La Primavera dell'Arte e della rinascita. Musei in Campania dal 26 aprile - New Media Press
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La Primavera dell’Arte e della rinascita. Musei in Campania dal 26 aprile La Direzione Regionale Musei Campania ha programmato con i musei e i parchi archeologici autonomi della regione ritornata ‘gialla’ un piano coordinato di riaperture progressive che coinvolgerà tutti i luoghi della cultura statali campani per l’intera settimana, per invitare i cittadini a riappropriarsi dei loro siti identitari promuovendo un “Non vedevamo l’ora di poter riaprire in sicurezza i musei campani, fondamentali presidi di cultura e civiltà per i nostri territori e le nostre comunità. Sono felice di poterlo condividere con tutti i colleghi, è un segnale importante che possiamo lanciare, un bell’esempio di collaborazione e amicizia”, dichiara Marta Ragozzino, Direttore Regionale Musei Campania. I luoghi della cultura di tutta la regione torneranno ad accogliere i visitatori dal lunedì al venerdì, come già sperimentato negli scorsi mesi, ma finalmente saranno aperti anche nel fine settimana e nei giorni festivi con accesso su prenotazione, come disposto dal DPCM del 2 marzo, le cui misure sono ora prorogate dal decreto legge del 22 aprile 2021. La DRM Campania partecipa al programma di riaperture con 19
dei 25 musei della rete, che riapriranno nel corso della prima settimana. Si comincerà lunedì con Castel Sant’Elmo e Certosa e Museo di San Martino a Napoli, il Museo archeologico di Eboli e della Media Valle del Sele, l’area archeologica del Teatro romano di Benevento e il Palazzo della Dogana dei Grani di Atripalda. Martedì aprirà la maggior parte dei musei archeologici della rete: il Museo archeologico dell’antica Allifae, il Museo archeologico di Pontecagnano, il Museo ‘Georges Vallet’ a Piano di Sorrento, il Museo archeologico della Valle del Sarno, il Museo storico archeologico di Nola, il Museo archeologico dell’antica Capua e quello del Sannio caudino a Montesarchio, insieme alla Certosa di San Giacomo a Capri. Mercoledì il Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes, il Museo Novecento a Napoli sulla piazza d’armi di Castel Sant’Elmo e, finalmente, anche il Museo Duca di Martina nella Villa Floridiana, insieme ai musei archeologici di Calatia, a Maddaloni, e Teano, mentre giovedì sarà la volta della Certosa di San Lorenzo a Padula. Nonostante la chiusura, le attività culturali nei nostri musei non si sono fermate. Accanto alle operazioni di manutenzione, restauro e catalogazione di reperti e opere d’arte, sono stati avviati progetti di digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio che proseguiranno nei prossimi mesi e che hanno impegnato il personale dei musei per continuare a preservare, studiare e promuovere il patrimonio custodito nelle vetrine e nei depositi. Una ricca programmazione di eventi e iniziative, inoltre, offrirà ai visitatori già dalle prossime settimane nuovi contenuti e offerte culturali, frutto delle attività e dei
progetti in corso. Alla Certosa di San Martino un nuovo impianto di illuminazione è stato completato per la celebre Sezione presepiale, che presto tornerà ad essere inserita nel percorso di visita. Al Museo di Eboli il recupero, avvenuto in questi mesi, dei corredi delle necropoli ebolitane finora conservati nei depositi del Parco archeologico di Paestum, ha dato avvio a un progetto di riallestimento delle sale dedicate alle cronologie più antiche di Eboli e della Valle del Sele. A Sarno, le attività di schedatura e catalogazione dei reperti e di sistemazione dei depositi, realizzate nel periodo di chiusura, hanno consentito di rinnovare l’allestimento di alcune vetrine del museo con reperti provenienti dalla Valle del Sarno e risalenti all’VIII-VII secolo a.C. e all’epoca romana. Al Teatro romano di Benevento i visitatori troveranno nuovi apparati informativi, realizzati con la collaborazione del Comune di Benevento, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento e della Scuola Superiore internazionale per Mediatori linguistici di Benevento, oltre che una nuova sistemazione dei reperti custoditi nell’area archeologica, per i quali sono state avviate attività di inventariazione insieme alla SABAP. A Capri è visitabile ancora per alcuni giorni la mostra ‘Fons Vitae di Antonio Ievolella’, allestita nella Certosa di San Giacomo, mentre il Museo archeologico di Pontecagnano finalmente potrà accogliere dal vivo “IN &OUT”, collettiva fotografica organizzata in occasione dell’8 marzo e che, a causa della chiusura dei musei, era stata presentata online. La mostra in presenza, dedicata al tema del silenzio e della dimensione di isolamento che nell’ultimo anno ha coinvolto noi tutti, vuol essere un segnale concreto di ritorno alla normalità, proprio a partire dai luoghi della cultura, ed è realizzata con il patrocinio del Comune di Pontecagnano
Faiano e in collaborazione con numerose associazioni del territorio. A Montesarchio, il Museo archeologico del Sannio caudino si prepara a esporre temporaneamente la pala d’altare recuperata in questi giorni dal Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli, che, dopo essere stata trafugata dall’ex convento delle Clarisse nel 1997 e smembrata in sei parti, sarà restituita alla comunità grazie alla collaborazione tra la Direzione regionale Musei Campania, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento e il Comune di Montesarchio. Tutte le info e gli aggiornamenti su orari di apertura e modalità di prenotazione sono disponibili su Beni Culturali/Campania e sulle pagine del Ministero, nonché sui canali social dei Musei.
