Focus Bilanci Servizi di comunicazione elettronica - Principali evidenze contabili delle maggiori società del settore dei servizi di comunicazione ...
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Focus Bilanci Servizi di comunicazione elettronica Principali evidenze contabili delle maggiori società del settore dei servizi di comunicazione elettronica (anni2013 – 2017) Servizio Economico Statistico ses@agcom.it
Sommario I. Ricavi e occupazione ................................................................................................... 2 Andamento dei ricavi Andamento dell’occupazione II. Analisi della redditività ................................................................................................ 4 I margini operativi Andamento storico della redditività in valore III. Livello di patrimonializzazione e investimenti ........................................................... 8 Il rapporto tra patrimonio netto e passività complessive Il rapporto tra investimenti e ricavi IV. Nota metodologica .................................................................................................... 10 Il Focus sui bilanci delle principali imprese presenti nel settore dei Servizi di comunicazione elettronica si basa sulle informazioni contabili desumibili dai bilanci d’esercizio relativi al periodo 2013 - 2017 Servizio economico-statistico Ottobre 2018
Ricavi e occupazione Andamento dei ricavi Il valore complessivo dei ricavi è stimato, nel 2017, pari a 31,7 mld di €. (-5,4% rispetto al 2013). Con riferimento all’intero periodo considerato l’andamento aggregato dei ricavi delle maggiori imprese del settore mostra una progressiva riduzione fino al 2015, quando si inverte la tendenza e i ricavi complessivi tornano a crescere anche se in misura contenuta (+1,0 p.p. nel 2017), soprattutto grazie al forte recupero fatto registrare da TIM (+3,1%) I ricavi degli altri principali operatori mostrano un andamento simile a quello complessivo, anche se, dopo la crescita fatta registrare nel periodo 2014-2016, nell’ultimo anno gli introiti si sono ridotti dello 0,7%. Andamento dei ricavi in mld. di € (2013 – 2017) Totale ricavi 33,5 Cagr 31,4 31,2 31,4 31,7 -1,4% 15,3 14,2 14,1 13,8 13,7 Altre imprese 18,2 17,7 17,6 Cagr 17,2 17,4 -0,8% 2013 2014 2015 2016 2017 FOCUS BILANCI 2
Andamento dell’occupazione Nel periodo considerato (2013-2017) gli addetti delle principali imprese del settore si sono ridotti complessivamente di circa 1.500 unità, passando dai 67.600 addetti del 2013 a 66.060 del 2017, con un tasso medio annuo di decrescita pari a 0,6%. Nell’ultimo anno si registra una riduzione di circa 3.700 unità lavorative. Tale andamento è il risultato dell’espansione da parte dei principali operatori FWA (Eolo e soprattutto Linkem per complessive +140 unità) e dell’operatore wholesale Open Fiber (+445 addetti) a cui si contrappone la riduzione degli organici operata dagli altri operatori per complessive 4.200 unità, dove particolarmente rilevante è stata, nel 2017, la flessione dei livelli occupazionali di Wind Tre. Andamento dell’occupazione (* 1.000) (2013 – 2017) Totale occupati 67,6 67,3 68,0 69,7 66,1 Cagr -0,6% 44,4 44,2 44,2 45,9 44,3 Altre imprese Cagr 23,2 23,2 23,8 23,8 21,8 -1,6% 2013 2014 2015 2016 2017 Variazione dell’occupazione 2016 - 2017 (in unità) -2.060 -1.620 -3.680 Altri operatori TIM Totale variazione FOCUS BILANCI 3
