Fondamenti della matematica - Quarta lezione (parte seconda)
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Correzione esercizi lezione tre( ultima slide) 1) 4410 = 1345 = 1011002 x 0 1 2 3 0 0 0 0 0 2) 22110 = 13415 = 3358 1 0 1 2 3 3) 2346 = 9410 = 11324 2 0 2 10 12 3 0 3 12 21 + 0 1 2 3 4 5 6 x 0 1 2 3 4 5 6 0 0 1 2 3 4 5 6 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 2 3 4 5 6 10 1 0 1 2 3 4 5 6 2 2 3 4 5 6 10 11 2 0 2 4 6 11 13 15 3 3 4 5 6 10 11 12 3 0 3 6 12 15 21 24 4 4 5 6 10 11 12 13 4 0 4 11 15 22 26 33 5 5 6 10 11 12 13 14 5 0 5 13 21 26 34 42 6 6 10 11 12 13 14 15 6 0 6 15 24 33 42 51
Le proprietà delle operazioni e il calcolo mentale • 55+27=55+(20+7)= (55+20)+7=75+7=82 Quali proprietà abbiamo applicato? In ogni passaggio (escluso l’ultimo) sempre la proprietà associativa • 55+27=50+5+20+7= (50+20)+(5+7)=70+12=82 In questo caso proprietà associativa e proprietà commutativa • 125-75= (125-25)-(75-25)=100-50=50 Qui è applicata la proprietà invariantiva
Con attenzione possiamo coinvolgere insieme addizione e sottrazione: 33+49=33+(50-1)=(33+50)-1=83-1= 82 Di fatto abbiamo applicato la proprietà associativa anche in presenza della sottrazione. Perché è possibile?
Esercizi Svolgere con calcolo mentale le seguenti operazioni, poi scrivere come sono state svolte ed evidenziare le proprietà applicate: • 34 + 27 • 85 − 37 • 212 + 145 • 328 − 119 • 1205 + 379 • 1205 − 379
LE OPERAZIONI DI MOLTIPLICAZIONE E DIVISIONE
Moltiplicazione Solitamente la moltiplicazione viene presentate come addizione ripetuta. × = + + ⋯+ n volte In questo caso i due numeri hanno un ruolo diverso: il simbolo m mantiene il ruolo di numero, mentre n è un aggettivo numerale cardinale (riferito a ‘volte’). Anche i nomi assegnati ai due numeri evidenziano quanto sopra affermato
I termini della moltiplicazione Quindi i due numeri che compaiono nella scrittura hanno un ruolo diverso. Ma come mai vale la proprietà commutativa?
Si può rappresentare la moltiplicazione anche in un altro modo, che fa si che entrambi i fattori assumano lo stesso ruolo. Vediamolo con un esempio: × × 4 colonne 5 colonne 4 righe 5 righe Come si può vedere, in questo modo è più facile riconoscere la proprietà commutativa
Proprietà della moltiplicazione È una operazione interna: ∀ , ∈ , ∙ ∈ … Vale la proprietà associativa: ∀ , , ∈ , ∙ ∙ = ∙ ( ∙ ) Vale la proprietà commutativa: ∀ , ∈ , ∙ = ∙ Neutralità dell’1: ∀ ∈ , ∙ = ∙ = 0 è elemento assorbente: ∀ ∈ , ∙ = la seconda funzione dello 0 nelle operazioni
Il legame tra addizione e moltiplicazione è la proprietà distributiva del prodotto rispetto alla somma In formula: a · (b + c) = a · b + a · c Usando la proprietà commutativa, si può anche scrivere: (b + c) · a = b · a + c · a 11
Osservazioni 1 1) Già nella scrittura della relazione sono necessarie le parentesi, per indicare qual è l’ordine delle operazioni. a · (b + c) ≠ a · b + c Per esempio: 3 ∙ (7 + 5) = 3 ∙ 7 + 3 ∙ 5 = 21 + 15 = 36 ≠ 3 ∙ 7 + 5 = 26 16 novembre 2013 R. Manara 12
Osservazioni 2 2) Infatti, il ruolo delle due operazioni non è simmetrico: non c’è modo di “distribuire” la somma sul prodotto. (a ∙ b) + c ≠ (a ∙ c) + (b ∙ c) 16 novembre 2013 R. Manara 13
Osservazioni 3 3) Leggendo la proprietà da destra a sinistra, si individua la proprietà del “raccoglimento”: ← a ∙ (b + c) = a ∙ b + a ∙ c (2) ↑ ↑ 16 novembre 2013 R. Manara 14