Pozzuoli/Rione Terra: Consiglio approva. A breve gara per la gestione della cittadella turistico- culturale “Siamo pronti a togliere finalmente quel cancello che separa il Rione Terra dal resto della città. Tutti noi possiamo ritornare a viverlo, passeggiarci e conoscerlo. Sarà il recupero della nostra memoria storica, il cuore battente del futuro dell’acropoli, che aspira ad essere meta di turismo esperienziale. Siamo pronti per creare un polo turistico e multi-vocazionale. Chi lo gestirà dovrà avere una capacità economica tale per creare lavoro e fare formazione per i nostri giovani innanzitutto e dovrà intercettare un flusso di turisti che cambierà totalmente la destinazione di Pozzuoli”. Lo ha detto il sindaco Vincenzo Figliolia, commentando l’approvazione in Consiglio comunale dell’atto di valorizzazione del Rione Terra, che precede la pubblicazione del bando di gara per la gestione dell’antica rocca. “Il Rione Terra sarà un grande incubatore turistico e culturale, dove i visitatori potranno emozionarsi, conoscere le nostre abitudini e tradizioni – ha continuato il primo cittadino – e dove si potrà sviluppare un indotto che oggi è finalmente programmabile e pianificabile. Pozzuoli ha tutto il diritto di vivere di luce propria”. In seguito ad uno studio affidato all’Agenzia del Demanio, l’amministrazione comunale ha ipotizzato un periodo di
affidamento per almeno 18 anni per definire e gestire il mix delle attività commerciali, enogastronomiche, per lo svago e per il tempo libero, da ospitare negli immobili restaurati nella prima parte già terminata del Rione Terrà. Tra gli obbiettivi: attrarre ed organizzare eventi a carattere culturale, creativo, ludico e commerciale e promuovere l’immagine del luogo verso diversi interlocutori, definendo le collaborazioni di varia natura funzionali allo sviluppo della destinazione turistica con soggetti pubblici e privati del contesto locale, nazionale e internazionale. Da mettere già a frutto ci sono 84 camere, 185 posti letto (albergo diffuso), 15 botteghe, 2 bar e un ristorante. “Stiamo chiedendo di gestire il nostro patrimonio attraverso regole chiare e precise e di creare lavoro serio, pulito e regolare. L’unico proprietario del Rione resta il Comune, e dunque tutti i cittadini di Pozzuoli – ha precisato il sindaco Figliolia – Abbiamo bisogno di imprenditori seri per investire e non vanificare tutto ciò che abbiamo restaurato, e tutti sono chiamati a rispondere a questa chiamata”. Nasce OrigoFood: La piazza virtuale delle eccellenze Made in Italy Dall’esperienza e dalla passione di un gruppo di professionisti attivi in diversi settori della vita economica e culturale (in particolare nel comparto agroalimentare) nasce
Origo Food, una piattaforma online che ha lo scopo di proporre un paniere di prodotti locali in grado di trasmettere i valori della tradizione e del territorio nazionale. È online il sito OrigoFood.com , una grande piattaforma che dà la possibilità di ordinare le eccellenze enogastronomiche italiane Le abitudini dei consumatori negli ultimi anni sono cambiate e le persone sono sempre più attente alla qualità e alla provenienza dei prodotti. Per dare la possibilità a tutti di conoscere le tipicità dei meravigliosi territori regionali italiani, è nato Origo Food, una di piazza virtuale che riunisce i prodotti di eccellenza Made in Italy. «La nostra mission è evidente già dal nome della piattaforma: “origo” in latino signi?ca “origine”» spiega Giancarlo Gentile, CEO di Origo, che continua; «ed è proprio sull’origine e sulla lavorazione dei prodotti che abbiamo deciso di puntare. L’obbiettivo di Origo Food è la promozione del Bel Paese e del suo elevato potenziale produttivo espresso dalle preziose diversità e dalle insuperabili capacità di tanti piccoli produttori che rispettano il territorio, conservano la tipicità e fondano le loro aziende su valori etici del lavoro». I prodotti selezionati e raccomandati da Origo non solo si contraddistinguono per aspetto, sapore, profumo e consistenza ma sono in grado di trasmettere valori spesso sottovalutati nel settore alimentare. Il primo tra questi valori è la tradizione. L’idea che Origo ha della tradizione tuttavia, non esclude la tecnologia e le moderne conoscenze, Quest’ultime, se ben utilizzate, possono rappresentare strumenti utili capaci di trasmettere la vera tradizione nostrana. Fondamentale per Origo è, inoltre, la sostenibilità. Tale “qualità” si manifesta sotto forma di particolari aspetti che
di volta in volta risultano apprezzati dai consumatori e si riferiscono al prodotto, al modo “virtuoso” con cui è stato ottenuto, all’attenzione per l’ambiente da cui proviene. Nonché alla sua confezione (biodegradabile o compostabile, riutilizzabile, etc.); alle persone che operano nella ?liera (cui viene garantito un equo trattamento). Per Origo il valore della sostenibilità tiene conto anche della provenienza del prodotto e su questo Origo si avvale di consulenti importanti come chef stellati e docenti delle accademie di cucina più affermate. Molti dei prodotti disponibili su Origo Food arrivano da aree caratterizzate da elevato pregio naturalistico, marginali e a rischio di spopolamento e qui l’impegno sociale dell’azienda nel mettere in vetrina “piccole grandi aziende” e dar loro visibilità. Origo ha un profondo legame