ECUADOR - I Viaggi di Maurizio Levi
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in collaborazione con ECUADOR L’esplorazione amazzonica di Gaetano Osculati Tra villaggi andini, lagune, foresta amazzonica e vulcani seguendo le rotte dell’esplorazione amazzonica di Gaetano Osculati 18 giorni – in hotel e abitazione locale indigena L'Ecuador è il più piccolo paese degli aspri altipiani andini, una delle regioni del Sud America che più meritano di essere visitate. L’itinerario speciale che abbiamo elaborato ripercorre in parte la mitica esplorazione equatoriale del nostro connazionale Gaetano Osculati che nel 1846 decise di partire da Guayaquil dirigendosi dapprima attraverso la foresta Amazzonica e poi verso l’Oceano Atlantico, un avventura non priva di ostacoli e incontri entusiasmanti. Si prevede la visita del centro storico di Quito, un gioiello coloniale Patrimonio UNESCO; due giornate all’interno di un villaggio Waorani, una vera immersione antropologica in Amazzonia; Baños e Salinas de Bolivar; le regioni del Chimborazo e del Cotopaxi con i loro maestosi vulcani; il mercato andino di Guamote; la splendida cittadina di Cuenca, Patrimonio UNESCO, per terminare nella moderna città di Guayaquil. Il tour sarà accompagnato da Alberto Caspani, giornalista, docente di filosofia e studioso dell'esplorazione italiana.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenza 7 Settembre 2020 1° giorno / Italia – partenza Partenza nel pomeriggio dall’Italia con volo di linea per Guayaquil via Madrid. Pernottamento a bordo. 2° giorno / Guayaquil – Cuenca (circa 200 km) Verso sud Arrivo a Guayaquil, espletamento delle formalità d’ingresso, accoglienza da parte dello staff locale e partenza verso Cuenca, una delle più belle città del Paese, ricca di contrasti e originalità. Costruita sulle rovine dell'antica "Tomebamba", è oggi un centro artigianale rinomato per le splendide lavorazioni di metallo argentato, ceramica, prodotti tessili. La parte alta della città che è poi la parte storica, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Si visiterà la Catedrale Nuova ed il Museo delle culture aborigene, una collezione privata che raccoglie un vero e proprio tesoro archeologico, culturale ed etnografico dell'Ecuador. La visita continua con il Museo dei Cappelli di Panama, i famosi cappelli di paglia "toquila" d'origine equatoriale, provenienti da Montecristi, piccolo villaggio della provincia di Manabi, sulla costa pacifica. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione, pranzo libero, cena in hotel. 3° giorno / Cuenca – Ingapirca – Guamote (circa 230 km) Le rovine di Ingapirca Dopo la prima colazione partenza verso nord fino a raggiungere il sito di Ingapirca situata a 3100 m d'altitudine le cui rovine costituiscono il più importante sito precolombiano del paese, e a tutt’oggi rimane un mistero circa il vero utilizzo dell’intero complesso, fortezza, un osservatorio o un tempio consacrato? Terminata la visita del sito si prosegue per Guamote. Sistemazione e pernottamento in hotel. Pasti: colazione, pranzo libero, cena in hotel 4° giorno / Guamote – Puyo (circa 180 km) Il mercato indios Il piccolo villaggio, circondato da campi coltivati, il giovedì mattina fa da cornice a uno dei più bei mercati dell’Ecuador. Straordinariamente autentico il mercato di Guamote richiama le popolazioni indigene di lingua quechua dalle montagne circostanti. Gli indios scendono a piedi o a cavallo, conducendo dei lama carichi di merci e indossando i tradizionali abiti variopinti dei popoli andini. Ultimata la visita del mercato andino si prosegue per Puyo, il capoluogo della provincia di Pastaza, una tranquilla città della giungla, ma anche un centro commerciale e amministrativo. Lungo il tragitto sosta a Baños, famosa stazione termale e porta d’accesso all’Amazzonia. Pasti: colazione, pranzo libero, cena in hotel 5° giorno / Puyo – Coca (circa 250 km) Partenza verso la città di Coca, anch’essa di origine coloniale ma diventata oggi importante centro amministrativo, economico e finanziario e uno dei principali centri urbani della regione amazzonica. La crescita demografica ed economica della città è dovuta alla scoperta abbastanza recente di giacimenti petroliferi nella
