Focus INFRASTRUTTURA ITALIA - Il gap logistico del Paese e la sfida del Piano di ripresa e resilienza - Centro Studi Divulga
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Focus INFRASTRUTTURA ITALIA Il gap logistico del Paese e la s da del Piano di ripresa e resilienza 1 fi
Autori Felice Adinolfi Giuseppe Peleggi Yari Vecchio Gregorio Pauselli Responsabile della ricerca Riccardo Fargione Il lavoro è disponibile on line all’indirizzo https://www.divulgastudi.it 2
Introduzione Gli investimenti infrastrutturali sempre più integrati a livello ritardo che pesa sul sistema valutando anche il livello delle creano sviluppo contribuendo globale e le cui infrastrutture produttivo nazionale. Anche il infrastrutture. Se guardiamo la alla crescita economica e risultano spesso obsolete e da rapporto SACE sulla posizione dei nostri principali aggiornare/adeguare. In competitività dei settori competitor europei, l’Italia sociale degli agenti economici e particolare nel nostro Paese che, produttivi, evidenzia, sotto risulta molto indietro. Paesi dei cittadini che ne fruiscono. nonostante la sua forte verve diversi punti di vista, il ritardo Bassi, Germania, Francia e commerciale, risulta prima in dell’Italia rispetto ai principali Spagna - presi a riferimento La spinta alla produttività, alla Europa in quanto a differenza tra competitor. Un gap che si come benchmark in questo concorrenza, all’ampliamento domanda e offerta (investimenti) traduce in un extra-costo nella lavoro, occupano dei mercati e alla cooperazione di interventi infrastrutturali. cosiddetta “bolletta logistica” rispettivamente la quarta, la associata agli investimenti Questa speciale classi ca del delle imprese italiane, pari a settima, la quindicesima la infrastrutturali è ampiamente “gap infrastrutturale” risulta circa 13 miliardi di euro l’anno , ventitreesima posizione. riconosciuta, come è dalle stime del “Global con un aggravio per i nostri documentato il fatto che a Infrastructure Outlook”, data-set operatori economici superiore Il ritardo infrastrutturale italiano maggiori dotazioni che su iniziativa del G20 dell’11% rispetto alla media ostacola lo sviluppo del potenziale infrastrutturali corrispondano raccoglie dati sugli investimenti europea. Il ri esso sulle e c o n o m i c o d e l Pa e s e , i n livelli di benessere più elevati. in infrastrutture a livello globale. performance competitive è particolare per i settori per i quali Allo stesso modo risulta Nel 2019 la differenza, su base inevitabile e l’Italia si è il sistema della la logistica risulta evidente come le esigenze di annuale, tra le necessità di collocata, nel 2019, al 30° posto infrastrutturazione siano a livello cruciale. Come nel caso del infrastrutturazione del Paese e nella classi ca mondiale stilata globale crescenti: da un lato le sistema agroalimentare nazionale, gli investimenti effettuati è stata dal Global Competitiveness esigenze dei paesi in via di che primeggia tra le manifatture stimata come di poco inferiore Report (GCR), curato dal World sviluppo di accompagnare la ai 10 miliardi di euro. Ma non è Economic Forum, che monitora nazionali per valori all’export, la crescita e l’aumento della questo l’unico indicatore a il livello di competitività delle cui capillarità territoriale (tanto popolazione, dall’altro i paesi raccontarci di una situazione di economie mondiali (Link), dell’agricoltura che della più ricchi, i cui commerci sono 3 fi fl fi