con il territorio. È questo un valore imprescindibile sul quale poggia la realtà della startup campana. Molte eccellenze di Origo Food non solo arrivano dal territorio nazionale ma vengono interamente lavorate in zone ben delimitate. Esse esprimono la sorprendente e affascinante varietà ambientale e culturale che rende l’Italia un luogo unico al mondo. «Il portale Origo Food è una importante realtà virtuale enogastronomica che permette ai suoi utenti non solo di acquistare i prodotti di nicchia ma anche di rimanere aggiornati sulle ultime news del settore. Insomma OrigoFood.com è un punto di riferimento per chiunque sia interessato ad apprezzare prodotti gourmet del territorio italiano e le migliaia di visite giornaliere al nostro sito lo confermano», è quanto afferma Antonio Gnassi, direttore Marketing e Comunicazione di Origo, che prosegue: «Nella sezione blog è infatti possibile guardare le videoricette di chef stellati e di giovani foodblogger, leggere le interviste ai fondatori delle aziende, la storia delle aziende stesse e tanto altro ancora. Oltre questo, Origo Food dispone di un sistema di marketing intelligence e un attento servizio di
assistenza clienti». Pozzuoli: Istituto alberghiero dona pastiere e dolci pasquali per famiglie bisognose Il dirigente scolastico Filippo Monaco: “un piccolo gesto per chi è in difficoltà” “Anche a Pasqua abbiamo voluto dare il nostro contributo per le famiglie bisognose”. Così il dirigente scolastico professor Filippo Monaco ha voluto annunciare la nuova iniziativa solidale della scuola che preside, l’Ipseoa Petronio di Pozzuoli. “Devo ringraziare i docenti, il personale tecnico e i collaboratori che hanno contribuito alla realizzazione di questa iniziativa – continua Monaco – nonostante le difficoltà che la nostra scuola, come tutte le istituzioni scolastiche, sta affrontando a causa delle restrizioni sanitarie. Le
pastiere sono state consegnate nelle mani dei volontari dell’associazione Nuovi Orizzonti e saranno distribuite alle famiglie bisognose di Pozzuoli. In questo modo vogliamo dare un’attenzione. È un piccolo ma significativo gesto di vicinanza”. Non è la prima volta che il Petronio di Pozzuoli ha realizzato iniziative di solidarietà per le famiglie bisognose. A dicembre l’esperienza con i panettoni e i dolci natalizi in collaborazione con le associazioni di volontariato. Lectura Dantis Averna. Andrea Mazzucchi legge l’Inferno di Dante. Al via la prima Lectura Dantis presso il cd. Tempio di Apollo sul Lago d’Averno, in occasione del Dantedì 2021, in diretta alle ore 12.00 di giovedì 25 marzo sulla pagina fb del Parco archeologico dei Campi Flegrei e sui canali dell’emittente televisiva regionale Campi Flegrei (555 e 877 HD). L’evento inaugura e istituisce una rassegna di Lecturae dedicata all’interpretazione e alla divulgazione dell’opera di Dante, che proseguirà con edizioni annuali.
Il Parco archeologico dei Campi Flegrei e il Comune di Pozzuoli nell’ambito del Progetto “Pozzuoli città che legge”, in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, partecipano alle celebrazioni per il settimo centenario della morte del Sommo Poeta e promuovono il primo appuntamento delle Lecturae Dantis Avernae presso il cd. Tempio di Apollo, l’imponente edificio termale di epoca romana che sorge lungo le sponde del lago d’Averno. Il lago d’Averno, celebrato come luogo dell’ingresso di Enea agli inferi, diventa la cornice per la lettura del III canto dell’Inferno della Divina Commedia e suggerisce un legame tra Virgilio, Dante (che non conobbe mai fisicamente questi luoghi) e il paesaggio flegreo. Sarà il Professor Andrea Mazzucchi, ordinario di Filologia della Letteratura Italiana e direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, a fare da guida nell’universo dantesco. L’iniziativa punta alla partecipazione del più ampio pubblico e in particolare delle scuole del territorio. Per il 2021, anno delle celebrazioni dantesche, l’evento del 25 marzo rappresenta il primo di una serie di appuntamenti che vedranno coinvolti gli studenti in un percorso di approfondimento dell’opera di Dante alla ricerca di connessioni con il patrimonio flegreo, restituito alla comunità attraverso letture e performance offerte ai visitatori dei siti del Parco archeologico dei Campi Flegrei. Il progetto vede il coordinamento scientifico del Professor Andrea Mazzucchi e sarà realizzato in collaborazione tra Parco archeologico dei Campi Flegrei, Università degli Studi di Napoli Federico II e Comune di Pozzuoli, nello specifico, Assessorato alla Cultura (dott.ssa Stefania de Fraia) e Assessorato alla Pubblica
Istruzione (dott.ssa Anna Maria Attore), nell’ambito del Progetto “Pozzuoli città che legge” (Referente Prof.ssa Angela Giustino). Tale progetto mira infatti a promuovere sul territorio puteolano la diffusione del libro e della lettura ad alta voce, oltre che nelle scuole anche in altri contesti istituzionali e della vita quotidiana, al fine di favorire la coesione sociale e la crescita culturale e civile della città. Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli, nella persona del direttore, il professor Andrea Mazzucchi, esprime il compiacimento per questa importante iniziativa che vede il coinvolgimento di tutte le scuole presenti in un territorio, quale è quello flegreo, ricco di fascino e di importanti memorie virgiliane e dantesche. Non a caso Galileo Galilei individuava il luogo d’inizio del viaggio dantesco nell’aldilà, nel territorio tra Cuma e Napoli e, nello specifico, nel bosco che circonda il lago d’Averno. Lectura Dantis Averna Inferno Canto III – “Dante e Virgilio all’ingresso degli Inferi”, Geografie dantesche e Geometrie flegree Tempio di Apollo sul Lago d’Averno giovedì 25 marzo 2021 ore 12.00 Lettura esegetica di Andrea Mazzucchi (Università degli Studi di Napoli Federico II)
