Carnevale: i 10 da non perdere in Italia

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Carnevale: i 10 da non perdere in Italia
Carnevale:   i  10                           da        non
perdere in Italia
Siamo nel pieno del Carnevale e in tutta Italia si susseguono
le manifestazioni di festa, tra carri allegorici, maschere,
coriandoli, lanci di giocattoli e dolciumi, maschere e
costumi. Alcune manifestazioni, tuttavia, hanno una fama e una
tradizione lunghissima, oppure spiccano per magnificenza e
particolarità. Ecco, allora, secondo noi, i dieci da non
perdere!
Carnevale: i 10 da non perdere in Italia
1.Viareggio             (LU),        il     carnevale
dei…giganti
È famoso in tutto il mondo per la grandezza dei suoi carri,
giganti di cartapesta di oltre 20 metri e larghi 12, a cui
lavorano tutto l’anno più di 250 ditte di maestri artigiani
che impiegano più di mille persone. Quest’anno il carnevale
viareggino celebra la sua 147° edizione con un calendario di 6
corsi mascherati, a cui partecipano 9 carri allegorici di
grandi dimensioni, a cui si aggiungono altri 5 carri “minori”,
o di seconda categoria, 17 maschere, di cui 9 di gruppo e 8
singole.
Carnevale: i 10 da non perdere in Italia
I temi dei carri di quest’anno, come da tradizione, attingono
dall’attualità e vedono Greta Thunberg nei panni di Dorothy in
un’inedita versione del Mago di Oz, non mancano nemmeno
Cristiano Ronaldo, Donald Trump, e i protagonisti della
politica italiana, come il premier Giuseppe Conte, Luigi di
Maio e Matteo Salvini, ovviamente in versione “viareggina”.

Tra le date da non perdere, la sfilata notturna di Giovedì
Grasso, il prossimo 20 febbraio, dalle 18, che termina con uno
Carnevale: i 10 da non perdere in Italia
spettacolo di fuochi d’artificio. Domenica 23 febbraio,
invece, il quinto corso mascherato si tiene alle 15. Il sesto
e ultimo corso, infine, sfila Martedì Grasso, 25 febbraio,
dalle 17.

Al termine sdaranno proclamati i carri vincitori. La cerimonia
di premiazione, invece, ci sarà domenica 8 marzo, con la
Cittadella del Carnevale che aprirà le porte degli hangar dove
sono custoditi i pupazzi di cartapesta delle diverse edizioni.
Il pubblico potrà visitare anche il Museo del carnevale e
partecipare a laboratori e animazioni per bambini.
Carnevale: i 10 da non perdere in Italia
Tra le novità dell’edizione 2020, poi, l’esposizione per le
vie di Viareggio di circa venti “teschi d’artista”, che si
potranno ammirare fino all’8 marzo. Si tratta di sculture
colorate realizzate da artisti internazionali e artigiani del
carnevale che aderiscono al progetto artistico itinerante The
Skull Parade in omaggio al Dia de Los Muertos Messicano.

INFO: https://viareggio.ilcarnevale.com

2. Venezia,                il      Carnevale           più
glamour
Unico nel suo genere per la bellezza delle sue maschere,
inconfondibili ed enigmatiche, che si muovono silenziose e
misteriose lungo vicoli e calli. È il Carnevale di Venezia,
conosciuto in tutto il mondo. Tantissimi gli appuntamenti e
gli eventi collaterali.
Carnevale: i 10 da non perdere in Italia
Tra i più importanti in calendario, sabato 15 febbraio, alle
14.30, c’è la Sfilata delle Marie, un corteo di dodici
fanciulle veneziane selezionate nelle settimane precedenti,
che sfilerà da San Piero di Castello a Piazza San Marco. Il
corteo si riferisce all’antica tradizione veneziana di
regalare alle fanciulle da marito più povere abiti e accessori
sontuosi da indossare nel giorno del matrimonio.

