FESTA DELLE DONNE - 8 marzo 2021 - L'8 marzo si celebra la Giornata internazionale della donna
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8 marzo 2021, festa delle donne, è il secondo anno che ricorre questa festa, senza festa. Ancora oggi siamo in mezzo a questa pandemia e quindi niente cortei, convegni e manifestazioni. I tempi incerti ci impongono nuovi modi di pensare e di vivere. Ripensiamo a questa festa e dedichiamola alle tante donne in prima linea a combattere il contagio, in corsia e nei laboratori, alle tante mamme che non sanno come fare con le scuole chiuse, i nonni ko e da proteggere e alle tante sorelle, mogli e figlie impegnate a prendersi cura degli altri, ora come non mai in questa terza ondata Covid. In questo momento, a un anno dall’inizio dell’epidemia, mi sento di ringraziare tutte le donne che operano per la salute dei cittadini e che tutti i giorni si misurano con dedizione e impegno con la sfida più dura con cui il sistema sanitario deve fare i conti. Oggi, cerchiamo di vivere questa festa come un’occasione per riflettere sui diritti della Donna ancora calpestati.
La parola “donna” sboccia dal latino domina, cioè “signora” ma, ironia della sorte, nella storia, in realtà, la donna è stata piuttosto piegata al potere del vero dominus, il maschio. Ora, certamente la percezione è mutata, ma l’ininterrotto elenco dei femminicidi svela che quel filo nero di sfruttamenti, umiliazioni, prevaricazioni è tutt’altro che reciso.
Il 16 dicembre 1977, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite riconosce l'urgenza di porre fine a ogni discriminazione verso le donne e di supportare la piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale di ogni paese, proponendo l’istituzione della "Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale". Da allora, la Giornata internazionale della donna ricorre convenzionalmente l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo. Questa celebrazione è iniziata negli Stati Uniti d'America a partire dal 1909. In alcuni paesi europei dal 1911 e in Italia dal 1922. Il percorso che ha portato a questa Giornata è stato lungo e complesso, ecco alcune date: Secondo una risalente tradizione, la ricorrenza dell'8 marzo vorrebbe ricordare le centinaia di operaie vittime del rogo di una fabbrica di camicie di New York - la "Cottons" - all'inizio del secolo scorso. Oggi sappiamo che questa tradizione non è completamente fondata, anche se in effetti una tragedia analoga, dove morirono quasi 150 lavoratori, si verificò proprio in quella città il 25 marzo del 1911. Di questi, ben 123 erano donne. Sappiamo inoltre che la giornata internazionale della donna ha origini più strettamente correlate alla forte campagna per le rivendicazioni sindacali femminili e per il riconoscimento politico del diritto al voto, che nei primi anni del '900 hanno interessato tutto l'occidente. Tuttavia ricordare quella tradizione, possiede un valore evocativo perché ci offre una sintesi suggestiva delle enormi difficoltà che la condizione femminile ha incontrato nel suo lungo percorso di affermazione. Un percorso trasversale alle epoche storiche, ai territori, alle religioni, alle differenti culture ed ai tessuti sociali dei vari Paesi.
La Mimosa In Italia il simbolo della Giornata è la mimosa perché nel 1946 l’UDI (Unione Donne in Italia), su iniziativa delle attiviste Rita Montagnana e Teresa Mattei, decise di adottare il rametto di mimosa per rappresentare la volontà di rivendicare i diritti della donna e le lotte per farli valere. I motivi sono stati principalmente due, uno pratico e uno simbolico. Prima di tutto la mimosa era (ed è) una pianta spontanea che fiorisce proprio nel periodo di marzo: non essendo di serra è economica e alla portata di tutte le donne. In secondo luogo, i suoi fiori luminosi e allegri sono all’apparenza semplici e delicati, ma in realtà complessi, forti e orgogliosi, proprio come una donna.
Non solo mimose…Come ho già annunciato in precedenza, vorremmo festeggiare questa Giornata con una modalità tesa a recuperare il vero valore e significato dell'evento. Riflettiamo su questi dati: Le statistiche più recenti in Italia, ci dicono che la percentuale di donne che hanno raggiunto una laurea negli ultimi anni continua ad essere sensibilmente più alta di quella degli uomini. Eppure, le stesse statistiche ci dicono anche che per affermarsi nel mercato del lavoro, sia in termini di qualità degli impieghi, sia per quanto concerne le corrispondenti retribuzioni, queste donne sono ancora costrette a faticare molto più loro dei colleghi maschi. Una penalizzazione che diviene ancora maggiore in caso di maternità. Solo in ambito medico possiamo affermare che la medicina è donna: nella fascia d’età dai 40 ai 44 anni, in particolare, quasi 2 medici su 3, e precisamente il 64%, sono donne. Un altro aspetto da non dimenticare:la violenza sulle donne e i continui femminicidi a cui assistiamo con grande dolore. Arrivando all’oggi nell’era del COVID-19, la situazione delle donne si è aggravata. I dati ISTAT mostrano le tante discriminazioni e disparità presenti nelle politiche del lavoro e inoltre la pandemia ha aggravato il rischio di violenza sulle donne. Di fronte a questi dati, occorre prendere atto che nel nostro Paese nonostante una legislazione particolarmente avanzata, dettata dalla nostra Costituzione in materia di diritti delle donne, sopravvive un pregiudizio sociale. Per sradicarlo dal tessuto sociale diventa quindi necessario diffondere una cultura paritaria rendendo consapevole la collettività che gli stereotipi di genere, in particolare quelli che portano alla violenza di genere, ledono le radici democratiche della nostra società. Ecco alcune poesie per ricordare questa giornata: Alda Merini
“La poetessa dei navigli”, morta nel 2009, ha dovuto lottare non poco nella vita per affermare l’eccellenza del proprio lavoro. Sorridi donna Sorridi donna sorridi sempre alla vita anche se lei non ti sorride. Sorridi agli amori finiti sorridi ai tuoi dolori sorridi comunque. Il tuo sorriso sarà luce per il tuo cammino faro per naviganti sperduti. Il tuo sorriso sarà un bacio di mamma, un battito d’ali, un raggio di sole per tutti. A tutte le donne A tutte le donne Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso sei un granello di colpa anche agli occhi di Dio malgrado le tue sante guerre per l’emancipazione. Spaccarono la tua bellezza e rimane uno scheletro d’amore che però grida ancora vendetta e soltanto tu riesci ancora a piangere, poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli, poi ti volti e non sai ancora dire e taci meravigliata e allora diventi grande come la terra e innalzi il tuo canto d’amore.
Alcune frasi che ci raccontano come sono le Donne: ANNA MAGNANI È facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere una Donna ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio. PROVERBIO CINESE Le donne sostengono la metà del cielo
FABIO VOLO Le donne sono come fiori: se cerchi di aprirli con la forza, i petali ti restano in mano e il fiore muore. Perché solamente con il calore si schiudono. E l’amore e la tenerezza insieme sono il sole per una donna. Avrei dovuto semplicemente amarla. Poi sarebbe stato tutto naturale. Perché una donna, quando si sente amata… si apre e dà tutto il suo mondo. E ora carissime vi saluto con affetto, ringrazio per i suggerimenti Laura Baffoni ,e vi dedico quest’ultima frase: Le donne sono come le stelle, per quanto tu possa chiudere gli occhi loro ti illumineranno sempre! “Auguri a tutte le donne” La Presidente Giovanna Tommasini Grossi
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