ERITREA Architetture italiane e isole Dahlak - I Viaggi di Maurizio Levi
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ERITREA Architetture italiane e isole Dahlak La bella Asmara (patrimonio UNESCO), l’antica città di Kohaito, il mercato di Keren, Massawa e la navigazione tra le isole Dahlak Viaggio di 10 giorni - in hotel e tre notti in tenda Un viaggio interessante, particolarmente per noi italiani, in un paese con tradizioni legate al nostro periodo coloniale. La città di Asmara – la piccola Roma – con la sua atmosfera da cittadina coloniale italiana dell’epoca fascista con uno stile architettonico unico, fermo agli anni ‘30, dove trovare il Cinema Impero, il Caffè Roma, la concessionaria Fiat Tagliero e tanti abitanti che parlano ancora la nostra lingua. Il mercato del “berberè”, il peperoncino rosso alla base della cucina eritrea con le donne che effettuano tutta la lavorazione manualmente. Si visita l’affascinante altopiano del Kohaito e i resti archeologici più importanti del paese, quindi Keren e il suo caratteristico e genuino mercato del lunedì. Poi l’ardita strada costruita dagli italiani che dall’altopiano di oltre 2300 metri scende con spettacolari vedute fino alla desertica pianura costiera giungendo al porto di Massawa, sul Mar Rosso, costruito su due isole coralline e caratterizzato da uno stile arabo-moresco. Con barche veloci si raggiungeranno le più belle e selvagge isole dell’arcipelago delle Dahlak: Dohul, una delle poche abitate dai pescatori; Durghella, Durgham, Dharet con splendide barriere coralline e un’infinità di pesci colorati. Si pernotterà in tenda su selvagge spiagge di sabbia bianca sotto cieli stellati e con una grande sensazione di libertà. Tutti i gruppi sono accompagnati da una guida locale e da nostro esperto tour leader.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze Inverno 2021/2022 1° giorno / Milano – Asmara Partenza al mattino da Milano Malpensa per Asmara con scalo intermedio. Arrivo ad Asmara in nottata, accoglienza da parte della guida locale e trasferimento in hotel. Pernottamento in hotel. Pasti: a bordo. 2° giorno / Asmara (Patrimonio dell’Umanità UNESCO) La piccola Roma Dopo la prima colazione giornata dedicata alla scoperta dell’eccezionale architettura e della piacevole atmosfera della capitale, passeggiando per le vie e sostando di tanto in tanto in un bar per gustarsi un pasticcino artigianale accompagnato da un succo di frutta o da un ottimo caffè. L’eccezionale retaggio coloniale di Asmara offre esempi di diversi stili architettonici: art déco, cubista, espressionista, funzionale, futurista, razionalista e neoclassico. Il Cinema Odeon, il Teatro dell’Opera, l’Ufficio Postale, l’Albergo Italia, la Cattedrale cattolica, il Cinema Impero, il Bar Impero, il Bar Zilli, la stazione di servizio Fiat Tagliero, il Cinema Roma ne sono tra gli esempi più significativi. Proseguimento con la Cattedrale copta del 1920, la Moschea di Jamie el Kufala (1937), entrambe costruite su progetti italiani; l’antico Caravanserraglio, una vecchia zona recuperata grazie all’apertura di piccole botteghe artigiane: dai falegnami ai costruttori di reti per il letto, da quelli che recuperano e smontano qualsiasi oggetto in ferro alle donne che macinano il peperoncino (berberè), molto utilizzato nella cucina locale, avvolte in una gran nube di polvere rossastra, dai venditori di anticaglie fino a quelli che propongono ricambi per tutti gli usi e i gusti; il cimitero italiano; il cimitero dei carri armati; la via degli argentieri; Villa Roma (solo dall’esterno) e l’attuale residenza dell’Ambasciatore Italiano. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena liberi. Asmara, capolavoro di architettura italiana in Africa Situata sull’altopiano a quasi 2.400 metri di altezza, Asmara, inserita dall’UNESCO tra i siti del Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 2017, conserva intatta l’architettura razionalista italiana degli anni ’30: grandi viali alberati, tipiche case di stile fascista con angoli arrotondati e ancora molte insegne in italiano (Bar Roma, Caffè Alba, Bar Rosina, la Casa degli Italiani...). Per le strade di Asmara si sente ancora parlare un po’ l’italiano e chi non lo sa quasi se ne scusa, dimostrando comunque grande gentilezza e una voglia profonda di farci sentire ben accetto. Sembra di essere sul set di un film felliniano: anziani signori in abito bianco e paglietta coloniale passeggiano
appoggiandosi a sottili bastoni di bambù, sorseggiano il caffè in bar senza tempo dai nomi familiari e hanno voglia di discorrere. Eppure siamo in una città dalla grande voglia di modernizzazione che cerca di scrollarsi di dosso i molti, troppi anni di guerra e di lotta per l’indipendenza: sono quelli gli anni che pesano sulle nuove generazioni, mentre il periodo del colonialismo italiano è considerato più per le cose fatte che per quelle distrutte. 3° giorno / Asmara – Keren (circa 90 Km) I villaggi dell’etnia Bilen e la raccolta città di villeggiatura Dopo la prima colazione partenza verso Nord, attraverso l’altopiano, lungo una bella strada panoramica di montagna. Si discende un dislivello di circa 1.000 metri per giungere nella valle di Keren a circa 1.400 metri di altezza. Lungo il percorso si incontrano alcuni semplici villaggi, abitati dalla popolazione Bilen, in stile tipicamente africano con tucul in pietra e tetti di paglia. Lungo la strada si trovava la più grande azienda agro-industriale italiana dei tempi. L’importanza commerciale di questa cittadina crebbe a dismisura durante il periodo italiano per via del suo piacevole clima, divenne ben presto – e lo è tuttora – un piacevole luogo di villeggiatura degli italiani. Sebbene oggi sia la terza città dell’Eritrea per importanza, dopo Asmara e Massawa, a Keren si respira ancora un’aria raccolta, un ambiente più intimo che non di grande centro, forse anche per questa ragione viene considerata una delle città più belle e affascinanti dell’Eritrea. Nella vecchia stazione ferroviaria e nella vecchia zona residenziale è evidente lo stile architettonico italiano. Essendo stata in passato teatro di numerose battaglie per la sua posizione strategica, Keren ospita il cimitero di guerra italiano e quello britannico. Visiteremo il suggestivo cimitero italiano. Qui, durante la Seconda Guerra Mondiale, ebbe luogo una battaglia tra gli Inglesi e gli Italiani, che difendevano Keren per bloccare la conquista inglese dell’Eritrea. Interessanti sono la Chiesa Greca, la Chiesa di San Michele in stile romanico, la Moschea e la Villa del Governatore Italiano. Nei pressi dell’area del mercato svetta un secolare baobab nodoso che al suo interno ospita una piccola cappella, nota con il nome di St. Mary Derait, ossia “Madonna del Baobab”, costruita dai soldati italiani in ringraziamento, in quanto utilizzata come rifugio durante i bombardamenti inglesi. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena liberi. 4° giorno / Keren – Asmara (circa 90 km) Il Mercato del Lunedì Il lunedì è un importante giorno di mercato a Keren. Questo appuntamento settimanale è un caleidoscopio di persone, storie e situazioni differenti e si pone in un contesto differente da quanto finora osservato; si respira un’aria più mediorientale che africana,