trasformazione), unita alla forte vocazione all’export, rende la questione logistica cruciale per La qualità delle Il distacco rispetto ai principali competitor europei monitorati dal rapporto risulta FILE sfruttare l’enorme potenziale ancora inespresso dal settore. dotazioni evidente, in particolare nel giudizio COUNTRY PROFILE COUNTRY PROFILE infrastrutturali complessivo. Nel dettaglio risulta evidente Spain Questo sintetico focus ha l’obiettivo di inquadrare, attraverso alcuni numeri chiave, le principali France nazionali è al di sotto del livello europeo. come il gap sia più profondo per quanto concerne il trasporto ferroviario, marittimo e stradale. Se il trend dovesse confermarsi nei distanze che separano la dotazione prossimi anni le stime dell’Outlook prevedono KEY ASSUMPTIONS KEY ASSUMPTIONS Secondo i dati del Global Infrastructure logistica del nostro paese da quelle che il gap di investimenti infrastrutturali 2040 Av. annual growthGermania 2015 Outlook, il livello 2040 di infrastrutturazione 2015 Av. annual growth dell’Italia potrebbe raddoppiare nell’arco 2040 dei Av. annual growth 2015 di Paesi Bassi, Francia, 2040 e Av. annual growth ONS 3,942 GDP (Billion $US)* 1,821 Spagna, scelti come 0.6% riferimento 2,159 in GDP (Billion $US)* 1,193 dell’Italia 0.7% soffre 1,607 in quasi tutte 2,420 le dimensioni 1.2% prossimi vent’anni, per superare nel 2040 i 20 3,155 1.1% 49,645 GDP per head ($US)* 29,910 0.8% 35,420 GDP per head ($US)* 25,722 infrastrutturali 0.7% 35,778monitorate. 36,333 1.3% miliardi43,768 di euro. 0.7% ragione del loro rilevo economico 79,397 Population 60,894(000s) -0.1% 60,964 2015 Population 46,396 (000s) 0.0% 44,920 66,608 2040 -0.1% 72,084 Av. annual0.3% growth sia generale, che speci co per il 76.2% Urban68.9% population (% of total)** 0.1% Urban 79.6%population (% of total)**0.2% 82.4% 79.4% 0.1% 84.8% 0.3% )*228 settore Population density agroalimentare. (persons per km2) -0.1% 71.6% 1,821 Population 93 density (persons per km2) 90 122 2,159 -0.1% 132 0.7% 0.3% 207 207 0.0% US)* ows average *2015 annualprices changeand exchange in urban rates; share of population 29,910 ** Av. annual growth shows average annual*2015 prices change and exchange in urban share of population 35,420 rates; ** Av. annual growth shows average annual change in urban share of population 0.7% s) GERMANIA 60,894 ITALIA 60,964 SPAGNA 0.0% FRANCIA CTURE QUALITY INFRASTRUCTURE INVESTMENT 2016-2040 INFRASTRUCTURE INVESTMENT NEED, 2016-2040QUALITY INFRASTRUCTURE NEED, 2016-2040 INFRASTRUCTURE QUALITY INFRASTRUCTURE QUALITY n (% of total)** Overall 68.9% Overall 71.6% Overall 0.2% Overall Source: Percent Oxford Economics of GDP 7 1-7 (best) Percent of GDP Source: Oxford Economics 6 1-7 (best) Source: Oxford Economics 7 1-7 (best) 7 ty (persons Road per km ) 2 6 5 207 Road 5 207 6 6 5 0.0% 4 5 France ny 4 Italy Spain 4 Road Electricity supply Road Electricity supply Rail 3 Road Electricity supply 4 Road Electricity supply Rail angeItaly rates; ** Av. annual growth shows 3 2 average Europe annual change in urban share 2 of population Europe France 3 Europe 3 2 Airports 2 EuropeAirports 1 Spain 1 Europe 1 1 High income 0 0 High income 0 al Source: The Global Europe Ports 0 Source: The Global Ports Source: The Global Index High income Competitiveness Index Competitiveness Index Competitiveness Index t Historical Dataset Telecoms Historical Dataset Telecoms Historical Dataset URE INVESTMENT rld Electricity Ports NEED, 2016-2040 Economic Forum © 2005-2015Railroad World Ports Electricity © 2005-2015 World Economic Forum INFRASTRUCTURE Railroad Ports QUALITY © 2005-2015 World Economic Forum Railroad Ports Railroad Water Overall Water Air transport Source: Oxford Economics Air transport 1-7 (best) 6 Air transport 0.0% 0.2% 0.4% 0.6% 0.8% 1.0% Air transport 1.2% .6% 0.8% 0.0%1.0% 1.2% 0.2% 0.4% 0.6% 0.8% 1.0% 1.2% 5 QUALITÀ DELLE INFRASTRUTTURE Italy Paese selezionato 4 2016-2040 TOTAL INFRASTRUCTURE INVESTMENT 2016-2040 Electricity supply Fonte:World 3 Economic Forum - The Global Competitiveness Index Road TOTAL INFRASTRUCTURE INVESTMENT 2016-2040 (1-7) bestprices and exchange Europe Source: Oxford Economics Billion US$, 2015 rates Source: Oxford Economics Europa 2 Source: Oxford Economics Billion US$, 2015 prices and exchange ratesItaly Source: Oxford Economics 4 60 Investment need (IN) Europe Investment 90 need (IN) 1 (IN) Investment need 80 Investment need (IN) 0 Current trends (CT) 50 High income 70 Source: The Global Current trends (CT) fi