zona. Arriveremo nel pomeriggio e in serata procederemo alla visita del Museo Macco, nato nel 2015 con lo scopo di promuovere e preservare il patrimonio culturale amazzonico e renderlo disponibile a tutta la collettività oltre che ai visitatori esterni. Oltre al Museo infatti è presente un auditorium, una biblioteca, mostre temporanee e un centro culturale. Nella serata di oggi si terrà l’importante evento di commemorazione della targa consegnata dall’Associazione culturale Gaetano Osculati al direttore del Museo Macco nell’agosto 2018 e che verrà presentata ufficialmente al pubblico per la prima volta, in occasione dell'allestimento della mostra su Gaetano Osculati lungo il Malecon della cittadina. A questa serata parteciperà un ampio pubblico, a partire dalle scuole e dalle università, unitamente alle autorità di Coca, della Provincia di Orellana e dell'Ecuador in generale. I viaggiatori de I Viaggi di Maurizio Levi saranno a tutti gli effetti delegati italiani in un evento che consolida un ponte di collaborazione culturale, turistico ed economico con l'Italia, in nome degli antichi rapporti allacciati da Gaetano Osculati più di 200 anni fa e delle finalità del progetto nazionale "Casa degli Esploratori". Pasti: colazione, pranzo libero, cena inclusa 6°-7°-8° giorno / Coca – Parco Nazionale Yasunì - Coca Immersione nella cultura Waorani Dopo la prima colazione partenza per il Parco Nazionale Yasunì, un viaggio di circa 5 ore che alterna una prima parte via terra e circa 2 ore e mezza di piroga lungo il fiume Shiripuno (ci si potrebbe bagnare quindi è utile avere a portata di mano un impermeabile e un sacco di plastica per proteggere i bagagli; è inoltre necessario avere con se un cappellino per ripararsi dal sole in quanto le imbarcazioni sono sprovviste di tendalino). La sistemazione per le prossime due notti sarà molto basica, si tratta di semplici capanne di legno. L’indomani giornata dedicata all’esplorazione dei territori Waorani (durante il soggiorno verranno forniti degli stivali di gomma, necessari per muoversi nel terreno fangoso). Al mattino presto, ancora prima della colazione, navigheremo sul fiume Shiripuno alla ricerca degli animali che popolano l’area, principalmente notturni. Con un po’ di fortuna avvisteremo capibara, scimmie, variopinti pappagalli, serpenti e tanto altro ancora. I Waorani si cibano prevalentemente di cacciagione e pesce ma nella loro attività “predatoria” hanno alcune regole etiche che vietano l’uccisione di cervi (perché animali dotati di occhi troppo simili all’uomo), delle anaconda e dei serpenti in generale in quanto considerate creature malvage e dei giaguari, perché considerati la reincarnazione dei loro sciamani. Per cacciare le prede vengono utilizzate delle lunghe cerbottane e dei dardi avvelenati
con il curaro. Rientro al villaggio per la prima colazione. Ci affiancheremo alle donne del villaggio dalle quali impareremo i metodi di semina, la raccolta ed utilizzo della manioca, la preparazione di bevande, etc.. I Waorani hanno inoltre una conoscenza approfondita delle piante commestibili e di quelle velenose e allucinogene. L’intera giornata sarà dedicata anche solo ad ammirare lo stile di vita e le semplici attività quotidiane che regolano la vita di questo villaggio. Dopo cena effettueremo una escursione notturna lungo il fiume alla ricerca degli alligatori (consigliamo di portare delle pile frontali o torce). L’ottavo giorno rientro nel primo pomeriggio verso Coca. Sistemazione in hotel. Pasti: colazioni, pranzi e cene incluse I due pernottamenti sono previsti all’interno di una capanna di legno ricoperta di frasche e con un pavimento formato da assi di legno leggermente rialzato da terra. All’interno di questa capanna comune verranno sistemate delle tende e verrà fornito un materassino. Il clima è caldo umido con temperature che di notte richiederanno un sacco a pelo leggero o un sacco lenzuolo (tutto il bagaglio non necessario potrà essere lasciato in hotel a Coca). I pasti saranno consumati in un’altra capanna comune e verranno forniti bicchieri, piatti e posate. L’acqua verrà purificata e quindi servirà avere con se una borraccia personale da riempire all’occorrenza. Ci sono quattro bagni all’aperto e due docce da campo portatili. 