Analisi della redditività I margini operativi L’andamento degli indici reddituali delle principali imprese del settore evidenzia una complessiva tendenza al ribasso che, almeno per il margine lordo (non considerando TIM), sembra essersi invertita nell’ultimo biennio; l’Ebitda è infatti passato dal 28,2% al 31,1%. La consistente flessione del margine netto nel biennio 2016-2017 è fortemente influenzato da assestamenti contabili (ammortamenti e svalutazione di attività immateriali, in particolare quelle relative alle frequenze radio) poste in essere dall’operatore Wind Tre a seguito della fusione tra Wind e H3G. Di conseguenza, rilevanti sono stati anche i riflessi sull’andamento del risultato d’esercizio aggregato; il marginale miglioramento osservato nel periodo considerato (da -4,5% a -3,6% dei ricavi, +0,9 p.p.) è dovuto alle buone performance fatte registrare da TIM, in particolare nel 2016. Con riferimento all’ultimo anno, le principali imprese del settore mostrano una complessiva riduzione del rapporto tra risultato d’esercizio e ricavi. Andamento dei margini reddituali (% dei ricavi) (2013 – 2017) Ebitda Altre imprese 50 40 38,7 37,3 37,1 35,6 32,6 30 49,2 47,6 46,1 41,1 20 38,2 29,8 28,9 30,1 31,1 28,2 10 0 2013 2014 2015 2016 2017 FOCUS BILANCI 4
Ebit Altre imprese 25 25,3 22,9 18,2 14,9 15,9 15 12,3 11,3 10,1 7,8 6,0 5 8,3 7,7 6,4 0 -3,9 -3,8 -5 2013 2014 2015 2016 2017 Risultato d’esercizio Altre imprese 15 13,9 5 7,7 4,5 2,7 1,0 3,2 0,3 0 -2,6 -2,0 -3,3 -6,7 -5,9 -3,6 -4,5 -5 -12,6 -15 2013 2014 2015 2016 2017 FOCUS BILANCI 5
Andamento storico della redditività in valore Il margine lordo(Ebitda) delle principali imprese operanti nel settore ha segnato una progressiva flessione dal 2007 fino al 2015 (-6,8 p.p.); tra il 2015 e il 2016 è cresciuto di 1,4 p.p., mentre nell’ultimo anno è tornato a diminuire assestandosi su di un valore pari a 11,1 mld. di €. Per quanto riguarda il margine netto (Ebit) la forte riduzione registrata in particolare tra il 2010 e il 2011 è dovuta prevalentemente alla svalutazione di attività immateriali realizzate da TIM. Il calo dell’ultimo biennio, invece, risente degli assestamenti contabili operati da Wind Tre. Il risultato d’esercizio aggregato delle principali imprese ad inizio periodo (2007) raggiungeva i 2 mld. di €; dopo una fase di crescita fino al 2010 (+0,7 p.p.), si è assistito ad una sua drastica riduzione per poi riprendere a crescere e tornare in “territorio” positivo nel 2014. L’arretramento fatto registrare l’ultimo anno è in parte ascrivibile alla rilevante perdita d’esercizio messa a bilancio da Wind Tre (oltre 2,6 mld. di €). Nota: i valori della presente figura derivano dall’aggregazione dei dati delle seguenti imprese: Brennercom, BT Italia, Colt Technologies Services, Fastweb, Infracom Italia, MC Link, Orange Business Italy, Retelit, TIM, Telecom Italia Sparkle, Tiscali Italia, Verizon Italia, Vodafone, Welcome, Wind Tre (2015-2017, in precedenza H3G e Wind separatamente) Andamento della redditività in mld. di € (2007 - 2017) Ebitda 20 Totale imprese 16,9 16,9 16,7 16,3 16,0 14,7 16 12,9 9,7 11,6 11,5 11,1 9,5 9,5 9,1 12 8,9 10,1 8,4 7,5 6,7 6,3 5,8 8 5,3 7,4 7,6 7,2 Altri operatori 7,0 4 6,7 6,3 5,4 4,9 4,8 5,2 5,3 0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 FOCUS BILANCI 6
Ebit 8,2 8,4 7,7 7,5 Totale imprese 7 5,4 5,2 5,0 5,1 4,7 3,5 3,4 3,5 2,4 0,9 2,5 3 3,4 3,6 2,0 3,0 1,9 2,2 2,2 2,6 2,4 2,6 3,1 Altri operatori 1,5 2,6 1,1 1,3 -0,2 -0,6 0 -0,7 -1 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Risultato d’esercizio 4,3 2,5 3 2,0 2,2 3,5 Totale imprese 1,5 1,4 1,9 1,9 0,9 1,1 0,4 0,1 0,1 0,7 0,8 0,2 0,3 1,1 Altri operatori 0,6 0 -0,4 -0,5 -0,3 -1,0 -1,1 -1,8 -1,0 -1 -3,6 -2,2 -1,7 -1,5 -3,3 -5 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 FOCUS BILANCI 7
Livello di patrimonializzazione e investimenti Il rapporto tra patrimonio netto e passività complessive Nel periodo considerato il ricorso ai mezzi propri (capitale netto) delle principali imprese del settore risulta in crescita di 2,2 p.p. (dal 28,9% del 2013 al 31,1% del 2017); tale aumento è in parte ascrivibile alla consistente crescita del patrimonio netto di TIM, conseguenza del buon andamento del risultato d’esercizio che è passato, nel periodo considerato, da -1.000 a +1.100 mln di € circa (cfr. andamento storico del risultato d’esercizio). Non considerando Tim, la flessione osservata nel 2017 (-4 p.p. dal 33% al 29%) è ascrivibile in parte alla riduzione del patrimonio netto di Wind Tre dovuta alla rilevante perdita rilevata lo scorso esercizio. Rapporto tra patrimonio netto e passività complessive in % (2013 – 2017) Altre imprese 32,8 31,6 31,1 31,9 33,0 30,7 32,3 30 28,9 28,7 29,9 27,8 29,0 26,5 26,8 26,5 20 10 0 2013 2014 2015 2016 2017 FOCUS BILANCI 8