Domenica 16 febbraio, invece, ha luogo l’evento più simbolico
Carnevale: i 10 da non perdere in Italia
del carnevale veneziano, il Volo dell’Angelo. Preceduto dal
coreografico e magnifico Corteo del Doge, il “Volo” prevede di
calare un artista con un cavo da Campanile di San Marco verso
il Palazzo Ducale.

Domenica 23, invece, è in programma il Volo dell’Asino,
parodia del Volo dell’Angelo (alle 11 in Piazza San Marco) e
il Volo dell’Aquila, alle 12. Il protagonista sarà un
personaggio dello spettacolo o dello sport a sorpresa, che si
calerà dal campanile “planando” sulla folla festante. Gran
finale, Martedì Grasso, 25 febbraio, con lo Svolo del Leon
(alle 17) in cui il Leone Alato, simbolo della Serenissima,
volerà dal campanile alla presenza delle Marie.

INFO: www.carnevale.venezia.it

3. Ivrea (TO), il Carnevale si
festeggia con la Battaglia delle
Arance
Il Carnevale di Ivrea, il più antico Carnevale Storico
d’Italia i cui riti risalgono al Medioevo. Si tratta di un
Carnevale: i 10 da non perdere in Italia
evento unico, in cui la storia e la leggenda si intrecciano
per dare vita a una grande festa che coinvolge tutta la
popolazione e i numerosi visitatori. Il fulcro della festa è
la rievocazione di un episodio di affrancamento del popolo
alla tirannia, rappresentato dal personaggio della “Vezzosa
mugnaia” Violetta, che si oppone allo ius primae noctis
imposto dal barone e lo uccide con la spada.

Il gesto dà il via a una battaglia tra il popolo e l’esercito
del tiranno, rievocato dalla celebre Battaglia delle Arance,
che si tiene per tre pomeriggi, da Domenica 23 febbraio a
Martedì Grasso, 25 febbraio. Le nove squadre, a piedi e senza
alcuna protezione, simbolo del popolo in rivolta, combattono a
colpi di arance contri gli Aranceri sui carri protetti dai
caschi di cuoio.
Carnevale: i 10 da non perdere in Italia
I carri da getto sono divisi in pariglie e quadriglie e si
alternano nelle piazze per pochi minuti. Una classifica finale
premierà il carro e la squadra che più si è distinta per
ardore in battaglia, correttezza del tiro, qualità degli
allestimenti e finimenti dei cavalli.

Altro elemento simbolo del Carnevale è il Corteo Storico,
composto da personaggi di epoche differenti, tra cui la
Vezzosa Mugnaia Violetta, con la sua Scorta d’Onore, Il
Carnevale: i 10 da non perdere in Italia
Toniotto, il Generale con lo Stato Maggiore, il Cancelliere,
il Podestà, gli Alfieri con la bandiera dei cinque Rioni,
rappresentati dagli Abbà e la banda di Pifferi e Tamburi. Non
mancheranno nemmeno le degustazioni di prodotti tipici, come
polenta e merluzzo e fagiolata.

INFO: www.storicocarnevaleivrea.it

4. A Milano il Carnevale Ambrosiano
inizia quando gli altri finiscono
Per chi ha ancora voglia di Carnevale anche quando la maggior
parte delle manifestazioni finisce…può andare a Milano, dove
si celebra il Carnevale Ambrosiano, detto anche Carnevalone.

La sua caratteristica, infatti, è di essere celebrato quattro
giorni dopo rispetto al Martedì Grasso, quindi, quest’anno, il
29 febbraio. Non può mancare la tradizionale sfilata dei carri
allegorici, che ogni anno osserva un tema diverso, addobbati
con fiori, maschere, figure di cartapesta e slogan
dissacranti. La parata segue il percorso tra Via Palestro,
Corso Venezia, Piazza San Babila, Corso Vittorio Emanuele e
Piazza Duomo. I carri sono seguiti da un corteo di acrobati,
giocolieri, maghi, trampolieri e artisti di strada.