Il quadro dei trasporti L’analisi degli indicatori relativi alle quattro principali infrastrutture di trasporto restituisce un quadro poco incoraggiante per il nostro Paese. L’Italia si colloca, infatti, al 20° posto nella classi ca europea dell'ef cienza dei servizi ferroviari, al 18° per i servizi portuali ed al 20° per i servizi del trasporto aereo. E anche sul fronte della qualità dei servizi di trasporto stradale la situazione non è migliore, con l’Italia occupa la ventesima posizione del ranking infrastrutturale del sistema Europa, rispetto al quale l’Italia si presenta in ritardo presentando per tutti gli indici esaminati, valori inferiori rispetto alla media europea del vecchio continente. 5 fi fi
Il trasporto stradale Germania e ai poco più di 4 miliardi della Spagna. Una quota rilevante di questa spesa è, per l’Italia, assorbita dai costi di In Italia il trasporto su strada rappresenta la principale modalità manutenzione della rete stradale (circa il 70%). di spostamento delle merci. La rete stradale è scelta per movimentare circa l’88% delle merci, contro una media europea Va, in ne, sottolineato che il nostro Paese continua a soffrire di un costante aumento dei costi del trasporto su gomma. Il costo per che supera di poco il 76%. chilometro del trasporto pesante italiano è tra i più alti in Europa. In Italia per ogni Km percorso per lo spostamento delle merci su Questo nonostante nell’ultimo decennio il nostro Paese abbia strada si sopporta un costo medio pari a 1,12 €/km con un valore registrato una contrazione del 3% dei volumi trasportati su gomma superiore rispetto alla Francia (1.08 €/km) e alla Germania (1.04 €/ mentre, al contrario, l’Europa nel suo complesso ne ha visto km). La forbice si amplia se prendiamo a riferimento molti dei l’incremento (+2%). Rispetto ai competitor selezionati per il paesi dell’Europa dell’Est: in Lettonia il costo dell’autotrasporto è confronto l’Italia si posiziona al secondo posto per intensità dei pari a 0,60 €/km, in Romania 0.64 €/km; in Lituania 0,65 €/km, in trasporti su strada, dopo la Spagna (95%) e prima di Francia Polonia 0.70 €/km. (87,9%), Germania (74%) e Paesi Bassi (51%). A questa primato relativo all’intensità del ricorso al trasporto su gomma non corrisponde però lo stesso primato in termini di qualità delle Incidenza e qualità della rete stradale. Confronto Italia, infrastrutture viarie. Paesi Bassi, Spagna, Francia e Germania Km autostrade/000 Km2 (Asse sx) L’analisi dell’indice relativo la qualità delle strade colloca l’Italia 70 Qualità strade (Asse dx - 1;7 best) 7 66 nella parte bassa della classi ca europea (al 20° posto) con una situazione peggiore solo per Polonia, Romania, Ungheria, Lettonia, Bulgaria, Slovacchia, Malta e Repubblica Ceca. Questo risultato 53 5,25 non può essere (solo) riconducibile al volume della spesa destinata 37 dal nostro Paese agli investimenti infrastrutturali. Nell’ultimo 35 31 3,5 quinquennio disponibile (2013-2017) i dati Eurostat evidenziano 23 come la spesa dell’Italia sia stata superiore a quella dei suoi 18 competitor europei. In questo periodo l’Italia ha investito in media 18 1,75 poco meno 13 miliardi, rispetto ai 9,2 della Francia, ai 7,4 della 0 0 Paesi Bassi Germania Spagna Italia Francia Fonte: Elaborazione DIVULGA su dati Eurostat e Word Economic Forum 6 fi fi
Il trasporto via mare L’Italia occupa un posto di italiano presente nella top ten movimentazione di prodotti. Gli crescita economica e di rilievo nella portualità europea, europea (8° nel ranking europeo investimenti complessivi in creazione di posti di lavoro ma gli investimenti dedicati nel 2019). Questa classi ca infrastrutture dedicate al (entro il 2030 si potrebbero considera tutte le diverse trasporto marittimo in Italia creare tra i 110 000 e i 165 000 risultano avare un peso relativo tipologie di merci movimentate. (secondo vettore delle nuovi posti di lavoro), ma anche ancora troppo esiguo. esportazioni dopo quello