La Primavera dell'Arte e della rinascita. Musei in Campania dal 26 aprile - New Media Press

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La Primavera dell'Arte e della rinascita. Musei in Campania dal 26 aprile - New Media Press
La Primavera dell’Arte e
della rinascita. Musei in
Campania dal 26 aprile
La Direzione Regionale Musei Campania ha programmato con i
musei e i parchi archeologici autonomi della regione ritornata
‘gialla’ un piano coordinato di riaperture progressive
che coinvolgerà tutti i luoghi della cultura statali campani
per l’intera settimana, per invitare i cittadini
a riappropriarsi dei loro siti identitari promuovendo un “Non
vedevamo l’ora di poter riaprire in sicurezza i musei campani,
fondamentali presidi di cultura e civiltà per i nostri
territori e le nostre comunità. Sono felice di poterlo
condividere con tutti i colleghi, è un segnale importante che
possiamo lanciare, un bell’esempio di collaborazione e
amicizia”, dichiara Marta Ragozzino, Direttore Regionale Musei
Campania.
I luoghi della cultura di tutta la regione torneranno ad
accogliere i visitatori dal lunedì al venerdì, come
già sperimentato negli scorsi mesi, ma finalmente saranno
aperti anche nel fine settimana e nei giorni festivi con
accesso su prenotazione, come disposto dal DPCM del 2 marzo,
le cui misure sono ora prorogate dal decreto legge del 22
aprile 2021.
La DRM Campania partecipa al programma di riaperture con 19
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dei 25 musei della rete, che riapriranno nel corso della prima
settimana.

                             Si comincerà lunedì con Castel
                             Sant’Elmo e Certosa e Museo di
                             San Martino a Napoli, il Museo
                             archeologico di Eboli e della
                             Media Valle del Sele, l’area
                             archeologica del Teatro romano
                             di Benevento e il Palazzo
                             della Dogana dei Grani di
Atripalda.
Martedì aprirà la maggior parte dei musei archeologici della
rete: il Museo archeologico dell’antica Allifae, il Museo
archeologico di Pontecagnano, il Museo ‘Georges Vallet’ a
Piano di Sorrento, il Museo archeologico della Valle del
Sarno, il Museo storico archeologico di Nola, il Museo
archeologico dell’antica Capua e quello del Sannio caudino a
Montesarchio, insieme alla Certosa di San Giacomo a Capri.
Mercoledì il Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes, il Museo
Novecento a Napoli sulla piazza d’armi di Castel Sant’Elmo e,
finalmente, anche il Museo Duca di Martina nella Villa
Floridiana, insieme ai musei archeologici di Calatia, a
Maddaloni, e Teano, mentre giovedì sarà la volta della Certosa
di San Lorenzo a Padula.
Nonostante la chiusura, le attività culturali nei nostri musei
non si sono fermate. Accanto alle operazioni di manutenzione,
restauro e catalogazione di reperti e opere d’arte, sono stati
avviati progetti di digitalizzazione e valorizzazione del
patrimonio che proseguiranno nei prossimi mesi e che
hanno impegnato il personale dei musei per continuare a
preservare, studiare e promuovere il patrimonio custodito
nelle vetrine e nei depositi.
Una ricca programmazione di eventi e iniziative, inoltre,
offrirà ai visitatori già dalle prossime settimane nuovi
contenuti e offerte culturali, frutto delle attività e dei
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progetti in corso.
                              Alla Certosa di San Martino un
                              nuovo impianto di illuminazione
                              è stato completato per la
                              celebre Sezione presepiale, che
                              presto    tornerà   ad   essere
                              inserita nel percorso di visita.
                              Al    Museo    di    Eboli    il
recupero, avvenuto in questi mesi, dei corredi delle necropoli
ebolitane     finora    conservati      nei    depositi    del
Parco archeologico di Paestum, ha dato avvio a un progetto di
riallestimento delle sale dedicate alle cronologie più antiche
di Eboli e della Valle del Sele. A Sarno, le attività di
schedatura e catalogazione dei reperti e di sistemazione dei
depositi, realizzate nel periodo di chiusura, hanno consentito
di rinnovare l’allestimento di alcune vetrine del museo con
reperti provenienti dalla Valle del Sarno e risalenti
all’VIII-VII secolo a.C. e all’epoca romana. Al Teatro romano
di Benevento i visitatori troveranno nuovi apparati
informativi, realizzati con la collaborazione del Comune di
Benevento, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti
e paesaggio per le province di Caserta e Benevento e della
Scuola Superiore internazionale per Mediatori linguistici di
Benevento, oltre che una nuova sistemazione dei reperti
custoditi nell’area archeologica, per i quali sono state
avviate attività di inventariazione insieme alla SABAP.
A Capri è visitabile ancora per alcuni giorni la mostra ‘Fons
Vitae di Antonio Ievolella’, allestita nella Certosa di San
Giacomo, mentre il Museo archeologico di Pontecagnano
finalmente potrà accogliere dal vivo “IN &OUT”, collettiva
fotografica organizzata in occasione dell’8 marzo e che, a
causa della chiusura dei musei, era stata presentata online.
La mostra in presenza, dedicata al tema del silenzio e della
dimensione di isolamento che nell’ultimo anno ha coinvolto noi
tutti, vuol essere un segnale concreto di ritorno
alla normalità, proprio a partire dai luoghi della cultura, ed
è realizzata con il patrocinio del Comune di Pontecagnano
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Faiano e in collaborazione con numerose associazioni del
territorio.
                             A  Montesarchio,      il   Museo
                             archeologico del Sannio caudino
                             si    prepara      a     esporre
                             temporaneamente la pala d’altare
                             recuperata in questi giorni dal
                             Nucleo Carabinieri per la Tutela
                             del Patrimonio Culturale di
                             Napoli, che, dopo essere stata
                             trafugata dall’ex convento delle
                             Clarisse nel 1997 e smembrata in
sei parti, sarà restituita alla comunità grazie alla
collaborazione tra la Direzione regionale Musei Campania,
la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e paesaggio per le
province di Caserta e Benevento e il Comune di Montesarchio.

