From advertisers to media companies - Content Strategy 2017
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Run a Mosaicoon Campaign Changing the way video is made. Unlimited creativity for your branded content. Get your Video Strategy, now mosaicoon.com
sommario 4 4 L’incontro di idee, canali di distribuzione e dati 14 6 content marketing, così intercetta il favore di tutti gli stakeholder 10 evoluzioni e trend sono un “gioco” di squadra 6 11 Il Tavolo di Lavoro sul Native Advertising 12 NATIVE ADVERTISING & CONTENT 12 MARKETING WHITE PAPER 28 36/58 Schede e case study AOL - Arkage - Blasting News - Citynews - Hearst Italia - Ligatus - MEC - Mediamond - Melascrivi - Teads - The Story Group - Vice 60 35 iab italia è il riferimento dell’industry nazionale 60 66 I benefit per i Soci
editoriale Carlo Noseda L’incrocio di idee, canali di distribuzione e dati In un contesto di forte frammentazione dei punti di contatto, è sempre più cruciale il ruolo che giocano il tratto creativo e la produzione di contenuti nel costruire una relazione di fiducia tra brand e consumatori Il 2016 è stato un anno im- nel costruire una relazione di fiducia tra portante per la industry e brand e utente. L’incrocio tra creatività, particolarmente rilevante canali di distribuzione dei contenuti e dati per la nostra Associa- (Programmatic) offre poi l’opportunità zione, che ha raggiunto di personalizzare le comunicazioni per risultati considerevoli in raggiungere ciascun microtarget con ogni campo, dalla formazione ai Tavoli di le modalità più adeguate; la strategia di Lavoro, dalle analisi di mercato ai rapporti Content Marketing diventa così una leva con le Istituzioni e agli eventi. La ricerca sempre più preziosa per accrescere l’ef- realizzata con EY, che ha permesso di pe- ficacia di iniziative, progetti e campagne rimetrare il vasto settore del Digital e il suo pubblicitarie. impatto complessivo sull’indotto economi- Il Seminar “Content Strategy: from Adver- co e occupazionale, ha portato anche una tisers to Media Companies” è l’occasione maggiore consapevolezza e autorevolezza per approfondire questi temi e condividere a tutto il nostro mondo. Ora è il momento best practice e case history, grazie ai tanti di raccogliere quanto seminato negli ultimi ospiti italiani e internazionali che ci offri- trimestri. Vogliamo farlo dedicandoci su- ranno scenari, trend di mercato e ricerche bito a un tema estremamente importante, che comprovano la maggiore efficacia delle che richiede un sapiente mix di creatività, campagne digitali quando corredate da consistenza e trasparenza nei confronti elementi di Content Marketing. della customer experience. Tutti elementi fondamentali per il nostro settore. Carlo Noseda In un contesto di forte frammentazione Presidente IAB Italia e moltiplicazione dei punti di contatto, è sempre più cruciale il ruolo che giocano la creatività e la produzione di contenuti #iabcontent17 4
Il content marketing è estremamente importante, e richiede un sapiente mix di creatività, consistenza e trasparenza nei confronti della customer experience Carlo Noseda Presidente IAB Italia e CEO & Managing Partner M&C Saatchi
scenario Content Marketing così intercetta il favore di tutti gli stakeholder Editori e concessionarie possono allargare la propria offerta, agenzie creative e aziende creare storytelling capace di ingaggiare, gli utenti finali arricchire la propria esperienza di navigazione Roberto Zanaboni, Consigliere IAB Italia e Head of Digital Advertising RCS Mediagroup I n un contesto pubblicitario della propria esperienza di navigazione gra- sempre più articolato zie a contenuti che, di fatto, contribuiscono a e caratterizzato da una fornire risposte concrete alle proprie esigen- notevole sovrabbondanza ze di informazione. di touch-point, che rende Un altro aspetto rilevante è il valore della sempre più ardua la possi- componente Content Marketing per il nostro bilità di ottenere l’attenzione attiva dell’utente, mercato di riferimento. Gli investimenti delle diventa ancor più rilevante la capacità di aziende sul fronte del Content Marketing, sviluppare una comunicazione in grado di infatti, vanno ben oltre i 30 milioni di euro muovere le leve dell’ingaggio emotivo. Per stimati dagli Osservatori del Politecnico e da questo il Content Marketing e gli strumenti IAB Italia per la componente legata ai formati del Native Advertising rappresentano una Native Adv (valore 2016). grande opportunità per tutte le componenti del mercato. L’efficacia del Content Marketing Gli strumenti del Content Marketing inter- Per chi si occupa di marketing il “content” cettano il favore di tutti gli stakeholder: gli sembra essere il touch-point del momento. editori e le concessionarie hanno l’oppor- Tuttavia c’è ancora confusione rispetto alla tunità di allargare la propria offerta di bacini definizione di “content” e alla sua collocazione pubblicitari, arricchendo le componenti nel media mix. tabellari con progetti di forte valore aggiunto; E allora, cosa si intende esattamente per “con- le agenzie creative e le aziende possono ela- tent” e qual è il suo tratto distintivo rispetto borare operazioni di storytelling emozionanti agli altri canali? ed efficaci, capaci di ingaggiare la proattività Possono ritenersi Branded Content i contenuti della target audience e di attivare preziosi totalmente o in parte finanziati ed erogati da processi di condivisione e viralizzazione; gli un brand e che abbiano un valore intrinseco utenti finali beneficiano dell’arricchimento per il pubblico – spesso di intrattenimento, #iabcontent17 6
scenario Le Le persone persone Sebbene scelgono solo scelgono solo Le persone utile in programmi, Le persone film, programmi, devono film, un’ottica di lungo articoli, scelgono … aisolo quali articoli, … ai quali riconoscere periodo, non è sono interessati/che programmi, film, sono interessati/che contenuti a cui necessario che le articoli, ai quali sono gradiscono vogliono dedicare gradiscono persone gradiscano interessati/che tempo perché l’ADV perché gradiscono ci sia impatto abbia l’impatto sul brand desiderato sul brand informativo e/o educativo. L’elemento distin- scoperta deve essere naturale come naturale tivo del Content Marketing risiede nella sua è la scoperta di “puro” content. Il Branded capacità di adattamento ai contesti editoriali, Content deve essere collocato in spazi rile- senza interrompere l’attività degli utenti, ben- vanti e deve essere segnalato con modalità sì guidandoli durante la lettura del contenuto creative, per aumentare la sua capacità di che stanno visualizzando in quel momento. “cut through” e per combinare la capacità di attrazione del “content” con gli effetti tipici IPSOS, Oxford Brookes University e The