Ecosistemi europei per l'innovazione: buon governo e sostegno efficace per la Specializzazione Intelligente (Smart Specialisation)
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Ecosistemi europei per l'innovazione: buon governo e sostegno efficace per la EVENTO Specializzazione Intelligente (Smart Specialisation) ORGANIZZATORI Comitato delle Regioni e Commissione Europea (partner: EBN, IASP, EARTO, ClusterCollaboration) LUOGO Comitato delle Regioni, Rue Belliard 99-101, 1040 Bruxelles DATA E ORA Dalle 9 alle 16.15 Sessione mattutina Carlos Moedas, Commissario per la Ricerca, Scienza e Innovazione Markku Markkula, Presidente del Comitato delle Regioni (video messaggio) Yoomi Renström, Capo della commissione SEDEC/Comitato delle Regioni e membro del Consiglio Comunale di Ovanåker, Svezia Ramón Luis VALCÁRCEL SISO, Vice-Presidente del Parlamento Europeo Nicola De Michelis, Capo di Gabinetto del Commissario per lo sviluppo regionale e urbano Kevin Morgan, professore presso School of Planning and Geography- Università di Cardiff, Consigliere Speciale del Commissario europeo per la politica regionale e urbana, Membro del gruppo consultivo della Commissione europea sulla specializzazione intelligente Iñaki San Sebastián, vice direttore di TECNALIA Álvaro Simón de Blas, Presidente di EBN e rappresentate Spanish BICs - BIC Euronova Malaga Jean-François Balducchi, Presidente IASP e CEO di Atlanpole Nantes (Francia) Jerzy Langer, CEO, Wroclaw EIT+ (Polonia) RELATORI Sessione Pomeridiana: Gruppo "Interconnettere domini e attori dell’innovazione: rafforzare la la collaborazione tra parchi scientifici e tecnologici e cluster" Luis Sanz, Direttore Generale IASP, Spagna Marc Pattinson, Inno Group Katia Mirochnitchenko, direttore Generale Optitec Pole de Compétivité, Parco scientifico Château Gombert, Marsiglia, Francia Fabrizio Conicella, direttore Parco scientifico e cluster Bio Industry Park, Italia Catherine Johns, Netpark, GB Josep Piqué, 22@Barcelona, Spagna Jari Lauronen, CEO Parco scientifico Joensuu, Finlandia; presidente IASP European Division Sessione conclusiva Christian SaublensCEO EURADA Raffaele CattaneoCapo della commissione COTER- CoR Normunds Popens, Vice direttore generale DG per lo sviluppo regionale e urbano.
In data 26 gennaio, si è svolta presso la sede del Comitato delle Regioni a Bruxelles una importante conferenza dedicata agli ecosistemi europei per l’innovazione. L’incontro aveva come obbiettivo quello di scambiare saperi ed esperienze per sostenere l’imprenditorialità innovativa a livello territoriale nel contesto di attuazione delle strategie di specializzazione intelligente, la cosiddetta Smart Specialisation Strategies (S3). Al tavolo di discussione si sono seduti non solo rappresentanti politici a vari livelli e accademici, ma anche professionisti provenienti da organizzazioni impegnate nel sostegno alle imprese e ai processi di innovazione. Valore aggiunto della conferenza è stato dal dialogo diretto e costruttivo condotto durante la giornata da soggetti impegnati sul tema ad un livello teorico e di policy e da altri che invece si occupano di innovazione quotidianamente sul campo. Il contesto: i Fondi strutturali e di investimento europei sono lo strumento principale della politica di coesione dell’Unione europea, e contribuiscono con 118 miliardi di Euro agli obiettivi di crescita intelligente dell'UE, al fine anche di migliorarne le performance in materia di ricerca, innovazione e Mercato Unico Digitale. La pietra miliare degli investimenti in attività di ricerca, sviluppo e innovazione (R&S&I) sono le strategie regionali per la specializzazione intelligente (RIS3) che le autorità nazionali e regionali in tutta Europa devono elaborare per favorire l’utilizzo più efficiente dei fondi strutturali, rendendo l’innovazione una priorità per tutte le regioni, ed evitando sovrapposizioni e repliche delle strategie regionali di sviluppo. Nello specifico, le strategie per la specializzazione intelligente richiedono alle autorità territoriali di identificare le specializzazioni relative alle conoscenze più adatte al loro potenziale di innovazione guardando alle risorse e capacità di cui già dispongono. Il risultato atteso è quello di una strategia bottom up (dal basso verso l’alto) dove le autorità locali, le imprese, i centri di ricerca, le università presenti sul territorio collaborano per identificare i settori di specializzazione. Tale collaborazione è fondamentale per la creazione di un ecosistema nel lungo periodo favorevole all’innovazione, che permetta così di accumulare una massa o potenziale critico a livello regionale anche attraverso la cooperazione con altre regioni. Lavoratori qualificati, un sistema della ricerca e dell'istruzione di alta qualità e aperto all’internazionalizzazione, un contesto favorevole all’attività d’impresa sono gli ingredienti fondamentali per il successo. Sessione mattutina Alla sessione mattutina hanno partecipato rappresentanti politici, accademici e professionisti provenienti da istituti di promozione delle imprese e dell’innovazione. I partecipanti hanno attivamente dibattuto gli aspetti fondamentali su cui è necessario investire nell’immediato per offrire un effettivo supporto alla specializzazione intelligente. Nonostante il ruolo chiave della strategia di innovazione regionale per la specializzazione intelligente (RIS3) non sia stato messo in discussione, numerose criticità sono state rilevate e generalmente riconosciute dai diversi partecipanti al dibattito. Di seguito i principali spunti di riflessione: • è necessario instaurare e rafforzare un sistema di valutazione qualitativa e quantitativa delle politiche volte all’innovazione regionale per la specializzazione intelligente in maniera da facilitarne l’aggiornamento e adattandone così gli obbiettivi finali. Inoltre, la valutazione del processo attuativo della S3 assume valenza rilevante in termini di responsabilità e trasparenza verso il pubblico in quanto rende conto dei risultati raggiungi tramite l'utilizzo di risorse finanziarie pubbliche.
