E' on line il programma di pordenonelegge 2018 - Il Discorso

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E’ on line il programma di
pordenonelegge 2018
Sono ben 58 le anteprime italiane e internazionali a
cominciare da    Arturo Perez Reverte, maestro del romanzo
storico, che ha scelto il festival per presentare in Italia
“L’ultima carta è la morte”, il nuovo libro edito Rizzoli in
uscita l’11 settembre: sarà un incontro esclusivo, perché il
grande narratore farà tappa solo a Pordenone, venerdì 21
settembre (ore 18, Teatro Verdi) con l’ultimo noir che vede
protagonista l’agente Lorenzo Falcò in uno dei momenti più bui
della storia europea, la Guerra civile spagnola. E con Perez
Reverte alla 19^ edizione di pordenonelegge, dal 19 al 23
settembre si daranno appuntamento per le loro presentazioni
oltre 600 autori di case editrici nazionali e internazionali,
che affolleranno oltre 40 location cittadine. Il programma,
promosso da Fondazione Pordenonelegge.it e curato da Gian
Mario Villalta (direttore artistico), Alberto Garlini e
Valentina Gasparet, è da oggi consultabile giorno per giorno e
autore per autore, sul sito www.pordenonelegge.it. Dove spicca
una cascata di anteprime per gli autori stranieri: a
cominciare da John Banville che scrive il seguito di “Ritratto
di signora” raccogliendo il testimone di Henry James.
“Isabel“, in uscita per Guanda, porterà la protagonista a
chiudere i conti con il passato e prendere in mano il proprio
destino. Un’impresa ardua, anche per una giovane donna con il
suo indiscusso «potenziale», e al tempo stesso un pretesto
perfetto per un avvolgente romanzo à laJames, che non teme
confronti con il modello ed è in sé felicemente compiuto. Poi
Jeffery Deaver, di cui uscirà il 4 settembre il nuovo giallo,
“Il taglio di Dio” (Rizzoli), un thriller tagliente e una
caccia al killer nell’iridato mondo delle gemme preziose.
L’autore sarà a pordenonelegge sabato 22 settembre, alle 16 in
piazza San Marco. “Sono corso verso il Nilo” (Feltrinelli)
titola invece l’ultima grande prova d’autore di Ala Al-Aswani,
l’acclamato romanziere egiziano che ha partecipato attivamente
alla Rivoluzione del suo Paese nel 2011 e che, a
pordenonelegge, ci riporterà in piazza Tahir con un romanzo –
denuncia sul ruolo dei servizi segreti contro le rivolte. Con
“Asimmetria” (Feltrinelli) Lisa Halliday firma il suo romanzo
d’esordio e consegna ai lettori, in filigrana, un plot dal
sapore autobiografico, schiudendo in filigrana l’incontro con
Philip Roth, giovanissima, e la loro “asimmetrica” storia
d’amore. Ma non è questa l’unica asimmetria del romanzo, in
libreria dal 30 agosto …     Due grandi novità di questi mesi
saranno per la prima volta raccontate al pubblico italiano:
Robert Harris, Premio Crédit Agricole FriulAdria “La storia in
un romanzo” 2018, terrà sabato 22 settembre la sua lezione fra
storia e letteratura intorno a “Monaco”, l’avvincente giallo
storico che ruota intorno alle decisioni del 1938 quando
Neville Chamberlain “rubò” ad Hitler un anno di tempo, quello
necessario a rimettere in piedi l’esercito britannico per
fermare Hitler e vincere la Seconda Guerra Mondiale. E David
Litt, a soli 24 anni incaricato di scrivere i discorsi di
Obama, racconterà la travolgente esperienza dei suoi 8 anni al
fianco del presidente, ripercorsa nel libro “Grazie, Obama. I
miei anni alla Casa Bianca” (HarperCollins). Sempre nel segno
dell’attualità pordenonelegge ripercorre un’altra eccezionale
esperienza, quella di Mons.Paul Hinder, avamposto cattolico in
terra d’Arabia: per la prima volta racconterà al pubblico il
suo apostolato nel cuore dell’Islam, affidato alle pagine
della pubblicazione EMI “Vescovo in Arabia”. Due pluripremiati
autori anglo-indiani esordiranno in Italia presentandosi a
pordenonelegge: Sunjeev Sahota con “L’anno dei fuggiaschi”
(Chiarelettere) ci spiega cosa significa essere un immigrato
illegale, condannato a una fuga continua. E Abir Mukherjee con
“L’uomo di Calcutta” (SEM Libri) ci coinvolge in un romanzo
appassionante e vivido, sullo sfondo di un’India
appassionante.

Tre grandi voci della letteratura spagnola contemporanea fanno
tappa a pordenonelegge: Juan Francisco Ferrandiz, già
incoronato come l“erede” di Ildefonso Falcones, ci porta ne
“La terra maledetta” (Longanesi), il romanzo che racconta la
nascita di una città, Barcellona, nel IX secolo come il Far
West. Andrés Barba, autore prediletto da Vargas Llosa, firma
per La Nave di Teseo “Repubblica luminosa”, il romanzo in fase
di traduzione in 18 Paesi che si misura con “l’altro”: 32
bambini aggressivi, indomabili e incomprensibili. Mentre
Javier Sierra, autore del best seller più venduto queste
settimane in Spagna, per la prima volta presenta in Italia il
suo “Fuoco invisibile”, Premio Planeta 2017, in uscita per DeA
Planeta Libri.