dell’advertising. Branded Content Marketing Association ci aiutano nel descrivere gli elementi portanti del Per definire il posizionamento più efficace Branded Content: del Branded Content nell’ambito della media 1. è una esperienza da vivere: il Branded strategy bisogna partire dagli obiettivi: si mira Content non è necessariamente qualcosa a integrare una campagna più estesa soste- da cliccare o da “vedere”; nendo le argomentazioni del brand o si punta, 2. è qualcosa a cui le persone scelgono at- piuttosto, ad attrarre un target specifico con tivamente di dedicare attenzione e tem- cui si fa fatica a entrare in connessione attra- po: il Branded Content nella sua migliore verso i canali standard? espressione è diverso dall’advertising Nella ricerca quantitativa condotta da Ipsos, tradizionale. Il “content” è una forma sono stati mostrati alle persone intervistate di creatività che ciascuno può esperire esempi di Branded Content in un ambiente e vivere in modo personale. Aspetto che simulava la tipica esperienza di fruizione cruciale: è il consumatore ad avere il online. Per i contenuti video, un aspetto controllo, non il brand. importante è stato quello di consentire agli Il Branded Content deve colpire l’attenzione intervistati di “skippare” i contenuti, se lo tanto da essere notato, ma non deve essere desideravano, proprio per riprodurre il più vissuto come brusca interruzione – la sua possibile l’esperienza reale. #iabcontent17 7
scenario Time (S) Skipped Fonte: IPSOS 100% 80% Lexus Always % still watching 60% McDonalds 40% Felix GoPro 20% Time (S) Skipped 0% 0-4.99 5-9.99 10-14.99 15-19.99 20-24.99 25-29.99 30-34.99 35-39.99 40-44.99 45-49.99 50-54.99 55-59.99 60-64.99 65-69.99 70-74.99 75-79.99 80-84.99 85-89.99 90-94.99 95-99.99 100-104.99 105-109.99 110-114.99 115-119.99 120-124.99 125-129.99 130-134.99 135-139.99 140-144.99 145-149.99 150-154.99 155-159.99 160-164.99 165-169.99 170-174.99 175-179.99 180-14.99 185-189.99 190-194.99 195-199.99 200-204.99 205-209.99 Considerando l’insieme dei materiali di stimolo testati, la ricerca ha mostrato che in quasi tutti i casi in cui l’opzione “skip” veniva selezionata questo accadeva non appena l’opzione diventava disponibile. È emerso in Brand modo evidente che la reazione positiva non era necessariamente correlata alla visione del video nella sua interezza. Content Platform Ciò che conta per il consumatore è la “sazie- tà” – ha ottenuto ciò che gli interessava? Ha soddisfatto i suoi “bisogni”? Il potere è intera- mente nelle sue mani. People Tutto può essere ricondotto alla rilevanza – il contenuto è rilevante? È rilevante per la piattaforma? È rilevante per il brand? Maggio- = Sfruttare al meglio il potenziale della piat- ri sono l’affinità e l’integrazione con la taforma. strategia di brand complessiva, maggiori saranno i benefici. Dimensionamento del mercato La sfida è dunque proporre contenuti rilevanti. Content & Native Adv Tre suggerimenti possono aiutare in questa La ricerca condotta da OBE evidenzia che tra direzione: il 2015 e il 2017 il mercato del branded enter- = Proporre contenuti interessanti, utili o tainment in Italia è cresciuto a doppia cifra. facili da ricordare. Nel 2015 valeva 240 milioni di euro, mentre nel = Non allontanarsi troppo dal “brand path”. 2016 ha raggiunto i 300 milioni di euro e nel #iabcontent17 8
scenario stima valore mercato nel 2015-2017 Fonte: OBE 193 162 161 134 135 106 90 69 il 2014, primo anno di il 2015, invece, il 2016 con il 2017 questa indagine, conferma le avvicinerà i 300 supereremo si è chiuso un po’ previsioni a 240 milioni di euro i 350 milioni di al di sotto delle milioni di euro annui euro aspettative: 159 milioni di euro 2017 si stima che arriverà a toccare quota 350 integration (40%) e dalla co-produzione di milioni di euro. programmi TV (31%). L’indagine OBE ha coinvolto 69 realtà del Gli obiettivi per cui i clienti realizzano questo settore dell’advertising, publishing ed enter- tipo di progetti riguardano principalmente tainment attive nel branded entertainment l’identità e i valori di marca (56%), seguiti dalla (BE), attraverso interviste Cawi e Cati ai volontà di realizzare qualcosa di davvero responsabili delle aziende dell’offerta (centri alternativo alla pubblicità classica (51%), il de- media, agenzie creative, case di produzione, siderio di entrare in contatto con i propri clienti broadcaster, digital platform). (47%), la necessità di costruire/aumentare Un’analisi importante per il settore - in cui l’awareness della marca (44%), l’aspirazione a rientrano diverse pratiche di comunicazione: intrattenere il proprio consumatore (35%). branded content, native adv e brand integra- Fra i settori merceologici che investono tion - per capirne l’impatto sul mercato e le maggiormente in Content&Native Adv prospettive per il futuro. vi sono l’alimentare, l’automotive e la Un primo interessante aspetto riguarda la tecnologia. filiera: dall’indagine emerge infatti che il 24% Guardando al futuro c’è molto ottimismo: il delle aziende intervistate ha creato al proprio 42% dei practitioner sostiene infatti che nei interno una unit dedicata al branded enter- prossimi tre anni i progetti di questo tipo di tainment, mentre il 27% affida la realizzazione certo aumenteranno, il 49% ritiene che pro- di questi progetti alla direzione creativa, segno babilmente aumenteranno, mentre nessuno che questo tipo di comunicazione sta pren- dichiara che diminuiranno. dendo sempre più piede. Quello del branded entertainment è dunque Ma quali sono le tipologie di progetti più un mercato florido e in crescita, che intercetta frequentemente realizzate? Dominano i un crescente favore tra gli operatori della video su internet (54,5%), seguiti dalla brand domanda e dell’offerta. #iabcontent17 9