Tutte le info e gli aggiornamenti su orari di apertura e
modalità di prenotazione sono disponibili su Beni
Culturali/Campania e sulle pagine del Ministero, nonché sui
canali social dei Musei.
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Pozzuoli/Rione       Terra:
Consiglio approva. A breve
gara per la gestione della
cittadella       turistico-
culturale
                              “Siamo    pronti   a   togliere
                              finalmente quel cancello che
                              separa il Rione Terra dal resto
                              della città. Tutti noi possiamo
                              ritornare       a      viverlo,
                              passeggiarci e conoscerlo. Sarà
                              il recupero della nostra memoria
                              storica, il cuore battente del
futuro dell’acropoli, che aspira ad essere meta di turismo
esperienziale. Siamo pronti per creare un polo turistico e
multi-vocazionale. Chi lo gestirà dovrà avere una capacità
economica tale per creare lavoro e fare formazione per i
nostri giovani innanzitutto e dovrà intercettare un flusso di
turisti che cambierà totalmente la destinazione di Pozzuoli”.
Lo ha detto il sindaco Vincenzo Figliolia, commentando
l’approvazione in Consiglio comunale dell’atto di
valorizzazione del Rione Terra, che precede la pubblicazione
del bando di gara per la gestione dell’antica rocca.
“Il Rione Terra sarà un grande incubatore turistico e
culturale, dove i visitatori potranno emozionarsi, conoscere
le nostre abitudini e tradizioni – ha continuato il primo
cittadino – e dove si potrà sviluppare un indotto che oggi è
finalmente programmabile e pianificabile. Pozzuoli ha tutto il
diritto di vivere di luce propria”.
In seguito ad uno studio affidato all’Agenzia del Demanio,
l’amministrazione comunale ha ipotizzato un periodo di
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affidamento per almeno 18 anni per definire e gestire il mix
delle attività commerciali, enogastronomiche, per lo svago e
per il tempo libero, da ospitare negli immobili restaurati
nella prima parte già terminata del Rione Terrà. Tra gli
obbiettivi: attrarre ed organizzare eventi a carattere
culturale, creativo, ludico e commerciale e promuovere
l’immagine del luogo verso diversi interlocutori, definendo le
collaborazioni di varia natura funzionali allo sviluppo della
destinazione turistica con soggetti pubblici e privati del
contesto locale, nazionale e internazionale. Da mettere già a
frutto ci sono 84 camere, 185 posti letto (albergo diffuso),
15 botteghe, 2 bar e un ristorante.
“Stiamo chiedendo di gestire il nostro patrimonio attraverso
regole chiare e precise e di creare lavoro serio, pulito e
regolare. L’unico proprietario del Rione resta il Comune, e
dunque tutti i cittadini di Pozzuoli – ha precisato il sindaco
Figliolia – Abbiamo bisogno di imprenditori seri per investire
e non vanificare tutto ciò che abbiamo restaurato, e tutti
sono chiamati a rispondere a questa chiamata”.

Nasce OrigoFood: La piazza
virtuale delle eccellenze
Made in Italy
Dall’esperienza e dalla passione di un gruppo di
professionisti attivi in diversi settori della vita economica
e culturale (in particolare nel comparto agroalimentare) nasce
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Origo Food, una piattaforma online che ha lo scopo di proporre
un paniere di prodotti locali in grado di trasmettere i valori
della tradizione e del territorio nazionale.

È online il sito OrigoFood.com , una grande piattaforma che dà
la possibilità di ordinare le eccellenze enogastronomiche
italiane

Le abitudini dei consumatori negli ultimi anni sono cambiate e
le persone sono sempre più attente alla qualità e alla
provenienza dei prodotti. Per dare la possibilità a tutti di
conoscere le tipicità dei meravigliosi territori regionali
italiani, è nato Origo Food, una di piazza virtuale che
riunisce i prodotti di eccellenza Made in Italy.

«La nostra mission è evidente già dal nome della piattaforma:
“origo” in latino signi?ca “origine”» spiega Giancarlo
Gentile, CEO di Origo, che continua; «ed è proprio
sull’origine e sulla lavorazione dei prodotti che abbiamo
deciso di puntare. L’obbiettivo di Origo Food è la promozione
del Bel Paese e del suo elevato potenziale produttivo espresso
dalle preziose diversità e dalle insuperabili capacità di
tanti piccoli produttori che rispettano il territorio,
conservano la tipicità e fondano le loro aziende su valori
etici del lavoro».

I prodotti selezionati e raccomandati da Origo non solo si
contraddistinguono per aspetto, sapore, profumo e consistenza
ma sono in grado di trasmettere valori spesso sottovalutati
nel settore alimentare.

Il primo tra questi valori è la tradizione. L’idea che Origo
 ha della tradizione tuttavia, non esclude la tecnologia e le
moderne conoscenze, Quest’ultime, se ben utilizzate, possono
rappresentare strumenti utili capaci di trasmettere la vera
tradizione nostrana.

Fondamentale per Origo è, inoltre, la sostenibilità. Tale
“qualità” si manifesta sotto forma di particolari aspetti che
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di volta in volta risultano apprezzati dai consumatori e si
riferiscono al prodotto, al modo “virtuoso” con cui è stato
ottenuto, all’attenzione per l’ambiente da cui proviene.
Nonché alla sua confezione (biodegradabile o compostabile,
riutilizzabile, etc.); alle persone che operano nella ?liera
(cui viene garantito un equo trattamento). Per Origo il valore
della sostenibilità tiene conto anche della provenienza del
prodotto e su questo Origo si avvale di consulenti importanti
come chef stellati e docenti delle accademie di cucina più
affermate. Molti dei prodotti disponibili su Origo Food
arrivano da aree caratterizzate da elevato pregio
naturalistico, marginali e a rischio di spopolamento e qui
l’impegno sociale dell’azienda nel mettere in vetrina “piccole
grandi aziende” e dar loro visibilità.