9° giorno / Coca – Papallacta (circa 250 km) Le piscine di acqua termale a 3.300 metri di altitudine Dopo la prima colazione partenza verso Baeza; lungo il tragitto visiteremo la valle sacra di Cotundo dove sono stati rinvenuti dei petroglifi risalenti al 300 a.C. ognuno raffigurante diversi soggetti e incisi con stili differenti. Il petroglifo più grande rappresenta un essere zoomorfo, con una testa d’uomo ed il corpo di rana, essere che per le culture amazzoniche rappresenta la fertilità della terra. Dopo il pranzo libero trasferimento verso Papallacta, un minuscolo villaggio a 3.300 metri di altezza, circondato da uno scenario grandioso: nelle giornate limpide si può ammirare la punta innevata del Vulcano Antisana (5.753 m) che svetta oltre i lussureggianti pendii delle colline. Bagno nelle calde acque terapeutiche delle Termas de Papallacta, un complesso di oltre trenta piscine di acqua calda e cristallina. Si continua verso sud-est, lasciando le alte terre andine dalle vette innevate, per ritrovarsi in poche ore a 300 metri di altezza, in piena foresta tropicale, ai confini dell’immenso Bacino del Rio delle Amazzoni. Pasti: colazione, pranzo libero, cena in hotel
10° giorno / Papallacta – Pintag – Quito (circa 110 km) Il vulcano Antisana e la casa di Alexander Von Humboldt Partenza in mattinata verso Pintag, un piccolo villaggio di montagna (2830 mt slm) a sud di Quito, dove visiteremo la casa dove visse circa oltre due secoli fa il celebre geografo Alexander Von Humboldt. Uno degli studi effettuati da Von Humboldt fu mirato a trovare le cause scatenanti dei vari fenomeni naturali e trovo diverse risposte proprio in Sud America dove si dedicò, come il nostro connazionale Gaetano Osculati, a diverse esplorazioni, alla raccolta e alla catalogazione di materiali fino raggiungere la conclusione che la natura è come una rete in cui tutto è connesso. Nei pressi dell’abitazione potremo passeggiare, ammirare la vetta del Vulcano Antisana che si erge non lontano e se fortunati anche condor e altri degli animali che vivono in libertà in questa zona. Il viaggio prosegue verso Quito dove arriveremo nel pomeriggio Pasti: colazione, pranzo libero, cena inclusa 11° giorno / Quito La città vecchia, Patrimonio dell’Umanità Giornata dedicata alla visita della capitale dell’Ecuador. Situata in una valle andina a 2.850 metri di altezza ai piedi del vulcano Pichincha (4.790 m), Quito, seconda capitale più alta del mondo, vanta una posizione spettacolare. La sua principale attrazione è la città vecchia, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, un insieme di facciate seicentesche, pittoresche plazas e chiese che mescolano elementi spagnoli, moreschi e indigeni. Visita della città: la Plaza Grande, il cuore della città vecchia, con l’austero Palacio del Gobierno (il Palazzo Presidenziale) e la Cattedrale, custode di affascinanti opere d’arte sacra attribuite alla Escuela Quiteña; la Compañia de Jesùs, la chiesa più sfarzosa di Quito e un fulgido esempio di arte barocca; la Plaza San Francisco, una vasta piazza acciottolata, alle cui spalle si ergono il Vulcano Pichincha, i lunghi muri imbiancati a calce e i campanili gemelli della più antica chiesa ecuadoriana. Nel pomeriggio escursione alla “Mitad del Mundo”, il luogo in cui, nel 1736, Charles Marie de La Condamine condusse le misurazioni che dimostrarono che la linea equatoriale passava in quel punto della terra. L’Ecuador deve gran parte della sua fama, nonché il nome stesso, all’Equatore. Rientro in città e sosta in un’azienda in cui si produce un cioccolato di qualità il cui nome, in lingua nativa quechua, significa “natura”, proprio a voler indicare che i prodotti dell'azienda sono naturali e autoctoni. Pernottamento in hotel. Pasti: prima colazione, pranzo e cena in ristoranti locali.