• Gli investimenti risultano ad oggi ancora frammentati e insufficienti (il Seal of Excellence rappresenta un recente tentativo di creare sinergie tra i fondi strutturali e il programma Horizon2020). Una sempre maggiore sinergia tra i differenti programmi di finanziamento è essenziale al fine di evitare sovrapposizioni o sprechi di risorse pubbliche. • La strategia regionale per la specializzazione intelligente (RIS3) presuppone l’esistenza di "smart cities" (standard elevanti nella gestione della cosa pubblica, innovazione nel settore pubblico, leadership politica, supporto effettivo alle imprese innovative). La realtà però è spesso diversa: il processo di apprendimento all’interno della pubblica amministrazione è difficoltoso, il modello generalmente accettato per il processo di innovazione è quello cosiddetto lineare – che comporta l’assenza di feedback durante il processo di sviluppo dell’innovazione - e le università non sono sufficientemente connesse con tessuto imprenditoriale e produttivo locale (ricerca infatti non è sinonimo di innovazione). È necessario quindi instaurare nuovi tavoli di discussione tra le regioni, le università, le imprese ed incentivare un dialogo intersettoriale. • la politica a livello nazionale ed europeo deve affrontare la sfida della dimostrazione dell’efficacia delle strategie di specializzazione intelligente – si registra in questo senso una mancanza di fiducia diffusa, soprattutto nei paesi di nuova adesione all'UE. Non dobbiamo dimenticare infatti che la S3 è un processo e in quanto tale richiede tempo. A questo proposito le buone pratiche e le storie di successo devono avere maggiore visibilità e diffusione. Sessione pomeridiana Interconnettere settori e attori dell’innovazione: focus tematico sulla collaborazione tra parchi scientifici e tecnologici e cluster La sessione pomeridiana dell’evento si è concentra sulle interazioni tra parchi scientifici e tecnologici (science & technology park-STP) e i cluster - da qualche anno infatti i cluster sono oggetto di una maggiore attenzione a tutti i livelli di governance nel contesto dell’attuazione di strategie di specializzazione intelligente. Dopo una breve introduzione da parte del direttore generale di IASP - la rete mondiale di parchi scientifici e aree di innovazione attiva dal 1984 - i relatori hanno illustrato esperienze concrete di interazione tra parchi scientifici e cluster che hanno contribuito in maniera positiva allo sviluppo economico della regione interessata grazie allo scambio di conoscenze tra università e aziende e alla valorizzazione di una cultura della creatività e dell'innovazione. I parchi scientifici e tecnologici si sono spesso rivelati catalizzatori per lo sviluppo di cluster innovativi, dando vita a veri e propri Poli di Innovazione. Inoltre, tali interazioni hanno dimostrato di poter avere un impatto positivo anche sulle prestazioni e la competitività delle imprese, in particolare le PMI, facilitando il loro processo di internazionalizzazione anche grazie alla partecipazione alle reti globali di imprese innovative e di istituti di ricerca. L’incontro è stato occasione per annunciare le nuove funzionalità, in attivazione durante il corrente mese di febbraio, della piattaforma europea European Cluster Collaboration Platform, attiva dal 2010. La piattaforma online fornisce informazioni e supporto attraverso a cluster che vogliono migliorare e aumentare la loro competitività attraverso la cooperazione transnazionale e internazionale. La piattaforma facilita anche la cooperazione tra membri del cluster stesso (aziende e istituti di ricerca e sviluppo). Esempi di buone pratiche presentate: • Optitec Pole de Competitivitè - Chateau Gombert Science Park, Francia: Il Cluster OPTITEC riunisce oltre 130 aziende operanti nel settore della fotonica nel sud-est della Francia con un fatturato annuo di 1,3 miliardi di euro e 10 000 dipendenti. Ad oggi, OPTITEC ha assegnato la