Origo ha un profondo legame con il territorio. È questo un
valore imprescindibile sul quale poggia la realtà della
startup campana. Molte eccellenze di Origo Food non solo
arrivano dal territorio nazionale ma vengono interamente
lavorate in zone ben delimitate. Esse esprimono la
sorprendente e affascinante varietà ambientale e culturale che
rende l’Italia un luogo unico al mondo.

«Il portale Origo Food è una importante realtà virtuale
enogastronomica che permette ai suoi utenti non solo di
acquistare i prodotti di nicchia ma anche di rimanere
aggiornati sulle ultime news del settore. Insomma
OrigoFood.com è un punto di riferimento per chiunque sia
interessato ad apprezzare prodotti gourmet del territorio
italiano e le migliaia di visite giornaliere al nostro sito lo
confermano», è quanto afferma Antonio Gnassi, direttore
Marketing e Comunicazione di Origo, che prosegue: «Nella
sezione blog è infatti possibile guardare le videoricette di
chef stellati e di giovani foodblogger, leggere le interviste
ai fondatori delle aziende, la storia delle aziende stesse e
tanto altro ancora. Oltre questo, Origo Food dispone di un
sistema di marketing intelligence e un attento servizio di
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assistenza clienti».

Pozzuoli:          Istituto
alberghiero dona pastiere e
dolci pasquali per famiglie
bisognose
Il dirigente scolastico Filippo Monaco: “un piccolo gesto per
chi è in difficoltà”

“Anche a Pasqua abbiamo voluto dare il nostro contributo per
le famiglie bisognose”. Così il dirigente scolastico professor
Filippo Monaco ha voluto annunciare la nuova iniziativa
solidale della scuola che preside, l’Ipseoa Petronio di
Pozzuoli.

“Devo ringraziare i docenti, il personale tecnico e i
collaboratori che hanno contribuito alla realizzazione di
questa iniziativa – continua Monaco – nonostante le difficoltà
che la nostra scuola, come tutte le istituzioni scolastiche,
sta affrontando a causa delle restrizioni sanitarie. Le
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pastiere sono state consegnate nelle mani dei volontari
dell’associazione Nuovi Orizzonti e saranno distribuite alle
famiglie bisognose di Pozzuoli. In questo modo vogliamo dare
un’attenzione. È un piccolo ma significativo gesto di
vicinanza”.

Non è la prima volta che il Petronio di Pozzuoli ha realizzato
iniziative di solidarietà per le famiglie bisognose. A
dicembre l’esperienza con i panettoni e i dolci natalizi in
collaborazione con le associazioni di volontariato.

Lectura Dantis Averna. Andrea
Mazzucchi legge l’Inferno di
Dante.
Al via la prima Lectura Dantis presso il cd. Tempio di Apollo
sul Lago d’Averno, in occasione del Dantedì 2021, in diretta
alle ore 12.00 di giovedì 25 marzo sulla pagina fb del Parco
archeologico dei Campi Flegrei e sui canali dell’emittente
televisiva regionale Campi Flegrei (555 e 877 HD). L’evento
inaugura e istituisce una rassegna di Lecturae dedicata
all’interpretazione e alla divulgazione dell’opera di Dante,
che proseguirà con edizioni annuali.
Il Parco archeologico dei Campi Flegrei e il Comune di
Pozzuoli nell’ambito del Progetto “Pozzuoli città che legge”,
in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli
Federico II, partecipano alle celebrazioni per il settimo
centenario della morte del Sommo Poeta e promuovono il primo
appuntamento delle Lecturae Dantis Avernae presso il cd.
Tempio di Apollo, l’imponente edificio termale di epoca romana
che sorge lungo le sponde del lago d’Averno.

                             Il lago d’Averno, celebrato come
                             luogo dell’ingresso di Enea agli
                             inferi, diventa la cornice per
                             la lettura del III canto
                             dell’Inferno     della   Divina
                             Commedia e suggerisce un legame
                             tra Virgilio, Dante (che non
                             conobbe mai fisicamente questi
                             luoghi) e il paesaggio flegreo.

Sarà il Professor Andrea Mazzucchi, ordinario di Filologia
della Letteratura Italiana e direttore del Dipartimento di
Studi Umanistici dell’Università degli Studi di        Napoli
Federico II, a fare da guida nell’universo dantesco.

L’iniziativa punta alla partecipazione del più ampio pubblico
e in particolare delle scuole del territorio. Per il 2021,
anno delle celebrazioni dantesche, l’evento del 25 marzo
rappresenta il primo di una serie di appuntamenti che vedranno
coinvolti gli studenti in un percorso di approfondimento
dell’opera di Dante alla ricerca di connessioni con il
patrimonio flegreo, restituito alla comunità attraverso
letture e performance offerte ai visitatori dei siti del Parco
archeologico dei Campi Flegrei. Il progetto vede il
coordinamento scientifico del Professor Andrea Mazzucchi e
sarà realizzato in collaborazione tra Parco archeologico dei
Campi Flegrei, Università degli Studi di Napoli Federico II e
Comune di Pozzuoli, nello specifico, Assessorato alla Cultura
(dott.ssa Stefania de Fraia) e Assessorato alla Pubblica
Istruzione (dott.ssa Anna Maria Attore), nell’ambito del
Progetto “Pozzuoli città che legge” (Referente Prof.ssa Angela
Giustino). Tale progetto mira infatti a promuovere sul
territorio puteolano la diffusione del libro e della lettura
ad alta voce, oltre che nelle scuole anche in altri contesti
istituzionali e della vita quotidiana, al fine di favorire la
coesione sociale e la crescita culturale e civile della città.

Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli
Studi di Napoli, nella persona del direttore, il professor
Andrea Mazzucchi, esprime il compiacimento per questa
importante iniziativa che vede il coinvolgimento di tutte le
scuole presenti in un territorio, quale è quello flegreo,
ricco di fascino e di importanti memorie virgiliane e
dantesche. Non a caso Galileo Galilei individuava il luogo
d’inizio del viaggio dantesco nell’aldilà, nel territorio tra
Cuma e Napoli e, nello specifico, nel bosco che circonda il
lago d’Averno.

Lectura Dantis Averna

Inferno Canto III – “Dante e Virgilio all’ingresso degli
Inferi”, Geografie dantesche e Geometrie flegree

Tempio di Apollo sul Lago d’Averno

giovedì 25 marzo 2021 ore 12.00

Lettura esegetica di Andrea Mazzucchi (Università degli Studi
di Napoli Federico II)
Archeo, Music & Arts: format
musicale ed artistico nei
siti   dei   Campi   Flegrei
di“Jazz and Conversation”

Nella    foto     il
Percorso
Archeologico   del
Rione Terra (Foto
Luigi Borrone)

A.M.A. Archeo, Music & Arts, tre parole che racchiudono il
senso del nuovo format musicale e artistico nei siti
archeologici e monumentali dei Campi Flegrei. Un incontro tra
arte, musica e archeologia da fruire on-line. Un progetto e
una produzione a cura dall’Associazione di Promozione Sociale
“Jazz and Conversation” e che si è concretizzato grazie alla
collaborazione del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, che
ha consentito la realizzazione dei numerosi eventi nei siti
archeologici flegrei . Il Pafleg è ancora una volta
testimonianza stabile e acquisita dello spirito della nuova
gestione dei beni culturali in Campania. Si ringraziano,
inoltre, per il Patrocinio morale e per la disponibilità
logistica la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e
Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, il Comune di
Pozzuoli, il Comune di Monte di Procida e il Comune di Bacoli.
L’obiettivo, oltre a quello di contribuire alla diffusione
delle manifestazioni culturali che non è stato possibile
svolgere in presenza a causa della pandemia, è anche quello di
dare un piccolo, ma concreto e immediato, sostegno al settore
dello spettacolo dal vivo che, da oltre un anno, ha visto
interrotte le proprie attività . Artisti d’eccezione, del
mondo jazz contemporaneo e non solo, si sono esibiti in alcuni
suggestivi siti per regalare momenti unici di musica con la
visione di bellezze straordinarie, di luoghi storici e
paesaggistici del territorio flegreo. Un’occasione importante
per poter continuare a godere delle emozioni delle arti, in
questo momento di sospensione delle attività dal vivo e di
chiusura dei luoghi di cultura, a causa dell’emergenza
sanitaria in corso. La rassegna parte oggi 22 marzo con la
pubblicazione della prima produzione musicale registrata
all’interno dell’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli, c.d. Maggiore
, uno dei più straordinari monumenti dell’area flegrea, e vede
come ospite l’artista Carmine Ioanna un musicista irpino con
uno spiccato talento per la fisarmonica. Oggi ha una fama
internazionale ed è impegnato in tour fuori confine. Le sue
sono melodie che ama definire sincere, pure, come estratte da
una radice creativa viva e autentica, come la sua terra,
l’Irpinia, che lo ha influenzato e arricchito di tradizioni:
«Mi basterebbe che arrivasse questo a chi si ferma per
ascoltarmi. L’Irpinia segna le mie origini e le origini te le
porti addosso in modo indelebile, per sempre. Ho cominciato
proprio così, dai canti e dalle musiche popolari e credo sia
stata una buona palestra, fondamentale». Gli appuntamenti di
questo progetto proseguiranno, con una cadenza di quindici
giorni a partire da oggi , sui canali istituzionali e social
(fb e youtube) dell’Associazione Jazz and Conversation, Viva
la Vita, Viva la Cultura …

HDT…S.N.A.P. !

Ricerca del lavoro online:
cosa è cambiato nell’anno del
Covid

Ricerca del lavoro online:
cosa è cambiato nell’anno del
Covid
Dall’analisi di Semrush è “bonus per disoccupati” (+2.198%) la
ricerca con il maggior incremento, insieme a “lavoro agile”
(+812%). Aumentano gli utenti che vorrebbero lavorare per
Amazon (+236%), Bartolini (+71%) e MD (70%). Indeed.com il
portale più cliccato, Jobbydoo.it quello con la crescita
maggiore

Nel 2020 è cambiato non solo il mondo del
lavoro
ma anche il modo di cercarlo. In un anno sono stati persi 662
mila posti, e sono state erogate oltre quattro miliardi di ore
di cassa integrazione (dati INPS), spingendo moltissime
persone a cercare in rete una soluzione alla loro nuova
situazione.

Per individuare quali siano i nuovi trend Semrush, piattaforma
di Saas per la gestione della visibilità online, ha analizzato
le ricerche fatte online dagli utenti in Italia.

Secondo l’analisi, la ricerca che ha registrato il maggior
incremento è stata “bonus per disoccupati” (+2.198% rispetto
al 2019), digitata sui motori di ricerca con una media di
3.428 volte al mese. La questione dei bonus, in particolare
quelli specifici stanziati per contrastare la crisi economica
portata dal covid, ha tenuto vivo l’interesse del web nel
corso dell’intero anno. “Bonus 600 euro disoccupati” è stato
cercato in media quasi 2.500 volte ogni mese, con un picco di
14.800 ricerche ad aprile 2020.

14.300 digitazioni mensili per l’item “lavoro agile”, che
negli ultimi 12 mesi è cresciuto in maniera esponenziale tra
gli uffici del Bel Paese. Per quanto riguarda il web, il suo
incremento è stato dell’812%, raggiungendo l’apice a marzo
2020 con 74.000 ricerche. Incremento significativo anche per
l’item “lavoro da casa”, che con oltre 56.000 ricerche mensili
registra un +29% sul 2019, e per “lavoro a distanza”,
cresciuto del 303%, con una media di 810 digitazioni al mese.