Fra gli autori stranieri in anteprima spicca anche Prabda
Yoon: regista, editore, traduttore e grafico, oltre che
scrittore, con il libro “Feste in lacrime” (ADD) che arriva in
anteprima nazionale a pordenonelegge ha vinto il prestigioso
S.E.A. Write Award nel 2002.      E Pierre Lemaitre è
particolarmente atteso con “I colori dell’incendio”, la
seconda parte della trilogia del Novecento avviata con “Ci
rivediamo lassù” che ha venduto un milione di copie nel mondo
ed è stato tradotto in 26 lingue. Due importanti autori
balcanici presentano a pordenonelegge le loro anteprime,
entrambi per Bottega Errante edizioni. Sono Miljenko Jergovic,
al festival con “Radio Wilimowski”, una storia di padri e di
figli sullo sfondo della storica partita in cui il polacco
Ernest Wilimowski segnò quattro gol al Brasile; e Predrag
Finci, che attraverso “Il popolo del diluvio” ripercorre il
racconto della fuga da Sarajevo a Londra, doloroso distacco
dalla terra d’origine. L’autrice statunitense Margaret
Georgedopo il successo de “Il re e il giullare” torna con un
nuovo romanzo storico, “Nerone” (Longanesi). Non una semplice
ricostruzione della vita pubblica e privata dell’imperatore
romano, ma soprattutto lo sguardo sulla debolezza umana di
fronte alla seduzione del potere. Con “L’amore al tempo degli
scoiattoli” (Marsilio) Elizabeth McKenzie ci consegna un
esilarante psicodramma esistenziale, ambientato a Palo Alto,
nella California degli wasp. E Bernie Mcgill affida a Bollati
Boringhieri l’anteprima italiana del suo romanzo “Le parole
nell’aria”, successo internazionale che “scrive della vita,
dell’amore e degli albori del telegrafo senza fili con lo
sguardo limpido di un poeta”.Gli autori italiani troveranno a
pordenonelegge uno spazio straordinario per le loro anteprime:
il festival si apre mercoledì 19 settembre (Teatro Verdi, ore
18.30) con la dedica a Pierluigi Cappello e la presentazione
in anteprima dell’opera omnia del poeta friulano “Un prato in
pendio. Tutte le poesie 1992-2017”, edita BUR, che includerà
anche alcune poesie inedite. L’occasione per ricordare
affettuosamente il grande artista e il grande amico Pierluigi,
a quasi un anno dalla sua prematura scomparsa. Antonio Scurati
con “M. il figlio del secolo” (Bompiani) torna ai lettori con
un’opera grandiosa e audace che ci porta a rivivere passo per
passo il ventennio che ha cambiato per sempre la nostra
storia: un viaggio attraverso il fascismo e la parabola di una
nazione, le sue immense speranze e i suoi tragici errori.
Marco Malvaldi attraverso “Per ridere aggiungere acqua” ci
accompagna in un viaggio straordinario ed esilarante dalla
teoria matematica della comunicazione all’economia
comportamentale, per rispondere – anche – alla domanda: è
possibile insegnare a un computer che stiamo scherzando? Per
Mondadori Valerio Massimo Manfredi firma “Quinto
comandamento”, il suo nuovo grande romanzo epico ispirato alla
storia vera di un missionario guerrigliero. E sempre per
Mondadori Aldo Cazzullo con “Giuro che non avrò più fame” ci
porta a riscoprire l’Italia del secondo dopoguerra, tutta da
ricostruire – un po’ come l’Italia di oggi, dopo la crisi – ma
con uno spirito ben diverso. Come recuperare l’entusiasmo del
1948? Con “L’ombra del campione” (Rizzoli Libri), una
sofisticata commedia noir, Luca Crovi celebra una leggenda del
giallo italiano – il commissario De Vincenzi – un grande
campione – Giuseppe Meazza – e la Milano di fine anni Venti
avvolta dalla “scighera”. Anche Andrea Vitali torna con il
suo nuovo giallo, “Gli ultimi passi del Sindacone” (Garzanti),
una dedica alla Bellano del dopoguerra e alla sua voglia di
riscatto. Vittorino Andreoli, voce fra le più note e
autorevoli della psichiatria italiana, firma “Homo stupidus
stupidus” (Rizzoli Libri), ricordando che la nostra civiltà si
lega a Platone, al dubbio, alla nascita dei concetti astratti
che sono il fondamento per fare progetti, migliorare la vita
sociale e scongiurare la lenta agonia in cui sta precipitando
il nostro tempo. Un’analisi sulla direzione che prenderà
l’Italia è al centro del saggio che firmano Ilvo Diamanti,
Fabio Bordignon e Luigi Ceccarini: “Le divergenze parallele.
L’Italia dal voto devoto al voto liquido” (Laterza) esplora
due soggetti e due identità divergenti al Governo, che si
muovono nella stessa direzione perché ‘divergono’ da nemici
comuni, coesi nello sfidare la democrazia rappresentativa in
nome della democrazia diretta ed anzi “immediata”. Anche Carlo
Bonini ci accompagna in un’indagine attualissima con “L’isola
assassina. La sfida di Daphne al cuore corrotto dell’Europa”
(Feltrinelli), un’inchiesta sulle tracce della giornalista
maltese Daphne Caruana Galizia, a caccia dei pirati
dell’economia che tutti fingono di non vedere. Mentre Emilio
Gentile a cent’anni dalla fine della Grande Guerra rilegge
l’ultimo secolo con “1918. Il tramonto dell’Europa”
(Garzanti). Raoul Pupo ci conduce a “Fiume, città di passione”
(Laterza) e con “Angeli terribili” (Garzanti), di Gianni
Barbacetto, faremo un viaggio sorprendente nella memoria
divisa della Carnia, e del nostro Paese. Con Mauro Magatti,
invece, andiamo “Oltre l’infinito” per una storia della
potenza, dal sacro alla tecnica: per recuperare il senso della
“possibilità” in ogni ambito della vita.

carlo liotti
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