Spicca tra tutte la maschera tradizionale di Milano Meneghino,
che si accompagna alla propria consorte Checca. è
caratterizzato dal copricapo a tricorno, la parrucca con il
codino alla francese, le calze a righe bianche e rosse, la
giacca lunga, i calzoni al ginocchio e una camicia gialla con
i bordi di pizzo.
Non mancheranno nemmeno le bancarelle di prodotti tipici, tra
cui il farsoè, una pallina dolce a base di farina, uova, burro
e zucchero, che viene fritta e farcita di crema, cioccolato o
mela a pezzetti. Non mancano nemmeno le zeppole, le
chiacchiere e le castagnole.

INFO: www.comune.milano.it

  5.Cento   (FE),  il   Carnevale
d’Europa compie 30 anni
Un compleanno importante quello di Cento, che nel 2020 compie
trent’anni nella formula ormai consolidate. Le sue origini,
tuttavia, sono molto antiche. Nel 1615, infatti, il pittore
centese Guercino, a cui è dedicata la piazza principale del
paese in provincia di Ferrara, fulcro della manifestazione,
immortalò in uno dei suoi affreschi proprio il carnevale come
si teneva nella sua città.

Tra le date da ricordare per la manifestazione centese c’è il
1990, quando, grazie al gemellaggio con il Carnevale di Rio de
Janeiro, uno dei carri allegorici ferraresi ha sfilato nel
sambodromo. Anche quest’anno, si rinnova la formula vincente,
che ne ha fatto uno dei carnevali più famosi e frequentati
d’Italia.

Le cinque compagnie carnevalesche, I ragazzi del Guercino, I
Toponi, il Risveglio e i Mazalora, presentano ogni anno un
carro con un tema. I giganti di cartapesta sono alti fino a 20
metri e sono la rappresentazione satirica di personaggi o
avvenimenti di attualità. I carri sono accompagnati da
coreografie realizzate dalle compagnie, con gli artisti che
indossano costumi attinenti al tema del carro. Altra
caratteristica del carnevale centese è il gettito, che avviene
in Piazza del Guercino. Non solo caramella, ma peluche,
gonfiabili, giocattoli e palloni.
Tanti anche gli ospiti, e gli eventi collaterali. I corsi
mascherati si tengono quest’anno domenica 16 febbraio,
domenica 23 febbraio e domenica 8 marzo, quando ci sarà il
gran finale con la proclamazione del carro vincitore sul palco
di Piazza del Guercino. In programma anche il Testamento del
Tasi, un momento satirico per prendere in giro i politici
locali, e lo spettacolo pirotecnico nel piazzale della Rocca.

INFO: www.carnevalecento.com

…continua nella 2° pagina…

6. A Verona sfila il Papà del Gnoco
La tradizione del Carnevale veronese risale al 1531, quando si
levò una rivolta popolare per protestare contro il prezzo
troppo alto della farina. I fornai si rifiutarono così di
preparare il pane. In particolare, fu il quartiere di San
Zeno, il più povero della città, a insorgere in maniera
violenta.
Venne quindi istituita una commissione composta da alcuni dei
cittadini delle famiglie più in vista, nel tentativo di
trovare una soluzione. Tra loro c’era Tomaso da Vico, un
nobile che diede l’ordine di distribuire ai poveri pane,
burro, vino, formaggio e farina. Era l’ultimo venerdì prima
della Quaresima e, da allora, la generosa “distribuzione”
venne replicata ogni anno.

Negli anni, si trasformò in una vera e propria festa, il
Venerdì Gnocolar, e nacque la maschera simbolo del carnevale
veronese, il Papà del Gnoco. La caratteristica di questo
carnevale, infatti, è mangiare gnocchi con burro e formaggio,
oppure al pomodoro, seguiti dai dolci tipici, come crostoli,
frittole, frittelle, favette.