scenario Il contributo di IAB evoluzioni e trend di mercato sono un “gioco” di squadra la task force di IAB Italia ha prodotto analisi sul content marketing che sono state integrate nel white paper europeo per localizzazzarlo e adattarlo alle peculiarità del nostro mercato Biagio Stasi Coordinatore del Tavolo di Lavoro Native Advertising Chief Digital Officer Hearst Magazine Italia P er stimolare l’evoluzione e sui ruoli di ciascuno e sulle best practice, anticipare le tendenze del abbiamo aperto un Tavolo di Lavoro che ha mercato, IAB Italia organiz- approfondito e aggiornato quanto realizzato za i Tavoli di Lavoro. Uno di nel 2014 e che aveva portato a organizzare questi è dedicato al Native il Seminar “Native Advertising – The Art Advertising. of Making”. Ci è sembrato naturale convo- gliare i risultati delle nostre analisi e dei vari 1. Perché gli strumenti di Content Marketing approfondimenti e confronti all’interno del e la comunicazione editorialmente inte- White Paper “Native Advertising and Content grata registrano un così forte consenso? Marketing”: abbiamo infatti tradotto, adattato 2. Quali sono le opportunità, e i rischi, del e localizzato il documento messo a punto dai Content Marketing? colleghi di IAB Europe con l’obiettivo di fornire 3. Quanto è importante la trasparenza nei a tutti gli stakeholder un quadro di riferimento confronti degli utenti nel dichiarare i con- il più possibile concreto e utile. tenuti promo-pubblicitari come tali, ai fini Se è vero che gli strumenti di Content Mar- della stessa efficacia delle comunicazioni keting consentono di arricchire e migliorare editorialmente integrate e/o che fanno l’esperienza utente e i KPI (key performance uso di formati nativi? indicator) delle campagne, è altrettanto 4. Il Content Marketing può essere ap- vero che tutta la industry deve garantire un procciato in logica tattica, oppure è una approccio sempre trasparente e chiaro nel variabile strategica nelle scelte di presenza momento in cui opera con strumenti e meto- all’interno del mondo digitale? dologie editorialmente integrate. I contenuti 5. Quali le differenze e le integrazioni possibili sponsorizzati, veicolati per promuovere un tra formati nativi da una parte e contenuti brand o un prodotto, cosi come i formati nativi nativi dall’altra? inseriti nei contesti editoriali, vanno sempre e chiaramente dichiarati come tali. Per rispondere a queste domande, fornendo a Un ringraziamento particolare è rivolto a tutti tutti gli operatori un quadro definitorio chiaro i partecipanti al Tavolo di Lavoro per il loro e condiviso, nonché indicazioni pratiche prezioso contributo. #iabcontent17 10
scenario Tavolo di Lavoro NATIVE ADVERTISING Roberto Bassani Alessandro Furgione Giorgio Mennella Chief Product & Technology Marketing Director & Digital Sales Director Officer Advertising Director Ciaopeople Media Group 4w MarketPlace A. Manzoni Biagio Stasi Sebastiano Cappa Luisa Apollonio Chief Digital Officer Country Manager Advertising and Hearst Magazines Italia Ligatus Communication Manager Mediamond Alberto Mari Claudio Vaccaro Angelo D’Anzi Country Manager CEO Product Marketing Italy UpStory Manager Outbrain Veesible #iabcontent17 11
scenario Linee Guida NATIVE ADVERTISING & CONTENT MARKETING, il WHITE PAPER Il vero nocciolo della Le agenzie tech propongono soluzioni questione è che nessuno scalabili per soddisfare le esigenze di legge gli annunci pubblici- marketing più impegnative. Tuttavia la tari. La gente legge quello scalabilità può generare uno scadimento che le interessa e, a volte, della qualità editoriale che, se non sarà at- è una pubblicità”. È una tenuato, dilagherà sempre di più in internet. delle affermazioni più note sulla pubblicità Si tratta di un nodo cruciale che può essere di Howard Luck Gossage, un pubblicitario risolto grazie ai tanti strumenti tecnologici innovatore statunitense dall’era di “Mad a disposizione, soluzione che può realizzarsi Men”. Nonostante sia una citazione degli solo se si considera l’utente al centro di una anni 60, è ancora valida al giorno d’oggi. sorta di “santuario” incentrato sui concetti e sulle caratteristiche tipiche dell’editoria. Un percorso possibile solo se si agisce più 1. introduzione come un vero e proprio team di redazione Oggi i consumatori sono bombardati dai che pensa al prodotto editoriale, e meno messaggi pubblicitari, si calcola che si come un mero fornitore di tecnologia, ma possa riceverne fino a 5.000 in un giorno. l’unione di team editoriale e fornitore tech Una tendenza in crescita e, per le aziende, può dar vita a un’unione ancora più potente. la possibilità di entrare in contatto con Molti sono gli elementi diversi che possono i consumatori è ancora più complessa. entrare in gioco nel Native Advertising e nel Tale situazione combinata con l’utilizzo di Content Marketing e rendere la situazione strumenti di AdBlocking rende il compito ancora più complessa, il White Paper di IAB ancora più impegnativo, tanto che alcune Italia, sviluppato a partire da quello realiz- audience sono meno facilmente raggiun- zato dai colleghi di IAB Europe, si propone di gibili dalla pubblicità. Sfide contemporanee fornire uno sguardo sul modo in cui il Native che fanno sì che i formati più coinvolgenti e può costruire una migliore esperienza la creatività siano sempre più fondamentali pubblicitaria per i consumatori e dar vita a per l’advertising online. Le diverse modalità relazioni più significative. Inoltre, fornisce attraverso le quali gli advertiser cercano di indicazioni e considerazioni chiave per la coinvolgere i consumatori hanno portato a creazione e la distribuzione della pubblicità un incremento della pubblicità online, del nativa. IAB Italia, con l’aiuto dei singoli Char- Native e del Content Marketing. ter del Vecchio Continente, ha individuato #iabcontent17 12
scenario Iniziativa a sei zeri per il lancio della terza stagione di House of Cards su The Atlantic le definizioni degli elementi principali del ha misurato la reazione di oltre 5.000 con- Native Advertising e del Content Marketing: sumatori a messaggi di Content Marketing = Distribuzione di formati Native: le adv utilizzando la codifica delle espressioni utilizzate per la distribuzione automatiz- facciali. Il risultato è interessante: il Content zata di contenuti scalabili che si alline- approfondisce il rapporto emotivo tra ano allo stile e al formato dell’ambiente marche e consumatori, infatti, la percezione circostante in cui sono inserite. subconscia positiva di un brand è aumenta- = Adv basata sul contenuto: content ta del 14% dopo l’esposizione al messaggio. commerciali controllati dall’inserzionista Un segnale che ha riflessi positivi anche su o congiuntamente dall’editore e dall’ad- metriche più tradizionali come awareness, vertiser (per esempio: advertorial online, immagine e credibilità di un brand. Inoltre, acquisto di contenuti o pubblicità con l’integrazione del marchio nella narrazione feature particolari), che sono progettati dei contenuti adv aumenta ancora di più la per adattarsi al formato e allo stile dei percezione dell’azienda coinvolta. contenuti editoriali circostanti. La ricerca ha anche rilevato che, quando è inserito correttamente e nel giusto ambito, il Content è attendibile e convincente. 2. RELAZIONI SIGNIFICATIVE Funziona in un modo simile ai contenuti CON I CONSUMATORI editoriali, contribuendo non solo a formare I consumatori sono alla ricerca di storie e ma anche a spostare in maniera positiva contenuti stimolanti, piuttosto che di sem- l’opinione dei lettori. Inoltre, dalla ricerca plici messaggi pubblicitari, apprezzano e si della BBC emerge che i consumatori sono confrontano con gli inserzionisti che con- molto più ricettivi ai contenuti di marketing, tribuiscono alla loro conoscenza o al loro in- soprattutto dove il coinvolgimento del trattenimento. Il Native Advertising è quello marchio è completamente trasparente. I che maggiormente si adatta a queste ri- consumatori registrano un rifiuto emotivo chieste, ma non deve assolutamente minare del 18% al di sopra della media quando il la fiducia che un utente ripone in un brand, contenuto non è riconducibile a un brand e deve essere semplicemente un abilitatore del 7% inferiore alla media quando è com- dell’esperienza. Nel recente studio globale pletamente “firmato”. All’aumentare della “The Science of Engagement”, la divisione trasparenza corrisponde anche un maggio- commerciale della BBC (BBC Worldwide) re engagement. #iabcontent17 13