Le due letture operative (1) a · ( b + c) = a · b + a · c Per moltiplicare un numero per una somma, si moltiplica quel numero per ciascun addendo e si sommano i risultati. (2) a ∙ b + a ∙ c = a ∙ (b + c) Una somma di prodotti in cui ogni addendo presenta lo stesso fattore (fattore comune), si può trasformare nel prodotto di quel fattore per la somma dei fattori “restanti” in ogni addendo. 16 novembre 2013 R. Manara 15
Osservazioni 4 4) Vale anche la proprietà distributiva del prodotto rispetto alla differenza: (b – c) ∙ a = b ∙ a - c ∙ a 16 novembre 2013 R. Manara 16
Ancora un po’ di calcolo mentale • × = • = × + + = (proprietà…………………………..….) • = × + × + × = (proprietà………………………………) • = + + = • = + + = (proprietà……………………….…….) • = + = (proprietà…………………….……...) • Oppure: • × = × − = × − × = − =
Esercizi Svolgere con calcolo mentale le seguenti operazioni, poi scrivere come sono state svolte ed evidenziare le proprietà applicate: • 23 × 20 • 19 × 17 • 124 × 5 • 101 × 99 • 73 × 9
Concetto di Multiplo Il numero si dice multiplo di se esiste un numero tale che: = × • Dato un qualunque numero , i suoi multipli sono tutti i numeri che si ottengono moltiplicando per i vari numeri naturali. Per esempio, se il numero assegnato è 3, i suoi multipli sono: 3×0=0, 3×1=3, 3×2=6, 3×3=9, … , 3×10=30, … , 3×25=75, Quanti sono? Evidentemente tanti quanti sono i numeri naturali. • 0 è multiplo di qualsiasi numero • I multipli di 2 si chiamano numeri pari • Se un numero non è pari allora si dice dispari
Elevamento a potenza La potenza n-sima di un numero è il prodotto di per se stesso volte. Tale operazione si indica con dove si dice base e esponente. N.B.: la moltiplicazione si definisce a partire dall’addizione, l’elevamento a potenza si definisce a partire dalla moltiplicazione. Tale gerarchia evidenzia il crescere di complessità delle operazioni, anche da un punto di vista cognitivo
Proprietà delle potenze • × = + • : = − ( > 0; ≥ ) • ( ) = × • × = ( × ) • : = ( : ) ≠0 Dalla seconda proprietà si deduce che 0 = 1 qualunque sia il valore di , purché diverso da 0 Infatti : = 0 , ma : = 1 N.B.: 00 non esiste.
LA DIVISIONE • Dati due numeri naturali, dei quali il secondo è diverso da zero, si dice quoto (o quoziente) del primo per il secondo, il numero che moltiplicato per il secondo da' come risultato il primo. : = ↔ × = • l'operazione mediante la quale, dati due numeri, se ne calcola il quoziente si chiama divisione.
Si deduce immediatamente che: • la divisione non è una operazione interna all’insieme dei numeri naturali: all’operazione : è possibile associare un risultato solo se è multiplo di • non vale la proprietà commutativa • non vale la proprietà associativa: 12: 4 : 3 è possibile 12: 4: 3 non è possibile
Proprietà della divisione Neutralità dell’1 ∀ ∈ : = Comportamento dello 0: - ∀ ∈ : = -non è possibile la divisione per 0 infatti non esiste un ∈ × = Vale la proprietà invariantiva : = × : × = : : ( : ) Vale la proprietà distributiva della divisione rispetto all’addizione o sottrazione (quando le operazioni sono possibili) ± : = ( : ) ± ( : )
Il concetto di Divisore • Il numero si dice divisore di se esiste un numero tale che: = × • Ogni numero è divisore di se stesso • 1 è divisore di ciascun numero • I divisori di un numero sono sempre in numero finito: quanti sono?