12° giorno / Quito – Cotopaxi – Lasso (circa 95 km) La montagna dal profilo elegante Partenza verso sud lungo la Panamericana attraverso la Valle dei Vulcani tra la Cordigliera Occidentale e la Cordigliera Orientale. Arrivo dopo un paio di ore al Parco Nazionale Cotopaxi, il più famoso parco dell’Ecuador continentale. Con i suoi 5.897 metri di altezza, il Cotopaxi è la seconda montagna dell’Ecuador, ma è senz’altro superiore al Chimborazo (6.310 m) per l’eleganza del suo profilo. Il Parco Nazionale, che si estende su una superficie di 33.400 ettari, è una riserva ecologica molto interessante dal punto di vista geologico e botanico. Le sue pendici, ricoperte da uno strato di ghiaccio che poi cede il passo a un pàramo (steppa di montagna) in pendenza dalle sfumature verdi e dorate, ospitano cavalli selvatici, lama, volpi, cervi, condor andini e il sempre più raro orso dagli occhiali. Si inizia a ridiscendere l’Avenida dei Vulcani fino a raggiungere Lasso e la graziosa Hacienda dove si pernotterà. Pasti: colazione, pranzo in ristorante locale, cena in hotel 13° giorno / Lasso – laguna Quilotoa – Riobamba Il lago Quilotoa e la “sultana delle Ande” Partenza verso il Lago Quilotoa, generatosi nel tempo all’interno di un cratere di un vulcano, profondi circa 250 metri anche se in costante diminuzione. Dal bordo del cratere si può godere di una meravigliosa vista sia spaziando verso l’orizzonte che ammirando le verdi e cristalline acque del lago circa 400 metri più in basso. La colorazione verdastra deriva dal discioglimento dei minerali presenti nel vulcano ancora parzialmente attivo. E’ possibile scendere, a piedi o a dorso di un mulo, lungo un ripido sentiero (l’escursione dura all’incirca 4 ore e va segnalata l’assenza di ombra lungo il tragitto). Terminata la visita si prosegue verso la cittadina di Riobamba, soprannominata la “sultana delle Ande” per la sua posizione privilegiata ai piedi del Chimborazo. Lo sviluppo di Riobamba è dovuto alla presenza della ferrovia che collega la costa alla zona andina e tuttora rappresenta un importante luogo d’incontro tra gli abitanti e i campesinos della Sierra vengono a vendere e commerciare cereali, verdura e tessuti. Oltre alla Cattedrale, si possono ammirare piazze dai giardini curati e variopinti mercati. Pasti: colazione, pranzo libero, cena in hotel
14° giorno / Riobamba – Chimborazo – Salinas de Guaranda (circa 110 km) La vetta più alta del Paese Partenza verso nord ovest fino alla Riserva Faunistica del Vulcano Chimborazo che con i suoi 6.310 metri è la cima più alta delle Ande ecuadoriane. Possibilità di raggiungere in auto la base del vulcano a 4.800 metri di altitudine. I più arditi possono proseguire a piedi fino a uno dei più alti rifugi del mondo, sito a 5.000 m. Nel pomeriggio si percorre un breve ma tortuoso tratto fino a raggiungere Salinas de Guaranda (3.550 m), piccolo borgo rurale la cui economia principale ruota intorno alle miniere di sale presenti nella zona e alle cooperative sociali. Pernottamento in hotel. Pasti: prima colazione, pranzo libero, cena in hotel. Riserva Faunistica del Vulcano Chimborazo La riserva è molto interessante dal punto di vista geologico, faunistico e botanico. Le pendici del vulcano cedono il passo al pàramo (steppa di montagna) dalle sfumature verdi e dorate, che ospita cavalli selvatici, vigogne, lama, volpi e condor andini. Geologicamente il Chimborazo è un vulcano inattivo del Quaternario, provvisto di una cupola senza cratere; fino al 1852 si è creduto che fosse la vetta più alta del mondo. Tuttavia, a causa dello schiacciamento del globo in corrispondenza dei poli, la cima del Chimborazo, prossima all’equatore, è l’elevazione più lontana dal centro della Terra. Sebbene il Chimborazo sia 2 .547 metri più basso dell’Everest, la sua sommità dista dal