con molti uomini che indossano il turbante e contrattano come in un vero souk. Una moltitudine di gente proveniente dalle montagne e dai villaggi circostanti si raduna tra decine e decine di cammelli, che trasportano fascine di legna da ardere sul dorso, nella speranza di concludere qualche buon affare e centinaia di capi i bestiame. Sicuramente è uno dei mercati più belli e veri dell’Africa. Da un punto di vista fotografico è uno dei plus del viaggio. Dopo la visita del mercato, pranzo libero a Keren. Nel pomeriggio ritorno ad Asmara. Sistemazione in hotel e pernottamento. Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena liberi. 5° giorno / Asmara – Dekhamere – Segheneiti – Adi Qeiyh – Altopiano del Kohaito – Asmara (circa 250 Km) L’altopiano circondato dalle più alte montagne d’Eritrea e l’antica civiltà axumita Dopo la prima colazione partenza con vetture 4x4 tipo Toyota Land Cruiser in direzione sud, percorrendo l’ex “strada della vittoria”, che ad un’altitudine compresa tra 1.800 e 2.500 m attraversa spettacolari scenari che spaziano verso l’altipiano meridionale e il confine con l’Etiopia. Siamo nella zona a più alta concentrazione archeologica del paese. Dopo circa 40 km breve sosta a Dekhamere, concepita negli anni ’30 per essere la capitale industriale dell’Eritrea, che presenta un bel centro cittadino, un interessante mercato e diverse costruzioni italiane dei primi anni del 1900. Successiva sosta ad Adi Qeiyh (2.500 m), antica città giardino dal clima sempre piacevole. Arrivo sull’altopiano del Kohaito (2.700 m), circondata da imponenti montagne tra le quali l’Amba Soira, che con i suoi 3.018 metri è la montagna più alta d’Eritrea. Si raggiunge il bordo della scarpata che precipita per più di 2000 metri fino al bassopiano sulle sponde del Mar Rosso e all’antico porto di Adulis. A volte l’umidità che proviene dal mare crea una nebbia che non permette di percepire l’enorme scapata. Proprio qui passava l’antica via carovaniera che collegava questo antico porto con la città di Axum (ora in Etiopia). Sull’altopiano si trovava un’area di grande produzione agricola, e un tempo era un’importante tappa lungo il percorso che portò allo sviluppo della civiltà axumita, che grazie al porto di Adulis (che fu il più importante del Mar Rosso per molti secoli) portò Axum ad essere il centro di un vasto impero che copriva l’Eritrea parte dell’Etiopia e del Sudan. La zona archeologica si estende su un’area di ben 15 x 2,5 km, ma praticamente non è mai stata scavata e studiata dagli archeologi. Potremo vedere i pochi resti del tempio di Mariam Wakiro di cui rimangono in piedi quattro colonne ed è circondato dalle rovine di altri sei templi. Numerose sono le incisioni e pitture rupestri presenti nell’area, ma difficili da raggiungere. Potremo ammirare anche la diga del IV sec. a.C., lunga 67 m e profonda 16, che per oltre mille anni ha fornito acqua alle popolazioni locali (e ancora oggi è utilizzata). Ritorno ad Adi Qeiyh per il pranzo nel semplice ristorante locale. Nel
pomeriggio si ritorna verso Asmara e si raggiunge Segheneiti, famosa per le sue piante di eucalipto e soprattutto per gli enormi sicomori: alcuni raggiungono i 300 anni e sono così imponenti che sotto la loro ombra si tengono le assemblee di villaggio. Il più antico (oltre 500 anni di età) è stato rappresentato sulla banconota da 5 Nakfa e sembra che sia il più grande dell’Africa. Rientro ad Asmara in serata e pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena liberi. NB: L’escursione a Kohaito è soggetta a conferma finale in base all’ottenimento dei permessi da parte delle autorità eritree. Escursione solo alla Piana dei Sicomori nel caso le autorizzazioni non venissero rilasciate. 