Interessante notare anche come sia aumentato il desiderio
degli utenti di andare a lavorare per alcune specifiche
aziende, soprattutto supermercati e corrieri, probabilmente
viste come professioni più sicure durante la pandemia e meno a
rischio di eventuali licenziamenti o cassa integrazione.

L’item “lavorare con Amazon” è quello che ha registrato
l’incremento più alto (+236%), con più di 11.300 ricerche ogni
mese, e picchi di 22.000 a settembre e novembre 2020.
“Bartolini lavora con noi”, invece, ha registrato un +71%, con
una media di 11.500 digitazioni ogni mese, raggiungendo le
18.100 nei mesi di settembre, novembre e dicembre 2020.

Crescita a +70% per l’item “MD lavora con noi”, che nel 2020
ha registrato una media di quasi 14.000 ricerche ogni mese, e
picchi di 22.200 a settembre, ottobre e novembre 2020 e
gennaio 2021, mentre “Coop lavora con noi” segna un +56%, con
una media mensile di quasi 15.700 digitazioni, e, come nel
caso precedente, e picchi di 22.200 a settembre, ottobre e
novembre 2020 e gennaio 2021.

Infine, per quanto riguarda i siti per la ricerca di lavoro,
Indeed.com è stato il portale più cliccato, quasi 14milioni e
900 mila volte ogni mese (+15% sul 2019), mentre Jobbydoo.it è
stato quello con la crescita maggiore, con un incremento del
79% rispetto all’anno precedente e una media di oltre 3
milioni di accessi mensili.

Fonte http://www.comunicati-stampa.net/
Da home working a smart
working: il lavoro agile che
funziona

Da a smart working: il lavoro
agile che funziona
Il presidente dell’Ordine dei
consulenti del lavoro di Bergamo,
Marcello Razzino, scommette su un
vademecum a misura di azienda e
lavoratore smart.

A un anno dall’ingresso nel vocabolario quotidiano di parole
come “smartworking”, “lavoro agile”, “webinar” e “a distanza”,
il mondo del lavoro si interroga sul cambiamento e mette a
punto soluzioni agili e concrete. La riflessione ha richiamato
imprenditori e professionisti che si sono dati appuntamento
sul web venerdì 12 marzo con “I venerdì dello Studio BNC, un
appuntamento sempre più frequentato per riflettere su come la
capacità di innovare, condividere pensieri e idee possa
contribuire a un mondo migliore.

A stimolare la riflessione su come il mondo del lavoro stia
cambiando non solo da un punto di vista economico ma anche a
livello psicologico e di salute, tra pause, straordinari e
buoni pasto è stato Marcello Razzino, Presidente provinciale
dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Bergamo e Consigliere
della Camera di Commercio di Bergamo in qualità di
Rappresentante delle libere professioni che ha spiegato:

“La pandemia ha stravolto la nostro consulenza e le aziende si
sono affidate a noi non più solo per questioni professionali.
Sempre più in questi mesi siamo diventati coach motivazionali,
aggiungendo alla sfera tecnica quella psicologica, perché la
pandemia ha accelerato tutti i processi in fase di avvio. In
particolar modo, l’emergenza ha dato una spinta straordinaria
al lavoro in digitale, ma è necessaria una regolamentazione
più chiara e trasparente per evitare che uno strumento dalle
grandi potenzialità, lo smart working, si riduca al lavoro da
casa. Serve un cambio di mentalità e di organizzazione
aziendale perché gli effetti incidano positivamente sulla
produttività. Lo smart working, ovvero la modalità di lavoro
in cui il datore di lavoro e il dipendente definiscono con
flessibilità orario e luogo di lavoro è diverso dall’home
working, basato sull’idea che il dipendente abbia una
postazione fissa in termini di orario e luogo di lavoro e che
questa postazione sia casa sua”.

Ecco allora alcune indicazioni pratiche su come può funzionare
il lavoro “a distanza” sia in termini di salute che di
performance lavorativa.

   1. Rispetta il tempo di lavoro e fai le pause. Si parla di
      diritto alla disconnessione, ovvero diritto alla non
      reperibilità al di fuori dall’orario lavorativo o
concordato con il datore di lavoro. A questo si pensava
      prima dello scoppio della pandemia e ora il Parlamento
      Europeo si sta attivando a riguardo;
   2. Dedica al lavoro una postazione adatta: deve essere
      comoda, funzionale e, preferibilmente, deve essere
      destinata solo al lavoro. Così come il tempo del lavoro
      e il tempo personale devono essere separati, anche il
      luogo di lavoro deve essere ben definito;
   3. Non isolarti: nelle room virtuali ci si può trovare con
      i colleghi per il caffè e per le pause, non solo per le
      riunioni. Lavorare a distanza non è una prigionia.
      Mantieni le abitudini, soprattutto quelle più salutari
      come l’orario per l’allenamento;
   4. Organizza il tuo lavoro con gli strumenti adatti:
      Whatsapp è per gli amici o in casi di urgenza per il
     lavoro, Skype è per i colleghi, le mail sono uno
     strumento di lavoro tracciabile e professionale, i
      calendari online permettono di gestire il team.
   5. Virtuale è reale: comportati come se fossi in ufficio,
     rispetta le stesse regole di educazione, a partire dal
     salutare i colleghi quando “attacchi” e quando
     “stacchi”.

“Sono regole generiche che, in attesa di una disciplina
specifica per il lavoratore smart, ci permettono di supportare
1 milione e mezzo di aziende da noi gestite e 8 milioni di
lavoratori delle aziende italiane che come Consulenti del
Lavoro seguiamo. Guardando avanti è evidente quanto sia
importante parlare di welfare, innovazione e employee
engagement per affiancare imprenditori e dipendenti nella
ripresa” – conclude il dott. Razzino.