scenario 2.1 IL PUNTO DI VISTA DELL’EDITORE per animare la storia di alcuni Presidenti La pubblicità nativa consente agli editori di degli Stati Uniti e delle loro mogli. Questo fornire contenuti di alta qualità e informa- è un ottimo esempio di pubblicità nativa zioni utili per i propri utenti, al contempo per dar vita a una storia coinvolgente e consente agli inserzionisti di raccontare capace di attirare pubblico. Per fornire agli una storia. Ciò significa che i messaggi inserzionisti contenuti di qualità, l’ultima pubblicitari si inseriscono nel Feed del sito tendenza tra gli editori è dar vita a iniziative della casa editrice e non interferiscono con a loro dedicate, tra le più note ci sono Guar- il naturale processo di fruizione dei conte- dian Labs (The Guardian), The Independent nuti da parte degli utenti. Anzi, molti studi Story Studio, El Pais (Spagna), T-Brand confermano che i lettori sono più disposti Studio (New York Times), HuffPost Partner a condividere contenuti nativi rispetto agli Studio (Huffington Post) o Buzzfeed Motion annunci tradizionali. Pictures (Buzzfeed). Anche l’editore tedesco Un altro aspetto importante è la tecnologia: BurdaForward investe per puntare sulla i lettori sono sempre più alla ricerca di qualità. Con la crescente domanda di conte- contenuti più coinvolgenti che, ovviamente, nuti coinvolgenti e, di conseguenza nativi, i hanno maggiori costi di realizzazione. publisher sono stati in grado di aumentare All’interno di una cooperazione editore-in- i ricavi e di migliorare i loro materiali spon- serzionista, quest’ultimo finanzia la pubbli- sorizzati. Insieme ai benefici, però, arriva cità nativa oltre agli elementi più interattivi una grande responsabilità: gli editori non come animazioni, gif, video e grafica. dovrebbero dimenticare che le campagne Per esempio, nel 2015 Netflix ha corrisposto content-based sono prodotti commerciali a The Atlantic una somma a sei cifre per la e che i consumatori dovrebbero essere in creazione di una campagna pubblicitaria grado di distinguere tra la parte editoriale per promuovere in maniera nativa la terza e quella commerciale. Potrebbe sembrare stagione di “House of Cards”. The Atlantic un controsenso affermare che la pubblicità ha utilizzato grafiche interattive e video nativa ha successo perché meno intrusiva, #iabcontent17 14
scenario tuttavia dovrebbe essere chiaramente iden- e dagli strumenti interattivi utilizzati, soli- tificata com’è l’advertising tradizionale. tamente quantificati dal team creativo della casa editrice. Uno dei modelli di pricing più 2.2 LA PROSPETTIVA DELL’AZIENDA popolare per il contenuto è il flat fee (FF), Dal punto di vista delle aziende e delle cioè quando l’inserzionista paga un prezzo agenzie, la pubblicità nativa consente ai fisso per l’intero progetto. Per questo mo- brand di avere messaggi più pertinenti e dello, il KPI deve essere individuato prima d’impatto e, quindi, più efficaci nel centrare i dell’inizio della campagna e definito entro la KPI. La pubblicità nativa non è più un’entità fine dell’iniziativa. Gli editori possono anche singola, piuttosto rappresenta una serie di fissare un costo per engagement (CPE), opportunità e il messaggio è molto più in come per esempio, tempo speso su un sito, linea con l’ambiente in cui è inserito. viralità dei contenuti, condivisioni social, Nelle sue varie forme, il Native è in grado di commenti o visualizzazioni del contenuto. fornire un certo numero di KPI di marke- Il pricing per la distribuzione dei contenuti ting, i tre più popolari, secondo una survey è più complicato da quantificare, poiché di- di WARC, sono traffico, tempo speso ed pende da reach, canali, traffic source (profili engagement, facilitando una serie di benefit: social, siti premium vs normali...) e disposi- = Maggiori possibilità di essere notati. tivi (desktop, cellulari, tablet, multiscreen). = Modalità di comunicazione maggior- Spesso gli editori vendono pacchetti unici mente apprezzata dagli utenti. di produzione e distribuzione. Per la distri- = Sistema per segmentare più facilmente bution, gli editori possono anche vendere le necessità e gli interessi dell’audience. i posizionamenti degli annunci Native = Opportunità per differenziare un brand noti come in-feed separandoli dai costi di attraverso i suoi servizi. produzione. Questo permette a un’inserzio- Le migliori pubblicità Native oggi sfruttano nista di creare i propri contenuti e utilizzare contemporaneamente questi benefici per i network dei publisher per distribuirli. segmentare le esigenze e gli interessi del Il modello di prezzo di questi annunci in- pubblico, in contesti appropriati. feed può essere calcolato in base a reach, L’obiettivo è che investitori e agenzie pos- CPC (cost per click), CPM (cost per mille) e sano utilizzare questi punti di forza anche in CPV (viewability). formati e servizi innovativi, come la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale e contare 3.2 Nuove revenue e opportunità quindi su impatti e rilevanza dei messaggi Le opportunità di sviluppo e distribuzione di ancora maggiori. contenuti nel complesso panorama dei me- dia digitali per targettizzare e raggiungere un pubblico sempre più frammentato, co- 3. BUSINESS MODEL minciano ora a essere comprese. Investitori, agenzie media e creative, editori, piattafor- 3.1 Modelli di ricavi me media e società adtech sono sottoposti Native e Content sono due grandi oppor- a rapidi cambiamenti. La parola d’ordine tunità per gli editori per generare ricavi è sperimentazione, e fintanto che gli sta- aggiuntivi. E due sono anche gli elementi keholder sono impegnati a comprendere il fondamentali di monetizzazione: la produ- ruolo dei contenuti nel digital advertising zione e la distribuzione. I costi di produzione e a come creare flussi e ritorni affidabili, lo dipendono dalla complessità dei materiali scenario sarà in costante evoluzione. #iabcontent17 15