centro della Terra 2,5 km in più della cima della montagna himalayana. Se si intende quindi come “montagna più alta” quella che si protende maggiormente nello spazio, il vulcano Chimborazo è in assoluto la più alta vetta terrestre. 15° giorno / Salinas de Guaranda Tra miniere di sale e cooperative Salinas de Guaranda conta circa un migliaio di abitanti e deve in qualche modo il suo sostentamento economico ad un missionario italiano, Antonio Polo, che nel 1971 arrivò a Salinas e aiutò la popolazione ad organizzarsi in piccole cooperative fornendo inoltre una sorta di formazione professionale; la prima di queste fu destinata alla produzione del formaggio, ora troviamo cooperative impiegate nella produzione di cioccolato, capi d’abbigliamento di lana, oli essenziali, organizzazione di circuiti turistici e tanto altro ancora. Il successo di queste iniziative ha contribuito alla crescita dell’economia locale e fa di Salinas un esempio anche per le cittadine limitrofe. Durante la giornata si potranno visitare diverse di queste cooperative oltre alle miniere di sale. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione, pranzo e cena inclusi 16° giorno / Salinas de Guaranda – Guayaquil (circa 200 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud fino a Guayaquil, centro economico e uno dei maggiori porti sul Pacifico meridionale, fondata nel XVI° secolo ed oggi moderna e vibrante città. Le principali attrattive della città sono la Cattedrale moderna, costruita sulle ceneri della struttura originaria risalente al 1547 e caratterizzata da un architettura in gran parte semplice ma con la facciata principale ricca di decorazioni in stile neogotico, la Torre Morisca, eretta in stile moresco nel 1770 ma ricostruita diverse volte, alta 23 metri e visitabile tramite una scala a chiocciola che conduce fino alla sommità, la Rotonda, imponente e scenografico monumento che rappresenta l’incontro che ebbe luogo nel 1822 tra Bolivar e San Martin, e infine il panoramico Cerro Carmen. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione, pranzo libero, cena in hotel 17° giorno / Guayaquil Prima colazione in hotel e trasferimento in aeroporto. Partenza per l’Italia, con scalo europeo. Pernottamento a bordo Pasti: liberi 18° giorno / Arrivo in Italia Arrivo in Italia in serata.
Itinerario: Sistemazioni previste o similari: Guayaquil: Wyndam Guayaquil 4* Cuenca: El Dorado Hotel 4* Guamote: Inti Sisa 3* Puyo: Hotel Turingia 3* Coca: Hotel El Auca 3* Yasunì: pernottamento presso comunità locale Papallacta: Termas de Papallacta 4* Quito: Alameda Mercure 4* Lasso: San Agustin del Callo 5* Riobamba: Hotel Abraspungo 4* Salinas de Guaranda: Hotel El Refugio 4 *
Biografia di Gaetano Osculati Primogenito di undici fratelli, nacque nel 1808 a San Giorgio al Lambro (Monza Brianza), da un agiata famiglia della borghesia lombarda. Ricevette la sua prima educazione presso i padri barnabiti di Monza, per iscriversi poi alla facoltà di medicina dell’Università di Milano, che abbandonò tuttavia già al secondo anno, per dedicarsi ai viaggi e alle scienze naturali. Ottenne il diploma di capitano di lungo corso, e in qualità di cadetto si imbarcò su navi mercantili per compiere il tirocinio. Era però intollerante della disciplina e, potendo disporre di una buona rendita familiare, decise di intraprendere alcuni viaggi per conto proprio. Compì il primo nel 1831-32, visitando Egitto, Palestina, Siria e Asia Minore. Trascorso un breve periodo di riposo a Milano, nel 1834 ripartì diretto in America meridionale. Approdò a Montevideo e dopo alcuni mesi intensi fatti di avventurose esplorazioni, ricerche naturalistiche, etnografiche ed entomologiche rientrò in Europa. Tra il 1841 e il 1842 fu impegnato in una spedizione alla volta della Persia e dell’Indostan, questa volta accompagnato dall’amico Felice De Vecchi, un pittore appassionato di scienze naturali e di archeologia. Fin dal suo ritorno da questa spedizione, Osculati cominciò a progettare un giro completo del mondo, che gli avrebbe dovuto offrire la possibilità di visitare le parti dell’India non toccate nel viaggio precedente e di inoltrarsi nell’Oceania. Salpato da Marsiglia nell’agosto 1846, non riuscì nemmeno a iniziare la circumnavigazione dell’Africa perché la nave si incendiò all’ingresso dello Stretto di Gibilterra. Dovendo comunque giustificare i sussidi ricevuti dai musei di scienze naturali di Milano e di Torino decise di proseguire il viaggio alla volta delle terre equatoriali americane. Sbarcato a Guayaquil il 2 aprile 1847, riprese il viaggio in canoa lungo il fiume Babahoyo, per salire poi a cavallo a Guaranda, nella cordigliera occidentale, e pervenire infine ad Ambato e a Quito. La sua intenzione era di seguire le orme del conquistatore spagnolo Francisco de Orellana e risalire il rio Napo fino alla