su la possibilità di costruire un L’innovazione in materia di terra) hanno bene ciato soltanto nuovo protagonismo L’Italia occupa il secondo posto infrastrutture a servizio del del 2% degli investimenti commerciale nell’ambito del in Europa per merci trasporto via mare è progredita complessivi in logistica nel bacino mediterraneo, tornato ad movimentate nei principali porti molto velocemente negli ultimi quinquennio 2013/2017, a essere centrale nelle dinamiche (508 milioni di tonnellate) anni e oggi le nuove generazioni fronte di una spesa media dei commerciali globali, come subito dopo i Paesi Bassi che di navi porta container possono Paesi avanzati pari al 14 %. testimoniato dalle hanno il primato con 607,5 trasportare, infatti, no a 18mila preoccupazioni che hanno milioni di tonnellate. Sul podio container che se fossero caricati Questa condizione va invertita accompagnato l’interruzione del della classi ca dei Porti europei su camion, formerebbero una canale di Suez avventa solo per cogliere le opportunità al primo posto Rotterdam (439 colonna ininterrotta da qualche settimana fa. milioni di ton) seguito da economiche e commerciali Rotterdam a Parigi (440 km Anversa (214 milioni di ton) e circa). Ma in questo processo di associate allo sviluppo futuro Amburgo (117 milioni di ton). rinnovamento il sistema italiano del trasporto marittimo. Seguono in ordine: Amsterdam della portualità sembra tenere (104 milioni di ton); Algeciras un passo decisamente più lento La Commissione Europea stima (90 milioni di ton); Marsiglia (74 rispetto ai porti del Nord un aumento del 50% della milioni di ton); Valencia (65 Europa. In questi e in particolare merce gestita nei porti dell’UE milioni di ton) e Trieste (60,3 nel porto di Rotterdam si sta entro il 2030. Tale aumento milioni di ton), unico porto concentrando gran parte della rappresenta un'opportunità di 7 fi fi fi fi
parte controbilanciato dalla capillarità degli Il trasporto Per quanto concerne, invece, l’ef cienza dei servizi associati alla rete ferroviaria l’Italia, aeroporti commerciali (in tutto 46), che vede l’Italia dietro la Francia (62), la Germania ferroviario e anche in questo caso, si colloca nella coda (40), la Spagna (39) e i Paesi Bassi (16). del ranking europeo, occupando la posizione n.20. I Paesi Bassi occupano la Incidenza e qualità di ferrovie e aeroporti. Confronto aereo prima posizione, la Germania la 3°, la Spagna la 4° e la Francia risulta in sesta Italia, Paesi Bassi, Spagna, Francia e Germania posizione. Peggio dell’Italia solo Ungheria, Km linee ferroviarie/ oookm2 (Asse sx) Bulgaria, Slovenia, Romania, Grecia, E cienza servizi ferroviari (Asse dx - 1;7 best) Croazia, Malta e Cipro. Riguardo al sistema aeroportuale, in Europa 110 6 Per quanto concerne la rete ferroviaria, la Germania può contare sul doppio delle l'aeroporto cargo più importante per volumi movimentati è Francoforte, con 2,18 milioni 83 4,5 linee presenti in Italia (38,4 mila km contro i 16,7 mila dell’Italia). Un differenziale che di ton, seguito dall’aeroporto di Charles de 55 3 appare ancora più chiaro analizzando il Gaulle (2,12 milioni di ton.) e da quello di rapporto tra lunghezza della rete ferroviaria Schiphol, nei Paesi Bassi , in terza posizione 28 1,5 su Km2 del Paese. In Italia si registrano (1,73 milioni di ton.). L’Italia con Malpensa 55km di linee ferroviarie ogni 1000km2 con si colloca nella 9° posizione della classi ca 0 0 Francia Italia Paesi Bassi Germania Spagna un indice pari alla metà di quello tedesco con 0,58 milioni di ton. movimentate (di cui (107km su 1000km2). Nei Paesi Bassi, l’87% extra-UE). Guardando ai sistemi aeroportuali nazionali, l’Italia, anche in Numero aeropor commerciali (Asse sx) invece, sono presenti 78km di linee 70 E cienza servizi trasporto aereo (Asse dx - 1;7 best) 7 ferroviarie ogni 1000km2, anche in questo questo caso, non brilla sui parametri caso con un valore decisamente superiore a d’ef cienza. Ventesima posizione del quello italiano. Francia e Spagna detengono ranking europeo con Paesi Bassi, Germania, 53 5,25 invece risultati inferiori con, rispettivamente, S p a g n a e Fra n c i a , ch e o c c u p a n o 44 km ogni 1000km2 e 33 km ogni rispettivamente la prima, la sesta, la settima 35 3,5 1000km2. e la decima posizione. Questo dato è solo in 18 1,75 0 8 0 Germania Spagna Francia Italia Paesi Bassi ffi ffi fi ti fi fi
