina laria si può consultare il sito e il report genomica si rimanda qui a https:// di GiveWell dedicato alla Against Mala- www.fondazioneveronesi.it/maga- ria Foundation https://www.givewell. zine/tools-della-salute/download/ org/charities/amf comitato-etico-i-pareri/comitato-eti- co-fondazione-veronesi-2016-parere- vii Adepoju, P. (2019. RTS,S malaria medicina-genomica vaccine pilots in three African countri- es. Lancet 3931685. xi DiCarlo, J. E., Chavez, A., Dietz, S. L., Esvelt, K. M. & Church, G. M viii Secondo la WHO, la quasi tota- (2015). Safeguarding CRISPR-Cas9 lità di queste morti si concentra in gene drives in yeast. Nature Bio- Africa: “Nearly 85% of global mala- technol. 33, 1250–1255. ria deaths in 2018 were concentrated in 20 countries in the WHO African xii Gantz, V. M. & Bier, E. (2015). The Region and India; Nigeria accounted mutagenic chain reaction: A me- for almost 24% of all global malaria thod for converting heterozygous deaths, followed by the Democratic to homozygous mutations. Scien- Republic of the Congo (11%), the Uni- ce 348, 442–444. ted Republic of Tanzania (5%), and Angola, Mozambique and Niger (4% xiii Si veda il report Pathway to De- each).” ployment of Gene Drive Mosquitoes as a Potential Biocontrol Tool for Eli- ix Cfr. Gene drive on the horizon: mination of Malaria in Sub-Saharan Advancing Science, Navigating Un- Africa: Recommendations of a Scien-
tific Working Group, (p.5) http://www. rianti resistenti che sono sorte in ogni 17 ajtmh.org/content/journals/10.4269/ generazione non hanno bloccato la ajtmh.18-0083?crawler=true&mimet diffusione del driver. ype=application/pdf- Una possibili- tà per gene-drive reversibili è quella, xvii Cfr. Pogge, T. (2002). Responsibili- ad esempio, di sviluppare mutazioni ties for poverty-related ill health. Ethics definite “daisy-chain” https://www. Int Aff 1671–79. pnas.org/content/pnas/116/17/8275. full.pdf xviii Ad esempio, la dengue è una par- ticolare forma di febbre acuta che si xiv Come spiegano gli autori dello stu- trasmette attraverso le punture della dio, “We have developed a method zanzara Aedes aegypti. Al momento, called the mutagenic chain reaction la dengue non ha alcun trattamento (MCR), which is based on the CRISPR/ specifico e nei casi più severi può di- Cas9 genome-editing system for ge- mostrarsi letale. Secondo l’OMS, l’inci- nerating autocatalytic mutations, to denza della dengue è aumentata di 30 produce homozygous loss-of-function volte negli ultimi 50 anni. Ogni anno mutations. In Drosophila, we found avvengono tra i 50 e 100 milioni di that MCR mutations efficiently spread contagi in oltre 100 paesi del mondo, from their chromosome of origin to mettendo a rischio fino a metà della the homologous chromosome, the- popolazione mondiale. reby converting heterozygous muta- tions to homozygosity in the vast ma- xix https://www.who.int/southeasta- jority of somatic and germline cells”; sia/news/opinion-editorials/detail/ https://science.sciencemag.org/con- towards-a-mosquito-free-monsoon tent/348/6233/442.full xx La Schistosomiasi è una patologia xv Sulle prime difficoltà incontrate che nel solo 2018 ha richiesto trat- nello sviluppo di gene-drive stabili tamenti preventivi per quasi trecen- https://www.nature.com/news/gene- to milioni di persone https://www. drives-thwarted-by-emergence-of-resi- who.int/en/news-room/fact-sheets/ stant-organisms-1.21397 detail/schistosomiasis; si veda anche https://www.givewell.org/internatio- xvi Normalmente, a partire da 600 zan- nal/technical/programs/deworming zare dopo 11 generazioni si ottengo- no 20 milioni di individui; dopo l’uso xxi Si veda, ad esempio, il controverso del gene-drive su dbx, invece, dopo caso che ha portato a testare un gene- 11 generazioni il risultato è stato 0; drive su una popolazione di topi al fine cfr. (Kirou et al., 2018). Inoltre, le va- di sviluppare misure per combattere
speci invasive di roditori https://www. science: No Place for Gene Drives in 18 nature.com/articles/d41586-018- Conservation”, nel quale un gruppo di 05665-1 scienziati, tra cui Jane Goodal, espri- me una posizione nettamente contra- xxii Uno dei casi più recenti riguar- ria allo sviluppo di tecnologie a base da l’isola di Floreana, nell’arcipelago gene-drive: “ We note that current delle Galapagos https://www.natural- regulatory schemes are not capable mentescienza.it/giornali/Pievani.pdf; of evaluating and governing this new si veda anche l’iniziativa https://www. technology. Given the obvious dan- geneticbiocontrol.org/review-2019-g- gers of irretrievably releasing genoci- bird-partnership/ dal genes