scenario Alcune nuove possibilità di ricavi e sperimentazione RISORSE EDITORIALI DEDICATE Costo per view (CPV) Il core business di un editore è composto di Gli editori devono tenere sotto controllo le forze e competenze giornalistiche per svi- visualizzazioni sia sulla propria piattafor- luppare i contenuti che il pubblico desidera ma sia con altri canali (come per esempio, leggere/vedere sulle piattaforme media tramite Google AMP, Facebook Instant proprietarie. La maggior parte dei news- Articles e altro ancora) e attraverso una magazine, sia tradizionali sia online, stanno distribuzione personalizzata del format sviluppando nuovi servizi a pagamento Native, però, inserendo un modello di ge- come, per esempio, mettere a disposizione stione a livello di sistema. scrittori, film maker, esperti di infografica, fonici, fotografi per creare contenuti. Oltre Modelli di sponsorizzazione a offrire la possibilità di pubblicare i content Gli editori stringono accordi economici lega- sia sulle piattaforme media proprietarie sia ti alla pubblicazione di determinati contenuti su tutti i canali del brand. con i brand, ma quest’ultimi non ne hanno il controllo. È un modello simile alla spon- Agenzie media come creatori sorizzazione di un evento sportivo: i brand di contenuti / facilitatori sono presenti ma non hanno alcun controllo Le agenzie media stanno sviluppando sull’evento in sè. team dedicati alla creazione di contenuti e alla consulenza, perché in ambito digitale Affiliation e lead il mezzo è considerato parte integrante dell’adv. Nuove competenze che conti- Contenuti studiati appositamente per le nueranno a evolvere fintanto che i brand, vendite effettuate attraverso un sistema le loro agenzie e i loro media partner riter- premiante e con un modello di affiliazione ranno centrali le competenze dell’agenzia e CPA: è un modello che attrae gli editori in degli editori per ingaggiare il loro pubblico. quanto possono fornire prodotti e servizi su La sfida per il settore è stabilire un valore misura dei brand al loro pubblico. equo per aggiudicarsi opportunità pre- mium. Distribuzione di formati Native Per i formati in-feed, social e recommen- Brand come media owner dation distribuiti da un network e pubblicati Il brand monetizza il proprio media brand: sulla piattaforma di un editore può essere una tendenza guidata da RedBull e basata utilizzato un modello a CPC suddiviso tra la sul concetto di “tutto quello che fai, ritorna”. casa editrice e il network. Un altro esempio di successo è la Guida Mi- chelin: sviluppata dall’omonimo produttore Hosting dei contenuti di pneumatici è ormai un editore specializ- Si tratta in particolare di rich media, prodotti zato. Si prevede che molte grandi aziende sia dal brand sia dalla sua agenzia creativa, seguiranno l’esempio, come Mondelez che e pianificati a pagamento sulle property si è dichiarata molto determinata a farlo. di un editore. #iabcontent17 16
scenario 4. NATIVE ADVERTISING: esempio, sulla home page del sito, o in una i FORMATI e la DISTRIBUZIONE sezione a tema) sulla base di un accordo Questo capitolo è dedicato a una breve in- tra le parti. troduzione ai diversi tipi di pubblicità native: in-feed, widget recommendation e social Recommendation widget media compresi. Data la reach delle pagine degli articoli ab- binata all’opportunità di profilare gli utenti In-feed Unit attraverso un’analisi del comportamento Ci sono molti tipi di formati nativi in-feed, e degli interessi, i recommendation widget l’infografica (nella pagina successiva) mo- rappresentano un modo molto efficace stra tre categorie principali di feed: content, per inserire annunci pubblicitari basati sul social e di prodotto. contenuto nell’apposito box dedicato alle Tra i formati più utilizzati di Native Adverti- raccomandazioni editoriali: solitamente sing, le in-feed unit sono contenuti testuali sono posizionati in fondo a una notizia o a o audio-video creati specificatamente per un articolo. Si tratta di una forma di Native un determinato medium (per esempio sito Advertising per mezzo della quale la pro- editoriale, social network o siti di content mozione di un brand o di un prodotto avvie- sharing), del quale viene riprodotto il ne attraverso un widget (un elemento, una formato tecnico e grafico, e/o lo stile edito- sorta d’interfaccia grafica, o simili) a fronte riale, con l’obiettivo di promuovere il brand di un accordo con l’inserzionista. o il prodotto attraverso una comunicazione commerciale meno intrusiva e aumentare così la percentuale di click e interazioni con i formati in-feed. I contenuti promo- zionali delle in-feed unit possono essere realizzati dall’editore in autonomia, oppure concordati e forniti dall’inserzionista; ciò che è rilevante è che il loro posizionamento venga garantito all’inserzionista (per Un esempio di promozione di brand o di prodotto attraverso il formato recommendation widget Email Native Advertising unit Alcune piattaforme hanno introdotto i formati di pubblicità native nei loro si- stemi di posta elettronica. Questi formati forniscono la possibilità di sperimentare il contenuto di testo e immagine, già in fase di pre-click. Quando viene cliccato si apre un altro formato pubblicitario all’interno della casella di posta. Questo messaggio può essere inoltrato, salvato e cancellato con modalità molto simili a quelli di una Applicazione nativa e formato video nativo normale email. #iabcontent17 17
scenario The Three Main Feed Types content feed social feed product feed Main Ad Types by Content Type A) Story Ad B) Video Ad c) App Install Ad d) Product Ad Headline Text Goes Here Headline Text Goes Here Headline Text Goes Here Headline Text Goes Here Description goes in this Description goes in this Description goes in this Description text Sponsored By Brand Name Sponsored By Brand Name Sponsored DOWNLOAD BUTTON Sponsored By Brand Name Image Video App Product Thumbnail Asset Icon Image Destination (After Click): Article within Site or App Article New Page Play Video Product Purchase #iabcontent17 18
scenario Formati Social media I formati native nei social feed. Tumblr, Facebook e Twitter inclusi. Il formato email è in tutto simile a un messaggio di posta elettronica e può essere aperto e condiviso Native outstream unit I video outstream sono inseriti nel cuore del contenuto editoriale sia su desktop sia su Esempi di Native Advertising per i social media dispositivi mobili. Gli asset dei formati Native Per sua stessa natura, la pubblicità nativa non è standard. Non c’è un modello univer- sale che possa essere applicato a ogni sito o applicazione. Sia che si tratti di un formato in-feed, o social media, un recommenda- tion link o un contenuto sponsorizzato, un annuncio native ha una serie di caratte- ristiche assemblate dinamicamente per essere integrate perfettamente nella pagina Tipica visualizzazione da mobile dei video outstream o nell’applicazione, dove viene visualizzato l’annuncio. A titolo di esempio, ecco un elenco dei componenti di una pubblicità native che potrebbe non essere esaustivo: = Immagine rettangolare = Immagine quadrata / Thumbnail = File video = Titolo / Sottotitolo = Descrizione = Nome azienda Video outstream inserito nell’articolo o nella news = Link commerciali come, per esempio, editoriale e visualizzato da desktop feed di prodotto, link di affiliation o #iabcontent17 19