Tra gli eventi più importanti dell’edizione 2020 ricordiamo,
venerdì 21 febbraio, la Sfilata del Venerdì Gnocolar, evento
clou, con il corteo dei carri allegorici accompagnati da
ballerini, figuranti mascherati e gruppi musicali. Domenica 23
febbraio, in Piazza Bra si tiene invece il Carnevale sul
Liston, con le tipiche maschere veronesi. Alle 14,
rievocazione della cavalcata storica di Tomaso Vico con cento
cavalli che sfileranno da Corso Cavour a San Zeno.
Martedì 25 febbraio, alle 19.30, si tiene il magnifico
convivio dell’ultima notte di Carnevale alla Gran Guardia.
Gran finale domenica 22 marzo con il Palio in Corte Molon. Dal
15 al 24 febbraio, poi, sarà aperto il Villaggio di Carnevale
a San Zeno.

INFO: www.carnevaleverona.it

7. A Putignano (BA) la 626°
edizione del Carnevale più lungo
d’Italia
La sua caratteristica peculiare è la durata. Il carnevale di
Putignano, infatti, inizia il giorno di Santo Stefano, il 26
dicembre, per celebrare la traslazione del santo dall’abbazia
di Monopoli alla chiesa di Santa Maria la Greca, per salvarle
dalle razzie dei Saraceni nel 1394.
Dal 17 gennaio, invece, ogni giovedì fino alle Ceneri porta in
scena una storia particolare e un gruppo sociale che parte con
la rappresentazione dei Monsignori e, a seguire, i Preti, le
Monache, i Vedovi, i Pazzi, intesi come giovani non ancora
sposati, le Donne sposate e, i Cornuti, cioè gli uomini
sposati.

Il tema scelto per quest’anno è “La terra vista dal
Carnevale”, ed è ispirato alla bellezza della natura,
all’impatto dell’uomo su di essa e all’idea di un futuro
sostenibile. Al tema si ispirano le sette opere degli
artigiani cartapestai, le maschere e i gruppi mascherati. Le
sfilate si tengono nei giorni 16, 23 e 25 febbraio, mentre il
29 febbraio si tiene la grande Festa della Pentolaccia.

INFO: www.carnevalediputignano.it

8. Ad Acireale (CT) sfilano carri
di fiori
Il Carnevale di Acireale (CT), uno dei più importanti della
Sicilia e d’Italia per la sua grandiosità e importanza
storica. Le sue origini, infatti, risalgono alla fine del
Cinquecento e, nel corso dei secoli, si è arricchito di
tradizioni e costumi.

Nel Settecento, per esempio, alle filate di maschere e cori si
uniscono gli abbatazzi, poeti della tradizione popolare che
nelle strade improvvisavano rime goliardiche e irriverenti, in
linea con lo spirito del Carnevale. Nell’Ottocento, invece,
alla manifestazione si aggiunge la sfilata di lando, in cui i
nobili della città sfilavano a bordo delle loro carrozze
lanciando confetti e dolci agli spettatori, tradizione che si
è mantenuta nel corso dei secoli, non solo ad Acireale.

Tuttavia, la caratteristica di questo carnevale, che sotto
certi aspetti lo rende unico, sono gli allestimenti floreali
che affiancano i classici carri allegorici. Ai grandi pupazzi
di cartapesta, realizzati dai maestri cartapestai e che
raffigurano personaggi ed eventi della politica, dello
spettacolo o del sociale, si uniscono carri ricoperti di fiori
di ogni provenienza e colori.
Simbolo della Festa è la maschera di Peppe Nappa, che arriva
dalla tradizione della Commedia dell’Arte siciliana, e che
rappresenta un servo sciocco, pigro e goloso, ma in grado
anche di uscire da situazioni intrigate con l’astuzia e
acrobazie.

Quest’anno le date delle sfilate sono il 15 e 16 febbraio,
alle 16, per i carri allegorici e grotteschi, il 22 e 23
febbraio per i carri allegorici-grotteschi e infiorati, il 24
febbraio alle 15.30 per i carri infiorati, il 25 febbraio,
alle 16, per i carri allegorici-grotteschi e infiorati.
L’ingresso per singola giornata costa e 5, abbonamento € 20.

