Fumo e inquinamento indoor: problemi e soluzioni

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Fumo e inquinamento indoor:
   problemi e soluzioni

          “Tabacco e Ambiente” -
           ENEA, 13 giugno 2012

          Maria Luisa Agneni
                 Pneumologo
  Società Italiana di Tabaccologia (SITAB)
       Coordinatrice Regionale Lazio
Ambiente indoor:

    y Abitazioni, uffici pubblici e privati
    y Strutture comunitarie (ospedali, scuole,
    caserme,, alberghi,
                    g , banche))
    y Locali attività ricreative e sociali (cinema,
    bar ristoranti,
    bar, ristoranti negozi,
                     negozi strutture sportive)
    y Mezzi di trasporto pubblici e privati (auto,
    treno, aereo, nave))

1
Variabili di inquinamento
                           q

    y Presenza dell’uomo e sue attività.

    y Presenza di sorgenti di contaminazioni
     all’interno
      ll’i       e all’esterno.
                    ll’

2
Agenti
                     g     inquinanti
                             q

Chi i i
Chimici
monossido di carbonio, biossido di azoto, biossido di zolfo,
VOC (composti organici volatili: acetonitrile,
                                 acetonitrile acetone,
                                               acetone
toluene, benzaldeide, butanale);
Formaldeide benzene
Formaldeide, benzene, idrocarburi aromatici policiclici
                                               policiclici,
ozono, micropolveri (PM10, PM2.5,..). Pesticidi. Amianto.
Biologici
acari, muffe, allergeni animali, batteri, pollini
Fisici, Elettromagnetici,
Fisici  Elettromagnetici Rumore
                          Rumore, Radon
Sindrome dell’edificio malato: sick building syndrome
Malattia correlata all’edificio
3
OMS e fumo passivo
                       p

                   1992
    EPA : Carcinogeno umano di «Classe A»

4
Inquinamento
      qu a e to deg
                 degli a
                       ambienti
                         b e t co
                                confinati
                                      at

     y Aerosol di 4000 sostanze: nicotina,
       irritanti, tossici e cancerogeni
       irritanti
     y Nicotina X 2
     y Benzopirene X 3(ca polmone,pelle,leucemie)
     y 4 amino bifenile X30 (ca vescica)
     y Toluene X6
     y Nitrosammina X50
     y Polonio 210

5
Bambini,, donne,, non fumatori,, animali domestici

      y 2/3 del tabacco è fumato passivamente.

      y Principale
              p    inquinante
                     q        degli
                                g ambienti
                                    b
       chiusi.

6
Fumo p
          passivo o laterale ((sidestream smoke))

    Fumo espirato dal fumatore attivo (corrente terziaria)
                           1/7
    Fumo della
         d ll combustione
                   b i     iimperfetta
                                  f     (corrente secondaria)

                           6/7

               Il marker biologico: la Cotinina
            (urina, unghie, capelli) 1 - 8% degli attivi

7
Fumo p
                  passivo diluito

y Stessi carcinogeni e tossici indipendentemente
  dalla marca e tipo di prodotto del tabacco;
y …ma in diversa quantità a seconda della marca
  o del
    d l tipo;
         i
yA5 50 cm di distanza sostanze tossiche 10 volte
  maggiori rispetto al fumo attivo:

               Arieggiare
                 i   i
8
Danno respiratorio, cardiovascolare, oncologico

    y USA: nei bambini 150-300.000
                       150 300 000 bronchiti
      e polmoniti.
    y 38% in più di otiti recidivanti.
    y 7,5%
      7 5% di tutti i casi d
                           d’asma
                             asma pediatrico.
                                  pediatrico
    y Sindrome della morte in culla (SIDS).

9
Mortalità

     Lancet 2010: effetti su bambini e adulti non
     f
     fumatori.
         t i

     600.000
     600  000 morti nel mondo (1% di tutti i decessi)
     di cui 165.000 bambini.

10
Danno “passivo”
                           p

     y 40% di tutti i bambini.
     y 33% dei maschi non fumatori.
     y 35% delle donne non fumatrici.
                           fumatrici
     y 379.000 decessi ischemie cardiache.
     y 165.000 decessi infezioni basse vie respiratorie.
     y 36.900 decessi per asma.
     y 21.400 decessi per tumore polmonare.