scenario pulsanti per acquistare il prodotto o il Per endorsement si intende quella forma di servizio di cui si parla nell’annuncio. accreditamento di un prodotto o di un brand da parte di personaggi celebri, influencer Molti fornitori di Native Advertising danno (come blogger e vlogger), oltre agli utenti ai propri clienti la possibilità di personaliz- comuni che esprimono in rete opinioni o zare l’invito all’azione, per esempio, i classici giudizi (UGC), che comporti un vantaggio “scopri di più”, “compra ora” e altro ancora. per visibilità, credibilità e reputazione di un Quando si tratta dell’installazione di prodotto / brand. applicazioni sponsorizzate, spesso, è inclu- Tuttavia non tutti i contenuti, dedicati o so automaticamente il classico “sistema che facciano menzione o esprimano ap- a stelle” degli app store per esprimere il prezzamenti per brand, prodotti o servizi proprio gradimento. costituiscono comunicazione commerciale. La standardizzazione dei formati è il pros- Commenti spontanei, opinioni, preferenze simo passo per l’evoluzione tecnologica del – da qualunque soggetto provengano – in Native Advertising stesso, in particolare, quanto libera espressione del pensiero, non per la distribuzione su scala attraverso il sono soggetti all’applicazione del Codice di Programmatic. Autodisciplina Pubblicitaria (C.A.). In tutti i casi in cui l’endorsement è una www.iab.com/newadportfolio. forma di comunicazione commerciale è soggetto all’applicazione di tutte le disposi- zioni del C.A. applicabili alla comunicazione 5. Linee Guida per la commerciale offline. riconoscibilità dei contenuti promo-pubblicitari 5.2 CELEBRITY- INFLUENCER – BLOGGER Le nuove linee guida della Camera di Per un investitore avere i propri brand, Commercio Internazionale (ICC) del maggio prodotti o servizi accreditati da personaggi 2015 si uniscono alle direttive emanate noti e talent dello spettacolo e dello sport è dall’Unione Europea e applicabili al Native e uno strumento molto efficace da impiegare al Content Marketing (ne sono un esempio per la promozione online e generare così nei la Direttiva 2005/29/CE sulle Pratiche consumatori maggiore fiducia e apprezza- Commerciali Sleali o quella sul Commercio mento. Elettronico -2000/31/CE), recepite a livello La rete ha permesso anche il diffondersi di locale attraverso norme e direttive di auto- nuove figure di riferimento (gli influencer), regolamentazione. soggetti che hanno la capacità di influenza- re i consumatori nella scelta di un prodotto In Italia, IAB e le altre Associazioni di cate- o nel giudizio su un brand. Quando un goria, hanno lavorato con IAP alla pubbli- commento o un’opinione espressi da una cazione di una Digital Chart che disciplina celebrity, da un influencer o da un blogger le modalità attraverso le quali i contenuti su un prodotto o un brand hanno natura di promo-pubblicitari devono essere ricono- comunicazione commerciale sono soggetti scibili e dichiarati esplicitamente come tali. all’applicazione del C.A. La Digital Chart racchiude le best practice Alcuni accorgimenti utilizzati da celebrity / raccomandate a tutti gli operatori del Con- influencer / blogger, che spesso utilizzano tent Marketing e del Native Advertising. immagini che li ritraggono con il prodotto, 5.1 ENDORSEMENT per rendere riconoscibile la natura pro- #iabcontent17 20
scenario Due esempi di celebrity endorsement e di food blogger mozionale dei contenuti postati sui social del pastificio sul social media, oltre a due media e sui siti di content sharing sono per hashtag con il brand. esempio l’hashtag e il nome del brand in ab- binamento con link a sito internet del brand 5.3 VLOGGER o il tag a pagine proprietarie. Tra le figure di riferimento della rete, i vlog- ger sono soggetti che hanno guadagnato Un esempio di celebrity endorsement: sul visibilità e notorietà realizzando e condivi- suo profilo di Instagram una nota showgirl dendo attraverso siti di content sharing, in pubblica una propria foto mentre consuma particolare YouTube, video auto-prodotti e il prodotto di un brand e un suo commento interpretati, che hanno come protagonista positivo su di esso. Per rendere chiara la na- lo stesso vlogger, secondo un modello di tura promozionale del messaggio postato, comunicazione assimilabile all’uso dei blog che accompagna la foto della celebrity in da parte dei blogger. posa con i prodotti promossi (in evidenza), I vlog possono riguardare argomenti spe- inserisce il tag alla pagina proprietaria del cifici (per esempio videogame, scienza, produttore su Instagram e tre hashtag rife- cultura, cucina, eccetera), sempre trattati in riti al prodotto. prima persona dal vlogger, o possono sem- Una celebre food blogger pubblica sul pro- plicemente esprimere le opinioni del vlog- prio profilo Instagram la foto di un pacco di ger o avere un fine di puro intrattenimento. pasta offertole da un pastificio (con dedica Quando la presenza di un brand o di un visibile nella foto) e inserisce nel commento prodotto all’interno di un video realizzato alla foto il tag alla pagina proprietaria da un vlogger ha natura di comunicazione #iabcontent17 21
scenario I video pubblicitari realizzati da vlogger mantengono la linea del vlog riportando però il logo del brand commerciale, si applica il Codice di Auto- commerciale è portata a conoscenza disciplina. A titolo esemplificativo, si è in degli utenti attraverso appositi disclai- presenza di comunicazione commerciale, mer posti nelle inquadrature di inizio o di qualora l’inserzionista (o un terzo che lo fine del vlog, o attraverso le dichiarazioni rappresenta) concluda un accordo con un dello stesso vlogger all’interno del vlog. vlogger affinché promuova uno specifico = All’interno del vlog, il vlogger cita, uti- brand o prodotto. lizza o inquadra il brand o un prodotto II fine promozionale del vlog, qualora non sia dell’inserzionista, o vi è una parte del già chiaramente riconoscibile dal contesto, vlog esclusivamente dedicata alla pro- deve essere reso noto all’utente con mezzi mozione. L’inserimento di brand o di un idonei (art. 7 C.A.). prodotto all’interno di contenuti edito- Il Codice di Autodisciplina