Archeo, Music & Arts: format musicale ed artistico nei siti dei Campi Flegrei di“Jazz and Conversation” Nella foto il Percorso Archeologico del Rione Terra (Foto Luigi Borrone) A.M.A. Archeo, Music & Arts, tre parole che racchiudono il senso del nuovo format musicale e artistico nei siti
archeologici e monumentali dei Campi Flegrei. Un incontro tra arte, musica e archeologia da fruire on-line. Un progetto e una produzione a cura dall’Associazione di Promozione Sociale “Jazz and Conversation” e che si è concretizzato grazie alla collaborazione del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, che ha consentito la realizzazione dei numerosi eventi nei siti archeologici flegrei . Il Pafleg è ancora una volta testimonianza stabile e acquisita dello spirito della nuova gestione dei beni culturali in Campania. Si ringraziano, inoltre, per il Patrocinio morale e per la disponibilità logistica la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, il Comune di Pozzuoli, il Comune di Monte di Procida e il Comune di Bacoli. L’obiettivo, oltre a quello di contribuire alla diffusione delle manifestazioni culturali che non è stato possibile svolgere in presenza a causa della pandemia, è anche quello di dare un piccolo, ma concreto e immediato, sostegno al settore dello spettacolo dal vivo che, da oltre un anno, ha visto interrotte le proprie attività . Artisti d’eccezione, del mondo jazz contemporaneo e non solo, si sono esibiti in alcuni suggestivi siti per regalare momenti unici di musica con la visione di bellezze straordinarie, di luoghi storici e paesaggistici del territorio flegreo. Un’occasione importante per poter continuare a godere delle emozioni delle arti, in questo momento di sospensione delle attività dal vivo e di chiusura dei luoghi di cultura, a causa dell’emergenza sanitaria in corso. La rassegna parte oggi 22 marzo con la pubblicazione della prima produzione musicale registrata all’interno dell’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli, c.d. Maggiore , uno dei più straordinari monumenti dell’area flegrea, e vede come ospite l’artista Carmine Ioanna un musicista irpino con uno spiccato talento per la fisarmonica. Oggi ha una fama internazionale ed è impegnato in tour fuori confine. Le sue sono melodie che ama definire sincere, pure, come estratte da una radice creativa viva e autentica, come la sua terra, l’Irpinia, che lo ha influenzato e arricchito di tradizioni: «Mi basterebbe che arrivasse questo a chi si ferma per
ascoltarmi. L’Irpinia segna le mie origini e le origini te le porti addosso in modo indelebile, per sempre. Ho cominciato proprio così, dai canti e dalle musiche popolari e credo sia stata una buona palestra, fondamentale». Gli appuntamenti di questo progetto proseguiranno, con una cadenza di quindici giorni a partire da oggi , sui canali istituzionali e social (fb e youtube) dell’Associazione Jazz and Conversation, Viva la Vita, Viva la Cultura … HDT…S.N.A.P. ! Ricerca del lavoro online: cosa è cambiato nell’anno del Covid Ricerca del lavoro online: cosa è cambiato nell’anno del
Covid Dall’analisi di Semrush è “bonus per disoccupati” (+2.198%) la ricerca con il maggior incremento, insieme a “lavoro agile” (+812%). Aumentano gli utenti che vorrebbero lavorare per Amazon (+236%), Bartolini (+71%) e MD (70%). Indeed.com il portale più cliccato, Jobbydoo.it quello con la crescita maggiore Nel 2020 è cambiato non solo il mondo del lavoro ma anche il modo di cercarlo. In un anno sono stati persi 662 mila posti, e sono state erogate oltre quattro miliardi di ore di cassa integrazione (dati INPS), spingendo moltissime persone a cercare in rete una soluzione alla loro nuova situazione. Per individuare quali siano i nuovi trend Semrush, piattaforma di Saas per la gestione della visibilità online, ha analizzato le ricerche fatte online dagli utenti in Italia. Secondo l’analisi, la ricerca che ha registrato il maggior incremento è stata “bonus per disoccupati” (+2.198% rispetto al 2019), digitata sui motori di ricerca con una media di 3.428 volte al mese. La questione dei bonus, in particolare quelli specifici stanziati per contrastare la crisi economica portata dal covid, ha tenuto vivo l’interesse del web nel corso dell’intero anno. “Bonus 600 euro disoccupati” è stato cercato in media quasi 2.500 volte ogni mese, con un picco di 14.800 ricerche ad aprile 2020. 14.300 digitazioni mensili per l’item “lavoro agile”, che negli ultimi 12 mesi è cresciuto in maniera esponenziale tra gli uffici del Bel Paese. Per quanto riguarda il web, il suo incremento è stato dell’812%, raggiungendo l’apice a marzo 2020 con 74.000 ricerche. Incremento significativo anche per