confluenza con il Rio delle Amazzoni, di cui si proponeva di raggiungere la foce. Dopo un tentativo non riuscito di salire alla vetta del Pichincha, da cui tornò però carico di piante e di uccelli, decise di partire da Quito il 7 giugno, giungendo a Papallacta attraverso la catena di Guamani, dove ebbe l’opportunità di osservare esemplari giganteschi di fossili. Superata Baeza, il fallimento dei tentativi di attraversare il fiume Cosanga fornì ai portatori indigeni, che lo accompagnavano e che non avevano mai gradito il suo atteggiamento nei loro confronti, l’occasione di lasciarlo solo in un ambiente ostile. Ripreso il viaggio grazie anche all’intervento del presidente della Repubblica dell’Ecuador, il 28 luglio raggiungeva Puerto Napo, dove si fermò più di tre mesi a curarsi i piedi piagati, approfittando della sosta anche per raccogliere esemplari zoologici e botanici, materiali etnografici e informazioni sulla cultura degli indiani del Quijos. Il 26 ottobre incominciò a discendere in canoa il Napo, per evitare le marce via terra e, dopo aver raggiunto Santa Rosas de Oa e aver superato la confluenza del Suno e il Coca, raggiunse i villaggi abitati dagli Zàpari. Oltrepassata la foce dell’Aguarico e quella del Curary, il 29 ottobre toccò il punto di confluenza del Napo col Rio delle Amazzoni e il giorno successivo cominciò a discendere le acque di questo fiume, lungo il quale ebbe l’opportunità di conoscere gli Yagua, gli Orejones, i Ticuna e i Mayoruna. Raggiunse l’Atlantico il 30 marzo a Parà (Belém). Le notizie dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa lo indussero a rientrare nella sua città (giugno 1848). Cedette allora una parte importante degli esemplari che aveva raccolto al Museo civico di storia naturale, dove rimasero fino alla seconda guerra mondiale, quando i bombardamenti aerei dell’agosto 1943 distrussero quasi completamente il museo e le sue collezioni. Sposò Lucia Cecilia Tagini, dalla quale ebbe due figlie, e si ritirò a vita privata. Morì ad Affori il 14 marzo 1894.
Altre informazioni: Organizzazione e trasporti – Si utilizzano minivan per il circuito terrestre e piroghe a motore per la navigazione sul Rio Shiripuno (senza tendalino). Tour privato lungo tutto il circuito con guida di lingua italiana e accompagnatore dall’Italia (Alberto Caspani, giornalista, docente di filosofia e studioso dell'esplorazione italiana) Pernottamenti e pasti – Pernottamenti in hotel 4*-5* e accampamento nativo. Pasti come da programma (5 pranzi e 16 cene). Durante il soggiorno presso l’accampamento nativo verrà fornita acqua depurata, sarà necessario portare una propria borraccia personale per riempirla all’occorrenza. Altimetria – Come riportato sul programma, alcune località incluse nell’itinerario superano i 3.000 mt. I pernottamenti più alti sono a Guamote (circa 3000 mt), Papallacta (circa 3300 mt), Lasso (circa 3000 mt), Salinas de Guaranda (circa 3500 mt). Clima – Il paese può essere suddiviso in quattro regioni: le pianure costiere a ovest, gli altipiani andini al centro, le foreste del Bacino del Rio delle Amazzoni a est e, circa 1.000 km a ovest della terraferma, le Isole Galápagos. Sugli altipiani la stagione secca è compresa tra Giugno e Settembre e intorno a Natale, ma sulle montagne anche la stagione delle piogge non è particolarmente umida, le giornate sono miti tutto l’anno con temperature medie che variano da un minimo di 5°C a un massimo di 20°C. Il Bacino del Rio delle Amazzoni è umido e piovoso tutto l’anno con temperature più elevate. Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione. Ricordarsi le medicine di uso personale, in particolare sonniferi e analgesici. Formalità burocratiche – Necessario il passaporto con validità di almeno 6 mesi. Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio dalle caratteristiche paesaggistiche, naturalistiche e culturali. Una grande varietà di ambienti spettacolari. Si richiede un ottimo spirito di adattamento durante le tre giornate dedicate al Parco Nazionale Yasunì dove entreremo in contatto con una comunità nativa e dove non esistono servizi, mezzi di trasporto e strutture diverse da quelle utilizzate dagli indigeni stessi. Vivere questa fantastica esperienza avvicinerà il viaggiatore alla realtà locale e alle gesta storiche dell’esploratore Gaetano Osculati.