Fonte http://www.comunicati-stampa.net/
Nasce   l’ebook   sul    SEO
Copywriting di SEO Leader

Nasce   l’ebook   sul    SEO
Copywriting di SEO Leader
Per ottenere un buon posizionamento
sui motori di ricerca non è
sufficiente avere un sito internet
o un e-commerce, ma è necessario
che al suo interno siano presenti
dei contenuti testuali rilevanti
per gli utenti e ottimizzati per i
motori di ricerca.

Per ottenere un buon posizionamento
sui motori di ricerca non è
sufficiente avere un sito internet
o un e-commerce, ma è necessario
che al suo interno siano presenti
dei contenuti testuali rilevanti
per gli utenti e ottimizzati per i
motori di ricerca. In questo senso
il contributo di esperti di SEO
copywriting può essere fondamentale
per garantire il successo meritato
al progetto di crescita sul web.
Cosa è il SEO Copywriting
Il SEO Copywriting è una disciplina che, come suggerisce il
nome stesso, nasce dall’unione della SEO e del copywriting;
per poterne comprendere appieno le potenzialità è opportuno
prima approfondire quali siano le due componenti che la
compongono. Da una parte la SEO è quella parte del digital
marketing che si occupa di ottimizzare i siti per i motori di
ricerca attraverso interventi tecnici mirati sul sito
internet; dall’altra il copywriting è un’arte che si
concretizza nella stesura di contenuti testuali per il web.
Come interagiscono queste due materie solo in apparenza così
distanti? il SEO Copywriting è la risposta in quanto è quella
disciplina che ha lo scopo di creare testi per il web che
siano ottimizzati per i motori di ricerca.

Per poter fare SEO copywriting, ossia scrivere articoli in
ottica SEO, sono necessarie conoscenze e capacità, oltre ad
una naturale propensione per la scrittura. Il risultato di
un’attività di SEO copywriting efficace è un articolo
visibile, ben posizionato sui motori di ricerca e che permette
di intercettare l’interesse di quegli utenti che ancora non
conoscono il tuo servizio.

Alcuni principi base
Il SEO copywriting si basa su alcune semplici regole che, se
seguite e applicate in maniera rigorosa, possono portarti ad
ottenere risultati insperati sul web. Ecco alcuni dei
principali:
• il testo deve essere interessante, ma anche originale: non
si tratta solo di creatività, ma è opportuno che il contenuto
non sia frutto di un brutale copia e incolla da una pagina web
già esistente. Se il testo prodotto viene realizzato come un
puzzle di testi già esistenti il motore di ricerca non lo
percepirà in maniera positiva e, di conseguenza, è possibile
che non lo posizioni sui motori di ricerca.
• ricerca delle parole chiave: le keyword sono lo strumento
che viene utilizzato da Google per posizionare una pagina web.
Infatti, un buon articolo, per essere letto, dovrebbe
posizionarsi all’interno della prima pagina dei risultati di
ricerca: di conseguenza, selezionare le parole chiave per
posizionare un determinato contenuto testuale è fondamentale e
deve essere il frutto di un’accurata scelta strategica. Per
poter trovare le parole chiave più utili è possibile
utilizzare alcuni strumenti gratuiti o altri tool a pagamento.
• struttura argomentativa e persuasiva del contenuto: è
importante che, all’interno del testo, gli argomenti siano
distribuiti in maniera gerarchica e suddivisi in paragrafi.
Dopo un’introduzione, all’interno dei differenti capoversi –
preferibilmente organizzati in ordine tematico – devono essere
contenute tutte le informazioni necessarie per poter rendere
il contenuto interessante.
• ottimizzazione del titolo: se non è vero che l’abito non fa
il monaco, lo stesso vale anche per il titolo. Bisogna quindi
assicurarsi che l’articolo sia ottimizzato fin dal titolo che
è non solo un importante fattore di ranking per Google, ma
anche uno strumento per attirare l’attenzione degli utenti.

L’ebook sul SEO Copywriting di SEO Leader
L’ebook “Guida al SEO Copywriting” di SEO Leader è una risorsa
gratuita realizzata da un esperto della consulenza SEO e del
posizionamento sui motori di ricerca. Si tratta di un breve
manuale operativo che può essere consultato da chi per la
prima volta desidera avvicinarsi a questo settore o da chi
vuole rimanere sempre aggiornato su questo argomento.
L’ebook gratuito sul SEO Copywriting si configura quindi come
uno strumento utile per un vasto pubblico in quanto capace di
offrire il proprio supporto a coloro che, a prescindere dalle
competenze possedute, desiderano migliorare nella stesura di
contenuti per il web.
Museo di Capodimonte. Le
indagini diagnostiche sui
dipinti di Raffaello.
Ritorniamo a parlare dei Musei, così impegnati in questi mesi
così particolari, spesso anche a porte chiuse nel portare
avanti nuovi progetti ed eventi.

Il Museo e Real Bosco di Capodimonte ad esempio, ha intrapreso
un progetto che riguarda i dipinti di Raffaello Sanzio. Più
precisamente, è in corso una importante campagna di indagini
diagnostiche sui dipinti di Raffaello e della sua bottega
nell’ambito di una collaborazione scientifica del Museo con il
CNR ISPC (Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale), i
LNS-INFN (Laboratori Nazionali del Sud) di Catania ed il CNR-
SCITEC (Istituto di Scienze e Tecnologie Chimiche).

Celebarato nel 2020 per i 500 anni dalla sua morte, Raffaello
Sanzio è uno dei pittori più noti del Rinascimento e della
storia dell’Arte. Architetto e Pittore, in pittura si avvicina
con immediatezza e semplicità al grande pubblico per la
bellezza dei volti dei suoi dipinti e dei paesaggi, per la
dolcezza degli incarnati e dei colori delle sue Madonne. Le
sue opere sono serene e divine, lontante sia dalla ambiguità
leonardesca e sia dal dramma michelangiolesco. I volti e gli
incarnati assumono toni naturali che vengono ottenuti con la
tecnica della velatura di colore, così come la resa
pittorica delle stoffe si ottiene attraverso una campitura di
colore, sul quale le ombre utilizzando il medesimo colore ma
più scuro, mentre le luci vengono illuminate dallo stesso
colore ma applicato più chiaro.