l’item “lavoro da casa”, che con oltre 56.000 ricerche mensili registra un +29% sul 2019, e per “lavoro a distanza”, cresciuto del 303%, con una media di 810 digitazioni al mese. Interessante notare anche come sia aumentato il desiderio degli utenti di andare a lavorare per alcune specifiche aziende, soprattutto supermercati e corrieri, probabilmente viste come professioni più sicure durante la pandemia e meno a rischio di eventuali licenziamenti o cassa integrazione. L’item “lavorare con Amazon” è quello che ha registrato l’incremento più alto (+236%), con più di 11.300 ricerche ogni mese, e picchi di 22.000 a settembre e novembre 2020. “Bartolini lavora con noi”, invece, ha registrato un +71%, con una media di 11.500 digitazioni ogni mese, raggiungendo le 18.100 nei mesi di settembre, novembre e dicembre 2020. Crescita a +70% per l’item “MD lavora con noi”, che nel 2020 ha registrato una media di quasi 14.000 ricerche ogni mese, e picchi di 22.200 a settembre, ottobre e novembre 2020 e gennaio 2021, mentre “Coop lavora con noi” segna un +56%, con una media mensile di quasi 15.700 digitazioni, e, come nel caso precedente, e picchi di 22.200 a settembre, ottobre e novembre 2020 e gennaio 2021. Infine, per quanto riguarda i siti per la ricerca di lavoro, Indeed.com è stato il portale più cliccato, quasi 14milioni e 900 mila volte ogni mese (+15% sul 2019), mentre Jobbydoo.it è stato quello con la crescita maggiore, con un incremento del 79% rispetto all’anno precedente e una media di oltre 3 milioni di accessi mensili. Fonte http://www.comunicati-stampa.net/
Da home working a smart working: il lavoro agile che funziona Da a smart working: il lavoro agile che funziona Il presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Bergamo, Marcello Razzino, scommette su un vademecum a misura di azienda e lavoratore smart. A un anno dall’ingresso nel vocabolario quotidiano di parole come “smartworking”, “lavoro agile”, “webinar” e “a distanza”, il mondo del lavoro si interroga sul cambiamento e mette a punto soluzioni agili e concrete. La riflessione ha richiamato imprenditori e professionisti che si sono dati appuntamento sul web venerdì 12 marzo con “I venerdì dello Studio BNC, un appuntamento sempre più frequentato per riflettere su come la
capacità di innovare, condividere pensieri e idee possa contribuire a un mondo migliore. A stimolare la riflessione su come il mondo del lavoro stia cambiando non solo da un punto di vista economico ma anche a livello psicologico e di salute, tra pause, straordinari e buoni pasto è stato Marcello Razzino, Presidente provinciale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Bergamo e Consigliere della Camera di Commercio di Bergamo in qualità di Rappresentante delle libere professioni che ha spiegato: “La pandemia ha stravolto la nostro consulenza e le aziende si sono affidate a noi non più solo per questioni professionali. Sempre più in questi mesi siamo diventati coach motivazionali, aggiungendo alla sfera tecnica quella psicologica, perché la pandemia ha accelerato tutti i processi in fase di avvio. In particolar modo, l’emergenza ha dato una spinta straordinaria al lavoro in digitale, ma è necessaria una regolamentazione più chiara e trasparente per evitare che uno strumento dalle grandi potenzialità, lo smart working, si riduca al lavoro da casa. Serve un cambio di mentalità e di organizzazione aziendale perché gli effetti incidano positivamente sulla produttività. Lo smart working, ovvero la modalità di lavoro in cui il datore di lavoro e il dipendente definiscono con flessibilità orario e luogo di lavoro è diverso dall’home working, basato sull’idea che il dipendente abbia una postazione fissa in termini di orario e luogo di lavoro e che questa postazione sia casa sua”. Ecco allora alcune indicazioni pratiche su come può funzionare il lavoro “a distanza” sia in termini di salute che di performance lavorativa. 1. Rispetta il tempo di lavoro e fai le pause. Si parla di diritto alla disconnessione, ovvero diritto alla non reperibilità al di fuori dall’orario lavorativo o
concordato con il datore di lavoro. A questo si pensava prima dello scoppio della pandemia e ora il Parlamento Europeo si sta attivando a riguardo; 2. Dedica al lavoro una postazione adatta: deve essere comoda, funzionale e, preferibilmente, deve essere destinata solo al lavoro. Così come il tempo del lavoro e il tempo personale devono essere separati, anche il luogo di lavoro deve essere ben definito; 3. Non isolarti: nelle room virtuali ci si può trovare con i colleghi per il caffè e per le pause, non solo per le riunioni. Lavorare a distanza non è una prigionia. Mantieni le abitudini, soprattutto quelle più salutari come l’orario per l’allenamento; 4. Organizza il tuo lavoro con gli strumenti adatti: Whatsapp è per gli amici o in casi di urgenza per il lavoro, Skype è per i colleghi, le mail sono uno strumento di lavoro tracciabile e professionale, i calendari online permettono di gestire il team. 5. Virtuale è reale: comportati come se fossi in ufficio, rispetta le stesse regole di educazione, a partire dal salutare i colleghi quando “attacchi” e quando “stacchi”. “Sono regole generiche che, in attesa di una disciplina specifica per il lavoratore smart, ci permettono di supportare 1 milione e mezzo di aziende da noi gestite e 8 milioni di lavoratori delle aziende italiane che come Consulenti del Lavoro seguiamo. Guardando avanti è evidente quanto sia importante parlare di welfare, innovazione e employee engagement per affiancare imprenditori e dipendenti nella ripresa” – conclude il dott. Razzino. Fonte http://www.comunicati-stampa.net/