6°-8° giorno / Asmara – Massawa - Arcipelago delle isole Dahlak (110 km) La navigazione tra le isole Dahlak, lembi di deserto emersi dal mare Dopo la prima colazione partenza per Massawa sul Mar Rosso. Si percorre una strada ricca di suggestioni e di ricordi, estremamente panoramica mentre dai 2400 m di altezza della capitale si scende verso il mare. Ad ogni curva si aprono scenari grandiosi e sempre diversi sulle ampie vallate. Bello il belvedere che si apre a 16 km da Asmara, dove un tempo si trovava una delle stazioni di controllo dell’esercito italiano, mentre passando da Nefasit si può notare, su di un picco che domina il paese, un antico monastero. Poi si passa davanti ai resti di uno stabilimento italiano di acqua minerale. Breve sosta alla cittadina di Ghinda per un caffè e quindi si raggiunge il bassopiano. Si arriva alla collina di Dogali dove si trova il piccolo cimitero dove sono seppelliti i 500 soldati italiani uccisi durante la battaglia di Dogali nel 1887. Appaiono gli antichi terrazzamenti e i resti delle antiche piantagioni di mango e guava distrutte durante la guerra. Poi si giunge alla desertica piana costiera e la temperatura dell’aria aumenta sensibilmente. Arrivo a Massawa, affascinante città, dal sapore arabo-africano e importante porto sul Mar Rosso in tempo utile per salire a bordo dell’imbarcazione che ci porterà tra le più belle isole delle Dahlak: Durghella e Durgam o Dharet con le meravigliose spiagge di sabbia bianca lambite da un mare trasparentissimo e tiepido e belle barriere coralline. I giorni successivi si effettuano escursioni in barca su altre isole disabitate e, se possibile, a Dohul con il suo villaggetto di pescatori Afar, dove saremo accolti dalle donne pronte
a esibire le loro conchiglie. Una delle caratteristiche delle isole Dahlak è proprio quella di essere lembi di deserto emersi dal mare. Possibilità di stupendi bagni e di snorkeling su barriere coralline fra le più belle e vergini del mondo. Le isole Dahlak rappresentano uno degli ultimi paradisi sommersi. Isolate dal turismo per oltre trent’anni, a causa della guerra di indipendenza eritrea conclusasi nel 1992, e tuttora assai poco conosciute perché mancano strutture alberghiere, turistiche e sportive (diving) adeguate, vanno vissute con un certo spirito di adattamento, sia per quel che riguarda i trasporti (le imbarcazioni che utilizzeremo - lance veloci -, le migliori tra quelle disponibili a Massawa, sono comunque abbastanza spartane secondo gli standard del Mar Rosso egiziano e sudanese), sia per quanto riguarda il pernottamento in tenda e sia, infine, per quel che concerne la disponibilità di acqua dolce: le Dahlak sono infatti un arcipelago molto arido, situate così come sono tra il deserto della penisola arabica a oriente e quello dancalo a occidente, per cui ogni imbarcazione deve portare con sé un’idonea scorta di acqua potabile (bottiglie di acqua minerale) e di acqua dolce per cucinare e per sommari risciacqui. Questi piccoli sacrifici sono però ricompensati da una natura, sopra e sotto il mare, ancora pressoché intonsa, che consente di vivere emozioni fortissime. Le oltre 200 isole e isolette dell’arcipelago, molte delle quali senza nome sulle carte nautiche, sono, tranne quattro (Dahlak Kebir, Dissei, Norah e Dohul), disabitate. Quasi tutte di origine corallina, sono in genere costituite in tavolati di corallo fossile, alti sulla superficie del mare soltanto qualche metro, con coste sempre di corallo fossile interrotte da spiaggette di sabbia corallina. Le più piccole (Madote, Enteara, Durgella, Durgam, Dharet, solo per citarne alcune) sono invece nulla di più che banchi di sabbia corallina, la cui sommità massima è di un paio di metri sul livello del mare e con una vegetazione scarsissima, costituita da bassi cespugli. La fauna selvatica è costituita da uccelli (vari tipi di gabbiani, cormorani e trampolieri, pellicani, falchi pescatori e sterne) e da crostacei (granchi e paguri). A Dahlak Kebir vi sono anche gazzelle e, nell’interno, si dice siano presenti aspidi. Pressoché assenti insetti molesti, tranne nelle isole maggiori o in quelle che presentano mangrovie durante il periodo delle piogge, quando è possibile che vi siano mosche e zanzare. La fauna marina è quanto di meglio si possa pensare in questi mari tropicali: sono presenti e facilmente osservabili infinite specie di pesci di barriera (farfalla, angelo, scorpione, pipistrello, di vetro, pappagalli, donzelle eccetera), varie specie di razze e trigoni, molti tipi di pesce commestibile (lasciate però che sia lo staff della barca a