Pubblicitaria non riali (il cosiddetto product placement) è indica modalità obbligatorie per segnalare reso noto attraverso appositi disclaimer agli utenti tale fine promozionale, essendo posti nelle inquadrature di inizio o di fine l’inserzionista libero di scegliere gli accor- del vlog, ovvero in sovraimpressione in gimenti più idonei, anche tenuto conto del concomitanza con le inquadrature pro- contesto in cui il contenuto promozionale è mozionali, o attraverso le dichiarazioni inserito. del vlogger stesso all’interno del vlog. = Il vlogger promuove propri prodotti o Alcuni accorgimenti utilizzati dai vlogger brand all’interno del vlog, dichiarandolo per renderne riconoscibile la natura promo- all’interno del vlog, oppure specifican- zionale dei loro video: dolo nei titoli del vlog, o inserendo un = Il vlogger realizza un vlog che nella apposito disclaimer. forma e nel contenuto risulta coerente = L’inserzionista fornisce al vlogger i suoi al proprio stile comunicazionale (titolo, prodotti e questi lo cita o lo mostra nel argomento, tono, eccetera), ma è incen- vlog o nei propri video, il vlogger ne fa trato sul brand o sul prodotto dell’inser- menzione espressamente premettendo zionista. La natura di comunicazione “Questo prodotto mi è stato inviato da”. #iabcontent17 22
scenario Il native si ibrida con i contenuti, è per questo che bisogna differenziarlo plina e, in particolare, all’art. 7. Un esempio riguarda un noto brand di Il C.A. non indica modalità obbligatorie per prodotti alimentari, che ha lanciato una segnalare agli utenti il fine promozionale del campagna pubblicitaria in collaborazione contenuto espresso, essendo l’inserzionista con un gruppo di giovani che, attraverso libero di scegliere gli accorgimenti più ido- YouTube, ha acquisito un’enorme notorietà nei, anche tenuto conto del contesto in cui il grazie ai propri vlog, e ha fatto realizzare dei contenuto promozionale è inserito. mini-spot che mantengono lo stile proprio dei video dei vlogger, ma sono chiaramente 5.5 Formati e Autodisciplina: In-feed unit finalizzati a promuovere il brand e i suoi I contenuti in feed sono abitualmente ac- prodotti. Il logo e i colori che identificano il compagnati dalle diciture: “Advertisement/ marchio compaiono chiaramente nei video; Pubblicità”, “Promoted by/ Promosso da gli stessi sono stati diffusi anche tramite i (seguito dal brand)”, “Sponsored / Sponso- canali online dell’inserzionista. rizzato da (seguito dal brand)”, “Sponsored Content /Contenuto Sponsorizzato”, “Sug- 5.4 Native e Codice di Autodisciplina gested Post / Post consigliato”, “Sponsored Pubblicitaria Post / Post sponsorizzato”, “Presented by / Con il Native Advertising i contenuti Presentato (seguito dal brand)”. editoriali e quelli pubblicitari si ibridano per riprodurre la medesima esperienza Tra le news di alcuni quotidiani online, i dell’utente nella forma e nel contenuto contenuti promozionali inseriti nelle in feed all’interno di un contesto di riferimento. Il unit sono accompagnati dall’indicazione vincolo fondamentale per questa forma di “Contenuto sponsorizzato / pubblicitario” e comunicazione è che questa “ibridazione” inseriti in una cornice colorata non presente sia sempre segnalata. nella notizie degli editori, se non addirittura Ogni contenuto diffuso attraverso il Native con la chiara indicazione “pubblicità”. Advertising e il Content Marketing è sog- Il contenuto promozionale pubblicato nella getto alle previsioni del Codice di Autodisci- news-feed dell’account è accompagnato #iabcontent17 23
scenario con la ricerca normale e sono una forma di comunicazione commerciale, la cui natura deve essere resa nota agli utenti con misure idonee ai sensi del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria. Alcuni accorgimenti utilizzati per rendere riconoscibile la natura promozionale dei contenuti, per esempio, sono la tecnica dello “shading” (vale a dire ombreggiatura e/o evidenziazione del testo), la presenza di diciture che informino gli utenti esplici- tamente e senza ambiguità che si tratta di contenuto di natura promozionale (come “Annuncio”), in una dimensione tale da renderle visibili ed evidenti e che si trovino vicino al risultato di ricerca sponsorizzato, in una posizione visualizzabile dall’utente. I risultati della ricerca effettuata su un mo- tore di ricerca, se sponsorizzati dagli inser- zionisti, sono accompagnati dall’indicazione “Annuncio” e da una linea grigia che divide il blocco costituito dal Native Advertising dai risultati “naturali” (non sponsorizzati) della ricerca. Con la paid search i link sponsorizzati appaiono in cima 5.7 Formati e Autodisciplina: alla lista, ma sono differenziati dalla normale ricerca Recommendation Widget Solitamente integrati, i recommendation dall’avvertenza “Sponsorizzato” e dal brand widget sono in genere preceduti da una dell’inserzionista, che ne rende nota la na- dicitura che indica che si tratta di contenuti tura di Native Advertising. scelti e raccomandati come: “Potrebbe pia- certi anche”, “Potrebbe interessarti anche”, 5.6 Formati e Autodisciplina: “Altro proveniente dal web”, “Da tutto il paid search unit web”, “Potresti esserti perso…”, “Altro rac- Paid Search è la tecnica di marketing attra- comandato per te”. verso la quale, a fronte del pagamento di un compenso a un motore di ricerca o a una Gli accorgimenti utilizzati per rendere ri- piattaforma, l’inserzionista si garantisce conoscibile il fine promozionale dei recom- che il proprio brand o prodotto risultino mendation widget sono per esempio: posizionati tra i risultati di ricerca “sponso- = L’indicazione del nome o il logo dell’in- rizzati” e, quindi, tra i primi risultati ottenuti serzionista dei contenuti, collocata sotto dall’utente, in posizione privilegiata. i content, a volte accompagnata dall’ul- Le Paid Search unit hanno solitamente lo teriore specifica che il box può contenere stesso formato grafico e testuale, ma con sia contenuti proprietari sia realizzati da colori diversi, degli altri risultati ottenuti terze parti. #iabcontent17 24