INFO: www.carnevaleacireale.it

9. A Mamoiada (NU), il Carnevale ha
un volto antico
Una tradizione dal sapore antico, la cui origine si perde
nella notte dei tempi. Il Carnevale di Mamoiada, un piccolo
centro nel cuore della Barbagia, è uno dei più suggestivi per
la bellezza delle maschere, impressionanti e bellissime, e dei
rituali che si celano dietro a ogni danza o movimento. Si dice
che l’origine di questa festa risalga addirittura all’età
Nuragica, dove le maschere dei Mamuthones avevano il compito
di proteggere gli uomini dagli spiriti maligni e di
propiziarsi un buon raccolto.

Le figure caratteristiche del Carnevale di Mamoiada sono
infatti i Mamuthones, figure con il volto coperto da una
maschera nera, vestiti con pellicce scure e campanacci
rumorosi attaccati alla schiena. Altra figura tipica sono gli
Issohadores, vestiti con una maschera bianca ed enigmatica, un
corpetto rosso, pantaloni bianchi, uno scialle e un cappello
chiamato sa berritta.

Le sfilate seguono un rituale ben preciso. I Mamuthones si
muovono in file parallele e muovono i campanacci, mentre, alle
loro spalle un Issohadore sembra impartire gli ordini. Il
corteo avanza a piccoli passi, saltelli e colpi precisi che
danno alla sfilata un ritmo ipnotico e cadenzato.
Quest’anno, le sfilate si tengono il 23 febbraio, alle ore 15,
e Martedì Grasso 25 febbraio, dalle 14. Venerdì 28 febbraio,
invece, alle 17, si tiene un divertente concorso gastronomico
in maschera con pentolaccia e finale in musica.

INFO: www.prolocomamoiada.it

10. A Sappada (UD) il Carnevale
delle Maschere di Legno
Gli splendidi paesaggi dolomitici e l’arte di intagliare il
legno sono gli ingredienti che rendono unico il Carnevale
Sappada (UD). Le maschere, infatti, sono delle vere e proprie
opere d’arte e realizzate in modo da ricoprire totalmente il
volto di chi le indossa. Inoltre, la tradizione vuole che
durante i giorni del Carnevale non venga mai tolta dal viso di
chi la indossa, in modo da poter improvvisare impunemente
scherzi, canzonature e scenette senza svelare la propria
identità.
La maschera simbolo di Sappada è invece il Rollate, che deve
il nome dalle pesanti sfere di ferro che porta in vita,
chiamate rolln. Come in tutte le tradizioni che risalgono agli
antichi riti agresti, ha l’aspetto a metà tra un uomo e un
orso, indossa una pelliccia, un cappuccio e pantaloni a righe,
le scarpe sono pesanti e ferrate, mentre sul volto ha una
maschera di legno dall’espressione severa. In mano tiene una
scopa che spesso utilizza in modo scherzosamente minaccioso.
Il Rollate apre i cortei carnevaleschi, che quest’anno si
tengono: domenica 16 febbraio con la Domenica dei Contadini
della Borgata Kratten, alle 14.30); Giovedì Grasso 20
febbraio, con la sfilata dei Rollate con partenza dalla
borgata Cimasappada alle 14.30; domenica 23 febbraio, con la
Domenica dei Signori e partenza alle 14.30 dalla Borgata
Granvilla; Martedì Grasso 25 febbraio, con il Carnevale dei
Bambini allo Stadio del Fondo (ore 11).
INFO: www.plodn.info/carnevale_sappada.php

Scoprite anche la Top 10 dei posti più belli del mondo dove
festeggiare il Carnevale

È tempo di Carnevale!
Nel weekend del 16 e 17 febbraio inaugurano alcuni dei
Carnevali più famosi, più belli e più particolari d’Italia. Ne
abbiamo selezionati alcuni. Da Ivrea, con la sua famosa
“battaglia delle arance”, a Cento, dove il Carnevale si
trasforma in un grande spettacolo internazionale, a Venezia,
dove si inaugura con una grande Festa sull’Acqua. Spostandosi
al Sud, ecco il Carnevale di Putignano, in provincia di Bari,
il più lungo d’Italia e d’Europa, (inizia infatti il 26
dicembre, giorno di Santo Stefano), e quello di Acireale, tra
i più belli della Sicilia, con i suoi carri di cartapesta e
quelli infiorati. Ma il Carnevale è solo all’inizio!