Nasce l’ebook sul SEO Copywriting di SEO Leader Nasce l’ebook sul SEO Copywriting di SEO Leader Per ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca non è sufficiente avere un sito internet o un e-commerce, ma è necessario che al suo interno siano presenti dei contenuti testuali rilevanti
per gli utenti e ottimizzati per i motori di ricerca. Per ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca non è sufficiente avere un sito internet o un e-commerce, ma è necessario che al suo interno siano presenti dei contenuti testuali rilevanti per gli utenti e ottimizzati per i motori di ricerca. In questo senso il contributo di esperti di SEO copywriting può essere fondamentale per garantire il successo meritato al progetto di crescita sul web. Cosa è il SEO Copywriting Il SEO Copywriting è una disciplina che, come suggerisce il nome stesso, nasce dall’unione della SEO e del copywriting; per poterne comprendere appieno le potenzialità è opportuno prima approfondire quali siano le due componenti che la compongono. Da una parte la SEO è quella parte del digital marketing che si occupa di ottimizzare i siti per i motori di ricerca attraverso interventi tecnici mirati sul sito internet; dall’altra il copywriting è un’arte che si concretizza nella stesura di contenuti testuali per il web. Come interagiscono queste due materie solo in apparenza così distanti? il SEO Copywriting è la risposta in quanto è quella
disciplina che ha lo scopo di creare testi per il web che siano ottimizzati per i motori di ricerca. Per poter fare SEO copywriting, ossia scrivere articoli in ottica SEO, sono necessarie conoscenze e capacità, oltre ad una naturale propensione per la scrittura. Il risultato di un’attività di SEO copywriting efficace è un articolo visibile, ben posizionato sui motori di ricerca e che permette di intercettare l’interesse di quegli utenti che ancora non conoscono il tuo servizio. Alcuni principi base Il SEO copywriting si basa su alcune semplici regole che, se seguite e applicate in maniera rigorosa, possono portarti ad ottenere risultati insperati sul web. Ecco alcuni dei principali: • il testo deve essere interessante, ma anche originale: non si tratta solo di creatività, ma è opportuno che il contenuto non sia frutto di un brutale copia e incolla da una pagina web già esistente. Se il testo prodotto viene realizzato come un puzzle di testi già esistenti il motore di ricerca non lo percepirà in maniera positiva e, di conseguenza, è possibile che non lo posizioni sui motori di ricerca. • ricerca delle parole chiave: le keyword sono lo strumento che viene utilizzato da Google per posizionare una pagina web. Infatti, un buon articolo, per essere letto, dovrebbe posizionarsi all’interno della prima pagina dei risultati di ricerca: di conseguenza, selezionare le parole chiave per posizionare un determinato contenuto testuale è fondamentale e deve essere il frutto di un’accurata scelta strategica. Per poter trovare le parole chiave più utili è possibile utilizzare alcuni strumenti gratuiti o altri tool a pagamento. • struttura argomentativa e persuasiva del contenuto: è importante che, all’interno del testo, gli argomenti siano distribuiti in maniera gerarchica e suddivisi in paragrafi. Dopo un’introduzione, all’interno dei differenti capoversi –
preferibilmente organizzati in ordine tematico – devono essere contenute tutte le informazioni necessarie per poter rendere il contenuto interessante. • ottimizzazione del titolo: se non è vero che l’abito non fa il monaco, lo stesso vale anche per il titolo. Bisogna quindi assicurarsi che l’articolo sia ottimizzato fin dal titolo che è non solo un importante fattore di ranking per Google, ma anche uno strumento per attirare l’attenzione degli utenti. L’ebook sul SEO Copywriting di SEO Leader L’ebook “Guida al SEO Copywriting” di SEO Leader è una risorsa gratuita realizzata da un esperto della consulenza SEO e del posizionamento sui motori di ricerca. Si tratta di un breve manuale operativo che può essere consultato da chi per la prima volta desidera avvicinarsi a questo settore o da chi vuole rimanere sempre aggiornato su questo argomento. L’ebook gratuito sul SEO Copywriting si configura quindi come uno strumento utile per un vasto pubblico in quanto capace di offrire il proprio supporto a coloro che, a prescindere dalle competenze possedute, desiderano migliorare nella stesura di contenuti per il web.