Il Piano di ripresa e resilienza Il Piano Nazionale di Ripresa a Resilienza (PNRR) dedica B OX : I TEMPI DELLE OPERE progetti di oltre 100 milioni di euro. un’attenzione particolare alla logistica, anche attraverso un PUBBLICHE Rispetto al 2014 i tempi di realizzazione dei progetti più grandi intervento mirato per il settore agroalimentare. Nell’ambito della (oltre i 50 milioni di euro) sono Missione 2 “Economia circolare e agricoltura sostenibile” aumentati, mentre, si riducono l’Investimento 2.1 è orientato in modo speci co allo “Sviluppo della Le risorse per lo sviluppo e lievemente i tempi per opere inferiori ai l’ef cientamento delle infrastrutture di logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, 100 mila euro. La segmentazione trasporto da sole non bastano per silvicoltura, oricoltura e vivaismo”. territoriale evidenzia, inoltre, differenze garantirne la piena ef cacia ed apprezzabili tra aree del Centro Nord e ef cienza. Serve uno sforzo volto ad Dall’analisi del Piano emerge l’intenzione di sfruttare tutte le nuove Mezzogiorno. assicurare che tali risorse siano opportunità che la transizione porta con sé in uno dei settori di trasformate in tempi quanto più Al Sud si osservano durate maggiori e eccellenza dell’economia italiana. La dotazione nanziaria stanziata possibile ragionevoli in opere e un’incidenza più signi cativa dei tempi per questo investimento speci co (Investimento 2.1) è pari a 800 infrastrutture al servizio del sistema dedicati alle attività accessorie. economico. Un obiettivo necessario in Dall’analisi emerge inoltre in modo milioni di euro, che insieme ad altri interventi tra cui: il Parco particolar modo “oggi” con le risorse trasparente la problematica relativa i agrosolare (Investimento 2.2) e Innovazione e meccanizzazione nel allocate dal PNRR da utilizzare entro il tempi intermedi tra le varie fasi di settore agricolo ed alimentare (Investimento 2.3) completano il 2026. Secondo quanto emerge dai dati sviluppo che concorrono ad allungare i ventaglio di interventi relativi la Misura 2 volta a sviluppare una Banca d’Itala e dell’Agenzia della tempi di realizzazione dell’opera. Si liera agroalimentare sostenibile, che potrà contare su una dotazione Coesione Territoriale, il tempo medio di tratta dei cosiddetti tempi di attuazione delle opere infrastrutturali in attraversamento (o interfase) che, complessiva di 2,8 Miliari di euro. Italia è pari a 4,5 anni, ma cresce secondo quanto riportato nel Rapporto progressivamente all’aumentare delle dell’Agenzia della coesione territoriale, dimensioni progettuali. La durata di rappresentano il 54,3% del totale e realizzazione sale a quasi 11 anni per raddoppiano dunque il periodo le opere il cui valore supera i 5 milioni necessario per l’ultimazione delle no a raggiungere i 15,7 anni per opere. 9 fi fi fi fi fl fi fi fi fi fi
Conclusioni: Infrastrutture e reti per accompagnare la transizione La debolezza delle politiche globalmente nora adottate per la verso la realizzazione di una piattaforma polifunzionale globale e tutela ambientale e gli effetti derivati dai mutamenti climatici in integrata, ove stanno convergendo le tecniche di comunicazione, le fonti atto richiedono di affrontare urgentemente anche le di energia rinnovabili (in specie solare ed eolico), i processi organizzativi problematiche della sostenibilità e delle scienze della vita. della mobilità, dei trasporti e della logistica (veicoli elettrici, a guida autonoma, a idrogeno, ecc.). A breve sulla piattaforma, alimentata da In tale contesto, oggi più di