procurarveli!): bonitos e alalunga, saraghi e dentici, carangidi e ricciole e frequentissimi gli avvistamenti di pesci volanti. Frequenti anche per gli amanti dello snorkeling gli incontri con delfini e barracuda, non rari, soprattutto se ci si spinge alquanto al di fuori dei bassi fondali attorno ai coralli, quelli con testuggini e squali (pinne nere, pinne bianche, grigi). Non frequenti per chi nuota in superficie o si immerge soltanto in apnea gli incontri con le mante e gli squali martello. Pernottamenti al campo allestito sull’isola. Pasti: al campo allestito sull’isola. N.B. Naturalmente l’itinerario della navigazione alle isole Dahlak è subordinato alle condizioni meteomarine. Il capitano ha la responsabilità della sicurezza dei passeggeri ed è quindi a sua discrezione quali e quante isole si potranno visitare. 9° giorno / Arcipelago delle Dahlak - Massawa – Asmara (110 km) Massawa e la sua architettura moresca Rientro a Massawa nella mattinata, breve passeggiata tra i vicoli della città vecchia dove si può ammirare l’architettura moresca delle abitazioni, della sede dell’ex Banca d’Italia e del palazzo del Governatore (in tutta la città, ma particolarmente in questi due edifici, sono ancora evidenti le ferite della guerra di liberazione). Quasi tutti le costruzioni sono fatte con blocchi di corallo, grezzi durante il periodo ottomani o squadrati durante il periodo della dominazione egiziana. Pranzo e partenza per Asmara ripercorrendo in senso inverso la strada costruita dagli italiani. Arrivo nella capitale, sistemazione in hotel e camere a disposizione fino alla partenza, che avverrà con un volo notturno. Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena liberi. 10° giorno / Asmara – Milano Scalo intermedio lungo il tragitto aereo e arrivo a Milano in tarda mattinata. Per ragioni tecnico-organizzative le visite di Asmara, sono possibili con un ordine diverso rispetto quanto descritto, senza che questo alteri le caratteristiche del viaggio.
Sistemazioni solitamente previste: Asmara – Hotel Crystal (3*), o similare Keren – Sarina Hotel (3*), o similare Altre informazioni: Trasporti – Si utilizzano minibus per i trasferimenti via terra e vetture 4x4 per l’escursione all’altopiano del Kohaito. Per le isole Dahlak vengono utilizzate “lance veloci” fino a 10-11 passeggeri + pilota. Durante le giornate alle Dahlak i pernottamenti avvengono in tenda sulla spiaggia dell’isola scelta dall’organizzazione locale. Nelle giornate successive si effettuano le escursioni sulle altre isole e si rientra su quella dove è posizionato il campo. Le barche sono condotte da esperti barcaioli eritrei che conoscono a fondo come si fa a navigare tra le isole imprimendosi nella mente la geografia dell'arcipelago (non hanno bisogno del GPS!), immedesimandosi nelle forze della natura per capire e prevedere come sarà il mare, quando e da dove inizierà ad alzarsi il vento e così di seguito. E' necessario comunque uno spirito di adattamento, è importante la capacità di socializzare con gli altri componenti del gruppo (la vita in comune è predominante) e solo così si può godere dell'esperienza di visitare l'arcipelago, esattamente come fanno da centinaia di anni le popolazioni che qui sono nate e vivono. Le imbarcazioni dispongono di sistemi di comunicazione radio e di GPS, sono munite di buone dotazioni di sicurezza (giubbotti salvagente e kit pronto soccorso), oltre a due motori fuoribordo che ne garantiscono la sicurezza.