QUOTAZIONI PER PERSONA per i soli servizi in loco: € 5.490 base 10-14 partecipanti con accompagnatore dall’Italia Da aggiungere: - supplemento singola € 980 - tasse aeree, fuel e security surcharge incl. € 510 - copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto - costo individuale di gestione pratica € 90 NB: il supplemento singola è eliminabile in caso di condivisione in camera doppia con un altro partecipante, previa verifica della disponibilità Data di partenza: Da lunedì 7 a giovedì 24 Settembre 2020 Operativo voli: UX1062 07SEP M. MALPENSA - MADRID 1815 2035 UX 39 08SEP MADRID – GUAYAQUIL 0155 0855 UX 40 23SEP GUAYAQUIL – MADRID 1105 0500 UX1065 24SEP MADRID – M. MALPENSA 0740 0945 Ux: Air Europa Promozione “Prenota Prima” Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”. Le quotazioni includono: I voli intercontinentali, i servizi a terra privati, trasporti con gli automezzi previsti, i pernottamenti con prima colazione, i pasti come da programma, guida locale parlante italiano, accompagnatore italiano a partire da 10 partecipanti, tassa d’ingresso per il Parco Nazionale Chimborazo, gli ingressi ai siti d’interesse, assicurazione come specificato, dossier informativo/culturale o guida. Le quotazioni non includono: i pasti come da programma, acqua e bevande, le eventuali tasse locali in uscita dal paese, le tasse d’immigrazione (20 US$/pax), le eventuali escursioni opzionali, le mance e le spese personali, tutto quanto non specificato.
La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive” - Annullamento del viaggio prima della partenza - Interruzione viaggio (con rimborso dei giorni persi fino a € 5.000) - Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24 - Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro) - Bagaglio fino a € 750 - Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio - Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità permanente Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince dalla tabella che segue: Quota totale fino a: Costo a passeggero* € 1.000,00 € 50 € 2.000,00 € 90 € 3.000,00 € 130 € 4.000,00 € 165 € 5.000,00 € 190 € 10.000,00 € 200 NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione pratica. *comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia. Copertura Integrativa E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000 stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da specificare espressamente all’operatore. Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro sito www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD/Euro = 0,90 in vigore nel mese di Gennaio 2020. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario. Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. Le tariffe aeree indicate sono orientative, dipendono dal periodo di viaggio e da quanto tempo si è in anticipo rispetto alla data di partenza. Al momento della vostra richiesta di opzione o prenotazione verificheremo l'effettivo importo del biglietto aereo. Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. Per lo svolgimento di alcuni nostri programmi è necessario l’utilizzo di voli interni operati da compagnie locali non conformi ai requisiti della Comunità Europea, indicate all’interno di un elenco comunitario. Le assicurazioni europee non coprono i disservizi a esse correlati. Le penali per eventuali cancellazioni dei servizi di questo itinerario sono più restrittive e derogano da quelle standard in favore delle seguenti: dalla prenotazione a 90 gg prima della partenza il 30%; da 89 a 60 giorni prima della partenza il 40% ; da 59 a 45 giorni prima della partenza il 60%; da 44 giorni alla partenza il 100%. Dal 22 Luglio 2018 è obbligatorio essere in possesso dell’assicurazione medica per l’ingresso nel Paese. Milano, 13.01.2020 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy) Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595 E-Mail: info@viaggilevi.com – Web site: www.viaggilevi.com
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