ieri, l'innovazione tecnologica rappresenta energia verde, si assisterà allo sviluppo di algoritmi e applicazioni che uno strumento indispensabile per intraprendere un percorso di sviluppo e analizzando enormi ussi di dati, raccolti da milioni di sensori, di benessere più bilanciato sotto l'aspetto sociale e territoriale. Il troveranno soluzioni sempre più ef cienti e tese alla riduzione delle problema è come coniugare in modo organico le azioni da intraprendere. emissioni di carbonio (obiettivo Zero Carbonio per contenere l’effetto I quadri programmatici sembra però tendano a convergere verso serra). Economia digitale, verde, circolare e quindi sostenibile: sono l’elaborazione di piani armonici con i criteri del Green New Deal. queste in sintesi le traiettorie programmate nei nuovi piani di sviluppo. Il All’orizzonte pare preannunciarsi l’avvento di un nuovo paradigma nostro patrimonio infrastrutturale è adeguato, però, per accogliere i nuovi economico indotto dalla nuova rivoluzione industriale. Un salto di questo indirizzi, i nuovi stimoli, le nuove s de? tipo richiede forti balzi tecnologici nell’uso dell’energia, nelle reti di comunicazione, nei trasporti e nella logistica, balzi volti ad acquisire una Lo studio proposto offre una comparazione statica, un fotogramma, coi maggiore ef cienza “sostenibile”, ovvero un saldo positivo tra risorse nostri maggiori partner comunitari, relativamente alle infrastrutture siche naturali consumate e rigenerate nei processi produttivi. La nuova funzionali ai principali servizi/vettori (nave, treno, aereo, gommati) di economia digitale, con le sue mille accelerazioni, sta di fatto muovendo mobilità delle merci e persone. Ne deriva un quadro poco lusinghiero che 10 fi fl fi fi fi fi
solo in parte può godere delle attenuanti dettate dalle particolare decisa con visita a bordo), Genova adottava un fermo di 20 giorni morfologia del territorio, in special modo se si prova a zoomare sui tempi (Marsiglia zero). Zone rosse, arancioni, gialle, ecc., un modo già necessari alla realizzazione di un’opera o anche sull’ef cienza che si particolare di concorrenza commerciale. rileva per le attività di manutenzione. Non solo, in molti casi è evidente l’assenza di un’adeguata politica di programmazione, di coordinamento Uscendo dal porto, e tornando alla questione più generale affrontata nello nalizzato a migliorare l’utilizzo delle risorse disponibili.Valga per tutti la studio appare evidente che uno sviluppo coordinato della piattaforma gestione della nostra portualità. L’Italia gode della posizione centrale del polifunzionale necessita, in primis, della realizzazione di una potente e Mar Mediterraneo, ovvero di quel bacino acqueo che pur essendo il 5% quanto più estesa capacità di connessione. D’altra parte, la possibilità di circa dei mari globali è attraversato da circa il 25% del complessivo accesso e la diffusione delle innovazioni digitali sta diventando uno degli traf co mercantile. La nostra conformazione è quella di una banchina: il elementi portanti della democrazia e della tenuta sociale. Per questo pontile naturale d’Europa. I nostri porti sono storici, abbracciati da motivo è fondamentale garantire la connettività, ad esempio, a tutte le meravigliose città ricche di arte, cultura e bellezza. Ottimi per la aree rurali rispetto a quelle urbane, alle periferie rispetto alle zone crocieristica un po’ meno per le super navi porta-container (navi da 10/15 centrali. mila TEU, che possono arrivare anche a 18 mila TEU). In molti casi i fondali richiederebbero un’accorta gestione delle attività di dragaggio/ drenaggio (solo Trieste e Cagliari hanno fondali rocciosi superiori ai 18/20 Una lezione derivata dall'emergenza sanitaria è infatti che la metri). Non sempre si è riusciti a trovare e organizzare adeguate aree di possibilità di accedere alla rete, di essere connessi, costituisce un retroporto per lo stoccaggio dei container (Genova, ad esempio, il elemento cardine per tutelare il