Clima – Il clima è molto vario: nel bassopiano e alle isole Dahlak la temperatura è sempre oltre i 30°, con elevata umidità e con notti piacevolmente calde. Sull'altopiano invece, si è oltre i 2.000 mt, la temperatura è temperata e molto piacevole e va dai 20° fino a un massimo dei 30° in Aprile a un minimo di 8°-10° nel mese di Dicembre. Il periodo ideale per visitare l'Eritrea è quello che va da Ottobre ad Aprile. Possibilità di cieli nuvolosi e piogge sulle isole Dahlak a cavallo nei mesi di Dicembre e Gennaio. Disposizioni sanitarie – Non sono obbligatorie vaccinazioni. Il rischio di malaria esiste tutto l'anno nell'intero paese al di sotto dei 2000 metri ma sulle isole la presenza di zanzare è molto rara. Non c’è alcun rischio ad Asmara e sull’altopiano. Si consiglia comunque di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale di propria competenza. Formalità burocratiche – E’ richiesto il visto d’ingresso che sarà a cura della nostra organizzazione (occorre un mese circa). Necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi. Organizzazione – I pernottamenti sulle isole sono effettuati in tenda ad igloo di 2,5 x 2,5 m con brandina da campo, cuscino e sacco a pelo (tutti gli equipaggiamenti vengono forniti dall’organizzazione locale). Pranzi e cene sulla spiaggia dove è disponibile una tenda ristorante (con tavolini e sedie da campeggio) per ripararsi dal sole o da eventuale pioggia. Guida locale parlante italiano, nostro accompagnatore dall’Italia a partire da 8 partecipanti. Partenze Individuali – Nel caso di viaggiatori individuali, i trasporti a terra verranno effettuati utilizzando veicoli modello berlina o minivan.
Clima – Il clima è molto vario: nel bassopiano e alle isole Dahlak la temperatura è sempre oltre i 30°, con elevata umidità e con notti piacevolmente calde. Sull'altopiano invece, si è oltre i 2.000 mt, la temperatura è temperata e molto piacevole e va dai 20° fino a un massimo dei 30° in Aprile a un minimo di 8°-10° nel mese di Dicembre. Il periodo ideale per visitare l'Eritrea è quello che va da Ottobre ad Aprile. Possibilità di cieli nuvolosi e piogge sulle isole Dahlak a cavallo nei mesi di Dicembre e Gennaio. Disposizioni sanitarie – Non sono obbligatorie vaccinazioni. Il rischio di malaria esiste tutto l'anno nell'intero paese al di sotto dei 2000 metri ma sulle isole la presenza di zanzare è molto rara. Non c’è alcun rischio ad Asmara e sull’altopiano. Si consiglia comunque di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale di propria competenza. Formalità burocratiche – E’ richiesto il visto d’ingresso che sarà a cura della nostra organizzazione (occorre un mese circa). Necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi. Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio interessantissimo per noi italiani che possono vedere uno spaccato d’Italia di 50 anni fa. Una parte del viaggio si dedica al Mar Rosso con bagni e navigazione e una vita spartana sulle isole che richiede un grande spirito di adattamento e di disponibilità alla vita in comune, ma garantisce un grande senso di libertà. Temperature alte con un po’ di umidità sulla costa nei mesi di Ottobre e Marzo-Aprile, possibile tempo brutto nel periodo di fine anno.