propria etichetta (OPITEC label) – destinata a progetti incentrati su applicazioni e saldamente ancorati al territorio - a oltre 290 progetti comuni per un valore totale di 550 milioni di euro e 120 milioni di euro di sovvenzioni. Oltre ai progetti congiunti di ricerca e sviluppo attraverso il programma "Outlook PMI", OPTITEC è impegnata nella creazione di un ecosistema di sviluppo favorevole alle PMI (es. Aix-Marseille French Tech, l’Hotel Technologique-Marseille innovation) • Science Park and cluster Bio Industry park Silvano Fumero, Italia: BioPmed è un polo di innovazione (Innovation Cluster) per i settori biotecnologico e biomedicale (biotecnologie, farmaceutica, diagnostica, tecnologia medica, h-health e servizi sanitari) costituito in Piemonte presso la sede del Bioindustry Park Silvano Fumero. Ad oggi, riunisce 80 tra imprese e centri di ricerca attivi nel settore delle scienze della vita. • NETPark, Inghilterra: Netpark - Parco Tecnologico Nord Est - fornisce un ambiente dinamico e di supporto per accelerare la crescita di imprese locali innovative ad alto contenuto tecnologico nei mercati globali. Netpark incoraggia relazioni di collaborazione multidisciplinare, promozione dell'innovazione, delle imprese e la prosperità economica. Le attività di sviluppo economico hanno interessato negli scorsi anni anche progetti volti ad affrontare importanti sfide sociali osservate sul territorio, (ad esempio il problema dell’isolamento/esclusione sociale nella Contea di Durham). • La Salle Technova, Barcellona, Spagna: Innovation Park La Salle è un ecosistema innovativo dove gruppi universitari di ricerca, dipartimenti di innovazione, nuove e vecchie imprese tecnologiche sono integrate per creare sinergie. Si tratta di una struttura intermedia nel sistema di innovazione territoriale dotato di piattaforme tecnologiche e fisiche, il cui scopo è di contribuire alla competitività delle imprese dall'ambiente universitario (vedi anche 22@Barcelona) Osservazioni conclusive La conferenza si è rivelata densa di contenuti a dimostrazione di come la creazione di un ecosistema innovativo in Europa sia percepito come prioritario da molteplici tipologie di stakeholder. A conclusione dei lavori sono stati ribaditi alcuni temi principali, che vogliono essere spunto per future discussioni e approfondimenti: • il ruolo degli enti locali e regionali è fondamentale; attraverso l’interazione con gli altri attori presenti sul territorio - università, piccole e medie imprese e società civile – possono essere il motore di un approccio bottom-up di successo: l’innovazione deve partire dal basso; • le autorità pubbliche, a cominciare dalle università devono aprirsi maggiormente all’innovazione e lavorare a stretto contatto con le realtà imprenditoriali locali. Lavorare a compartimenti stagni non incentiva la nascita di un ecosistema locale volto all’innovazione; • le istituzioni europee giocano un ruolo fondamentale nel delineare le aree prioritarie di intervento e fungono da propulsore per nuove iniziative. Nonostante ciò è necessario ridurre il divario tra la dimensione politica e la realtà concreta della specializzazione intelligente nei territori; • ogni regione nel delineare la propria strategia per una specializzazione intelligente deve partire dalle risorse ed eccellenze già presenti sul territorio. A partire da queste deve identificare
poche e chiare aree chiave di specializzazione e su queste lavorare in maniera programmatica evitando sovrapposizioni e repliche con altre regioni; • la chiave del successo è un approccio multilivello: tutti gli attori di un territorio devono essere coinvolti (idea concreta di sussidiarietà) e devono lavorare insieme. La seguente metafora è esplicativa del modello auspicabile: un’orchestra sinfonica dove ogni musicista suona il proprio strumento (che presenta caratteristiche diverse) ma tutti suonano insieme la stessa musica; • è fondamentale condividere le esperienze di buone pratiche; nonostante le numerose criticità sottolineate durante la conferenze e la lentezza nel raccogliere i frutti della programmazione europea nel campo dell’innovazione i relatori sono convenuti sull’importanza del lavoro svolto fino ad ora e hanno invitato i partecipanti a continuare il lavoro di gruppo interdisciplinare e transfrontaliero per la creazione di un ecosistema europeo dell’innovazione. Ulteriori informazioni (incluse le presentazioni dei relatori) sono reperibili al seguente link: http://cor.europa.eu/en/events/Pages/innovation-ecosystem.aspx Bruxelles, 3 Febbraio 2016 Verdiana Zendri Rappresentanza della Regione europea Tirolo - Alto Adige - Trentino 45-47, rue de Pascale, B - 1040 Brussels provincia.trento@alpeuregio.eu Tel.: +32 (0)2 743 27 00 – 01 Fax: +32 (0)2 742 09 80
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