Il Museo e Real Bosco di Capodimonte conserva alcune opere
autografe di grande rilevanza di Raffaello, che permettono di
esemplificare i momenti principali della carriera dell’artista
(Pala di San Nicola da Tolentino, 1501; Ritratto di Alessandro
Farnese, 1511 circa; Mosé e il roveto ardente, 1514; Madonna
del Divino Amore, 1516-18) e del suo più immediato seguito
(Madonna della Gatta 1518-1520 circa). Lo stesso museo
conserva però anche una serie di copie, derivazioni, multipli,
alcune delle quali forse elaborate nella bottega stessa
dell’artista (Madonna del Passeggio), altre per mano di
artisti di prima grandezza per committenti importanti (Andrea
del Sarto), o forse per esercitazione (Daniele da Volterra),
altre invece da più meccanici copisti (Madonna Bridgewater),
che permettono di esplorare ad ampio raggio questo tipo di
produzione, che costituiva larga parte dell’opera delle
botteghe del Cinque e del Seicento e che oggi forma una parte
enorme, anche se spesso trascurata, del nostro patrimonio
artistico.

In questi giorni nei laboratori di restauro e nel museo si sta
procedendo a studiare con misure non-invasive di imaging MA-
XRF a scansione ed iperspettrale Vis in riflettanza ed
emissione di alcuni dipinti:

Eterno e Vergine di – Raffaello e Evangelista di Piandimeleto,
Ritratto del Cardinale Alessandro Farnese, Madonna con Bambino
(copia della Madonna Bridgewater), Madonna del velo, Madonna
del passeggio di Raffaello, Madonna della gatta di Giulio
Romano.

La campagna di misure non-invasive, coordinate da CNR ISPC, è
parte di un programma di collaborazione più ampio che include
il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università
della Campania Vanvitelli e il LAMS (Laboratoire d’archéologue
moléculaire et structurale) di Parigi per lo studio dei
dipinti di Raffaello e bottega, i cui risultati verranno
presentati nel prossimo mese di giugno in un Convegno
Internazionale e in una Mostra che si terranno proprio al
Museo e Real Bosco di Capodimonte.

La Mostra – come si legge nelle note del Museo – si propone di
valorizzare il patrimonio raffaellesco del Museo, più ricco e
variato di quanto si sia soliti pensare, e di offrire al
pubblico le novità emerse dalla campagna di indagini
diagnostiche condotte nel Museo, che permetteranno un
approccio originale sia alle opere d’arte sia al lavoro della
bottega dell’artista e a quelle dei sui seguaci, mettendo in
luce il complesso lavoro che sta dietro la creazione di
originali, multipli, copie, derivazioni.
Ecopil: la comunicazione del
futuro!

Ecopil: la comunicazione del
futuro!
Pil rinnova il suo impegno nei confronti delle tematiche
sociali e ambientali inaugurando la Eco Room, concepita dalle
Design by Gemini,

un nuovo spazio all’interno dello showroom milanese creato per
raccontare e implementare i progetti sostenibili dei brand
Pil.

“Save the planet”, “Meat is murder”, “Fight plastic” e “Zero
waste” sono alcuni degli slogan che adornano gli elmetti nella
Eco Room,

nonché alcuni degli impegni a cui Pil ha deciso di aderire per
un futuro migliore, stringendo un’importante collaborazione
anche con WWF Italia e Togetherband, organizzazione
internazionale la cui mission è diffondere i 17 obiettivi
dell’Onu attraverso la creatività e la cultura.

La Eco Room, realizzata dalle gemelle Elena e Giulia Sella, si
affianca alla Pil Room, la stanza total red più instagrammata
del 2019, anch’essa realizzato dalle Design by Gemini.

Il nuovo corner è la concretizzazione della eco-mission che
accompagna Pil fin dall’inizio, un luogo in cui far gravitare
i brand e i personaggi vicini alle tematiche sostenibili, al
fine di aprire tavoli di confronto e di cooperazione tra vari
addetti ai lavori, uniti dagli stessi obiettivi.

Ecopil, nato nel 2008, è il segmento sostenibile dell’agenzia
che porta avanti una mission ben precisa: offrire strategie e
soluzioni ai clienti che desiderano inserire tematiche
sociali, etiche ed ecologiche nella loro comunicazione.

Nel concreto Pil offrirà il proprio supporto in termini di
marketing e comunicazione ad aziende vicine, o che vogliono
avvicinarsi, a temi di sostenibilità e rispetto ambientali ed
etici, sviluppando strategie o sinergie utili non solo alla
reputazione, ma al mondo intero.

Tutto questo sarà possibile con l’ausilio di un team dedicato
che si occupa di servizi già attivi internamente come
strategie online/offline, analisi di mercato, branding,
influencer marketing, servizi pr, web marketing e social media
marketing.
Un team dedicato e sensibile alle tematiche di sostenibilità,
etica ed ecologia, ha già seguito con successo progetti di
comunicazione per clienti come 24bottles, Farchioni Oli, Casio
Pro Trek, Pil Love, Garofoli, Espadrilles, Guess, Steca
Energia, Frau e Le Petit Coco.

Ecopil: la comunicazione del
futuro!

Perché é importante avere un
sito web?

Perché é importante avere un
sito web?
10 buone ragioni per avere un sito
web professionale.
Molte aziende non hanno ancora un sito web, si stima infatti
che in Italia il 46% delle PMI non possieda un sito internet
professionale.
Se ci si sofferma un attimo a pensarci si tratta di una
percentuale altissima.
Purtroppo soprattutto in Italia ancora molte persone non
credono nelle potenzialità di un sito web.
Ciò accade perché siamo un paese nel pieno corso di una
digitalizzazione graduale di tutte le attività, ed è solo
l’inizio di una grandissima trasformazione.