into the natural world, and the moral implications of taking such xxiii Secondo le posizioni più pessi- action, we call for a halt to all propo- miste e oltranziste, si potrebbe ad- sals for the use of gene drive technolo- dirittura argomentare che tali rischi gies, but especially in conservation”. potrebbero verificarsi anche senza un Per le ragioni esposte in questa se- adeguato processo di deliberazione: zione, a parere del Comitato Etico di sarebbe sufficiente che durante la fase Fondazione Veronesi questo appello sperimentale alcuni esemplari riuscis- rappresenta una posizione legittima sero a sfuggire – per negligenza, difetti ma ideologica, la quale non tiene di progettazione dello studio o azioni conto né dei benefici che potrebbero malevole – per determinare in modo derivare da queste tecnologie, né del automatico effetti potenzialmente seri dibattito molto articolato che riguarda per l’ecosistema. In realtà, queste pre- proprio la gestione degli aspetti di occupazioni devono sempre essere rischio e valutazione etica menzionati mitigate alla luce del fatto che ogni nel testo. L’appello, che finora ha avu- sperimentazione potenzialmente ri- to un effetto del tutto marginale nel schiosa per profili di biosicurezza deve dibattito può essere trovato a questo sempre includere, come spiegato al indirizzo: http://www.synbiowatch. punto successivo, non solo adegua- org/wp-content/uploads/2016/09/ te misure di biosicurezza e controllo, letter_vs_genedrives.pdf ma anche un adeguato processo di anticipazione, mitigazione e gestione xxv https://www.fondazioneveronesi. dei potenziali rischi connessi anche a it/uploads/2017/01/12/Virus%20In- questi aspetti. gegnerizzati%20e%20Dualuse.13.10. pdf xxiv Una delle posizioni più critiche è stata espressa in un appello intitolato xxvi Un esempio di una lettura così “A Call for Conservation with a Con- ristretta di questo principio lo si trova
nell’appello firmato da alcuni scien- gere di contro-mutazioni potrebbe far 19 ziati contro lo sviluppo di qualsiasi sì che le uniche misure davvero effica- tecnologia a base gene-drive; cfr. Nota ci siano finalizzate alla soppressione 24. della popolazione e auto-propaganti. xxvii Ad esempio, per quanto riguar- xxix Occorre precisare che qualsiasi da le strategie di lotta alla malaria protocollo sperimentale oggigiorno ciò potrebbe significare l’investire in implica almeno: lista dei possibili percorsi di ricerca che permettano di rischi, previsione probabilistica dei ottenere risultati migliori con tecni- singoli rischi, stima della quantità dei che che permettono di immunizzare soggetti esposti, strategie di tratta- le zanzare al posto che sopprimere mento dei danni, strategie di comuni- l’intera popolazione, oppure che in- cazione del rischio. seriscano la possibilità di rendere i drive reversibili nel tempo. Per un re- xxx OMS, 2014. Guidance framework cente studio che propone una strate- for testing of genetically modified mo- gia alternativa basata sull’utilizzo di squitoes. Alla luce delle successive microbi che bloccano la trasmissione innovazioni, le raccomandazioni sono del Plasmodium; cfr. Jeremy K. Herren, state riviste e ampliate nel documento J. K., Mbaisi, L., Mararo, W., Makhu- del 2018 “Pathway to Deployment of lu, E. E., et al. (2020). A microspori- Gene Drive Mosquitoes as a Potential dian impairs Plasmodium falciparum Biocontrol Tool for Elimination of Mala- transmission in Anopheles arabiensis ria in Sub-Saharan Africa: Recommen- mosquitoes. Nature Communications dations of a Scientific Working Group”, (11) 2187 https://www.nature.com/ citato prirma. articles/s41467-020-16121-y#citeas the dissemination in mosquitoes of xxxi C. M. Collins, C. M., Bonds, J. A. S., inherited symbiotic microbes to block Quinlan, M. M., Mumford, J. D. (2019). Plasmodium transmission Effects of the removal or reduction in density of the malaria mosquito, Ano- xxviii Ovviamente, a parità di con- pheles gambiae s.l., on interacting dizioni, sarebbe preferibile sia non predators and competitors in local estinguere un’intera specie, ma solo ecosystems. Med Vet Entomol 33(1), limitare il contagio del Plasmodium, 1–15; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/ sia utilizzare driver genetici non irre- pmc/articles/PMC6378608/ versibili. Tuttavia, le condizioni non è affatto detto che siano pari: come dimostrano le ricerche sui driver che prendono di mira il gene dsx, l’insor-
Fondazione Umberto Veronesi Via Solferino, 19 20121 Milano telefono +39.02.76.01.81.87 fax +39.02.76.40.69.66 info@fondazioneveronesi.it www.fondazioneveronesi.it
Puoi anche leggere