La Divisione con il resto Dati due qualunque numeri naturali e ( ≠ 0) , esistono sempre, e sono unici, due numeri ed tali che: = × + • Ciò vuol dire che la divisione con il resto è sempre possibile. N.B.1: il resto è sempre minore del divisore, cioè 0 ≤ < N.B.2: La divisione con resto può essere vista come una generalizzazione della divisione (tra i naturali). Es. = 12; = 5 → 12 = 5 × 2 + 2 = 3; = 7 → 3 = 7 × 0 + 3
I Numeri primi • Un numero che ammette come divisori solo se stesso e l’unità si dice primo • Se un numero non è primo si dice composto • 0 e 1 non sono né primi né composti • I numeri primi sono infiniti: la prima dimostrazione la dobbiamo a Euclide • La distribuzione dei numeri primi all’interno dei naturali non ha una apparente regolarità. • Oggi i numeri primi sono molto utilizzati in crittografia
Quanti sono i numeri primi? Nel III sec. a.C. Euclide dimostra che i numeri primi sono infiniti; lo dimostra in modo indiretto, cioè per assurdo. La dimostrazione per assurdo si basa sul principio aristotelico del terzo escluso: una proposizione o è vera o è falsa, non esiste una terza possibilità. Lo schema della dimostrazione per assurdo è il seguente: Dato l’enunciato di un teorema a) si nega la tesi; b) con una serie di ragionamenti si giunge ad una contraddizione; c) poiché la negazione della tesi è falsa, si può concludere che la tesi è vera.
Dimostrazione di Euclide Teorema: i numeri primi sono infiniti. Neghiamo la tesi: supponiamo che i numeri primi siano finiti; grazie alla relazione di ordine totale è possibile determinare il numero primo più grande di tutti e sia esso . Consideriamo allora il prodotto di tutti i numeri primi = 2 × 3 × 5 × 7 × 11 × 13 × ⋯ × , e aggiungiamo 1 a questo numero, ottenendo P + 1. Dividendo P+1 per ognuno dei numeri primi fino ad si ottiene sempre il resto di 1, quindi P+1 , non essendo divisibile per nessuno dei numeri primi fino ad , è anch’esso un numero primo, in contraddizione con il punto di partenza. Quindi è falso dire che l’insieme dei numeri primi è finito, quindi, per il terzo escluso, i numeri primi sono infiniti.
Criteri di divisibilità 1. un numero è divisibile per 2 se termina con una cifra pari (0,2,4,6,8) 2. un numero è divisibile per 3 se la somma delle sue cifre è 3 o un multiplo di 3 3. un numero è divisibile per 4 se le ultime due cifre sono 00 oppure formano un numero multiplo di 4 4. un numero è divisibile per 5 se la sua ultima cifra è 0 o5
1. un numero è divisibile per 6 se è divisibile sia per 2 che per 3 2. un numero è divisibile per 9 se la somma delle sue cifre è 9 o un multiplo di 9 3. un numero è divisibile per 10 se la sua ultima cifra è 0 4. un numero è divisibile per 25 se le ultime due cifre sono 00 oppure formano un numero multiplo di 25
Giustifichiamo alcuni criteri: 2) e 6): Sia il numero; si può scrivere: = × 100 + × 10 + = = × 99 + 1 + × 9 + 1 + = = 99 + + 9 + + = = 9 11 + + ( + + ) Il primo termine della somma è divisibile per 9; se il secondo termine è divisibile per 3 ( o per 9) tutto il numero è divisibile per 3 ( o per 9). Ma il secondo termine è proprio la somma delle cifre del numero, come detto nei criteri. E’ evidente che questo ragionamento vale, qualunque sia il numero delle cifre del numero.
3) e 8) Consideriamo un numero di almeno tre cifre: = × 100 + Il primo termine della somma è divisibile sia per 4 che per 25; se il secondo termine è divisibile per 4 ( o per 25) tutto il numero è divisibile per 4 ( o per 25). Esempio: 1448 = 1400 + 48 = 4 × 350 + 12 15775 = 15700 + 75 = 25 × (628 + 3)
Teorema fondamentale dell’aritmetica Utilizzando i criteri di divisibilità si possono determinare i divisori di un numero e scomporlo in un prodotto di fattori primi. Si può dimostrare il seguente Teorema: Ogni numero naturale maggiore di 1 o è un numero primo o si può esprimere come prodotto di numeri primi. Tale rappresentazione è unica, se si prescinde dall'ordine in cui compaiono i fattori.
Massimo comun divisore e minimo comune multiplo Dati due numeri naturali ed , diversi da 0: MCD( , ): il massimo tra i divisori comuni mcm( , ): il minimo tra i multipli comuni Come procedere? Esempio: = 12; = 18. a) 12 = 1; 2; 3; 4; 6; 12 18 = 1; 2; 3; 6; 9; 18 12 ∩ 18 = 1; 2; 3; 6 (12, 18) = 6
b) Multipli di 12: 12, 24, 36, 48, 60, 72, 84, 96…. multipli di 18: 18, 36, 54, 72, 90…. ( 12, 18) = 36 Questo modo di procedere non è efficiente nel caso di numeri ‘grandi’, ma la scomposizione in fattori viene in aiuto: MCD( , ): prodotto dei fattori comuni con il minimo esponente. mcm( , ): prodotto dei fattori comuni e non comuni con il massimo esponente. N.B. : Se , = 1 .