Museo di Capodimonte. Le indagini diagnostiche sui dipinti di Raffaello. Ritorniamo a parlare dei Musei, così impegnati in questi mesi così particolari, spesso anche a porte chiuse nel portare avanti nuovi progetti ed eventi. Il Museo e Real Bosco di Capodimonte ad esempio, ha intrapreso un progetto che riguarda i dipinti di Raffaello Sanzio. Più precisamente, è in corso una importante campagna di indagini diagnostiche sui dipinti di Raffaello e della sua bottega nell’ambito di una collaborazione scientifica del Museo con il CNR ISPC (Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale), i LNS-INFN (Laboratori Nazionali del Sud) di Catania ed il CNR- SCITEC (Istituto di Scienze e Tecnologie Chimiche). Celebarato nel 2020 per i 500 anni dalla sua morte, Raffaello Sanzio è uno dei pittori più noti del Rinascimento e della storia dell’Arte. Architetto e Pittore, in pittura si avvicina con immediatezza e semplicità al grande pubblico per la bellezza dei volti dei suoi dipinti e dei paesaggi, per la dolcezza degli incarnati e dei colori delle sue Madonne. Le sue opere sono serene e divine, lontante sia dalla ambiguità leonardesca e sia dal dramma michelangiolesco. I volti e gli incarnati assumono toni naturali che vengono ottenuti con la tecnica della velatura di colore, così come la resa pittorica delle stoffe si ottiene attraverso una campitura di colore, sul quale le ombre utilizzando il medesimo colore ma più scuro, mentre le luci vengono illuminate dallo stesso colore ma applicato più chiaro. Il Museo e Real Bosco di Capodimonte conserva alcune opere autografe di grande rilevanza di Raffaello, che permettono di esemplificare i momenti principali della carriera dell’artista
(Pala di San Nicola da Tolentino, 1501; Ritratto di Alessandro Farnese, 1511 circa; Mosé e il roveto ardente, 1514; Madonna del Divino Amore, 1516-18) e del suo più immediato seguito (Madonna della Gatta 1518-1520 circa). Lo stesso museo conserva però anche una serie di copie, derivazioni, multipli, alcune delle quali forse elaborate nella bottega stessa dell’artista (Madonna del Passeggio), altre per mano di artisti di prima grandezza per committenti importanti (Andrea del Sarto), o forse per esercitazione (Daniele da Volterra), altre invece da più meccanici copisti (Madonna Bridgewater), che permettono di esplorare ad ampio raggio questo tipo di produzione, che costituiva larga parte dell’opera delle botteghe del Cinque e del Seicento e che oggi forma una parte enorme, anche se spesso trascurata, del nostro patrimonio artistico. In questi giorni nei laboratori di restauro e nel museo si sta procedendo a studiare con misure non-invasive di imaging MA- XRF a scansione ed iperspettrale Vis in riflettanza ed emissione di alcuni dipinti: Eterno e Vergine di – Raffaello e Evangelista di Piandimeleto, Ritratto del Cardinale Alessandro Farnese, Madonna con Bambino (copia della Madonna Bridgewater), Madonna del velo, Madonna del passeggio di Raffaello, Madonna della gatta di Giulio Romano. La campagna di misure non-invasive, coordinate da CNR ISPC, è parte di un programma di collaborazione più ampio che include il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università della Campania Vanvitelli e il LAMS (Laboratoire d’archéologue moléculaire et structurale) di Parigi per lo studio dei dipinti di Raffaello e bottega, i cui risultati verranno presentati nel prossimo mese di giugno in un Convegno Internazionale e in una Mostra che si terranno proprio al Museo e Real Bosco di Capodimonte. La Mostra – come si legge nelle note del Museo – si propone di
valorizzare il patrimonio raffaellesco del Museo, più ricco e variato di quanto si sia soliti pensare, e di offrire al pubblico le novità emerse dalla campagna di indagini diagnostiche condotte nel Museo, che permetteranno un approccio originale sia alle opere d’arte sia al lavoro della bottega dell’artista e a quelle dei sui seguaci, mettendo in luce il complesso lavoro che sta dietro la creazione di originali, multipli, copie, derivazioni.
Ecopil: la comunicazione del futuro! Ecopil: la comunicazione del futuro! Pil rinnova il suo impegno nei confronti delle tematiche sociali e ambientali inaugurando la Eco Room, concepita dalle Design by Gemini, un nuovo spazio all’interno dello showroom milanese creato per
raccontare e implementare i progetti sostenibili dei brand Pil. “Save the planet”, “Meat is murder”, “Fight plastic” e “Zero waste” sono alcuni degli slogan che adornano gli elmetti nella Eco Room, nonché alcuni degli impegni a cui Pil ha deciso di aderire per un futuro migliore, stringendo un’importante collaborazione anche con WWF Italia e Togetherband, organizzazione internazionale la cui mission è diffondere i 17 obiettivi dell’Onu attraverso la creatività e la cultura. La Eco Room, realizzata dalle gemelle Elena e Giulia Sella, si affianca alla Pil Room, la stanza total red più instagrammata del 2019, anch’essa realizzato dalle Design by Gemini. Il nuovo corner è la concretizzazione della eco-mission che accompagna Pil fin dall’inizio, un luogo in cui far gravitare i brand e i personaggi vicini alle tematiche sostenibili, al fine di aprire tavoli di confronto e di cooperazione tra vari addetti ai lavori, uniti dagli stessi obiettivi. Ecopil, nato nel 2008, è il segmento sostenibile dell’agenzia che porta avanti una mission ben precisa: offrire strategie e soluzioni ai clienti che desiderano inserire tematiche sociali, etiche ed ecologiche nella loro comunicazione. Nel concreto Pil offrirà il proprio supporto in termini di marketing e comunicazione ad aziende vicine, o che vogliono avvicinarsi, a temi di sostenibilità e rispetto ambientali ed etici, sviluppando strategie o sinergie utili non solo alla reputazione, ma al mondo intero. Tutto questo sarà possibile con l’ausilio di un team dedicato che si occupa di servizi già attivi internamente come strategie online/offline, analisi di mercato, branding, influencer marketing, servizi pr, web marketing e social media marketing.
