ESPERIENZE DI ARPA PUGLIA NELLA GESTIONE DEL DISTURBO AL RECETTORE FINALE. CASI STUDIO - OdorPrep
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ESPERIENZE DI ARPA PUGLIA NELLA GESTIONE DEL DISTURBO AL RECETTORE FINALE. CASI STUDIO. Dott. Roberto Giua UOC Centro Regionale Aria (CRA) - Arpa Puglia Convegno «Qualità della vita e molestie olfattive: proposte per la gestione del problema» 10 Ottobre 2018 – Sala Tatarella – Palazzo dei Gruppi della Camera dei Deputati - Roma
IL DISTURBO OLFATTIVO ODORE VARIABILE AMBIENTALE CHE PUÒ DETERMINARE LA QUALITÀ DELLA VITA IMPREVEDIBILITÀ DEL DISTURBO EFFETTO NEGATIVO SULLO PERSISTENZA NEL TEMPO STATO PSICOFISICO DELL’UOMO IMPOSSIBILITÀ DI DIFENDERSI SINTOMI FISIOLOGICI STRESS PSICOLOGICO (problemi respiratori, nausea, mal di (ansia, depressione) testa, irritazione agli occhi, alla gola…) CONTESTO SOCIALE (impoverimento della qualità dell’ambiente, svalutazione dei beni e perdita del loro normale uso, interferenza con le attività commerciali, turistiche, incertezza sulla sicurezza…) PROBLEMA DI ACCETTABILITA’ LAMENTELE DELLA SOCIALE DEGLI IMPIANTI POPOLAZIONE Gestione Valutazione e verifica della sussistenza e affidabilità Intervento ed individuazione della relazione causale tra eventi e sorgenti
ALCUNI ASPETTI DI COMPLESSITA’ DEL FENOMENO ODORIGENO L’odore è determinato da un numero Difficoltà di individuare un metodo elevato di composti a differenti livelli di analitico per determinare il concentrazione che interagiscono tra maggior numero di composti loro Determinazione di tutte le componenti Olfattometria dinamica Limite di rivelabilità (unità odorimetrica) Relazionare misure analitiche con l’intensità dell’odore (metodo standardizzato UNI percepito dall’uomo EN 13725/2004) Emissioni odorigene ad alta variabilità (in gran parte diffuse), spesso discontinue con alternanza di periodi ad elevata emissione e bassa emissione La potenzialità osmogena di un composto dipende Oggettivi propri Ambientali: della sostanza: Soggettivi: • temperatura • volatilità • fisiologico • pressione • idrosolubilità • psicologico • umidità dell’aria • natura chimica • vento
STRATEGIE DI VALUTAZIONE Tipologia Approccio Strumento Parametro stimato Qualitativo Criteri di esposizione Indici di disturbo Concentrazioni (ouE/m3) riferite a un determinato percentile della Metodi predittivi Modellistico Modelli di dispersione atmosferica distribuzione delle frequenze di accadimento stimate (es. 98° percentile) Concentrazione di Sensoriale odore (ouE/m3) e portata Olfattometria dinamica di odore (ou/s) Concentrazione di singole Monitoraggio strumentale sostanze chimiche Analitico odorigene, traccianti o surrogati dell’odore Senso - strumentale Impronta olfattiva della Naso elettronico miscela odorigena Panel addestrato Field inspection Indici di esposizione Metodi empirici Indice di accettabilità del Diari di odore o disturbo olfattivo (es. ore questionari di percezione di odore Coinvolgimento attivo (%)/mese) Monitoraggio sensoriale della popolazione % di soggetti infastiditi o Sondaggi che percepiscono molestia Uso passivo della Frequenza delle Analisi delle segnalazioni popolazione segnalazioni
Step 2: modellistica diffusionale delle emissioni odorigene
CRITICITÀ: determinazione delle emissioni da usare come input al modello
Pompa di campionamento aria Pompa a depressione ambiente
WIND TUNNEL CAPPA STATICA sorgenti areali senza flusso emissivo proprio sorgenti areali con un flusso emissivo Simula la condizione di flusso parallelo senza proprio rimescolamento verticale: una corrente di aria Isola una parte di superficie e orizzontale raccoglie i composti odorigeni volatilizzati permette di convogliare il flusso nel generando l’emissione di odore condotto di uscita
OLFATTOMETRO DINAMICO A 6 POSIZIONI
CASO STUDIO 2: IMPIANTO DI RAFFINAZIONE DEL PETROLIO
CRITICITA’ NELLA GESTIONE E CONTROLLO DEGLI ODORI L’ODORE E’ SPESSO UN CAMPANELLO D’ALLARME PER UNA POTENZIALE LAMENTELE SITUAZIONE DI RISCHIO l’approccio classico… AUTORITA’ LOCALI (COMUNI, POLIZIA, AGENZIE AMBIENTALI…) SEGNALAZIONI CAMPIONAMENTO EVENTO ODORIGENO NON PIU’ PERCEPIBILE
MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI ODORIGENE NELLA CITTA’ DI TARANTO CARATTERISTICHE PRINCIPALI: SISTEMATIZZAZIONE E DIGITALIZZAZIONE DELLE SEGNALAZIONI TELEFONICHE DELLA POPOLAZIONE VISUALIZZAZIONE SU MAPPA IN REAL TIME CAMPIONAMENTO DA REMOTO IN CORRISPONDENZA DELL’EVENTO Il superamento di una prefissata soglia di chiamate in un intervallo temporale definito è in grado di attivare un campionatore ubicato sul territorio, in grado di raccogliere un campione di aria in tempo reale. SUPERAMENTO SOGLIA Messaggi di attivazione e disattivazione per gli operatori
Molestia olfattiva Visualizzazione su mappa real time Azioni e Telefonata Registrazione provvedimenti Reportistica degli Enti dei nel database recettori preposti sensibili SMS al sistema di Analisi dei campionamento campioni real time secondo la UNI EN 13725
DISTRIBUZIONE SPAZIALE DELLE SEGNALAZIONI SUL TERRITORIO 241 240 203 250 209 205 216 202 207 201 208 204 200 251 206 217 215 210 211 Le segnalazioni più numerose sono state registrate dalla popolazione residente nei pressi della costa.
Identificazione dei recettori e loro georeferenziazione su mappa Sistemi di campionamento
SIMULAZIONE MODELLISTICA DELLE RICADUTE ODORIGENE
ALCUNE CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 1. È ben chiara l’importanza del recepimento e della elaborazione delle segnalazioni dei cittadini, con metodi il più possibile standardizzati. 2. La modellistica diffusionale ha un ruolo importante, oltre alla disponibilità di input emissivi. 3. Le analisi di tipo sensoriali (olfattometria) sono di estrema importanza, sia a livello delle sorgenti emissive che dei recettori sensibili.
ALCUNE CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 4. Purtroppo, anche in presenza di una buona attribuzione del fenomeno odorigeno alla sorgente, questo non equivale alla risoluzione del problema, anche a causa del decadere della pazienza dei cittadini nei confronti di un perdurare del fenomeno, anche in presenza di intensità e frequenza diminuite (agli odori non ci si abitua).
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
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