FEBBRAIO 2021 - Morelli Bugna
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CON LA COLLABORAZIONE DI: Bernardello Monica Ferrarese Antonella Leso Emanuela Pippa Vanessa Zamboni Francesca IN QUESTO NUMERO TROVERETE: ♦ Compleanni di Febbraio ♦ La storia del Carnevale ♦ Le Ceneri ♦ Ti Racconto
Compleanni febbraio 2021 BORTOLAZZI ROSETTA 01/02/1939 MONESI AMELIA 02/02/1932 SEGATO SERGIO 02/02/1934 GAIARDONI VITTORIO 10/02/1940 MARTARI AMNERIS 17/02/1938 BELLE' ADRIANA 18/02/1936 PERFRANCESCHI M.ROSA 18/02/1941 RIGO RINA 21/02/1925 MARCOLONGO BEATRICE 22/02/1943 DALFINI LUIGI 23/02/1940 DAL MEDICO PALMIRA 27/02/1956
LA STORIA DEL CARNEVALE Il carnevale è una festa che si celebra nei Paesi di tradizione cristiana e in particolare in quelli di rito cattolico. I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare, l'elemento distintivo e caratterizzante del carnevale è l'uso del mascheramento. Carnevale deriva dal latino “carnem levare” cioè eliminare la carne, che anticamente indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di carnevale (il martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della quaresima.
Sacre Ceneri Il Mercoledì delle ceneri, che questanno cade il 17 febbraio, è il giorno in cui inizia la quaresima, periodo liturgico "forte" a carattere battesimale e penitenziale in preparazione della Pasqua Cristiana. In questo giorno tutti i cattolici sono tenuti a far penitenza e ad osservare il digiuno e l'astinenza dalle carni. Da queste disposizioni deriva la parola come carnevale (dal latino carnem levare, cioè "eliminare la carne") o martedì grasso (l'ultimo giorno di carnevale, vigilia delle Ceneri, in cui si può mangiare "di grasso").
TI RACCONTO ATTIVITA' DI GRUPPO CON LOGOPEDISTA PRESSO IL CENTRO DIURNO E LA CASA DI RIPOSO FESTIVITA' DI FEBBRAIO: 2 Febbraio: La Candelora Per la chiesa cattolica il 2 Febbraio è la giornata in cui si benedicono le candele e da qui deriva il nome di Candelora. E' una ricorrenza che segna il passaggio tra l'inverno e la primavera. 3 Febbraio: San Biagio 12 Febbraio : Venerdì Gnocolar 14 Febbraio: San Valentino 16 Febbraio: Martedì Grasso 17 Febbraio: Le Sacre Ceneri (inizia la Quaresima) 21 Febbraio: 1° Domenica di Quaresima 28 Febbraio: 1° Domenica di Quaresima
PROVERBI DI FEBBRAIO ♦ Il gran freddo di Gennaio, il maltempo di Febbraio. ♦ Febbraio febbraietto, corto e maledetto. ♦ Chi vuole un buon erbaio semini in Febbraio. ♦ Febbraio nevoso, estate gioioso. ♦ Se di febbraio tuona, l'annata sarà buona. ♦ La neve di febbraio ingrassa il granaio. ♦ Febbraio è il mese in cui le donne parlano poco. ♦ Febbraietto, scortica l'aglio e il capretto. ♦ Febbraio febbraiolo, ogni uccello poso l'ovo. ♦ Primavera di febbraio reca sempre qualche guaio. ♦ Febbraio viene colle tempeste e se ne va con il sole.
♦ Chi vuol un bel pagliaio lo pianti di febbraio. ♦ Per la festa di S. Biagio (3 febbraio) il gran freddo ormai è passato. ♦ Sant'Agata (5 febbraio), conduce la festa a casa. ♦ Per San Valentino (14 febbraio), primavera sta vicino. ♦ Per San Valentino (14 febbraio), l'allodola fa il nidino. ♦ A San Mattia (24 febbraio) la neve per la via. ♦ Febbraio, la notte ed il giorno sono di uguale durata. ♦ A Madonna candelora dall'inverno siamo fora.
FIORE DEL MESE VIOLA DEL PENSIERO
LA TRADIZIONE DEL CARNEVALE DI VERONA (detto anche Bacanal del Gnoco) Sembra risalire al 1531, anno in cui Verona fu oppressa da una grave carestia. La carestia provocò un aumento del prezzo della farina tale da portare i fornai a bloccare la produzione e la vendita di pane. Ne seguirono disordini a cui parteciparono prevalentemente gli abitanti del quartiere di San Zeno (dove si trova l’omonima Basilica). La rivolta popolare fu scongiurata con la nomina di una commissione di cittadini facoltosi che provvide all’acquisto ed alla distribuzione di grano e farina. Di questa commissione si narra facesse parte anche Tommaso da Vico, facoltoso medico veronese, tradizionalmente indicato
come il padre del Carnevale veronese. Alla sua morte infatti, avvenuta nel 1531, Tommaso da Vico lasciò nel testamento l’indicazione che una quantità del suo denaro venisse destinato per distribuire ogni anno agli abitanti del quartiere di San Zeno pane, vino, burro, formaggio e farina per preparare gli gnocchi nel giorno del venerdì grasso. Preparare e mangiare gli gnocchi in questa giornata dell’anno è diventata una tradizione per le famiglie veronesi, tanto che ancora oggi l’ultimo venerdì prima della Quaresima è chiamato Venerdì Gnocolàr.
MASCHERA VENEZIANA: LA BAUTA La più conosciuta fra le maschere veneziane è la Baùta, “la maschera che ogni diseguaglianza agguaglia”. Era costituita dalla larva (dal latino fantasma) una semplice maschera bianca che nascondeva il viso ma permetteva di bere e mangiare, dal tabarro, un mantello scuro, e dal tricorno sul capo.
CARNEVALE, OGNI SCHERZO VALE di Gianni Rodari Mi metterò una maschera da Pulcinella e dirò che ho inventato la mozzarella. Mi metterò una maschera da Pantalone, dirò che ogni mio sternuto vale un milione. Mi metterò una maschera da pagliaccio, per far credere a tutti che il sole è di ghiaccio. Mi metterò una maschera da imperatore, avrò un impero per un paio d’ore: per volere mio dovranno levarsi la maschera quelli che la portano ogni giorno dell’anno… E sarà il Carnevale più divertente veder la faccia vera di tanta gente.
BUON CARNEVALE! ARRIVEDERCI AL PROSSIMO NUMERO
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