scenario “Dal web”, “Guarda anche”, “Sponsorizzati”, sono alcune delle diciture utilizzate = Se i contenuti sono sviluppati da un “for- opera per suo conto), lo sviluppatore inse- nitore di tecnologia” (l’intermediary par- risce all’interno dell’app un codice che con- ty, ovvero il soggetto che ha sviluppato il sente, quando utilizzato dall’utente, l’invio di widget), oltre all’indicazione del nome o contenuti pubblicitari al device dell’utente. del logo dell’inserzionista, l’indicazione di Tra le molteplici tipologie di In App ad- tale diversa provenienza (per esempio, vertising, le più comuni e diffuse sono: le “Raccomandato da … accompagnato dal Banner Ads, le Interstitial/Fullscreen Ads nome del fornitore di tecnologia”, “Con- e le Advanced Overlay Ads (quando il con- tenuto offerto da … accompagnato dal tenuto pubblicitario – statico o interattivo nome del fornitore di tecnologia”). – viene inserito nell’app, generalmen- te in pause o interruzioni dei contenuti, Nell’esempio sono stati inseriti più accor- per esempio, alla fine di un livello di un gimenti per informare gli utenti del fine videogioco o quando il gioco viene messo promozionale dei contenuti pubblicati: la di- in pausa), le Notification Ads (il contenuto citura “Dal web” separa la sezione dal resto viene notificato all’utente della app nella della home page; “Promosso da” seguito dal barra di stato del dispositivo), le Capture nome del fornitore di tecnologia, indica che Form Ads (attraverso le quali viene chiesto si tratta di contenuti promossi da chi li ha agli utenti di fornire, per esempio, il proprio sviluppati e “sponsorizzato da”, seguito dal indirizzo email per l’utilizzo da parte di un nome dello sponsor. inserzionista). La natura promozionale di tutta o parte della In App Advertising deve 5.8 Formati e Autodisciplina: In App essere portata a conoscenza degli utenti Advertising con mezzi idonei ai sensi dell’art. 7 C.A. L’In App advertising è una forma di comu- Per esempio, tra gli accorgimenti utilizzati nicazione commerciale nella quale il mes- per rendere riconoscibile la presenza di saggio pubblicitario diventa parte di un’app. un contenuto promozionale all’interno A fronte di un accordo tra lo sviluppatore dell’App, nell’applicazione stessa si in- dell’app e l’inserzionista (o un soggetto che formano gli utenti che alcune funzioni #iabcontent17 25
scenario scaricabile come app per cellulari e altri dispositivi mobili. Attraverso questa tipologia di comunica- zione viene a crearsi una fidelizzazione con gli utenti che associano al brand il divertimento legato all’uso dell’advergame e i valori di cui questo si fa portatore. Tale rapporto fiduciario può però incrinarsi nel caso in cui il fine promozionale di un advergame sia poco chiaro o altrettanto poco trasparente e gli utenti siano indotti a ritenere che si tratti di giochi interattivi sviluppati in modo indipendente e, di con- seguenza, non legati alla promozione di un prodotto o di un brand. Tra le molteplici tipologie di advergame, le Gli advergame devono sempre riportare frasi e loghi che autino a capire il contesto commerciale più diffuse sono: = Gli advergame “associativi”, basati aggiuntive sono state sponsorizzate sull’associazione di un brand o del dall’inserzionista. nome di un prodotto a un gioco interat- tivo all’interno del quale sia il brand sia Per esempio, in un’app che consente di il prodotto non vengono mostrati o non creare la propria squadra di calcio e le sono parte integrante del gioco. squadre avversarie contro cui giocare, = Gli advergame “illustrativi”, quelli in cui gli utenti possono scegliere di chiamare il brand o il prodotto diventano protago- la propria squadra con il nome del brand nisti principali del gioco (per esempio, di un noto “produttore di tecnologia” giochi in cui per superare i livelli biso- (un’intermediary party), usufruendo così gna trovare o “liberare” un prodotto, di funzioni aggiuntive rispetto a quelle già superando sfide o giochi in cui bisogna offerte dalla app. cercare di recuperare tutte le lettere Nell’offrire agli utenti questa opportunità, che compongono il nome del brand). nella app si dà chiaramente atto della = Gli advergame “dimostrativi”, quelli con natura dell’iniziativa e dell’accordo inter- il più elevato livello di integrazione, in venuto tra sviluppatore e inserzionista. cui l’interattività e il coinvolgimento tra giocatore e brand o prodotto sono totali 5.9 Formati e Autodisciplina: Advergame (per esempio, giochi in cui è possibile L’advergame è una forma di comunica- testare virtualmente il prodotto). zione commerciale che diventa parte di un gioco elettronico interattivo, sviluppato Ogni contenuto diffuso che abbia finalità di appositamente per la promozione di un comunicazione commerciale è soggetto al prodotto o di un brand. C.A. e, in particolare, per l’advergame, va Viene diffuso generalmente attraverso il tenuto in debita attenzione l’art. 11 C.A. re- sito web dell’inserzionista o ancora nelle lativo alla tutela dei bambini che vieta, tra sue pagine sui social network, oppure è l’altro, contenuti che possano danneggiarli #iabcontent17 26
scenario o abusare della loro naturale credulità o dell’advergame. Il giocatore deve incolon- mancanza di esperienza. È anche rilevante, nare o mettere in riga i confetti di cioccola- se il gioco è legato a una manifestazione a to prodotti dall’inserzionista, per acquisire premio, l’art. 21 C.A. che impone all’inser- i punti necessari a completare il livello. I zionista precisi obblighi informativi. confetti sono riconoscibili dai consumatori Lo scopo pubblicitario degli advergame, e, in ogni caso, il logo dell’inserzionista è qualora non sia già chiaramente rico- riprodotto sui confetti. noscibile dal contesto, deve essere reso noto agli utenti con mezzi idonei (art. 7 C.A.). Nella prassi gli advergame sono stati 6. Considerazioni operative accompagnati dalle seguenti diciture o accorgimenti per rendere riconoscibile 6.1 Stakeholder, ruoli e responsabilità la loro natura promozionale: “Promoted Una delle sfide da affrontare in campagne di by/ Promosso ovvero Sponsored / Spon- questo tipo è la grande quantità di soggetti sorizzato da (seguito dal brand e dal logo coinvolti nel flusso di lavoro strategico. dell’inserzionista), mostrati in modalità tali Questo White Paper riporta una panorami- da essere immediatamente riconoscibili ai ca dei set-up ideali per garantire un flusso consumatori. omogeneo, capace di stabilire una chiara In un advergame “associativo” realizzato comprensione del ruolo di ciascuna delle per un produttore di snack e merendine e parti coinvolte e che, in ultimo, porti alla indirizzato in particolare ai minori, il brand, realizzazione di contenuti di successo. il logo e i colori dell’inserzionista vengono Ovviamente, tante sono le variabili in utilizzati nel nome dell’advergame (una gioco come molto dipende dal tipo di stra- app). Il brand e i prodotti dell’inserzionista tegie, obiettivi, budget e potenziale di un non compaiono invece all’interno del gioco. determinato progetto di Native e Content In un advergame “illustrativo” realizzato Marketing. per un produttore di cioccolata (rappre- sentato nell’illustrazione qui sopra), il pro- Ruolo e responsabilità della media agency: dotto dell’inserzionista è parte integrante = Gestione complessiva del progetto, con- #iabcontent17 27
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