11
Popolazione
          p         e aree del mondo

 Fra i 600.000 morti:
 y il 47% nelle donne,
 y il 28% nei bambini
 y il 26% negli uomini.
                          y Europa Orientale
                          y Sud Est Asiatico
                          y Africa

12
Micropolveri
                       p

y Maggior impatto indoor
y Fibre, particelle carboniose, metalli, silice,
  iinquinanti
       i    i solidi
                lidi e li
                       liquidi.
                           idi
y PM
   PM-1,
       1, PM
          PM-2,5,
              2,5, PM
                   PM-7  7 PM
                           PM-1010
y PM-2,5       tumore polmonare
y PM-10       inquinamento atmosferico

13
Numero ricambi d’aria //ora ottimali

     y 1-2 Abitazioni ed uffici privati
     y 2-3 stanze
            t     di d
                     degenza ospedaliera
                                 d li
     y 4-5 aule scolastiche, luoghi di riunione, uffici
       pubblici
          bbli i
     y 6-8 ristoranti, sale da ballo
     y 8-10locali con produzione di odori e vapori,
       gabinetti e cucine
       g
     y 15 sale operatorie ospedaliere

14
Fumo di terza mano

     y Ricaduta
        i d     d
                della
                  ll nicotina
                      i i     e di altre
                                    l sostanze
      tossiche su qualsiasi superficie di casa.

     y Resiste mesi e reagisce con altri inquinanti
     f
     formando
           d nitrosammine
              it      i cancerogene.

     y Indumenti,
       Indumenti tappezzerie,
                  tappezzerie abitacolo auto
                                        auto.

15
La SITAB e la ricerca

     La Società Italiana di
     Tabaccologia, come società
     scientifica ha tra i compiti
     scientifica,
     istituzionali la ricerca, la
     formazione e l’aggiornamento
     continuo degli operatori della
     salute.
     Produciamo evidenze per i
     decisori.
     Dietro
      i     l’
            l’art. 51 della
                      d ll Legge
     3/2003 sulla P.A. c’è anche il
     nostro lavoro.

16
Le No-smoking
                           g Policyy

     Il luogo di lavoro riveste grande importanza
      nell’attuazione
      nell attuazione di interventi di No-smoking
                                        No smoking
     Policy rivolti a chi svolge attività produttive a
                        vario titolo.
                              titolo

17
L’esperienza
                               p        italiana

ENEA (Casaccia)
        (       )
Ministero degli Esteri
Comune di Roma
Banca Credito Cooperativo
Pfizer Italia
Johnson & Johnson
White Lederle
Sigex
............
Progetti da promuovere per una
cultura smoke-free:
www.aziendesenzafumo.it
18     Mangiaracina G, Lancia P. No-smoking Policy: an Italian experience. 10th SRNT European Conference, Rome, 2008.
Conclusioni

 • Il fumo di tabacco è una miscela di inquinanti che
                                                   che, quando
 prodotti da altre sorgenti (legna, carbone, carta, carburanti),
 vengono prontamente allontanati (caminetto) o aspramente
 combattuti per la loro tossicità (inquinamento atmosferico da
 traffico e riscaldamento).

 • Laa “legge
          gg antifumo”
              a   u o che porta
                            po a laa firma
                                         a del
                                           d Prof.
                                                 o Sirchia
                                                         a ha
                                                            a
 segnato un progresso fondamentale per la tutela della salute
 dei non fumatori e nel più vasto campo dell’igiene ambientale.

 • Grazie ad essa, l’Italia è stata tra i primi paesi europei a
 godere dei vantaggi che comporta il respirare aria pulita nei
 luoghi pubblici e sul posto di lavoro.

 • I vantaggi sono dimostrati da studi scientifici, come la
 migliorata funzione respiratoria e la riduzione del rischio di
 i f t cardiaco.
 infarto   di
19
Fumo di terza mano

     www.serviziotabagismo.it
     Grazie per l’attenzione.
20
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