Inoltre numerose attività che hanno realizzato un sito web e
non sono riuscite ad ottenere i risultati che si aspettavano
hanno perso fiducia in questo importante strumento di
marketing.
Grande errore! La colpa di un fallimento di un sito web non
risiede nell’inutilità dei siti web in generale ma va
ritrovata negli errori di realizzazione del sito stesso.
Spesso succede perché il sito web è stato realizzato in
maniera errata dal punto di vista grafico o comunicativo.
Oppure perché non si è investito nel marketing soprattutto
quando parliamo di e-commerce o siti web che hanno come
obbietto principale la conversione.

Le ragioni possono essere molteplici ma quello che è certo è
che avere un sito web realizzato ad hoc per le proprie
esigenze è fondamentale. Lo è in questo momento di pandemia e
lo sarà sempre di più in futuro.

NUMERO UNO
Dare un’immagine professionale e di prestigio della propria
azienda.
I clienti sono portati a farsi un’ dea di un’azienda anche
sulla base del sito web che la rappresenta. Quando scoprono
che un’attività non possiede un sito web tendono a pensare che
non sia seria, che non sia al passo con i tempi e si chiedono
come sia possibile. Ne viene di conseguenza messa in dubbio la
professionalità e l’affidabilità.

NUMERO DUE
I tuoi clienti se lo aspettano.
Un sito web non serve solo ad attirare nuovi clienti, ti
aiuterà anche a rafforzare la tua immagine agli occhi dei tuoi
vecchi clienti.
I tuoi clienti sono abituati ad utilizzare Google per tutto,
sempre con uno smartphone in mano pronti a digitare come
pistoleri del Far-West! E quando digitano il nome della tua
azienda su Google si aspettano di trovarla.

NUMERO TRE
Un sito web ti aiuta a superare i tuoi competitors.
Avere un sito web professionale ti aiuterà a trasmettere la
tua mission e distinguerti dai tuoi competitors per convincere
i potenziali clienti a scegliere te piuttosto che la
concorrenza.
Non solo, se nella tua città, ad esempio, ci sono 5 negozi di
fioristi e solo 2 hanno un sito web, a San Valentino quando
tutti i fidanzati cercheranno su Google dove poter comprare
dei fiori troveranno solo quei due negozi.

NUMERO QUATTRO
Ti aiuta trovare nuovi clienti.
Un sito web ben realizzato ed ottimizzato SEO verrà
visualizzato nei risultati di ricerca di Google.?Ciò significa
incanalare quell’ 80% di persone che utilizzano Google per
trovare i servizi e prodotti che stanno cercando attraverso
Safari o Mozilla. Per questo è importantissimo che il sito web
emerga nei risultati dei motori di ricerca, per le keywords
relative alla tua attività.
NUMERO CINQUE
Ti aiuta a raccontare i tuoi valori e prodotti/servizi.
Un sito web professionale ti aiuta ad affermare e trasmettere
la tua mission al cliente. Puoi raccontare chi sei, cosa fai e
quali sono i valori sui quali si fonda la tua azienda.
Puoi raccontare la tua storia e tenere sempre aggiornati i
tuoi clienti su cambiamenti, novità, promozioni e parlare di
quello che fai creando ad esempio un Blog e collegandolo ai
tuoi canali Social come Facebook ed Instagram.

NUMERO SEI
Ti aiuta a conoscere meglio il tuo target.
Il successo di un’attività è determinato in maniera
fondamentale dalla conoscenza approfondita il target si
riferimento.
Grazie a potenti strumenti di analisi come Google Analytics,
potrai capire meglio chi sono i tuoi clienti. Potrai capire
chi visita il tuo sito, quali azioni compie, quali sono
prodotti e servizi di maggiore interesse. Sono informazioni
essenziali per perfezionare il tuo business.

NUMERO SETTE
Creare un’interazione tra sito web e social network.
Quando un’utente accede alle pagine social della tua attività
si aspetta di trovare il link al sito web per approfondire
meglio i tuoi prodotti e servizi.
Inoltre creando delle apposite landing page potrai far si che
le persone che sono interessate alla tue inserzioni
promozionali su Facebook o Instagram accedano direttamente ad
una pagina creata ad hoc per un’alta conversione. Viceversa
sul tuo sito web potrai linkare i tuoi social di maggiore
interesse per permettere ai tuoi clienti di seguirti anche sui
social network.
NUMERO OTTO
Avrai una vetrina aperta h24 aperta a tutto il mondo.
Se la tua azienda chiude il tuo sito web no. Resta sempre
aperto .Sappiamo bene che molti di noi per abitudine o per
necessità si trovano a cercare i servizi che interessano su
internet a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Potrai ricevere richieste di lavoro a qualsiasi ora, Oppure i
tuoi clienti potranno acquistare i tuoi prodotti in qualsiasi
momento.

NUMERO NOVE
Utilizza il tuo sito come strumento di Marketing.
Potrai utilizzare il tuo sito web per le tue campagne di
marketing.
Creando contenuti sponsorizzati Google ads, ma anche Facebook
ads e tutti gli altri social. con apposite pagine di
atterraggio al tuo sito web.
Potrai creare una newsletter per generare contatti utili a
trovare nuovi clienti, Realizzerai così un flusso di interesse
verso il tuo marchio e generare profitto.

NUMERO DIECI
Non costa poi così tanto!
Un sito web professionale è da considerarsi come
un’investimento. È importante rivolgersi a professionisti
esperti e preparati, non solo in programmazione ma anche in
comunicazione.
Inoltre i prezzi dei siti web sono calati di molto negli
ultimi anni grazie anche all’utilizzo dei nuovi CMS, per cui
va sempre cercato il giusto compromesso tra spesa e qualità.
Affidandosi a professionisti validi che realizzeranno il sito
giusto per te al giusto prezzo e se saprai sfruttare il sito
web per generare contatti e clienti, nel giro di poco tempe
rientrerai delle spese effettuate per la realizzazione.
Perché é importante avere un
sito web?

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