A Ivrea (TO) per il Carnevale storico
Domenica 17 febbraio entra nel vivo il Carnevale di Ivrea, il
più antico Carnevale Storico d’Italia i cui riti risalgono al
Medioevo. Si tratta di un evento unico, in cui la storia e la
leggenda si intrecciano per dare vita a una grande festa che
coinvolge tutta la popolazione e i numerosi visitatori. Il
fulcro della festa è la rievocazione di un episodio di
affrancamento del popolo alla tirannia, rappresentato dal
personaggio della “Vezzosa mugnaia” Violetta, che si oppone
allo ius primae noctis imposto dal barone e lo uccide con la
spada.
Il gesto dà il via a una battaglia tra il popolo e l’esercito
del tiranno, rievocato dalla celebre Battaglia delle Arance,
che si tiene per tre pomeriggi, da Domenica a Martedì Grasso
(quest’anno dal 3 al 5 marzo). Le nove squadre, a piedi e
senza alcuna protezione, simbolo del popolo in rivolta,
combattono a colpi di arance contri gli Aranceri sui carri
protetti dai caschi di cuoio.

I carri da getto sono divisi in pariglie e quadriglie e si
alternano nelle piazze per pochi minuti. Una classifica finale
premierà il carro e la squadra che più si è distinta per
ardore in battaglia, correttezza del tiro, qualità degli
allestimenti e finimenti dei cavalli.

Altro elemento simbolo del Carnevale è il Corteo Storico,
composto da personaggi di epoche differenti, tra cui la
Vezzosa Mugnaia Violetta, con la sua Scorta d’Onore, Il
Toniotto, il Generale con lo Stato Maggiore, il Cancelliere,
il Podestà, gli Alfieri con la bandiera dei cinque Rioni,
rappresentati dagli Abbà e la banda di Pifferi e Tamburi.
Domenica 17 febbraio, la terzultima di Carnevale, si comincia
alle 9.15 con la distribuzione dei fagioli grassi presso le
Fagiolate di Bellavista, in viale Kennedy e Piazza Boves, con
visita del Generale, dello Stato Maggiore e dei Pifferi e
Tamburi alle Fagiolate. Alle 10.40, il Piazza Freguglia, il
Sostituto prende in consegna dal Gran Cancellieri il Libro dei
Verbali, dove saranno annotati tutti gli eventi del Carnevale.

Dalle 11, in Piazza Ottinetti, distribuzione di polenta e
merluzzo e fagioli grassi, oltre ai piatti tipici e, nel
pomeriggio, dolci tradizionali.     Alle 11.30, in piazza di
Città si tiene l’antica cerimonia militare del Prise du
Drapeau con la consegna della bandiera dell’Alfiere allo Stato
Maggiore e parata.

Alle 14.30, Alzata degli Abbà con visita dell’ufficiale
addetto alle bandiere presso l’abitazione dei piccoli Priori
dei rioni. Gli Aiutanti di Campo alzano l’Abbà dal balcone
mostrandolo alla folla al suono dei Pifferi e Tamburi mentre
il Generale saluta militarmente.