mantenimento dei diritti sociali, maggior porto italiano per traf co in TEU è cresciuta attivando il di fruire dei servizi essenziali, di diffondere la retroporto di Rivalta Scrivia, una cittadina piemontese che si trova a 70 conoscenza. Aumentare il livello della connettività deve essere Km dal mare). D’altra parte, però, i nostri porti non soffrono, uno degli obiettivi strategici prioritari. affacciandosi nel Mediterraneo, delle oscillazioni prodotte dalle maree (che in alcuni porti nordeuropei possono raggiungere gli 8 metri), e L’ef cientamento delle reti infrastrutturali richiede difatti lo sviluppo della vantare rispetto agli approdi nordici di viaggi/nave inferiori di 7 giorni per piattaforma polifunzionale che può essere realizzata solo attraverso le merci destinate, ad esempio, in Baviera (sbarcando a Trieste piuttosto l’innesto dell’infrastruttura “madre”, quella in grado di consentire il che ad Amburgo). La nostra politica del commercio marittimo non ha passaggio allo IOT (l’Internet delle cose). E’ lo sviluppo della connettività però mai favorito il “gioco di squadra” ri ettendo anzi, spesso, i contrasti che renderà possibile il passaggio della globalizzazione ad una già vissuti cinque secoli prima con le Repubbliche marinare: mentre evoluzione delle relazioni economiche sociali più sensibili alle realtà Livorno inventava la quarantena contro la peste (di 40 giorni in rada, territoriali locali, una dinamica molto prossima, in sostanza, a quella che 11 fi fi fi fi fl fi
il sociologo Zygmunt Bauman indicava con il termine “glocalizzazione”. La continua digitalizzazione delle imprese, dei servizi, dello Stato che Il suo sviluppo nelle aree rurali va piani cato e realizzato urgentemente, stiamo veri cando comporta di già una rivoluzione del vivere quotidiano. per mantenerle vive, per renderle più attrattive per le giovani generazioni, Per alcuni settori produttivi, come per alcune branche lavorative e per aiutare anche la piccola e media imprenditoria della terra a crescere professionali, l’impatto è già fortemente avvertito. In gioco c’è il prossimo in un percorso di benessere e sostenibilità ambientale. Le aree rurali futuro delle nuove generazioni, delle imprese, delle forze lavoro e della debbono essere aiutate nell'utilizzo delle tecnologie future (diffusione tenuta sociale. L’apparente stasi economica non deve trarci in inganno. della banda larga per consentire la trasmissione in 5G e poi in 6G). Solo così potremo recuperare e coinvolgere anche le zone in declino, le aree Viviamo il tempo della “forte competizione nascosta”, un mai coinvolte nel circuito dello sviluppo del benessere. Dobbiamo momento decisivo il cui esito segnerà a lungo l’evoluzione dei contrastare la tendenza alla concentrazione nelle megametropoli singoli Paesi. rivitalizzando i territori rurali abbandonati o in via di abbandono. E’ nell’ambito del combinato disposto dei ragionamenti svolti, delle luci ed ombre mostrate dalle continue innovazioni tecnologiche che va inquadrato lo sforzo di ammodernamento della nostra agricoltura. 12 fi fi
Bibliogra a e Sitogra a - The Global Competitiveness Report 2019. - World Economic Forum Global Competitiveness Report. - Piano di ripresa e resilienza (PNRR). - Rapporto Sace “Keep calm & Made in Italy. Un mondo di possibilità per l’export italiano, nonostante le incertezze”. - L’autotrasporto italiano tra crisi congiunturale, competizione internazionale e nuovi modelli di business (Contship italia Gorup) - Banca d’Italia: https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/qef/2019- 0538/QEF_538_19.pdf - Comité National Routier https://www.cnr.fr/publications? lter_dynamique_publication=&date_ lter_type=1&created =2018&created_from=2021&created_to=2013 - Agenzia della Coesione Territoriale: https://www.agenziacoesione.gov.it/news_istituzionali/tempi-di-realizzazione-delle-opere-pubbliche-online-il- rapporto-2018/ 13 fi fi fi fi
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