Un team dedicato e sensibile alle tematiche di sostenibilità, etica ed ecologia, ha già seguito con successo progetti di comunicazione per clienti come 24bottles, Farchioni Oli, Casio Pro Trek, Pil Love, Garofoli, Espadrilles, Guess, Steca Energia, Frau e Le Petit Coco. Ecopil: la comunicazione del futuro! Perché é importante avere un sito web? Perché é importante avere un sito web? 10 buone ragioni per avere un sito
web professionale. Molte aziende non hanno ancora un sito web, si stima infatti che in Italia il 46% delle PMI non possieda un sito internet professionale. Se ci si sofferma un attimo a pensarci si tratta di una percentuale altissima. Purtroppo soprattutto in Italia ancora molte persone non credono nelle potenzialità di un sito web. Ciò accade perché siamo un paese nel pieno corso di una digitalizzazione graduale di tutte le attività, ed è solo l’inizio di una grandissima trasformazione. Inoltre numerose attività che hanno realizzato un sito web e non sono riuscite ad ottenere i risultati che si aspettavano hanno perso fiducia in questo importante strumento di marketing. Grande errore! La colpa di un fallimento di un sito web non risiede nell’inutilità dei siti web in generale ma va ritrovata negli errori di realizzazione del sito stesso. Spesso succede perché il sito web è stato realizzato in maniera errata dal punto di vista grafico o comunicativo. Oppure perché non si è investito nel marketing soprattutto quando parliamo di e-commerce o siti web che hanno come obbietto principale la conversione. Le ragioni possono essere molteplici ma quello che è certo è che avere un sito web realizzato ad hoc per le proprie esigenze è fondamentale. Lo è in questo momento di pandemia e lo sarà sempre di più in futuro. NUMERO UNO Dare un’immagine professionale e di prestigio della propria azienda. I clienti sono portati a farsi un’ dea di un’azienda anche sulla base del sito web che la rappresenta. Quando scoprono
che un’attività non possiede un sito web tendono a pensare che non sia seria, che non sia al passo con i tempi e si chiedono come sia possibile. Ne viene di conseguenza messa in dubbio la professionalità e l’affidabilità. NUMERO DUE I tuoi clienti se lo aspettano. Un sito web non serve solo ad attirare nuovi clienti, ti aiuterà anche a rafforzare la tua immagine agli occhi dei tuoi vecchi clienti. I tuoi clienti sono abituati ad utilizzare Google per tutto, sempre con uno smartphone in mano pronti a digitare come pistoleri del Far-West! E quando digitano il nome della tua azienda su Google si aspettano di trovarla. NUMERO TRE Un sito web ti aiuta a superare i tuoi competitors. Avere un sito web professionale ti aiuterà a trasmettere la tua mission e distinguerti dai tuoi competitors per convincere i potenziali clienti a scegliere te piuttosto che la concorrenza. Non solo, se nella tua città, ad esempio, ci sono 5 negozi di fioristi e solo 2 hanno un sito web, a San Valentino quando tutti i fidanzati cercheranno su Google dove poter comprare dei fiori troveranno solo quei due negozi. NUMERO QUATTRO Ti aiuta trovare nuovi clienti. Un sito web ben realizzato ed ottimizzato SEO verrà visualizzato nei risultati di ricerca di Google.?Ciò significa incanalare quell’ 80% di persone che utilizzano Google per trovare i servizi e prodotti che stanno cercando attraverso Safari o Mozilla. Per questo è importantissimo che il sito web emerga nei risultati dei motori di ricerca, per le keywords relative alla tua attività.
NUMERO CINQUE Ti aiuta a raccontare i tuoi valori e prodotti/servizi. Un sito web professionale ti aiuta ad affermare e trasmettere la tua mission al cliente. Puoi raccontare chi sei, cosa fai e quali sono i valori sui quali si fonda la tua azienda. Puoi raccontare la tua storia e tenere sempre aggiornati i tuoi clienti su cambiamenti, novità, promozioni e parlare di quello che fai creando ad esempio un Blog e collegandolo ai tuoi canali Social come Facebook ed Instagram. NUMERO SEI Ti aiuta a conoscere meglio il tuo target. Il successo di un’attività è determinato in maniera fondamentale dalla conoscenza approfondita il target si riferimento. Grazie a potenti strumenti di analisi come Google Analytics, potrai capire meglio chi sono i tuoi clienti. Potrai capire chi visita il tuo sito, quali azioni compie, quali sono prodotti e servizi di maggiore interesse. Sono informazioni essenziali per perfezionare il tuo business. NUMERO SETTE Creare un’interazione tra sito web e social network. Quando un’utente accede alle pagine social della tua attività si aspetta di trovare il link al sito web per approfondire meglio i tuoi prodotti e servizi. Inoltre creando delle apposite landing page potrai far si che le persone che sono interessate alla tue inserzioni promozionali su Facebook o Instagram accedano direttamente ad una pagina creata ad hoc per un’alta conversione. Viceversa sul tuo sito web potrai linkare i tuoi social di maggiore interesse per permettere ai tuoi clienti di seguirti anche sui social network.
NUMERO OTTO Avrai una vetrina aperta h24 aperta a tutto il mondo. Se la tua azienda chiude il tuo sito web no. Resta sempre aperto .Sappiamo bene che molti di noi per abitudine o per necessità si trovano a cercare i servizi che interessano su internet a qualsiasi ora del giorno e della notte. Potrai ricevere richieste di lavoro a qualsiasi ora, Oppure i tuoi clienti potranno acquistare i tuoi prodotti in qualsiasi momento. NUMERO NOVE Utilizza il tuo sito come strumento di Marketing. Potrai utilizzare il tuo sito web per le tue campagne di marketing. Creando contenuti sponsorizzati Google ads, ma anche Facebook ads e tutti gli altri social. con apposite pagine di atterraggio al tuo sito web. Potrai creare una newsletter per generare contatti utili a trovare nuovi clienti, Realizzerai così un flusso di interesse verso il tuo marchio e generare profitto. NUMERO DIECI Non costa poi così tanto! Un sito web professionale è da considerarsi come un’investimento. È importante rivolgersi a professionisti esperti e preparati, non solo in programmazione ma anche in comunicazione. Inoltre i prezzi dei siti web sono calati di molto negli ultimi anni grazie anche all’utilizzo dei nuovi CMS, per cui va sempre cercato il giusto compromesso tra spesa e qualità. Affidandosi a professionisti validi che realizzeranno il sito giusto per te al giusto prezzo e se saprai sfruttare il sito web per generare contatti e clienti, nel giro di poco tempe rientrerai delle spese effettuate per la realizzazione.
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