INFO: www.storicocarnevaleivrea.it

A Venezia per la grande apertura del
Carnevale
È forse il carnevale più famoso, sia per la sua particolarità
che per la location unica. L’edizione 2019 del Carnevale di
Venezia si apre ufficialmente domenica 17 febbraio, con un
preludio, nella serata di sabato 16, con la Festa Veneziana
sull’acqua.
Dalle 19 alle 22, il Rio di Cannaregio si trasforma in un
grande palcoscenico sull’acqua, con uno spettacolo unico che
attira ogni anno migliaia di visitatori. Grandi strutture
galleggianti portano l’emozione del teatro e i temi del
Carnevale tra dimensioni oniriche, cyberpunk e uno
straordinario viaggio immaginario ed emotivo. Imprevedibili
stravaganze per sognatori e viaggiatori del tempo, questo il
titolo dello straordinario water show, a cura di Studio Festi
e Seconda Materia, inaugura ufficialmente l’edizione 2019 del
Carnevale di Venezia. La partecipazione è gratuita.
Il giorno seguente, domenica 17, la festa raddoppia con la
seconda parte della Festa Veneziana sull’acqua. Alle 10.30,
comincia il Grand Opening dedicata ai veneziani e ai
visitatori. Si parte con il Corteo Acquatico che partirà da
Punta della Dogana e sfilerà lungo il Canal Grande sino a
raggiungere Rio Cannaregio, tra gli applausi del pubblico
assiepato lungo le rive.

All’arrivo delle barche del corteo mascherato apriranno anche
gli stand gastronomici che offriranno i cicheti, le
tradizionali specialità veneziane e dolci del Carnevale come
le fritole e i galani. Il tutto accompagnato da musica e
animazioni. La partecipazione è gratuita.

INFO: www.carnevale.venezia.it

A Cento (FE) il grande spettacolo del
Carnevale d’Europa
Non solo un Carnevale, ma un grande spettacolo con concerti,
eventi, arte e, soprattutto, i giganti di cartapesta che
sfilano per le strade della città del Guercino per arrivare
nella piazza dedicata al pittore centese, dove ha luogo il
“favoloso gettito” tra pupazzi giganti, palloni, dolci…Dalle
14 alle 18.30 il percorso ad anello si arricchisce con la
musica e le danze dei gruppi carnevaleschi che seguono i
grandiosi carri dalle dimensioni titaniche.

Non solo. Sul grande palco allestito in Piazza del Guercino si
alterneranno animazione, musica e balli con testimonial
nazionali e internazionali, gruppi musicali e di danza. A
presentare le domeniche di Carnevale saranno, insieme al
patron Ivano Manservisi, Duilio Pizzocchi ed Emanuela
Iaquinta, insieme alla musica di Giulia Regain, Dj e producer
di fama internazionali.

Non mancherà la musica dal vivo. Domenica 17 febbraio tocca a
Irama, reduce da un settimo posto al Festival di Sanremo,
mentre, grazie al gemellaggio storico con il carnevale di Rio
de Janeiro, a portare un po’ di ritmo brasiliano ci penseranno
le ballerine del gruppo Ipanema Show do Brasil.Il biglietto
costa € 15 intero ed € 11 ridotto.

INFO: www.carnevalecento.com

A Putignano (BA) il Carnevale più lungo
d’Italia
Inizia ufficialmente il 26 dicembre, il giorno di Santo
Stefano, per celebrare la traslazione delle spoglie del santo
Protomartire dall’abbazia di Monopoli a Putignano, nella
chiesa di Santa Maria la Greca, per salvarle dalle razzie dei
Saraceni, nel 1394.
Si racconta infatti che durante il tragitto delle sacre
reliquie, accompagnate da un corteo sacro, i contadini di
Putignano, che erano impegnati nell’innesto delle viti con la
tecnica delle propaggini, si unissero al corteo. Da allora, il
Carnevale più lungo d’Italia e tra i più antichi d’Europa,
inizia appunto il giorno successivo al Natale con la Festa
delle Propaggini.

Dal 17 gennaio, invece, ogni giovedì fino alle Ceneri porta in
scena una storia particolare e un gruppo sociale che parte con
la rappresentazione dei Monsignori e, a seguire, i Preti, le
Monache, i Vedovi, i Pazzi, intesi come giovani non ancora
sposati, le Donne sposate e, i Cornuti, cioè gli uomini
sposati.