NOTA IMPORTANTE Per via delle incertezze derivanti dal Covid-19, i prezzi attualmente pubblicati sono gli stessi dell’inverno 2020-21. Faremo il possibile per mantenerli invariati seppur non siamo in grado di assicurarlo. Gli eventuali aggiornamenti di quota verranno comunicati in fase di prenotazione e comunque prima di confermare la partecipazione al viaggio. QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano: € 3.280 base 10-14 partecipanti, con guida locale e nostro accompagnatore italiano € 3.450 base 8-9 partecipanti, con guida locale e nostro accompagnatore italiano Da aggiungere: - supplemento singola € 210 - supplemento per partenza da altre città su richiesta - (a) supplemento alta stagione aerea € 160 - tasse aeroportuali, fuel e security surcharge € 340 - copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto - costo individuale gestione pratica € 90 - visto consolare € 100 Facoltative: - supplemento per Hotel Italia ad Asmara (in doppia): € 195 - supplemento per Hotel Italia ad Asmara (in singola): € 340 NB: Si precisa che l’Hotel Italia non dispone di camere twin, ma solo di 10 camere con letti matrimoniali. Date di partenza: 1) (a) da venerdì 24 Dicembre a domenica 2 Gennaio 2022 (alta stagione aerea – speciale Capodanno, vedere programma dettagliato) 2) da venerdì 1 a domenica 10 Aprile 2022 Promozione “Prenota Prima” Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”.
Le quotazioni includono: Voli di linea in classe economica, accoglienza e trasferimenti privati da/per l’aeroporto, i pernottamenti in hotel e in tenda alle isole Dahlak, solo prima colazione durante il viaggio via terra, pasti inclusi durante i giorni sulle isole Dahlak, tutte le attrezzature da campo, trasporti in minibus o fuoristrada e barche veloci, guida locale parlante italiano e nostro accompagnatore italiano a partire da 8 partecipanti, staff eritreo, permessi di viaggio per le isole Dahlak, visite ed escursioni come specificato sul programma, assicurazione come specificato, dossier informativo/culturale sul paese. Le quotazioni non includono: Tutti pranzi e le cene all’infuori dei giorni alle isole Dahlak, eventuali tasse governative in uscita dal paese, il visto d’ingresso, mance ed extra personali, tutto quanto non espressamente specificato sul programma.
La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive” - Annullamento del viaggio prima della partenza - Interruzione viaggio (con rimborso dei giorni persi fino a € 5.000) - Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24 - Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro) - Bagaglio fino a € 750 - Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio - Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità permanente COPERTURA COVID 19 INCLUSA Rientro alla residenza Nel caso in cui restrizioni dipendenti da Covid19 rendano impossibile il rientro con il mezzo previsto dal contratto di viaggio, è fornito un titolo di viaggio con un mezzo alternativo (massimale per assicurato € 1.500,00). Prolungamento del soggiorno Nel caso in cui restrizioni dipendenti da Covid19 obblighino il prolungamento del soggiorno i costi per la struttura prevista sono rimborsati fino a 15 giorni (massimale per assicurato € 100,00 al giorno) Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince dalla tabella che segue: Quota totale fino a: Costo a passeggero* € 1.000,00 € 50 € 2.000,00 € 90 € 3.000,00 € 130 € 4.000,00 € 165 € 5.000,00 € 190 € 10.000,00 € 200 NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione pratica. *comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia. Copertura Integrativa E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000 stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da specificare espressamente all’operatore. Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro sito www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI • La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD / Euro = 0,89 in vigore nel mese di Marzo 2020. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario. • Per ragioni tecnico-organizzative – in fase di prenotazione o in corso di viaggio – l’itinerario via terra potrebbe subire delle modifiche, anche senza preavviso e persino pochi giorni prima della partenza, o potrebbe variare la rotta di navigazione, per motivi di sicurezza e altre circostanze straordinarie. In caso ciò avvenga si cercherà di mantenere invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. • Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento. • Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. • L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. Milano, 19.07.2021 n.1 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italia) Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595 E-Mail: info@viaggilevi.com // Web site: www.viaggilevi.com
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