Il rapporto tra investimenti e ricavi Gli investimenti delle principali imprese operanti nel settore, nel periodo considerato, sono stati in media pari al 21,2% dei ricavi. Di rilievo la crescita fatta registrare nell’ultimo anno (+5,7 p.p.) che ha fatto salire tale rapporto dal 20,7 al 26,4%. Non considerando TIM (i cui investimenti nel 2017 sono stati pari ad oltre il 29% dei ricavi), il rapporto tra investimenti e ricavi nell’ultimo anno mostra una crescita più accentuata che ha portato il valore del rapporto dal 16,3 al 24% (+7,7 p.p.). Rapporto tra investimenti e ricavi in % (2013 – 2017) Altre imprese 30 29,4 26,4 26,1 26,3 22,2 24,0 20,7 20 19,4 20,0 19,2 17,3 18,8 19,0 16,3 15,9 10 0 2013 2014 2015 2016 2017 FOCUS BILANCI 9
Nota metodologica La presente analisi, basata sulle informazioni contabili desumibili dai bilanci d’esercizio delle principali imprese del settore, fornisce un insieme informativo che si differenzia da analoghe analisi condotte sia dalla stessa Autorità, sia da altri enti di ricerca. In particolare, vanno evidenziate le differenze, in termini di finalità e di raccolta delle informazioni, che contraddistinguono gli approfondimenti proposti nel Focus da altre analisi condotte a fini regolamentari (ad esempio le “analisi di mercato”) o per esempio nell’ambito della predisposizione della “Relazione Annuale” dell’Autorità. Il Focus bilanci, utilizzando informazioni, opportunamente elaborate, desunte dai bilanci civilistici delle imprese oggetto di analisi, ha come obiettivo principale quello di fornire una rappresentazione sintetica dello «stato di salute» (reddituale, patrimoniale e occupazionale) del settore. In altri termini, le risultanze del Focus sono ottenute sulla base dell’insieme delle attività svolte dai principali soggetti che operano nel settore in questione e non già sulla base della suddivisione di tali attività per ambito merceologico. Se ne desume, quindi, che le evidenze quantitative che emergono dal Focus non possono essere utilizzate per effettuare comparazioni con altre risultanze rese pubbliche dall’Autorità, laddove tali analisi, che si caratterizzano per un maggior livello di specificità tecnica delle informazioni richieste, assurgono al ruolo di strumento metodologico ai fini di una corretta individuazione, dal punto di vista geografico e merceologico, dei mercati sottoposti alla disciplina regolamentare dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. In particolare, emergono almeno tre principali elementi da considerare: la diversa numerosità campionaria; la differente tempistica di rilevazione del dato; la richiesta di informazioni extracontabili che caratterizza la maggior parte delle specifiche richieste di informazioni che l’Autorità rivolge alle imprese e che, quindi, non sempre sono riconducibili alle specifiche poste di bilancio previste dal codice civile. Le imprese oggetto di analisi per questo Focus sono: Blg TLC, Brennercomm, BT Italia, Compagnia Italia Mobile, CloudItalia, Colt Technology Services, Daily Telecom Mobile, Digi Italy, Eolo, Fastweb, Go Internet, Infracom Italia, Intred, KPNQwest Italia, Linkem, Lycamobile, Mc-Link, Open Fiber, Orange Business Italy, Poste Mobile, Qcom, Retelit, TI Sparkle, TIM, Tiscali Italia, TWT, Verizon Italia, Vodafone Italia, Welcome Italia, Wind Tre. FOCUS BILANCI 10
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