Quest’ultimo, quest’anno il 28 febbraio, è il giovedì più
sentito e partecipato, animato dall’Accademia delle Corna che,
fin dalle prime ore del mattino si riunisce in corteo per
cantare e lucidare le proprie corna davanti al Municipio, per
poi fare visita al “Gran Cornuto dell’Anno”, eletto a
sorpresa. In serata, in Piazza Plebiscito, ha luogo la
cerimonia dell’Ammasso, dove le corna vengono tagliate con il
purificatorio “rito delle corna”.
Protagonisti del Carnevale di Putignano, anche i giganteschi
carri di cartapesta, la cui tradizione risale ai primi del
Novecento. Ogni anno questi enormi capolavori, realizzati da
maestranze artigianali, sfilano per le vie della città.
Domenica 17 febbraio, la sfilata dei carri è in programma alle
15.30 . Alle 11 e alle 19.30, va invece in scena il Cabaret
Paniko, con gli artisti del circo Paniko, rigorosamente senza
animali. Alle 10.30, invece, per le vie della città, si
rinnova il rito delle Propaggini con canti e danze popolari.
Alle 11, laboratorio di cartapesta per i più piccoli.
L’ingresso al Carnevale costa € 12 euro per il biglietto
intero e € 8 per il ridotto.

INFO: www.carnevalediputignano.it

Fiori e carri al Carnevale di Acireale
(CT)
Domenica 17 febbraio inaugura anche il Carnevale di Acireale
(CT), uno dei più importanti della Sicilia e d’Italia per la
sua grandiosità e importanza storica. Le sue origini, infatti,
risalirebbero alla fine del Cinqucento e, nel corso dei
secoli, si è arricchito di tradizioni e costumi. Nel
Settecento, per esempio, alle filate di maschere e cori si
uniscono gli abbatazzi, poeti della tradizione popolare che
nelle strade improvvisavano rime goliardiche e irriverenti, in
linea con lo spirito del Carnevale.

Nell’Ottocento, invece, la manifestazione si arricchisce con
la sfilata di lando. I nobili della città sfilavano a bordo
delle loro carrozze lanciando confetti e dolci agli
spettatori, tradizione che si è mantenuta nel corso dei
secoli, non solo ad Acireale.
Tuttavia, la caratteristica di questo carnevale, che sotto
certi aspetti lo rende unico, sono gli allestimenti floreali
che affiancano i classici carri allegorici di cartapesta. Ai
grandi pupazzi di cartapesta, realizzati dai maestri
cartapestai e che raffigurano personaggi ed eventi della
politica, dello spettacolo o del sociale, si uniscono carri
ricoperti di fiori di ogni provenienza e colori.

Dai Rioni di Motta Sant’Anastasia, invece, arriva la parata
medievale “Tre re a corte di Re Carnevale”. Simbolo della
Festa è poi la maschera di Peppe Nappa, che arriva dalla
tradizione della Commedia dell’Arte siciliana, e che
rappresenta un servo sciocco, pigro e goloso, ma in grado
anche di uscire da situazioni intrigate con l’astuzia e
acrobazie.

Domenica 17 si comincia alle 9 con l’inaugurazione della
mostra dedicata al Carnevale tra carri in miniatura, bozzetti
e cartoline. Alle 10.30 lungo il circuito tradizionale,
presentazione e sfilata delle Maschere Isolate, alle 11.30,
esposizione dei carri allegorici. Nel pomeriggio, alle 16, in
Piazza Duomo, cerimonia d’apertura con consegna delle chiavi
della città alla Reginetta del Carnevale.
Alle 17 ha inizio la Grande Parata con la presentazione
ufficiale dei nove carri in gara, che sfilano preceduti da
gruppi mascherati a tema, maschere singole e bande musicali.
Alle 21, in Piazza Duomo, spettacolo degli Acrobati Sonics,
con le loro acrobazie mozzafiato.

Biglietto € 5, abbonamento 6 ingressi € 20

INFO: www.carnevaleacireale.it/
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