L’algoritmo di Euclide L’algoritmo di Euclide permette di calcolare il MCD tra due numeri, anche se questi sono molto grandi, senza aver bisogno di fattorizzarli come prodotto di fattori primi. La procedura è presentata con un esempio: = 1428 = 138 1) Eseguiamo la divisione con resto tra a e b 1428 = 138 × 10 + 48 2) Facciamo la stessa cosa tra il primo resto e il divisore 138 = 48 × 2 + 42 3) Reiteriamo il procedimento 48 = 42 × 1 + 6 fino a che l’ultimo resto non è zero 42 = 6 × 7 + 0 L’ultimo resto diverso da zero è il → = 6 Esercizio: calcolare MCD e mcm dei numeri 130 e 156. Per il MCD utilizzare l’algoritmo di Euclide.
Crivello di Eratostene Un metodo per la ricerca dei numeri primi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 • Cancella i multipli di 2 (escluso 2) • Cancella i multipli di 3 (escluso 3) • Cancella i multipli di 5 (escluso 5) • Cancella i multipli di 7 (escluso 7) • ………. I numeri restanti sono tutti i numeri primi inferiori a 100
Altro metodo per i numeri primi Dato un qualunque numero , per sapere se è primo o composto, occorre esaminare se è divisibile per ognuno dei numeri primi minori di . Si può però abbreviare la ricerca: infatti se n è composto uno dei suoi divisori sarà minore o uguale della sua radice quadrata; basta allora esaminare solo i numeri primi minori o uguali ad essa. Esempio: = 109 Il quadrato più vicino è 100, quindi i possibili divisori primi minori di 10 sono: 2, 3, 5, 7 Poiché 109 non è divisibile per nessuno di essi, è un numero primo. Esercizio: utilizzando lo stesso metodo, stabilire se i seguenti numeri sono primi o composti; in quest’ultimo caso, scomporli: 119; 181; 1249; 2133; 5743; 7429.
Ordine delle operazioni nelle espressioni In una espressione aritmetica (senza parentesi) le operazioni si eseguono con un ordine prefissato, precisamente: I. l’elevamento a potenza II. moltiplicazioni e divisioni ( da sinistra a destra) III. addizioni e sottrazioni ( da sinistra a destra) Se sono presenti le parentesi: I. si risolvono le parentesi tonde II. si risolvono le parentesi quadre III. si risolvono le parentesi graffe
Esercizi Date le seguenti espressioni, valutare se tutte le parentesi sono necessarie; riscrivere quelle che si vogliono modificare, infine calcolarle. Risolvere
Esercizi 1) La squadra del Borgorosso partecipa ad un torneo di calcio a 20 squadre con partite di andata e ritorno. In ogni partita la squadra che vince guadagna 3 punti, quella che pareggia ne guadagna 1 e quella che perde prende 0 punti. Alla fine del torneo il Borgorosso ha totalizzato N punti, avendo vinto una partita in meno di quelle che ha pareggiate. Quale delle seguenti alternative è quella corretta? [A] N=43. [B] N=54. [C] N=65. [D] Dati insufficienti. 2) Se a, b sono numeri naturali, l’espressione «a non è minore di b» ha lo stesso significato dell’espressione «a è maggiore di b»? 3) Giulio sta partecipando al gioco della “Tombola” e constata che la somma dei primi tre numeri estratti è 8. Si può dire con certezza quali numeri sono stati estratti? Se non c’è certezza di tutti e tre i numeri, si è almeno certi di qualcuno di essi? 4) In una divisione fra numeri naturali il dividendo è 47 ed il resto è 12. Determinare il divisore ed il quoziente. 5) Una cometa ha un periodo di 75 anni, un’altra di 100.Se le due comete erano entrambe visibili 90 anni fa, fra quanti anni saranno di nuovo visibili insieme? 6) Si hanno a disposizione 126 penne e 162 matite. Si vuole suddividere questo materiale in gruppi uguali. Quanti gruppi si possono fare?
Puoi anche leggere